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Questa guida è basata sui seguenti articoli presenti all'interno del numero 2 dell'e-zine di Debianizzati.org :

Repository & Pinning


Introduzione

Esistono diverse release di Debian, e si rimanda per maggiori dettagli a La struttura della Distribuzione. E in una configurazione normale, e consigliata, di Debian non è necessario configurare il pinning per nessuna.

Il pinning entra in gioco qualora si desiderino delle regole personalizzate per determinati pacchetti o repository, o se si vogliono utilizzare i repository di più release di Debian contemporaneamente. Inizialmente era necessario anche per utilizzare altri repository, quali i backports o gli experimental, ma attualmente la necessità di configurarlo è venuta meno in molte situazioni, e pertanto si raccomanda agli utenti non esperti nell'uso di APT di non ricorrervi a meno che sia strettamente necessario.

  ATTENZIONE
Installare pacchetti provenienti da release differenti è sempre e comunque fonte di rischi, ed è sconsigliato. Questa guida presuppone la comprensione dei concetti esposti nella guida I repository ed il loro utilizzo, nonché la conoscenza di apt-get.


  Importante
Il pinning è uno strumento per regolare la priorità in base al numero di versione dei pacchetti, e non alla provenienza. Non è possibile discriminare tra pacchetti aventi la stessa versione e provenienti da più repository, ovvero ad essere installato sarà quello proveniente dal repository elencato per primo nel file /etc/apt/sources.list.


Priorità come punteggio

La priorità viene gestita attraverso l'assegnazione di un punteggio ai vari pacchetti, sia installati che ancora da installare. Valgono le seguenti regole:

  • priorità 1, caso particolare e poco comune. È quella di default per experimental (NotAutomatic: yes nel file Release del repository). Si veda il manuale per maggiori informazioni.
  • priorità 100 alla versione dei pacchetti già installati e quella dei backports ufficiali (NotAutomatic: yes e ButAutomaticUpgrades: yes nel file Release del repository).
  • priorità 500 alle versioni che non appartengono alla release obiettivo, dove con quest'ultimo termine si deve intendere "Default Release", "Target Release". Di default non è impostata una "Default Release", e quindi ogni repository a parte backports ed experimental ha una priorità di 500.
  • priorità 990 alle versioni che appartengono alla release obiettivo, posto che sia definita.

Piccolo esempio teorico. Si supponga quanto segue:

  • si desidera installare il pacchetto "vattelapesca" appartenente alla propria release (si supponga testing);
  • il suddetto pacchetto è presente in tre fonti: repoA, repoB, repoC; tutte correttamente specificante nel file sources.list;
  • tutti i pacchetti presenti in repoA appartengono alla release installata, in repoB e repoC sono contenuti pacchetti appartenenti ad un'altra release (ad esempio unstable e stable rispettivamente);
  • la versione di "vattelapesca" in repoA è la 1.4, in repoB la 2.0 e in in repoC la 1.1;
  • nel sistema è installata la versione 1.3 di "vattelapesca";
  • non esiste un file preferences o comunque non è stata specificata una priorità per nessuna delle tre release considerate;
  • non è stato dichiarato il parametro Default Release in un eventuale file apt.conf, ovvero non è stata definita una release obiettivo.

Nel momento in cui l'utente esegue il comando apt-get install vattelapesca sarà assegnata una priorità di 500 ai "vattelapesca" di repoA, repoB e repoC.
Il pacchetto da repoC viene immediatamente scartato perché implicherebbe la retrocessione (downgrade) dello stesso. A questo punto APT sceglierà tra repoA e repoB in base alla versione, e quindi a essere installato sarà quello da repoB e non da repoA come desiderato. Il problema evidentemente non può che esplodere quando si tenta di aggiornare tutti i pacchetti di sistema.

