Samba e OpenLDAP: creare un controller di dominio con Debian Lenny: differenze tra le versioni

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{{stub}}
{{SAMBA
{{Versioni compatibili|Debian Lenny 5.0|}}
|precedente=Samba e OpenLDAP: creare un controller di dominio con Debian Etch
=Versioni compatibili=
|successivo=Samba e OpenLDAP: creare un controller di dominio con Debian Squeeze}}{{Versioni compatibili|ONLY|Lenny}}
== Versioni compatibili ==
* Debian Lenny 5.0
* Debian Lenny 5.0
* Per Debian Sarge 3.0 vedi: [[Samba  e OpenLDAP: creare un controller di dominio]]
* Per Debian Sarge 3.0 vedi: [[Samba  e OpenLDAP: creare un controller di dominio]]
* Per Debian Etch 4.0 vedi: [[Samba e OpenLDAP: creare un controller di dominio con Debian Etch]]
* Per Debian Etch 4.0 vedi: [[Samba e OpenLDAP: creare un controller di dominio con Debian Etch]]


=Introduzione=
== Introduzione ==
Questo articolo è un aggiornamento della guida [[Samba e OpenLDAP: creare un controller di dominio con Debian Etch]], basata su '''Debian Etch'''.<br/>
Questo articolo è un aggiornamento della guida [[Samba e OpenLDAP: creare un controller di dominio con Debian Etch]], basata su '''Debian Etch'''.<br/>
Vedremo questa volta come installare un server basato su '''Debian Lenny''' e Samba 3 con backend di un database LDAP, affinché funga da Primary Domain Controller di una rete Windows. Lo stesso server LDAP verrà utilizzato anche per la gestione in contemporanea degli utenti Unix, in modo da avere un controllo unico e centralizzato sia sugli utenti Windows sia sugli utenti Linux. Il server configurato fornirà quindi le informazioni di autenticazione e autorizzazione per entrambi i sistemi.<br/>
Vedremo questa volta come installare un server basato su '''Debian Lenny''' e Samba 3 con backend di un database LDAP, affinché funga da Primary Domain Controller di una rete Windows. Lo stesso server LDAP verrà utilizzato anche per la gestione in contemporanea degli utenti Unix, in modo da avere un controllo unico e centralizzato sia sugli utenti Windows sia sugli utenti Linux.<br/>
Verranno illustrati due metodi di gestione del database LDAP, uno basato sui tools smbldap-tools e uno basato su interfaccia grafica in PHP.<br/>
Verranno illustrati due metodi di gestione del database LDAP, uno basato sui tools smbldap-tools e uno basato su interfaccia grafica in PHP.<br/>
Consiglio vivamente di prepararsi una buona tazza di caffé e di armarsi di pazienza e di molta attenzione, dato che un errore di battitura in qualche file di configurazione può mandare in rovina l'intero lavoro: poichè che i files da modificare saranno molti, di certo risulterebbe molto difficile e molto lungo andare a caccia di eventuali errori.
Consiglio vivamente di prepararsi una buona tazza di caffé e di armarsi di pazienza e di molta attenzione, dato che un errore di battitura in qualche file di configurazione può mandare in rovina l'intero lavoro: poichè che i files da modificare saranno molti, di certo risulterebbe molto difficile e molto lungo andare a caccia di eventuali errori.<br/>
==Kerberos==
A differenza dei precedenti How-To basati su Debian Sarge e Debian Etch, in questa guida vedremo inoltre come configurare il nostro server Debian Lenny affinchè funga anche da '''Key Distribution Center (KDC) Kerberos'''. Kerberos è un protocollo di rete per l'autenticazione tramite crittografia che permette a diversi terminali di comunicare su una rete informatica insicura provando la propria identità e cifrando i dati (fonte [[http://it.wikipedia.org/wiki/Protocollo_Kerberos Wikipedia]]. Il motivo della scelta di implementare il protocollo Kerberos nella nostra LAN è dato dal fatto che i client Windows usano una variante di Kerberos come sistema predefinito di autenticazione; questa scelta quindi favorisce il corretto funzionamento delle macchine Windows che aggiungeremo al nostro dominio Samba.


=Sistema installato e prerequisiti=
== Sistema installato e prerequisiti ==
Il presente HOWTO è stato realizzato utilizzando un sistema Debian 5.0 Lenny con tutti gli aggiornamenti di sicurezza ufficiali.  
Il presente HOWTO è stato realizzato utilizzando un sistema Debian 5.0 Lenny con tutti gli aggiornamenti di sicurezza ufficiali.  
La '''configurazione iniziale''' del sistema prevede un'installazione base Debian net install con in più un '''server web Apache''' e con '''PHP5''' funzionanti. Si veda ad esempio [[Installare un ambiente LAMP: Linux, Apache2, SSL, MySQL, PHP5]] per una guida in merito e non si prosegua se tutti i requisiti non sono soddisfatti.<br/>
La configurazione iniziale del sistema prevede un'installazione base Debian net install con in più un '''server web Apache''' e con '''PHP5''' funzionanti.<br/>
Durante tutto il processo si presuppone di agire come utente root.
Durante tutto il processo si presuppone di agire come utente root.
<br/>
<br/>


==Parametri di rete utilizzati==
=== Parametri di rete utilizzati ===
In tutta la guida saranno utilizzati i seguenti parametri per la configurazione della rete:
In tutta la guida saranno utilizzati i seguenti parametri per la configurazione della rete:
* Nome del server: server
* Nome del server: server
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* Password admin di LDAP: password
* Password admin di LDAP: password
Questi parametri vanno ovviamente adattati alle vostre esigenze.
Questi parametri vanno ovviamente adattati alle vostre esigenze.
 
== Installazione del server LDAP ==
=Tecnologie utilizzate=
Il server LDAP è essenzialmente un database gerarchico che viene utilizzato per la memorizzazione dei dati degli utenti, dei computer del dominio e di tutto quanto si desideri gestire tramite una base dati condivisibile via rete tra più sistemi.<br/>
* '''Heimdal Kerberos'''
Si considera che il server in questione venga utilizzato all'interno di una rete aziendale altamente affidabile e non verranno, pertanto, trattati gli aspetti relativi alla crittografia delle comunicazioni. Questa scelta riduce la sicurezza, pertanto si consiglia di approfondire l'argomento. Se si è interessati ad un'implementazione sicura del protocollo LDAP si veda ad esempio la guida [[Samba, OpenLDAP, Kerberos: creare un controller di dominio sicuro con Debian Lenny]], che è basata sulla guida che state leggendo, ma che introduce e analizza una serie di aspetti legati alla trasmissione e all'archiviazione sicura delle informazioni.<br/>
La cosa fondamentale della nostra implementazione è Kerberos. Attualmente ci sono due implementazioni libere di Kerberos: MIT Kerberos e Heimdal. Perchè scegliere Heimdal invece di MIT Kerberos?<br/>
Per utilizzare il server LDAP occorre installare il pacchetto slapd che costituisce un'implementazione di server LDAP per Linux e il pacchetto ldap-utils, un insieme di strumenti che ne permettono la gestione.<br/>
Fondamentalmente perchè Heimdal supporta la memorizzazione dei dati in un albero LDAP; in questo modo siamo in grado di centralizzare tutti i dati in un unico luogo e saremo in grado di creare un nuovo principal Kerberos solo creando la voce appropriata in LDAP.
* '''OpenLDAP'''
Kerberos fornisce un protocollo di autenticazione, ma per quanto riguarda l'autorizzazione abbiamo bisogno di centralizzare, anche in questo caso, tutte le informazioni. LDAP, nella sua implementazione libera OpenLDAP, ci consentirà di memorizzare al suo interno tutte le informazioni sugli utenti della nostra rete.
* '''OpenSSL'''
Verrà utilizzato SSL (Secure Socket Layer) per garantire la sicurezza nelle connessioni al server OpenLDAP
* '''Cyrus SASL'''
SASL è Simple Authentication and Security Layer, un metodo per aggiungere il supporto all'autenticazione a diversi protocolli di rete. Nella nostra "infrastruttura" verrà utilizzato a sostegno delle connessioni al server OpenLDAP. Inoltre, assieme a Kerberos, sarà in grado di fornire soluzioni si "Single Sign-On" ai servizi presenti nella nostra rete.
* '''NSSwitch'''
La libreria nss-ldap ci consentirà di recuperare le informazioni dei nostri utenti dal server OpenLDAP
* '''PAM-Krb5'''
La libreria pam-krb5 ci consentirà di autenticare i nostri utenti su Kerberos
* '''Bind'''
Un servizio fondamentale per il corretto funzionamento di Kerberos è il DNS. Per questo utilizzeremo Bind.
* '''Samba'''
Samba è un server e una serie di strumenti che consentono la corretta comunicazione tra macchine Windows e Unix e la condivisione dei servizi (file, directory, stampa) tramite i protocolli SMB e CIFS. Con Samba è possibile condividere file e stampanti, controllare il livello di accesso dei vari utenti, creare server WINS o di Dominio. Nella maggior parte dei casi il controllo degli accessi in Samba è più dettagliato e personalizzabile rispetto a Windows stesso.
=Configurazione iniziale=
==Nome host==
Innanzitutto è necessario verificare che il nome dell'host (hostname) sia corretto e che sia impostato un dominio per l'host stesso. Verifichiamo quindi le impostazioni nei file <code>/etc/hosts</code> e <code>/etc/hostname</code>:
* '''<code>/etc/hosts</code>'''
<pre>
<pre>
10.0.0.11 server.dominio.local server
# apt-get install slapd ldap-utils
127.0.0.1 localhost.localdomain localhost
</pre>
</pre>
* '''<code>/etc/hostname</code>'''
Durante l'installazione verranno richieste alcune informazioni necessarie a configurare il server LDAP. In particolare verrà richiesto il nome del dominio che può essere un dominio interno completamente inventato (es. miodominio.tld) o un dominio internet valido. La scelta è legata a politiche organizzative aziendali e tecniche che richiederebbero una trattazione approfondita e che esula da questo HOWTO.<br/>
Nei file riportati si considera che il dominio specificato è <code>dominio.local</code>, un dominio interno non valido per Internet.
In seguito verrà richiesta la password per l'utente amministratore. Scegliete una password particolarmente sicura, in quanto tramite essa si potrà avere accesso completo alla gestione degli utenti del vostro dominio e, pertanto, accedere a qualsiasi sistema presente sulla vostra rete. Questa password, inoltre, verrà utilizzata anche in seguito in alcuni file di configurazione, pertanto è bene ricordarsela.<br/>
Come nome dell'organizzazione mettete una descrizione della vostra organizzazione: Rete LAN di Dominio.<br/>
Per tutte le altre opzioni possono essere confermate le impostazioni di default.<br/>
Per andare più in profondità nella configurazione del server LDAP è consigliabile, subito dopo l'installazione, lanciare il comando:
<pre>
<pre>
server
# dpkg-reconfigure slapd
</pre>
</pre>
==Ora del server==
Verrà eseguita la riconfigurazione di OpenLDAP, ma saranno poste più domande. Rispondete così:
Per il corretto funzionamento di Kerberos è necessario che data e ora di server e client siano perfettamente sincronizzate. Per questo utilizzeremo il servizio NTP, come mostrato in questa guida: [[Impostare e modificare data e ora]]. Configurate il servizio seguendo il secondo metodo della guida, poi proseguite.
* Omettere la configurazione di OpenLDAP: no
==Installazione delle librerie Kerberos==
* Nome del dominio: dominio.local
Prima di iniziare è bene installare tutte le librerie kerberos che saranno utilizzate dagli strumenti che configureremo strada facendo:
* Nome dell'organizzazione: DOMINIO
* Password di admin: password
* Conferma password: password
* Motore database da utilizzare: BDB
* Cancellare il database quando si effettua il purge di slapd: no
* Spostare il vecchio database: sì
* Permettere LDAPv2: sì (potete anche mettere no)
Per verificare il corretto funzionamento del servizio, dare il comando:
<pre>
<pre>
# apt-get install libsasl2-2 libsasl2-modules sasl2-bin libsasl2-modules-gssapi-heimdal
# ldapsearch -x -b “dc=dominio,dc=local”
libnss-ldap libpam-krb5 heimdal-kdc heimdal-clients-x heimdal-clients libkrb5-dev heimdal-docs
heimdal-servers-x heimdal-servers libkadm5clnt7-heimdal libkadm5srv8-heimdal libhdb9-heimdal libgssapi2-heimdal
libkrb5-22-heimdal libasn1-8-heimdal krb5-config heimdal-kcm keyutils gzip ipcalc
</pre>
</pre>
{{ Warningbox | Il comando precedente va scritto in un'unica riga }}
Se ottenete le informazioni sul dominio significa che tutto è andato per il verso giusto; se ottenete un messaggio del genere "ldap_bind: Can't contact LDAP server (-1)" vi conviene eseguire nuovamente la configurazione di OpenLDAP.


=Configurazione del servizio DNS=
== Installazione di una interfaccia grafica per amministrare OpenLDAP ==
Il servizio DNS è fondamentale per il funzionamento di Kerberos. Si installi un server DNS seguendo questa guida: [[Un server DNS e DHCP su Debian Etch]]. Quindi si introducano le seguendi modifiche nei files di configurazione di <code>bind</code>:
Sebbene si possa amministrare OpenLDAP in maniera completamente testuale (nel corso della guida vedremo come) è consigliabile installare un'interfaccia grafica, che aiuterà a svolgere i normali compiti di amministrazione una volta terminato di configurare il dominio.<br/>
* '''<code>/etc/bind/named.conf.options</code>'''
Nei repository Debian sono disponibili diverse interfacce grafiche. In questa guida la scelta è caduta su '''phpldapadmin''', che sembra essere la più diffusa.<br/>
<pre>
Phpldapadmin, come il nome fa intuire, è un'interfaccia scritta in PHP e per funzionare ha perciò bisogno di un server web e del linguaggio di scripting PHP.
        auth-nxdomain no;    # conform to RFC1035
=== Installazione dei prerequisiti ===
        listen-on-v6 { any; };
Installiamo per prima cosa alcuni moduli di PHP necessari:
 
        version "Version X";
</pre>
* '''<code>/etc/bind/dominio.local</code>'''
<pre>
<pre>
$ORIGIN dominio.local.
apt-get install libapache2-mod-php5 php5 php5-cli php5-curl php5-gd php5-imap php5-ldap
dominio.local.            IN A              10.0.0.11
php5-mcrypt php5-mhash php5-sqlite php5-tidy php5-xmlrpc php-pear mcrypt libgd-tools
 
; server PDC
server                  IN A              10.0.0.11
s-server                IN CNAME          server.dominio.local.
ns1                    IN CNAME          server.dominio.local.
kerberos                IN CNAME          server.dominio.local.
ldap                   IN CNAME          server.dominio.local.
 
; The Kerberos realm
_kerberos              IN TXT            "dominio.local"
_kerberos.it            IN TXT            "dominio.local"
_kerberos.srv          IN TXT            "dominio.local"
_kerberos._tcp          IN SRV 10 1 88    server.dominio.local.
_kerberos._udp          IN SRV 10 1 88    server.dominio.local.
_kerberos-adm._tcp      IN SRV 10 1 749  server.dominio.local.
_kerberos-master._udp  IN SRV 0  0 88    server.dominio.local.
_kpasswd._udp          IN SRV 10 1 464  server.dominio.local.
_ldap._tcp              IN SRV 10 1 389  server.dominio.local.
 
; Information Search
_ldap_dc                IN TXT            "dc=dominio,dc=local"
_samba_pdc_domain      IN TXT            "DOMINIO"
_samba_pdc_ip_address  IN TXT            "10.0.0.11"
</pre>
</pre>
Infine riavviamo bind
{{ Warningbox | Il comando precedente va scritto in un'unica riga }}
=== Installazione di PHPLdapAdmin ===
Ora possiamo installare phpldapadmin:
<pre>
<pre>
# /etc/init.d/bind9 restart
# apt-get install phpldapadmin
</pre>
</pre>
e testiamo la configurazione
Per verificare la corretta installazione del pacchetto, aprite il browser su:
<pre>
<pre>
# nslookup
https://10.0.0.11/phpldapadmin
> server 10.0.0.11
Default server: 10.0.0.11
Address: 10.0.0.11#53
> set q=ns
> dominio.local
Server:        10.0.0.11
Address:       10.0.0.11#53
 
dominio.local    nameserver = server.dominio.local.
> exit
</pre>
</pre>
 
Dovreste essere accolti dalla schermata iniziale di Phpldapadmin.<br/>
=Installazione del server LDAP=
Phpldapadmin richiede per funzionare la presenza di un tool chiamato mkntpwd, sviluppato dal team di Samba e utilizzato per creare gli hash delle password in Samba. Inspiegabilmente questo tool non è presente negli archivi di Debian. Va pertanto scaricato dal seguente indirizzo:
Il server LDAP è essenzialmente un database gerarchico che viene utilizzato per la memorizzazione dei dati degli utenti, dei computer del dominio e di tutto quanto si desideri gestire tramite una base dati condivisibile via rete tra più sistemi.<br/>
Il server verrà installato con la sua estensione OpenSSL (ldaps) in modo da garantire sicurezza nel processo di autenticazione.
==Struttura dell'albero LDAP==
Verrà utilizzata una struttura dell'albero LDAP come la seguente:
<pre>
<pre>
DC=dominio,DC=local
# wget http://www.nomis52.net/data/mkntpwd.tar.gz
+-- OU=Groups (gruppi posix/samba)
+-- OU=Computers (computer samba = utenti posix)
+-- OU=Users (utenti posix/samba)
    +--OU=KerberosPrincipals (principal Kerberos)
</pre>
</pre>
==Generazione dei certificati SSL==
Una volta scaricato il file, bisogna scompattarlo, compilarlo e configurarlo:
Iniziamo generando i certificati SSL per OpenLDAP. Per prima cosa creiamo la nostra certification authority:
<pre>
<pre>
# mkdir -p /etc/ldap/ssl
# apt-get install build-essential
# cd /etc/ldap/ssl
# tar -zxf mkntpwd.tar.gz
# mkdir certs
# cd mkntpwd
# mkdir private
# make
# chmod 700 private
# cp mkntpwd /usr/local/bin
# echo '01' > serial
# mkntpwd
# touch index.txt
</pre>
Poi modifichiamo il file <code>/etc/ldap/ssl/CA.conf</code>:
<pre>
[ ca ]
default_ca  = local_ca
 
[ local_ca  ]
dir = /etc/ldap/ssl
certificate = /etc/ldap/ssl/cacert.pem
database = /etc/ldap/ssl/index.txt
new_certs_dir = /etc/ldap/ssl/certs
private_key = /etc/ldap/ssl/private/cakey.pem
serial = /etc/ldap/ssl/serial
default_crl_days = 3650
default_days = 3650
default_md = md5
default_bits = 1024
encrypt_key = yes
policy = local_ca_policy
x509_extensions = local_ca_extensions
unique_subject = no
 
[ local_ca_policy ]
commonName = supplied
stateOrProvinceName = supplied
countryName = supplied
emailAddress = supplied
organizationName = supplied
organizationalUnitName = supplied
 
[ local_ca_extensions ]
subjectAltName = DNS:nome_server.dominio.local
basicConstraints = CA:false
nsCertType = server
 
[ req ]
default_bits = 2048
default_keyfile = /etc/ldap/ssl/private/cakey.pem
default_md = md5
prompt = no
distinguished_name = dominio
x509_extensions = x509_cert
 
[ dominio ]
countryName = IT
stateOrProvinceName = Lodi
localityName = Lodi
emailAddress = admin@dominio.local
organizationName = Dominio
organizationalUnitName = Lab
commonName = nome_server.dominio.local
 
[ x509_cert ]
nsCertType = server
basicConstraints = CA:true
</pre>
</pre>
e il file <code>/etc/ldap/ssl/LocalServer.conf</code>
L'ultimo comando dovrebbe restituirvi l'elenco delle opzioni disponibili in mkntpwd.
<pre>
[ req ]
prompt = no
distinguished_name = dominio


[ dominio ]
== Installazione di Samba ==
countryName = IT
L'installazione di Samba va effettuata in questo momento perchè insieme ai pacchetti stessi di Samba saranno installate anche alcune utility che adopereremo nel paragrafo successivo.
stateOrProvinceName = Lodi
localityName = Lodi
emailAddress = admin@dominio.local
organizationName = Dominio
organizationalUnitName  = Lab
commonName = nome_server.dominio.local
</pre>
Possiamo ora generare i nostri certificati:
<pre>
<pre>
# cd /etc/ldap/ssl/
# apt-get install samba smbclient smbfs samba-doc swat cupsys cupsys-bsd resolvconf
# export OPENSSL_CONF=/etc/ldap/ssl/CA.conf
# openssl req -x509 -newkey rsa:1024 -out cacert.pem -outform PEM -days 3650 -passout pass:PASSWORD_ROBUSTA
# export OPENSSL_CONF=/etc/ldap/ssl/LocalServer.conf
# openssl req -newkey rsa:1024 -keyout tempkey.pem -keyform PEM -out tempreq.pem -outform PEM -passout pass:PASSWORD_ROBUSTA
# openssl rsa < tempkey.pem > serverkey.pem -passin pass:PASSWORD_ROBUSTA
# chmod 400 serverkey.pem
# export OPENSSL_CONF=/etc/ldap/ssl/CA.conf
# openssl ca -in tempreq.pem -out servercrt.pem -passin pass:PASSWORD_ROBUSTA
</pre>
</pre>


==Installazione di OpenLDAP==
La versione di Samba nei repository di Lenny (3.3.5) non supporta il login di client Windows 7 e Windows Server 2008, introdotto in Debian con il ramo 3.4. Se vi fosse la necessità di inserire client Windows 7 o Windows Server 2008 nel dominio Samba che stiamo creando, la soluzione è configurare il repository Backports per Lenny (''si veda: [[Il_repository_Backports]]'') e installare da lì una versione di Samba più aggiornata:
Per utilizzare il server LDAP occorre installare il pacchetto slapd che costituisce un'implementazione di server LDAP per Linux e il pacchetto ldap-utils, un insieme di strumenti che ne permettono la gestione.<br/>
<pre>
<pre>
# apt-get install slapd ldap-utils
# apt-get -t lenny-backports install samba smbclient smbfs samba-doc swat cupsys cupsys-bsd resolvconf
</pre>
</pre>
Durante l'installazione verranno richieste alcune informazioni necessarie a configurare il server LDAP. In particolare verrà richiesto il nome del dominio che può essere un dominio interno completamente inventato (es. miodominio.tld) o un dominio internet valido. La scelta è legata a politiche organizzative aziendali e tecniche che richiederebbero una trattazione approfondita e che esula da questo HOWTO.<br/>
Per il momento come configurazione base rispondente nel seguente modo alle domande che vi verranno poste:<br/>
Nei file riportati si considera che il dominio specificato è <tt>dominio.local</tt>, un dominio interno non valido per Internet.
*Nome del Dominio/Workgroup: DOMINIO
In seguito verrà richiesta la password per l'utente amministratore. Scegliete una password particolarmente sicura, in quanto tramite essa si potrà avere accesso completo alla gestione degli utenti del vostro dominio e, pertanto, accedere a qualsiasi sistema presente sulla vostra rete. Questa password, inoltre, verrà utilizzata anche in seguito in alcuni file di configurazione, pertanto è bene ricordarsela.<br/>
*Utilizzare password cifrate: SI
Come nome dell'organizzazione mettete una descrizione della vostra organizzazione: Rete LAN di Dominio.<br/>
*Utilizzare DHCP per i nomi Netbios: NO
Per tutte le altre opzioni possono essere confermate le impostazioni di default.<br/>
Non preoccupatevi per eventuali errori, perchè tutta la configurazione verrà ripresa in un secondo momento.
Per andare più in profondità nella configurazione del server LDAP è consigliabile, subito dopo l'installazione, lanciare il comando:
<br/>
 
== Configurare i SMBLDAP TOOLS ==
I smbldap-tools sostituiscono i comandi standard di UNIX per la gestione di gruppi, utenti e password in modo da dialogare direttamente con il server LDAP e fornire un metodo per gestire in contemporanea gli account UNIX e SAMBA.<br/>
Malgrado la documentazione ufficiale di SAMBA asserisca che smbpasswd sia in grado di gestire tali account, utilizzando quello strumento occorre prima creare l'utente UNIX, poi quello Samba, pertanto ne sconsiglio l'utilizzo.
=== Installazione ===
Installare il pacchetto smbldap-tools
<pre>
<pre>
# dpkg-reconfigure slapd
# apt-get install smbldap-tools
</pre>
</pre>
Verrà eseguita la riconfigurazione di OpenLDAP, ma saranno poste più domande. Rispondete così:
=== Configurazione ===
* Omettere la configurazione di OpenLDAP: no
Copiare i file <code>smbldap.conf</code> e <code>smbldap_bind.conf</code> in <code>/etc/smbldap-tools</code>.
* Nome del dominio: dominio.local
* Nome dell'organizzazione: DOMINIO
* Password di admin: password
* Conferma password: password
* Motore database da utilizzare: BDB
* Cancellare il database quando si effettua il purge di slapd: no
* Spostare il vecchio database: sì
* Permettere LDAPv2: sì (potete anche mettere no)
Per verificare il corretto funzionamento del servizio, dare il comando:
<pre>
<pre>
# ldapsearch -x -b “dc=dominio,dc=local”
# zcat /usr/share/doc/smbldap-tools/examples/smbldap.conf.gz > /etc/smbldap-tools/smbldap.conf
# cp /usr/share/doc/smbldap-tools/examples/smbldap_bind.conf /etc/smbldap-tools/smbldap_bind.conf
</pre>
</pre>
Se ottenete le informazioni sul dominio significa che tutto è andato per il verso giusto; se ottenete un messaggio del genere "ldap_bind: Can't contact LDAP server (-1)" vi conviene eseguire nuovamente la configurazione di OpenLDAP.
Modificare il file <code>/etc/smbldap-tools/smbldap_bind.conf</code> inserendo il DN dell'amministratore del server LDAP e la sua password. Il DN dell'amministratore è stato impostato automaticamente durante l'installazione del pacchetto Debian di slapd e corrisponde a <nowiki>"cn=admin,dc=dominio,dc=local"</nowiki>, in cui il dominio dipende dalle configurazioni sopra riportate per il server LDAP. La password è quella richiesta in fase di installazione del server LDAP.<br/>
 
Se non si è sicuri del DN da inserire lanciare il comando:
=Installazione di una interfaccia grafica per amministrare OpenLDAP=
<pre>
Sebbene si possa amministrare OpenLDAP in maniera completamente testuale (nel corso della guida vedremo come) è consigliabile installare un'interfaccia grafica, che aiuterà a svolgere i normali compiti di amministrazione una volta terminato di configurare il dominio.<br/>
# slapcat
Nei repository Debian sono disponibili diverse interfacce grafiche. In questa guida la scelta è caduta su '''phpldapadmin''', che sembra essere la più diffusa.<br/>
Phpldapadmin, come il nome fa intuire, è un'interfaccia scritta in PHP e per funzionare ha perciò bisogno di un server web e del linguaggio di scripting PHP.
==Installazione dei prerequisiti==
Installiamo per prima cosa alcuni moduli di PHP necessari:
<pre>
apt-get install libapache2-mod-php5 php5 php5-cli php5-curl php5-gd php5-imap php5-ldap
php5-mcrypt php5-mhash php5-sqlite php5-tidy php5-xmlrpc php-pear mcrypt libgd-tools
</pre>
</pre>
{{ Warningbox | Il comando precedente va scritto in un'unica riga }}
e cercare una riga che inizia con <nowiki>"dn: cn="</nowiki>. Il valore riportato è quello da inserire come DN. Nel file sono presenti le configurazioni sia per il master che per lo slave, in modo da poter gestire un server di backup per il sistema LDAP gestito tramite slurpd.<br/>
 
Al momento si presuppone di avere un solo server LDAP, pertanto le configurazioni coincideranno:
==Installazione di PHPLdapAdmin==
Ora possiamo installare phpldapadmin:
<pre>
<pre>
# apt-get install phpldapadmin
slaveDN="cn=admin,dc=dominio,dc=local"
slavePw="password"
masterDN="cn=admin,dc=dominio,dc=local"
masterPw="password"
</pre>
</pre>
Per verificare la corretta installazione del pacchetto, aprite il browser su:
Il contenuto del file dovrebbe essere il seguente:<br/>
'''/etc/smbldap-tools/smbldap_bind.conf''':
<pre>
<pre>
https://10.0.0.11/phpldapadmin
############################
</pre>
# Credential Configuration #
Dovreste essere accolti dalla schermata iniziale di Phpldapadmin.<br/>
############################
Phpldapadmin richiede per funzionare la presenza di un tool chiamato mkntpwd, sviluppato dal team di Samba e utilizzato per creare gli hash delle password in Samba. Inspiegabilmente questo tool non è presente negli archivi di Debian. Va pertanto scaricato dal seguente indirizzo:
# Notes: you can specify two differents configuration if you use a
# master ldap for writing access and a slave ldap server for reading access
# By default, we will use the same DN (so it will work for standard Samba
# release)
slaveDN="cn=admin,dc=dominio,dc=local"
slavePw="password"
masterDN="cn=admin,dc=dominio,dc=local"
masterPw="password"
</pre>
Eseguire ora il comando:
<pre>
<pre>
# wget http://www.pepinet.com/download/samba/mkntpwd.tar.gz
# net getlocalsid
</pre>
</pre>
Una volta scaricato il file, bisogna scompattarlo, compilarlo e configurarlo:
e copiare o prendere nota del codice che viene restituito.
<br/>
Modificare il file <code>/etc/smbldap-tools/smbldap.conf</code> inserendo il SID appena ottenuto e controllare gli indirizzi dei 2 server LDAP in modo che coincidano con il server locale (127.0.0.1).
<pre>
<pre>
# apt-get install build-essential
SID="S-1-5-21-2318037123-1631426476-2439636316"
# tar -zxf mkntpwd.tar.gz
slaveLDAP="127.0.0.1"
# cd mkntpwd
slavePort="389"
# make
masterLDAP="127.0.0.1"
# cp mkntpwd /usr/local/bin
masterPort="389"
# mkntpwd
</pre>
</pre>
L'ultimo comando dovrebbe restituirvi l'elenco delle opzioni disponibili in mkntpwd.
Verificare che il TLS sia disabilitato.
 
