Debian Kernel Howto: differenze tra le versioni

Da Guide@Debianizzati.Org.
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(aggiunta FAQ (thanks lodnisse) e link (ker conf arch))
m (→‎Bisogna usare l'initrd oppure no?: commentati link obsoleti)
 
(72 versioni intermedie di 23 utenti non mostrate)
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==Introduzione==
{{Versioni compatibili|Wheezy|Jessie|Testing_2015|Unstable_2015}}
Questa guida � dedicata all'installazione dei modem USB contenenti il chipset Conexant su Debian Sarge, ma pu� essere utile anche per l'installazione in release diverse (o, con opportune modifiche di configurazione, in distribuzioni diverse).
== Introduzione ==
I driver utilizzati provengono dal progetto [http://accessrunner.sourceforge.net/ Accessrunner], sono stati rilasciati con licenza GPL e recentemente inclusi nell'albero principale del kernel Linux (dalla versione 2.6.13).
In Debian, il [[kernel]] Linux può essere ricompilato con il metodo standard (valido con tutte le distribuzioni, e quindi anche con Debian) oppure nel cosiddetto [[Debian-way]] (traduzione: ''metodo Debian'' o ''alla Debian'').


I modem con questo chipset necessitano per funzionare di un modulo del kernel (prima chiamato driver) di nome cxacru che � stato scritto per versioni del kernel Linux dalla 2.6.10 in poi.
Questa guida illustrerà il metodo Debian di compilare il kernel Linux. Questo metodo consiste nel creare un [[pacchetto]] Debian del kernel compilato per una sua facile installazione/disinstallazione.
Esistono versioni precedenti dello stesso progetto funzionanti per kernel della serie 2.4 e anche qualche adattamento per kernel della serie 2.6 precedenti al 2.6.10, ma non sono pi� mantenuti e pertanto se ne consiglia l'utilizzo solo ad utenti esperti o molto coraggiosi.


Oltre al driver, questi modem necessitano per funzionare anche di un firmware, che in questo caso non � altro che un sistema operativo real-time (si, potrebbe funzionare anche linux, esiste un progetto a riguardo, ma al momento nessuno ha avuto successo con esso. Trovate qualche riferimento alla homepage gi� citata).
Tutti i passi descritti in questa guida non richiedono i permessi di [[root]]. Le uniche operazioni che richiedono l'intervento dell'amministratore della macchina sono l'installazione dei pacchetti necessari alla compilazione e l'installazione del pacchetto .deb creato alla fine del processo di compilazione.
A complicare il tutto c'� il fatto che sono state rilasciate, sotto forma di binari gi� compilati, due versioni differenti di questo firmware: una usa "celle ATM impacchettate in frame USB" mentre l'altra usa "frame ethernet su USB". Il progetto Accessrunner supporta solo il primo di questi protocolli.
Se vi capitasse di avere un modem che viene equipaggiato solo con il firmware del secondo tipo (di solito nei CD di installazione ci sono tutti e due), allora per usare il driver accessrunner dovete procurarvi un firmware del primo tipo da qualche parte in rete (eventualmente provate a postare nel forum).


==Verificare se il modem � supportato==
== Installazione dei pacchetti ==
Prima di iniziare l'installazione � necessario verificare che il modem in possesso sia supportato dal progetto. Per fare questo � necessario collegare il modem ad una porta usb. In un terminale digitiamo


<pre>$ less /proc/bus/usb/devices </pre>
Avremo innanzitutto bisogno di alcuni pacchetti di base per compilare e pacchettizzare un kernel:


si otterr una serie di informazioni su tutte le periferiche usb che avete nel pc.
La parte che ci interessa questa:
<pre>
<pre>
T: Bus=01 Lev=01 Prnt=01 Port=00 Cnt=01 Dev#= 2 Spd=12 MxCh= 0
# apt-get install module-init-tools kernel-package libncurses5-dev fakeroot
D: Ver= 1.10 Cls=00(>ifc ) Sub=00 Prot=00 MxPS=64 #Cfgs= 1
P: Vendor=0572 ProdID=cb00 Rev= 0.01 
S: Manufacturer=-  
S: Product=ADSL USB MODEM
S: SerialNumber=55473201
C:* #Ifs= 1 Cfg#= 1 Atr=80 MxPwr=500mA
I: If#= 0 Alt= 0 #EPs= 7 Cls=00(>ifc ) Sub=00 Prot=00 Driver=none
E: Ad=81(I) Atr=02(Bulk) MxPS= 64 Ivl=0ms
E: Ad=01(O) Atr=02(Bulk) MxPS= 64 Ivl=0ms
E: Ad=82(I) Atr=02(Bulk) MxPS= 64 Ivl=0ms
E: Ad=02(O) Atr=02(Bulk) MxPS= 64 Ivl=0ms
E: Ad=83(I) Atr=02(Bulk) MxPS= 64 Ivl=0ms
E: Ad=03(O) Atr=02(Bulk) MxPS= 64 Ivl=0ms
E: Ad=84(I) Atr=03(Int.) MxPS= 8 Ivl=200ms
</pre>
</pre>


