Introduzione all'APT System: differenze tra le versioni

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{{Repository
|precedente=Gestione di un repository con debarchiver
}}
{{Template:APT}}
{{Versioni compatibili}}
{{Versioni compatibili}}
 
== Introduzione ==
==Cos'è==
Il sistema [[APT]] (Advanced Packaging Tool) è, semplificando, un insieme di strumenti atti a permettere l'installazione e la successiva gestione di moltissimi programmi. Volendo essere più precisi l'apt-system creato dagli sviluppatori di Debian è un insieme di strumenti che si interfacciano con il programma [[dpkg]] allo scopo di snellire/agevolare la gestione di pacchetti e [[dipendenze]] nei sistemi Debian GNU/Linux. Notoriamente chi prende confidenza con Debian difficilmente sarà tentato di cambiare distribuzione, e questo anche grazie a questo splendido set di tool.<br>
Il sistema APT è, semplificando, un insieme di strumenti atti a permettere l'installazione e la successiva gestione di moltissimi programmi. Esistono infatti due strade per installare un programma sul proprio computer:
Esistono due strade per installare un programma sul proprio computer:
* tramite APT;
* tramite APT;
* scaricando e compilando manualmente i sorgenti dei vari programmi.
* scaricando e compilando manualmente i sorgenti dei vari programmi.
La prima soluzione è infinitamente più comoda e rapida, mentre la seconda in genere viene intrapresa solo se si hanno particolari necessità o se un certo programma non è disponibile tramite APT.
La prima soluzione è infinitamente più comoda e rapida, nonché l'unica sicura, in quanto ogni [[pacchetto]] scaricato dai [[repository]] da APT è autenticato, ha un'origine controllata e verrà poi aggiornato dal sistema in automatico assieme a tutti gli altri programmi, in base alla policy adottata dalla propria [[release]] riguardo gli aggiornamenti. La seconda invece viene intrapresa solo se si hanno particolari necessità o se un certo programma non è disponibile tramite APT, ma chiaramente tutte le responsabilità di aggiornamento e verifica dell'autenticità sono a carico dell'amministratore, motivo per cui è sconsigliata in tutti gli altri casi.
Come anticipato esistono diversi strumenti per gestire il sistema APT:
* [[Synaptic]], disponibile in ambienti grafici come GNOME, KDE, ecc. è tra gli strumenti più semplice da usare, consigliato a tutti ed in particolar modo agli utenti alle prime armi.
* [[Aptitude]], è il più potente strumento grafico a caratteri per la gestione dei pacchetti
* Apt-Get, strumento a riga di comando
* [[Wajig]]
 
==Cenni generali==
L' apt-system creato dagli sviluppatori di Debian è un insieme di script che si appoggiano al comando dpkg allo scopo di snellire/agevolare la gestione di pacchetti e [[dipendenze]] nei sistemi Debian GNU/Linux. Notoriamente chi prende confidenza con Debian difficilmente sarà tentato di cambiare distribuzione, e questo anche grazie a questo splendido set di tool.
 
Il sistema APT (Advanced Packaging Tool) '''permette di installare qualsiasi programma''' gestendo in maniera automatica le [[dipendenze]]. Ma è anche in grado di fornire una lista di pacchetti consigliati, e di pacchetti suggeriti. Può rimuovere un programma conservandone i file di configurazione, oppure eliminandolo totalmente. Può mostrare la descrizione di ogni pacchetto o ricercare quale pacchetto contiene una certa parola chiave nella descrizione. Può aggiornare in blocco l'intero sistema usando varie politiche di aggiornamento.  Può installare i sorgenti di un pacchetto e gestire le dipendenze necessarie alla compilazione. E molto altro ancora. Nonostante la sua complessità usare l'APT è molto semplice e intuitivo una volta imparati i comandi basilari.
 
==I Pacchetti==
Nel primo paragrafo si è generalmente parlato di ''programmi'' per usare un termine piuttosto noto, ma sfortunatamente improprio in questo contesto. Il sistema APT mette a disposizione dei '''pacchetti''', che non necessariamente coincidono col significato generico di ''programma'', infatti ci sono pacchetti che forniscono solo librerie necessarie a uno o più applicativi, ma di per se non direttamente utilizzabili dall'utente.
Si ha dunque una struttura estremamente complessa dove un pacchetto dipende da altri pacchetti e a sua volta può essere un requisito per altri applicativi.
Fortunatamente la gestione del sistema è fortemente automatizzata, gli strumenti precedentemente citati sono tutti in grado di fornire una lista di pacchetti consigliati e di pacchetti suggeriti, inoltre possono rimuovere un programma conservandone i file di configurazione, oppure eliminarlo totalmente; possono anche mostrare la descrizione di ogni pacchetto o ricercare quale pacchetto contiene una certa parola chiave nella descrizione, possono aggiornare in blocco l'intero sistema usando varie politiche di aggiornamento, possono installare i sorgenti di un pacchetto e gestire le dipendenze necessarie alla compilazione, possono infine molto altro ancora.
Premesso questo è bene sapere che esistono fondamentalmente tre tipi di pacchetti, i binari, i sorgenti e i metapacchetti.


