Installare un ambiente LAMP: Linux, Apache2, SSL, MySQL, PHP5: differenze tra le versioni

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=Installare un ambiente LAMP: Linux, Apache2, SSL, MySQL, PHP5=
=Introduzione=
==Introduzione==
'''LAMP''' è un acronimo che indica un ambiente server in cui siano installati '''L'''inux, '''A'''pache, '''M'''ySQL e '''P'''HP. In questa guida vedremo come installare un server Apache2 su Debian, come configurare il modulo SSL e come fornire supporto per il linguaggio di scripting PHP5 e i database basati su MySQL.
'''LAMP''' è un acronimo che indica un ambiente server in cui siano installati '''L'''inux, '''A'''pache, '''M'''ySQL e '''P'''HP. In questa guida vedremo come installare un server Apache2 su Debian, come configurare il modulo SSL e come fornire supporto per il linguaggio di scripting PHP5 e i database basati su MySQL.
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In tutta la guida assumeremo che il nome del server Debian sia <tt>'''demo'''</tt> e il suo indirizzo IP sia <tt>'''123.45.6.7.890'''</tt>. Questi valori vanno ovviamente sostituiti con quelli del vostro ambiente di lavoro.  
In tutta la guida assumeremo che il nome del server Debian sia <tt>'''demo'''</tt> e il suo indirizzo IP sia <tt>'''123.45.6.7.890'''</tt>. Questi valori vanno ovviamente sostituiti con quelli del vostro ambiente di lavoro.  
==Installazione di Apache2==
=Installazione di Apache2=
Installare il web server Apache2 su Debian è un'operazione molto semplice:
Installare il web server Apache2 su Debian è un'operazione molto semplice:
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A questo punto aprite il vostro browser preferito e navigate verso l'indirizzo '''http://123.45.67.890'''. Sarete accolti dalla pagina di benvenuto del vostro web server: It Works!
A questo punto aprite il vostro browser preferito e navigate verso l'indirizzo '''http://123.45.67.890'''. Sarete accolti dalla pagina di benvenuto del vostro web server: It Works!
==Configurazione di SSL==
=Configurazione di SSL=
Le connessioni sicure SSL sono vitali per le aree di amministrazione dei nostri siti, poichè assicurano segretezza e protezione alle password che digitiamo. In questa sezione vedremo come configurare un certificato auto-firmato e come creare un virtual host sulla porta https (443) per le nostre connessioni.<br>
Le connessioni sicure SSL sono vitali per le aree di amministrazione dei nostri siti, poichè assicurano segretezza e protezione alle password che digitiamo. In questa sezione vedremo come configurare un certificato auto-firmato e come creare un virtual host sulla porta https (443) per le nostre connessioni.<br>
'''NOTA''': i certificati auto-firmati, poichè non verificati da un'autorità internazionale, generano nel browser un messaggio di avvertimento. Per questo motivo sono adatti in ambienti intranet o su server dove il traffico https serve solo per amministrazione e non per fornire servizi a utenti esterni.
'''NOTA''': i certificati auto-firmati, poichè non verificati da un'autorità internazionale, generano nel browser un messaggio di avvertimento. Per questo motivo sono adatti in ambienti intranet o su server dove il traffico https serve solo per amministrazione e non per fornire servizi a utenti esterni.
===Installazione===
==Installazione==
Creiamo inannzitutto una directory dove archiviare i nostri certificati:
Creiamo inannzitutto una directory dove archiviare i nostri certificati:
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a2enmod ssl
a2enmod ssl
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===Configurazione dei Virtual Host===
==Configurazione dei Virtual Host==
Iniziamo con l'abilitare la porta 443 del nostro default host:
Iniziamo con l'abilitare la porta 443 del nostro default host:
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/etc/init.d/apache2 force-reload
/etc/init.d/apache2 force-reload
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==Installazione di PHP5==
=Installazione di PHP5=
Per avere il supporto a PHP5 è sufficiente installare il linguaggio di scripting e il relativo modulo di supporto ad Apache2:
Per avere il supporto a PHP5 è sufficiente installare il linguaggio di scripting e il relativo modulo di supporto ad Apache2:
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/etc/init.d/apache2 reload
/etc/init.d/apache2 reload
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</pre>
===Test della configurazione===
==Test della configurazione==
Prima di procedere è una buona idea verificare che tutto ciò che abbiamo fatto funzioni realmente. Per questo utilizziamo il metodo <tt>phpinfo</tt> di PHP5 caricandolo in una pagina di test. Partiamo col creare il file della pagina di test:
Prima di procedere è una buona idea verificare che tutto ciò che abbiamo fatto funzioni realmente. Per questo utilizziamo il metodo <tt>phpinfo</tt> di PHP5 caricandolo in una pagina di test. Partiamo col creare il file della pagina di test:
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salviamo il file e richiamiamolo nel nostro browser: '''http://123.45.67.890/test.php'''. Se tutto è andato per il verso giusto vi troverete davanti a una schermata di riepilogo delle funzionalità abilitate di PHP5.
salviamo il file e richiamiamolo nel nostro browser: '''http://123.45.67.890/test.php'''. Se tutto è andato per il verso giusto vi troverete davanti a una schermata di riepilogo delle funzionalità abilitate di PHP5.
===Moduli aggiuntivi===
==Moduli aggiuntivi==
Tramite le funzionalità di ricerca di aptitude diamo uno sguardo ai moduli disponibili per PHP5:
