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Questa piccola guida nasce con l'idea di rendere meno traumatico l'approccio al mondo debian da parte dell'utente principiante e alle prime armi con sistemi basati su GNU/Linux. L'idea è di dare la possibilità all'utente di installare un sistema debian funzionante sul proprio computer e di apprenderne le basi. In sintesi, la trascrizione dei primi pensieri e delle prime operazioni nel nuovo sistema operativo. | Questa piccola guida nasce con l'idea di rendere meno traumatico l'approccio al mondo debian da parte dell'utente principiante e alle prime armi con sistemi basati su GNU/Linux. L'idea è di dare la possibilità all'utente di installare un sistema debian funzionante sul proprio computer e di apprenderne le basi. In sintesi, la trascrizione dei primi pensieri e delle prime operazioni nel nuovo sistema operativo. | ||
==Lunedì: partizioniamo il disco== | ==Lunedì: partizioniamo il disco== | ||
Dopo anni passati con il mac, ormai ho deciso: questa settimana installerò debian! Il problema è che, almeno per il momento, non vorrei abbandonare del tutto il mio vecchio sistema operativo... chissà se è possibile... e chissà quali complicate operazioni dovrò affrontare... | |||
===Premessa: BIOS, MBR e File System=== | |||
L'accensione di un computer è il risultato di alcuni processi in ordine definito: | |||
# Subito dopo l'accensione parte il '''BIOS''' (Basic Input-Output System): un programma che gestisce l'accesso all'hardware del computer e trova il disco di avvio. | |||
# Dando inizio all'avvio parte il '''MBR''' (Master Boot Record): questo programma si trova all'inizio dell'hard-disk e avvia il Boot-Loader. | |||
# Il '''Boot-Loader''' è un programma che ci permetterà di avviare un sistema operativo su una determinata partizione del disco. | |||
Come prima cosa non facciamoci spaventare da queste prime righe: volevo solo dare un'introduzione (del resto molto semplificata), citando Boot-Loader e partizioni che ci serviranno per installare la debian. In realtà tutti questi processi sono abbastanza complessi; il BIOS e l'MBR sono poi solo relativi ai processori intel, inoltre saranno prossimamente sostituiti dal sistema EFI (Extensible Firmware Interface)... In ogni caso, andiamo avanti e concentriamoci sui file system. | |||
====File System==== | |||
Un File System è un metodo d'immagazzinamento e organizzazione dei files su un dispositivo d'archiviazione, come ad esempio un hard-disk. In questo caso si parlerà di file system del disco. Tra i file system del disco più conosciuti troviamo: | |||
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FAT (o FAT32) -> DOS e Microsoft Windows | |||
NTFS -> Microsoft Windows NT | |||
HFS+ -> MacOS X | |||
Ext2 (Ext3) -> GNU/Linux</pre> | |||
Per un sistema misto dovremo ricordarci che da HFS+ non è possibile visualizzare direttamente Ext3, così come da NTFS non è possibile visualizzare direttamente Ext3 (per farci capire, da MacOS non è possibile visualizzare una partizione GNU/Linux, così come da Windows a GNU/Linux e viceversa). Qualche "trucco" esiste comunque, anche se la soluzione più semplice è quella di creare una partizione FAT32 visibile da tutti e tre i sistemi (e quindi utilizzabile per trasferire files da un sistema all'altro). Nel prossimo capitolo vedremo come fare. | |||
===Boot-Lader=== | |||
Il Boot-Loader, come detto sopra, è un programma che ci permette l'avvio di un sistema operativo su una determinata partizione; nel caso di più sistemi operativi (su partizioni diverse), il boot-loader ci permetterà di scegliere il sistema operativo da avviare. Nei sistemi GNU/Linux il boot-loader per eccellenza è GRUB (GRand Unified Bootloader). Se abbiamo già installato MacOS o Windows potremo utilizzare quest'ultimo per il multi-boot (v. "martedì"). Quest'ultimo sarà scritto nel MBR ed andrà a sovrascrivere l'originale: per MacOS BootX (o boot.efi nei mac intel), per Windows NTLDR. In ogni caso, una volta installato GRUB penserà quest'ultimo a gestire i vari sistemi operativi: all'avvio del computer potremo, tramite un comodo menu, scegliere quale sistema operativo avviare. | |||