Prendiamo nota dalla riga <tt>P:</tt> dei campi <tt>Vendor</tt> e <tt>ProdID</tt> che identificano il chipset del modem e notiamo che alla voce <tt>Driver</tt> c'� scritto <tt>none</tt>, segno che in effetti state seguendo questa guida per qualcosa ;-).  
A questo punto è necessario installare il pacchetto Debian contenente i sorgenti del kernel. Per prima cosa, cerchiamo questo pacchetto:
Controllate se Vendor e Product ID del vostro modem corrispondono ad uno dei [http://accessrunner.sourceforge.net/modems.shtml modem supportati].
Se corrispondono ad un modem non supportato, provate a fare una ricerca nella [http://sourceforge.net/mailarchive/forum.php?forum_id=43894 mailing list del progetto] per vedere se (ed eventualmente come) qualcun altro � riuscito a risolvere il vostro problema.


==L'occorrente per l'installazione==
Se il modem supportato possiamo procedere, ma saranno necessarie ancora alcune cose:
*Il compilatore gcc funzionante. Se non l'avete installatelo ( presente nel primo cd di installazione, non vi serve internet):
<pre>
<pre>
aptitude install gcc
$ apt-cache search linux-source | grep ^linux-source
linux-source-3.16 - sorgenti del kernel Linux per la versione 3.16 con patch Debian
linux-source - sorgenti del kernel Linux (metapacchetto)
linux-source-3.19 - Linux kernel source for version 3.19 with Debian patches
</pre>
</pre>
*Il driver per Wi.. (mi spiace non riesco a scriverlo ;-)) che dovreste avere in dotazione al modem. Se non l'avete cercate in rete un firmware compatibile per esempio alla Hamlet e saltate il prossimo punto.  
 
*L'utility per estrarre il firmware dal driver Wi... (� pi� forte di me :-D). Se avete una connessione ad internet funzionante potete mettervi in una directory in cui avete diritto di scrittura e digitate
{{Box|Nota|Ogni versione di Debian ([[unstable]], [[testing]], [[stable]]) utilizza in genere una certa versione del kernel e specifiche versioni di altri pacchetti ad esso correlati in modo tale che l'insieme sia il più possibile stabile. È quindi altamente consigliato usare la versione dei sorgenti del kernel che troveremo nei repository della nostra versione di Debian, a meno che non si sappia esattamente quello che si sta facendo.}}
 
Adesso installiamo il pacchetto dei sorgenti del kernel che intendiamo utilizzare. Notare che i sorgenti del kernel forniti con Debian sono leggermente differenti da quelli del [[kernel vanilla]] rilasciato dal team di Linus Torvalds ([http://kernel-handbook.alioth.debian.org/ch-source.html#s-changes maggiori informazioni qui]). Nel seguito prenderemo come esempio la versione 3.19 del kernel, sostituitela con qualsiasi altra versione vogliate usare.
 
<pre>
<pre>
$ cvs -z3 -d:server:anonymous@cvs.sourceforge.net:/cvsroot/accessrunner co -P utils
# apt-get install linux-source-3.19
</pre>
</pre>
altrimenti dovrete usare un'altro computer connesso ad internet, aprire [http://cvs.sourceforge.net/viewcvs.py/accessrunner/ questa pagina] (che � la simulazione web del cvs) e scaricare i quattro file contenuti nella cartella <tt>utils</tt>.  
 
Ad ogni modo dopo esserci procurati le utils dobbiamo compilarle:
Alla fine dell'installazione verrà creato un file compresso con estensione .tar.xz nella directory <code>/usr/src</code> .
 