Pin-priority

Nel precedente esempio si sarebbe ottenuto l'aggiornamento di tutti i pacchetti alla loro versione in unstable (se si stava utilizzando una testing), ossia un risultato ben lontano dal voler aggiornare un solo pacchetto con la versione presente in unstable.
La soluzione è quella di assegnare manualmente un punteggio ai vari pacchetti, singolarmente o raggruppandoli. Prima però è necessario capire il significato dei vari punteggi (Pin-Priority).
Nel seguito si indicherà col termine "candidato" il pacchetto o gruppo di pacchetti proveniente dalla generica fonte dichiarata nel file sources.list.

  • Pin minore di 0 (negativo), l’installazione automatica del candidato è impedita a priori.
  • Pin compreso tra 1 e 99, il candidato sarà installato solo se sono verificate entrambe queste condizioni: non esistono candidati appartenenti ad altre release, e nel sistema non è già installata una versione (anche inferiore) del candidato.
  • Pin compreso tra 100 e 499, il candidato sarà installato solo se non esistono candidati appartenenti ad altre release e se la versione eventualmente già installata non è superiore.
  • Pin compreso tra 500 e 989, il candidato sarà installato solo se non esistono candidati appartenenti alla release obiettivo e se la versione eventualmente già installata non è superiore a quella del candidato. Si noti che il semplice fatto di aver installato una certa release, per esempio testing, non significa aver definito la release obiettivo, che può essere solo definita manualmente dall'utente (il come sarà spiegato nella discussione del file apt.conf).
  • Pin compreso tra 990 e 999, il candidato sarà installato solo se non esistono altri candidati con pin maggiore e se la versione eventualmente già installata non è superiore.
  • Pin 1000 o superiore, il candidato sarà installato se non esistono altri candidati con pin maggiore, anche se ciò comportasse la retrocessione di versione (downgrade) del candidato.
  IMPORTANTE
Si noti che gli intervalli sopra specificati sono la diretta conseguenza della procedura di assegnamento automatico di APT.

Posto per esempio di assegnare priorità 44 al pacchetto "vattelapesca" di stable e contestualmente di non dichiarare alcuna priorità per i "vattelapesca" di testing e unstable (assunto che i tre repository siano in sources.list), un candidato vattelapesca di stable potrà essere installato solo se:

  1. Non esistono altri candidati dello stesso pacchetto provenienti dalle altre fonti, infatti APT assegnerebbe a loro automaticamente una priorità di 500 (500 > 44).
  2. Nessun candidato di "vattelapesca" è mai stato installato, infatti alla versione installata di "vattelapesca" sarebbe assegnata una priorità di 100 (100 > 44), a prescindere dalla sua versione, ovvero anche quando questa fosse inferiore a quella del nuovo candidato di stable disponibile.
  Nota
* APT può derogare alle regole generali sopra esposte in casi particolari per soddisfare le varie dipendenze dei pacchetti.


Priorità in caso di aggiornamento

Se una versione di un pacchetto è già stata installata sul sistema, la lettura dei punteggi può generare confusione. In particolare si noti che:

  • il downgrade è possibile solo con una priorità almeno pari a 1000, quindi sono ignorati tutti i repository con priorità minore di 1000 contenenti una versione inferiore a quella già installata;
  • i pacchetti installati hanno priorità 100, e quindi un pacchetto può essere aggiornato automaticamente se esiste un repository con una priorità di almeno 100 che contenga una versione più recente di quella installata.

Per esempio la stable di default ha priorità 500 (ma quanto scritto varrebbe anche con una priorità fino a 990), mentre i backports ne hanno una di 100. Ciò significa che non si può installare (automaticamente) una versione di un pacchetto dai backports che si trovi in entrambi i repository.
Ma se si è già installato un pacchetto dai backports, impostando manualmente la target release, quel pacchetto verrà aggiornato automaticamente quando saranno disponibili nuovi aggiornamenti, perché:

  • la priorità della stable non è sufficiente al downgrade, dato che servirebbe una priorità di almeno 1000, e pertanto il repository è ignorato;
  • la versione dei backports è più recente di quella installata e la loro priorità è (almeno) pari a 100.