===Pacchetti binari===
== Strumenti ==
Esistono diversi strumenti per gestire il sistema APT, e di seguito sono presentati i principali, partendo da quelli presenti in ogni installazione di Debian:


I pacchetti binari sono archivi contenenti eseguibili, file di  
* [[apt-get]], [[apt-cache]] e [[apt-mark]] sono i tre principali comandi contenuti nel pacchetto '''apt''', e insieme costituiscono il modo più basilare e diffuso di gestione dei pacchetti tramite linea di comando. Sono presenti in ogni installazione di Debian.
configurazione e documentazione che assieme formano un'applicazione.
* [[apt]], introdotto con Debian 8 ([[Jessie]]) nel pacchetto omonimo assieme ai tre precedenti comandi, per svolgere in modo più semplice e intuitivo le funzioni più basilari di APT con la supervisione dell'utente.
Sotto Debian, i binari hanno il suffisso .deb (c'è la possibilità anche
* [[aptitude]], è lo strumento più avanzato per la gestione dei pacchetti, disponibile sia con interfaccia grafica a caratteri sia con interfaccia a linea di comando. Storico programma presente in ogni installazione standard di Debian dalla sua introduzione fino a [[Jessie]], a partire da Debian 9 ([[Stretch]]) va installato esplicitamente.
di usare rpm, ma questa è un'altra storia).
* [[synaptic]], disponibile in ambienti grafici come GNOME, KDE, ecc. è tra gli strumenti più semplice da usare, consigliato a tutti ed in particolar modo agli utenti alle prime armi.
Vediamo cosa contiene un archivio .deb:
e molti altri.


<pre> # ls
== Breve sommario delle operazioni base di APT ==
apache_1.3.33-6_i386.deb
In questa sezione si mostra brevemente come installare, aggiornare e rimuovere i programmi con APT tramite i comandi contenuti nel pacchetto '''apt''', gli unici sempre disponibili in un sistema Debian.
# ar -tv apache_1.3.33-6_i386.deb
rw-r--r-- 0/0      4 May 11 11:34 2005 debian-binary
rw-r--r-- 0/0  13852 May 11 11:34 2005 control.tar.gz
rw-r--r-- 0/0 369530 May 11 11:34 2005 data.tar.gz</pre>


Abbiamo un file e due tarball. Procediamo estraendo questi ultimi.
Per maggiori informazioni si rimanda invece a: [[Guida ai comandi da terminale - Gestione di repository e pacchetti]].


<pre> # ar -x apache_1.3.33-6_i386.deb
=== Aggiorna informazioni ===
# ls
Aggiorna la lista dei pacchetti disponibili, recuperando le informazioni più aggiornate dai [[repository]]:
apache_1.3.33-6_i386.deb  control.tar.gz  data.tar.gz  debian-binary
<pre># apt update</pre>
# cat debian-binary
Sono richiesti [[privilegi di amministrazione]].
2.0</pre>


Il file <code>debian-binary</code> stabilisce la versione del formato deb, in questo
L'operazione va sempre effettuata:
caso la 2.0. Estraiamo gli archivi <code>control.tar.gz</code> e <code>data.tar.gz</code>.
* prima dell'aggiornamento dei pacchetti;
* dopo ogni modifica dei repository, per renderla effettiva;
* prima dell'installazione di nuovi pacchetti, se non si è già effettuata di recente.


<pre> # tar xvzf control.tar.gz           
=== Aggiornamento del sistema ===
./
Aggiorna il sistema (da effettuarsi periodicamente), eseguendo con [[privilegi di amministrazione]]:
./config
<pre>
./templates
# apt update
./postinst
# apt upgrade
./preinst
</pre>
./prerm
Come già visto il primo comando recupera le informazioni più recenti dai [[repository]], mentre il secondo installa le versioni più aggiornate dei pacchetti già installati, installandone di nuovi eventualmente ma senza rimuovere quelli non più necessari.
./postrm
./conffiles
./control
./md5sums
# tar xvzf data.tar.gz
./
./etc/
./etc/apache/
./etc/apache/conf.d/
./etc/init.d/
./etc/init.d/apache
./etc/logrotate.d/
./etc/logrotate.d/apache
./usr/
./usr/lib/
./usr/lib/apache/
./usr/lib/apache/suexec.disabled
./usr/lib/cgi-bin/
./usr/sbin/
./usr/sbin/apache
./usr/sbin/apachectl
./usr/share/
./usr/share/bug/
./usr/share/bug/apache/
./usr/share/bug/apache/presubj
./usr/share/doc/
./usr/share/doc/apache/
./usr/share/doc/apache/examples/
...</pre>


L'archivio <code>control.tar.gz</code> contiene le informazioni riguardanti il  
Per forzare un aggiornamento completo, se il comando precedente non funziona, sempre dopo aver ottenuto i [[privilegi di amministrazione]]:
pacchetto e le sue dipendenze e degli script che vengono lanciati prima
<pre>
e dopo l'installazione o la rimozione.
# apt full-upgrade
Il file <code>control</code> contiene il nome del pacchetto, la sua versione, la
</pre>
sezione, la priorità, l'architettura per cui è stato compilato il
Per una Debian [[stable]] non è in genere necessario, se non per effettuare il passaggio di versione alla successiva quando una nuova stable è rilasciata, preferibilmente dopo aver concluso l'aggiornamento con il metodo precedente. Questa operazione è chiaramente meno conservativa, pertanto va effettuata prestando maggiore attenzione ai pacchetti che saranno rimossi.
pacchetto, le dipendenze, il maintainer del pacchetto e la sua
descrizione. Diamogli un'occhiata.