{{Box|Nota|Prima della versione 2.6.12 del kernel Linux, i pacchetti sorgenti e binari Debian si chiamavano rispettivamente <code>kernel-source-x.x.x</code> e <code>kernel-image-x.x.x</code> (invece dell'attuale denominazione <code>linux-source-x.x.x</code> e  
<code>linux-image.x.x.x</code>). Questo perché è previsto l'inserimento di nuovi kernel (come GNU HURD e FreeBSD) all'interno di Debian. }}
 
== Configurazione del kernel ==
=== Passi preliminari ===
Per prima cosa è opportuno creare una directory in cui inserire i file da compilare. In questo caso si chiamerà "sorgenti" all'interno della nostra home directory, cambiatela a vostro piacimento:
<pre>
<pre>
$ cd utils  # o dovunque avete messo i file
$ mkdir ~/sorgenti
$ make
</pre>
</pre>
*Nel caso in cui il modem si identifichi con il'ID <tt>0xcafe</tt> (<tt>0x</tt> sta per esadecimale), vi serve anche la ROM di boot che scaricate ad esempio cos�
Spostiamoci nella directory appena creata e decomprimiamo al suo interno l'archivio compresso contenente i sorgenti del kernel:
<pre>
<pre>
$ wget http://www.olitec.com/pub/USBADSLV151-1008fr.tar.gz
$ tar -xvf /usr/src/linux-source-3.19.tar.xz -C .
</pre>
</pre>
ora estraete il file WBoot.hex
{{Box|Nota|Fino alla versione 3.9 i sorgenti del kernel sono contenuti in un file compresso con estensione .tar.bz2, per cui il comando cambierà così:<pre>$ tar -xjvf /usr/src/linux-source-3.9.tar.bz2 -C .</pre>o equivalente in base al nome del file compresso.}}
A fine operazione verrà creata una nuova directory:
<pre>
<pre>
$ tar xvfz USBADSLV151-1008fr.tar.gz && cp USBADSL/WBoot.hex .
$ ls
linux-source-3.19
</pre>
</pre>
e poi create un programmino C per convertire il file esadecimale in binario cos�:
spostiamoci al suo interno e procediamo con i passi successivi.
 
Puliamo i sorgenti del kernel:
 
<pre>
<pre>
$ echo "int main(int argc, char ** argv)
$ make-kpkg clean
{
unsigned int bp[] = {
#include \"WBoot.hex\"
};
write(1, bp, sizeof(bp));
}
" > programmino.c
</pre>
</pre>
compilatelo e rendetelo eseguibile:
 
Questo passaggio è inutile se è la prima volta che compilate il kernel, ma dalla seconda volta in poi diviene necessario per eliminare i file generati dalle precedenti compilazioni che potrebbero creare conflitti.
 
Ora, se avete installato un kernel precompilato che abbia la stessa versione del kernel che volete ricompilare potreste usare il suo file di configurazione come base di partenza per configurare il vostro kernel. A tal scopo basta copiare il file di configurazione che si trova in <code>/boot</code> (i file di configurazione dei kernel installati hanno come nome <code>config</code> seguito dalla versione del kernel) nella directory dei sorgenti.<br/>
Il nome del file da creare deve essere sempre ".config".
<pre>
<pre>
$ gcc programmino.c -o programmino
$ cp /boot/config-3.19.1-amd64 .config
$ chmod +x programmino
</pre>
</pre>
ed eseguitelo in questo modo:
 
C'è chi arriva anche a scaricare il pacchetto contenente il kernel semplicemente per il suo file di configurazione. Se avete banda da sprecare è possibile farlo. Tuttavia si può benissimo partire da zero senza copiare nessun file di configurazione.
 
=== Configurazione: <code>make menuconfig</code> ===
 
A questo punto, per configurare il nostro kernel, non ci resta che lanciare il comando:
 
<pre>
<pre>
./programmino > cxacru-bp.bin
$ make menuconfig
</pre>
</pre>
*Purtroppo nella attuale stable (sarge) trovate il kernel 2.6.8 quindi, a meno che non abbiate gi installato un kernel 2.6.13 o superiore dovrete usare un PC connesso ad internet per scaricare uno dei seguenti pacchetti:
**il sorgente di un kernel >=2.6.10 nella forma di un pacchetto kernel-source (o linux-source, nella nomenclatura pi recente)
**un pacchetto kernel-image >=2.6.10 (o linux-image) gi compilato, e il pacchetto linux-headers corrispondente, per compilare il modulo fuori dal kernel
**un pacchetto linux-image >=2.6.13 da installare direttamente
*Nel caso si decida per la compilazione di un kernel <2.6.13 (ma, ribadisco, sempre >=2.6.10) o anche del solo modulo cxacru necessario scaricare la patch usbatm che trovate [http://sourceforge.net/project/showfiles.php?group_id=47406 qui]. Conviene sempre prendere l'ultima versione disponibile, che al momento il file usbatm-20050216.tar.bz2.


