Guida ai comandi da terminale: differenze tra le versioni

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Collegato ad esempio un nuovo disco fisso al PC ed ipotizzato che questo sia identificato da Linux come <code>/dev/hdd1</code> è possibile renderlo raggiungibile sotto una certa directory arbitraria, per esempio <code>/mnt</code>, tramite la seguente procedura:
Collegato ad esempio un nuovo disco fisso al PC ed ipotizzato che questo sia identificato da Linux come <code>/dev/hdd1</code> è possibile renderlo raggiungibile sotto una certa directory arbitraria, per esempio <code>/mnt</code>, tramite la seguente procedura:
# creare all'interno di <code>/mnt</code> una directory a cui "agganciare" il disco:<pre># mkdir /mnt/disco_dati</pre>
# creare all'interno di <code>/mnt</code> una directory a cui "agganciare" il disco:<pre># mkdir /mnt/disco_dati</pre>
# eseguire il mount del disco:
# eseguire il mount del disco:<pre># mount -t auto /dev/hdd1 /mnt/disco_dati</pre>
<pre>
# mount -t auto /dev/hdd1 /mnt/disco_dati
</pre>
L'opzione <code>-t auto</code> dice a Linux di riconoscere automaticamente il filesystem con cui il nostro disco è stato formattato.<br>
L'opzione <code>-t auto</code> dice a Linux di riconoscere automaticamente il filesystem con cui il nostro disco è stato formattato.<br>
Da questo momento i dati contenuti nel nostro hard disk saranno raggiungibili andando nella directory <code>/mnt/disco_dati</code>.<br>
Da questo momento i dati contenuti nel nostro hard disk saranno raggiungibili andando nella directory <code>/mnt/disco_dati</code>.<br>
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