=Installazione di Samba=
L'installazione di Samba va effettuata in questo momento perchè insieme ai pacchetti stessi di Samba saranno installate anche alcune utility che adopereremo nel paragrafo successivo.
<pre>
<pre>
# apt-get install samba smbclient smbfs samba-doc swat cupsys cupsys-bsd resolvconf
ldapTLS="0"
</pre>
</pre>
Per il momento come configurazione base rispondente nel seguente modo alle domande che vi verranno poste:<br/>
Configurare il corretto suffisso per il dominio (quello specificato nella configurazione di LDAP) e il nome corretto per il dominio che si vuole configurare (DOMINIO).
*Nome del Dominio/Workgroup: DOMINIO
*Utilizzare password cifrate: SI
*Utilizzare DHCP per i nomi Netbios: NO
Non preoccupatevi per eventuali errori, perchè tutta la configurazione verrà ripresa in un secondo momento.
<br/>
 
=Configurare i SMBLDAP TOOLS=
I smbldap-tools sostituiscono i comandi standard di UNIX per la gestione di gruppi, utenti e password in modo da dialogare direttamente con il server LDAP e fornire un metodo per gestire in contemporanea gli account UNIX e SAMBA.<br/>
Malgrado la documentazione ufficiale di SAMBA asserisca che smbpasswd sia in grado di gestire tali account, utilizzando quello strumento occorre prima creare l'utente UNIX, poi quello Samba, pertanto ne sconsiglio l'utilizzo.
==Installazione==
Installare il pacchetto smbldap-tools
<pre>
<pre>
# apt-get install smbldap-tools
suffix="dc=dominio,dc=local"
sambaUnixIdPooldn="sambaDomainName=DOMINIO,${suffix}"
</pre>
</pre>
==Configurazione==
Potrebbe tornare utile anche impostare una differente scadenza per le password, in modo che non ne venga richiesta la sostituzione troppo di frequente:
Copiare i file <tt>smbldap.conf</tt> e <tt>smbldap_bind.conf</tt> in <tt>/etc/smbldap-tools</tt>.
<pre>
<pre>
# zcat /usr/share/doc/smbldap-tools/examples/smbldap.conf.gz > /etc/smbldap-tools/smbldap.conf
defaultMaxPasswordAge="180"
# cp /usr/share/doc/smbldap-tools/examples/smbldap_bind.conf /etc/smbldap-tools/smbldap_bind.conf
</pre>
</pre>
Modificare il file <tt>/etc/smbldap-tools/smbldap_bind.conf</tt> inserendo il DN dell'amministratore del server LDAP e la sua password. Il DN dell'amministratore è stato impostato automaticamente durante l'installazione del pacchetto Debian di slapd e corrisponde a <nowiki>"cn=admin,dc=dominio,dc=local"</nowiki>, in cui il dominio dipende dalle configurazioni sopra riportate per il server LDAP. La password è quella richiesta in fase di installazione del server LDAP.<br/>
Questo parametro è poi utilizzato al momento della creazione di un utente e ogni volta che un utente si cambia password.<br/>
Se non si è sicuri del DN da inserire lanciare il comando:
Configurare infine i percorsi per le home degli utenti e per le cartelle che conterranno i profiles nel caso di roaming profiles.
<pre>
<pre>
# slapcat
userSmbHome="\\SERVER\homes\%U"
userProfile="\\SERVER\profiles\%U"
</pre>
</pre>
e cercare una riga che inizia con <nowiki>"dn: cn="</nowiki>. Il valore riportato è quello da inserire come DN. Nel file sono presenti le configurazioni sia per il master che per lo slave, in modo da poter gestire un server di backup per il sistema LDAP gestito tramite slurpd.<br/>
SERVER deve essere sostituito con il nome SAMBA del server che funziona come PDC (il server che stiamo configurando; lo stesso nome che verrà impostato più avanti nel file di configurazione di Samba). In questo esempio, inoltre, si è ritenuto di fornire uno script di logon comune a tutti gli utenti, anziché di uno script personale per ogni utente, pertanto si è impostato il seguente parametro:
Al momento si presuppone di avere un solo server LDAP, pertanto le configurazioni coincideranno:
<pre>
<pre>
slaveDN="cn=admin,dc=dominio,dc=local"
userScript="logon.bat"
slavePw="password"
masterDN="cn=admin,dc=dominio,dc=local"
masterPw="password"
</pre>
</pre>
Il contenuto del file dovrebbe essere il seguente:<br/>
Tale impostazione può essere poi cambiata per determinati utenti con esigenze particolari direttamente agendo sui dati LDAP dell'utente.<br/>
'''/etc/smbldap-tools/smbldap_bind.conf''':
Impostare infine il suffisso per gli indirizzi mail, anche se nel presente HOWTO non vengono configurati.
<pre>
<pre>
############################
mailDomain="dominio.local"
# Credential Configuration #
############################
slaveDN="krb5PrincipalName=ldapmaster/admin@DOMINIO.LOCAL,ou=KerberosPrincipals,ou=Users,dc=dominio,dc=local"
slavePw="password"
masterDN="krb5PrincipalName=ldapmaster/admin@ESEMPIO.LAN,ou=KerberosPrincipals,ou=Users,dc=dominio,dc=local"
masterPw="password"
</pre>
</pre>
Eseguire ora il comando:
Il contenuto completo del file dovrebbe essere il seguente:<br/>
'''/etc/smbldap-tools/smbldap.conf''':
<pre>
<pre>
# net getlocalsid
#
</pre>
# Purpose :
e copiare o prendere nota del codice che viene restituito.
# . be the configuration file for all smbldap-tools scripts
<br/>
##############################################################################
Modificare il file <tt>/etc/smbldap-tools/smbldap.conf</tt> inserendo il SID appena ottenuto e controllare gli indirizzi dei 2 server LDAP in modo che coincidano con il server locale (127.0.0.1).
##
<pre>
General Configuration
SID="S-1-5-21-2318037123-1631426476-2439636316"
# ##############################################################################
# Put your own SID. To obtain this number do: "net getlocalsid".
# If not defined, parameter is taking from "net getlocalsid" return
SID="S-1-5-21-125945932-740595490-3132273231"
# Domain name the Samba server is in charged.
# If not defined, parameter is taking from smb.conf configuration file
sambaDomain="DOMINIO"
realm="DOMINIO.LOCAL"
 
##############################################################################
#
# LDAP Configuration
#
##############################################################################
# Slave LDAP server
# If not defined, parameter is set to "127.0.0.1"
slaveLDAP="127.0.0.1"
slaveLDAP="127.0.0.1"
# Slave LDAP port
# If not defined, parameter is set to "389"
slavePort="389"
slavePort="389"
# Master LDAP server: needed for write operations
# If not defined, parameter is set to "127.0.0.1"
masterLDAP="127.0.0.1"
masterLDAP="127.0.0.1"
# Master LDAP port
# If not defined, parameter is set to "389"
masterPort="389"
masterPort="389"
</pre>
# Use TLS for LDAP
Verificare che il TLS sia disabilitato.
# If set to 1, this option will use start_tls for connection
<pre>
# (you should also used the port 389)
# If not defined, parameter is set to "1"
ldapTLS="0"
ldapTLS="0"
</pre>
# How to verify the server's certificate (none, optional or require)
Configurare il corretto suffisso per il dominio (quello specificato nella configurazione di LDAP) e il nome corretto per il dominio che si vuole configurare (DOMINIO).
verify="require"
<pre>
# CA certificate
cafile="/etc/smbldap-tools/ca.pem"
# certificate to use to connect to the ldap server
clientcert="/etc/smbldap-tools/smbldap-tools.pem"
# key certificate to use to connect to the ldap server
clientkey="/etc/smbldap-tools/smbldap-tools.key"
# LDAP Suffix
suffix="dc=dominio,dc=local"
suffix="dc=dominio,dc=local"
sambaUnixIdPooldn="sambaDomainName=DOMINIO,${suffix}"
# Where are stored Users
</pre>
# Warning: if 'suffix' is not set here, you must set the full dn for usersdn
Potrebbe tornare utile anche impostare una differente scadenza per le password, in modo che non ne venga richiesta la sostituzione troppo di frequente:
usersdn="ou=Users,${suffix}"
<pre>
# Where are stored Computers
defaultMaxPasswordAge="180"
# Warning: if 'suffix' is not set here, you must set the full dn for computersdn
</pre>
computersdn="ou=Computers,${suffix}"
Questo parametro è poi utilizzato al momento della creazione di un utente e ogni volta che un utente si cambia password.<br/>
# Where are stored Groups
Configurare infine i percorsi per le home degli utenti e per le cartelle che conterranno i profiles nel caso di roaming profiles.
# Warning: if 'suffix' is not set here, you must set the full dn for groupsdn
<pre>
groupsdn="ou=Groups,${suffix}"
userSmbHome="\\SERVER\homes\%U"
# Where are stored Idmap entries (used if samba is a domain member server)
userProfile="\\SERVER\profiles\%U"
# Warning: if 'suffix' is not set here, you must set the full dn for idmapdn
</pre>
#idmapdn="ou=Idmap,${suffix}"
SERVER deve essere sostituito con il nome SAMBA del server che funziona come PDC (il server che stiamo configurando; lo stesso nome che verrà impostato più avanti nel file di configurazione di Samba). In questo esempio, inoltre, si è ritenuto di fornire uno script di logon comune a tutti gli utenti, anziché di uno script personale per ogni utente, pertanto si è impostato il seguente parametro:
# Where to store next uidNumber and gidNumber available for new users and groups
<pre>
# If not defined, entries are stored in sambaDomainName object.
userScript="logon.bat"
sambaUnixIdPooldn="sambaDomainName=${sambaDomain},${suffix}"
</pre>
# Default scope Used
Tale impostazione può essere poi cambiata per determinati utenti con esigenze particolari direttamente agendo sui dati LDAP dell'utente.<br/>
scope="sub"
Impostare infine il suffisso per gli indirizzi mail, anche se nel presente HOWTO non vengono configurati.
# Unix password encryption (CRYPT, MD5, SMD5, SSHA, SHA, CLEARTEXT)
<pre>
hash_encrypt="MD5"
mailDomain="dominio.local"
# if hash_encrypt is set to CRYPT, you may set a salt format.
</pre>
# default is "%s", but many systems will generate MD5 hashed
Il contenuto completo del file dovrebbe essere il seguente:<br/>
# passwords if you use "$1$%.8s". This parameter is optional!
'''/etc/smbldap-tools/smbldap.conf''':
crypt_salt_format="%s"
<pre>
##############################################################################
##############################################################################
##
#
General Configuration
# Unix Accounts Configuration
# ##############################################################################
# Put your own SID. To obtain this number do: "net getlocalsid".
SID="S-1-5-21-125945932-740595490-3132273231"
 
# Domain name the Samba server is in charged.
sambaDomain="DOMINIO"
realm="DOMINIO.LOCAL"
 
##############################################################################
#
# LDAP Configuration
#
#
##############################################################################
##############################################################################
# Slave LDAP server
# Login defs
slaveLDAP="127.0.0.1"
# Default Login Shell
# Slave LDAP port
userLoginShell="/bin/false"
slavePort="389"
# Home directory
 
userHome="/dominio/homes/%U"
# Master LDAP server: needed for write operations
# Default mode used for user homeDirectory
masterLDAP="127.0.0.1"
userHomeDirectoryMode="700"
# Master LDAP port
# Gecos
masterPort="389"
userGecos="System Computer"
 
# Default User (POSIX and Samba) GID
# Use TLS for LDAP
defaultUserGid="513"
# If set to 1, this option will use start_tls for connection
# Default Computer (Samba) GID
ldapTLS="1"
defaultComputerGid="515"
 
# Skel dir
# How to verify the server's certificate (none, optional or require)
skeletonDir="/etc/skel"
verify="require"
# Default password validation time (time in days) Comment the next line if
# CA certificate
# you don't want password to be enable for defaultMaxPasswordAge days (be
cafile="/etc/ldap/ssl/cacert.pem"
# careful to the sambaPwdMustChange attribute's value)
# certificate to use to connect to the ldap server
defaultMaxPasswordAge="180"
clientcert="/etc/ldap/ssl/servercrt.pem"
##############################################################################
# key certificate to use to connect to the ldap server
##
clientkey="/etc/ldap/ssl/serverkey.pem"
SAMBA Configuration
 
# ##############################################################################
# LDAP Suffix
# The UNC path to home drives location (%U username substitution)
suffix="dc=dominio,dc=local"
# Just set it to a null string if you want to use the smb.conf 'logon home'
# Where are stored Users
# directive and/or disable roaming profiles
usersdn="ou=Users,${suffix}"
userSmbHome="\\SERVER\homes\%U"
# Where are stored Computers
# The UNC path to profiles locations (%U username substitution)
computersdn="ou=Computers,${suffix}"
# Just set it to a null string if you want to use the smb.conf 'logon path'
# Where are stored Groups
# directive and/or disable roaming profiles
groupsdn="ou=Groups,${suffix}"
userProfile="\\SERVER\profiles\%U"
# Where are stored Idmap entries (used if samba is a domain member server)
# The default Home Drive Letter mapping
idmapdn="ou=Idmap,${suffix}"
# (will be automatically mapped at logon time if home directory exist)
# Where to store next uidNumber and gidNumber available for new users and groups
userHomeDrive="Z:"
sambaUnixIdPooldn="sambaDomainName=${sambaDomain},${suffix}"
# The default user netlogon script name (%U username substitution)
 
# if not used, will be automatically username.cmd
# Default scope Used
# make sure script file is edited under dos
scope="sub"
userScript="logon.bat"
 
# Domain appended to the users "mail"-attribute
# Unix password encryption (CRYPT, MD5, SMD5, SSHA, SHA, CLEARTEXT)
# when smbldap-useradd -M is used
hash_encrypt="MD5"
mailDomain="dominio.local"
# if hash_encrypt is set to CRYPT, you may set a salt format.
# default is "%s", but many systems will generate MD5 hashed
# passwords if you use "$1$%.8s". This parameter is optional!
crypt_salt_format="%s"
 
##############################################################################
##############################################################################
#
#
# Unix Accounts Configuration
# SMBLDAP-TOOLS Configuration
#
#
##############################################################################
##############################################################################
# Login defs
# Allows not to use smbpasswd (if with_smbpasswd == 0 in smbldap_conf.pm) but
# Default Login Shell
# prefer Crypt::SmbHash library
userLoginShell="/bin/false"
with_smbpasswd="0"
# Home directory
smbpasswd="/usr/bin/smbpasswd"
userHome="/dominio/homes/%U"
# Allows not to use slappasswd (if with_slappasswd == 0 in smbldap_conf.pm)
# Default mode used for user homeDirectory
# but prefer Crypt:: libraries
userHomeDirectoryMode="700"
with_slappasswd="0"
# Gecos
slappasswd="/usr/sbin/slappasswd"
userGecos="System Computer"
</pre>
# Default User (POSIX and Samba) GID
Può essere interessante notare che nella sezione Unix del file di configurazione precedente è presente la voce:
defaultUserGid="513"
<pre>
# Default Computer (Samba) GID
userLoginShell="/bin/false"
defaultComputerGid="515"
</pre>
# Skel dir
E' stata fatta questa scelta per evitare che gli utenti di dominio possano loggarsi sul server. Se avete utenti che utilizzano client Linux, come vi auguro, dovrete agire sui dati LDAP del singolo utente e modificare la sua shell. Se tutti i vostri utenti utilizzano client Linux, modificate la linea precedente come segue:
skeletonDir="/etc/skel"
<pre>
# Default password validation time (time in days) Comment the next line if
userLoginShell="/bin/bash"
# you don't want password to be enable for defaultMaxPasswordAge days (be
</pre>
# careful to the sambaPwdMustChange attribute's value)
Terminate le modifiche al file, bisogna cambiare i permessi per i file appena modificati al fine di aumentare la sicurezza del sistema ed impedire agli utenti di avere accesso alle password di amministratore di LDAP, scritta in chiaro nel file di configurazione precedentemente modificato.
defaultMaxPasswordAge="180"
<pre>
##############################################################################
# chmod 0644 /etc/smbldap-tools/smbldap.conf
##
# chmod 0600 /etc/smbldap-tools/smbldap_bind.conf
SAMBA Configuration
</pre><br/>
# ##############################################################################
 
# The UNC path to home drives location (%U username substitution)
== Configurazione del server LDAP ==
# Just set it to a null string if you want to use the smb.conf 'logon home'
Passiamo ora alla configurazione del server LDAP.<br/>
# directive and/or disable roaming profiles
 
userSmbHome="\\SERVER\homes\%U"
Innanzitutto effettuiamo un backup di LDAP:
# The UNC path to profiles locations (%U username substitution)
<pre>
# Just set it to a null string if you want to use the smb.conf 'logon path'
# slapcat > ~/slapd.ldif
# directive and/or disable roaming profiles
</pre>
userProfile="\\SERVER\profiles\%U"
Adesso dobbiamo recuperare gli schemi mancanti, che aggiungeremo poi alla configurazione di LDAP, e copiare in <code>/etc/ldap/schema</code> lo schema LDAP necessario per SAMBA.
# The default Home Drive Letter mapping
<pre>
# (will be automatically mapped at logon time if home directory exist)
# wget http://www.pepinet.com/download/samba/hdb.schema -P /etc/ldap/schema/
userHomeDrive="Z:"
# wget http://www.pepinet.com/download/samba/qmailuser.schema -P /etc/ldap/schema/
# The default user netlogon script name (%U username substitution)
# zcat /usr/share/doc/samba-doc/examples/LDAP/samba.schema.gz > /etc/ldap/schema/samba.schema
# if not used, will be automatically username.cmd
</pre>
# make sure script file is edited under dos
Quindi generate l'hash MD5 della password di root di LDAP:
userScript="logon.bat"
<pre>
# Domain appended to the users "mail"-attribute
# slappasswd -h {MD5}
# when smbldap-useradd -M is used
</pre>
mailDomain="dominio.local"
e prendete nota del risultato.<br/>
##############################################################################
Ora occorre modificare il file di configurazione di slapd (<code>/etc/ldap/slapd.conf</code>) aggiungendo nella sezione <code>Schema and objectClass definitions</code> lo schema per samba:
#
<pre>
# SMBLDAP-TOOLS Configuration
include /etc/ldap/schema/samba.schema
#
</pre>
##############################################################################
Nella sezione <code>Indexing options</code> aggiungere una serie di indicizzazioni che ottimizzeranno le interogazioni per l'utilizzo del server SAMBA:
# Allows not to use smbpasswd (if with_smbpasswd == 0 in smbldap_conf.pm) but
<pre>
# prefer Crypt::SmbHash library
index objectClass eq,pres
with_smbpasswd="0"
index uid,uidNumber,gidNumber,memberUid eq,pres
smbpasswd="/usr/bin/smbpasswd"
index ou,cn,mail,surname,givenname eq,pres,sub
# Allows not to use slappasswd (if with_slappasswd == 0 in smbldap_conf.pm)
index loginShell                        eq,pres
# but prefer Crypt:: libraries
index displayName                      pres,sub,eq
with_slappasswd="0"
index nisMapName,nisMapEntry            eq,pres,sub
slappasswd="/usr/sbin/slappasswd"
index sambaSID eq
</pre>
index sambaPrimaryGroupSID eq
Può essere interessante notare che nella sezione Unix del file di configurazione precedente è presente la voce:
index sambaDomainName eq
index sambaGroupType eq
index sambaSIDList eq
index uniqueMember eq
index default                          sub
</pre>
Bisogna consentire agli utenti di cambiare non solo la propria password LDAP, ma anche le password di SAMBA e contemporaneamente proteggere tali informazioni da un accesso pubblico sostituendo la riga:
<pre>
access to attribute=userPassword
</pre>
con:
<pre>
<pre>
userLoginShell="/bin/false"
access to attrs=userPassword,sambaNTPassword,sambaLMPassword,sambaPwdMustChange,sambaPwdLastSet
</pre>
</pre>
E' stata fatta questa scelta per evitare che gli utenti di dominio possano loggarsi sul server. Se avete utenti che utilizzano client Linux, come vi auguro, dovrete agire sui dati LDAP del singolo utente e modificare la sua shell. Se tutti i vostri utenti utilizzano client Linux, modificate la linea precedente come segue:
Infine aggiungere le informazioni per l'autenticazione:
<pre>
<pre>
userLoginShell="/bin/bash"
rootdn          "cn=admin,dc=dominio,dc=local"
rootpw          {MD5}Qhz9FD5FDD9YFKBJVAngcw==
</pre>
</pre>
Terminate le modifiche al file, bisogna cambiare i permessi per i file appena modificati al fine di aumentare la sicurezza del sistema ed impedire agli utenti di avere accesso alle password di amministratore di LDAP, scritta in chiaro nel file di configurazione precedentemente modificato.
Il contenuto del file dovrebbe essere il seguente:<br/>
'''/etc/ldap/sldap.conf''':
<pre>
<pre>
# chmod 0644 /etc/smbldap-tools/smbldap.conf
#######################################################################
# chmod 0600 /etc/smbldap-tools/smbldap_bind.conf
# Global Directives:
</pre><br/>
#sizelimit 20
 
timelimit -1
=Configurazione del server LDAP=
Passiamo ora alla configurazione del server LDAP.<br/>
 
Innanzitutto effettuiamo un backup di LDAP:
<pre>
slapcat > ~/slapd.ldif
</pre>
Adesso dobbiamo recuperare gli schemi mancanti, che aggiungeremo poi alla configurazione di LDAP, e copiare in <tt>/etc/ldap/schema</tt> lo schema LDAP necessario per SAMBA.
<pre>
# wget http://www.pepinet.com/download/samba/hdb.schema -P /etc/ldap/schema/
# wget http://www.pepinet.com/download/samba/qmailuser.schema -P /etc/ldap/schema/
# zcat /usr/share/doc/samba-doc/examples/LDAP/samba.schema.gz > /etc/ldap/schema/samba.schema
</pre>
Quindi generate l'hash MD5 della password di root di LDAP:
<pre>
slappasswd -h {MD5}
</pre>
e prendete nota del risultato.<br/>
Ora occorre modificare pesantemente il file di configurazione di slapd (<tt>/etc/ldap/slapd.conf</tt>) aggiungendo diverse sezioni. Il contenuto del file dovrebbe essere il seguente:<br/>
'''/etc/ldap/sldap.conf''':
<pre>
#######################################################################
# Global Directives:
sizelimit 20
timelimit -1
threads 8
threads 8


Riga 571: Riga 416:
include        /etc/ldap/schema/qmailuser.schema
include        /etc/ldap/schema/qmailuser.schema
include        /etc/ldap/schema/samba.schema
include        /etc/ldap/schema/samba.schema
include        /etc/ldap/schema/hdb.schema
#include        /etc/ldap/schema/hdb.schema


#########################################################
# Where the pid file is put. The init.d script
# Configurazione di TLS e SSL
# will not stop the server if you change this.
#########################################################
pidfile        /var/run/slapd/slapd.pid


TLSCertificateFile      /etc/ldap/ssl/servercrt.pem
# List of arguments that were passed to the server
TLSCertificateKeyFile  /etc/ldap/ssl/serverkey.pem
argsfile        /var/run/slapd/slapd.args
TLSCACertificateFile    /etc/ldap/ssl/cacert.pem


sasl-host server.dominio.local
# Read slapd.conf(5) for possible values
sasl-realm DOMINIO.LOCAL
 
# Mapping of SASL authentication identities to LDAP entries
authz-regexp
  uid=(.+),cn=(.+),cn=.+,cn=auth
  ldap:///dc=dominio,dc=local??sub?(|(uid=$1)(cn=$1@$2))
 
authz-regexp
  uidnumber=0\\\+gidnumber=0,cn=peercred,cn=external,cn=auth
  krb5PrincipalName=ldapmaster/admin@DOMINIO.LOCAL,ou=KerberosPrincipals,ou=Users,dc=dominio,dc=local
 
authz-regexp
  gidNumber=0\\\+uidNumber=0,cn=peercred,cn=external,cn=auth
  krb5PrincipalName=ldapmaster/admin@DOMINIO.LOCAL,ou=KerberosPrincipals,ou=Users,dc=dominio,dc=local
 
authz-regexp
  uid=(.+),cn=.+,cn=auth
  ldap:///dc=dominio,dc=local??sub?(|(uid=$1)(krb5PrincipalName=$1@DOMINIO.LOCAL))
 
sasl-secprops  noanonymous
security ssf=0
 
#####################################################
# Fine blocco TLS e SSL
#####################################################
 
# Where the pid file is put. The init.d script
# will not stop the server if you change this.
pidfile        /var/run/slapd/slapd.pid
 
# List of arguments that were passed to the server
argsfile        /var/run/slapd/slapd.args
 
# Read slapd.conf(5) for possible values
loglevel        none
loglevel        none


Riga 621: Riga 431:
modulepath      /usr/lib/ldap
modulepath      /usr/lib/ldap
moduleload      back_bdb
moduleload      back_bdb
moduleload      unique
moduleload      auditlog


# The maximum number of entries that is returned for a search operation
# The maximum number of entries that is returned for a search operation
#sizelimit 500
sizelimit 500


# The tool-threads parameter sets the actual amount of cpu's that is used
# The tool-threads parameter sets the actual amount of cpu's that is used
Riga 654: Riga 462:
# rootdn directive for specifying a superuser on the database. This is needed
# rootdn directive for specifying a superuser on the database. This is needed
# for syncrepl.
# for syncrepl.
# rootdn          "cn=admin,dc=dominio,dc=local"
rootdn          "cn=admin,dc=dominio,dc=local"
rootdn          "krb5PrincipalName=ldapmaster/admin@DOMINIO.LOCAL,ou=KerberosPrincipals,ou=Users,dc=dominio,dc=local"
rootpw          {MD5}8Fy5aWO9Ks1d5nFGx3aQ3D==
rootpw          {MD5}5S2YxFmBmhF3WTbY37t5KQ==


# Where the database file are physically stored for database #1
# Where the database file are physically stored for database #1
Riga 672: Riga 479:


# Indexing options for database #1
# Indexing options for database #1
#index          objectClass eq
index mail,mailAlternateAddress,objectClass,deliveryMode,accountStatus,ou pres,eq
index mail,mailAlternateAddress,objectClass,deliveryMode,accountStatus,ou pres,eq
index cn                    pres,sub,eq
index cn                    pres,sub,eq
Riga 686: Riga 494:
index givenName            pres,sub,eq
index givenName            pres,sub,eq
index default              sub
index default              sub
index krb5PrincipalName,krb5PrincipalRealm      eq,pres


# Password Hash Definition
# Password Hash Definition
Riga 692: Riga 499:


# Overlay Unique
# Overlay Unique
overlay unique
#overlay unique
unique_uri ldap:///dc=dominio,dc=local?uidNumber,uid,krb5PrincipalName?sub
#unique_uri ldap:///ou=Users,dc=dominio,dc=local?uidNumber,cn?sub
unique_uri ldap:///ou=Groups,dc=dominio,dc=local?gidNumber,cn?sub
#unique_uri ldap:///ou=Groups,dc=dominio,dc=local?gidNumber,cn?sub
 
# Overlay Auditlog
overlay auditlog
auditlog /var/log/ldapchanges.log


# Save the time that the entry gets modified, for database #1
# Save the time that the entry gets modified, for database #1
Riga 706: Riga 509:
# failure and to speed slapd shutdown.
# failure and to speed slapd shutdown.
checkpoint      512 30
checkpoint      512 30
# Where to store the replica logs for database #1
# Where to store the replica logs for database #1
# replogfile    /var/lib/ldap/replog
# replogfile    /var/lib/ldap/replog




####################################################
##########################################################
# Configurazione permessi per i vari utenti
# Configurazione dei permessi per i vari utenti
# dell'albero LDAP
# del'albero LDAP
####################################################
############################################################
 
# Heimdal User mapping
authz-regexp "gidNumber=0\\\+uidNumber=0,cn=peercred,cn=external,cn=auth"
        dn="krb5PrincipalName=ldapmaster/admin@DOMINIO.LOCAL,ou=KerberosPrincipals,ou=Users,dc=dominio,dc=local"
authz-regexp ^uid=([^,]+),cn=[^,]+,cn=auth$ uid=$1,ou=KerberosPrincipals,ou=Users,dc=dominio,dc=local" write


# The userPassword by default can be changed
# The userPassword by default can be changed
Riga 726: Riga 523:
# admin entry below
# admin entry below
# These access lines apply to database #1 only
# These access lines apply to database #1 only
access to attrs=userPassword,sambaNTPassword,sambaLMPassword,sambaPwdLastSet,sambaPwdMustChange,sambaPasswordHistory,krb5Key,krb5KeyVersionNumber
#access to attrs=userPassword,shadowLastChange
         by dn="krb5PrincipalName=ldapmaster/admin@DOMINIO.LOCAL,ou=KerberosPrincipals,ou=Users,dc=dominio,dc=local" write
access to attrs=userPassword,sambaNTPassword,sambaLMPassword,sambaPwdLastSet,sambaPwdMustChange,sambaPasswordHistory
         by dn="cn=admin,dc=dominio,dc=local" write
         by anonymous auth
         by anonymous auth
         by self write
         by self write
Riga 740: Riga 538:
# changes his/her own password.
# changes his/her own password.
access to attrs=shadowLastChange,sambaPwdLastSet,sambaPwdMustChange
access to attrs=shadowLastChange,sambaPwdLastSet,sambaPwdMustChange
         by dn="krb5PrincipalName=ldapmaster/admin@DOMINIO.LOCAL,ou=KerberosPrincipals,ou=Users,dc=dominio,dc=local" write
         by dn="cn=admin,dc=dominio,dc=local" write
         by self write
         by self write
         by * read
         by * read
Riga 758: Riga 556:
# can read everything.
# can read everything.
access to *
access to *
         by dn="krb5PrincipalName=ldapmaster/admin@DOMINIO.LOCAL,ou=KerberosPrincipals,ou=Users,dc=dominio,dc=local" write
         by dn="cn=admin,dc=dominio,dc=local" write
         by * read
         by * read


Riga 775: Riga 573:
# The base of your directory for database #2
# The base of your directory for database #2
#suffix        "dc=debian,dc=org"
#suffix        "dc=debian,dc=org"
</pre>
</pre>
 
