Gestione e creazione di servizi in Debian
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Introduzione
La maggior parte dei servizi installati su un sistema Debian GNU/Linux storicamente viene avviata e fermata tramite un apposito script che si trovava sotto la directory /etc/init.d/
. A partire da Debian 8 (Jessie) questo sistema di init è stato sostituito di default da systemd, che ha una nuova sintassi e nuovi percorsi per i propri file di configurazione, e non richiede più nemmeno l'impiego di script.
Systemd è tuttavia in grado di comprenderne la sintassi, purché non ci siano servizi di systemd con lo stesso nome che nasconderebbero gli script presenti in /etc/init.d/
, e di eseguirli all'avvio come avveniva in precedenza, secondo le dipendenze indicate in forma di commento nell'intestazione dello script.
È possibile inoltre utilizzare il comando service
, che si occuperà di invocare systemctl
se systemd è attivo oppure di invocare lo script in /etc/init.d/
in un ambiente pulito.
Ad esempio, per avviare il servizio MySQL, è sufficiente con privilegi di amministrazione il seguente comando:
# service mysql start
e per fermare il servizio:
# service mysql stop
Come si creano gli script di avvio
Per creare uno script di avvio per un servizio, è sufficiente creare un nuovo file sotto la directory /etc/init.d/
e poi editarlo con un qualsiasi editor di testi.
A partire da Debian 8 (Jessie), se si utilizza systemd, è necessario accertarsi prima che il nome non sia già utilizzato da un servizio di systemd, altrimenti sarà ignorato:
$ systemctl status nome-script-da-creare
Se il nome è libero questo comando restituirà un messaggio di errore che il file non esiste.
Ogni script di avvio che si rispetti ha almeno una sezione nella quale controlla i parametri che gli sono stati passati e altre in cui si occupa poi di eseguire un diverso comando a seconda del parametro passato.
Come per ogni script, anche per questi bisogna indicare nella prima riga l'interprete che deve essere utilizzato per eseguirli, ad esempio:
#!/bin/sh
La selezione del comando da eseguire viene fatta attraverso un semplice case/esac
di Bash. Un esempio di script è riportato nel listato seguente, che in questo caso è stato scritto nel file /etc/init.d/mio_start_script.sh
#!/bin/bash ### BEGIN INIT INFO # Provides: mio_start_script.sh # Required-Start: hal # Required-Stop: # Should-Start: # Should-Stop: # Default-Start: 2 3 4 5 # Default-Stop: 0 1 6 # Short-Description: Attivazione ottimizzazioni Notebook # Description: Attivazione ottimizzazioni Notebook ### END INIT INFO case "$1" in start) echo "Attivo ottimizzazioni Notebook:" echo -e "\n1) abilito risparmio energetico per ac97" echo 1 > /sys/module/snd_ac97_codec/parameters/power_save echo -e "\n\n2) controllo se hdparm è installato correttamente" test -f /sbin/hdparm || exit 0 echo -e "\n2.1) abilito il MultiCount16" hdparm -m16 /dev/hde echo -e "\n2.2) abilito l'accesso a 32 bit" hdparm -c3 /dev/hde echo -e "\n2.3) abilito il buffer a 2048" hdparm -a2048 /dev/hde ;; stop) echo "Non ancora implementato" ;; restart) echo "Non ancora implementato" ;; reload|force-reload) echo "Non ancora implementato" ;; *) echo "Usage: /etc/init.d/mio_start_script.sh {start|stop|restart|reload|force-reload}" exit 2 ;; esac exit 0
Lo script andrà poi reso eseguibile con:
# chmod +x /etc/init.d/mio_start_script.sh
systemctl
Con systemd è sufficiente abilitare lo script:
# systemctl mio_start_script.sh enable
update-rc.d
Una volta creato lo script bisogna renderlo automatico. Per automatizzare lo start e lo stop di un servizio si possono scegliere 2 strade:
- si creano i vari link simbolici per stoppare e far partire nelle rispettive directory
/etc/rcN.d
- si utilizza il più comodo comando
update-rc.d
, che è la forma consigliata (in caso si utilizzisystemctl
, verrà sempre invocato questo comando)
Il comando da dare è quindi:
# update-rc.d <nome_script_in_init.d> default <priorità_start> <priorità_stop>
dove:
<nome_script_in_init.d>
nel nostro caso èmio_script_start.sh
;<priorità_start>
il numero di sequenza che decide l'ordine con cui eseguire lo script quando va avviato;<priorità_stop>
il numero di sequenza che decide l'ordine con cui eseguire lo script quando va stoppato.
Ad esempio:
# update-rc.d mio_script_start.sh 10 50
restituisce come output:
Adding system startup for /etc/init.d/mio_script_start.sh ... /etc/rc0.d/K50mio_script_start.sh -> ../init.d/mio_script_start.sh /etc/rc1.d/K50mio_script_start.sh -> ../init.d/mio_script_start.sh /etc/rc6.d/K50mio_script_start.sh -> ../init.d/mio_script_start.sh /etc/rc2.d/S10mio_script_start.sh -> ../init.d/mio_script_start.sh /etc/rc3.d/S10mio_script_start.sh -> ../init.d/mio_script_start.sh /etc/rc4.d/S10mio_script_start.sh -> ../init.d/mio_script_start.sh /etc/rc5.d/S10mio_script_start.sh -> ../init.d/mio_script_start.sh
Se non volessimo addentrarci nell'argomento priorità di avvio, il mio consiglio è di usare l'opzione defaults
; in questo modo sarà la nostra Debian ad assicurarsi che il servizio venga installato nei vari slot di priorità in maniera automatica, in base a quanto configurato nell'intestazione dello script.
# update-rc.d mio_script_start.sh defaults
Eliminazione di un servizio
Nel caso in cui il nostro servizio mio_script_start.sh
non dovesse più esserci utile, dobbiamo disabilitarlo.
Se si utilizza systemd è meglio prima disabilitare il servizio, mentre non è necessario altrimenti:
# systemctl disable mio_script_start.sh
Sia con systemd sia senza, per eliminare i relativi link simbolici (che non avrebbero più effetto) creati nelle cartelle /etc/rc?.d/
, si può usare il comando:
# update-rc.d -f mio_script_start.sh remove
Infine possiamo rimuovere lo script dalla directory /etc/init.d
con:
# rm /etc/init.d/mio_script_start.sh
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