Se siete poco pratici di debian, e installare il modem � una delle prime cose che fate sulla vostra nuova sarge, devo avvisarvi che il fatto di aggiornare il kernel da 2.6.8 a 2.6.12 o superiori comporta qualche difficolt� tecnica. A breve vedr� di scrivere una piccola guida per questa migrazione, ma nel frattempo, prima di avventurarvi per questa strada: cercate informazioni nel forum ;-)
Vi apparirà un'interfaccia testuale dalla quale sarà possibile configurare le opzioni del kernel. ''Questo è il passaggio più delicato, nonché il più lungo e difficile''.  


Da questo punto in avanti supporremo di aver messo tutti i file necessari all'installazione in una directory di lavoro all'interno della vostra home: ~/work/
Se dovete configurare un kernel per la prima volta prendetevi almeno un'ora di tempo ed iniziate con calma, leggendo tutte le pagine dell'help in linea. Uno dei vantaggi di un kernel ricompilato è la possibilità di ottenere un kernel estremamente piccolo e leggero proprio perché viene compilato il supporto per le sole periferiche e i soli filesystem effettivamente usati. In questo modo si ha un kernel piccolo e pochi moduli. Un kernel di questo tipo impiega anche molto meno tempo ad essere compilato. Per fare un esempio potrebbe impiegare sui 10 minuti su in athlon 1000, quando un kernel Debian ufficiale impiegherebbe sicuramente più di un'ora sulla stessa macchina. In definitiva, compilando un kernel snello, sarà possibile anche fare più prove ed ottimizzarlo quindi al meglio.


==Installazione di linux-image==
Per trovare quali moduli sono richiesti dal vostro hardware potete usare il comando <code>'''lspci'''</code> o meglio <code>'''lspci -v'''</code>. Inoltre risulta utilissimo consultare il database dei driver di Linux a [http://kmuto.jp/debian/hcl/ questo indirizzo]: inserendo semplicemente l'output di <code>lspci -n</code>, otterrete l'elenco dei moduli da compilare
Nel caso abbiate optato per l'installazione di un pacchetto linux-image non vi resta altro da fare che installarlo (da root):
<pre>
# dpkg -i ~/work/linux-image-2.6.x-xx-xxx.deb
</pre>


Nota: qui si � supposto che il modem in questione rappresenti il vostro unico collegamento ad internet. Se invece avete accesso direttamente ad internet potete fare affidamento per l'installazione ad [[Indice_Guide#Gestione_dei_Pacchetti | apt]], che gestir� automaticamente le eventuali dipendenze.
Per approfondire la configurazione del kernel:


Verificate che il bootloader, lilo o grub, punti alle giuste immagine del kernel e dell'initrd (vedi  [[Debian_Kernel_Howto#Installazione_nuovo_kernel | installazione nuovo kernel]]) e fate un reboot con il nuovo kernel.  
* [[esempio configurazione kernel]] nel nostro Wiki, per un semplice esempio;
Se non ci sono errori, a seconda della versione del kernel che avete installato, potete continuare con la compilazione del modulo cxacru, o passare all'installazione del firmware.
* [http://a2.pluto.it/a2/a219.htm#almltitle285 elementi della configurazione] per una descrizione più dettagliata delle varie voci. Questo è un capitolo della monumentale opera [http://a2.pluto.it/a2/ Appunti di Informatica Libera], per la quale tutti noi siamo grati all'autore '''Daniele Giacomini''';
* [http://kernel.xc.net/ Linux Kernel Configuration Archive]: potrete cercare le varie opzioni di configurazione di ogni versione del kernel.


==Compilazione e installazione del solo modulo cxacru==
In bocca al lupo con la configurazione ;-).
Se il kernel che avete installato non comprende ancora il modulo cxacru, potete compilarlo e installarlo a parte. Per questo sono sufficienti gli headers del kernel, ma vanno bene anche i sorgenti completi.  


