Software Raid 1: configurazione e verifiche

Da Guide@Debianizzati.Org.
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Introduzione

Questa guida, intende aiutare l'utente a verificare rifinire la configurazione di un SOFTWARE-RAID-1 su sarge a seguito di un'installazione raid effettuata al momento del partizionamento ed a verificarne l'effettiva efficacia in caso di problemi ad uno dei due dischi avvalendosi di grub come strumento di aiuto in casi di emergenza. E' scritto in modo semplice come controllare il proprio raid installato, come collaudare il raid simulando un guasto ad uno dei due dischi, quali problemi possono sorgere e come risolverli, in modo da essere pronti e sapere cosa fare se il guasto dovesse avvenire veramente.

Warning.png ATTENZIONE

Se pero' mentre fate queste prove, il pc vi "scoppia", non potete prendervela con questa guida, mentre correzioni ed integrazioni alla presente sono ben accette.


Questa guida non tratta la migrazione raid, documentata dettagliatamente in /usr/share/doc/mdadm/rootraiddoc.97.html, anche se ci sono alcuni suggerimenti all'inizio di questo documento non presenti nel rootraiddoc.97.html che potrebbero essere di aiuto.


Con sarge, il debian-installer prevede una costruzione del raid direttamente durante la fase di partizionamento (Attenzione che puo' anche fallire; non e' al "100%" sicuro che vada a buon fine). Utilizzando initrd, i moduli per il raid sono ora precaricati prima del boot del sistema e pertanto non e' necessario avere il supporto raid compilato nel kernel.


Note su "Migrazione da un sistema non-raid ad un sistema raid."

La migrazione da un sistema non-raid ad uno raid e' ampiamente e perfettamente descritta nel documento /usr/share/doc/mdadm/rootraiddoc.97.html che contempla sia una migrazione con lilo e supporto md compilato NEL kernel, sia una migrazione con grub con supporto md NON nel kernel ma nel initrd, ovvero l'estensione del kernel con moduli che vengono precaricati in un "ramdisk" prima di lanciare il boot vero e proprio del sistema. A questo proposito, giusto due note che potrebbero esservi utili:

  • Migrazione di swap
Regola a prescindere da qualunque flame: SWAP VA IN RAID! Altrimenti si rischia corruzione di dati nella memoria del sistema.
La parte piu' "complessa" della migrazione potrebbe essere proprio la partizione di swap, che va articolata in questi passaggi:
- commentare /etc/fstab  --> swap
- cat /proc/swaps  (oppure swapon -s)
- swapoff /dev/hd{disk}{nSWAP}
- controllare con free.

  Poi per creare swap in raid avremo

- mkswap -c /dev/md3  (per esempio)
- swapon md3
- in /etc/fstab, prima in hda, poi nel raid, metteremo: 
  /dev/md3  none  swap sw  0  0
  • Copiare le partizioni a "runlevel 1" o in "single" mode.
Una cosa che non c'e' nel RootRaidDoc97 e' il suggerimento di andare in "init 1" per disattivare il piu' servizi possibili prima di copiare da hd a md-degraded. Se decidete di farlo, ci sono diverse possibilita':
riavviare Lilo con 'LinuxXXX single' (praticamente un 'init 1'),
oppure ancora piu' drastico, riavviare Lilo con LinuxXXX init=/bin/bash
in modo da ottenere un avvio con '/' in readonly;

Avere in menu.lst (grub) l'opzione "single" dopo il kernel
Se non l'avete basta duplicare una voce normale di avvio,
aggiungere "(recovery mode)" alla fine del title,
ed aggiungere "single" alla fine della riga del kernel.
E' possibile al posto di single mettere anche init=/bin/bash
  
Usare una distribuzione live con supporto raid montando opportunamente 
le partizioni sorgenti e di destinazione.

Gia che ci siamo, ricordiamo i comandi piu' usati per copiare da non-raid a raid:
    # cp -axu  /  /mnt/md0 
Or, alternatively, you could copy the root system with 'find' 
piped to 'cpio', like this:
    # cd /
    # find . -xdev -print | cpio -dvpm /mnt/md0
o anche      
    # find . -xdev -print0 | cpio -0pdvum --sparse /mnt

Per il resto delle istruzioni vale quanto scritto nel RootRaidDoc.97.html.