Possiamo far ripartire <code>slapd</code> affinché tutte le modifiche apportate siano prese in considerazione.
=Configurazione dei client per LDAP=
Ogni volta che un client accede ad un server LDAP deve impostare la base di ricerca e, nel caso si trovi su un server differente, l'URL del server LDAP. Queste informazioni possono essere impostate come default nel file <tt>/etc/ldap/ldap.conf</tt> aggiungendo le righe:
* '''<tt>/etc/ldap/ldap.conf</tt>'''
<pre>
<pre>
HOST server.dominio.local
# /etc/init.d/slapd stop
BASE dc=dominio,dc=local
# rm -rf /var/lib/ldap/*
URI ldaps://127.0.0.1/
# slapadd -l ~/slapd.ldif
PORT 636
# slapindex
TLS_CACERT /etc/ldap/ssl/cacert.pem
# chown -Rf openldap:openldap /var/lib/ldap
TLS_REQCERT never
# /etc/init.d/slapd start
TIMELIMIT 2
</pre>
</pre>
=Primo avvio di slapd=
Si può controllare che il server sia correttamente partito eseguendo una query con i comandi:
Modifichiamo la configurazione dello script di avvio del server OpenLDAP: '''<code>/etc/default/slapd</code>'''
<pre>
<pre>
SLAPD_CONF=
# slapcat
SLAPD_PIDFILE=
# ldapsearch -x
SLAPD_SENTINEL_FILE=/etc/ldap/noslapd
SLAPD_OPTIONS=""
SLAPD_USER="openldap"
SLAPD_GROUP="openldap"
SLAPD_SERVICES="ldap:/// ldaps:/// ldapi:///"
export KRB5_KTNAME="/etc/ldap/ldap.keytab"
</pre>
</pre>
Stoppiamo il demone ldap e rimuoviamo il database del precedente albero:
La risposta deve essere un file LDIF. Se invece si ottiene un errore di connessione ricontrollare tutte le impostazioni e i file di log. Per controllare il funzionamento di <code>slapd</code> può sempre tornare utile fermare il servizio e farlo partire, anziché con gli script standard debian con il comando:
<pre>
<pre>
# /etc/init.d/slapd stop
# slapd -d 256
# rm -f /var/lib/ldap/*
</pre>
</pre>
Andiamo quindi a creare le impostazioni per il database del nuovo albero: '''<code>/var/lib/ldap/DB_CONFIG</code>'''
In tal modo viene avviato visualizzando varie informazioni di debug a video.
<br/>
 
== Configurazione dei client per LDAP ==
Ogni volta che un client accede ad un server LDAP deve impostare la base di ricerca e, nel caso si trovi su un server differente, l'URL del server LDAP. Queste informazioni possono essere impostate come default nel file <code>/etc/ldap/ldap.conf</code> aggiungendo le righe:
<pre>
<pre>
set_cachesize          0 150000000 1
BASE dc=dominio,dc=local
set_lg_regionmax        262144
URI ldap://127.0.0.1/
set_lg_bsize            2097152
set_lk_max_objects      1500
set_lk_max_locks        1500
set_lk_max_lockers      1500
set_flags              DB_LOG_AUTOREMOVE
</pre>
</pre>
Sistemiamo i permessi:
Una volta fatto questo è possibile verificare il corretto funzionamento di LDAP nuovamente con il comando:
<pre>
<pre>
# chown openldap.openldap /var/lib/ldap -R
# ldapsearch -x
# chown openldap.openldap /etc/ldap -R
# find /var/lib/ldap -type d -exec chmod 700 {} \;
# find /var/lib/ldap -type f -exec chmod 600 {} \;
# find /etc/ldap -type d -exec chmod 700 {} \;
# find /etc/ldap -type f -exec chmod 600 {} \;
# touch /var/log/ldapchanges.log
# chown openldap.openldap /var/log/ldapchanges.log /etc/sasldb2
# chmod 600 /var/log/ldapchanges.log /etc/sasldb2
</pre>
</pre>
e configuriamo logrotate: '''<code>/etc/logrotate.d/ldapchanges</code>'''
che dovrebbe fornire tutti i dati presenti nel server LDAP. Sempre pochi, ma in numero maggiore rispetto a quanto elencato la volta precedente.
<br/>
 
== Configurazione di Samba ==
Prima di iniziare a configurare Samba è necessario creare le directory nelle quali risiederanno le homes degli utenti, gli script di netlogon e i profili centralizzati (o profili roaming). Alcune di queste directory sono già state indicate nel file <code>/etc/smbldap-tools/smbldap.conf</code>, quindi è bene stare attenti a non commettere errori.<br/>
<pre>
<pre>
/var/log/ldapchanges.log {
# mkdir /dominio
        rotate 5
# mkdir /dominio/homes
        weekly 
# mkdir /dominio/profiles
        compress
# mkdir /dominio/netlogon
}
# mkdir /dominio/pubblica
</pre>
</pre>
Possiamo ora avviare slapd:
La configurazione di Samba si riduce a modificare il file <code>/etc/samba/smb.conf</code>. State attenti: il file è molto lungo ed è facile tralasciare qualcosa o inserire opzioni in conflitto tra loro. Per iniziare ci si basi sul file di esempio, funzionante e testato, riportato di seguito con gli opportuni commenti:
<pre>
<pre>
# /etc/init.d/slapd start
# mv /etc/samba/smb.conf /etc/samba/smb.conf.original
# touch /etc/samba/smb.conf
# nano /etc/samba/smb.conf
</pre>
</pre>
==Creazione albero LDAP iniziale==
'''/etc/samba/smb.conf''':
Possiamo ora creare la struttura di base del nostro albero.<br/>
Creiamo il file '''<code>/root/ldap_base.ldif</code>''' con questo contenuto:
<pre>
<pre>
dn: dc=dominio,dc=local
[global]
dc: dominio
  ### Configurazione di base del server ###
objectClass: top
      workgroup = DOMINIO
objectClass: domain
      netbios name = SERVER
      realm = dominio.local
      server string = server - dominio PDC server - Samba %v
      case sensitive = No
      username map = /etc/samba/usermap


dn: ou=Users,dc=dominio,dc=local
  ### Imposto il server come controller di dominio ###
ou: Users
      os level = 255
objectClass: top
      preferred master = yes
objectClass: organizationalUnit
      local master = yes
      domain master = yes
      domain logons = yes
      admin users = Administrator root @"Domain Admins"


dn: ou=KerberosPrincipals,ou=Users,dc=dominio,dc=local
  ### Opzioni di connessione e sicurezza. Configurazione Wins ###
ou: KerberosPrincipals
      security = user
objectClass: top
      guest ok = no
objectClass: organizationalUnit
      map to guest = Bad User
      encrypt passwords = yes
      null passwords = no
      hosts allow = 127.0.0.1 10.0.0.0/255.255.255.0
      wins support = yes
      idmap uid = 10000-90000
      idmap gid = 10000-90000
      idmap backend = ldap:ldap://127.0.0.1
      name resolve order = wins lmhosts host bcast
      dns proxy = no
      time server = yes
      socket options = TCP_NODELAY IPTOS_LOWDELAY SO_SNDBUF=8192 SO_RCVBUF=8192
      keepalive = 20
      preserve case = yes
      short preserve case = yes


dn: ou=Groups,dc=dominio,dc=local
  ### Configuro Winbind
ou: Groups
      winbind uid = 10000-90000
objectClass: top
      winbind gid = 10000-90000
objectClass: organizationalUnit
      winbind enum users = yes
 
      winbind enum groups = yes
dn: ou=Computers,dc=dominio,dc=local
      winbind separator = +
ou: Computers
      password server = 10.0.0.11
objectClass: top
      winbind use default domain = Yes
objectClass: organizationalUnit
      encrypt passwords = yes
 
dn: krb5PrincipalName=ldapmaster/admin@DOMINIO.LOCAL,ou=KerberosPrincipals,ou=Users,dc=dominio,dc=local
objectClass: top
objectClass: person
objectClass: krb5Principal
objectClass: krb5KDCEntry
krb5PrincipalName: ldapmaster/admin@DOMINIO.LOCAL
krb5KeyVersionNumber: 1
krb5MaxLife: 86400
krb5MaxRenew: 604800
krb5KDCFlags: 126
cn: ldapmaster/admin@dominio.local
sn: ldapmaster/admin@dominio.local
userPassword: {MD5}5S2YxFmBmhF3WTbY37t5KQ==
</pre>
Quindi importiamo il file ldif nel nostro albero:
<pre>
# ldapadd -x -D krb5PrincipalName=ldapmaster/admin@DOMINIO.LOCAL,ou=KerberosPrincipals,ou=Users,dc=dominio,dc=local -w password_root_ldap -f /root/ldap_base.ldif
</pre>
che dovrebbe dare come output:
<pre>
adding new entry "dc=dominio,dc=local"


adding new entry "ou=Users,dc=dominio,dc=local"
  ### Impedisco gli errori getpeername dei client XP
      smb ports = 139


adding new entry "ou=KerberosPrincipals,ou=Users,dc=dominio,dc=local"
  ### Configurazione dei log ###
      log file = /var/log/samba/log.%m
      log level = 2
      max log size = 50


adding new entry "ou=Groups,dc=dominio,dc=local"
  ### Impostazione charset corretto ###
        hide unreadable = yes
      hide dot files = yes
      unix charset = ISO8859-1
      dos charset = UTF-8
      display charset = UTF-8


adding new entry "ou=Computers,dc=dominio,dc=local"
      panic action = /usr/share/samba/panic-action %d


adding new entry "krb5PrincipalName=ldapmaster/admin@DOMINIO.LOCAL,ou=KerberosPrincipals,ou=Users,dc=dominio,dc=local"
  ### Configurazione del supporto a LDAP ###
</pre>
      passdb backend = ldapsam:ldap://127.0.0.1
Si può controllare che il server sia correttamente partito eseguendo una query con i comandi:
      ldap suffix = dc=dominio,dc=local
<pre>
      ldap machine suffix = ou=Computers
# slapcat
      ldap user suffix = ou=Users
# ldapsearch -x
      ldap group suffix = ou=Groups
</pre>
      ldap idmap suffix = ou=Idmap
La risposta deve essere un file LDIF. Se invece si ottiene un errore di connessione ricontrollare tutte le impostazioni e i file di log. Per controllare il funzionamento di <tt>slapd</tt> può sempre tornare utile fermare il servizio e farlo partire, anziché con gli script standard debian con il comando:
      ldap admin dn = cn=admin,dc=dominio,dc=local
<pre>
      enable privileges = yes
# slapd -d 256
      ldap delete dn = Yes
</pre>
        ldap ssl = no
In tal modo viene avviato visualizzando varie informazioni di debug a video.


=Configurazione di Kerberos=
  ### Permetto il cambio password da Windows
==Rimozione dei servizi inutili==
   ### Nota: con questa configurazione gli utenti non potranno
Iniziamo modificando il file '''<code>/etc/inetd.conf</code>''' e rimuoviamo alcuni servizi kerberizzati attivati di default:
   ### effettuare il login sulla shell del server, ma solo
<pre>
  ### dai client XP
....
      ldap password sync = yes
#ident          stream  tcp    wait   identd  /usr/sbin/identd        identd
      pam password change = Yes
....
      unix password sync = No
#krb_prop      stream  tcp    nowait  root    /usr/sbin/tcpd /usr/sbin/hpropd
#kshell stream  tcp    nowait  root    /usr/sbin/tcpd /usr/lib/heimdal-servers/rshd -k
#ftp    stream  tcp    nowait  root    /usr/sbin/tcpd /usr/lib/heimdal-servers/ftpd -a plain
#telnet stream  tcp    nowait  root   /usr/sbin/tcpd /usr/lib/heimdal-servers/telnetd -a none
#pop-3  stream  tcp    nowait  root    /usr/sbin/tcpd /usr/lib/heimdal-servers/popper
#kx    stream  tcp    nowait  root    /usr/sbin/tcpd /usr/lib/heimdal-servers/kxd
</pre>
Riavviamo quindi <code>inetd</code>:
<pre>
# /etc/init.d/openbsd-inetd restart
</pre>
==Kerberos KDC==
Configuriamo il Kerberos KDC modificando il file '''<code>/etc/krb5.conf</code>'''
<pre>
[libdefaults]
        ticket_lifetime = 80000
        renew_lifetime = 80000
        default_realm = DOMINIO.LOCAL
        default_keytab_name = FILE:/etc/krb5.keytab
        default_etypes = des3-hmac-sha1 des-cbc-crc des-cbc-md5 des-cbc-md4 aes256-cts arcfour-hmac-md5
        default_etypes_des = des3-hmac-sha1 des-cbc-crc des-cbc-md5 des-cbc-md4 aes256-cts arcfour-hmac-md5
        default_tkt_enctypes = des3-hmac-sha1 des-cbc-crc des-cbc-md5 des-cbc-md4 aes256-cts arcfour-hmac-md5
        default_tgs_enctypes = des3-hmac-sha1 des-cbc-crc des-cbc-md5 des-cbc-md4 aes256-cts arcfour-hmac-md5
        kdc_timesync = 1
        forwardable = true
        proxiable = true


# The following libdefaults parameters are only for Heimdal Kerberos.
  ### Profili mobili, directory home, script di logon ###
        v4_instance_resolve = false
      logon home = \\%L\homes\%U\
        v4_name_convert = {
      logon drive = H:
                host = {
      logon path = \\%L\profiles\%U
                        rcmd = host
      logon script = logon.bat
                        ftp = ftp
                }
                plain = {
                        something = something-else
                }
        }


[realms]
  ### Script LDAP per gestione utenti e gruppi ###
DOMINIO.LOCAL = {
      passwd program = /usr/sbin/smbldap-passwd %u
        kdc = server.dominio.local
      passwd chat = *New*password* %n\n *Retype*new*password* %n\n *all*authen$
        admin_server = server.dominio.local
      add user script = /usr/sbin/smbldap-useradd -m "%u"
        default_domain = dominio.local
      ldap delete dn = Yes
}
      delete user script = /usr/sbin/smbldap-userdel "%u"
      add machine script = /usr/sbin/smbldap-useradd -w "%u"
      add group script = /usr/sbin/smbldap-groupadd -p "%g"
      delete group script = /usr/sbin/smbldap-groupdel "%g"
      add user to group script = /usr/sbin/smbldap-groupmod -m "%u" "%g"
      delete user from group script = /usr/sbin/smbldap-groupmod -x "%u" "%g"
      set primary group script = /usr/sbin/smbldap-usermod -g "%g" "%u"
 
  ### Comando per loggare login e logoff (Legge amministratore di sistema)
      root preexec = /etc/samba/log_access_login.bash "%L" "%U" "%G" "%H" "%u"$
      root postexec = /etc/samba/log_access_login.bash "%L" "%U" "%G" "%H" "%u$
 
  ### Sistema di stampa ###
      load printers = yes
      printcap name = /etc/printcap
      printing = cups
      printcap name = cups
      ; Se desidero che solo il gruppo indicato possa amministrare le stampanti
      ; NOTA: il gruppo deve essere creato nella struttura LDAP
      ;printer admin = @sambaadmins


[domain_realm]
        .dominio.local  = DOMINIO.LOCAL
        dominio.local  = DOMINIO.LOCAL


[kdc]
  ### Condivisioni ###
    enable-kerberos4 = false
    kdc_warn_pwexpire = 7
    database = {
        realm = DOMINIO.LOCAL
        dbname = ldap:ou=Users,dc=dominio,dc=local
        hdb-ldap-structural-object = inetOrgPerson
        mkey_file = /var/lib/heimdal-kdc/m-key
        acl_file = /etc/kadmind.acl
        log_file = /var/log/kdc-db.log
    }
    hdb-ldap-create-base = ou=KerberosPrincipals,ou=Users,dc=dominio,dc=local
   
[logging]
        kdc = FILE:/var/log/heimdal/kdc.log
        admin_server = FILE:/var/log/heimdal/admin.log
        default = FILE:/var/log/heimdal/default.log


[appdefaults]
### Percorso degli script di logon
pam = {
[netlogon]
  ticket_lifetime = 1d
      comment = Network Logon Service
  renew_lifetime = 1d
      path = /dominio/netlogon
  forwardable = true
      guest ok = no
  proxiable = true
      writable = yes
}
      browseable = no
</pre>
      share modes = no
Modifichiamo quindi le ACL del KDC: '''<code>/etc/kadmind.acl</code>'''
      admin users = @"Domain Admins"
<pre>
ldapmaster/admin@DOMINIO.LOCAL  add,delete,get    host/*@DOMINIO.LOCAL
*                              NO cpw            *@DOMINIO.LOCAL
kadmin/admin@DOMINIO.LOCAL      all
root/admin@DOMINIO.LOCAL        all
addmachine/admin@DOMINIO.LOCAL  all
</pre>
Rimuoviamo i vecchi dati del kdc e riavviamo i servizi:
<pre>
# mkdir -p /var/log/heimdal
# rm -rf /etc/krb5.keytab
# /etc/init.d/heimdal-kcm restart
# /etc/init.d/heimdal-kdc restart
</pre>
==Inizializzazione reame Kerberos==
Inizializziamo ora il reame kerberos:
<pre>
# kstash --random-key
# kadmin -l init --realm-max-ticket-life=unlimited --realm-max-renewable-life=unlimited DOMINIO.LOCAL
</pre>
e creiamo le chiavi per il server e i suoi servizi (samba e ldap):
<pre>
# kadmin -l add --random-key --max-ticket-life=unlimited --max-renewable-life=unlimited --expiration-time=never \
  --pw-expiration-time=never --attributes= host/server.dominio.local
# kadmin -l add --random-key --max-ticket-life=unlimited --max-renewable-life=unlimited --expiration-time=never \
  --pw-expiration-time=never --attributes= host/server
# kadmin -l ext_keytab host/server.dominio.local
# kadmin -l ext_keytab host/server
# kadmin -l add --random-key --max-ticket-life=unlimited --max-renewable-life=unlimited --expiration-time=never \
  --pw-expiration-time=never --attributes= ldap/server.dominio.local
# kadmin -l add --random-key --max-ticket-life=unlimited --max-renewable-life=unlimited --expiration-time=never \
  --pw-expiration-time=never --attributes= ldap/server
# kadmin -l ext_keytab -k /etc/ldap/ldap.keytab ldap/server.dominio.local
# kadmin -l ext_keytab -k /etc/ldap/ldap.keytab ldap/server
# kadmin -l add --random-key --max-ticket-life=unlimited --max-renewable-life=unlimited --expiration-time=never \
  --pw-expiration-time=never --attributes= cifs/server.dominio.local
# kadmin -l add --random-key --max-ticket-life=unlimited --max-renewable-life=unlimited --expiration-time=never \
  --pw-expiration-time=never --attributes= cifs/server
# kadmin -l ext_keytab cifs/server.dominio.local
# kadmin -l ext_keytab cifs/server
</pre>
Sistemiamo ora i permessi per il keytab ldap:
<pre>
# chown openldap.openldap /etc/ldap/ldap.keytab
# chmod 400 /etc/ldap/ldap.keytab
</pre>
e impostiamo la password per due principal kerberos:
<pre>
# kadmin -l cpw --password=secret1 ldapmaster/admin
# kadmin -l cpw --password=secret1 kadmin/admin
</pre>
Infine riavviamo ancora il <code>kdc</code>:
<pre>
# /etc/init.d/heimdal-kcm restart
# /etc/init.d/heimdal-kdc restart
</pre>


=Configurazione di SASL=
### Percorso per i roaming profiles
Configuriamo SASL (si veda [[http://en.wikipedia.org/wiki/Simple_Authentication_and_Security_Layer Wikipedia]] per una descrizione di questo Framework) per utilizzare il reame kerberos e le informazioni salvate su LDAP. Modifichiamo innanzitutto il file '''<code>/etc/default/saslauthd</code>''':
[profiles]
<pre>
      comment = Profili degli utenti
DESC="SASL Authentication Daemon"
      path = /dominio/profiles
NAME="saslauthd"
      writeable = yes
MECH_OPTIONS=""
      browseable = no
THREADS=5
      guest ok = no
START=yes
      hide files = /desktop.ini/ntuser.ini/NTUSER.*/
MECHANISMS="ldap"
      create mask = 0600
OPTIONS="-m /var/run/saslauthd"
      directory mask = 0700
</pre>
      csc policy = disable
Poi il file '''<code>/usr/lib/sasl2/slapd.conf</code>''':
      profile acls = Yes
<pre>
pwcheck_method: saslauthd
</pre>
e il file '''<code>/etc/saslauthd.conf</code>''':
<pre>
ldap_servers: ldap://127.0.0.1
ldap_port: 389
ldap_version: 3
ldap_referrals: no
ldap_search_base: dc=dominio,dc=local
</pre>
Sistemiamo i permessi e riavviamo il servizio:
<pre>
# chown openldap.openldap /usr/lib/sasl2/slapd.conf
# chmod 400 /usr/lib/sasl2/slapd.conf
# /etc/init.d/saslauthd restart
</pre>


=Configurazione di Samba=
### Condivisione stampanti
Prima di iniziare a configurare Samba è necessario creare le directory nelle quali risiederanno le homes degli utenti, gli script di netlogon e i profili centralizzati (o profili roaming). Alcune di queste directory sono già state indicate nel file <tt>/etc/smbldap-tools/smbldap.conf</tt>, quindi è bene stare attenti a non commettere errori.<br/>
[printers]
<pre>
       comment = Stampanti
# mkdir /dominio
       browseable = no
# mkdir /dominio/homes
       path = /var/spool/samba
# mkdir /dominio/profiles
       printable = yes
# mkdir /dominio/netlogon
       public = no
# mkdir /dominio/pubblica
       writable = no
</pre>
       create mode = 0700
La configurazione di Samba si riduce a modificare il file <tt>/etc/samba/smb.conf</tt>. State attenti: il file è molto lungo ed è facile tralasciare qualcosa o inserire opzioni in conflitto tra loro. Per iniziare ci si basi sul file di esempio, funzionante e testato, riportato di seguito con gli opportuni commenti:
<pre>
# mv /etc/samba/smb.conf /etc/samba/smb.conf.original
# touch /etc/samba/smb.conf
# nano /etc/samba/smb.conf
</pre>
'''/etc/samba/smb.conf''':
<pre>
[global]
  ### Configurazione di base del server ###
       workgroup = DOMINIO
       netbios name = SERVER
       realm = dominio.local
      server string = DOMINOP PDC Server - Samba %v
      case sensitive = No
      use kerberos keytab = yes
      use spnego = yes
      client NTLMv2 auth = yes
      username map = /etc/samba/usermap
     
  ### Imposto il server come controller di dominio ###
      os level = 255
       preferred master = yes
       local master = yes
       domain master = yes
      domain logons = yes
       admin users = root addmachine @"Domain Admins"


 
### I client Windows si aspettano questa cartella come fonte per i drivers
  ### Opzioni di connessione e sicurezza. Configurazione Wins ###
[print$]
       security = user
      comment = Drivers delle stampanti
      path = /var/lib/samba/printers
      browseable = yes
       read only = yes
       guest ok = no
       guest ok = no
      map to guest = Bad User
      encrypt passwords = yes
      null passwords = no
      hosts allow = 127.0.0.1 10.0.0.0/255.0.0.0
      wins support = yes
      idmap uid = 10000-90000
      idmap gid = 10000-90000
      idmap backend = ldap:ldaps://127.0.0.1
      name resolve order = wins lmhosts host bcast
      dns proxy = yes
      time server = yes
      socket options = TCP_NODELAY IPTOS_LOWDELAY SO_SNDBUF=8192 SO_RCVBUF=8192
      keepalive = 20
      preserve case = yes
      short preserve case = yes
 
  bind interfaces only = yes
      interfaces = bond0, lo


  ### Configuro Winbind
### Home folders degli utenti
      winbind uid = 10000-90000
[homes]
      winbind gid = 10000-90000
      path = /dominio/homes/%U
      winbind enum users = yes
      comment = Home directory
      winbind enum groups = yes
      browseable = no
      winbind separator = +
      writeable = yes
      password server = server_name
      valid users = %S
      winbind use default domain = Yes
      read only = no
      encrypt passwords = yes
      guest ok = no
      inherit permissions = yes
      admin users = %u
      write list = %u
      read list = %u
      create mask = 0700
      directory mask = 0700


  ### Impedisco gli errori getpeername dei client XP
### Directory Pubblica
      smb ports = 139
[pubblica]
 
      path = /dominio/pubblica
  ### Configurazione dei log ###
      comment = Directory Pubblica
      log file = /var/log/samba/log.%m
      read only = No
      log level = 2
      create mask = 0660
      max log size = 50
      directory mask = 2770
      debug level = 1
      hide special files = yes
      syslog = 0
      hide files = /lost+found/
      utmp = Yes
      acl group control = yes
     
      inherit acls = yes
  ### Impostazione charset corretto ###
      map acl inherit = yes
      hide unreadable = yes
      inherit permissions = yes
      hide dot files = yes
      map archive = no
      unix charset = ISO8859-1
      dos charset = UTF-8
      display charset = UTF-8
      restrict anonymous = 0


      panic action = /usr/share/samba/panic-action %d
# Per condividere l'unità CD del server
;[cdrom]
      ; comment = Samba server CD
      ; writable = no
      ; locking = no
      ; path = /media/cdrom0
      ; public = yes


  ### Configurazione del supporto a LDAP ###
    ; Per il mount - umount automatico del CD
      passdb backend = ldapsam:ldaps://127.0.0.1
    ; Perchè funzioni il file /etc/fstab deve contenere una
      ldap admin dn = krb5PrincipalName=ldapmaster/admin@DOMINIO.LOCAL,ou=KerberosPrincipals,ou=Users,dc=dominio,dc=local
    ; voce: /dev/hdc0 /media/cdrom iso9660 defaults,noauto,ro,user 0 0
      ldap ssl = On
    ;preexec = /bin/mount /cdrom
      ldapsam:trusted = yes
    ; postexec = /bin/umount /cdrom
      ldap suffix = dc=dominio,dc=local
</pre>
      ldap machine suffix = ou=Computers
Una volta che abbiamo il file di configurazione pronto, possiamo verificare che non contenga errori con il comando:
      ldap user suffix = ou=Users
<pre>
      ldap group suffix = ou=Groups
# testparm
      ldap idmap suffix = ou=Idmap
</pre>
      enable privileges = yes
Modifichiamo anche il file <code>/etc/samba/usermap</code>:
      ldap delete dn = Yes
<pre>
      ldap ssl = no
root = DOMINIO.LOCAL\root/admin
 
Administrator = DOMINIO.LOCAL\Administrator/admin
  ### Permetto il cambio password da Windows
</pre>
      ldap password sync = yes
e scarichiamo lo script <code>log_access_login.bash</code> che ci servirà per loggare gli accessi al dominio:
      pam password change = Yes
<pre>
      unix password sync = Yes
# wget http://www.pepinet.com/download/samba/log_access_login.bash -P /etc/samba
      pam password change = no
# chmod 700 /etc/samba/log_access_login.bash
 
</pre>
  ### Profili mobili, directory home, script di logon ###
Sistemiamo ora le ultime directory necessarie:
      logon home = \\%L\homes\%U\
<pre>
      logon drive = H:
# mkdir -p /var/log/samba/login-logoff
      logon path = \\%L\profiles\%U
# rm -rf /etc/samba/*tdb
      logon script = %U.bat OR netlogon.bat
# rm -rf /var/lib/samba/*tdb
 
# rm -rf /var/lib/samba/*dat
  ### Script LDAP per gestione utenti e gruppi ###
# rm -f /var/log/samba/*
      passwd program = /usr/sbin/smbldap-passwd %u
</pre>
      passwd chat = *New*password* %n\n *Retype*new*password* %n\n *all*authentication*token*updated*
facciamo memorizzare a samba la password dell'utente ldap da usare per la connessione:
      add user script = /usr/sbin/smbldap-useradd -m -a "%u"
<pre>
      ldap delete dn = Yes
# smbpasswd -w password
      delete user script = /usr/sbin/smbldap-userdel "%u"
</pre>
      add machine script = /usr/sbin/smbldap-useradd -w "%u"
e riavviamo il servizio:
      add group script = /usr/sbin/smbldap-groupadd -p "%g"
<pre>
      delete group script = /usr/sbin/smbldap-groupdel "%g"
# /etc/init.d/samba restart
      add user to group script = /usr/sbin/smbldap-groupmod -m "%u" "%g"
</pre>
      delete user from group script = /usr/sbin/smbldap-groupmod -x "%u" "%g"
Adesso che abbiamo un PDC funzionante, dobbiamo prendere nota del nuovo SID:
      set primary group script = /usr/sbin/smbldap-usermod -g "%g" "%u"
<pre>
 
# net getlocalsid DOMINIO
  ### Sistema di stampa ###
</pre>
      load printers = yes
Quindi andiamo a modificare il file <code>/etc/smbldap-tools/smbldap.conf</code> inserendo il SID appena ottenuto, controllando nel frattempo gli indirizzi dei 2 server LDAP in modo che coincidano con il server locale (127.0.0.1).
      printcap name = /etc/printcap
<pre>
      printing = cups
SID="S-1-5-21-2318037123-1631426476-2439636316"
      printcap name = cups
sambaDomain="DOMINIO"
      ; Se desidero che solo il gruppo indicato possa amministrare le stampanti
realm="dominio.local"
      ; NOTA: il gruppo deve essere creato nella struttura LDAP
slaveLDAP="127.0.0.1"
      ;printer admin = @sambaadmins
slavePort="389"
 
masterLDAP="127.0.0.1"
  ### Comando per loggare login e logoff (Legge amministratore di sistema)
masterPort="389"
      root preexec = /etc/samba/log_access_login.bash "%L" "%U" "%G" "%H" "%u" "%S" "%I" "%m" ON
</pre>
      root postexec = /etc/samba/log_access_login.bash "%L" "%U" "%G" "%H" "%u" "%S" "%I" "%m" OFF
Il resto del file va lasciato invariato.
 