Si noti che con una priorità superiore a 990 per la stable sarebbe impossibile installare i backports, anche manualmente. Tale priorità potrebbe essere assegnata dopo la loro installazione, ma sempre senza superare 1000 per evitare il downgrade.

/etc/apt/apt.conf

Questo file insieme ad altri permette di definire le opzioni di APT e relativi strumenti senza bisogno di digitarli sempre da riga di comando. Si vedano le guide dedicate ad Apt-Get e Aptitude per alcuni brevi esempi contenenti alcui dei parametri più comuni. Per quanto riguarda il pinning l'unico parametro strettamente di rilievo è:

APT::Default-Release "release_voluta";

che equivale alla dichiarazione in riga di comando dell'opzione -t release_voluta sia in Apt-Get che Aptitude. Tale dichiarazione attribuisce priorità 990 a tutti i pacchetti appartenenti alla release specificata.

  ATTENZIONE
  • Tale priorità si applica alla release e non alla fonte, quindi ad ottenere la suddetta priorità non saranno solo i pacchetti appartenenti al repository principale (o ai due repository principali), ma anche quelli provenienti da altre fonti se il gestore di tale repository usa lo stesso valore per i parametri suite e codename di quelli principali, ad esempio stable e wheezy. Per esempio backports non comporta problemi poiché i precedenti due parametri valgono nome_suite-backports e nome_codename-backports, viceversa quello di deb-multimedia usa gli stessi identici valori di quelli principali.
  • Per quanto riguarda tutti i pacchetti della target release questa dichiarazione ha la precedenza su qualsiasi altra generica priorità definita nel file preferences, ad eccezione di quei pacchetti per ciascuno dei quali sia stata definita una specifica priorità.
  • Questa direttiva influenza la priorità del repository principale di una release, nonché di quella relativa alla sua sicurezza, ad esempio


Si noti inoltre che:

  • Le dichiarazioni di parametri da riga di comando hanno sempre la precedenza su quelli definiti in un file di configurazione, quindi usare un comando del tipo apt-get install pacchetto -t release_taldeitali sorpassa qualunque release obiettivo (Default-Release) dichiarata nel file apt.conf. Perciò avere un pinning a 990 in preferences non è necessariamente equivalente a impostare una Default-Release.
  • Comandi del tipo apt-get install pacchetto/release_taldeitali non cambiano la target release, ma si limitano a dire di prelevare lo specifico pacchetto dalla release indicata invece che da quella predefinita. Questo implica che le dipendenze continueranno ad essere risolte in base alla release obiettivo eventualmente specificata in apt.conf e/o in base al file preferences e/o in accordo all'algoritmo predefinito.
  • Definire una release obiettivo in apt.conf è equivalente a dichiarare in preferences (si veda la prossima sezione) quanto segue
Package: *
Pin: release a=release_voluta
Pin-Priority: 990
  • Qualora si sia definita una release obiettivo in apt.conf allora quasiasi dichiarazione in preferences riguardante tutti i pacchetti di una certa release sarà ignorata, ad esempio definire
Package: *
Pin: release a=testing
Pin-Priority: 1000
è del tutto inutile se poi si usa l'opzione -t testing. Non è invece inutile una dichiarazione del seguente tipo:
Package: specifico pacchetto o espressione regolare
Pin: release a=testing
Pin-Priority: 1000
  File multipli
L'utente può, invece di creare un unico file di nome apt.conf, creare più file di nome arbitrario in /etc/apt/apt.conf.d/ (si veda il manuale)


/etc/apt/preferences

Questo è il file dove è possibile definire tutte le priorità che si vogliono, fermo restando quanto detto nella sezione dedicata ad apt.conf. La sintassi generale è la seguente:

Package: nome pacchetto o espressione regolare
Pin: parametro da usare per identificare la versione desiderata
Pin-Priority: numero

Un paio di esempi del tutto arbitrari:

Package: vlc
Pin: release a=testing
Pin-Priority: 991
 
Package: virtualbox4*
Pin: Release o=Oracle Corporation
Pin-Priority: 780

Nel primo esempio si è definito il pinning per il pacchetto di nome "vlc", richiedendo che le versioni appartenenti alla release testing abbiano priorità 991. Nel secondo invece sfruttando una semplicissima espressione regolare si impone che tutti i pacchetti il cui nome inizia per "virtualbox4" e appartenenti al repository la cui origine è definita come "Oracle Corporation" abbiano priorità 780.