Occupiamoci ora del raid gia' funzionante della nostra cara debian.


Files di una debian installata direttamente in raid.

Si suppone un sw-raid-1 hda + hdc con almeno due partizioni in raid cioe' "/" e swap. Il bootloader grub e' stato installato nel mbr di hda durante l'installazione. Se avete optato per una installazione raid con il debian-installer al momento del partizionamento e tutto e' andato a buon fine, mamma debian dovrebbe aver fatto quasi tutto il lavoro per voi.
Quasi.
Quello che manca di sicuro e' la installazione di grub del mbr da hda sul secondo disco (Trattata avanti, da lèggere!!) Inoltre e' compito dell'amministratore vedere che tutti gli altri parametri nei vari files siano stati assegnati correttamente verificandoli.
Vediamo alcune differenze nei files di configurazione tra un sistema non-raid ed uno raid.

- Verifica delle unita' riconosciute da grub
  Non raid:
    cat /boot/grub/device.map
    (hd0)   /dev/hda
  Raid:
    cat /boot/grub/device.map
    (hd0)   /dev/hda
    (hd1)   /dev/hdc

- Parti rilevanti diverse in /boot/grub/menu.lst
  Non Raid:
    # kopt=root=/dev/hda1 ro
  - Una voce esempio:    
    title           Debian GNU/Linux, kernel 2.6.8-2-386
    root            (hd0,0)
    kernel          /boot/vmlinuz-2.6.8-2-386 root=/dev/hda1 ro
    initrd          /boot/initrd.img-2.6.8-2-386
    savedefault
    boot
  Raid:
    # kopt=root=/dev/md0 ro
  - Una voce esempio:    
    title           Debian GNU/Linux, kernel 2.6.8-2-386
    root            (hd0,0)
    kernel          /boot/vmlinuz-2.6.8-2-386 root=/dev/md0 ro
    initrd          /boot/initrd.img-2.6.8-2-386
    savedefault
    boot

- Il file "script" dentro initrd
  Non Raid:
    NO-raid:~# cd /tmp/
    NO-raid:/tmp# mkdir checkRD
    NO-raid:/tmp# cd checkRD
    NO-raid:/tmp/checkRD# cp /boot/initrd.img-2.6.8-2-386 .
    NO-raid:/tmp/checkRD# mkdir RD
    NO-raid:/tmp/checkRD# mount -t cramfs initrd.img-2.6.8-2-386 RD -o loop
    NO-raid:/tmp/checkRD# cat RD/script
      unload_unused_ide '' pdc202xx_new ecc.ecc.ecc.
      ROOT=/dev/hda1
    NO-raid:/tmp/checkRD# umount RD
    
  Raid:
    SI-raid:~# cd /tmp/
    SI-raid:/tmp# mkdir checkRD
    SI-raid:/tmp# cd checkRD/
    SI-raid:/tmp/checkRD# cp /boot/initrd.img-2.6.8-2-386 .
    SI-raid:/tmp/checkRD# mkdir RD
    SI-raid:/tmp/checkRD# mount -t cramfs initrd.img-2.6.8-2-386 RD -o loop
    SI-raid:/tmp/checkRD# cat RD/script
      unload_unused_ide '' pdc202xx_new ecc.ecc.ecc.ecc.
      mdadm -A /dev/md1 -R -u 98533c90:d9371f7f:81d1ed14:52ac901a 
	           /dev/hda2 /dev/hdc2 
      ROOT=/dev/md0
      mdadm -A /dev/md0 -R -u 1b1d819d:1d22603a:9be3ef56:bbdb1083 
	           /dev/hda1 /dev/hdc1
    SI-raid:/tmp/checkRD# umount RD