Nota: alcuni kernel tendono ad essere particolarmente esigienti riguardo la versione del compilatore con cui compilate il modulo, e rifiuteranno di caricarlo se usate una versione di gcc diversa da quella con cui � stato compilato il kernel: controllate la versione del compilatore che vi serve con <tt>cat /proc/version</tt> (vale solo per il kernel corrente).  
Una volta finita la configurazione, uscite e salvate i cambiamenti. A questo punto il file <code>~/sorgenti/linux-source-3.19/.config</code> conterrà la nostra configurazione del kernel.


Se avete scaricato i pacchetti deb con gli headers (di solito sono due pacchetti: uno generico e uno relativo alla vostra architettura) dovete installarli:
{{Box|Nota|Se avete già ricompilato il vostro kernel e volete passare ad una versione più aggiornata, ma non troppo diversa (ad esempio: 2.6.30 --> 2.6.32), non conviene rifare tutta la configurazione da capo. D'altro canto non è neanche possibile usare il vecchio file di configurazione dato che nel nuovo kernel ci saranno voci in più e o in meno e sarebbe improponibile cercarle ad una ad una.
<pre>
# dpkg -i ~/work/linux-headers*.deb
</pre>


ora si pu� procedere con la compilazione e installazione del modulo, dopo averlo scompattato:
Basta allora copiare il vecchio file di configurazione nella directory dei sorgenti del nuovo kernel e lanciare il comando:
<pre>
# cd ~/work/
# tar xvfj ~/work/usbatm-20050216.tar.bz2
# cd ~/work/drivers/usb/atm
# make -C /usr/src/linux-headers-2.6.1x M=$PWD CONFIG_USB_CXACRU=m modules
# install -g root -o root -m 644 cxacru.ko usbatm.ko \
/lib/modules/2.6.1x/kernel/drivers/usb/atm/
# depmod -a
</pre>


Se tutto � andato bene potete saltare il paragrafo sulla compilazione e passare all'installazione del firmware.
<pre>$ make oldconfig</pre>


==Compilazione e installazione del kernel==
in questo modo verranno fatte delle domande su come configurare ''le sole nuove voci'' presenti nel kernel. Se i due kernel sono troppo diversi questo metodo non conviene più dato che bisogna rispondere ad uno ad uno a tutte le domande sulle voci diverse. Sicuramente non conviene usarlo per il passaggio 2.4 --> 2.6.<br>
Nel caso abbiate deciso di compilare un nuovo kernel installate il pacchetto <tt>kernel-source</tt> (<tt>linux-source</tt>).
Un file "config" del vostro attuale kernel può essere trovato in <code>/boot</code> sotto il nome di <code>config-2.x.x</code>.<br/>
Qui supporremo che un utente non privilegiato non abbia diritto di scrittura nella directory <tt>/usr/src</tt> (come imho dovrebbe essere), quindi tutti i comandi successivi devono essere dati da root oppure usando un programma che vi dia pari diritti per queste azioni (per es. <tt>sudo</tt>).
Se non sapete bene ciò che state facendo oppure avete dei dubbi, scegliete la risposta di default.
Notare che è possibile ricorrere ai comandi:
<pre>
<pre>
# dpkg -i ~/work/linux-source-2.6.x-xx-xxx.deb
$ make olddefconfig
</pre>
</pre>
questo installer� un archivio compresso contenente il kernel nella directory <tt>/usr/src/</tt>. Andiamo a scompattarlo e applichiamo la patch:
per accettare automaticamente le risposte di default, oppure:
<pre>
<pre>
# cd /usr/src
$ make oldnoconfig
# tar xvfj linux-source-2.6.x-xx-xxx.tar.bz2
# cd linux-source-2.6.x-xx-xxx
# tar xvfj ~/work/usbatm-20050216.tar.bz2
</pre>
</pre>
per rispondere negativamente a tutte le domande (default "n") }}
=== Alternative a <code>make menuconfig</code> ===
Per completezza si segnalano le altre interfacce grafiche che è possibile usare per configurare il kernel al posto di <code>make menuconfig</code>.