<pre> # cat control
=== Installazione e disinstallazione ===
Package: apache
Per installare un pacchetto e le sue dipendenze tramite APT, se la lista dei pacchetti è aggiornata:
Version: 1.3.33-6
<pre># apt install nomepacchetto</pre>
Section: web
Priority: optional
Architecture: i386
Depends: libc6 (>= 2.3.2.ds1-21), libdb4.2, libexpat1 (>= 1.95.8),
mime-support, apache-common (>= 1.3.33-6), apache-common (<< 1.3.34-0),
perl (>= 5.8.4-2), logrotate (>= 3.5.4-1), dpkg (>> 1.9.0), libmagic1,
debconf
Suggests: apache-doc
Conflicts: apache-modules, libapache-mod-perl (<= 1.17-1), jserv (<=  
1.1-3)
Replaces: apache-modules
Provides: httpd-cgi, httpd
Installed-Size: 700
Maintainer: Debian Apache Maintainers <debian-apache@lists.debian.org>
Description: versatile, high-performance HTTP server
The most popular server in the world, Apache features a modular
design and supports dynamic selection of extension modules at runtime.
Some of its strong points are its range of possible customization,
dynamic adjustment of the number of server processes, and a whole
range of available modules including many authentication mechanisms,
server-parsed HTML, server-side includes, access control, CERN httpd
metafiles emulation, proxy caching, etc.  Apache also supports multiple
virtual homing.
.
Separate Debian packages are available for PHP, mod_perl, Java
Servlet support, Apache-SSL, and other common extensions.  More
information is available at http://www.apache.org/.</pre>


Un pacchetto può avere priorità ''required'', ossia è necessario al funzionamento
Per rimuovere un pacchetto precedentemente installato:
del sistema, ''important'', quindi costituisce la base del sistema, ''standard'',
<pre># apt remove nomepacchetto</pre>
cioè i pacchetti comuni presenti su sistemi non troppo minimali, ''optional'',
E per rimuovere le sue dipendenze, se non richieste da altri pacchetti (e se non si è impostato un <code>AutomaticRemove</code>; si veda la sezione successiva):
i pacchetti totalmente opzionali, quindi X11, Emacs, e via dicendo, e infine
<pre># apt autoremove</pre>
''extra'', che contiene pacchetti aventi caratteristiche particolari che li
distinguono dagli optional.
Oltre alle dipendenze vere e proprie (nel caso di sopra le libc, dpkg,
debconf, ecc.), abbiamo anche altri pacchetti citati, ossia i ''suggested
packages'', quindi quelli che possono funzionare bene assieme al pacchetto
che si sta installando, i ''recommended'', che comunemente vengono
installati assieme a quest'ultimo, i ''conflicts'' e i ''replaced packages'',
rispettivamente i pacchetti con cui va in contrasto e che sostituisce, e
infine i ''provided services'', i servizi che il pacchetto fornisce (in
questo caso, demone http con supporto cgi).
Guardiamo ora il file <code>conffiles</code>:


<pre> # cat conffiles
Tutte queste operazioni richiedono [[privilegi di amministrazione]].
/etc/init.d/apache
/etc/logrotate.d/apache</pre>


Vengono elencati i file di configurazione che verranno creati.
==Configurazione==
Gli scripts di cui parlavo prima sono <code>postinst</code>, <code>postrm</code>, <code>preinst</code> e <code>prerm</code>,  
Il principale file di configurazione, per tutti i principali strumenti di '''APT''' (<code>apt</code>, <code>apt-get</code>, <code>aptitude</code>, ecc...), è <code>/etc/apt/apt.conf</code>, eventualmente da creare per le proprie impostazioni personalizzate. <br/>
che si occupano come già detto delle operazione pre e post
Le impostazioni di default generate in fase di installazione e quelle create da altri programmi installati sono invece contenute nei file presenti nella directory <code>/etc/apt/apt.conf.d</code>, in modo da non sovrapporsi, e non è generalmente necessario modificarle.
installazione/rimozione.