 
  ### Condivisioni ###
 
### Percorso degli script di logon
[netlogon]
      comment = Network Logon Service
      path = /dominio/netlogon
      guest ok = no
      writable = yes
      browseable = no
      share modes = no
      admin users = @"Domain Admins"


### Percorso per i roaming profiles
== Popolamento del database LDAP ==
[profiles]
Per un funzionamento corretto SAMBA ha bisogno di diversi gruppi predefiniti e 2 utenti: Administrator e nobody.<br/>
      comment = Profili degli utenti
La tabella seguente riepiloga i gruppi e gli utenti di default di un dominio Windows:
      path = /dominio/profiles
{{Box | Nome - UID - Tipo |
      writeable = yes
Domain Administrator - 500 - Utente<br/>
      browseable = no
Domain Guest - 501 - Utente<br/>
      guest ok = no
Domain KRBTGT - 502 - Utente<br/>
      hide files = /desktop.ini/ntuser.ini/NTUSER.*/
Domain Admins - 512 - Gruppo<br/>
      create mask = 0600
Domain Users - 513 - Gruppo<br/>
      directory mask = 0700
Domain Guests - 514 - Gruppo<br/>
      csc policy = disable
Domain Computers - 515 - Gruppo<br/>
      profile acls = Yes
Domain Controllers - 516 - Gruppo<br/>
 
Domain Certificate Admins - 517 - Gruppo<br/>
### Condivisione stampanti
Domain Schema Admins - 518 - Gruppo<br/>
[printers]
Domain Enterprise Admins - 519 - Gruppo<br/>
      comment = Stampanti
Domain Policy Admins - 520 - Gruppo<br/>
      browseable = no
Builtin Admins - 544 - Alias<br/>
      path = /var/spool/samba
Builtin users - 545 - Alias<br/>
      printable = yes
Builtin Guests - 546 - Alias<br/>
      public = no
Builtin Power Users - 547 - Alias<br/>
      writable = no
Builtin Account Operators - 548 - Alias<br/>
      create mode = 0700
Builtin System Operators - 549 - Alias<br/>
 
Builtin Print Operators - 550 - Alias<br/>
### I client Windows si aspettano questa cartella come fonte per i drivers
Builtin Backup Operators - 551 - Alias<br/>
[print$]
Builtin Replicator - 552 - Alias<br/>
      comment = Drivers delle stampanti
Builtin RAS Servers - 553 - Alias<br/>
      path = /var/lib/samba/printers
}}
      browseable = yes
Inoltre, affinché si riesca ad aggiungere computer al dominio in modo automantico (da macchine Windows), deve esistere un utente con uid = 0 da utilizzare per questa operazione. Tale utente può essere un utente root (da aggiungere a mano) o lo stesso Administrator cambiandogli l'uid. Quest'ultima è la scelta presa in questa configurazione, in modo da avere un utente Administrator che è Administrator per Samba e root per il "dominio" UNIX.
      read only = yes
Per creare i gruppi predefiniti e gli utenti utilizzati da Samba è possibile procedere in due modi.
      guest ok = no
=== 1 - Utilizzo degli script forniti con smbldap-tools ===
 
La prima via consiste nel fare uso di alcuni script forniti con il pacchetto <code>smbldap-tools</code> che abbiamo già installato:
### Home folders degli utenti
<pre>
[homes]
# smbldap-populate -a root -k 0
      path = /dominio/homes/%U
# smbldap-useradd -a -m -c "Admin" Administrator
      comment = Home directory
# smbldap-usermod -G "Domain Admins" Administrator
      browseable = no
</pre>
      writeable = yes
Il parametro "-k 0" imposta l'UID di Administrator a 0, facendolo di fatto coincidere con l'utente root. Gli altri comandi fanno sì che Administrator sia aggiunto al gruppo dei Domain Admins. Durante l'esecuzione del comando vengono riepilogati i record aggiunti e vi verrà chiesto di cambiare (se volete) la password di Administrator; potete tranquillamente riscrivere la stessa password già impostata precedentemente.<br/>
      valid users = %S
Per verificare lo stato del database LDAP e i record aggiunti potete usare i comandi:
      read only = no
<pre>
      guest ok = no
# ldapsearch -x | less
      inherit permissions = yes
</pre>
      admin users = %u
e:
      write list = %u
<pre>
      read list = %u
# ldapsearch -x uid=Administrator
      create mask = 0700
</pre>
      directory mask = 0700
Su alcuni howto ho trovato suggerito, a questo punto, di cambiare ancora la password di Administrator con il comando:
<pre>
# smbldap-passwd Administrator
</pre>
Sebbene non mi sia chiaro il motivo, l'ho fatto, reinserendo nuovamente la stessa password utilizzata fino a questo punto della guida.
Questo sarà anche il comando che dovrà essere normalmente utilizzato per la gestione delle password.


### Directory condivisa
=== 2 - Utilizzo della GUI phpLDAPadmin ===
[pubblica]
Il secondo metodo prevede l'utilizzo della GUI di phpLDAPadmin. Per operazioni così lunghe e ripetitive come il popolamento iniziale di un database LDAP è un metodo che sconsiglio, ma può essere utile a questo punto osservare il funzionamento di questa GUI.<br/>
      path = /dominio/pubblica
Innanzitutto bisogna collegarci con un browser al nostro server:
      read only = No
<pre>
      create mask = 0660
https://10.0.0.11/phpldapadmin
      directory mask = 2770
</pre>
      hide special files = yes
Cliccate sul link di login e inserite le seguenti informazioni:
      hide files = /lost+found/
<pre>
      acl group control = yes
Login DN: cn=admin,dc=dominio,dc=local
      inherit acls = yes
Password: password
      map acl inherit = yes
</pre>
      inherit permissions = yes
[[Immagine:Sambapdc01.jpg|center]]<br/>[[Immagine:Sambapdc02.jpg|center]]<br/>
      map archive = no
Quindi, nella sezione di sinistra, espandete la radice LDAP relativa al vostro dominio. Cliccate sull'unità organizzativa che vi interessa (ou=Users oppure ou=Groups) e selezionate la voce '''Create ner entry here".
[[Immagine:Sambapdc04.jpg|center]]
Selezionate il template corretto ('''Samba3 Account''' se volete creare un nuovo utente e '''Samba3 Group Mapping''' se volete creare un nuovo gruppo) e immettete le voci nei campi di definizione del template stesso.
{{ Warningbox | A differenza della procedura di creazione utenti con i smbldap-tools, che essendo interfacciati con gli strumenti linux di gestione utenti coprivano automaticamente ogni aspetto della creazione di nuove entry, utilizzando phpldapadmin dovrete '''creare a mano''' la home directory del nuovo utente, dato che l'interfaccia non lo farà per voi }} Per questo motivo solitamente consiglio di utilizzare i smbldap-tools per la creazione di nuovi gruppi e nuovi utenti e di utilizzare phpldapadmin per modifiche a utenti e gruppi già esistenti, quando navigare da console tra le proprietà di ogni entry può diventare difficoltoso.<br/>
Ricordatevi, al termine del processo di creazione di gruppi e utenti, di cambiare la password di Administrator come indicato nel paragrafo precedente:
<pre>
smbldap-passwd Administrator
</pre>


# Per condividere l'unità CD del server
== Configurazione delle autenticazioni Unix ==
;[cdrom]
A questo punto occorre configurare il nostro server affinchè veda gli utenti LDAP come normali utenti unix di sistema.
      ; comment = Samba server CD
=== Installazione del demone name service caching daemon (nscd) ===
      ; writable = no
Poichè il nostro server LDAP sarà consultato in maniera continuativa, potrebbe essere una buona idea installare un servizio di cache per alcuni dati degli utenti. In questo modo i dati contenuti in cache saranno forniti senza eseguire un accesso al database LDAP, velocizzando di conseguenza i tempi di risposta del server. Il demone nscd (name service caching daemon) esegue esattamente questa cosa:
      ; locking = no
      ; path = /media/cdrom0
      ; public = yes
 
    ; Per il mount - umount automatico del CD
    ; Perchè funzioni il file /etc/fstab deve contenere una
    ; voce: /dev/hdc0 /media/cdrom iso9660 defaults,noauto,ro,user 0 0
    ;preexec = /bin/mount /cdrom
    ; postexec = /bin/umount /cdrom
</pre>
Una volta che abbiamo il file di configurazione pronto, possiamo verificare che non contenga errori con il comando:
<pre>
<pre>
# testparm
# apt-get install nscd
</pre>
</pre>
Modifichiamo anche il file <code>/etc/samba/usermap</code>:
La configurazione di default è più che sufficiente per i nostri scopi.<br/>
Questo potrebbe inoltre essere un buon momento per riavviare il demone di Samba:
<pre>
<pre>
addmachine = DOMINIO.LOCAL\addmachine/admin
# /etc/init.d/samba restart
root = DOMINIO.LOCAL\root/admin
</pre>
</pre>
e scarichiamo lo script <code>log_access_login.bash</code> che ci servirà per loggare gli accessi al dominio:
 
=== Installazione di libnss-ldap ===
Per prima cosa installeremo il pacchetto libnss-ldap, con il classico comando:
<pre>
<pre>
# wget http://www.pepinet.com/download/samba/log_access_login.bash -P /etc/samba
# apt-get install libnss-ldap
# chmod 700 /etc/samba/log_access_login.bash
</pre>
</pre>
Modifichiamo inoltre il file <code>/etc/request-key.conf</code> aggiungendo:
Non preoccupatevi delle domande che vi vengono poste durante l'installazione. Non appena terminata, infatti, andremo a riconfigurare il pacchetto con il comando:
<pre>
<pre>
create  cifs.spnego    *      *              /usr/sbin/cifs.upcall %k %d
# dpkg-reconfigure libnss-ldap
</pre>
</pre>
sistemiamo ora le ultime directory necessarie:
Rispondete in questo modo alle domande che vi vengono poste dall'installer:
* Server LDAP: 127.0.0.1
* Distinguished Name (DN): dc=dominio,dc=local
* LDAP Version: 3
* E' richiesto l'utente per il database LDAP: no
* Privilegi speciali LDAP per root: sí
* Configurazione leggibile e scrivibile solo dal propietario: sí
* Account LDAP per root cn=admin,dc=dominio,dc=local
* Password LDAP di root: password
A questo punto bisogna modificare il file <code>/etc/nsswitch.conf</code> cambiando le tre linee
<pre>
<pre>
# mkdir -p /var/log/samba/login-logoff
passwd: compat
# rm -rf /etc/samba/*tdb
group: compat
# rm -rf /var/lib/samba/*tdb
shadow: compat
# rm -rf /var/lib/samba/*dat
# rm -f /var/log/samba/*
</pre>
</pre>
facciamo memorizzare a samba la password dell'utente ldap da usare per la connessione:
con
<pre>
<pre>
# smbpasswd -w password
passwd: files ldap
group: files ldap
shadow: files ldap
hosts: files dns ldap
</pre>
</pre>
che restituirà questo output:
Il contenuto del file dovrebbe essere il seguente:<br/>
'''/etc/nsswitch.conf'''
<pre>
<pre>
Setting stored password for "krb5PrincipalName=ldapmaster/admin@DOMINIO.LOCAL,ou=KerberosPrincipals,ou=Users,dc=dominio,dc=local" in secrets.tdb
# /etc/nsswitch.conf
##
Example configuration of GNU Name Service Switch functionality.
# If you have the `glibc-doc-reference' and `info' packages installed, try:
# `info libc "Name Service Switch"' for information about this file.
passwd: files ldap
group: files ldap
shadow: files ldap
hosts: files dns ldap
hosts: files dns
networks: files
protocols: db files
services: db files
ethers: db files
rpc: db files
netgroup: nis
</pre>
</pre>
Ora possiamo riavviare il servizio:
Modificate inotre il file '''/etc/libnss-ldap.conf''', decommentando e modificando le righe seguenti e lasciando decommentate quelle di default:
<pre>
<pre>
# /etc/init.d/samba restart
host 127.0.0.1
</pre>
base dc=dominio,dc=local
Adesso che abbiamo un PDC funzionante, dobbiamo prendere nota del nuovo SID:
ldap_version 3
scope one
pam_filter objectclass=posixaccount
pam_login_attribute uid
pam_member_attribute gid
bind_policy soft
pam_password md5
nss_base_passwd ou=Users,dc=dominio,dc=local?sub
nss_base_passwd ou=Computers,dc=dominio,dc=local?sub
nss_base_shadow ou=Users,dc=dominio,dc=local?sub
nss_base_group ou=Groups,dc=dominio,dc=local?one
</pre>
<br/>
A causa di un bug documentato (http://bugs.debian.org/cgi-bin/bugreport.cgi?bug=375077) e a cui il team di sviluppo di Debian ha fornito una soluzione parziale (è stato eliminato il problema, ma non i messaggi d'errore generati al boot) è possibile che al reboot compaiano messaggi di errore simili ai seguenti:
<pre>
<pre>
# net getlocalsid DOMINIO
...
udevd[1350]: nss_ldap: could not connect to any LDAP server as cn=admin,dc=home,dc=tld - Can't contact LDAP server
udevd[1350]: nss_ldap: failed to bind to LDAP server ldap://127.0.0.1: Can't contact LDAP server
udevd[1350]: nss_ldap: could not search LDAP server - Server is unavailable
udevd[1350]: lookup_user: error resolving user 'tss': Illegal seek
...
</pre>
</pre>
Quindi andiamo a modificare il file <code>/etc/smbldap-tools/smbldap.conf</code> inserendo il SID appena ottenuto, controllando nel frattempo gli indirizzi dei 2 server LDAP in modo che coincidano con il server locale (127.0.0.1).
Una possibile via per eludere il problema è quella di aggiungere a mano gli utenti di sistema mancanti:
<pre>
<pre>
SID="S-1-5-21-2318037123-1631426476-2439636316"
# addgroup --system tss
sambaDomain="DOMINIO"
# addgroup --system kvm
realm="dominio.local"
# addgroup --system rdma
slaveLDAP="127.0.0.1"
# addgroup --system fuse
slavePort="389"
# addgroup --system scanner
masterLDAP="127.0.0.1"
# addgroup --system nvram
masterPort="389"
# adduser --system tss
</pre>
 
=== Installazione di libpam-ldap ===
L'installazione del pacchetto libpam-ldap viene eseguita allo stesso modo di quella precedente:
<pre>
# apt-get install libpam-ldap
# dpkg-reconfigure libpam-ldap
</pre>
</pre>
Il resto del file va lasciato invariato.
rispondendo in questo modo alle domande poste dall'installer:
 
* Server LDAP: 127.0.0.1
=Popolamento del database LDAP=
* Distinguished name (DN): dc=dominio,dc=local
Per un funzionamento corretto SAMBA ha bisogno di diversi gruppi predefiniti e 2 utenti: Administrator e nobody.<br/>
* LDAP version: 3
La tabella seguente riepiloga i gruppi e gli utenti di default di un dominio Windows:
* Make local root Database admin:
{{Box | Nome - UID - Tipo |
* Si richiede utente per database LDAP: no
Domain Administrator - 500 - Utente<br/>
* LDAP account for root cn=admin,dc=dominio,dc=local
Domain Guest - 501 - Utente<br/>
* LDAP root password: password
Domain KRBTGT - 502 - Utente<br/>
* Local crypt to use when changing passwords: md5
Domain Admins - 512 - Gruppo<br/>
Modificate come segue il file '''/etc/pam_ldap.conf''':
Domain Users - 513 - Gruppo<br/>
Domain Guests - 514 - Gruppo<br/>
Domain Computers - 515 - Gruppo<br/>
Domain Controllers - 516 - Gruppo<br/>
Domain Certificate Admins - 517 - Gruppo<br/>
Domain Schema Admins - 518 - Gruppo<br/>
Domain Enterprise Admins - 519 - Gruppo<br/>
Domain Policy Admins - 520 - Gruppo<br/>
Builtin Admins - 544 - Alias<br/>
Builtin users - 545 - Alias<br/>
Builtin Guests - 546 - Alias<br/>
Builtin Power Users - 547 - Alias<br/>
Builtin Account Operators - 548 - Alias<br/>
Builtin System Operators - 549 - Alias<br/>
Builtin Print Operators - 550 - Alias<br/>
Builtin Backup Operators - 551 - Alias<br/>
Builtin Replicator - 552 - Alias<br/>
Builtin RAS Servers - 553 - Alias<br/>
}}
Inoltre, affinché si riesca ad aggiungere computer al dominio in modo automantico (da macchine Windows), deve esistere un utente con uid = 0 da utilizzare per questa operazione. Tale utente può essere un utente root (da aggiungere a mano) o lo stesso Administrator cambiandogli l'uid. Quest'ultima è la scelta presa in questa configurazione, in modo da avere un utente Administrator che è Administrator per Samba e root per il "dominio" UNIX.
Per creare i gruppi predefiniti e gli utenti utilizzati da Samba è possibile procedere in due modi.
==1 - Utilizzo degli script forniti con smbldap-tools==
La prima via consiste nel fare uso di alcuni script forniti con il pacchetto <tt>smbldap-tools</tt> che abbiamo già installato:
<pre>
<pre>
# smbldap-populate -k 0
bind_policy soft
# smbldap-useradd -a -m -c "Admin" Administrator
nss_base_passwd dc=dominio,dc=local?sub
# smbldap-usermod -G "Domain Admins" Administrator
nss_base_shadow dc=dominio,dc=local?sub
# smbldap-usermod -u 0 Administrator
nss_base_group ou=Groups,dc=dominio,dc=local?one
# smbldap-populate -a Administrator -k 0
</pre>
</pre>
Il parametro "-k 0" imposta l'UID di Administrator a 0, facendolo di fatto coincidere con l'utente root. Gli altri comandi fanno sì che Administrator sia aggiunto al gruppo dei Domain Admins. Durante l'esecuzione del comando vengono riepilogati i record aggiunti e vi verrà chiesto di cambiare (se volete) la password di Administrator; potete tranquillamente riscrivere la stessa password già impostata precedentemente.<br/>
Ora è necessario andare a modificare i quattro files che gestiscono la configurazione di pam per LDAP in modo che il loro contenuto sia:<br/><br/>
Per verificare lo stato del database LDAP e i record aggiunti potete usare i comandi:
'''/etc/pam.d/common-account'''<br/>
<pre>
<pre>
# ldapsearch -x | less
#
#/etc/pam.d/common-account - authorization settings common to all services
##
This file is included from other service-specific PAM config files,
# and should contain a list of the authorization modules that define
# the central access policy for use on the system. The default is to
# only deny service to users whose accounts are expired in /etc/shadow.
#
#account required pam_unix.so
account sufficient pam_ldap.so
account required pam_unix.so try_first_pass
</pre>
</pre>
e:
<br/>
'''/etc/pam.d/common-auth'''<br/>
<pre>
<pre>
# ldapsearch -x uid=Administrator
#
# /etc/pam.d/common-auth - authentication settings common to all services
#
# This file is included from other service-specific PAM config files,
# and should contain a list of the authentication modules that define
# the central authentication scheme for use on the system
# (e.g., /etc/shadow, LDAP, Kerberos, etc.). The default is to use the
# traditional Unix authentication mechanisms.
#
#auth required pam_unix.so nullok_secure
#auth [success=1 default=ignore] pam_unix.so
#auth required pam_ldap.so use_first_pass
auth sufficient pam_ldap.so
auth required pam_unix.so nullok_secure use_first_pass
</pre>
</pre>
Su alcuni howto ho trovato suggerito, a questo punto, di cambiare ancora la password di Administrator con il comando:
<br/>
'''/etc/pam.d/common-password'''<br/>
<pre>
<pre>
# smbldap-passwd Administrator
# /etc/pam.d/common-password - password-related modules common to all services
</pre>
##
Sebbene non mi sia chiaro il motivo, l'ho fatto, reinserendo nuovamente la stessa password utilizzata fino a questo punto della guida.
This file is included from other service-specific PAM config files,
Questo sarà anche il comando che dovrà essere normalmente utilizzato per la gestione delle password.
# and should contain a list of modules that define the services to be
 
#used to change user passwords. The default is pam_unix
==2 - Utilizzo della GUI phpLDAPadmin==
# The "nullok" option allows users to change an empty password, else
Il secondo metodo prevede l'utilizzo della GUI di phpLDAPadmin. Per operazioni così lunghe e ripetitive come il popolamento iniziale di un database LDAP è un metodo che sconsiglio, ma può essere utile a questo punto osservare il funzionamento di questa GUI.<br/>
# empty passwords are treated as locked accounts.
Innanzitutto bisogna collegarci con un browser al nostro server:
#
<pre>
# (Add `md5' after the module name to enable MD5 passwords)
https://10.0.0.11/phpldapadmin
#
# The "obscure" option replaces the old `OBSCURE_CHECKS_ENAB' option in
# login.defs. Also the "min" and "max" options enforce the length of the
# new password.
#password required pam_unix.so nullok obscure min=4 max=8 md5
# Alternate strength checking for password. Note that this
# requires the libpam-cracklib package to be installed.
# You will need to comment out the password line above and
# uncomment the next two in order to use this.
# (Replaces the `OBSCURE_CHECKS_ENAB', `CRACKLIB_DICTPATH')
#
# password required pam_cracklib.so retry=3 minlen=6 difok=3
# password required pam_unix.so use_authtok nullok md5
password sufficient pam_ldap.so
password required pam_unix.so nullok obscure md5 use_first_pass
</pre>
</pre>
Cliccate sul link di login e inserite le seguenti informazioni:
<br/>
'''/etc/pam.d/common-session'''<br/>
<pre>
<pre>
Login DN: cn=admin,dc=dominio,dc=local
session    sufficient      pam_ldap.so
Password: password
session    required        pam_unix.so
</pre>
</pre>
[[Immagine:Sambapdc01.jpg|center]]<br/>[[Immagine:Sambapdc02.jpg|center]]<br/>
 
Quindi, nella sezione di sinistra, espandete la radice LDAP relativa al vostro dominio. Cliccate sull'unità organizzativa che vi interessa (ou=Users oppure ou=Groups) e selezionate la voce '''Create ner entry here".
Infine registriamo la password di root di OpenLDAP con i comandi:
[[Immagine:Sambapdc04.jpg|center]]
Selezionate il template corretto ('''Samba3 Account''' se volete creare un nuovo utente e '''Samba3 Group Mapping''' se volete creare un nuovo gruppo) e immettete le voci nei campi di definizione del template stesso.
{{ Warningbox | A differenza della procedura di creazione utenti con i smbldap-tools, che essendo interfacciati con gli strumenti linux di gestione utenti coprivano automaticamente ogni aspetto della creazione di nuove entry, utilizzando phpldapadmin dovrete '''creare a mano''' la home directory del nuovo utente, dato che l'interfaccia non lo farà per voi }} Per questo motivo solitamente consiglio di utilizzare i smbldap-tools per la creazione di nuovi gruppi e nuovi utenti e di utilizzare phpldapadmin per modifiche a utenti e gruppi già esistenti, quando navigare da console tra le proprietà di ogni entry può diventare difficoltoso.<br/>
Ricordatevi, al termine del processo di creazione di gruppi e utenti, di cambiare la password di Administrator come indicato nel paragrafo precedente:
<pre>
<pre>
smbldap-passwd Administrator
echo -n "password" > /etc/libnss-ldap.secret
echo -n "password" > /etc/pam_ldap.secret
</pre>
</pre>
 
=== Test di funzionamento ===
=Configurazione delle autenticazioni Unix=
Riavviate il vostro server e controllate eventuali messaggi di errore al boot.
A questo punto occorre configurare il nostro server affinchè veda gli utenti LDAP come normali utenti unix di sistema.
Una volta ripartito, con i comandi:
==Installazione del demone name service caching daemon (nscd)==
Poichè il nostro server LDAP sarà consultato in maniera continuativa, potrebbe essere una buona idea installare un servizio di cache per alcuni dati degli utenti. In questo modo i dati contenuti in cache saranno forniti senza eseguire un accesso al database LDAP, velocizzando di conseguenza i tempi di risposta del server. Il demone nscd (name service caching daemon) esegue esattamente questa cosa:
<pre>
<pre>
# apt-get install nscd
getent passwd
getent group
</pre>
</pre>
La configurazione di default è più che sufficiente per i nostri scopi.<br/>
dovremmo vedere elencati anche gli utenti e i gruppi di dominio OpenLDAP.
Questo potrebbe inoltre essere un buon momento per riavviare il demone di Samba:
Il comando:
<pre>
<pre>
# /etc/init.d/samba restart
smbclient -L localhost -U Administrator
</pre>
</pre>
dovrebbe, dopo aver richiesto la password di Administrator, mostrarci le condivisioni samba del nostro server.


==Installazione di libnss-ldap==
== Assegnazione dei permessi agli utenti di dominio ==
Per prima cosa installeremo il pacchetto libnss-ldap, con il classico comando:
Affinchè le directory dei profili e altre cosette funzionino senza intoppi è necessario assegnare i giusti permessi agli utenti di dominio:
<pre>
<pre>
apt-get install libnss-ldap
net -S DEBIAN -U Administrator rpc rights grant "DOMINIO\Domain Admins"
SeMachineAccountPrivilege SePrintOperatorPrivilege SeAddUsersPrivilege
SeDiskOperatorPrivilege SeRemoteShutdownPrivilege
</pre>
</pre>
Non preoccupatevi delle domande che vi vengono poste durante l'installazione. Non appena terminata, infatti, andremo a riconfigurare il pacchetto con il comando:
<pre>
<pre>
# dpkg-reconfigure libnss-ldap
net -S DEBIAN -U Administrator rpc rights grant "DOMINIO\Print Operators" SePrintOperatorPrivilege
</pre>
</pre>
Rispondete in questo modo alle domande che vi vengono poste dall'installer:
dove DEBIAN è il nome Samba assegnato al server. i due comandi precedenti vanno scritti su un'unica riga.
* Server LDAP: 127.0.0.1
 
* Distinguished Name (DN): dc=dominio,dc=local
== Aggiungere i primi utenti di dominio ==
* LDAP Version: 3
Il pacchetto smbldap-tools presente in Lenny, a differenza di quelli di Etch e Sarge, effettua un controllo di uid e gid ogni qualvolta si tenta di aggiungere un utente OpenLDAP al dominio, al fine di evitare sovrapposizioni nei valori; pertanto non è più necessario specificare a mano i corretti valori di uid e gid.
* E' richiesto l'utente per il database LDAP: no
Adesso siamo pronti per la creazione del primo utente con il comando:
* Privilegi speciali LDAP per root: sí
* Configurazione leggibile e scrivibile solo dal propietario: sí
* Account LDAP per root cn=admin,dc=dominio,dc=local
* Password LDAP di root: password
A questo punto bisogna modificare il file <tt>/etc/nsswitch.conf</tt> cambiando le tre linee
<pre>
<pre>
passwd: compat
# smbldap-useradd -a -m -c "Nome Utente" username
group: compat
shadow: compat
</pre>
</pre>
con
Dove -a serve per creare anche i dati UNIX, -m crea l'home directory e -c specifica il nome completo.<br/>
Infine impostare la password dell'utente con:
<pre>
<pre>
passwd: files ldap
# smbldap-passwd username
group: files ldap
</pre>
shadow: files ldap
Per verificare il tutto usare il comando:
hosts: files dns ldap
<pre>
# smbldap-usershow username
</pre>
</pre>
Il contenuto del file dovrebbe essere il seguente:<br/>
Creiamo ora i gruppi per organizzare gli utenti all'interno del nostro dominio:
'''/etc/nsswitch.conf'''
<pre>
<pre>
# /etc/nsswitch.conf
# smbldap-groupadd "NomeGruppo"
 
passwd:    files ldap [notfound=continue]
shadow:    files ldap [notfound=continue]
group:    files ldap [notfound=continue]
 
hosts:          files dns wins
networks:      files
 
protocols:      db files
services:      db files
ethers:        db files
rpc:            db files
 
netgroup:      nis
</pre>
</pre>
Modificate inotre il file '''/etc/libnss-ldap.conf''', decommentando e modificando le righe seguenti e lasciando decommentate quelle di default:
Aggiungiamo gli utenti ai gruppi desiderati:
<pre>
<pre>
host 127.0.0.1
# smbldap-usermod -G "NomeGruppo" nome.utente
base dc=dominio,dc=local
</pre>
ldap_version 3
<br/>
scope one
Se decidessimo di utilizzare la GUI fornita da phpldapadmin non dimentichiamoci di '''creare a mano''' le homes directory:
pam_filter objectclass=posixaccount
<pre>
pam_login_attribute uid
# mkdir /home/users/nome.utente
pam_member_attribute gid
# cp /etc/skel/.* /home/users/nome.utente/
pam_password crypt
# chown -R nome.utente /home/users/nome.utente
bind_policy soft
pam_password md5
nss_base_passwd ou=Users,dc=dominio,dc=local?sub
nss_base_passwd ou=Computers,dc=dominio,dc=local?sub
nss_base_shadow ou=Users,dc=dominio,dc=local?sub
nss_base_group ou=Groups,dc=dominio,dc=local?one
</pre>
</pre>
e il file '''<code>/etc/ldap.conf</code>''':
<pre>
base dc=dominio,dc=local
uri ldaps://127.0.0.1
rootbinddn krb5PrincipalName=ldapmaster/admin@DOMINIO.LOCAL,ou=KerberosPrincipals,ou=Users,dc=dominio,dc=local
port 636
ldap_version 3
bind_policy soft
bind_timelimit 2
timelimit 2
scope sub
nss_reconnect_maxsleeptime 8
nss_reconnect_sleeptime 1
nss_initgroups_ignoreusers root
nss_srv_domain esempio.lan
pam_password exop


pam_filter objectclass=posixAccount
== Creazione di un semplice script da eseguire al login di windows ==
pam_login_attribute uid
E' possibile creare uno script "logon.bat" (come specificato nel file /etc/smbldap-tools/smbldap.conf) da mettere nella cartella indicata per la condivisione netlogon. Questo script conterrà alcuni comandi che saranno eseguiti all'avvio dei client Windows.
pam_member_attribute memberUid
Tale script dovrà esser scritto in modalità dos, per far questo sfrutteremo il tool unix2dos contenuto nel pacchetto tofrodos.
nss_base_passwd ou=Users,dc=dominio,dc=local?one
nss_base_shadow ou=Users,dc=dominio,dc=local?one
nss_base_passwd ou=Computers,dc=dominio,dc=local?one
nss_base_shadow ou=Computers,dc=dominio,dc=local?one
nss_base_group  ou=Groups,dc=dominio,dc=local?one
 
ssl on
</pre>
e memorizziamo poi la password dell'amministratore ldap in /etc/ldap.secret e rendiamolo leggibile solo a root:
<pre>
<pre>
# echo password_root_ldap > /etc/ldap.secret
# apt-get install tofrodos
# chown root.root /etc/ldap.secret
# chmod 600 /etc/ldap.secret
</pre>
</pre>
<br/>
creiamo lo script con l'editor che preferiamo
A causa di un bug documentato (http://bugs.debian.org/cgi-bin/bugreport.cgi?bug=375077) e a cui il team di sviluppo di Debian ha fornito una soluzione parziale (è stato eliminato il problema, ma non i messaggi d'errore generati al boot) è possibile che al reboot compaiano messaggi di errore simili ai seguenti:
<pre>
<pre>
...
# vim /dominio/netlogon/logon.bat
udevd[1350]: nss_ldap: could not connect to any LDAP server as cn=admin,dc=home,dc=tld - Can't contact LDAP server
udevd[1350]: nss_ldap: failed to bind to LDAP server ldap://127.0.0.1: Can't contact LDAP server
udevd[1350]: nss_ldap: could not search LDAP server - Server is unavailable
udevd[1350]: lookup_user: error resolving user 'tss': Illegal seek
...
</pre>
</pre>
Una possibile via per eludere il problema è quella di aggiungere a mano gli utenti di sistema mancanti:
syncronizziamo gli orologi del client windows con il nostro server e mappiamo una condivisione di rete scrivendo nel file
<pre>
<pre>
addgroup --system tss
net time %LOGONSERVER% /set /yes
addgroup --system kvm
net use X: \\SERVER\Nome_Condivisione
addgroup --system rdma
addgroup --system fuse
addgroup --system scanner
addgroup --system nvram
adduser --system tss
</pre>
</pre>
 
infine
==Installazione di libpam-ldap==
L'installazione del pacchetto libpam-ldap viene eseguita allo stesso modo di quella precedente:
<pre>
<pre>
# apt-get install libpam-ldap
# unix2dos /dominio/netlogon/logon.bat
# dpkg-reconfigure libpam-ldap
</pre>
</pre>
rispondendo in questo modo alle domande poste dall'installer:
Allo script si possono aggiungere operazioni come il montaggio di unità di rete o altre condivisioni.
* Server LDAP: 127.0.0.1
Tenete conto che con queste impostazioni viene già creata un'unità di rete collegata alla home dell'utente linux.
* Distinguished name (DN): dc=dominio,dc=local
 