Il pinning può essere orientato ai campi "Suite", "Origin", "Label" e "Codename" del file "Release" di un certo repository (si veda i repository ed il loro utilizzo), nonché all'indirizzo del repository stesso. Si noti che per archivi personali e/o non ufficiali può non essere presente (purtroppo) un file "Release". È utile infine evidenziare un paragrafo del manuale di apt_preferences:

  Importante
Se almeno un record in forma specifica corrisponde ad una versione di pacchetto disponibile, allora il primo di questi record determina la priorità della versione del pacchetto. In caso contrario, se almeno un record in forma generica corrisponde ad una versione di pacchetto disponibile, allora il primo di questi record determina la priorità della versione del pacchetto.


  Suggerimento
Specificare nel file sources.list sempre per primi il o i repository principali della release obiettivo.


  File multipli
È possibile creare più file di nome arbitrario in /etc/apt/apt.preferences.d/ invece di creare un unico file di nome preferences, (si veda il manuale).


Blocco/retrocessione di pacchetti

Il file preferences può essere usato per bloccare e/o retrocedere (downgrade) uno o più pacchetti (al limite tutti); in entrambi i casi è necessario definire un pin maggiore o uguale a 1000 per il pacchetto desiderato. Se per esempio nel file preferences fosse presente un record come il seguente:

Package: nome_pacchetto
Pin: version 1.0.1
Pin-Priority: 1001

a seguito del comando apt-get install nome_pacchetto si avrebbero i seguenti due casi:

  1. Se nel sistema non esiste una versione del suddetto pacchetto oppure se già installato la sua versione è più vecchia di 1.0.1, allora il pacchetto viene aggiornato normalmente, ma una volta terminata l'installazione questo pacchetto non verrà mai più aggiornato.
  2. Se il pacchetto è già stato installato e la sua versione è più recente di 1.0.1 allora il pacchetto presente nel sistema viene disinstallato e sostituito con quello avente versione 1.0.1. Terminata l'installazione il pacchetto non verrà mai più aggiornato.

Per permettere nuovamente l'aggiornamento del pacchetto è necessario eliminare il record.

Per maggiori informazioni si consulti la guida Fare il downgrade di uno o più pacchetti.

  ATTENZIONE
Si noti che cercare di retrocedere l'intero sistema, impostando un pinning superiore a 1000 per tutti i pacchetti di una precedente release, È UNA FOLLIA!

Non è minimamente testata né supportata, in quanto è un'operazione opposta all'aggiornamento tramite APT, e ha grandi probabilità di rendere l'intero sistema inusabile. Si raccomanda caldamente invece di effettuare una nuova installazione della release desiderata.


Esempi

  Nota
Per il significato dei vari parametri dichiarati in apt.conf, nonché per la relativa sintassi, si vedano le guide dedicate ad apt-get, ecc. Si ricordi inoltre che non sempre la definizione di tale file è necessaria ai fini del pinning.


Release pura

Non serve il pinning se si usano i repository ufficiali di una sola release di Debian, ed è sconsigliato impostare una Default-Release in apt.conf.

Infatti ciò avrebbe effetto sul repository principale e su quello della sicurezza, ma non sugli eventuali updates o proposed-updates, che non sarebbero più aggiornati automaticamente, salvo che per i pacchetti già installati da quei repository. Per riabilitare gli aggiornamenti automatici sarebbe necessario impostare un pinning a 990, pari a quello della Default-Release.

In una release pura i pacchetti dei backports continuano a restare disabilitati per la loro prima installazione, salvo presenti soltanto lì o li si scelga come target release, ma i pacchetti installati dai backports vengono aggiornati automaticamente senza bisogno di pinning.