L'archivio <code>data.tar.gz</code> contiene tutti i file che verranno effettivamente
Per modificare il file principale, o crearlo se non esiste, basta utilizzare un editor di testo (per esempio [[nano]]) con [[privilegi di amministrazione]]:
disposti nel filesystem.
<pre>
Diamo per esempio un'occhiata alla directory <code>usr</code>:
# nano /etc/apt/apt.conf
</pre>
(dopo aver apportato le modifiche, premere <code>Ctrl-o</code> per salvare e <code>Ctrl-x</code> per uscire)


<pre> # ls
=== Esempio di <code>/etc/apt/apt.conf</code> ===
apache_1.3.33-6_i386.deb  control.tar.gz  md5sums  prerm
<pre>
conffiles                data.tar.gz    postinst  templates
APT::Clean-Installed "true";
config                    debian-binary  postrm    usr
APT::Get::AutomaticRemove "true";
control                  etc            preinst  var
APT::Get::Upgrade-Allow-New "true";
# ls usr
</pre>
lib  sbin  share
Il valore '''"true"''' / '''"false"''' (oppure '''1''' / '''0''') abilita/disabilita un'impostazione.
# ls usr/sbin
apache  apacheconfig  apachectl</pre>


===Pacchetti sorgenti===
Di seguito una breve descrizione:
:; <code>APT::Clean-Installed</code> : elimina i pacchetti .deb non più scaricabili ma ancora conservati nella cache, anche se relativi a pacchetti ancora installati nel sistema;
:; <code>APT::Get::AutomaticRemove</code> : effettua in automatico la rimozione delle dipendenze non più necessarie, in seguito alla rimozione di un pacchetto; è equivalente a eseguire manualmente un <code>apt autoremove</code>;
:; <code>APT::Get::Upgrade-Allow-New</code> : rende l'esecuzione di <code>apt-get upgrade</code> equivalente a <code>apt upgrade</code>, permettendo l'installazione di nuovi pacchetti se richiesti per l'aggiornamento.
Tutte queste impostazioni erano disabilitate di default.


I pacchetti sorgenti sono costituiti da due archivi e un file di testo:  
Altre possibili impostazioni utili:
un file <code>.dsc</code> che descrive il pacchetto, un archivio <code>.orig.tar.gz</code> che
:; <code>APT::Sandbox::Seccomp</code> : a partire da Debian 10 ([[Buster]]), se abilitata, esegue '''APT''' in una sandbox fornita dal kernel Linux per restringere le chiamate di sistema permesse; non supporta tutti i metodi di '''APT''', ma è già utilizzabile come ulteriore forma di sicurezza se si usano i normali repository (per esempio ''http'', ''https'');
contiene i sorgenti originali del software, e un <code>.diff.gz</code> contenente le  
:; <code>APT::Install-Recommends</code> : disabilitarla (di default è abilitata) non installa le dipendenze raccomandate, ma non necessarie, al funzionamento di un pacchetto; disabilitare tale impostazione è '''sconsigliato''' per utenti inesperti, in quanto potrebbe ridurre le funzionalità di altri programmi, e utile soltanto per utenti già esperti e che vogliano mantenere un sistema il più possibile minimale.
patch applicate da Debian al pacchetto.


<pre> # apt-get source irssi-text
{{Cautionbox | Si '''sconsiglia''' l'uso di '''<code>Default-Release</code>''', salvo si sappia cosa si sta facendo e si conosca approfonditamente il funzionamento dei [[repository]] di Debian, perché equivalente a impostare un [[pinning]] e potrebbe disabilitare inavvertitamente l'uso di altri repository secondari usati in fase di aggiornamento dei pacchetti.}}
Reading Package Lists... Done
Tutte le configurazioni sono impostabili anche a tempo di esecuzione, per esempio con l'opzione <code>--option</code>/<code>-o</code> di '''<code>apt-get</code>''' o con altre forme ancora più brevi (si rimanda alla [[apt-get|guida]] o alla pagina di manuale).
Building Dependency Tree... Done
Need to get 1168kB of source archives.
Get:1 http://ftp.de.debian.org unstable/main irssi-text 0.8.9-3 (dsc)
[691B]
Get:2 http://ftp.de.debian.org unstable/main irssi-text 0.8.9-3 (tar)
[1154kB]
Get:3 http://ftp.de.debian.org unstable/main irssi-text 0.8.9-3 (diff)
[13.9kB]
Fetched 1168kB in 11s (103kB/s)                                               
dpkg-source: extracting irssi-text in irssi-text-0.8.9
# ls
irssi-text-0.8.9            irssi-text_0.8.9-3.dsc
irssi-text_0.8.9-3.diff.gz  irssi-text_0.8.9.orig.tar.gz</pre>


Il file <code>.dsc</code> contiene la versione del software, l'architettura per cui è
==I pacchetti==
stato scritto, la dipendenze da soddisfare e gli hash dei due archivi
Leggere la guida: [[Pacchetti binari e sorgenti]]
per verificarne l'integrità.
 