* LDAP version: 3
== Test e connessione al dominio ==
* Make local root Database admin: sí
Il nostro server è ora pronto per essere utilizzato. Per testarne le funzionalità è possibile procedere per gradi, in modo da isolare quelli che sono i problemi di configurazione da quelli che sono i problemi di rete o dei client Windows.<br/>
* Si richiede utente per database LDAP: no
A tal fine il primo accesso può essere fatto dal server stesso con il comando:
* LDAP account for root cn=admin,dc=dominio,dc=local
* LDAP root password: password
* Local crypt to use when changing passwords: md5
Modificate come segue il file '''/etc/pam_ldap.conf''':
<pre>
<pre>
bind_policy soft
# smbclient -L localhost -U Administrator
nss_base_passwd dc=dominio,dc=local?sub
nss_base_shadow dc=dominio,dc=local?sub
nss_base_group ou=Groups,dc=dominio,dc=local?one
</pre>
Ora è necessario andare a modificare i quattro files che gestiscono la configurazione di pam per LDAP in modo che il loro contenuto sia:<br/><br/>
'''/etc/pam.d/common-account'''<br/>
<pre>
#
#/etc/pam.d/common-account - authorization settings common to all services
##
This file is included from other service-specific PAM config files,
# and should contain a list of the authorization modules that define
# the central access policy for use on the system. The default is to
# only deny service to users whose accounts are expired in /etc/shadow.
#
#account required pam_unix.so
account sufficient pam_ldap.so
account required pam_unix.so try_first_pass
</pre>
</pre>
Dovrebbe essere richiesta la password impostata precedentemente per l'utente Administrator e, di seguito, dovrebbero venire elencate le condivisioni samba impostate sul server.
<br/><br/>
La procedura di connessione dei client al dominio varia a seconda del sistema operativo utilizzato sulle macchine client:
<br/><br/>
*'''Windows 95/98/ME'''
# Verificare che sia installato il "Client per Reti Microsoft" fra le proprietà di rete
# Assicurarsi che il Client per Reti Microsoft sia selezionato come protocollo di rete primario (Pannello di Controllo -> Rete -> Logon di rete primario).
# Andare su Pannello di Controllo -> Rete -> Client per reti Microsoft -> Proprietà -> Logon su Dominio NT.
# Se si è configurata su smb.conf l'opzione "add user script", selezionare il checkbox Crea un Computer Account, altrimenti creare a mano sul server Samba un utente con il nome della macchina Windows.
# Inserire il nome del proprio dominio e cliccare OK.
*'''Windows NT'''
# Andare su Pannello di Controllo -> Rete -> Identificazione Rete -> Proprietà
# Selezionare Dominio e inserire il nome del prorio dominio
# Selezionare Crea un Computer Account
# Alla richiesta della password di un amministratore inserire la login e la password di Administrator, ricordarsi che l'utente root deve essere aggiunto a smbpasswd.
# Dovrebbe comparire un messaggio che ci da il benvenuto sul dominio.
*'''Windows 2000'''
# Le procedure sono uguali a quelle per Windows NT tranne che i settaggi di rete sono trovati sotto Pannello di Controllo -> Sistema -> Identificazione Rete (oppure, sul Desktop, cliccare col tasto destro del mouse sull'icona Risorse del Computer, selezionare Proprietà, cliccare sulla tab Identificazione Rete e sul tasto Proprietà).
*'''Windows XP'''
La procedura con Windows XP è più complessa (lamentele a Microsoft che usa cambiare le specifiche e le implementazioni dei suoi protocolli anche per rendere più complicata l'interoperabilità con soluzioni alternative). Notare che solo XP Professional Edition può essere usato per far parte di un dominio, Windows XP Home Edition non può far parte di un dominio (Samba o Windows based).
# Aprire l'editor delle policy di Sicurezza Locale (Start->Pannello di controllo->Strumenti di Aministrazione->Criteri di protezione locali->Criteri locali->opzioni di protezione)
# Disabilitare la voce "Domain member: Digitally encrypt or sign secure channel (always)" (Membro di dominio: aggiunta crittografia of irma digitale ai dati del canale protetto (sempre) )
# Disabilitare la voce "Domain member: Disable machine account password changes" (Controller di dominio: rifiuta cambio password account computer)
# Disabilitare la voce "Domain member: Require strong (Windows 2000 or later) session key" (Membro di dominio: richiesta chiave di sessione avanzata (Windows 2000 o versioni successive) )
# Scaricare la patch per il registro http://www.pepinet.com/download/samba/sambapatch.reg. Per applicarla cliccare due volte sul file .reg e rispondere Si alle domande
# A questo punto ci si può unire al dominio come su Windows NT/2000: Tasto destro su Risorse del Computer, selezionare Proprietà, Nome del Computer e tasto Modifica uppure cliccare su Identificazione di Rete ed eseguire il Wizard fornendo le credenziali di Administrator.
*'''Windows Vista'''
# Non ancora testato.
*'''Windows 7'''
Il supporto a Windows 7 è stato aggiunto a partire dalla versione 3.3 di Samba; bisogna quindi provvedere all'installazione di Samba dal repository backports, come descritto nel relativo capitolo di questa guida.
# Su Windows 7 Professional o Ultimate (gli unici che possono effettuare un join a un dominio) occorre modificare due chiavi di registro:
<pre>
HKLM\System\CCS\Services\LanmanWorkstation\Parameters
DWORD  DomainCompatibilityMode = 1
DWORD  DNSNameResolutionRequired = 0
</pre>
Occorre inoltre scaricare dal sito di Microsoft un hotfix che corregge un problema di "Server DNS non trovato". Il link all'hotfix è riportato nel wiki ufficiale di Samba: http://wiki.samba.org/index.php/Windows7
<br/>
<br/>
'''/etc/pam.d/common-auth'''<br/>
A questo punto la procedura di unione al dominio procede sulla falsariga di quella valida per Windows XP.
<pre>
 
#
== Unire un server Samba al dominio ==
# /etc/pam.d/common-auth - authentication settings common to all services
Nel caso si disponga di un secondo server e si voglia utilizzare un unico database degli utenti è possibile seguire 2 strade differenti:
#
# Configurare il secondo server per accedere a LDAP seguendo le indicazioni esposte per il server di dominio, ovviamente senza farlo diventare server di dominio, ma con autenticazione degli utenti
# This file is included from other service-specific PAM config files,
# Usare il server di dominio per l'autenticazione
# and should contain a list of the authentication modules that define
Il primo caso non verrà trattato, mentre per il secondo occorre eseguire le seguenti operazioni sul server da aggiungere.
# the central authentication scheme for use on the system
# (e.g., /etc/shadow, LDAP, Kerberos, etc.). The default is to use the
# traditional Unix authentication mechanisms.
#
#auth required pam_unix.so nullok_secure
#auth [success=1 default=ignore] pam_unix.so
#auth required pam_ldap.so use_first_pass
auth sufficient pam_ldap.so
auth required pam_unix.so nullok_secure use_first_pass
</pre>
<br/>
<br/>
'''/etc/pam.d/common-password'''<br/>
Innanzitutto occorre configurare correttamente le ricerche DNS e installare i servizi necessari:<br/>
'''/etc/resolv.conf'''<br/>
<pre>
<pre>
# /etc/pam.d/common-password - password-related modules common to all services
search dominio.local
##
nameserver 10.0.0.11
This file is included from other service-specific PAM config files,
</pre>
# and should contain a list of modules that define the services to be
Per testare il corretto funzionamento del DNS potete provare il comando:
#used to change user passwords. The default is pam_unix
<pre>
# The "nullok" option allows users to change an empty password, else
# host 10.0.0.11
# empty passwords are treated as locked accounts.
#
# (Add `md5' after the module name to enable MD5 passwords)
#
# The "obscure" option replaces the old `OBSCURE_CHECKS_ENAB' option in
# login.defs. Also the "min" and "max" options enforce the length of the
# new password.
#password required pam_unix.so nullok obscure min=4 max=8 md5
# Alternate strength checking for password. Note that this
# requires the libpam-cracklib package to be installed.
# You will need to comment out the password line above and
# uncomment the next two in order to use this.
# (Replaces the `OBSCURE_CHECKS_ENAB', `CRACKLIB_DICTPATH')
#
# password required pam_cracklib.so retry=3 minlen=6 difok=3
# password required pam_unix.so use_authtok nullok md5
password sufficient pam_ldap.so
password required pam_unix.so nullok obscure md5 use_first_pass
</pre>
</pre>
<br/>
che deve restituire:
'''/etc/pam.d/common-session'''<br/>
<pre>
<pre>
session    sufficient      pam_ldap.so
> 11.0.0.10.in-addr.arpa domain name pointer
session    required        pam_unix.so
> server.dominio.local.
</pre>
</pre>
 
Installiamo ora samba e winbind:
==Test di funzionamento==
Riavviate il vostro server e controllate eventuali messaggi di errore al boot.
Una volta ripartito, con i comandi:
<pre>
<pre>
getent passwd
# apt-get install samba winbind
getent group
</pre>
</pre>
dovremmo vedere elencati anche gli utenti e i gruppi di dominio OpenLDAP.
Winbind è un software che permette agli utenti di accedere alla macchina Linux (e a quei servizi che prevedono l'autenticazione PAM) usando le informazioni di account già presenti in un Domain Controller Windows. Più in dettaglio winbindd fornisce informazioni su utenti e gruppi NT a nsswitch, che è un servizio presente ormai in tutte le moderne librerie C e che permette di ottenere i dati relativi ad utenti, gruppi ed host da vari tipi di fonti diverse (NIS, DNS e adesso anche Winbind); il servizio di autenticazione viene invece garantito dalla presenza di un apposito modulo PAM.<br/>
Il comando:
Quindi stoppiamo i demoni appena installati:
<pre>
<pre>
smbclient -L localhost -U Administrator
# /etc/init.d/samba stop
# /etc/init.d/winbind stop
</pre>
</pre>
dovrebbe, dopo aver richiesto la password di Administrator, mostrarci le condivisioni samba del nostro server.
e modifichiamo il file <code>/etc/samba/smb.conf</code> con le seguenti direttive:
=Assegnazione dei permessi agli utenti di dominio=
Affinchè le directory dei profili e altre cosette funzionino senza intoppi è necessario assegnare i giusti permessi agli utenti di dominio:
<pre>
<pre>
net -S DEBIAN -U Administrator rpc rights grant "DOMINIO\Domain Admins"
[global]
\SeMachineAccountPrivilege SePrintOperatorPrivilege SeAddUsersPrivilege
  # Impostazioni per il dominio
\SeDiskOperatorPrivilege SeRemoteShutdownPrivilege
    security = domain
</pre>
    workgroup = DOMINIO
<pre>
    realm = DOMINIO.LOCAL
net -S DEBIAN -U Administrator rpc rights grant "DOMINIO\Print Operators" \SePrintOperatorPrivilege
    server string = Server Samba
</pre>
    netbios name = FILESERVER
dove DEBIAN è il nome Samba assegnato al server.
    # os level deve essere inferiore a quello del PDC
    os level = 20
    preferred master = False
    domain master = False
 
  # Impostazioni Wins e DNS
    wins server = 10.0.0.11
    dns proxy = no
    name resolve order = wins hosts bcast


=Aggiungere i primi utenti di dominio=
  # Impostazioni LDAP e utenti
Il pacchetto smbldap-tools presente in Lenny, a differenza di quelli di Etch e Sarge, effettua un controllo di uid e gid ogni qualvolta si tenta di aggiungere un utente OpenLDAP al dominio, al fine di evitare sovrapposizioni nei valori; pertanto non è più necessario specificare a mano i corretti valori di uid e gid.
    ldap suffix = dc=dominio,dc=local
Adesso siamo pronti per la creazione del primo utente con il comando:
    ldap machine suffix = ou=Computers
<pre>
    ldap group suffix = ou=Groups
# smbldap-useradd -a -m -c "Nome Utente" username
    ldap user suffix = ou=Users
</pre>
    ldap idmap suffix = ou=Idmap
Dove -a serve per creare anche i dati UNIX, -m crea l'home directory e -c specifica il nome completo.<br/>
    ldap admin dn=cn=admin,dc=dominio,dc=local
Infine impostare la password dell'utente con:
    idmap backend = ldap:"ldap://10.0.0.11"
<pre>
# smbldap-passwd username
</pre>
Per verificare il tutto usare il comando:
<pre>
# smbldap-usershow username
</pre>
Creiamo ora i gruppi per organizzare gli utenti all'interno del nostro dominio:
<pre>
# smbldap-groupadd "NomeGruppo"
</pre>
Aggiungiamo gli utenti ai gruppi desiderati:
<pre>
# smbldap-usermod -G "NomeGruppo" nome.utente
</pre>
Con queste impostazioni avremo, quindi:
<br/><br/>
Se decidessimo di utilizzare la GUI fornita da phpldapadmin non dimentichiamoci di '''creare a mano''' le homes directory:
<pre>
# mkdir /home/users/nome.utente
# cp /etc/skel/.* /home/users/nome.utente/
# chown -R nome.utente /home/users/nome.utente
</pre>


=Creazione di un semplice script da eseguire al login di windows=
  # Rimappo gli utenti remoti con uid e gid diversi
E' possibile creare uno script "logon.bat" (come specificato nel file /etc/smbldap-tools/smbldap.conf) da mettere nella cartella indicata per la condivisione netlogon. Questo script conterrà alcuni comandi che saranno eseguiti all'avvio dei client Windows.  
    winbind uid = 10000-90000
Tale script dovrà esser scritto in modalità dos, per far questo sfrutteremo il tool unix2dos contenuto nel pacchetto tofrodos.
    winbind gid = 10000-90000
<pre>
    winbind enum users = yes
# apt-get install tofrodos
    winbind enum groups = yes
</pre>
    winbind separator = +
creiamo lo script con l'editor che preferiamo
    password server = server
<pre>
    winbind use default domain = Yes
# vim /dominio/netlogon/logon.bat
    encrypt passwords = yes
</pre>
 
syncronizziamo gli orologi del client windows con il nostro server e mappiamo una condivisione di rete scrivendo nel file
  # Samba LOG
<pre>
    syslog = 0
net time %LOGONSERVER% /set /yes
    log level = 3 passdb:1 auth:1 winbind:1
net use X: \\SERVER\Nome_Condivisione
    panic action = /usr/share/samba/panic-action %d
    max log size = 1000
    log file = /var/log/samba/log.%m
    ;template primary group = "Domain Users"
 
  # Files/Directories
    map acl inherit = yes
    case sensitive = no
    directory mask = 0770
[condivisione]
    comment = Dati Condivisi
    path = /dominio/dati
    read only = No
    create mask = 0660
    directory mask = 2770
    hide special files = yes
    hide files = /lost+found/
    acl group control = yes
    inherit acls = yes
    map acl inherit = yes
    inherit permissions = yes
    map archive = no
</pre>
</pre>
infine
Fare ripartire Samba con:
<pre>
<pre>
# unix2dos /dominio/netlogon/logon.bat
/etc/init.d/samba start
</pre>
</pre>
Allo script si possono aggiungere operazioni come il montaggio di unità di rete o altre condivisioni.
Affinché un utente sia riconosciuto correttamente da Samba deve essere anche un utente di sistema, pertanto occorre configurare il sistema affinché peschi la lista degli utenti dal server di dominio via LDAP, esattamente come era avvenuto per il server di dominio.<br/>
Tenete conto che con queste impostazioni viene già creata un'unità di rete collegata alla home dell'utente linux.
Installare il pacchetto '''libnss-ldap''' e configurarlo in modo da puntare al server LDAP installato sul PDC (<code>ldap://10.0.0.11</code>) e fornendo la base LDAP corretta (dc=dominio,dc=local) e la corretta password dell'amministratore del database ldap.
 
<pre>
=Test e connessione al dominio=
# apt-get install libnss-ldap
Il nostro server è ora pronto per essere utilizzato. Per testarne le funzionalità è possibile procedere per gradi, in modo da isolare quelli che sono i problemi di configurazione da quelli che sono i problemi di rete o dei client Windows.<br/>
</pre>
A tal fine il primo accesso può essere fatto dal server stesso con il comando:
Registriamo la password di root di OpenLDAP con il comando:
<pre>
<pre>
# smbclient -L localhost -U Administrator
echo -n "password" > /etc/libnss-ldap.secret
</pre>
</pre>
Dovrebbe essere richiesta la password impostata precedentemente per l'utente Administrator e, di seguito, dovrebbero venire elencate le condivisioni samba impostate sul server.
Modificate i seguenti files:<br/>
<br/><br/>
'''/etc/nsswitch.conf''':
La procedura di connessione dei client al dominio varia a seconda del sistema operativo utilizzato sulle macchine client:
<pre>
<br/><br/>
passwd: compat ldap winbind
*'''Windows 95/98/ME'''
group: compat ldap winbind
# Verificare che sia installato il "Client per Reti Microsoft" fra le proprietà di rete
shadow: compat ldap
# Assicurarsi che il Client per Reti Microsoft sia selezionato come protocollo di rete primario (Pannello di Controllo -> Rete -> Logon di rete primario).
</pre>
# Andare su Pannello di Controllo -> Rete -> Client per reti Microsoft -> Proprietà -> Logon su Dominio NT.
'''/etc/ldap/ldap.conf''':
# Se si è configurata su smb.conf l'opzione "add user script", selezionare il checkbox Crea un Computer Account, altrimenti creare a mano sul server Samba un utente con il nome della macchina Windows.
# Inserire il nome del proprio dominio e cliccare OK.
*'''Windows NT'''
# Andare su Pannello di Controllo -> Rete -> Identificazione Rete -> Proprietà
# Selezionare Dominio e inserire il nome del prorio dominio
# Selezionare Crea un Computer Account
# Alla richiesta della password di un amministratore inserire la login e la password di Administrator, ricordarsi che l'utente root deve essere aggiunto a smbpasswd.
# Dovrebbe comparire un messaggio che ci da il benvenuto sul dominio.
*'''Windows 2000'''
# Le procedure sono uguali a quelle per Windows NT tranne che i settaggi di rete sono trovati sotto Pannello di Controllo -> Sistema -> Identificazione Rete (oppure, sul Desktop, cliccare col tasto destro del mouse sull'icona Risorse del Computer, selezionare Proprietà, cliccare sulla tab Identificazione Rete e sul tasto Proprietà).
*'''Windows XP'''
La procedura con Windows XP è più complessa (lamentele a Microsoft che usa cambiare le specifiche e le implementazioni dei suoi protocolli anche per rendere più complicata l'interoperabilità con soluzioni alternative). Notare che solo XP Professional Edition può essere usato per far parte di un dominio, Windows XP Home Edition non può far parte di un dominio (Samba o Windows based).
# Aprire l'editor delle policy di Sicurezza Locale (Start->Pannello di controllo->Strumenti di Aministrazione->Criteri di protezione locali->Criteri locali->opzioni di protezione)
# Disabilitare la voce "Domain member: Digitally encrypt or sign secure channel (always)" (Membro di dominio: aggiunta crittografia of irma digitale ai dati del canale protetto (sempre) )
# Disabilitare la voce "Domain member: Disable machine account password changes" (Controller di dominio: rifiuta cambio password account computer)
# Disabilitare la voce "Domain member: Require strong (Windows 2000 or later) session key" (Membro di dominio: richiesta chiave di sessione avanzata (Windows 2000 o versioni successive) )
# Scaricare da Samba.org la patch per il registro WinXP_SignOrSeal. Per applicarla cliccare due volte sul file .reg e rispondere Si alle domande
# A questo punto ci si può unire al dominio come su Windows NT/2000: Tasto destro su Risorse del Computer, selezionare Proprietà, Nome del Computer e tasto Modifica uppure cliccare su Identificazione di Rete ed eseguire il Wizard fornendo le credenziali di Administrator.
*'''Windows Vista'''
# Non ancora testato.
*'''Windows 7'''
# Su Windows 7 Professional o Ultimate (gli unici che possono effettuare un join a un dominio) occorre modificare due chiavi di registro:
<pre>
<pre>
HKLM\System\CCS\Services\LanmanWorkstation\Parameters
BASE    dc=domimio,dc=local
DWORD  DomainCompatibilityMode = 1
URI    ldap://10.0.0.11:389
DWORD  DNSNameResolutionRequired = 0
</pre>
</pre>
A questo punto la procedura di unione al dominio procede sulla falsariga di quella valida per Windows XP.
'''/etc/libnss-ldap.conf''':
 
=Unire un server Samba al dominio=
Nel caso si disponga di un secondo server e si voglia utilizzare un unico database degli utenti è possibile seguire 2 strade differenti:
# Configurare il secondo server per accedere a LDAP seguendo le indicazioni esposte per il server di dominio, ovviamente senza farlo diventare server di dominio, ma con autenticazione degli utenti
# Usare il server di dominio per l'autenticazione
Il primo caso non verrà trattato, mentre per il secondo occorre eseguire le seguenti operazioni sul server da aggiungere.
<br/>
Innanzitutto occorre configurare correttamente le ricerche DNS e installare i servizi necessari:<br/>
'''/etc/resolv.conf'''<br/>
<pre>
<pre>
search dominio.local
base dc=dominio,dc=local
nameserver 10.0.0.11
uri ldap://10.0.0.11/
ldap_version 3
# The ldap-admin account. The appropriate password is in /etc/libnss-ldap.secret. Keep the permissions right.
rootbinddn cn=admin,dc=dominio,dc=local
</pre>
</pre>
Per testare il corretto funzionamento del DNS potete provare il comando:
L'installazione del pacchetto libpam-ldap viene eseguita allo stesso modo di quella precedente:
<pre>
<pre>
# host 10.0.0.11
# apt-get install libpam-ldap
# dpkg-reconfigure libpam-ldap
</pre>
</pre>
che deve restituire:
rispondendo in questo modo alle domande poste dall'installer:
* Server LDAP: 127.0.0.1
* Distinguished name (DN): dc=dominio,dc=local
* LDAP version: 3
* Make local root Database admin: sí
* Si richiede utente per database LDAP: no
* LDAP account for root cn=admin,dc=dominio,dc=local
* LDAP root password: password
* Local crypt to use when changing passwords: md5
Ora è necessario andare a modificare i quattro files che gestiscono la configurazione di pam per LDAP in modo che il loro contenuto sia:<br/><br/>
'''/etc/pam.d/common-account'''<br/>
<pre>
<pre>
> 11.0.0.10.in-addr.arpa domain name pointer
#
> server.dominio.local.
#/etc/pam.d/common-account - authorization settings common to all services
##
This file is included from other service-specific PAM config files,
# and should contain a list of the authorization modules that define
# the central access policy for use on the system. The default is to
# only deny service to users whose accounts are expired in /etc/shadow.
#
#account required pam_unix.so
account sufficient pam_ldap.so
account required pam_unix.so try_first_pass
</pre>
</pre>
Installiamo ora samba e winbind:
<br/>
'''/etc/pam.d/common-auth'''<br/>
<pre>
<pre>
# apt-get install samba winbind
#
# /etc/pam.d/common-auth - authentication settings common to all services
#
# This file is included from other service-specific PAM config files,
# and should contain a list of the authentication modules that define
# the central authentication scheme for use on the system
# (e.g., /etc/shadow, LDAP, Kerberos, etc.). The default is to use the
# traditional Unix authentication mechanisms.
#
#auth required pam_unix.so nullok_secure
auth sufficient pam_ldap.so
auth required pam_unix.so nullok_secure use_first_pass
</pre>
</pre>
Winbind è un software che permette agli utenti di accedere alla macchina Linux (e a quei servizi che prevedono l'autenticazione PAM) usando le informazioni di account già presenti in un Domain Controller Windows. Più in dettaglio winbindd fornisce informazioni su utenti e gruppi NT a nsswitch, che è un servizio presente ormai in tutte le moderne librerie C e che permette di ottenere i dati relativi ad utenti, gruppi ed host da vari tipi di fonti diverse (NIS, DNS e adesso anche Winbind); il servizio di autenticazione viene invece garantito dalla presenza di un apposito modulo PAM.<br/>
<br/>
Quindi stoppiamo i demoni appena installati:
'''/etc/pam.d/common-password'''<br/>
<pre>
<pre>
# /etc/init.d/samba stop
# /etc/pam.d/common-password - password-related modules common to all services
# /etc/init.d/winbind stop
#
</pre>
#This file is included from other service-specific PAM config files,
e modifichiamo il file <tt>/etc/samba/smb.conf</tt> con le seguenti direttive:
# and should contain a list of modules that define the services to be
<pre>
#used to change user passwords. The default is pam_unix
[global]
# The "nullok" option allows users to change an empty password, else
  # Impostazioni per il dominio
# empty passwords are treated as locked accounts.
    security = domain
#
    workgroup = DOMINIO
# (Add `md5' after the module name to enable MD5 passwords)
    realm = DOMINIO.LOCAL
#
    server string = Server Samba
# The "obscure" option replaces the old `OBSCURE_CHECKS_ENAB' option in
    netbios name = FILESERVER
# login.defs. Also the "min" and "max" options enforce the length of the
    # os level deve essere inferiore a quello del PDC
# new password.
    os level = 20
#password required pam_unix.so nullok obscure min=4 max=8 md5
    preferred master = False
# Alternate strength checking for password. Note that this
    domain master = False
# requires the libpam-cracklib package to be installed.
 
# You will need to comment out the password line above and
  # Impostazioni Wins e DNS
# uncomment the next two in order to use this.
    wins server = 10.0.0.11
# (Replaces the `OBSCURE_CHECKS_ENAB', `CRACKLIB_DICTPATH')
    dns proxy = no
#
    name resolve order = wins hosts bcast
# password required pam_cracklib.so retry=3 minlen=6 difok=3
 
# password required pam_unix.so use_authtok nullok md5
  # Impostazioni LDAP e utenti
password sufficient pam_ldap.so
    ldap suffix = dc=dominio,dc=local
password required pam_unix.so nullok obscure min=4 max=8 md5 use_first_pass
    ldap machine suffix = ou=Computers
</pre>
    ldap group suffix = ou=Groups
<br/>
    ldap user suffix = ou=Users
'''/etc/pam.d/common-session'''<br/>
    ldap idmap suffix = ou=Idmap
<pre>
    ldap admin dn=cn=admin,dc=dominio,dc=local
session    sufficient      pam_ldap.so
    idmap backend = ldap:"ldap://10.0.0.11"
session    required        pam_unix.so
 
</pre>
  # Rimappo gli utenti remoti con uid e gid diversi
Non dimenticate di aggiungre gli utenti di sistema, per evitare l'errore udev visto in precedenza:
    winbind uid = 10000-90000
<pre>
    winbind gid = 10000-90000
addgroup --system tss
    winbind enum users = yes
addgroup --system kvm
    winbind enum groups = yes
addgroup --system rdma
    winbind separator = +
addgroup --system fuse
    password server = server
addgroup --system scanner
    winbind use default domain = Yes
addgroup --system nvram
    encrypt passwords = yes
adduser --system tss
 
</pre>
  # Samba LOG
Ora facciamo ripartire i demoni:
    syslog = 0
<pre>
    log level = 3 passdb:1 auth:1 winbind:1
# /etc/init.d/samba restart
    panic action = /usr/share/samba/panic-action %d
# /etc/init.d/winbind restart
    max log size = 1000
    log file = /var/log/samba/log.%m
    ;template primary group = "Domain Users"
 
  # Files/Directories
    map acl inherit = yes
    case sensitive = no
    directory mask = 0770
[condivisione]
    comment = Dati Condivisi
    path = /dominio/dati
    read only = No
    create mask = 0660
    directory mask = 2770
    hide special files = yes
    hide files = /lost+found/
    acl group control = yes
    inherit acls = yes
    map acl inherit = yes
    inherit permissions = yes
    map archive = no
</pre>
</pre>
Fare ripartire Samba con:
Per unire il server al dominio e creare l'utente relativo al pc è necessario dare il seguente comando:
<pre>
<pre>
/etc/init.d/samba start
net rpc join -D dominio.local -U Administrator%password
</pre>
</pre>
Affinché un utente sia riconosciuto correttamente da Samba deve essere anche un utente di sistema, pertanto occorre configurare il sistema affinché peschi la lista degli utenti dal server di dominio via LDAP, esattamente come era avvenuto per il server di dominio.<br/>
Per controllare che tutto sia andato a buon fine si può riavviare il PC e eseguire il comando:
Installare il pacchetto '''libnss-ldap''' e configurarlo in modo da puntare al server LDAP installato sul PDC (<tt>ldap://10.0.0.11</tt>) e fornendo la base LDAP corretta (dc=dominio,dc=local) e la corretta password dell'amministratore del database ldap.
<pre>
<pre>
# apt-get install libnss-ldap
getent passwd
</pre>
</pre>
Registriamo la password di root di OpenLDAP con il comando:
che dovrebbe restituire sia le utenze locali sia quelle definite nel database LDAP.
A questo punto è possibile creare share e assegnare permessi in base a utenti e gruppi definiti nel dominio.
 