Stable con backports obbligati

Si supponga di voler usare tutti i pacchetti della stable, con l'eccezione di quelli relativi a libreoffice che si vuole siano prelevati dai backports (si legga qui come attivarli).

apt.conf

APT
{
        Cache-Limit 36000000;
        Get
        {
                AutomaticRemove "true";
                Fix-Broken "true";
                Show-Upgraded "true";
        }
}
Aptitude
{
        Autoclean-After-Update "true";
        Auto-Fix-Broken "true";
}

preferences


Package: libreoffice*
Pin: release n=wheezy-backports
Pin-Priority: 990

Osservazioni

Per come è definito preferences l'installazione della versione di libreoffice da repository non backports è impossibile, una volta che i pacchetti entrano in tale repository, anche usando l'opzione -t da riga di comando.

Stable con testing

  ATTENZIONE
Il pericolo è che a ogni aggiornamento, aumenti la possibilità che nuove dipendenze da testing siano necessarie, rendendo la provenienza dei pacchetti della propria distribuzione sempre più mista, senza i benefici di nessuna delle due e quindi meno desiderabile di un passaggio diretto a testing.


Per prima cosa si devono aggiungere i repository di testing. Di seguito sono esaminate diverse possibilità di pinning, in base alla configurazione desiderata.

Pinning per un singolo pacchetto

Creare il file /etc/apt/preferences.d/miopinning con questo contenuto:

Package: nomepacchetto
Pin: release a=testing
Pin-Priority: 990

Package: *
Pin: release a=testing
Pin-Priority: -1

Adesso è possibile installare il pacchetto "nomepacchetto" da testing con:

# apt-get install nomepacchetto

oppure in caso di dipendenze con:

# apt-get -t testing install nomepacchetto

Con questo secondo comando è superfluo l'uso del pinning per "nomepacchetto", se non per ricordarsi la configurazione desiderata.

Si noti anche che non si avranno aggiornamenti per i pacchetti che vengono installati con questo metodo, a meno che riguardino soltanto quel singolo pacchetto e nessun altro. In caso contrario bisogna rieseguire il precedente comando oppure impostare il pinning come una delle due configurazioni trattate in seguito.

Pinning per un pacchetto e le sue dipendenze

Per permettere l'installazione e l'aggiornamento automatico di un pacchetto da testing con tutte le sue dipendenze, basta creare il file /etc/apt/preferences.d/miopinning con questo contenuto:

Package: nomepacchetto dipendenza1 dipendenza2 ...
Pin: release a=testing
Pin-Priority: 990

Package: *
Pin: release a=testing
Pin-Priority: -1

Ora è sufficiente:

# apt-get install nomepacchetto

per installarlo e inoltre il pacchetto sarà tenuto aggiornato in automatico, a meno che siano aggiunte nuove dipendenze alla nuova versione disponibile. Infatti in testing le dipendenze possono essere rimosse o aggiunte.

Pinning per tutti i pacchetti di testing e backports

Questa possibilità consente gli aggiornamenti automatici dei pacchetti installati manualmente da testing, permettendone l'installazione anche in assenza di altre versioni disponibili. È sufficiente scrivere il file /etc/apt/preferences.d/miopinning come segue:

Package: *
Pin: release a=wheezy-backports
Pin-Priority: 200

Package: *
Pin: release a=testing
Pin-Priority: 100

Dove wheezy-backports è il nome della suite (e il codename, che sono uguali per i backports) dei repository backports di wheezy (l'attuale stable). È consigliabile specificare la nuova priorità a prescindere dalla loro presenza, altrimenti se attivati saranno sempre nascosti da testing, avendo di default una priorità di 100 e contenendo versioni non più aggiornate.

Ora basterà:

# apt-get -t testing install nomepacchetto

per installare nuovi pacchetti da testing, che saranno aggiornati in automatico. Si noti però che perfino in questo caso gli aggiornamenti potrebbero comunque richiedere l'uso dell'opzione -t, se nuove dipendenze fossero aggiunte in testing.