- Il file /etc/mdadm/mdadm.conf
  Raid:
    DEVICE partitions
    ARRAY /dev/md1 level=raid1 num-devices=2 UUID=42b38c30:b5f7607b:
	               a1816991:4e0bdf0f devices=/dev/hda2,/dev/hdc2
    ARRAY /dev/md0 level=raid1 num-devices=2 UUID=1b1d819d:1d22603a:
	               9be3ef56:bbdb1083 devices=/dev/hda1,/dev/hdc1

Comunque, a parte l'installazione di grub anche nel secondo mbr (quello di hdc), da fare a manina e testare, la debian dovrebbe aver fatto tutto il lavoro di costruzione opportuno e la configurazione precisa di tutti i files citati sopra durante la costruzione dell'initrd per il raid e la configurazione di grub per l'avvio in raid con kernel e initrd caricati da hda.


Grub sul Master Boot Record del secondo disco in raid.

Dovendo installare su entrambi i dischi grub nel mbr per far avviare un raid con un solo disco, qualunque dei due esso possa essere, il classico problema e' assicurarsi che possa partire da hda o da hdc in caso di guasto di uno dei due dischi, sempre ammesso che il bios supporti l'avvio da piu' dischi e sia possibile specificarne l'ordine di boot, per esempio prima "hdc" piuttosto che "hda", cosa ottimale, auspicabile, ma alla fine non indispensabile come vedremo.

Veniamo al primo punto, ovvero installare grub anche nel mbr di hdc, cosa che rappresenta il 99% delle operazioni da fare su un sistema raid appena avviato. In "letteratura" si trovano sostanzialmente due tipi di procedure suggerite; la prima piu' diffusa e avvalorata anche dal Software-Raid-HOWTO (tldp.org), consiste nell'inserire nel mbr di hdc la stessa configurazione del mbr di hda, confidando nel fatto che quando dovesse mancare hda, hdc in qualche modo prenderebbe il posto di hda e automagicamente tutto dovrebbe andare; vedremo poi, che proprio cosi' non e', pero' dato che male non fa, e' la procedura che consiglio pure io comunque di attuare, ovvero:

"Procedura1" - In console:
    # grub
             (se avete /boot/grub/device.map corretto, usate
                 grub --device-map /boot/grup/device.map
              perche' e' molto piu' veloce)
    >> grub> device (hd0) /dev/hdc
    >> grub> root (hd0,0)
    >> grub> setup (hd0)
    >> grub> quit

Fatto. Ora il sistema e' in grado di avviarsi anche da hdc se il bios lo permette. Ma questo lo avete provato prima di fare il raid, vero? (Ripeto pero', non e' indispensabile).

Poi c'e' la seconda procedura:

"Procedura2" - In console:
    # grub --device-map=/boot/grub/device.map
    >> root (hd0,0)
    >> setup (hd0)
    >> root (hd1,0)
    >> setup (hd1)
    >> quit 

Che assegna in maniera "democratica" a tutti e due gli mbr la stessa configurazione di grub/menu.lst. In pratica i due metodi dovrebbero essere equivalenti, in teoria non lo so e non lo ho trovato scritto da nessuna parte (e se stava scritto non l'ho capito probabilmente) ma le prove mi dicono che anche questo sistema non e' privo di problemi in caso di fail di uno dei due dischi del raid (in particolare del secondo).


Post-installazione Raid.

Una volta tirato su il raid con migrazione o durante l'installazione assieme al partizionamento,

Prima di tutto fate un disco grub per qualsiasi evenienza: grub-floppy /dev/fd0
Grub-floppy e' un utility del pacchetto grub.deb, ma esiste ampia documentazione che spiega a costruirne uno anche manualmente mettendo sul floppy i files giusti nella sequenza ed al posto giusto. Esiste anche documentazione per prepararsi un grub avviabile da cd.

Usate tutti i riferimenti nel /boot/grub/menu.lst riferendovi ad hd0 e /dev/mdX (in realta' dovrebbero gia' esserci, messi in automatico durante l'installazione).

Clonate l'mbr secondo la "procedura1" di cloning. Se avete dubbi potete usare anche la "procedura2", entrambi descritte in precedenza.