== Backup e restore del database LDAP ==
Vengono suggeriti di seguito alcuni metodi per effettuare dei backup del database LDAP. Consiglio di prendere seriamente in considerazione l'idea di impostare dei backup regolari magari tramite cron e suggerisco altresì di effettuare '''sempre''' un backup dei dati LDAP prima di ogni modifica o riconfigurazione del server.
=== Offline Physical Backup ===
Un offline physical backup deve essere effettuato sul server stesso. Lo svantaggio di questo tipo di backup è che il server LDAP non sarà disponibile per l'intera durata del processo.
# Stopare il server LDAP: <code>/usr/sbin/rcldap stop</code>
# Copiare tutti i files in /var/lib/ldap/ dentro una directory di backup
# Riavviare il server LDAP: <code>/usr/sbin/rcldap start</code>
 
=== Offline Logical Backup ===
Questo tipo di backup, noto anche come '''database dump''' richiede sempre l'arresto del servizio LDAP:
# <code>/usr/sbin/rcldap stop</code>
# <code>slapcat >ldap.\$(date +'\%Y\%m\%d-\%T')</code> Questo comando genera nella directory corrente un file LDIF che può successivamente essere archiviato
# <code>/usr/sbin/rcldap start</code>
 
=== Online Backup ===
Questo tipo di backup, a differenza dei precedenti, utilizza LDAP stesso per effettuare il dump dei dati del database e quindi, pur appensantendo il server, non richiede l'arresto del servizio.
# <code>ldapsearch -h LDAPServer -x -b baseDN > ldap.\$(date +'\%Y\%m\%d-\%T')</code><br/>
dove <code>LDAPServer</code> è il nome del server e <code>baseDN</code> è il distinguished name (DN) della struttura LDAP, nel nostro caso <code>dc=dominio,dc=local</code>
=== Database Restore ===
# Per ripristinare un offline backup:
## <code>/usr/sbin/rcldap stop</code>
## copiare i files salvati in /var/lib/ldap (Se Offline Physical Backup)
## <code>slapadd -l nome_del_backupfile</code> (Se Offline Logical Backup)
## <code>/usr/sbin/rcldap start</code>
# Per ripristinare un online backup:
## <code>ldapadd -D adminDN -x -w adminPassword -h LDAPServer -x -f nome_del_backupfile</code><br/>
dove <code>adminDN</code> è nel nostro caso dn=admin,dc=dominio,dc=local
 
== Replica del database LDAP su un altro server ==
Se siete interessati a fornire ridondanza alla vostra rete, potete prendere in considerazione l'idea di inserire un secondo server OpenLDAP sincronizzato con il server principale che abbiamo appena configurato.<br/>
In tal caso suggerisco di seguire [[Implementare un'architettura ridondante master/slave OpenLDAP | questa guida]], nella quale viene utilizzato lo stesso database LDAP che abbiamo appena configurato per costruire un server di replica.
 
== db4 ==
OpenLDAP ha la brutta abitudine di non risistemarsi per bene quando la donna delle pulizie inciampa nell'interruttore generale della corrente. Perciò conviene installare:
<pre>
<pre>
echo -n "password" > /etc/libnss-ldap.secret
# apt-get install db4.2-util
</pre>
</pre>
Modificate i seguenti files:<br/>
Questo pacchetto contiene l'utility db4.2_recover che viene lanciata automaticamente ad ogni restart di ldap, risolvendo eventuali problemi di incongruenza del Barkley DB.
'''/etc/nsswitch.conf''':
<br/>
== Interfacce web alternative per OpenLDAP ==
Altre due interfacce grafiche comode, da utilizzare congiuntamente o in alternativa a phpldapadmin, sono gosa e ldap-account-manager.
* '''LDAP-Account-Manager'''
<pre>
<pre>
passwd: compat ldap winbind
apt-get install ldap-account-manager libkadm55 php5-snmp php5-mhash
group: compat ldap winbind
shadow: compat ldap
</pre>
</pre>
'''/etc/ldap/ldap.conf''':
Una volta installato, collegatevi col vostro browser all'indirizzo:
<pre>
<pre>
BASE    dc=domimio,dc=local
http://ip_vostro_server/lam
URI    ldap://10.0.0.11:389
</pre>
</pre>
'''/etc/libnss-ldap.conf''':
Prima di effettuare il login, cliccate sulla voce '''LAM configuration''', scegliete Edit Server Profiles e inserite la password di default (lam). Una volta entrati sostituite:
<pre>
* la voce '''Tree Suffix''' con il DN del vostro dominio: dc=dominio,dc=local
base dc=dominio,dc=local
* la voce '''List of valid users''' con l DN dell'amministratore del dominio: cn=admin,dc=dominio,dc=local
uri ldap://10.0.0.11/
* la voce Password con la password di Administrator del dominio
ldap_version 3
Quindi cliccate su '''Edit Account Types''' e modificate le voci come segue:
# The ldap-admin account. The appropriate password is in /etc/libnss-ldap.secret. Keep the permissions right.
* al posto di People sostituite Users
rootbinddn cn=admin,dc=dominio,dc=local
* al posto di group sostituite Groups
* al posto di machines sostituite Computers
* eliminate l'indicazione ou=domains nella voce Samba Domains
Date infine OK a questa schermata e OK alla successiva.<br/>
Come ultima cosa cliccate sulla voce '''LAM configuration''', scegliete Edit General Settings e inserite la password di default (lam). Una volta entrati sostituite la password di default con quella di Administrator del dominio.<br/>
Ora siete pronti per effettuare il login in LDAP Account Manager.<br/>
* '''GOsa'''
''To do''
* '''Luma'''
Non è un'interfaccia web, ma un'applicazione scritta in python. E' molto utile se il server che state installando è provvisto di interfaccia grafica (Gnome, Xfce o KDE). Per installarlo basta semplicemente il comando:
<pre>
apt-get install luma
</pre>
</pre>
L'installazione del pacchetto libpam-ldap viene eseguita allo stesso modo di quella precedente:
 
== Comandi utili e consigli finali ==
=== Creazione di utenti ===
<pre>
<pre>
# apt-get install libpam-ldap
# smbldap-useradd -a -m -c "Descrizione Utente" nome.utente
# dpkg-reconfigure libpam-ldap
# smbldap-passwd nome.utente
</pre>
</pre>
rispondendo in questo modo alle domande poste dall'installer:
Per verificare il tutto usare il comando
* Server LDAP: 127.0.0.1
<pre>
* Distinguished name (DN): dc=dominio,dc=local
# smbldap-usershow nome.utente
* LDAP version: 3
</pre>
* Make local root Database admin: sí
 
* Si richiede utente per database LDAP: no
=== Creazione di un gruppo ===
* LDAP account for root cn=admin,dc=dominio,dc=local
* LDAP root password: password
* Local crypt to use when changing passwords: md5
Ora è necessario andare a modificare i quattro files che gestiscono la configurazione di pam per LDAP in modo che il loro contenuto sia:<br/><br/>
'''/etc/pam.d/common-account'''<br/>
<pre>
<pre>
#
# smbldap-groupadd "NomeGruppo"
#/etc/pam.d/common-account - authorization settings common to all services
##
This file is included from other service-specific PAM config files,
# and should contain a list of the authorization modules that define
# the central access policy for use on the system. The default is to
# only deny service to users whose accounts are expired in /etc/shadow.
#
#account required pam_unix.so
account sufficient pam_ldap.so
account required pam_unix.so try_first_pass
</pre>
</pre>
<br/>
 
'''/etc/pam.d/common-auth'''<br/>
=== Aggiunta di un utente a un gruppo ===
Per impostare il gruppo primario dell'utente:
<pre>
<pre>
#
# smbldap-usermod -g "NomeGruppo" nome.utente
# /etc/pam.d/common-auth - authentication settings common to all services
</pre>
#
Per aggiungere l'utente a ulteriori gruppi:
# This file is included from other service-specific PAM config files,
<pre>
# and should contain a list of the authentication modules that define
# smbldap-usermod -G gruppo1,gruppo2,gruppo3 nome.utente
# the central authentication scheme for use on the system
# (e.g., /etc/shadow, LDAP, Kerberos, etc.). The default is to use the
# traditional Unix authentication mechanisms.
#
#auth required pam_unix.so nullok_secure
auth sufficient pam_ldap.so
auth required pam_unix.so nullok_secure use_first_pass
</pre>
</pre>
<br/>
 
'''/etc/pam.d/common-password'''<br/>
=== Elencare i gruppi memorizzati in LDAP ===
<pre>
<pre>
# /etc/pam.d/common-password - password-related modules common to all services
# ldapsearch -x objectClass=posixGroup
#
#This file is included from other service-specific PAM config files,
# and should contain a list of modules that define the services to be
#used to change user passwords. The default is pam_unix
# The "nullok" option allows users to change an empty password, else
# empty passwords are treated as locked accounts.
#
# (Add `md5' after the module name to enable MD5 passwords)
#
# The "obscure" option replaces the old `OBSCURE_CHECKS_ENAB' option in
# login.defs. Also the "min" and "max" options enforce the length of the
# new password.
#password required pam_unix.so nullok obscure min=4 max=8 md5
# Alternate strength checking for password. Note that this
# requires the libpam-cracklib package to be installed.
# You will need to comment out the password line above and
# uncomment the next two in order to use this.
# (Replaces the `OBSCURE_CHECKS_ENAB', `CRACKLIB_DICTPATH')
#
# password required pam_cracklib.so retry=3 minlen=6 difok=3
# password required pam_unix.so use_authtok nullok md5
password sufficient pam_ldap.so
password required pam_unix.so nullok obscure min=4 max=8 md5 use_first_pass
</pre>
</pre>
<br/>
=== Elencare gli utenti di un gruppo ===
'''/etc/pam.d/common-session'''<br/>
<pre>
<pre>
session    sufficient      pam_ldap.so
# smbldap-groupshow "gruppo"
session    required        pam_unix.so
</pre>
</pre>
Non dimenticate di aggiungre gli utenti di sistema, per evitare l'errore udev visto in precedenza:
=== Backuppare una directory condivisa dal server usando le credenziali di un utente specifico ===
<pre>
<pre>
addgroup --system tss
smbclient //nomeserver/nomecartella -U nome.utente%password.utente -N -Tc backup.tar /percorso/locale/del/backup
addgroup --system kvm
addgroup --system rdma
addgroup --system fuse
addgroup --system scanner
addgroup --system nvram
adduser --system tss
</pre>
</pre>
Ora facciamo ripartire i demoni:
=== Elencare le risorse condivise di una macchina ===
<pre>
<pre>
# /etc/init.d/samba restart
smbclient -L nomeserver
# /etc/init.d/winbind restart
</pre>
</pre>
Per unire il server al dominio e creare l'utente relativo al pc è necessario dare il seguente comando:
=== Per fare delle modifiche nel DB in maniera semplice ===
<pre>
<pre>
net rpc join -D dominio.local -U Administrator%password
  slapcat -l /tmp/backup.ldif   
</pre>
Per controllare che tutto sia andato a buon fine si può riavviare il PC e eseguire il comando:
<pre>
getent passwd
</pre>
che dovrebbe restituire sia le utenze locali sia quelle definite nel database LDAP.
A questo punto è possibile creare share e assegnare permessi in base a utenti e gruppi definiti nel dominio.


=Backup e restore del database LDAP=
  # stoppare il servizio
Vengono suggeriti di seguito alcuni metodi per effettuare dei backup del database LDAP. Consiglio di prendere seriamente in considerazione l'idea di impostare dei backup regolari magari tramite cron e suggerisco altresì di effettuare '''sempre''' un backup dei dati LDAP prima di ogni modifica o riconfigurazione del server.
==Offline Physical Backup==
Un offline physical backup deve essere effettuato sul server stesso. Lo svantaggio di questo tipo di backup è che il server LDAP non sarà disponibile per l'intera durata del processo.
# Stopare il server LDAP: <tt>/usr/sbin/rcldap stop</tt>
# Copiare tutti i files in /var/lib/ldap/ dentro una directory di backup
# Riavviare il server LDAP: <tt>/usr/sbin/rcldap start</tt>


==Offline Logical Backup==
  /etc/init.d/slapd stop
Questo tipo di backup, noto anche come '''database dump''' richiede sempre l'arresto del servizio LDAP:
 
# <tt>/usr/sbin/rcldap stop</tt>
  # una copia del vecchio db
# <tt>slapcat >ldap.\$(date +'\%Y\%m\%d-\%T')</tt> Questo comando genera nella directory corrente un file LDIF che può successivamente essere archiviato
# <tt>/usr/sbin/rcldap start</tt>


==Online Backup==
  cp -r /var/lib/ldap  /var/lib/ldap.old
Questo tipo di backup, a differenza dei precedenti, utilizza LDAP stesso per effettuare il dump dei dati del database e quindi, pur appensantendo il server, non richiede l'arresto del servizio.
  mkdir /var/lib/ldap
# <tt>ldapsearch -h LDAPServer -x -b baseDN > ldap.\$(date +'\%Y\%m\%d-\%T')</tt><br/>
dove <tt>LDAPServer</tt> è il nome del server e <tt>baseDN</tt> è il distinguished name (DN) della struttura LDAP, nel nostro caso <tt>dc=dominio,dc=local</tt>
==Database Restore==
# Per ripristinare un offline backup:
## <tt>/usr/sbin/rcldap stop</tt>
## copiare i files salvati in /var/lib/ldap (Se Offline Physical Backup)
## <tt>slapadd -l nome_del_backupfile</tt> (Se Offline Logical Backup)
## <tt>/usr/sbin/rcldap start</tt>
# Per ripristinare un online backup:
## <tt>ldapadd -D adminDN -x -w adminPassword -h LDAPServer -x -f nome_del_backupfile</tt><br/>
dove <tt>adminDN</tt> è nel nostro caso dn=admin,dc=dominio,dc=local


=Replica del database LDAP su un altro server=
  Modificare il file backup.ldif e quindi reimportarlo
Se siete interessati a fornire ridondanza alla vostra rete, potete prendere in considerazione l'idea di inserire un secondo server OpenLDAP sincronizzato con il server principale che abbiamo appena configurato.<br/>
In tal caso suggerisco di seguire [[Implementare un'architettura ridondante master/slave OpenLDAP | questa guida]], nella quale viene utilizzato lo stesso database LDAP che abbiamo appena configurato per costruire un server di replica.


=db4=
  slapadd -c -l /tmp/backup.ldif
OpenLDAP ha la brutta abitudine di non risistemarsi per bene quando la donna delle pulizie inciampa nell'interruttore generale della corrente. Perciò conviene installare:
<pre>
# apt-get install db4.2-util
</pre>
</pre>
Questo pacchetto contiene l'utility db4.2_recover che viene lanciata automaticamente ad ogni restart di ldap, risolvendo eventuali problemi di incongruenza del Barkley DB.
=== Comandi utili LDAP ===
<br/>
=Interfacce web alternative per OpenLDAP=
Altre due interfacce grafiche comode, da utilizzare congiuntamente o in alternativa a phpldapadmin, sono gosa e ldap-account-manager.
* '''LDAP-Account-Manager'''
<pre>
<pre>
apt-get install ldap-account-manager libkadm55 php5-snmp php5-mhash
ldapsearch -b "dc=miodominio,dc=local" -x
</pre>
 
Una volta installato, collegatevi col vostro browser all'indirizzo:
ldapsearch -b "dc=miodominio,dc=local" -LLL "cn=nomedellutente*" -x
<pre>
 
http://ip_vostro_server/
ldapadd -x -W -D "cn=admin,dc=miodominio,dc=local" -f entry.ldif  # per importare un ldif
</pre>
Prima di effettuare il login, cliccate sulla voce '''LAM configuration''', scegliete Edit Server Profiles e inserite la password di default (lam). Una volta entrati sostituite:
* la voce '''Tree Suffix''' con il DN del vostro dominio: dc=dominio,dc=local
* la voce '''List of valid users''' con l DN dell'amministratore del dominio: cn=admin,dc=dominio,dc=local
* la voce Password con la password di Administrator del dominio
Quindi cliccate su '''Edit Account Types''' e modificate le voci come segue:
* al posto di People sostituite Users
* al posto di group sostituite Groups
* al posto di machines sostituite Computers
* eliminate l'indicazione ou=domains nella voce Samba Domains
Date infine OK a questa schermata e OK alla successiva.<br/>
Come ultima cosa cliccate sulla voce '''LAM configuration''', scegliete Edit General Settings e inserite la password di default (lam). Una volta entrati sostituite la password di default con quella di Administrator del dominio.<br/>
Ora siete pronti per effettuare il login in LDAP Account Manager.<br/>
* '''GOsa'''
''To do''
* '''Luma'''
Non è un'interfaccia web, ma un'applicazione scritta in python. E' molto utile se il server che state installando è provvisto di interfaccia grafica (Gnome, Xfce o KDE). Per installarlo basta semplicemente il comando:
<pre>
apt-get install luma
</pre>
 
=Comandi utili e consigli finali=
==Creazione di utenti==
<pre>
# smbldap-useradd -a -m -c "Descrizione Utente" nome.utente
# smbldap-passwd nome.utente
</pre>
Per verificare il tutto usare il comando
<pre>
# smbldap-usershow nome.utente
</pre>
 
==Creazione di un gruppo==
<pre>
# smbldap-groupadd "NomeGruppo"
</pre>
 
==Aggiunta di un utente a un gruppo==
Per impostare il gruppo primario dell'utente:
<pre>
# smbldap-usermod -g "NomeGruppo" nome.utente
</pre>
Per aggiungere l'utente a ulteriori gruppi:
<pre>
# smbldap-usermod -G gruppo1,gruppo2,gruppo3 nome.utente
</pre>


==Elencare i gruppi memorizzati in LDAP==
ldapdelete  -x  -D "cn=admin,dc=miodominio,dc=local" -W "cn= nomeutente,dc=logic"
<pre>
# ldapsearch -x objectClass=posixGroup
</pre>
</pre>
==Elencare gli utenti di un gruppo==
Nel caso si reinstalli slapd controllare non ci sia un backup in /var/backups con lo stesso numero di versione, altrimenti un dpkg.reconfigure non ricrea il file di configurazione corretto.
<pre>
== Approfondimenti ==
# smbldap-groupshow "gruppo"
=== Debianizzati ===
</pre>
[[Samba e OpenLDAP: creare un controller di dominio]]<br/>
==Backuppare una directory condivisa dal server usando le credenziali di un utente specifico==
[[Samba e OpenLDAP: creare un controller di dominio con Debian Etch]]<br/>
<pre>
[[Samba e OpenLDAP: creare un controller di dominio con Debian Lenny]]<br/>
smbclient //nomeserver/nomecartella -U nome.utente%password.utente -N -Tc backup.tar /percorso/locale/del/backup
[[Samba, OpenLDAP, Kerberos: creare un controller di dominio sicuro con Debian Lenny]]<br/>
</pre>
[[Implementare un'architettura ridondante master/slave OpenLDAP]]<br/>
==Elencare le risorse condivise di una macchina==
[[Samba: guida estesa]]<br/>
<pre>
[[Samba: creare un cestino di rete per le condivisioni]]<br/>
smbclient -L nomeserver
[[ClamAV: scansione antivirus delle condivisioni Samba]]<br />
</pre>
==Per fare delle modifiche nel DB in maniera semplice==
<pre>
  slapcat -l /tmp/backup.ldif   


  # stoppare il servizio


  /etc/init.d/slapd stop
{{Autori
 
|Autore = [[Utente:Ferdybassi|Ferdybassi]]
  # una copia del vecchio db
|Verificata_da=
 
:[[Utente:porkyhttp|porkyhttp]] 17:06, 06 mag 2012 (CEST)
  cp -r /var/lib/ldap  /var/lib/ldap.old
|Numero_revisori=1
  mkdir /var/lib/ldap
}}
 
  Modificare il file backup.ldif e quindi reimportarlo
 
  slapadd -c -l /tmp/backup.ldif
</pre>
==Comandi utili LDAP==
<pre>
ldapsearch -b "dc=miodominio,dc=local" -x
 
ldapsearch -b "dc=miodominio,dc=local" -LLL "cn=nomedellutente*" -x
 
ldapadd -x -W -D "cn=admin,dc=miodominio,dc=local" -f entry.ldif  # per importare un ldif


ldapdelete  -x  -D "cn=admin,dc=miodominio,dc=local" -W "cn= nomeutente,dc=logic"
[[Categoria:Reti con Windows]][[Categoria:Samba]]
</pre>
Nel caso si reinstalli slapd controllare non ci sia un backup in /var/backups con lo stesso numero di versione, altrimenti un dpkg.reconfigure non ricrea il file di configurazione corretto.
=Per approfondimenti=
[[Samba e OpenLDAP: creare un controller di dominio]]<br/>
[[Samba e OpenLDAP: creare un controller di dominio con Debian Etch]]<br/>
[[Samba e OpenLDAP: creare un controller di dominio con Debian Lenny]]<br/>
[[Implementare un'architettura ridondante master/slave OpenLDAP]]<br/>
[[Scansione antivirus con ClamAV su condivisioni Samba]]<br/>
[[Accedere alle condivisioni Samba dal browser]]<br/>
[[Creare un Cestino di rete per le condivisioni Samba]]<br/>
<br/>
<br/>
: [[Utente:Ferdybassi|Ferdybassi]]
----
[[Categoria:Server]]
[[Categoria:Networking]]

Versione attuale delle 12:13, 6 giu 2015

Samba
Arrow left.png

Condivisione risorse

Controller di dominio

Altro

Arrow right.png
Debian-swirl.png Versioni Compatibili

soltanto:
Debian 5 "lenny"

Versioni compatibili

Introduzione

Questo articolo è un aggiornamento della guida Samba e OpenLDAP: creare un controller di dominio con Debian Etch, basata su Debian Etch.
Vedremo questa volta come installare un server basato su Debian Lenny e Samba 3 con backend di un database LDAP, affinché funga da Primary Domain Controller di una rete Windows. Lo stesso server LDAP verrà utilizzato anche per la gestione in contemporanea degli utenti Unix, in modo da avere un controllo unico e centralizzato sia sugli utenti Windows sia sugli utenti Linux.
Verranno illustrati due metodi di gestione del database LDAP, uno basato sui tools smbldap-tools e uno basato su interfaccia grafica in PHP.
Consiglio vivamente di prepararsi una buona tazza di caffé e di armarsi di pazienza e di molta attenzione, dato che un errore di battitura in qualche file di configurazione può mandare in rovina l'intero lavoro: poichè che i files da modificare saranno molti, di certo risulterebbe molto difficile e molto lungo andare a caccia di eventuali errori.

Sistema installato e prerequisiti

Il presente HOWTO è stato realizzato utilizzando un sistema Debian 5.0 Lenny con tutti gli aggiornamenti di sicurezza ufficiali. La configurazione iniziale del sistema prevede un'installazione base Debian net install con in più un server web Apache e con PHP5 funzionanti.
Durante tutto il processo si presuppone di agire come utente root.

Parametri di rete utilizzati

In tutta la guida saranno utilizzati i seguenti parametri per la configurazione della rete:

  • Nome del server: server
  • Nome del dominio: dominio.local
  • Nome NETBIOS del dominio: DOMINIO
  • Classe IP: 10.0.0.0 / 255.0.0.0
  • IP Server: 10.0.0.11
  • Password di root: password
  • Password Administrator del dominio: password
  • Password admin di LDAP: password

Questi parametri vanno ovviamente adattati alle vostre esigenze.

Installazione del server LDAP

Il server LDAP è essenzialmente un database gerarchico che viene utilizzato per la memorizzazione dei dati degli utenti, dei computer del dominio e di tutto quanto si desideri gestire tramite una base dati condivisibile via rete tra più sistemi.
Si considera che il server in questione venga utilizzato all'interno di una rete aziendale altamente affidabile e non verranno, pertanto, trattati gli aspetti relativi alla crittografia delle comunicazioni. Questa scelta riduce la sicurezza, pertanto si consiglia di approfondire l'argomento. Se si è interessati ad un'implementazione sicura del protocollo LDAP si veda ad esempio la guida Samba, OpenLDAP, Kerberos: creare un controller di dominio sicuro con Debian Lenny, che è basata sulla guida che state leggendo, ma che introduce e analizza una serie di aspetti legati alla trasmissione e all'archiviazione sicura delle informazioni.
Per utilizzare il server LDAP occorre installare il pacchetto slapd che costituisce un'implementazione di server LDAP per Linux e il pacchetto ldap-utils, un insieme di strumenti che ne permettono la gestione.

# apt-get install slapd ldap-utils

Durante l'installazione verranno richieste alcune informazioni necessarie a configurare il server LDAP. In particolare verrà richiesto il nome del dominio che può essere un dominio interno completamente inventato (es. miodominio.tld) o un dominio internet valido. La scelta è legata a politiche organizzative aziendali e tecniche che richiederebbero una trattazione approfondita e che esula da questo HOWTO.
Nei file riportati si considera che il dominio specificato è dominio.local, un dominio interno non valido per Internet. In seguito verrà richiesta la password per l'utente amministratore. Scegliete una password particolarmente sicura, in quanto tramite essa si potrà avere accesso completo alla gestione degli utenti del vostro dominio e, pertanto, accedere a qualsiasi sistema presente sulla vostra rete. Questa password, inoltre, verrà utilizzata anche in seguito in alcuni file di configurazione, pertanto è bene ricordarsela.
Come nome dell'organizzazione mettete una descrizione della vostra organizzazione: Rete LAN di Dominio.
Per tutte le altre opzioni possono essere confermate le impostazioni di default.
Per andare più in profondità nella configurazione del server LDAP è consigliabile, subito dopo l'installazione, lanciare il comando:

# dpkg-reconfigure slapd

Verrà eseguita la riconfigurazione di OpenLDAP, ma saranno poste più domande. Rispondete così:

  • Omettere la configurazione di OpenLDAP: no
  • Nome del dominio: dominio.local
  • Nome dell'organizzazione: DOMINIO
  • Password di admin: password
  • Conferma password: password
  • Motore database da utilizzare: BDB
  • Cancellare il database quando si effettua il purge di slapd: no
  • Spostare il vecchio database: sì
  • Permettere LDAPv2: sì (potete anche mettere no)

Per verificare il corretto funzionamento del servizio, dare il comando:

# ldapsearch -x -b “dc=dominio,dc=local”

Se ottenete le informazioni sul dominio significa che tutto è andato per il verso giusto; se ottenete un messaggio del genere "ldap_bind: Can't contact LDAP server (-1)" vi conviene eseguire nuovamente la configurazione di OpenLDAP.

Installazione di una interfaccia grafica per amministrare OpenLDAP

Sebbene si possa amministrare OpenLDAP in maniera completamente testuale (nel corso della guida vedremo come) è consigliabile installare un'interfaccia grafica, che aiuterà a svolgere i normali compiti di amministrazione una volta terminato di configurare il dominio.
Nei repository Debian sono disponibili diverse interfacce grafiche. In questa guida la scelta è caduta su phpldapadmin, che sembra essere la più diffusa.
Phpldapadmin, come il nome fa intuire, è un'interfaccia scritta in PHP e per funzionare ha perciò bisogno di un server web e del linguaggio di scripting PHP.

Installazione dei prerequisiti

Installiamo per prima cosa alcuni moduli di PHP necessari:

apt-get install libapache2-mod-php5 php5 php5-cli php5-curl php5-gd php5-imap php5-ldap
php5-mcrypt php5-mhash php5-sqlite php5-tidy php5-xmlrpc php-pear mcrypt libgd-tools
Warning.png ATTENZIONE
Il comando precedente va scritto in un'unica riga


Installazione di PHPLdapAdmin

Ora possiamo installare phpldapadmin:

# apt-get install phpldapadmin

Per verificare la corretta installazione del pacchetto, aprite il browser su:

https://10.0.0.11/phpldapadmin

Dovreste essere accolti dalla schermata iniziale di Phpldapadmin.
Phpldapadmin richiede per funzionare la presenza di un tool chiamato mkntpwd, sviluppato dal team di Samba e utilizzato per creare gli hash delle password in Samba. Inspiegabilmente questo tool non è presente negli archivi di Debian. Va pertanto scaricato dal seguente indirizzo:

# wget http://www.nomis52.net/data/mkntpwd.tar.gz

Una volta scaricato il file, bisogna scompattarlo, compilarlo e configurarlo:

# apt-get install build-essential
# tar -zxf mkntpwd.tar.gz
# cd mkntpwd
# make
# cp mkntpwd /usr/local/bin
# mkntpwd

L'ultimo comando dovrebbe restituirvi l'elenco delle opzioni disponibili in mkntpwd.

Installazione di Samba

L'installazione di Samba va effettuata in questo momento perchè insieme ai pacchetti stessi di Samba saranno installate anche alcune utility che adopereremo nel paragrafo successivo.

# apt-get install samba smbclient smbfs samba-doc swat cupsys cupsys-bsd resolvconf

La versione di Samba nei repository di Lenny (3.3.5) non supporta il login di client Windows 7 e Windows Server 2008, introdotto in Debian con il ramo 3.4. Se vi fosse la necessità di inserire client Windows 7 o Windows Server 2008 nel dominio Samba che stiamo creando, la soluzione è configurare il repository Backports per Lenny (si veda: Il_repository_Backports) e installare da lì una versione di Samba più aggiornata:

# apt-get -t lenny-backports install samba smbclient smbfs samba-doc swat cupsys cupsys-bsd resolvconf

Per il momento come configurazione base rispondente nel seguente modo alle domande che vi verranno poste:

  • Nome del Dominio/Workgroup: DOMINIO
  • Utilizzare password cifrate: SI
  • Utilizzare DHCP per i nomi Netbios: NO

Non preoccupatevi per eventuali errori, perchè tutta la configurazione verrà ripresa in un secondo momento.

Configurare i SMBLDAP TOOLS

I smbldap-tools sostituiscono i comandi standard di UNIX per la gestione di gruppi, utenti e password in modo da dialogare direttamente con il server LDAP e fornire un metodo per gestire in contemporanea gli account UNIX e SAMBA.
Malgrado la documentazione ufficiale di SAMBA asserisca che smbpasswd sia in grado di gestire tali account, utilizzando quello strumento occorre prima creare l'utente UNIX, poi quello Samba, pertanto ne sconsiglio l'utilizzo.

Installazione

Installare il pacchetto smbldap-tools

# apt-get install smbldap-tools

Configurazione

Copiare i file smbldap.conf e smbldap_bind.conf in /etc/smbldap-tools.

# zcat /usr/share/doc/smbldap-tools/examples/smbldap.conf.gz > /etc/smbldap-tools/smbldap.conf
# cp /usr/share/doc/smbldap-tools/examples/smbldap_bind.conf /etc/smbldap-tools/smbldap_bind.conf

Modificare il file /etc/smbldap-tools/smbldap_bind.conf inserendo il DN dell'amministratore del server LDAP e la sua password. Il DN dell'amministratore è stato impostato automaticamente durante l'installazione del pacchetto Debian di slapd e corrisponde a "cn=admin,dc=dominio,dc=local", in cui il dominio dipende dalle configurazioni sopra riportate per il server LDAP. La password è quella richiesta in fase di installazione del server LDAP.
Se non si è sicuri del DN da inserire lanciare il comando:

# slapcat

e cercare una riga che inizia con "dn: cn=". Il valore riportato è quello da inserire come DN. Nel file sono presenti le configurazioni sia per il master che per lo slave, in modo da poter gestire un server di backup per il sistema LDAP gestito tramite slurpd.
Al momento si presuppone di avere un solo server LDAP, pertanto le configurazioni coincideranno:

slaveDN="cn=admin,dc=dominio,dc=local"
slavePw="password"
masterDN="cn=admin,dc=dominio,dc=local"
masterPw="password"

Il contenuto del file dovrebbe essere il seguente:
/etc/smbldap-tools/smbldap_bind.conf:

############################
# Credential Configuration #
############################
# Notes: you can specify two differents configuration if you use a
# master ldap for writing access and a slave ldap server for reading access
# By default, we will use the same DN (so it will work for standard Samba
# release)
slaveDN="cn=admin,dc=dominio,dc=local"
slavePw="password"
masterDN="cn=admin,dc=dominio,dc=local"
masterPw="password"

Eseguire ora il comando:

# net getlocalsid

e copiare o prendere nota del codice che viene restituito.
Modificare il file /etc/smbldap-tools/smbldap.conf inserendo il SID appena ottenuto e controllare gli indirizzi dei 2 server LDAP in modo che coincidano con il server locale (127.0.0.1).