===Partizioni necessarie=== | |||
Per concludere questa prima giornata vediamo ora le partizioni che necessitiamo per installare il nostro nuovo sistema operativo: | |||
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NTFS -> se teniamo il nostro Windows XP, lo ritroveremo su una partizione con questo file system | |||
HFS+ -> se teniamo il nostro MacOS X, lo ritroveremo su una partizione con questo file system | |||
Ext2 (Ext3) -> sarà il file system per la partizione sulla quale installeremo la debian | |||
FAT32 -> potremmo creare questa partizione per scambiare dei files fra i vari sistemi operativi | |||
swap -> collocata su un file system swap, si tratta di una memoria virtuale. Ci servirà per la debian</pre> | |||
Tutte queste partizioni possono essere create con l'installer della debian (anche volendo lasciare il vecchio sistema operativo); dunque, visto che siamo agli inizi, non andiamo a complicarci la vita e corriamo a prendere il CD d'installazione! | |||
==Martedì: installiamo la Debian== | ==Martedì: installiamo la Debian== | ||
Cavoli! Non sto più nella pelle! Ieri mi sono ben documentato sulle partizioni; ho deciso così: voglio mantenere MacOS e mi farò una bella partizione FAT32 per condividere i files fra i due sistemi operativi. Poi installerò GRUB e lo utilizzerò per scegliere il sistema operativo all'avvio. Per fortuna non dovrò fare niente di difficile: penserà a tutto l'installer della debian! ... ma dove lo trovo? | |||
===Reperire un CD d'installazione debian=== | |||
Tutte le informazioni riguardo a debian sono evidentemente sul sito principale della distribuzione: http://www.debian.org. Se abbiamo a disposizione una rete internet potremo scaricare una versione minimale del sistema (''netinst'') e installare il resto dalla rete. Altrimenti possiamo scaricare i CD (o DVD) con tutti i pacchetti a disposizione. In entrambi i casi dovremo scaricare una versione adatta al nostro processore (ad es. "powerpc", "i386", ...). Oltre alla rete ci sono varie riviste che contengono i CD d'installazione, così come negozi specializzati ai quali è possibile indirizzarsi. | |||
===Incomincia l'installazione!=== | |||
Come tutte le nuove installazioni cominceremo con un bel back-up del nostro vecchio sistema con tutti i nostri dati... Ok, si parte! Inseriamo il CD nel computer e riavviamo. Quest'ultimo dovrà sopportare il boot da CD. Se non riusciamo nell'intento, un doppio-clic sul CD e ci verrà proposta l'installazione di un installer sul nostro computer: questo ci farà un "riavvia" e ci darà la possibilità di avviare l'installer all'inizio del boot.<br /> | |||
Per quanto riguarda poi l'installazione vera e propria ci sono centinaia di guide in rete e non commenterò dunque punto per punto, dando solo delle indicazioni per i punti più importanti: | |||
====Prima schermata==== | |||
"Press F1 for help, or ENTER to boot". Leggere gli aiuti sarebbe sempre una cosa importante... In ogni caso, se tralasciate questo punto e premete ENTER per incominciare vi ritroverete in modalità testuale. Per la comoda interfaccia grafica, dare il comando: installgui ENTER. | |||
====Partizionamento del disco==== | |||
v. sotto. | |||
====Scelta dei Software==== | |||
Assolutamente da installare è il sistema standart e l'ambiente Desktop. Se si ha un laptop si sceglie evidentemente anche questa opzione. | |||
====GRUB==== | |||
Assolutamente rispondere di sì; GRUB verrà installato nel MBR permettendo il multi-boot (avvio del sistema operativo a scelta). | |||
{{ Warningbox | Se si re-installa Windows (o Mac) il MBR verrà sovrascritto e bisognerà re-installre GRUB. }} | |||
===Partizionamento del disco=== | |||
Dopo le prime impostazioni del sistema, arriviamo infine al partizionamento del disco. L'installer ci propone di formattare tutto il disco per installare il nuovo sistema operativo (non che sia una brutta idea, ma per incominciare...). Per mantenere il nostro vecchio sistema dovremo dunque scegliere la modalità manuale. A questo punto dobbiamo ridimensionare la partizione contenente il sistema operativo per avere dello spazio libero sul quale creare le nuove partizioni. Ciò, semplicemente seguendo le proposte dell'installer. Una volta ottenuto dello spazio libero possiamo creare le nuove partizioni. Si potrebbe fare in modo automatico dicendo all'installer di utilizzare tutto lo spazio libero per installare debian (forse la scelta migliore, ma io volevo ancora avere una partizione FAT32...). Se vogliamo invece crearci le partizioni in modo manuale dovremo prestare attenzione solo ad alcune cosette: | |||