A raid funzionante, provate ad avviare il raid da hdc con il floppy !!!!! PROVA IMPORTANTISSIMA!!!

- Inserire il floppy di recupero grub
- Riavviare il pc
- Se l'ordine di boot nel bios e' corretto,
  verra' intercettato il floppy e avviato grub
  che ci fornira' una potente console di avvio.
  Scriviamo nell'ordine (adattando, al caso)
  
    grub> 
    1. grub>root (hd1,0)
    2. grub>kernel /boot/vmlinuz-2.6.8-blabla root=/dev/md0 ro
    3. grub>initrd /boot/initrd-2.6.8-blabla
    4. grub>boot

    Spieghiamo:
    1= diciamo a grub la partizione dove si trova /boot  (non "/" !!!)
  *****************************************************************************
  **  ATTENZIONE PERO' A QUESTA COSA PERCHE' E' IMPORTANTE:                  **
  **  Se non ci fosse il disco in hda, e vorreste avviare da hdc,            **
  **  per la questione della "catena grub" che viene scalata in mancanza di  **
  **  un'unita' elencata in devices.map, dovreste mettere "root (hd0,0)" !!! **
  *****************************************************************************
  2= diciamo dove sta il kernel (funziona anche il l'autocompletamento con TAB)
  3= diciamo dove sta l'initrd
  4= diciamo a grub, caricato kernel e initrd di avviare il sistema.
  

Se il sistema si avvia, abbiamo tutto quello che ci serve.


Avarìa di uno dei due dischi in raid.

Vediamo invece problematiche di raid boot quando uno dei dischi provoca un degraded raid a seconda se e' hda, hdc, oppure se manca hda o hdc, oppure se si ripristina un hda o hdc, e cosa fare se il raid in qualunque di queste condizioni non dovesse partire.

Se il raid va in degraded mode ed il disco incriminato e' hdc ovvero /proc/mdstat indica "(U_)", non ci sono grandi problemi. Il boot naturale su hda e' sempre li'; si puo' avviare un sistema con un disco solo o cambiare hdc, partizionare il disco nuovo, e ripristinare facilmente il raid.

Se invece il raid va in degraded mode ed il disco incriminato e' hda "(_U)", allora qualche problema potrebbe anche esserci, ma anche soluzioni, per fortuna.

Per esempio se togliete fisicamente hda dopo averlo marcato 'failed' e rimosso, e lasciate il raid con solo hdc, la "procedura1" di cloning del mbr sopperisce perfettamente al problema, in quanto grub usa una "catena" di dischi, e non trovando hd0, hd1 diventa hd0 e se il bios permette un boot di hdc allora il raid partira' anche con un disco solo in hdc. Questa cosa potrebbe funzionare quindi e sarebbe vincolata solo al bios-hardware.

Pero' non finisce qua: nel momento in cui andate ad inserire un disco vuoto nuovo in hda senza mbr e partizioni, o peggio magari con un mbr gia' usato, o con altre partizioni contenenti un altro sistema, e' molto probabile che, o non parta niente, o parta il sistema che non c'entra niente e che sta su hda (a me e' capitato di veder partire un GAG). Per capirci, anche riuscendo a settare il bios con hdc come 1st boot target, non e' detto che il sistema faccia il boot, perche' ammesso che appaia il menu' di grub si dovrebbero modificare i riferimenti "al volo" di root (/boot) da hd0 a hd1. Per eseguire questa operazione, occorre che appaia il menu' di grub, dopodiche' ci si posiziona sulla voce del menu' che si vuole temporaneamente modificare e si preme il tasto "e" (il tasto "c" vi restituisce la console di grub); si modifica la root di grub da (hd0,0) a (hd1,0) e si preme il tasto "b" per continuare con il boot. E questa procedura appena descritta e' l'ultima possibilita' che resta per avviare un raid degraded "(_U)" da hdc, ovvero con l'aiuto del bios, intervenendo al volo su grub, e senza usare il floppy disk.