SID="S-1-5-21-2318037123-1631426476-2439636316"
slaveLDAP="127.0.0.1"
slavePort="389"
masterLDAP="127.0.0.1"
masterPort="389"

Verificare che il TLS sia disabilitato.

ldapTLS="0"

Configurare il corretto suffisso per il dominio (quello specificato nella configurazione di LDAP) e il nome corretto per il dominio che si vuole configurare (DOMINIO).

suffix="dc=dominio,dc=local"
sambaUnixIdPooldn="sambaDomainName=DOMINIO,${suffix}"

Potrebbe tornare utile anche impostare una differente scadenza per le password, in modo che non ne venga richiesta la sostituzione troppo di frequente:

defaultMaxPasswordAge="180"

Questo parametro è poi utilizzato al momento della creazione di un utente e ogni volta che un utente si cambia password.
Configurare infine i percorsi per le home degli utenti e per le cartelle che conterranno i profiles nel caso di roaming profiles.

userSmbHome="\\SERVER\homes\%U"
userProfile="\\SERVER\profiles\%U"

SERVER deve essere sostituito con il nome SAMBA del server che funziona come PDC (il server che stiamo configurando; lo stesso nome che verrà impostato più avanti nel file di configurazione di Samba). In questo esempio, inoltre, si è ritenuto di fornire uno script di logon comune a tutti gli utenti, anziché di uno script personale per ogni utente, pertanto si è impostato il seguente parametro:

userScript="logon.bat"

Tale impostazione può essere poi cambiata per determinati utenti con esigenze particolari direttamente agendo sui dati LDAP dell'utente.
Impostare infine il suffisso per gli indirizzi mail, anche se nel presente HOWTO non vengono configurati.

mailDomain="dominio.local"

Il contenuto completo del file dovrebbe essere il seguente:
/etc/smbldap-tools/smbldap.conf:

#
# Purpose :
# . be the configuration file for all smbldap-tools scripts
##############################################################################
##
General Configuration
# ##############################################################################
# Put your own SID. To obtain this number do: "net getlocalsid".
# If not defined, parameter is taking from "net getlocalsid" return
SID="S-1-5-21-125945932-740595490-3132273231"
# Domain name the Samba server is in charged.
# If not defined, parameter is taking from smb.conf configuration file
sambaDomain="DOMINIO"
realm="DOMINIO.LOCAL"

##############################################################################
#
# LDAP Configuration
#
##############################################################################
# Slave LDAP server
# If not defined, parameter is set to "127.0.0.1"
slaveLDAP="127.0.0.1"
# Slave LDAP port
# If not defined, parameter is set to "389"
slavePort="389"
# Master LDAP server: needed for write operations
# If not defined, parameter is set to "127.0.0.1"
masterLDAP="127.0.0.1"
# Master LDAP port
# If not defined, parameter is set to "389"
masterPort="389"
# Use TLS for LDAP
# If set to 1, this option will use start_tls for connection
# (you should also used the port 389)
# If not defined, parameter is set to "1"
ldapTLS="0"
# How to verify the server's certificate (none, optional or require)
verify="require"
# CA certificate
cafile="/etc/smbldap-tools/ca.pem"
# certificate to use to connect to the ldap server
clientcert="/etc/smbldap-tools/smbldap-tools.pem"
# key certificate to use to connect to the ldap server
clientkey="/etc/smbldap-tools/smbldap-tools.key"
# LDAP Suffix
suffix="dc=dominio,dc=local"
# Where are stored Users
# Warning: if 'suffix' is not set here, you must set the full dn for usersdn
usersdn="ou=Users,${suffix}"
# Where are stored Computers
# Warning: if 'suffix' is not set here, you must set the full dn for computersdn
computersdn="ou=Computers,${suffix}"
# Where are stored Groups
# Warning: if 'suffix' is not set here, you must set the full dn for groupsdn
groupsdn="ou=Groups,${suffix}"
# Where are stored Idmap entries (used if samba is a domain member server)
# Warning: if 'suffix' is not set here, you must set the full dn for idmapdn
#idmapdn="ou=Idmap,${suffix}"
# Where to store next uidNumber and gidNumber available for new users and groups
# If not defined, entries are stored in sambaDomainName object.
sambaUnixIdPooldn="sambaDomainName=${sambaDomain},${suffix}"
# Default scope Used
scope="sub"
# Unix password encryption (CRYPT, MD5, SMD5, SSHA, SHA, CLEARTEXT)
hash_encrypt="MD5"
# if hash_encrypt is set to CRYPT, you may set a salt format.
# default is "%s", but many systems will generate MD5 hashed
# passwords if you use "$1$%.8s". This parameter is optional!
crypt_salt_format="%s"
##############################################################################
#
# Unix Accounts Configuration
#
##############################################################################
# Login defs
# Default Login Shell
userLoginShell="/bin/false"
# Home directory
userHome="/dominio/homes/%U"
# Default mode used for user homeDirectory
userHomeDirectoryMode="700"
# Gecos
userGecos="System Computer"
# Default User (POSIX and Samba) GID
defaultUserGid="513"
# Default Computer (Samba) GID
defaultComputerGid="515"
# Skel dir
skeletonDir="/etc/skel"
# Default password validation time (time in days) Comment the next line if
# you don't want password to be enable for defaultMaxPasswordAge days (be
# careful to the sambaPwdMustChange attribute's value)
defaultMaxPasswordAge="180"
##############################################################################
##
SAMBA Configuration
# ##############################################################################
# The UNC path to home drives location (%U username substitution)
# Just set it to a null string if you want to use the smb.conf 'logon home'
# directive and/or disable roaming profiles
userSmbHome="\\SERVER\homes\%U"
# The UNC path to profiles locations (%U username substitution)
# Just set it to a null string if you want to use the smb.conf 'logon path'
# directive and/or disable roaming profiles
userProfile="\\SERVER\profiles\%U"
# The default Home Drive Letter mapping
# (will be automatically mapped at logon time if home directory exist)
userHomeDrive="Z:"
# The default user netlogon script name (%U username substitution)
# if not used, will be automatically username.cmd
# make sure script file is edited under dos
userScript="logon.bat"
# Domain appended to the users "mail"-attribute
# when smbldap-useradd -M is used
mailDomain="dominio.local"
##############################################################################
#
# SMBLDAP-TOOLS Configuration
#
##############################################################################
# Allows not to use smbpasswd (if with_smbpasswd == 0 in smbldap_conf.pm) but
# prefer Crypt::SmbHash library
with_smbpasswd="0"
smbpasswd="/usr/bin/smbpasswd"
# Allows not to use slappasswd (if with_slappasswd == 0 in smbldap_conf.pm)
# but prefer Crypt:: libraries
with_slappasswd="0"
slappasswd="/usr/sbin/slappasswd"

Può essere interessante notare che nella sezione Unix del file di configurazione precedente è presente la voce:

userLoginShell="/bin/false"

E' stata fatta questa scelta per evitare che gli utenti di dominio possano loggarsi sul server. Se avete utenti che utilizzano client Linux, come vi auguro, dovrete agire sui dati LDAP del singolo utente e modificare la sua shell. Se tutti i vostri utenti utilizzano client Linux, modificate la linea precedente come segue:

userLoginShell="/bin/bash"

Terminate le modifiche al file, bisogna cambiare i permessi per i file appena modificati al fine di aumentare la sicurezza del sistema ed impedire agli utenti di avere accesso alle password di amministratore di LDAP, scritta in chiaro nel file di configurazione precedentemente modificato.

# chmod 0644 /etc/smbldap-tools/smbldap.conf
# chmod 0600 /etc/smbldap-tools/smbldap_bind.conf


Configurazione del server LDAP

Passiamo ora alla configurazione del server LDAP.

Innanzitutto effettuiamo un backup di LDAP:

# slapcat > ~/slapd.ldif

Adesso dobbiamo recuperare gli schemi mancanti, che aggiungeremo poi alla configurazione di LDAP, e copiare in /etc/ldap/schema lo schema LDAP necessario per SAMBA.

# wget http://www.pepinet.com/download/samba/hdb.schema -P /etc/ldap/schema/
# wget http://www.pepinet.com/download/samba/qmailuser.schema -P /etc/ldap/schema/
# zcat /usr/share/doc/samba-doc/examples/LDAP/samba.schema.gz > /etc/ldap/schema/samba.schema

Quindi generate l'hash MD5 della password di root di LDAP:

# slappasswd -h {MD5}

e prendete nota del risultato.
Ora occorre modificare il file di configurazione di slapd (/etc/ldap/slapd.conf) aggiungendo nella sezione Schema and objectClass definitions lo schema per samba:

include /etc/ldap/schema/samba.schema

Nella sezione Indexing options aggiungere una serie di indicizzazioni che ottimizzeranno le interogazioni per l'utilizzo del server SAMBA:

index objectClass eq,pres
index uid,uidNumber,gidNumber,memberUid 	eq,pres
index ou,cn,mail,surname,givenname	eq,pres,sub
index loginShell                        eq,pres
index displayName                       pres,sub,eq
index nisMapName,nisMapEntry            eq,pres,sub
index sambaSID	eq
index sambaPrimaryGroupSID	eq
index sambaDomainName	eq
index sambaGroupType eq
index sambaSIDList eq
index uniqueMember eq
index default                           sub

Bisogna consentire agli utenti di cambiare non solo la propria password LDAP, ma anche le password di SAMBA e contemporaneamente proteggere tali informazioni da un accesso pubblico sostituendo la riga:

access to attribute=userPassword

con:

access to attrs=userPassword,sambaNTPassword,sambaLMPassword,sambaPwdMustChange,sambaPwdLastSet

Infine aggiungere le informazioni per l'autenticazione:

rootdn          "cn=admin,dc=dominio,dc=local"
rootpw          {MD5}Qhz9FD5FDD9YFKBJVAngcw==

Il contenuto del file dovrebbe essere il seguente:
/etc/ldap/sldap.conf:

#######################################################################
# Global Directives:
#sizelimit 20
timelimit -1
threads 8

# Features to permit
allow bind_v2

# Schema and objectClass definitions
include         /etc/ldap/schema/core.schema
include         /etc/ldap/schema/cosine.schema
include         /etc/ldap/schema/nis.schema
include         /etc/ldap/schema/inetorgperson.schema
include         /etc/ldap/schema/qmailuser.schema
include         /etc/ldap/schema/samba.schema
#include         /etc/ldap/schema/hdb.schema

# Where the pid file is put. The init.d script
# will not stop the server if you change this.
pidfile         /var/run/slapd/slapd.pid

# List of arguments that were passed to the server
argsfile        /var/run/slapd/slapd.args

# Read slapd.conf(5) for possible values
loglevel        none

# Where the dynamically loaded modules are stored
modulepath      /usr/lib/ldap
moduleload      back_bdb

# The maximum number of entries that is returned for a search operation
sizelimit 500

# The tool-threads parameter sets the actual amount of cpu's that is used
# for indexing.
tool-threads 1

#######################################################################
# Specific Backend Directives for bdb:
# Backend specific directives apply to this backend until another
# 'backend' directive occurs
backend         bdb

#######################################################################
# Specific Backend Directives for 'other':
# Backend specific directives apply to this backend until another
# 'backend' directive occurs
#backend                <other>

#######################################################################
# Specific Directives for database #1, of type bdb:
# Database specific directives apply to this databasse until another
# 'database' directive occurs
database        bdb

# The base of your directory in database #1
suffix          "dc=dominio,dc=local"

# rootdn directive for specifying a superuser on the database. This is needed
# for syncrepl.
rootdn          "cn=admin,dc=dominio,dc=local"
rootpw          {MD5}8Fy5aWO9Ks1d5nFGx3aQ3D==

# Where the database file are physically stored for database #1
directory       "/var/lib/ldap"

# The dbconfig settings are used to generate a DB_CONFIG file the first
# time slapd starts.
dbconfig set_cachesize 0 2097152 0
# Number of objects that can be locked at the same time.
dbconfig set_lk_max_objects 1500
# Number of locks (both requested and granted)
dbconfig set_lk_max_locks 1500
# Number of lockers
dbconfig set_lk_max_lockers 1500

# Indexing options for database #1
#index           objectClass eq
index mail,mailAlternateAddress,objectClass,deliveryMode,accountStatus,ou pres,eq
index cn                    pres,sub,eq
index sn                    pres,sub,eq
index uid                   pres,sub,eq
index displayName           pres,sub,eq
index uidNumber             eq
index gidNumber             eq
index memberUID             eq
index sambaSID              eq
index sambaPrimaryGroupSID  eq
index sambaDomainName       eq
index mailHost              eq
index givenName             pres,sub,eq
index default               sub

# Password Hash Definition
password-hash {MD5}

# Overlay Unique
#overlay unique
#unique_uri ldap:///ou=Users,dc=dominio,dc=local?uidNumber,cn?sub
#unique_uri ldap:///ou=Groups,dc=dominio,dc=local?gidNumber,cn?sub

# Save the time that the entry gets modified, for database #1
lastmod         on

# Checkpoint the BerkeleyDB database periodically in case of system
# failure and to speed slapd shutdown.
checkpoint      512 30
# Where to store the replica logs for database #1
# replogfile    /var/lib/ldap/replog


##########################################################
# Configurazione dei permessi per i vari utenti
# del'albero LDAP
############################################################

# The userPassword by default can be changed
# by the entry owning it if they are authenticated.
# Others should not be able to see it, except the
# admin entry below
# These access lines apply to database #1 only
#access to attrs=userPassword,shadowLastChange
access to attrs=userPassword,sambaNTPassword,sambaLMPassword,sambaPwdLastSet,sambaPwdMustChange,sambaPasswordHistory
        by dn="cn=admin,dc=dominio,dc=local" write
        by anonymous auth
        by self write
        by * none

# Everyone must be able to read password expiry attributes,
# if you are not granting rootdn access to workstations.
# Otherwise, the client system won't be able to know if
# user's password has expired, and will prompt him/her to
# change his/her password everytime he/she logs in.
# The owner must also be able to write it when he/she
# changes his/her own password.
access to attrs=shadowLastChange,sambaPwdLastSet,sambaPwdMustChange
        by dn="cn=admin,dc=dominio,dc=local" write
        by self write
        by * read

# Ensure read access to the base for things like
# supportedSASLMechanisms.  Without this you may
# have problems with SASL not knowing what
# mechanisms are available and the like.
# Note that this is covered by the 'access to *'
# ACL below too but if you change that as people
# are wont to do you'll still need this if you
# want SASL (and possible other things) to work
# happily.
access to dn.base="" by * read

# The admin dn has full write access, everyone else
# can read everything.
access to *
        by dn="cn=admin,dc=dominio,dc=local" write
        by * read

# For Netscape Roaming support, each user gets a roaming
# profile for which they have write access to
#access to dn=".*,ou=Roaming,o=morsnet"
#        by dn="cn=admin,dc=dominio,dc=local" write
#        by dnattr=owner write

#######################################################################
# Specific Directives for database #2, of type 'other' (can be bdb too):
# Database specific directives apply to this databasse until another
# 'database' directive occurs
#database        <other>

# The base of your directory for database #2
#suffix         "dc=debian,dc=org"

Possiamo far ripartire slapd affinché tutte le modifiche apportate siano prese in considerazione.

# /etc/init.d/slapd stop
# rm -rf /var/lib/ldap/*
# slapadd -l ~/slapd.ldif
# slapindex
# chown -Rf openldap:openldap /var/lib/ldap
# /etc/init.d/slapd start

Si può controllare che il server sia correttamente partito eseguendo una query con i comandi:

# slapcat
# ldapsearch -x

La risposta deve essere un file LDIF. Se invece si ottiene un errore di connessione ricontrollare tutte le impostazioni e i file di log. Per controllare il funzionamento di slapd può sempre tornare utile fermare il servizio e farlo partire, anziché con gli script standard debian con il comando:

# slapd -d 256

In tal modo viene avviato visualizzando varie informazioni di debug a video.

Configurazione dei client per LDAP

Ogni volta che un client accede ad un server LDAP deve impostare la base di ricerca e, nel caso si trovi su un server differente, l'URL del server LDAP. Queste informazioni possono essere impostate come default nel file /etc/ldap/ldap.conf aggiungendo le righe:

BASE dc=dominio,dc=local
URI ldap://127.0.0.1/

Una volta fatto questo è possibile verificare il corretto funzionamento di LDAP nuovamente con il comando:

# ldapsearch -x

che dovrebbe fornire tutti i dati presenti nel server LDAP. Sempre pochi, ma in numero maggiore rispetto a quanto elencato la volta precedente.

Configurazione di Samba

Prima di iniziare a configurare Samba è necessario creare le directory nelle quali risiederanno le homes degli utenti, gli script di netlogon e i profili centralizzati (o profili roaming). Alcune di queste directory sono già state indicate nel file /etc/smbldap-tools/smbldap.conf, quindi è bene stare attenti a non commettere errori.

# mkdir /dominio
# mkdir /dominio/homes
# mkdir /dominio/profiles
# mkdir /dominio/netlogon
# mkdir /dominio/pubblica

La configurazione di Samba si riduce a modificare il file /etc/samba/smb.conf. State attenti: il file è molto lungo ed è facile tralasciare qualcosa o inserire opzioni in conflitto tra loro. Per iniziare ci si basi sul file di esempio, funzionante e testato, riportato di seguito con gli opportuni commenti:

# mv /etc/samba/smb.conf /etc/samba/smb.conf.original
# touch /etc/samba/smb.conf
# nano /etc/samba/smb.conf

/etc/samba/smb.conf:

[global]
   ### Configurazione di base del server ###
       workgroup = DOMINIO
       netbios name = SERVER
       realm = dominio.local
       server string = server - dominio PDC server - Samba %v
       case sensitive = No
       username map = /etc/samba/usermap

   ### Imposto il server come controller di dominio ###
       os level = 255
       preferred master = yes
       local master = yes
       domain master = yes
       domain logons = yes
       admin users = Administrator root @"Domain Admins"

   ### Opzioni di connessione e sicurezza. Configurazione Wins ###
       security = user
       guest ok = no
       map to guest = Bad User
       encrypt passwords = yes
       null passwords = no
       hosts allow = 127.0.0.1 10.0.0.0/255.255.255.0
       wins support = yes
       idmap uid = 10000-90000
       idmap gid = 10000-90000
       idmap backend = ldap:ldap://127.0.0.1
       name resolve order = wins lmhosts host bcast
       dns proxy = no
       time server = yes
       socket options = TCP_NODELAY IPTOS_LOWDELAY SO_SNDBUF=8192 SO_RCVBUF=8192
       keepalive = 20
       preserve case = yes
       short preserve case = yes

   ### Configuro Winbind
       winbind uid = 10000-90000
       winbind gid = 10000-90000
       winbind enum users = yes
       winbind enum groups = yes
       winbind separator = +
       password server = 10.0.0.11
       winbind use default domain = Yes
       encrypt passwords = yes

   ### Impedisco gli errori getpeername dei client XP
       smb ports = 139

   ### Configurazione dei log ###
       log file = /var/log/samba/log.%m
       log level = 2
       max log size = 50

   ### Impostazione charset corretto ###
         hide unreadable = yes
       hide dot files = yes
       unix charset = ISO8859-1
       dos charset = UTF-8
       display charset = UTF-8

       panic action = /usr/share/samba/panic-action %d

   ### Configurazione del supporto a LDAP ###
       passdb backend = ldapsam:ldap://127.0.0.1
       ldap suffix = dc=dominio,dc=local
       ldap machine suffix = ou=Computers
       ldap user suffix = ou=Users
       ldap group suffix = ou=Groups
       ldap idmap suffix = ou=Idmap
       ldap admin dn = cn=admin,dc=dominio,dc=local
       enable privileges = yes
       ldap delete dn = Yes
        ldap ssl = no

   ### Permetto il cambio password da Windows
   ### Nota: con questa configurazione gli utenti non potranno
   ### effettuare il login sulla shell del server, ma solo
   ### dai client XP
       ldap password sync = yes
       pam password change = Yes
       unix password sync = No

   ### Profili mobili, directory home, script di logon ###
       logon home = \\%L\homes\%U\
       logon drive = H:
       logon path = \\%L\profiles\%U
       logon script = logon.bat

   ### Script LDAP per gestione utenti e gruppi ###
       passwd program = /usr/sbin/smbldap-passwd %u
       passwd chat = *New*password* %n\n *Retype*new*password* %n\n *all*authen$
       add user script = /usr/sbin/smbldap-useradd -m "%u"
       ldap delete dn = Yes
       delete user script = /usr/sbin/smbldap-userdel "%u"
       add machine script = /usr/sbin/smbldap-useradd -w "%u"
       add group script = /usr/sbin/smbldap-groupadd -p "%g"
       delete group script = /usr/sbin/smbldap-groupdel "%g"
       add user to group script = /usr/sbin/smbldap-groupmod -m "%u" "%g"
       delete user from group script = /usr/sbin/smbldap-groupmod -x "%u" "%g"
       set primary group script = /usr/sbin/smbldap-usermod -g "%g" "%u"

   ### Comando per loggare login e logoff (Legge amministratore di sistema)
       root preexec = /etc/samba/log_access_login.bash "%L" "%U" "%G" "%H" "%u"$
       root postexec = /etc/samba/log_access_login.bash "%L" "%U" "%G" "%H" "%u$

   ### Sistema di stampa ###
       load printers = yes
       printcap name = /etc/printcap
       printing = cups
       printcap name = cups
      ; Se desidero che solo il gruppo indicato possa amministrare le stampanti
      ; NOTA: il gruppo deve essere creato nella struttura LDAP
      ;printer admin = @sambaadmins


   ### Condivisioni ###

### Percorso degli script di logon
[netlogon]
       comment = Network Logon Service
       path = /dominio/netlogon
       guest ok = no
       writable = yes
       browseable = no
       share modes = no
       admin users = @"Domain Admins"

### Percorso per i roaming profiles
[profiles]
       comment = Profili degli utenti
       path = /dominio/profiles
       writeable = yes
       browseable = no
       guest ok = no
       hide files = /desktop.ini/ntuser.ini/NTUSER.*/
       create mask = 0600
       directory mask = 0700
       csc policy = disable
       profile acls = Yes

### Condivisione stampanti
[printers]
       comment = Stampanti
       browseable = no
       path = /var/spool/samba
       printable = yes
       public = no
       writable = no
       create mode = 0700

### I client Windows si aspettano questa cartella come fonte per i drivers
[print$]
       comment = Drivers delle stampanti
       path = /var/lib/samba/printers
       browseable = yes
       read only = yes
       guest ok = no

### Home folders degli utenti
[homes]
      path = /dominio/homes/%U
      comment = Home directory
      browseable = no
      writeable = yes
      valid users = %S
      read only = no
      guest ok = no
      inherit permissions = yes
      admin users = %u
      write list = %u
      read list = %u
      create mask = 0700
      directory mask = 0700

### Directory Pubblica
[pubblica]
      path = /dominio/pubblica
      comment = Directory Pubblica
      read only = No
      create mask = 0660
      directory mask = 2770
      hide special files = yes
      hide files = /lost+found/
      acl group control = yes
      inherit acls = yes
      map acl inherit = yes
      inherit permissions = yes
      map archive = no

# Per condividere l'unità CD del server
;[cdrom]
      ; comment = Samba server CD
      ; writable = no
      ; locking = no
      ; path = /media/cdrom0
      ; public = yes

     ; Per il mount - umount automatico del CD
     ; Perchè funzioni il file /etc/fstab deve contenere una
     ; voce: /dev/hdc0 /media/cdrom iso9660 defaults,noauto,ro,user 0 0 
     ;preexec = /bin/mount /cdrom
     ; postexec = /bin/umount /cdrom

Una volta che abbiamo il file di configurazione pronto, possiamo verificare che non contenga errori con il comando:

# testparm

Modifichiamo anche il file /etc/samba/usermap:

root = DOMINIO.LOCAL\root/admin
Administrator = DOMINIO.LOCAL\Administrator/admin

e scarichiamo lo script log_access_login.bash che ci servirà per loggare gli accessi al dominio:

# wget http://www.pepinet.com/download/samba/log_access_login.bash -P /etc/samba
# chmod 700 /etc/samba/log_access_login.bash

Sistemiamo ora le ultime directory necessarie:

# mkdir -p /var/log/samba/login-logoff
# rm -rf /etc/samba/*tdb
# rm -rf /var/lib/samba/*tdb
# rm -rf /var/lib/samba/*dat
# rm -f /var/log/samba/*

facciamo memorizzare a samba la password dell'utente ldap da usare per la connessione:

# smbpasswd -w password

e riavviamo il servizio:

# /etc/init.d/samba restart

Adesso che abbiamo un PDC funzionante, dobbiamo prendere nota del nuovo SID:

# net getlocalsid DOMINIO

Quindi andiamo a modificare il file /etc/smbldap-tools/smbldap.conf inserendo il SID appena ottenuto, controllando nel frattempo gli indirizzi dei 2 server LDAP in modo che coincidano con il server locale (127.0.0.1).

SID="S-1-5-21-2318037123-1631426476-2439636316"
sambaDomain="DOMINIO"
realm="dominio.local"
slaveLDAP="127.0.0.1"
slavePort="389"
masterLDAP="127.0.0.1"
masterPort="389"

Il resto del file va lasciato invariato.

Popolamento del database LDAP

Per un funzionamento corretto SAMBA ha bisogno di diversi gruppi predefiniti e 2 utenti: Administrator e nobody.
La tabella seguente riepiloga i gruppi e gli utenti di default di un dominio Windows:

Info.png Nome - UID - Tipo

Domain Administrator - 500 - Utente
Domain Guest - 501 - Utente
Domain KRBTGT - 502 - Utente
Domain Admins - 512 - Gruppo
Domain Users - 513 - Gruppo
Domain Guests - 514 - Gruppo
Domain Computers - 515 - Gruppo
Domain Controllers - 516 - Gruppo
Domain Certificate Admins - 517 - Gruppo
Domain Schema Admins - 518 - Gruppo
Domain Enterprise Admins - 519 - Gruppo
Domain Policy Admins - 520 - Gruppo
Builtin Admins - 544 - Alias
Builtin users - 545 - Alias
Builtin Guests - 546 - Alias
Builtin Power Users - 547 - Alias
Builtin Account Operators - 548 - Alias
Builtin System Operators - 549 - Alias
Builtin Print Operators - 550 - Alias
Builtin Backup Operators - 551 - Alias
Builtin Replicator - 552 - Alias
Builtin RAS Servers - 553 - Alias

Inoltre, affinché si riesca ad aggiungere computer al dominio in modo automantico (da macchine Windows), deve esistere un utente con uid = 0 da utilizzare per questa operazione. Tale utente può essere un utente root (da aggiungere a mano) o lo stesso Administrator cambiandogli l'uid. Quest'ultima è la scelta presa in questa configurazione, in modo da avere un utente Administrator che è Administrator per Samba e root per il "dominio" UNIX. Per creare i gruppi predefiniti e gli utenti utilizzati da Samba è possibile procedere in due modi.

1 - Utilizzo degli script forniti con smbldap-tools

La prima via consiste nel fare uso di alcuni script forniti con il pacchetto smbldap-tools che abbiamo già installato:

# smbldap-populate -a root -k 0
# smbldap-useradd -a -m -c "Admin" Administrator
# smbldap-usermod -G "Domain Admins" Administrator

Il parametro "-k 0" imposta l'UID di Administrator a 0, facendolo di fatto coincidere con l'utente root. Gli altri comandi fanno sì che Administrator sia aggiunto al gruppo dei Domain Admins. Durante l'esecuzione del comando vengono riepilogati i record aggiunti e vi verrà chiesto di cambiare (se volete) la password di Administrator; potete tranquillamente riscrivere la stessa password già impostata precedentemente.
Per verificare lo stato del database LDAP e i record aggiunti potete usare i comandi:

# ldapsearch -x | less

e:

# ldapsearch -x uid=Administrator

Su alcuni howto ho trovato suggerito, a questo punto, di cambiare ancora la password di Administrator con il comando:

# smbldap-passwd Administrator

Sebbene non mi sia chiaro il motivo, l'ho fatto, reinserendo nuovamente la stessa password utilizzata fino a questo punto della guida. Questo sarà anche il comando che dovrà essere normalmente utilizzato per la gestione delle password.

2 - Utilizzo della GUI phpLDAPadmin

Il secondo metodo prevede l'utilizzo della GUI di phpLDAPadmin. Per operazioni così lunghe e ripetitive come il popolamento iniziale di un database LDAP è un metodo che sconsiglio, ma può essere utile a questo punto osservare il funzionamento di questa GUI.
Innanzitutto bisogna collegarci con un browser al nostro server:

https://10.0.0.11/phpldapadmin

Cliccate sul link di login e inserite le seguenti informazioni:

Login DN: cn=admin,dc=dominio,dc=local
Password: password
Sambapdc01.jpg


Sambapdc02.jpg


Quindi, nella sezione di sinistra, espandete la radice LDAP relativa al vostro dominio. Cliccate sull'unità organizzativa che vi interessa (ou=Users oppure ou=Groups) e selezionate la voce Create ner entry here".

Sambapdc04.jpg

Selezionate il template corretto (Samba3 Account se volete creare un nuovo utente e Samba3 Group Mapping se volete creare un nuovo gruppo) e immettete le voci nei campi di definizione del template stesso.

Warning.png ATTENZIONE
A differenza della procedura di creazione utenti con i smbldap-tools, che essendo interfacciati con gli strumenti linux di gestione utenti coprivano automaticamente ogni aspetto della creazione di nuove entry, utilizzando phpldapadmin dovrete creare a mano la home directory del nuovo utente, dato che l'interfaccia non lo farà per voi
Per questo motivo solitamente consiglio di utilizzare i smbldap-tools per la creazione di nuovi gruppi e nuovi utenti e di utilizzare phpldapadmin per modifiche a utenti e gruppi già esistenti, quando navigare da console tra le proprietà di ogni entry può diventare difficoltoso.