<pre> # cat irssi-text_0.8.9-3.dsc
-----BEGIN PGP SIGNED MESSAGE-----
Hash: SHA1
 
Format: 1.0
Source: irssi-text
Version: 0.8.9-3
Binary: irssi-text
Maintainer: David Pashley <david@davidpashley.com>
Architecture: any
Standards-Version: 3.6.1
Build-Depends: libglib2.0-dev, perl (>= 5.8.1), libperl-dev (>= 5.8.1),
libncurses5-dev, debhelper (>= 3.0.18), libssl-dev, openssl,
autotools-dev
Files:  
1df516a770656ff0bec0ab62f9096bf6 1153560 irssi-text_0.8.9.orig.tar.gz
37f128f0dafa596c006090a1036ec9b2 13944 irssi-text_0.8.9-3.diff.gz
 
-----BEGIN PGP SIGNATURE-----
Version: GnuPG v1.2.5 (GNU/Linux)
 
iD8DBQFCQU0ffDt5cIjHwfcRAoApAKCL5BUc7i9X3iQIQyapUJboWF9IPACgrWPd
/t+qP8OkRmh1e6mUH8wz+ic=
=TYfB
-----END PGP SIGNATURE-----</pre>
 
I file di control già visti nei pacchetti binari sono anche qui,
contenuti nella cartella debian dell'archivio.
 
<pre> # ls irssi-text-0.8.9
AUTHORS      README.cygwin    config.sub      findsyntax.pl      ltmain.sh
COPYING      TODO            configure      install-sh          missing
ChangeLog    acconfig.h      configure.in    irssi-config.in    mkinstalldirs
INSTALL      aclocal.m4      curses.m4      irssi-icon.png      scripts
Makefile.am  autogen.sh      debian          irssi-version.h.in  src
Makefile.in  colorless.theme  default.theme  irssi.conf          stamp-h.in
NEWS        config.guess    docs            irssi.spec          stamp.h.in
README      config.h.in      file2header.sh  irssi.spec.in      syntax.pl
# ls irssi-text-0.8.9/debian
botti.1    conffiles  copyright  irssi-text.postinst  prerm  undocumented
changelog  control    dirs      menu                rules</pre>
Nel caso si stia installando un pacchetto sorgente, è bene non seguire
la procedura <code>./configure;make;make install</code>; perchè il pacchetto non
verrà tracciato, non si potrà prenderne informazioni tramite <code>dpkg-query</code>
e per la rimozione bisognerà procedere manualmente, con il rischio di
'sporcare' la distro.
È meglio usare strumenti quali <code>dpkg-buildpackage</code> e <code>apt-build</code> (per
cui rimando alle pagine di man) per avere i vantaggi della compilazione
senza 'sporcare' il sistema.


===Metapacchetti===
===Metapacchetti===
Vedere la guida: [[Gestione dei metapacchetti]]


Esiste un tipo particolare di pacchetto detto metapacchetto. Questo è un
==Approfondimenti==
pacchetto che in realtà non contiene alcun eseguibile o sorgente. Serve
semplicemente per installare tutto l'insieme di pacchetti (a volte a
loro volta metapacchetti) che lo costituisce.
Un esempio è il pacchetto kdebase:
 
<pre> # ls -l
total 6348
-rw-r--r--  1 root root 6486276 Jan 26 17:32 kdebase_2.2.2-14.9_i386.deb</pre>
 
Già le dimensioni lasciano presagire qualcosa: come può un pacchetto
come kdebase occupare solo poco più di 6 Mb? Spacchettiamolo:
 
<pre> # ar -x  kdebase_2.2.2-14.9_i386.deb
# ls
control.tar.gz  data.tar.gz  debian-binary  kdebase_2.2.2-14.9_i386.deb
# tar xvzf data.tar.gz
./
./usr/
./usr/share/
./usr/share/doc/
./usr/share/doc/kdebase/
./usr/share/doc/kdebase/README.pam
./usr/share/doc/kdebase/README.Debian
./usr/share/doc/kdebase/copyright
./usr/share/doc/kdebase/README.gz
./usr/share/doc/kdebase/changelog.Debian.gz
./usr/share/doc/kde/
./usr/share/doc/kde/HTML/
./usr/share/doc/kde/HTML/en/
./usr/share/doc/kde/HTML/en/kcontrol/
./usr/share/doc/kde/HTML/en/kdebugdialog/
./usr/share/doc/kde/HTML/en/kdesu/
./usr/share/doc/kde/HTML/en/kdm/
./usr/share/doc/kde/HTML/en/khelpcenter/
./usr/share/doc/kde/HTML/en/khelpcenter/faq/
./usr/share/doc/kde/HTML/en/khelpcenter/glossary/
./usr/share/doc/kde/HTML/en/khelpcenter/quickstart/
./usr/share/doc/kde/HTML/en/khelpcenter/userguide/
./usr/share/doc/kde/HTML/en/khelpcenter/visualdict/
...</pre>
 
L'archivio <code>data.tar.gz</code> contiene solo documentazione e delle librerie.
Diamo un'occhiata al <code>control</code>:
 