In realta' se si riesce a far partire il disco da hdc come 1st boot target del bios basterebbe avere nel menu.lst una cosa di questo tipo gia' pronta per questa evenienza:

title        Debian GNU/Linux, kernel 2.6.8-2-686 HD1 BOOT 
root         (hd1,0)
kernel       /boot/vmlinuz-2.6.8-2-686 root=/dev/md0 ro
initrd       /boot/initrd.img-2.6.8-2-686
savedefault
boot

In questo caso occorrerebbe fare attenzione al fatto che update-grub, che viene chiamato in causa dopo l'installazione di nuovi kernel, creerebbe un nuovo menu.lst facendo sparire tutte le modifiche apportate manualmente, perlomeno quelle tra ### BEGIN AUTOMAGIC KERNELS LIST e ### END DEBIAN AUTOMAGIC KERNELS LIST per cui attenzione alle personalizzazioni di menu.lst e leggersi man update-grub e /etc/kernel-img.conf, fatevi una copia di menu.lst e verificate i vari files dopo ogni installazione di qualche nuovo kernel (alla debian-way ovviamente).

Vedremo piu' avanti durante la fase di test del raid altri tipi di problemi che possono sorgere.


Simulazione di avaria di un disco e sua sostituzione.

A raid funzionante dove /proc/mdstat --> "(UU)" per tutte le partizioni usate nel raid, mandiamo in avaria simulata il disco hda.

Se il vostro bios permette di far avviare hdc come 1st boot target aggiungete pure queste righe dopo ### END DEBIAN AUTOMAGIC KERNELS LIST in /boot/grub/menu.lst

   title        Debian GNU/Linux, kernel 2.6.8-2-686 HD1 BOOT 
   root         (hd1,0)
   kernel       /boot/vmlinuz-2.6.8-2-686 root=/dev/md0 ro
   initrd       /boot/initrd.img-2.6.8-2-686
   savedefault
   boot

Ora la sequenza di comandi:

	 
-   mdadm --set-faulty /dev/md0 /dev/hda1     ( --> "/" )
-   mdadm --remove /dev/md1 /dev/hda1
-   mdadm --set-faulty /dev/md1 /dev/hda2     ( --> "swap" )
-   mdadm --remove /dev/md1 /dev/hda1

-   Ripetere per eventuali altre partizioni.

A questo punto siamo in "(_U)" con tutte le partizioni del raid (verificare con cat /proc/mdstat). Ora che il raid e' in degrade mode, senza riavviare, diamo un bel cfdisk /dev/hda e CANCELLIAMO TUTTE LE PARTIZIONI.

Ora per essere sicuri che il disco sia pulito, dovremmo pulire anche l'mbr con "fdisk /mbr" o magari qualcosa "by linux" che pero' non conosco. Meglio ancora se avete proprio un altro disco completamente pulito. Questo perche' se non puliamo il mbr di hda, al reboot verra' letto il Master Boot Record con lo "Stage1" di grub e poi si inchiodera' il sistema perche' i riferimenti alle rimanenti parti di grub ormai eliminato insieme alle partizioni non saranno trovati.

Reboot. Nel 99,99% dei casi non dovrebbe partire.


Recupero del sistema.

Se potete avviare da hdc come 1st boot target e scegliere la voce che abbiamo aggiunto sopra dopo ### END DEBIAN AUTOMAGIC KERNELS LIST fatelo e saltate la fase successiva del floppy (oppure fatela comunque o provate entrambe le strade).

Inserire il floppy e resettone hardware; poi con grub fatto partire da floppy:

    grub> 
    grub>root (hd1,0)
    grub>kernel /boot/vmlinuz-2.6.8-blabla root=/dev/md0 ro
    grub>initrd /boot/initrd-2.6.8-blabla
    grub>boot

Dato che questa prova e' gia' stata fatta all'inizio, non dovrebbero essere novita'.