* la partizione su cui installeremo la debian deve avere un file system Ext3, essere "bootabile" (vedremo una "B" nell'indice, prima era nella partizione del vecchio sistema), essere "primaria" e avere come indice di partenza "/". | |||
* la swap deve avere un file system swap, essere "locale" ed essere grande almeno quanto la memoria RAM. | |||
* la partizione con file system FAT32 deve essere "primaria". | |||
'''N.B.''': un'opzione semplificata potrebbe essere quella di dire all'installer di utilizzare tutto lo spazio libero per il nuovo sistema operativo; avrete così la partizione ext3 e swap "gestita" dall'installer; poi, per creare la partizione con FAT32, potete ridimensionare la ext3 guadagnando spazio e utilizzando quest'ultimo per creare l'ultima partizione in modo manuale. | |||
==Mercoledì: tastiera, risoluzione schermo e shell== | ==Mercoledì: tastiera, risoluzione schermo e shell== | ||
Oggi accendo finalmente il pc dopo aver installato la mia prima debian. Un po' di scritte... ecco, adesso posso loggarmi... e finalmente ecco il mio bel desktop! Peccato che la mia eccitazione già si arresta appena provo a scrivere due cosettine... i caratteri visualizzati non corrispondono ai tasti premuti... mhmm... lo sapevo che non potevo utilizzare la tastiera del mac... | Oggi accendo finalmente il pc dopo aver installato la mia prima debian. Un po' di scritte... ecco, adesso posso loggarmi... e finalmente ecco il mio bel desktop! Peccato che la mia eccitazione già si arresta appena provo a scrivere due cosettine... i caratteri visualizzati non corrispondono ai tasti premuti... mhmm... lo sapevo che non potevo utilizzare la tastiera del mac... | ||
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A questo punto una domanda è però lecita: come si modifica il file /etc/X11/xorg.conf? Dalla shell... vediamo quasi subito... | A questo punto una domanda è però lecita: come si modifica il file /etc/X11/xorg.conf? Dalla shell... vediamo quasi subito... | ||
===La risoluzione dello schermo=== | ===La risoluzione dello schermo=== | ||
In questo caso si può scegliere da sistema > preferenze > risoluzione monitor un valore. Se non dovrebbe esserci quello che cerchiamo bisognerà ancora una volta modificare il file /etc/X11/xorg.conf. Questa volta cercheremo la parte con Identifier "Default screen". Nelle susseguenti Subsection "Display" andremo sotto "Modes" ad inserire la risoluzione cercata. | In questo caso si può scegliere da sistema > preferenze > risoluzione monitor un valore. Se non dovrebbe esserci quello che cerchiamo bisognerà ancora una volta modificare il file /etc/X11/xorg.conf. Questa volta cercheremo la parte con Identifier "Default screen". Nelle susseguenti Subsection "Display" andremo sotto "Modes" ad inserire la risoluzione cercata. | ||
{{ Warningbox | non è detto che inserendo una risoluzione sotto "Modes" venga correttamente accettata; questo perchè la risoluzione è dipendente anche dai drivers utilizzati. In altre parole, se dovreste avere problemi a riguardo, consultate la rete per accertare il vostro driver ed eventuali istruzioni per aggiornarlo/cambiarlo. }} | |||
===La shell=== | ===La shell=== | ||
Giusto per chiarire i termini, la shell è la linea di comando (= terminale). In debian si chiama bash. È uno strumento molto potente e alla base di tutte le impostazioni del sistema operativo. Come citato sopra, utilizzeremo la shell per avere i diritti di superuser per poter modificare il file /etc/X11/xorg.conf. Per prima cosa controlliamo se abbiamo installato sudo (superuser do; questo comando ci permette di fare delle azioni come superuser, senza però doverci "loggare" in quanto tale): | Giusto per chiarire i termini, la shell è la linea di comando (= terminale). In debian si chiama bash. È uno strumento molto potente e alla base di tutte le impostazioni del sistema operativo. Come citato sopra, utilizzeremo la shell per avere i diritti di superuser per poter modificare il file /etc/X11/xorg.conf. Per prima cosa controlliamo se abbiamo installato sudo (superuser do; questo comando ci permette di fare delle azioni come superuser, senza però doverci "loggare" in quanto tale): | ||