Testing con unstable

La release principale sia testing, quella secondaria unstable. Si legga questa guida per impostare i repository di entrambe nel file /etc/apt/sources.list.

apt.conf

APT
{
        Default-Release "testing";
        Cache-Limit 36000000;
        Get
        {
                AutomaticRemove "true";
                Fix-Broken "true";
                Show-Upgraded "true";
        }
}
Aptitude
{
        Autoclean-After-Update "true";
        Auto-Fix-Broken "true";
}

preferences

Non è necessario configurare alcun pinning, ma è sufficiente l'uso di Default-Release nel file apt.conf.

Osservazioni

  1. Usando le azioni install e upgrade senza specificare l'opzione -t unstable si installano/aggiornano pacchetti prelevando le versioni da testing, a meno che un pacchetto sia presente solo in unstable, nel qual caso sarà prelevato da lì. Le dipendenze saranno risolte se possibile usando testing, altrimenti usando unstable.
  2. Digitando apt-get -t unstable install vattelapesca si installerà la versione "vattelapesca" appartenente ad unstable, così come le sue dipendenze. Si noti che dopo l'avvenuta installazione, successivi aggiornamenti tramite comandi del tipo apt-get upgrade o apt-get dist-upgrade continueranno a installare la versione più recente, anche prelevandola automaticamente da unstable, almeno finché la versione in testing non diverrà equivalente a quella in unstable.
  3. Una volta che la versione in testing divenisse uguale a quella presente in unstable, successive versioni presenti soltanto in unstable non sarebbero aggiornate automaticamente, ma servirebbe specificare nuovamente l'opzione -t/--target-release.

Testing con deb-multimedia

Sia testing l'unica release d'interesse, nonché quella obiettivo. Si supponga di voler usare anche la fonte www.deb-multimedia.org, ma con l'unico scopo di installare solo quei pacchetti che non sono presenti nel repository principale.

  Nota
Questo esempio non permette di retrocedere automaticamente pacchetti già installati da deb-multimedia.


sources.list

Abilitiamo anche le sezioni contrib e non-free:

### Debian testing
deb http://ftp.it.debian.org/debian/ testing main contrib non-free

### Debian testing - sicurezza
deb http://security.debian.org/ testing/updates main contrib non-free

### repository NON ufficiali - multimedia
deb http://www.deb-multimedia.org testing main non-free

apt.conf

APT
{
        Cache-Limit 36000000;
        Get
        {
                AutomaticRemove "true";
                Fix-Broken "true";
                Show-Upgraded "true";
        }
}
Aptitude
{
        Autoclean-After-Update "true";
        Auto-Fix-Broken "true";
}

preferences


Package: *
Pin: Release o=Unofficial Multimedia Packages
Pin-Priority: 101

Package: *
Pin: Release a=Testing
Pin-Priority: 990

Package: *
Pin: release o=Debian
Pin-Priority: -10

Osservazioni

  1. Poiché entrambe le fonti, principale e deb-multimedia, appartengono alla release testing in teoria questo caso non sarebbe gestibile tramite pinning, tuttavia sotto l'ipotesi di voler installare da deb-multimedia solo i pacchetti non presenti nella fonte principale il problema è risolvibile. Evitando di definire in apt.conf una release obiettivo e definendo in preferences prima il record relativo a deb-multimedia si ottiene di riuscire ad assegnare la priorità desiderata, nonostante il fatto che il secondo record si applichi in teoria anche a deb-multimedia. Si noti che stanti così le cose dovrebbe essere in realtà possibile attribuire pin superiori, fino a 989, a deb-multimedia, senza che per questo i suoi candidati ottengano la precedenza su quelli del repository principale. Qualora invece si desiderasse dare la precedenza ai pacchetti di deb-multimedia sarebbe sufficiente definire la release obiettivo in apt.conf risultando perfino inutile definire un file preferences, visto che come già detto di norma i candidati di deb-multimedia hanno numero di versione maggiore di queli del repository principale.
  2. L'utilizzo dell'opzione -t in questo caso è inutile, visto che si lavora per ipotesi con una sola release.
  3. L'installazione di tutti i pacchetti provenienti da release differenti da testing è completamente impedita, anche nel caso si aggiungessero repository relativi ad altre release (a meno ovviamente di non aggiungere opportuni record in preferences).
  4. La definizione di un file apt.conf in questo esempio non è necessaria ai fini del pinning.