<pre> station:/opt# tar xvzf control.tar.gz
./
./shlibs
./postinst
./preinst
./prerm
./postrm
./conffiles
./md5sums
./control
station:/opt# cat control
Package: kdebase
Version: 4:2.2.2-14.9
Section: x11
Priority: optional
Architecture: i386
Depends: kdelibs3 (>= 4:2.2.2-1), libc6 (>= 2.2.4-4), libfam0,
libjpeg62, libkonq3 (>= 4:2.2.2-14.9), libpng2(>=1.0.12), libqt2 (>=
3:2.3.1-1), libstdc++2.10-glibc2.2 (>= 1:2.95.4-0.010810), xlibs (>>
4.1.0), zlib1g (>= 1:1.1.4), debianutils (>= 1.6), xfree86-common,
libpam-modules, kdewallpapers, kdebase-libs (= 4:2.2.2-14.9)
Recommends: kdebase-doc, konqueror, konsole, kate | kedit | kword,
libarts | libarts-alsa, kdebase-audiolibs | kdebase3-audiolibs, kscreensaver
Suggests: menu (>=1.5-5), kdm | x-display-manager, kde-i18n,
libpam-cracklib, xscreensaver, xscreensaver-gl, xearth, xplanet, usbutils
Provides: x-session-manager
Installed-Size: 16280
Maintainer: Christopher L Cheney <ccheney@debian.org>
Description: KDE core applications
This is a suite of all kde core applications :
Includes:  kicker, kwin, kdesktop and others...</pre>
 
In realtà, vediamo che a costituire il cuore di KDE sono le sue
dipendenze. Senza i metapacchetti bisognerebbe installare uno per uno i
pacchetti che costituiscono KDE.
 
==Elenco comandi principali==
Lungi dall'essere completa, questa brevissima panoramica ha lo scopo di fornire un piccolo vademecum per mantenere in forma il nostro sistema operativo senza far ricorso a tool grafici che, nella maggior parte dei casi, non hanno la necessaria "precisione".
Vediamo brevemente i principali comandi (ovviamente dovete essere root):
 
=== Installazione, Rimozione, Aggiornamento ===
 
;<code>dpkg -i ''nome-pacchetto.deb''</code>: installa un pacchetto Debian già scaricato e presente nella directory corrente;
 
;<code>apt-get install [pacchetto1, pacchetto2, pacchettoN, ...]</code>: il comando scarica e installa/aggiorna i pacchetti indicati, risolvendo le [[dipendenze]];
 
;<code>apt-get remove [pacchetto1, pacchetto2, pacchettoN, ...]</code>: è l'esatto opposto del comando precedente, rimuove i pacchetti indicati;
 
;<code>aptitude purge [pacchetto1, pacchetto2, pacchettoN, ...]</code>: rimuove i pacchetti indicati ed elimina anche i file di configurazione;
 
;<code>apt-get update</code>: aggiorna la lista dei pacchetti e le relative informazioni (versione disponibile, descrizione, ecc.);
 
;<code>apt-get upgrade</code>: aggiorna i pacchetti installati sul nostro sistema (se sono disponibili versione più recenti). Non installa nuovi pacchetti;
 
;<code>apt-get dist-upgrade</code>: è simile al precedente, ma aggiorna tutti i pacchetti anche a costo di installare nuovi pacchetti e rimuoverne di presenti, per soddisfare le dipendenze;
 
;<code>apt-get install [pacchetto] -s</code>: simula (stampando l'output) il processo di installazione di un pacchetto. Utili per controllare se il pacchetto che stiamo installando/aggiornando modificherà altri pacchetti da noi installati.
 
''Vedere anche la [[Aptitude|Guida ad Aptitude]].''
 
 
=== Ricerca e Informazioni sui pacchetti ===
 
;<code>apt-cache search [stringa da cercare]</code>: usando questo comando possiamo cercare pacchetti in base al nome, alla descrizione, ecc.;
 
;<code>apt-cache show [nome pacchetto]</code>: questo comando visualizza una breve descrizione del pacchetto da noi richiesto, fornendo versione, uso, dipendenze e altre utili informazioni;
 
;<code>apt-file search ''nome-file''</code>: cerca in quali pacchetti è presente il file <code>''nome-file''</code>. Vedere anche: [[Apt-file: ricerca all'interno dei pacchetti]].
 
=== Gestione delle fonti (o repository) ===
 
;<code>apt-setup</code>: serve per aggiungere/aggiornare le fonti (o [[repository]]) da cui scaricare i pacchetti;
 
;<code>[[Apt-cdrom | apt-cdrom]]</code>: aggiunge alle fonti per i pacchetti il contenuto di un CD Debian.
 
=== Pacchetti sorgenti e compilazione ===
 
;<code>apt-get source [pacchetto]</code>: questo è il comando da utilizzare nel caso volessimo installare i sorgenti di un pacchetto. NOTA BENE: i sorgenti così scaricati, una volta compilati, daranno origine ad un pacchetto .deb che andrà a sua volta installato! I sorgenti vengono scaricati nella directory da cui si è lanciato il comando.
 
;<code>apt-get build-dep [pacchetto]</code>: questo è un pacchetto fondamentale, specie se si lavora molto con i sorgenti. Si preoccupa di soddisfare le dipendenze del pacchetto che andremo a compilare dopo aver eseguito <code>apt-get source</code>.
 
;<code>apt-get source [pacchetto] --compile</code>: è il passo finale per la compilazione di un pacchetto deb. Lanciatelo dalla stessa directory in cui avete scaricato i sorgenti da compilare.
 