Ricordatevi, al termine del processo di creazione di gruppi e utenti, di cambiare la password di Administrator come indicato nel paragrafo precedente:

smbldap-passwd Administrator

Configurazione delle autenticazioni Unix

A questo punto occorre configurare il nostro server affinchè veda gli utenti LDAP come normali utenti unix di sistema.

Installazione del demone name service caching daemon (nscd)

Poichè il nostro server LDAP sarà consultato in maniera continuativa, potrebbe essere una buona idea installare un servizio di cache per alcuni dati degli utenti. In questo modo i dati contenuti in cache saranno forniti senza eseguire un accesso al database LDAP, velocizzando di conseguenza i tempi di risposta del server. Il demone nscd (name service caching daemon) esegue esattamente questa cosa:

# apt-get install nscd

La configurazione di default è più che sufficiente per i nostri scopi.
Questo potrebbe inoltre essere un buon momento per riavviare il demone di Samba:

# /etc/init.d/samba restart

Installazione di libnss-ldap

Per prima cosa installeremo il pacchetto libnss-ldap, con il classico comando:

# apt-get install libnss-ldap

Non preoccupatevi delle domande che vi vengono poste durante l'installazione. Non appena terminata, infatti, andremo a riconfigurare il pacchetto con il comando:

# dpkg-reconfigure libnss-ldap

Rispondete in questo modo alle domande che vi vengono poste dall'installer:

  • Server LDAP: 127.0.0.1
  • Distinguished Name (DN): dc=dominio,dc=local
  • LDAP Version: 3
  • E' richiesto l'utente per il database LDAP: no
  • Privilegi speciali LDAP per root: sí
  • Configurazione leggibile e scrivibile solo dal propietario: sí
  • Account LDAP per root cn=admin,dc=dominio,dc=local
  • Password LDAP di root: password

A questo punto bisogna modificare il file /etc/nsswitch.conf cambiando le tre linee

passwd: compat
group: compat
shadow: compat

con

passwd: files ldap
group: files ldap
shadow: files ldap
hosts: files dns ldap

Il contenuto del file dovrebbe essere il seguente:
/etc/nsswitch.conf

# /etc/nsswitch.conf
##
Example configuration of GNU Name Service Switch functionality.
# If you have the `glibc-doc-reference' and `info' packages installed, try:
# `info libc "Name Service Switch"' for information about this file.
passwd: files ldap
group: files ldap
shadow: files ldap
hosts: files dns ldap
hosts: files dns
networks: files
protocols: db files
services: db files
ethers: db files
rpc: db files
netgroup: nis

Modificate inotre il file /etc/libnss-ldap.conf, decommentando e modificando le righe seguenti e lasciando decommentate quelle di default:

host 127.0.0.1
base dc=dominio,dc=local
ldap_version 3
scope one
pam_filter objectclass=posixaccount
pam_login_attribute uid
pam_member_attribute gid
bind_policy soft
pam_password md5
nss_base_passwd ou=Users,dc=dominio,dc=local?sub
nss_base_passwd ou=Computers,dc=dominio,dc=local?sub
nss_base_shadow ou=Users,dc=dominio,dc=local?sub
nss_base_group ou=Groups,dc=dominio,dc=local?one


A causa di un bug documentato (http://bugs.debian.org/cgi-bin/bugreport.cgi?bug=375077) e a cui il team di sviluppo di Debian ha fornito una soluzione parziale (è stato eliminato il problema, ma non i messaggi d'errore generati al boot) è possibile che al reboot compaiano messaggi di errore simili ai seguenti:

...
udevd[1350]: nss_ldap: could not connect to any LDAP server as cn=admin,dc=home,dc=tld - Can't contact LDAP server
udevd[1350]: nss_ldap: failed to bind to LDAP server ldap://127.0.0.1: Can't contact LDAP server
udevd[1350]: nss_ldap: could not search LDAP server - Server is unavailable
udevd[1350]: lookup_user: error resolving user 'tss': Illegal seek 
...

Una possibile via per eludere il problema è quella di aggiungere a mano gli utenti di sistema mancanti:

# addgroup --system tss
# addgroup --system kvm
# addgroup --system rdma
# addgroup --system fuse
# addgroup --system scanner
# addgroup --system nvram
# adduser --system tss

Installazione di libpam-ldap

L'installazione del pacchetto libpam-ldap viene eseguita allo stesso modo di quella precedente:

# apt-get install libpam-ldap
# dpkg-reconfigure libpam-ldap

rispondendo in questo modo alle domande poste dall'installer:

  • Server LDAP: 127.0.0.1
  • Distinguished name (DN): dc=dominio,dc=local
  • LDAP version: 3
  • Make local root Database admin: sí
  • Si richiede utente per database LDAP: no
  • LDAP account for root cn=admin,dc=dominio,dc=local
  • LDAP root password: password
  • Local crypt to use when changing passwords: md5

Modificate come segue il file /etc/pam_ldap.conf:

bind_policy soft
nss_base_passwd dc=dominio,dc=local?sub
nss_base_shadow dc=dominio,dc=local?sub
nss_base_group ou=Groups,dc=dominio,dc=local?one

Ora è necessario andare a modificare i quattro files che gestiscono la configurazione di pam per LDAP in modo che il loro contenuto sia:

/etc/pam.d/common-account

#
#/etc/pam.d/common-account - authorization settings common to all services
##
This file is included from other service-specific PAM config files,
# and should contain a list of the authorization modules that define
# the central access policy for use on the system. The default is to
# only deny service to users whose accounts are expired in /etc/shadow.
#
#account required pam_unix.so
account sufficient pam_ldap.so
account required pam_unix.so try_first_pass


/etc/pam.d/common-auth

#
# /etc/pam.d/common-auth - authentication settings common to all services
#
# This file is included from other service-specific PAM config files,
# and should contain a list of the authentication modules that define
# the central authentication scheme for use on the system
# (e.g., /etc/shadow, LDAP, Kerberos, etc.). The default is to use the
# traditional Unix authentication mechanisms.
#
#auth required pam_unix.so nullok_secure
#auth [success=1 default=ignore] pam_unix.so
#auth required pam_ldap.so use_first_pass
auth sufficient pam_ldap.so
auth required pam_unix.so nullok_secure use_first_pass


/etc/pam.d/common-password

# /etc/pam.d/common-password - password-related modules common to all services
##
This file is included from other service-specific PAM config files,
# and should contain a list of modules that define the services to be
#used to change user passwords. The default is pam_unix
# The "nullok" option allows users to change an empty password, else
# empty passwords are treated as locked accounts.
#
# (Add `md5' after the module name to enable MD5 passwords)
#
# The "obscure" option replaces the old `OBSCURE_CHECKS_ENAB' option in
# login.defs. Also the "min" and "max" options enforce the length of the
# new password.
#password required pam_unix.so nullok obscure min=4 max=8 md5
# Alternate strength checking for password. Note that this
# requires the libpam-cracklib package to be installed.
# You will need to comment out the password line above and
# uncomment the next two in order to use this.
# (Replaces the `OBSCURE_CHECKS_ENAB', `CRACKLIB_DICTPATH')
#
# password required pam_cracklib.so retry=3 minlen=6 difok=3
# password required pam_unix.so use_authtok nullok md5
password sufficient pam_ldap.so
password required pam_unix.so nullok obscure md5 use_first_pass


/etc/pam.d/common-session

session    sufficient      pam_ldap.so
session    required        pam_unix.so

Infine registriamo la password di root di OpenLDAP con i comandi:

echo -n "password" > /etc/libnss-ldap.secret
echo -n "password" > /etc/pam_ldap.secret

Test di funzionamento

Riavviate il vostro server e controllate eventuali messaggi di errore al boot. Una volta ripartito, con i comandi:

getent passwd
getent group

dovremmo vedere elencati anche gli utenti e i gruppi di dominio OpenLDAP. Il comando:

smbclient -L localhost -U Administrator

dovrebbe, dopo aver richiesto la password di Administrator, mostrarci le condivisioni samba del nostro server.

Assegnazione dei permessi agli utenti di dominio

Affinchè le directory dei profili e altre cosette funzionino senza intoppi è necessario assegnare i giusti permessi agli utenti di dominio:

net -S DEBIAN -U Administrator rpc rights grant "DOMINIO\Domain Admins" 
SeMachineAccountPrivilege SePrintOperatorPrivilege SeAddUsersPrivilege 
SeDiskOperatorPrivilege SeRemoteShutdownPrivilege
net -S DEBIAN -U Administrator rpc rights grant "DOMINIO\Print Operators" SePrintOperatorPrivilege

dove DEBIAN è il nome Samba assegnato al server. i due comandi precedenti vanno scritti su un'unica riga.

Aggiungere i primi utenti di dominio

Il pacchetto smbldap-tools presente in Lenny, a differenza di quelli di Etch e Sarge, effettua un controllo di uid e gid ogni qualvolta si tenta di aggiungere un utente OpenLDAP al dominio, al fine di evitare sovrapposizioni nei valori; pertanto non è più necessario specificare a mano i corretti valori di uid e gid. Adesso siamo pronti per la creazione del primo utente con il comando:

# smbldap-useradd -a -m -c "Nome Utente" username

Dove -a serve per creare anche i dati UNIX, -m crea l'home directory e -c specifica il nome completo.
Infine impostare la password dell'utente con:

# smbldap-passwd username

Per verificare il tutto usare il comando:

# smbldap-usershow username

Creiamo ora i gruppi per organizzare gli utenti all'interno del nostro dominio:

# smbldap-groupadd "NomeGruppo"

Aggiungiamo gli utenti ai gruppi desiderati:

# smbldap-usermod -G "NomeGruppo" nome.utente


Se decidessimo di utilizzare la GUI fornita da phpldapadmin non dimentichiamoci di creare a mano le homes directory:

# mkdir /home/users/nome.utente
# cp /etc/skel/.* /home/users/nome.utente/
# chown -R nome.utente /home/users/nome.utente

Creazione di un semplice script da eseguire al login di windows

E' possibile creare uno script "logon.bat" (come specificato nel file /etc/smbldap-tools/smbldap.conf) da mettere nella cartella indicata per la condivisione netlogon. Questo script conterrà alcuni comandi che saranno eseguiti all'avvio dei client Windows. Tale script dovrà esser scritto in modalità dos, per far questo sfrutteremo il tool unix2dos contenuto nel pacchetto tofrodos.

# apt-get install tofrodos

creiamo lo script con l'editor che preferiamo

# vim /dominio/netlogon/logon.bat

syncronizziamo gli orologi del client windows con il nostro server e mappiamo una condivisione di rete scrivendo nel file

net time %LOGONSERVER% /set /yes
net use X: \\SERVER\Nome_Condivisione

infine

# unix2dos /dominio/netlogon/logon.bat

Allo script si possono aggiungere operazioni come il montaggio di unità di rete o altre condivisioni. Tenete conto che con queste impostazioni viene già creata un'unità di rete collegata alla home dell'utente linux.

Test e connessione al dominio

Il nostro server è ora pronto per essere utilizzato. Per testarne le funzionalità è possibile procedere per gradi, in modo da isolare quelli che sono i problemi di configurazione da quelli che sono i problemi di rete o dei client Windows.
A tal fine il primo accesso può essere fatto dal server stesso con il comando:

# smbclient -L localhost -U Administrator

Dovrebbe essere richiesta la password impostata precedentemente per l'utente Administrator e, di seguito, dovrebbero venire elencate le condivisioni samba impostate sul server.

La procedura di connessione dei client al dominio varia a seconda del sistema operativo utilizzato sulle macchine client:

  • Windows 95/98/ME
  1. Verificare che sia installato il "Client per Reti Microsoft" fra le proprietà di rete
  2. Assicurarsi che il Client per Reti Microsoft sia selezionato come protocollo di rete primario (Pannello di Controllo -> Rete -> Logon di rete primario).
  3. Andare su Pannello di Controllo -> Rete -> Client per reti Microsoft -> Proprietà -> Logon su Dominio NT.
  4. Se si è configurata su smb.conf l'opzione "add user script", selezionare il checkbox Crea un Computer Account, altrimenti creare a mano sul server Samba un utente con il nome della macchina Windows.
  5. Inserire il nome del proprio dominio e cliccare OK.
  • Windows NT
  1. Andare su Pannello di Controllo -> Rete -> Identificazione Rete -> Proprietà
  2. Selezionare Dominio e inserire il nome del prorio dominio
  3. Selezionare Crea un Computer Account
  4. Alla richiesta della password di un amministratore inserire la login e la password di Administrator, ricordarsi che l'utente root deve essere aggiunto a smbpasswd.
  5. Dovrebbe comparire un messaggio che ci da il benvenuto sul dominio.
  • Windows 2000
  1. Le procedure sono uguali a quelle per Windows NT tranne che i settaggi di rete sono trovati sotto Pannello di Controllo -> Sistema -> Identificazione Rete (oppure, sul Desktop, cliccare col tasto destro del mouse sull'icona Risorse del Computer, selezionare Proprietà, cliccare sulla tab Identificazione Rete e sul tasto Proprietà).
  • Windows XP

La procedura con Windows XP è più complessa (lamentele a Microsoft che usa cambiare le specifiche e le implementazioni dei suoi protocolli anche per rendere più complicata l'interoperabilità con soluzioni alternative). Notare che solo XP Professional Edition può essere usato per far parte di un dominio, Windows XP Home Edition non può far parte di un dominio (Samba o Windows based).

  1. Aprire l'editor delle policy di Sicurezza Locale (Start->Pannello di controllo->Strumenti di Aministrazione->Criteri di protezione locali->Criteri locali->opzioni di protezione)
  2. Disabilitare la voce "Domain member: Digitally encrypt or sign secure channel (always)" (Membro di dominio: aggiunta crittografia of irma digitale ai dati del canale protetto (sempre) )
  3. Disabilitare la voce "Domain member: Disable machine account password changes" (Controller di dominio: rifiuta cambio password account computer)
  4. Disabilitare la voce "Domain member: Require strong (Windows 2000 or later) session key" (Membro di dominio: richiesta chiave di sessione avanzata (Windows 2000 o versioni successive) )
  5. Scaricare la patch per il registro http://www.pepinet.com/download/samba/sambapatch.reg. Per applicarla cliccare due volte sul file .reg e rispondere Si alle domande
  6. A questo punto ci si può unire al dominio come su Windows NT/2000: Tasto destro su Risorse del Computer, selezionare Proprietà, Nome del Computer e tasto Modifica uppure cliccare su Identificazione di Rete ed eseguire il Wizard fornendo le credenziali di Administrator.
  • Windows Vista
  1. Non ancora testato.
  • Windows 7

Il supporto a Windows 7 è stato aggiunto a partire dalla versione 3.3 di Samba; bisogna quindi provvedere all'installazione di Samba dal repository backports, come descritto nel relativo capitolo di questa guida.

  1. Su Windows 7 Professional o Ultimate (gli unici che possono effettuare un join a un dominio) occorre modificare due chiavi di registro:
HKLM\System\CCS\Services\LanmanWorkstation\Parameters
DWORD  DomainCompatibilityMode = 1
DWORD  DNSNameResolutionRequired = 0

Occorre inoltre scaricare dal sito di Microsoft un hotfix che corregge un problema di "Server DNS non trovato". Il link all'hotfix è riportato nel wiki ufficiale di Samba: http://wiki.samba.org/index.php/Windows7
A questo punto la procedura di unione al dominio procede sulla falsariga di quella valida per Windows XP.

Unire un server Samba al dominio

Nel caso si disponga di un secondo server e si voglia utilizzare un unico database degli utenti è possibile seguire 2 strade differenti:

  1. Configurare il secondo server per accedere a LDAP seguendo le indicazioni esposte per il server di dominio, ovviamente senza farlo diventare server di dominio, ma con autenticazione degli utenti
  2. Usare il server di dominio per l'autenticazione

Il primo caso non verrà trattato, mentre per il secondo occorre eseguire le seguenti operazioni sul server da aggiungere.
Innanzitutto occorre configurare correttamente le ricerche DNS e installare i servizi necessari:
/etc/resolv.conf

search dominio.local
nameserver 10.0.0.11

Per testare il corretto funzionamento del DNS potete provare il comando:

# host 10.0.0.11

che deve restituire:

> 11.0.0.10.in-addr.arpa domain name pointer
> server.dominio.local.

Installiamo ora samba e winbind:

# apt-get install samba winbind

Winbind è un software che permette agli utenti di accedere alla macchina Linux (e a quei servizi che prevedono l'autenticazione PAM) usando le informazioni di account già presenti in un Domain Controller Windows. Più in dettaglio winbindd fornisce informazioni su utenti e gruppi NT a nsswitch, che è un servizio presente ormai in tutte le moderne librerie C e che permette di ottenere i dati relativi ad utenti, gruppi ed host da vari tipi di fonti diverse (NIS, DNS e adesso anche Winbind); il servizio di autenticazione viene invece garantito dalla presenza di un apposito modulo PAM.
Quindi stoppiamo i demoni appena installati:

# /etc/init.d/samba stop
# /etc/init.d/winbind stop

e modifichiamo il file /etc/samba/smb.conf con le seguenti direttive:

[global]
   # Impostazioni per il dominio
     security = domain
     workgroup = DOMINIO
     realm = DOMINIO.LOCAL
     server string = Server Samba
     netbios name = FILESERVER
     # os level deve essere inferiore a quello del PDC
     os level = 20
     preferred master = False
     domain master = False

   # Impostazioni Wins e DNS
     wins server = 10.0.0.11
     dns proxy = no
     name resolve order = wins hosts bcast

   # Impostazioni LDAP e utenti
     ldap suffix = dc=dominio,dc=local
     ldap machine suffix = ou=Computers
     ldap group suffix = ou=Groups
     ldap user suffix = ou=Users
     ldap idmap suffix = ou=Idmap
     ldap admin dn=cn=admin,dc=dominio,dc=local
     idmap backend = ldap:"ldap://10.0.0.11"

   # Rimappo gli utenti remoti con uid e gid diversi
     winbind uid = 10000-90000
     winbind gid = 10000-90000
     winbind enum users = yes
     winbind enum groups = yes
     winbind separator = +
     password server = server
     winbind use default domain = Yes
     encrypt passwords = yes
   
   # Samba LOG
     syslog = 0
     log level = 3 passdb:1 auth:1 winbind:1
     panic action = /usr/share/samba/panic-action %d
     max log size = 1000
     log file = /var/log/samba/log.%m
     ;template primary group = "Domain Users"

   # Files/Directories
     map acl inherit = yes
     case sensitive = no
     directory mask = 0770
 
[condivisione]
     comment = Dati Condivisi
     path = /dominio/dati
     read only = No
     create mask = 0660
     directory mask = 2770
     hide special files = yes
     hide files = /lost+found/
     acl group control = yes
     inherit acls = yes
     map acl inherit = yes
     inherit permissions = yes
     map archive = no

Fare ripartire Samba con:

/etc/init.d/samba start

Affinché un utente sia riconosciuto correttamente da Samba deve essere anche un utente di sistema, pertanto occorre configurare il sistema affinché peschi la lista degli utenti dal server di dominio via LDAP, esattamente come era avvenuto per il server di dominio.
Installare il pacchetto libnss-ldap e configurarlo in modo da puntare al server LDAP installato sul PDC (ldap://10.0.0.11) e fornendo la base LDAP corretta (dc=dominio,dc=local) e la corretta password dell'amministratore del database ldap.

# apt-get install libnss-ldap

Registriamo la password di root di OpenLDAP con il comando:

echo -n "password" > /etc/libnss-ldap.secret

Modificate i seguenti files:
/etc/nsswitch.conf:

passwd:	compat ldap winbind
group: 	compat ldap winbind
shadow:	compat ldap

/etc/ldap/ldap.conf:

BASE    dc=domimio,dc=local
URI     ldap://10.0.0.11:389

/etc/libnss-ldap.conf:

base 	dc=dominio,dc=local
uri	ldap://10.0.0.11/
ldap_version 3
# The ldap-admin account. The appropriate password is in /etc/libnss-ldap.secret. Keep the permissions right.
rootbinddn cn=admin,dc=dominio,dc=local

L'installazione del pacchetto libpam-ldap viene eseguita allo stesso modo di quella precedente:

# apt-get install libpam-ldap
# dpkg-reconfigure libpam-ldap

rispondendo in questo modo alle domande poste dall'installer:

  • Server LDAP: 127.0.0.1
  • Distinguished name (DN): dc=dominio,dc=local
  • LDAP version: 3
  • Make local root Database admin: sí
  • Si richiede utente per database LDAP: no
  • LDAP account for root cn=admin,dc=dominio,dc=local
  • LDAP root password: password
  • Local crypt to use when changing passwords: md5

Ora è necessario andare a modificare i quattro files che gestiscono la configurazione di pam per LDAP in modo che il loro contenuto sia:

/etc/pam.d/common-account

#
#/etc/pam.d/common-account - authorization settings common to all services
##
This file is included from other service-specific PAM config files,
# and should contain a list of the authorization modules that define
# the central access policy for use on the system. The default is to
# only deny service to users whose accounts are expired in /etc/shadow.
#
#account required pam_unix.so
account sufficient pam_ldap.so
account required pam_unix.so try_first_pass


/etc/pam.d/common-auth

#
# /etc/pam.d/common-auth - authentication settings common to all services
#
# This file is included from other service-specific PAM config files,
# and should contain a list of the authentication modules that define
# the central authentication scheme for use on the system
# (e.g., /etc/shadow, LDAP, Kerberos, etc.). The default is to use the
# traditional Unix authentication mechanisms.
#
#auth required pam_unix.so nullok_secure
auth sufficient pam_ldap.so
auth required pam_unix.so nullok_secure use_first_pass


/etc/pam.d/common-password

# /etc/pam.d/common-password - password-related modules common to all services
#
#This file is included from other service-specific PAM config files,
# and should contain a list of modules that define the services to be
#used to change user passwords. The default is pam_unix
# The "nullok" option allows users to change an empty password, else
# empty passwords are treated as locked accounts.
#
# (Add `md5' after the module name to enable MD5 passwords)
#
# The "obscure" option replaces the old `OBSCURE_CHECKS_ENAB' option in
# login.defs. Also the "min" and "max" options enforce the length of the
# new password.
#password required pam_unix.so nullok obscure min=4 max=8 md5
# Alternate strength checking for password. Note that this
# requires the libpam-cracklib package to be installed.
# You will need to comment out the password line above and
# uncomment the next two in order to use this.
# (Replaces the `OBSCURE_CHECKS_ENAB', `CRACKLIB_DICTPATH')
#
# password required pam_cracklib.so retry=3 minlen=6 difok=3
# password required pam_unix.so use_authtok nullok md5
password sufficient pam_ldap.so
password required pam_unix.so nullok obscure min=4 max=8 md5 use_first_pass


/etc/pam.d/common-session

session    sufficient      pam_ldap.so
session    required        pam_unix.so

Non dimenticate di aggiungre gli utenti di sistema, per evitare l'errore udev visto in precedenza:

addgroup --system tss
addgroup --system kvm
addgroup --system rdma
addgroup --system fuse
addgroup --system scanner
addgroup --system nvram
adduser --system tss

Ora facciamo ripartire i demoni:

# /etc/init.d/samba restart
# /etc/init.d/winbind restart

Per unire il server al dominio e creare l'utente relativo al pc è necessario dare il seguente comando:

net rpc join -D dominio.local -U Administrator%password

Per controllare che tutto sia andato a buon fine si può riavviare il PC e eseguire il comando:

getent passwd

che dovrebbe restituire sia le utenze locali sia quelle definite nel database LDAP. A questo punto è possibile creare share e assegnare permessi in base a utenti e gruppi definiti nel dominio.

Backup e restore del database LDAP

Vengono suggeriti di seguito alcuni metodi per effettuare dei backup del database LDAP. Consiglio di prendere seriamente in considerazione l'idea di impostare dei backup regolari magari tramite cron e suggerisco altresì di effettuare sempre un backup dei dati LDAP prima di ogni modifica o riconfigurazione del server.

Offline Physical Backup

Un offline physical backup deve essere effettuato sul server stesso. Lo svantaggio di questo tipo di backup è che il server LDAP non sarà disponibile per l'intera durata del processo.

  1. Stopare il server LDAP: /usr/sbin/rcldap stop
  2. Copiare tutti i files in /var/lib/ldap/ dentro una directory di backup
  3. Riavviare il server LDAP: /usr/sbin/rcldap start

Offline Logical Backup

Questo tipo di backup, noto anche come database dump richiede sempre l'arresto del servizio LDAP:

  1. /usr/sbin/rcldap stop
  2. slapcat >ldap.\$(date +'\%Y\%m\%d-\%T') Questo comando genera nella directory corrente un file LDIF che può successivamente essere archiviato
  3. /usr/sbin/rcldap start

Online Backup

Questo tipo di backup, a differenza dei precedenti, utilizza LDAP stesso per effettuare il dump dei dati del database e quindi, pur appensantendo il server, non richiede l'arresto del servizio.

  1. ldapsearch -h LDAPServer -x -b baseDN > ldap.\$(date +'\%Y\%m\%d-\%T')

dove LDAPServer è il nome del server e baseDN è il distinguished name (DN) della struttura LDAP, nel nostro caso dc=dominio,dc=local

Database Restore

  1. Per ripristinare un offline backup:
    1. /usr/sbin/rcldap stop
    2. copiare i files salvati in /var/lib/ldap (Se Offline Physical Backup)
    3. slapadd -l nome_del_backupfile (Se Offline Logical Backup)
    4. /usr/sbin/rcldap start
  2. Per ripristinare un online backup:
    1. ldapadd -D adminDN -x -w adminPassword -h LDAPServer -x -f nome_del_backupfile

dove adminDN è nel nostro caso dn=admin,dc=dominio,dc=local

Replica del database LDAP su un altro server

Se siete interessati a fornire ridondanza alla vostra rete, potete prendere in considerazione l'idea di inserire un secondo server OpenLDAP sincronizzato con il server principale che abbiamo appena configurato.
In tal caso suggerisco di seguire questa guida, nella quale viene utilizzato lo stesso database LDAP che abbiamo appena configurato per costruire un server di replica.

db4

OpenLDAP ha la brutta abitudine di non risistemarsi per bene quando la donna delle pulizie inciampa nell'interruttore generale della corrente. Perciò conviene installare:

# apt-get install db4.2-util

Questo pacchetto contiene l'utility db4.2_recover che viene lanciata automaticamente ad ogni restart di ldap, risolvendo eventuali problemi di incongruenza del Barkley DB.

Interfacce web alternative per OpenLDAP

Altre due interfacce grafiche comode, da utilizzare congiuntamente o in alternativa a phpldapadmin, sono gosa e ldap-account-manager.

  • LDAP-Account-Manager
apt-get install ldap-account-manager libkadm55 php5-snmp php5-mhash

Una volta installato, collegatevi col vostro browser all'indirizzo:

http://ip_vostro_server/lam

Prima di effettuare il login, cliccate sulla voce LAM configuration, scegliete Edit Server Profiles e inserite la password di default (lam). Una volta entrati sostituite:

  • la voce Tree Suffix con il DN del vostro dominio: dc=dominio,dc=local
  • la voce List of valid users con l DN dell'amministratore del dominio: cn=admin,dc=dominio,dc=local
  • la voce Password con la password di Administrator del dominio

Quindi cliccate su Edit Account Types e modificate le voci come segue:

  • al posto di People sostituite Users
  • al posto di group sostituite Groups
  • al posto di machines sostituite Computers
  • eliminate l'indicazione ou=domains nella voce Samba Domains

Date infine OK a questa schermata e OK alla successiva.
Come ultima cosa cliccate sulla voce LAM configuration, scegliete Edit General Settings e inserite la password di default (lam). Una volta entrati sostituite la password di default con quella di Administrator del dominio.
Ora siete pronti per effettuare il login in LDAP Account Manager.

  • GOsa

To do

  • Luma

Non è un'interfaccia web, ma un'applicazione scritta in python. E' molto utile se il server che state installando è provvisto di interfaccia grafica (Gnome, Xfce o KDE). Per installarlo basta semplicemente il comando:

apt-get install luma

Comandi utili e consigli finali

Creazione di utenti

# smbldap-useradd -a -m -c "Descrizione Utente" nome.utente
# smbldap-passwd nome.utente

Per verificare il tutto usare il comando

# smbldap-usershow nome.utente

Creazione di un gruppo

# smbldap-groupadd "NomeGruppo"

Aggiunta di un utente a un gruppo

Per impostare il gruppo primario dell'utente:

# smbldap-usermod -g "NomeGruppo" nome.utente

Per aggiungere l'utente a ulteriori gruppi:

# smbldap-usermod -G gruppo1,gruppo2,gruppo3 nome.utente

Elencare i gruppi memorizzati in LDAP

# ldapsearch -x objectClass=posixGroup

Elencare gli utenti di un gruppo

# smbldap-groupshow "gruppo"

Backuppare una directory condivisa dal server usando le credenziali di un utente specifico

smbclient //nomeserver/nomecartella -U nome.utente%password.utente -N -Tc backup.tar /percorso/locale/del/backup

Elencare le risorse condivise di una macchina

smbclient -L nomeserver

Per fare delle modifiche nel DB in maniera semplice

  slapcat -l /tmp/backup.ldif    

  # stoppare il servizio

  /etc/init.d/slapd stop

  # una copia del vecchio db

  cp -r /var/lib/ldap  /var/lib/ldap.old
  mkdir /var/lib/ldap

  Modificare il file backup.ldif e quindi reimportarlo

  slapadd -c -l /tmp/backup.ldif

Comandi utili LDAP

ldapsearch -b "dc=miodominio,dc=local" -x

ldapsearch -b "dc=miodominio,dc=local" -LLL "cn=nomedellutente*" -x

ldapadd -x -W -D "cn=admin,dc=miodominio,dc=local" -f entry.ldif  # per importare un ldif

ldapdelete  -x  -D "cn=admin,dc=miodominio,dc=local" -W "cn= nomeutente,dc=logic"

Nel caso si reinstalli slapd controllare non ci sia un backup in /var/backups con lo stesso numero di versione, altrimenti un dpkg.reconfigure non ricrea il file di configurazione corretto.

Approfondimenti

Debianizzati

Samba e OpenLDAP: creare un controller di dominio
Samba e OpenLDAP: creare un controller di dominio con Debian Etch
Samba e OpenLDAP: creare un controller di dominio con Debian Lenny
Samba, OpenLDAP, Kerberos: creare un controller di dominio sicuro con Debian Lenny
Implementare un'architettura ridondante master/slave OpenLDAP
Samba: guida estesa
Samba: creare un cestino di rete per le condivisioni
ClamAV: scansione antivirus delle condivisioni Samba




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