Tramite le funzionalità di ricerca di aptitude diamo uno sguardo ai moduli disponibili per PHP5:
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php5-xmlrpc php5-xsl php5-json
php5-xmlrpc php5-xsl php5-json
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=Installazione di MySQL=
==Installazione di MySQL==
L'installazione del RDBM MySQL è semplice:
L'installazione del RDBM MySQL è semplice:
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La password che sceglierete sarà valida sia per l'utente MySQL root@localhost sia per l'utente root@demo.
La password che sceglierete sarà valida sia per l'utente MySQL root@localhost sia per l'utente root@demo.
===L'interfaccia phpMyAdmin===
==L'interfaccia phpMyAdmin==
Per amministrare i nostri database può essere comoda un'interfaccia grafica raggiungibile da browser. A questo scopo installiamo '''phpMyAdmin''':
Per amministrare i nostri database può essere comoda un'interfaccia grafica raggiungibile da browser. A questo scopo installiamo '''phpMyAdmin''':
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A questo punto lanciate il browser su '''http://123.45.67.890/phpmyadmin''' e fate login con le credenziali di root di MySQL inserite poco fa.
A questo punto lanciate il browser su '''http://123.45.67.890/phpmyadmin''' e fate login con le credenziali di root di MySQL inserite poco fa.
==Apache2: layout di configurazione==
=Apache2: layout di configurazione=
Assumendo di aver utilizzato aptitude o apt-get per installare Apache2, spostiamoci nella sua directory di configurazione per dare un occhio a come è strutturata:
Assumendo di aver utilizzato aptitude o apt-get per installare Apache2, spostiamoci nella sua directory di configurazione per dare un occhio a come è strutturata:
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ls
ls
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===sites-available===
==sites-available==
Questa directory conterrà i files con le configurazioni di ogni sito (conosciuti come '''virtual hosts''') che vorrete servire con Apache. Uno sguardo alla directory:
Questa directory conterrà i files con le configurazioni di ogni sito (conosciuti come '''virtual hosts''') che vorrete servire con Apache. Uno sguardo alla directory:
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ci dice che l'installazione Apache2 di Debian ha due vhost disponibili: <tt>default</tt> e <tt>default-ssl</tt>. Notate che la presenza di un virtual host in questa directory non significa che questo sia attivo e visibile dagli utenti; significa solo che sarà disponibile se verrà abilitato.<br>
ci dice che l'installazione Apache2 di Debian ha due vhost disponibili: <tt>default</tt> e <tt>default-ssl</tt>. Notate che la presenza di un virtual host in questa directory non significa che questo sia attivo e visibile dagli utenti; significa solo che sarà disponibile se verrà abilitato.<br>
Tutto questo ci porta a...
Tutto questo ci porta a...
===sites-enabled===
==sites-enabled==
Questa directory contiene dei link simbolici ai files dei siti che volete rendere disponibili. Per esempio, su un web server ci possono essere diversi siti pronti per essere pubblicati (configurati nella directory <tt>sites-available</tt>), ma solo quelli linkati simbolicamente in questa directory saranno realmente visibili dagli utenti. Diamo uno sguardo alla directory:
Questa directory contiene dei link simbolici ai files dei siti che volete rendere disponibili. Per esempio, su un web server ci possono essere diversi siti pronti per essere pubblicati (configurati nella directory <tt>sites-available</tt>), ma solo quelli linkati simbolicamente in questa directory saranno realmente visibili dagli utenti. Diamo uno sguardo alla directory:
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===mods-available===
===mods-available===
Questa directory contiene i moduli di Apache2 pronti per essere resi disponibili.
Questa directory contiene i moduli di Apache2 pronti per essere resi disponibili.
===mods-enabled===
==mods-enabled==
Questa directory, come nel caso dei virtual host, contiene i link simbolici ai moduli effettivamente abilitati sul web server.
Questa directory, come nel caso dei virtual host, contiene i link simbolici ai moduli effettivamente abilitati sul web server.
===a2en e a2dis===
==a2en e a2dis==
Essere buoni amministratori di sistema significa conoscere i comandi per renderci le cose più semplici.
Essere buoni amministratori di sistema significa conoscere i comandi per renderci le cose più semplici.
====a2dissite====
===a2dissite===
Questo comando cancella il link simbolico di un sito abilitato. Ad esempio il comando:
Questo comando cancella il link simbolico di un sito abilitato. Ad esempio il comando:
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rende indisponibile il sito di default di Apache.
rende indisponibile il sito di default di Apache.
====a2ensite====
===a2ensite===
Questo comando serve invece a abilitare un virtual host:
Questo comando serve invece a abilitare un virtual host:
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rimette le cose a posto, ripristinando il sito di default precedentemente disabilitato.
rimette le cose a posto, ripristinando il sito di default precedentemente disabilitato.
====a2dismod====
===a2dismod===
Questo comando disabilita un modulo di Apache.
Questo comando disabilita un modulo di Apache.
====a2enmod====
===a2enmod===
Questo comando abilita un modulo di Apache.
Questo comando abilita un modulo di Apache.
 
=Apache2: files di configurazione=
==Apache2: files di configurazione==

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