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<pre>~$ sudo iwconfig</pre> | <pre>~$ sudo iwconfig</pre> | ||
Come abbiamo visto con ifconfig, avremo sulla sinistra le sigle delle interfacce di rete e sulla destra le loro caratteristiche. La scheda ethernet avrà la descrizione "no wireless extensions.", così come "lo". La nostra scheda wireless non avrà dunque questa scritta, ma un elenco di parametri (tipo ESSID, Mode, ...). Il nome può variare a seconda dei drivers utilizzati (wlan0, ra0, eth1, eth2, ...).<br /> | Come abbiamo visto con ifconfig, avremo sulla sinistra le sigle delle interfacce di rete e sulla destra le loro caratteristiche. La scheda ethernet avrà la descrizione "no wireless extensions.", così come "lo". La nostra scheda wireless non avrà dunque questa scritta, ma un elenco di parametri (tipo ESSID, Mode, ...). Il nome può variare a seconda dei drivers utilizzati (wlan0, ra0, eth1, eth2, ...).<br /> | ||
{{ Warningbox | se la scheda wireless non viene visualizzata bisogna installare dei drivers (o magari anche solo un firmware). La procedura varia molto a seconda della scheda utilizzata. Il procedimento non verrà dunque descritto. Un buon inizio è dare il comando "lspci" per visualizzare il chipset della scheda e consultare la rete (alias google, forum, ...) per il procedimento d'installazione. }} | |||
Per vedere le reti wireless accessibili alla nostra scheda diamo il comando: | Per vedere le reti wireless accessibili alla nostra scheda diamo il comando: | ||
<pre>~$ sudo iwlist scan</pre> | <pre>~$ sudo iwlist scan</pre> | ||
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pre-up iwpriv wlan0 set EncrypType=TKIP (scegliamo il tipo di criptazione) | pre-up iwpriv wlan0 set EncrypType=TKIP (scegliamo il tipo di criptazione) | ||
pre-up iwpriv wlan0 set WPAPSK=xxxxxxxx (diamo la password)</pre> | pre-up iwpriv wlan0 set WPAPSK=xxxxxxxx (diamo la password)</pre> | ||
{{ Warningbox | la password deve venire scritta in modo criptato! }} | |||
Per fare ciò possiamo installare in ogni caso il pacchetto "wpasupplicant" e poi criptare la nostra password con: | |||
<pre>~$ sudo apt-get install wpasupplicant ; dopo aver installato il pacchetto digitiamo: | <pre>~$ sudo apt-get install wpasupplicant ; dopo aver installato il pacchetto digitiamo: | ||
~$ wpa_passphrase <nomerete> <password></pre> | ~$ wpa_passphrase <nomerete> <password></pre> | ||
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==Conclusione== | ==Conclusione== | ||
Finisce così questa guida. Essendo io stesso alle prime armi ho cercato di riassumere gli affanni più grandi che ho avuto, dando per ognuno uno spunto dal quale incominciare. Sperando di avervi dato alcune basi per "resistere" i primi giorni a fianco della debian, non vi resta ora che lanciarvi appieno nel fantastico mondo del free software ed apprendere ogni giorno qualcosina in più. La rete è piena di risorse e ogni volta che un nuovo problema compare, pensate che qualcuno da qualche parte nel mondo avrà già vissuto la stessa identica cosa... e oggigiorno, il mondo è piccolo... | Finisce così questa guida. Essendo io stesso alle prime armi ho cercato di riassumere gli affanni più grandi che ho avuto, dando per ognuno uno spunto dal quale incominciare. Sperando di avervi dato alcune basi per "resistere" i primi giorni a fianco della debian, non vi resta ora che lanciarvi appieno nel fantastico mondo del free software ed apprendere ogni giorno qualcosina in più. La rete è piena di risorse e ogni volta che un nuovo problema compare, pensate che qualcuno da qualche parte nel mondo avrà già vissuto la stessa identica cosa... e oggigiorno, il mondo è piccolo... | ||
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