Copiamo le partizioni da hdc ad hda (disco nuovo), attenzione a non sbagliare:

# sfdisk -d /dev/hdc | sfdisk /dev/hda

potrebbe essere necessario

# sfdisk -d /dev/hdc | sfdisk --force /dev/hda

se non volete rischiare, ma salvare in un file per le "emergenze" (che non e' una cattiva idea)

# sfdisk -d /dev/hdc > /root/mbr_hdc.txt
# sfdisk /dev/hda < /root/mbr_hdc.txt
Warning.png ATTENZIONE
Verificare per quanto sopra eventuali problemi con le partizioni

logiche. Forse da usare sfdisk con le opzioni -O e -I. Interessante anche l'opzione "-V -l" per il check delle partizioni. "Man sfdisk".


Infine potete anche creare le partizioni manualmente con "[c]fdisk /dev/hda". Attenzione! Non possono essere piu' piccole di quelle su hdc altrimenti non potra' avvenire la ricostruzione del raid. Inoltre, se usate fdisk, ricordatevi di rendere avviabile la partizione che contiene /boot e marcare le partizioni del raid come type "fd".

Ricostruiamo il raid.

  # mdadm --zero-superblock /dev/hda1
  # mdadm --zero-superblock /dev/hda2
  # mdadm --add /dev/md0 /dev/hda1
  # mdadm --add /dev/md1 /dev/hda2

  Ripetere per eventuali altre partizioni.

Con un occhio su /proc/mdstat per verificare la progressione della ricostruzione; in pratica alla fine appare comunque un messaggio sulla console. Ora il sistema dovrebbe essere di nuovo a posto "(UU)" per tutte le partizioni in raid.

Infine ripristiniamo l'mbr su hda, cosa da non dimenticare.

# grub
    (se device.map e' corretto, e' piu' veloce:
    grub --device-map=/boot/grub/device.map)
  grub> root (hd0,0)
  grub> setup (hd0)
  grub> quit

IMPORTANTE !!! in console da DENTRO il sistema, MAI USARE il comando "boot" ma "quit". Il comando "boot" si usa da console attivata da floppy o nel menu.lst.

Togliere il floppy (si puo' fare subito dopo il boot).

Reboot "prova del 9" finale.


Effetti ottici..... molto magnetici!

Per non creare confusione, questa nota si trova in un paragrafo dedicato. La fase di simulazione di avaria poteva anche essere fatta in questo modo:

Spegnamo il pc ed estraiamo hda. (si assume che il bios riesce ad avviare da hdc)

Riaccendiamo; dovrebbe partire in degraded mode, tipo "(_U)" per tutte le md esistenti sui due dischi.

Bene, spegnamo, rimettiamo hda e riavviamo.

Il raid naturalmente si riavvia sempre in degraded mode "(_U)"; poi restituiamo hda al raid attendendo il tempo necessario con un occhio su /proc/mdstat:

      mdadm --add /dev/md0 /dev/hda1
      mdadm --add /dev/md1 /dev/hda2
      ecc.ecc.

CURIOSITA': Rimettendo un disco facente parte di uno swap_in_raid ho notato che la unione delle partizioni di swap_in_raid viene fatta automaticamente dal sistema (apparentemente non occorre mdadm --add), cioe' il raid swap si porta automaticamente in uno stato "(UU)". Dopodiche' si potranno aggiungere al raid le varie partizioni di hda aggiungendole man mano ai rispettivi md con 'mdadm --add'

Sembrerebbe tutto bello, pulito e lineare. In realta' non e' cosi' banale.

Ovvero, e' da spiegare perche' il raid si avvia normalmente in tutti e due i casi:

a) Quando spegnamo il pc, estraiamo hda, e accendiamo, nella catena grub, hd1 diventa hd0 e grub "rialloca" il sistema di boot e riesce a partire grazie ai suoi riferimenti "hd0" anche nel mbr di hdc.

b) Quando spegnamo il pc, rimettiamo hda, e riaccendiamo, il sistema va in degraded raid e "lavora" solo hdc, ma tutto il sistema di boot viene comunque letto da hda. Per questo nella procedura "pulita" abbiamo cercato "di rasare" il piu' possibile hda, proprio per non incorrere in "false partenze" che potrebbero indurre a vedere le cose in maniera distorta dal loro reale funzionamento (pero' potrebbe valere anche per chi scrive.)

