Bcache: differenze tra le versioni
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{{Warningbox|Prima di proseguire è bene sapere che non è possibile "riconvertire in partizione semplice" una partizione dati usata per creare un volume bcache (o almeno non in modo semplice). Se si decide di rinunciare al caching è possibile eliminare la partizione di cache senza problemi (seguendo l'opportuna procedura), ma la partizione dati continuerà ad essere un volume bcache (anche se senza cache). L'unico modo semplice e sicuro è quello di fare un backup dei dati del volume e riformattare da capo le relative partizioni.}} | {{Warningbox|Prima di proseguire è bene sapere che non è possibile "riconvertire in partizione semplice" una partizione dati usata per creare un volume bcache (o almeno non in modo semplice). Se si decide di rinunciare al caching è possibile eliminare la partizione di cache senza problemi (seguendo l'opportuna procedura), ma la partizione dati continuerà ad essere un volume bcache (anche se senza cache). L'unico modo semplice e sicuro per tornare ad avere "partizioni standard" è quello di fare un backup dei dati del volume e riformattare da capo le relative partizioni.}} | ||
Creare due partizioni senza specificare alcun file system: | Creare due partizioni senza specificare alcun file system: |
Versione delle 15:21, 10 dic 2016
Attenzione. Questa guida è da considerarsi abbandonata, per via del tempo trascorso dall'ultima verifica.
Potrà essere resa obsoleta, previa segnalazione sul forum, se nessuno si propone per l'adozione. |
Versioni Compatibili Debian testing (anno: 2016) |
Introduzione
bcache è uno strumento che permette di creare un volume dati costituito da più partizioni, di cui una che fungerà da cache per tutte le altre. Il minimo numero di partizioni coinvolte è quindi pari a due, una di cache e una con i dati. L'obiettivo è sfruttare un disco SSD per velocizzare l'accesso casuale ai dati di un tradizionale disco meccanico (SSD caching). Considerazioni:
- i benefici di una simile soluzione rispetto a quella del singolo discolo meccanico sono assolutamente marginali, o inesistenti, nel caso di IO sequenziale;
- questo tipo di strumento fu concepito agli albori degli SSD, quando un disco a stato solido da 32 GB costava ancora un patrimonio.
In base a quanto scritto è evidente come oggi giorno l'SSD caching abbia praticamente perso di significato, almeno per quanto riguarda gli utenti comuni. È più semplice e performante la soluzione disco SSD più disco meccanico: sull'SSD si installa il sistema operativo e gli applicativi di uso più frequente, mentre sul disco meccanico i dati più voluminosi (film, musica, ecc.). Premesso questo, se si ha voglia di sperimentare vale la pena riservare 10-30 GB del proprio disco solido al caching dei dati di un disco meccanico. Non esagerare con lo spazio riservato perché tanto come già scritto l'utilizzo della cache sarà probabilmente minimo, visto che non ha alcun effetto sugli IO sequenziali.
Note su Windows
Uno strumento simile per windows è costituito da "Rapid Storage Tecnology" di intel, che però non permette di usare lo stesso disco su cui è installato windows e inoltre richiede che:
- il chipset della propria scheda madre (o del controller sata aggiuntivo) supporti tale tecnologia;
- il controller SATA sia impostato su RAID nelle opzioni del firmware della scheda madre (BIOS, UEFI, ecc.) o del controller sata aggiuntivo.
Installazione
Serve il pacchetto bcache-tools
disponibile da repository:
# aptitude install bcache-tools
Configurazione
Creare due partizioni senza specificare alcun file system:
- una sul disco solido che fungerà da cache, es.
sda3
; - una su un disco meccanico per i dati veri e propri (tecnicamente chiamata di backup), es.
sdb1
.
Se necessario è possibile usare il comando wipefs
per eliminare tutti i dati relativi al file system di una partizione (attenzione che contestualmente si perdono eventuali dati memorizzati su tale partizione):
# wipefs -a /dev/sdXY
Notare che nei comandi che seguiranno si indicherà il volume bcache come bcache0
, ma nel caso l'utente abbia già più volumi bcache tale notazione dovrà essere modificata di conseguenza (usare bcache1
se per esempio si possiede già un singolo volume bcache).
Modalità di caching
Esistono diverse modalità di caching, ma in questa guida si utilizza quella predefinita e più sicura, ovvero writethrough
.
È possibile cambiare la modalità in uso dopo aver creato un volume bcache.
Creazione volume in un solo passo
È possibile creare il volume bcache0
in un solo passo col seguente comando:
# make-bcache -B /dev/sdb1 -C /dev/sda3
Nel caso si voglia associare una cache a più partizioni di backup è sufficiente indicare tali partizioni una di seguito all'altra subito dopo l'opzione -B
Creazione volume in più passi
Molto semplicemente si trasformano individualmente le partizioni di backup e caching e poi si associano le une alle altre:
# make-bcache -B /dev/sdb1<br/> # make-bcache -C /dev/sda3
Quando si trasformano le partizioni vengono stampate a video diverse informazioni; in particolare si prenda nota del valore Set UUID
associato alla trasformazione della partizione di cache.
Associare le partizioni di backup e caching col seguente comando:
echo CSET-UUID > /sys/block/bcache0/bcache/attach
dove "CSET-UUID" non è nient'altro che il valore Set UUID
della partizione di cache. Chiaramente se esistono già altri volumi bcache sarà necessario modificare il precedente comando sostituendo bcache0
con il volume corretto (bcache1
o quello che è).
Nel caso si sia perso il valore Set UUID
dovrebbe essere possibile recuperarlo col comando:
bcache-super-show /dev/sda3
dove si ricorda che /dev/sda3
è la partizione di caching ai fini di questa guida (il valore da segnare è Set UUID
non semplicemente UUID
o dev.uuid
).
Utilizzo volume
Testare lo stato del volume col seguente comando:
cat /sys/block/bcache0/bcache/state
che dovrebbe restituire clean
.
A questo punto è possibile formattare e usare il volume bcache0
come qualsiasi altro dispositivo. Per esempio per formattarlo in ext4:
mkfs.ext4 /dev/bcache0
Se lo si desidera è anche possibile cambiare la modalità di caching, per esempio per passare da quella più sicura writethrough
a quella più performante writeback
:
# echo writeback > /sys/block/bcache0/bcache/cache_mode
Gestione
Sostituzione cache
Nel caso si abbia necessità di cambiare la partizione di cache procedere come segue:
- se possibile fare un backup dei dati presenti sul volume bcache;
- assicurarsi che il volume bcache non sia in uso, per esempio smontandolo del tutto.
- distaccare la cache esistente col seguente comando:
echo CSET-UUID > /sys/block/bcache0/bcache/detach
- dove il valore CSET-UUID è ricavabile con il comando
bcache-super-show
come mostrato nel paragrafo dedicato alla creazione del volume in più passi. Al solito sostituire nel precedente comando il volume bcache corretto se diverso dabcache0
(bcache1
o quello che è).
- il comando:
cat /sys/block/bcache0/bcache/state
- dovrebbe resituire ora
no cache
- creare una nuova partizione di cache ed associarla al volume dati esistente come descritto nel paragrafo dedicato alla creazione del volume in più passi.
Approfondimenti
Sitografia
- documentazione ufficiale kernel.org
- wiki archlinux
Guida scritta da: Wtf 12:48, 10 dic 2016 (CET) | Debianized 20% |
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