Recuperare i dati da un Hard Disk danneggiato
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Introduzione
Dopo aver affrontato sulla mia pelle il rischio di perdere dei dati in seguito alla rottura di un hard disk, ho deciso di scrivere qualche appunto sulla tecnica usata per recuperare i dati.
La situazione
La situazione in esame è quella classica: un hard disk con dei settori danneggiati che inonda con messaggi di errore la shell o i log come /var/log/messages
o /var/log/syslog
.
Nella maggior parte dei casi i dati sono recuperabili, ma bisogna seguire una procedura che ci permetterà di non infierire sul disco fisso più del dovuto, diminuendo il più possibile le possibilità di aumentare i danni.
Il programma che ci aiuterà in questo è ddrescue
.
Occorrente
- una distribuzione live (se l'hard disk in fin di vita è quello contenente il sistema operativo);
ddrescue
(apt-get install gddrescue
);- un hard disk di dimensione maggiore (o uguale) a quello danneggiato.
Procedimento
Il procedimento adottato è semplice: creeremo una immagine delle partizioni da salvare, per poi tentare di recuperare i dati.
Creazione dell'immagine
ddrescue, a differenza di dd, non si blocca in caso di errori, ma continua il suo lavoro. Questo, quindi, ci permetterà di avere una immagine con gli stessi errori causati dai bad block del disco rotto.
Il comando è semplice:
# ddrescue -v /dev/sda1 /mnt/tmp/sda1.img /mnt/tmp/sda1.log
dove:
-v
- per visualizzare un resoconto dettagliato delle operazioni e dello stato del recupero;
/dev/sda1
- rappresenta la partizione da recuperare;
/mnt/tmp/sda1.img
- rappresenta il file che conterrà l'immagine della partizione;
/mnt/tmp/sda1.log
- per ottenere, al termine dell'operazione, un file di log con i risultati del recupero.
Correzione di eventuali errori del filesystem
L'immagine ottenuta rappresenta una copia 1:1 della partizione recuperata. Questo vuol dire che contiene ancora eventuali errori dovuti al danneggiamento dei blocchi ed alla corruzione del filesystem (situazione molto probabile in questi casi).
Anche in questo caso la logica di Linux "everything is a file" torna utile: l'immagine può essere utilizzata come se fosse una normale partizione, permettendoci, quindi, di effettuare dei check sull'integrità dei dati!
Un semplice:
# fsck.FILESYSTEM -f /mnt/tmp/sda1.img
(dove a FILESYSTEM
va sostituito il tipo di filesystem utilizzato nella partizione) permetterà di effettuare un controllo sull'integrità del filesystem.
Nota 2 Al momento il programma fsck.ntfs non esiste ancora. È però possibile usare l'analogo programma ntfsfix contenuto nel pacchetto ntfs-3g .
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Montaggio immagine
Una volta creata e trasportata (NFS, dispositivo removibile, SFTP, FTP) l'immagine su un hard disk in buono stato di salute possiamo montarla per poterne estrarre i contenuti non danneggiati. Creiamo una directory in cui monteremo il contenuto del file .img:
# mkdir /mnt/image
e, successivamente:
# mount -o loop /mnt/tmp/sda1.img /mnt/image
I contenuti sono ora accessibili e consultabili all'interno della directory /mnt/image
.
Recupero dei dati
In /mnt/image
saranno presenti i dati recuperati, con l'aggiunta di una directory chiamata lost+found
, contenente tutti i file (o pezzi di essi) danneggiati o che l'operazione di ripristino non è stato in grado di reinserire nel filesystem in modo corretto.
Per il recupero dei dati è sufficiente effettuare una semplice copia.
Conclusione
Questa pagina non abbraccia tutti i possibili scenari, ma quello più frequente e/o probabile.
Ognuno può, ovviamente, sentirsi libero di riportare la propria opinione o esperienza (magari parlandone prima nella pagina di discussione dell'articolo)!
Va, comunque, sottolineata l'importanza di una copia di backup dei propri dati: non sempre si è così fortunati da riuscire a recuperare tutti i dati!
Link
Sul wiki
Risorse esterne
- Recuperare dati da supporti danneggiati: guida pubblicata sul blog O.S. Revolution
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