=== Altro ===
 
;<code>apt-get autoclean</code>: i pacchetti scaricati vengono memorizzati in <code>/var/cache/apt/archive/</code> che col passare del tempo tende a gonfiarsi notevolmente. Con questo comando è possibile dire all'apt-system di cancellare questi pacchetti. Notare che, se fatta a mano, questa operazione causerà un certo "disorientamento" da parte di apt convinto di avere una copia di eventuali pacchetti in locale.
 
;<code>apt-get clean</code>: elimina tutti i pacchetti dalla cache.
 
;<code>apt-get moo</code>: Have you mooed today ?
 
;E per concludere con le easter-eggs:
*<code>aptitude mooo</code>
*<code>aptitude -v moo</code>
*<code>aptitude -vv moo</code>
*<code>aptitude -vvvvvvvvv moo</code>


==Link==
=== Manpages ===
Per una panoramica completa sulle funzionalità e sull'utilizzo del sistema APT vedere:
<code>man apt</code><br/>
<code>man apt.conf</code>


* [http://www.debian.org/doc/manuals/apt-howto/index.it.html#contents Apt HowTo]
===Sitografia===
* [http://www.debian.org/doc/manuals/apt-howto/index.it.html#contents Apt HowTo], panoramica completa sulle funzionalità e sull'utilizzo del sistema APT
* [https://www.debian.org/releases/buster/amd64/release-notes/ch-whats-new.it.html#apt-sandboxing APT hardening], dalle note di rilascio di Debian 10 (buster)


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Versione attuale delle 19:16, 11 ago 2019

I repository
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Introduzione ai repository

Repository ufficiali di Debian

Repository esterni

Extra



APT

Gestori di pacchetti

Comandi utili

Configurazione del sistema

Altro



Debian-swirl.png Versioni Compatibili

Tutte le versioni supportate di Debian

Introduzione

Il sistema APT (Advanced Packaging Tool) è, semplificando, un insieme di strumenti atti a permettere l'installazione e la successiva gestione di moltissimi programmi. Volendo essere più precisi l'apt-system creato dagli sviluppatori di Debian è un insieme di strumenti che si interfacciano con il programma dpkg allo scopo di snellire/agevolare la gestione di pacchetti e dipendenze nei sistemi Debian GNU/Linux. Notoriamente chi prende confidenza con Debian difficilmente sarà tentato di cambiare distribuzione, e questo anche grazie a questo splendido set di tool.
Esistono due strade per installare un programma sul proprio computer:

  • tramite APT;
  • scaricando e compilando manualmente i sorgenti dei vari programmi.

La prima soluzione è infinitamente più comoda e rapida, nonché l'unica sicura, in quanto ogni pacchetto scaricato dai repository da APT è autenticato, ha un'origine controllata e verrà poi aggiornato dal sistema in automatico assieme a tutti gli altri programmi, in base alla policy adottata dalla propria release riguardo gli aggiornamenti. La seconda invece viene intrapresa solo se si hanno particolari necessità o se un certo programma non è disponibile tramite APT, ma chiaramente tutte le responsabilità di aggiornamento e verifica dell'autenticità sono a carico dell'amministratore, motivo per cui è sconsigliata in tutti gli altri casi.

Strumenti

Esistono diversi strumenti per gestire il sistema APT, e di seguito sono presentati i principali, partendo da quelli presenti in ogni installazione di Debian:

  • apt-get, apt-cache e apt-mark sono i tre principali comandi contenuti nel pacchetto apt, e insieme costituiscono il modo più basilare e diffuso di gestione dei pacchetti tramite linea di comando. Sono presenti in ogni installazione di Debian.
  • apt, introdotto con Debian 8 (Jessie) nel pacchetto omonimo assieme ai tre precedenti comandi, per svolgere in modo più semplice e intuitivo le funzioni più basilari di APT con la supervisione dell'utente.
  • aptitude, è lo strumento più avanzato per la gestione dei pacchetti, disponibile sia con interfaccia grafica a caratteri sia con interfaccia a linea di comando. Storico programma presente in ogni installazione standard di Debian dalla sua introduzione fino a Jessie, a partire da Debian 9 (Stretch) va installato esplicitamente.
  • synaptic, disponibile in ambienti grafici come GNOME, KDE, ecc. è tra gli strumenti più semplice da usare, consigliato a tutti ed in particolar modo agli utenti alle prime armi.

e molti altri.

Breve sommario delle operazioni base di APT

In questa sezione si mostra brevemente come installare, aggiornare e rimuovere i programmi con APT tramite i comandi contenuti nel pacchetto apt, gli unici sempre disponibili in un sistema Debian.

Per maggiori informazioni si rimanda invece a: Guida ai comandi da terminale - Gestione di repository e pacchetti.

Aggiorna informazioni

Aggiorna la lista dei pacchetti disponibili, recuperando le informazioni più aggiornate dai repository:

# apt update

Sono richiesti privilegi di amministrazione.

L'operazione va sempre effettuata:

  • prima dell'aggiornamento dei pacchetti;
  • dopo ogni modifica dei repository, per renderla effettiva;
  • prima dell'installazione di nuovi pacchetti, se non si è già effettuata di recente.