Per questo ho optato per il recovery via floppy. Siate metodici ed il piu' fedeli possibile alla realta' nelle prove.


/etc/init.d/

/etc/init.d/mdadm e /etc/default/mdadm
# Start the RAID monitor daemon for all active md arrays if desired.

/etc/init.d/mdadm-raid  ( e /etc/default/mdadm)
# Start any arrays which are described in /etc/mdadm/mdadm.conf and which are not running already.


Debian "dietro le quinte" del raid

Alla fine di tutto questo discorso, non bisogna dimenticare che la debian toglie diverse castagne dal fuoco, e molte procedure sono automatizzate. Per esempio ci sono tanti file di config e scriptini che girano, per esempio all'aggiornamento di un kernel. Vediamone uno, che casualmente coinvolge kernel, initrd e quindi anche raid.

  # cat /etc/kernel-img.conf
  do_symlinks = yes
  relative_links = yes
  do_bootloader = no
  do_bootfloppy = no
  do_initrd = yes
  link_in_boot = no
  postinst_hook = /sbin/update-grub
  postrm_hook   = /sbin/update-grub

uhm.... consiglio di leggersi /sbin/update-grub e man 5 kernel-img.conf (kernel-package.deb)

Quanto sopra potremmo anche considerarlo "trasparente", pero' non bisogna mai dimenticarsi di esplorare il sistema e capire cosa e' coinvolto nei vari processi automatizzati di debian.

Per esempio provare a scrivere in console "update" e poi battere TAB TAB. Li conoscete tutti?


Altre cose utili

Always zero the superblock of a device before adding it to a RAID device. Why? Because the disks decide what array they are in based on the disk-id information written on them. Zero the superblock first in case the disk was part of a previous RAID device. Also, if a partition was part of a previous RAID device, it appears to store the size of it's previous partition in the signature. Zeroing the superblock before adding it to a new RAID device takes care of cleaning up that, too.

- Erase the MD superblock from a device:
  mdadm --zero-superblock /dev/hdXx
- Remove disk from array:
  mdadm --set-faulty /dev/md1 /dev/hda1
  mdadm --remove /dev/md1 /dev/hda1
- Replace failed disk or add disk to array:
  mdadm --add /dev/md1 /dev/hda1
   (that will format the disk and copy the data 
    from the existing disk to the new disk.)
- Create mdadm config file:
  echo "DEVICE /dev/hda /dev/hdc" > /etc/mdadm/mdadm.conf
  mdadm --brief --detail --verbose /dev/md0 >> /etc/mdadm/mdadm.conf
  mdadm --brief --detail --verbose /dev/md1 >> /etc/mdadm/mdadm.conf
- To stop the array completely:
  mdadm -S /dev/md0
    (NB: Non e' possibile farlo "da dentro" il raid)

- Altri (leggere il man relativo):
  mdadm --examine --scan
  mdadm --query --detail /dev/md0

Sul RootRaidDoc97 c'e' un recupero veramente d'emergenza per avviare un raid dove proprio non ci sia possibilita' di avviare un supporto raid sul sistema in questione. Vedete di non trovarvi in questa situazione  :-)


Link

http://www.tldp.org/HOWTO/Software-RAID-HOWTO.html
http://www.tldp.org/HOWTO/Software-RAID-HOWTO-7.html#ss7.3
http://wiki.clug.org.za/wiki/RAID-1_in_a_hurry_with_grub_and_mdadm
http://www.linuxhacker.at/howtos/debian-root-raid1-boot-initrd/index.html
http://www.linuxsa.org.au/mailing-list/2003-07/1270.html
http://www.linuxsa.org.au/mailing-list/2003-07/1271.html
http://www.linuxsa.org.au/mailing-list/2003-07/1273.html
http://www.debian-administration.org/articles/238
http://www.debian-administration.org/users/philcore/weblog/4
http://www.epimetrics.com/topics/one-page?page_id=421&topic=Bit-head%20Stuff&page_topic_id=120%3EDebian
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-- Autore: Robiz