Installare Debian SID: differenze tra le versioni

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(uso dei repository di default con configurazione di default (per consistenza); verificata)
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# apt-get install xorg
# apt-get install xorg
# apt-get install lxde (oppure: xfce4, gnome, kde-full)
# apt-get install lxde (oppure: xfce4, gnome, kde-full)
# apt-get install lightdm (oppure: wdm, xdm, gdm3)
# apt-get install lightdm (oppure: gdm3, sddm)
# apt-get install build-essential
# apt-get install build-essential
# apt-get install linux-headers-$(uname -r)
# apt-get install linux-headers-$(uname -r)

Versione delle 18:46, 13 apr 2016

Debian-swirl.png Versioni Compatibili

soltanto:
Debian "sid" (anno: 2016)

Introduzione

Come noto per installare Debian possiamo usare una stable o una immagine settimanale della testing, oppure partire da una mini.iso o da una netinstall.
Ma se vogliamo installare Debian Sid non troviamo nessuna immagine dedicata. Questa piccola guida vuole spiegare come installare Debian Sid nei due modi principali in cui viene fatto: un metodo indiretto e uno diretto.

Debian Sid non è altro che la versione unstable, ovvero dove tutti i pacchetti confluiscono per essere testati per poi, in caso passare al ramo testing che in conclusione sarà la nuova stable. Non tutti ci passano, molti rimangono in Sid, altri passano in testing anche dopo molti aggiornamenti di rilasci maggiori. Come si intuisce Sid non ha nessun supporto per la sicurezza (se si scopre un baco non viene cambiato il pacchetto Debian, ma si prende una versione più aggiornata alla fonte) ed è fortemente sconsigliata per macchine di produzione. Ma se si vuole sperimentare sapendo dove poter mettere le mani, in caso di qualche imprevisto, allora procediamo.

Warning.png ATTENZIONE
Procedete consci di fare quello che state facendo!


Installazione in due fasi

Prima fase: installazione testing

Scaricare un'immagine testing da qui, masterizzare l'immagine .iso appena scaricata su CD/DVD oppure scriverla su un supporto rimovibile (come una memoria USB o Flash), riavviare il PC con il disco d'installazione, proseguire come una normale installazione, fino a quando viene proposto quali pacchetti installare:

selezionare solo "sistema base"
deselezionare "ambiente desktop"

Proseguire con l'installazione; e alla fine togliere il disco o la memoria rimovibile, e riavviare. Per velocizzare l'operazione di preparazione del mezzo di installazione (ed evitare ogni spreco di materiale se non si hanno supporti riscrivibili a disposizione o una memoria USB/flash) da rete (sistema PXE supportato da almeno tutti gli anni '80 su praticamente tutti i fissi e portatili).

Seconda fase: aggiornamento sicuro a unstable

Dopo il riavvio ci si presenta la shell per il login, ora fare il login come root inserendo la relativa password e qui inizia il lavoro.
Prima di tutto è necessario modificare il file /etc/apt/sources.list per inserire i repository di Sid, (qui con nano, ma potrebbe essere valido qualsiasi editor):

# nano /etc/apt/sources.list

Commentare tutte le righe contenute nel file e aggiungere ad esempio:

deb http://ftp.it.debian.org/debian/ sid main
deb-src http://ftp.it.debian.org/debian/ sid main

o qualche altro mirror a propria scelta; la sezione main è fondamentale e contiene soltanto Software Libero e che rispetta le Linee Guida Debian sul Free Software, mentre contrib e non-free possono essere inserite nel caso si vogliano aggiungere pacchetti non free, rendendo per esempio il file come segue:

deb http://ftp.it.debian.org/debian/ sid main contrib non-free
deb-src http://ftp.it.debian.org/debian/ sid main contrib non-free

La riga con deb-src può essere commentata, anteponendo il carattere "#", se non si è interessati ai sorgenti dei pacchetti.

Salvare infine il file e uscire dall'editor (con Ctrl+o e poi Ctrl+x rispettivamente, nel caso si stia usando nano).

Andare avanti con (di seguito i comandi in sequenza):

# apt-get update
# apt-get install apt dpkg
# apt-get dist-upgrade

A questo punto si avrà tutto il sistema base aggiornato a Sid, kernel compreso, riavviare e sarà possibile effettuare il login (via terminale virtuale) con il nuovo kernel.

Terza fase: installazione nuovi pacchetti e personalizzazione del sistema

Per continuare per installare il server X, il DE preferito (LXDE, Xfce, GNOME, KDE), gli headers e gli strumenti di compilazione, per avere un sistema minimale, ma più completo e usabile con interfaccia grafica, basterà:

# apt-get install xorg
# apt-get install lxde (oppure: xfce4, gnome, kde-full)
# apt-get install lightdm (oppure: gdm3, sddm)
# apt-get install build-essential
# apt-get install linux-headers-$(uname -r)

Infine effettuare il login via il display manager installato ed entrare nella propria Sid e proseguire con la propria personalizzazione.

Per disporre di tutto il software fornito di default per un uso desktop (completo di suite per ufficio libreoffice e browser firefox), è possibile anche installare il relativo task, quello previsto per la localizzazione italiana ed eventualmente quello per laptop (se si usasse un portatile):

# apt-get install task-lxde-desktop (oppure: task-xfce-desktop, task-gnome-desktop, task-kde-desktop)
# apt-get install task-italian-desktop
# apt-get install task-laptop

Al termine ci si troverà con un sistema completo di tutto il software presente se si avesse selezionato l'ambiente desktop e quello laptop in fase di installazione.

Metodo diretto

Per risparmiare ancora più tempo (ma con qualche possibile intoppo se tra kernel dell'installer e kernel di Sid c'è un riconoscimento hardware molto differente), bisogna scaricare l'immagine mini.iso da qui "Altre immagini (netboot, chiavetta USB, ecc.)", selezionare la propria architettura e poi "netboot".

Warning.png ATTENZIONE
I file che contengono il checksum SHA o MD5, nel caso specifico sono SHA256SUMS e MD5SUMS, devono essere modificati lasciando solo la riga che riguarda il file mini.iso in cui va tolto il path. Ad esempio:
a89caff566b3c040bfb782f3f1df2fd02ee26eaa5c8b0630d5ea3a0f049a8140  mini.iso

e tutti i file devono trovarsi nella stessa directory.
Oppure si deve salvare il file mini.iso in una sotto-directory chiamata "netboot".
Una guida su come calcolare il checksum delle immagini Debian, è consultabile qui.


Allo splash d'avvio selezionare la modalità d'installazione expert: Advanced options -> Expert Install.
Dopo le domande di configurazione dell'installer vi verrà chiesto quale ramo installare.

Indicate Sid/Unstable e procedete con un'installazione diretta di Sid. Ovviamente sperate di fare questo passo in un momento in cui non ci siano grosse inconsistenze negli archivi di pacchetti e avrete una Sid si potrebbe dire "distillata".

Enjoy Debian Sid




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