Aggiornamento del sistema

Aggiorna il sistema (da effettuarsi periodicamente), eseguendo con privilegi di amministrazione:

# apt update
# apt upgrade

Come già visto il primo comando recupera le informazioni più recenti dai repository, mentre il secondo installa le versioni più aggiornate dei pacchetti già installati, installandone di nuovi eventualmente ma senza rimuovere quelli non più necessari.

Per forzare un aggiornamento completo, se il comando precedente non funziona, sempre dopo aver ottenuto i privilegi di amministrazione:

# apt full-upgrade

Per una Debian stable non è in genere necessario, se non per effettuare il passaggio di versione alla successiva quando una nuova stable è rilasciata, preferibilmente dopo aver concluso l'aggiornamento con il metodo precedente. Questa operazione è chiaramente meno conservativa, pertanto va effettuata prestando maggiore attenzione ai pacchetti che saranno rimossi.

Installazione e disinstallazione

Per installare un pacchetto e le sue dipendenze tramite APT, se la lista dei pacchetti è aggiornata:

# apt install nomepacchetto

Per rimuovere un pacchetto precedentemente installato:

# apt remove nomepacchetto

E per rimuovere le sue dipendenze, se non richieste da altri pacchetti (e se non si è impostato un AutomaticRemove; si veda la sezione successiva):

# apt autoremove

Tutte queste operazioni richiedono privilegi di amministrazione.

Configurazione

Il principale file di configurazione, per tutti i principali strumenti di APT (apt, apt-get, aptitude, ecc...), è /etc/apt/apt.conf, eventualmente da creare per le proprie impostazioni personalizzate.
Le impostazioni di default generate in fase di installazione e quelle create da altri programmi installati sono invece contenute nei file presenti nella directory /etc/apt/apt.conf.d, in modo da non sovrapporsi, e non è generalmente necessario modificarle.

Per modificare il file principale, o crearlo se non esiste, basta utilizzare un editor di testo (per esempio nano) con privilegi di amministrazione:

# nano /etc/apt/apt.conf

(dopo aver apportato le modifiche, premere Ctrl-o per salvare e Ctrl-x per uscire)

Esempio di /etc/apt/apt.conf

APT::Clean-Installed "true";
APT::Get::AutomaticRemove "true";
APT::Get::Upgrade-Allow-New "true";

Il valore "true" / "false" (oppure 1 / 0) abilita/disabilita un'impostazione.

Di seguito una breve descrizione:

APT::Clean-Installed
elimina i pacchetti .deb non più scaricabili ma ancora conservati nella cache, anche se relativi a pacchetti ancora installati nel sistema;
APT::Get::AutomaticRemove
effettua in automatico la rimozione delle dipendenze non più necessarie, in seguito alla rimozione di un pacchetto; è equivalente a eseguire manualmente un apt autoremove;
APT::Get::Upgrade-Allow-New
rende l'esecuzione di apt-get upgrade equivalente a apt upgrade, permettendo l'installazione di nuovi pacchetti se richiesti per l'aggiornamento.

Tutte queste impostazioni erano disabilitate di default.

Altre possibili impostazioni utili:

APT::Sandbox::Seccomp
a partire da Debian 10 (Buster), se abilitata, esegue APT in una sandbox fornita dal kernel Linux per restringere le chiamate di sistema permesse; non supporta tutti i metodi di APT, ma è già utilizzabile come ulteriore forma di sicurezza se si usano i normali repository (per esempio http, https);
APT::Install-Recommends
disabilitarla (di default è abilitata) non installa le dipendenze raccomandate, ma non necessarie, al funzionamento di un pacchetto; disabilitare tale impostazione è sconsigliato per utenti inesperti, in quanto potrebbe ridurre le funzionalità di altri programmi, e utile soltanto per utenti già esperti e che vogliano mantenere un sistema il più possibile minimale.
  Avvertimento
Si sconsiglia l'uso di Default-Release, salvo si sappia cosa si sta facendo e si conosca approfonditamente il funzionamento dei repository di Debian, perché equivalente a impostare un pinning e potrebbe disabilitare inavvertitamente l'uso di altri repository secondari usati in fase di aggiornamento dei pacchetti.

Tutte le configurazioni sono impostabili anche a tempo di esecuzione, per esempio con l'opzione --option/-o di apt-get o con altre forme ancora più brevi (si rimanda alla guida o alla pagina di manuale).

I pacchetti

Leggere la guida: Pacchetti binari e sorgenti

Metapacchetti

Vedere la guida: Gestione dei metapacchetti

Approfondimenti

Manpages

man apt
man apt.conf

Sitografia

  • Apt HowTo, panoramica completa sulle funzionalità e sull'utilizzo del sistema APT
  • APT hardening, dalle note di rilascio di Debian 10 (buster)




Guida scritta da: Keltik   Debianized 80%
Estesa da:
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Verificata da:
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S3v 12:22, 20 apr 2015 (CEST)
HAL 9000 21:16, 11 ago 2019 (CEST)

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