Mix di varie release

In questo how-to mostrerò come utilizzare pacchetti Debian provenienti da Testing, Unstable, Experimental e deb-multimedia (audio/video) ma le istruzioni sono facilmente riportabili anche ad altre situazioni (unstable + experimental, stable + testing, stable + unstable, stable + testing + unstable, ecc.).

Impostare i repository

Assicuriamoci di essere l'utente root e procediamo.

Per prima cosa editiamo il file /etc/apt/sources.list ed inseriamo gli archivi dei pacchetti Debian che utilizzeremo, per esempio (con contrib e non-free abilitati):

### Debian Ufficiale -- Testing
deb http://ftp.it.debian.org/debian/ testing main contrib non-free

### Debian Ufficiale -- Testing Sicurezza
deb http://security.debian.org/ testing/updates main contrib non-free

### Debian Ufficiale -- Sid
deb http://ftp.it.debian.org/debian/ unstable main contrib non-free

###  Debian Ufficiale -- Experimental
deb http://ftp.it.debian.org/debian/ experimental main contrib non-free

### deb-multimedia -- Audio/Video -- Marillat
deb http://www.deb-multimedia.org testing main non-free

Configurare apt

A questo punto dobbiamo preparare due file normalmente non presenti sulla nostra debianbox: si tratta dei file /etc/apt/preferences e /etc/apt/apt.conf. Questi due file istruiranno APT su come gestire le dipendenze dei pacchetti, informandolo su come comportarsi in caso di conflitti e altri problemi.

Il file apt.conf

Ora creiamo il file /etc/apt/apt.conf

# touch /etc/apt/apt.conf

ed editiamolo inserendo quanto segue:

APT::Cache-Limit 15000000;
APT::Clean-Installed;
APT::Get::Fix-Broken;
APT::Get::Fix-Missing;
APT::Get::Show-Upgraded "true";

Nota: la sintassi usata in quest'esempio, pur essendo differente da quella dei precedenti, è del tutto equivalente. Anche in questo caso è bene sottolineare che la definizione di un file apt.conf non è necessaria ai fini del pinning.

Il file preferences

Creiamo il file /etc/apt/preferences:

# touch /etc/apt/preferences

ed editiamolo col nostro editor di fiducia e inseriamo queste direttive:

Package: *
Pin: release a=unstable
Pin-Priority: 400

Si noti che experimental ha un Pin-Priority implicito pari a 1, e che quelli non specificati hanno un valore di 500, pertanto non è necessario impostare regole per deb-multimedia e testing, che sarebbero equivalenti, ed experimental.

Facciamo l'update del database dei pacchetti:

# apt-get update

D'ora in avanti avremo due possibilità per installare un nuovo pacchetto: il metodo che usiamo di solito e cioè:

# apt-get install nome_pacchetto

che utilizzerà pacchetti proveniente dalla versione impostata come Default-Release in apt.conf, oppure il comando

# apt-get install -t versione_di_debian nome_pacchetto

che provvederà a installare il pacchetto da noi richiesto per la versione specificata (versione_debian), risolvendo automaticamente le dipendenze.

Comandi utili

È possibile visualizzare l'elenco delle priorità relative a tutti i repository e pacchetti dichiarati con apt-cache:

$ apt-cache policy

Se si volesse visualizzare solo la priorità per un singolo singolo pacchetto, ad esempio nano, si può digitare:

$ apt-cache policy nano

Approfondimenti

Manpages

man apt.conf
man apt_preferences




Guida scritta da: Xtow   Debianized 60%
Estesa da:
Wtf
HAL 9000
Verificata da:
Wtf
HAL 9000 14:08, 9 apr 2015 (CEST)

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