C'� chi sostiene che scompattare il file usbatm direttamente nel kernel sia assolutamente sbagliato, per il rischio di sovrascrivere qualcosa. Ma considerando che l'operazione ha senso solo per 3 versioni del kernel, e successivamente i file contenuti nel pacchetto sono stati inclusi nell'albero dei sorgenti esattamente nella stessa posizione in cui li abbiamo messi noi, penso che siano timori infondati, a patto di non sbagliare la versione del kernel ;-).
;<code>make xconfig</code>: per usare una interfaccia grafica '''QT''' per la configurazione (serviranno i [[pacchetto|pacchetti]] <code>libqt4-dev</code> e <code>pkg-config</code>);
;<code>make gconfig</code>: per usare una interfaccia grafica '''GTK''' per la configurazione.


'''nota bene''': mentre sperimentate con la compilazione del kernel <u>non usate mai</u> la directory <tt>/usr/src/linux</tt> che dovrebbe essere un link simbolico (<tt>man ln</tt>) ai sorgenti del kernel attualmente in uso. Se tutto il nostro procedimento funzioner�, alla fine cambierete il link in modo che punti ai sorgenti giusti. Per approfondimenti sull'argomento vedere il [[Debian_Kernel_Howto | debian kernel howto]]
Questi frontend non aggiungono niente di nuovo e sono pertanto funzionalmente equivalenti tra di loro. Per usarli sono però necessarie le librerie di sviluppo, rispettivamente, di ''QT'' e ''GTK''.
 
== Compilazione del kernel ==
 
Ora è venuto il momento di cominciare la compilazione, a tal scopo useremo <code>make-kpkg</code>. Vediamo come utilizzare velocemente questo tool per compilare il nostro kernel personalizzato:


Invece di compilare un kernel da zero (impresa a dir poco titanica) conviene recuperare il config relativo al kernel che state usando, che dovrebbe essere presente nella directory <tt>/boot</tt>, e dovrebbe chiamarsi <tt>config-<versione del kernel></tt> o simili: sempre dalla directory principale dei sorgenti del kernel digitate
<pre>
<pre>
# cp /boot/config<qualcosa> .config
$ fakeroot make-kpkg --append-to-version -nomepersonalizzato --revision=1 kernel_image
</pre>
</pre>
in questo modo avrete un albero dei sorgenti configurato esattamente come il vostro attuale kernel, e da qui potete fare solo le modifiche che vi servono.  
{{Box|Nota|Dopo la versione 3.0 del kernel make-kpkg è  considerato  deprecato il supporto è stato mantenuto per  retrocompatibilità il comando da dare ora è il seguente:
<pre>$ make KDEB_PKGVERSION=1.0 deb-pkg
</pre> Per il nomepersonalizzato si deve modificare il valore di CONFIG_LOCALVERSION del file .config (il file di configurazione che si trova nella cartella del sorgente) con il valore -nomepersonalizzato.
}}
Questo comando compilerà il nostro kernel e lo inserirà in un pacchetto Debian nella directory <code>~/sorgenti</code>.
Diamo uno sguardo alle opzioni usate:


A questo punto prima di compilare dobbiamo abilitare alcune opzioni del kernel. Digitate
; <code>--append-to-version</code> : serve ad aggiungere un nome personalizzato al pacchetto che verrà aggiunto dopo il numero di versione, che in questo caso diventerà <code>''2.6.32-nomepersonalizzato''</code>;
<pre>
# make menuconfig
</pre>


Andate alla voce <tt>Device Drivers -> USB support -> USB DSL modem support</tt> ed attivate <tt>USB DSL modem support</tt> e <tt>Conexant AccessRunner USB support</tt>.
; <code>--revision</code> : permette di impostare il numero di revisione del pacchetto, normalmente viene indicato con un numero intero;


'''Nota''': il driver cxacru deve essere compilato come modulo perch�, probabilmente a causa di un bug, se compilato nel kernel in molti casi viene inizializzato prima che il firmware sia disponibile, e restituisce l'errore "<tt>firmware not found</tt>" anche se in realt� l'avete messo nel posto giusto. Il fatto � che non potendo fare "<tt>rmmod cxacru && modprobe cxacru</tt>", per farlo reinizializzare non vi resterebbe che staccare fisicamente il modem dalla porta usb e riattaccarlo, dopo ogni reboot, e questo pu� essere parecchio seccante!
; <code>kernel_image</code> : dice a make-kpkg di compilare l'immagine del kernel creare il pacchetto Debian.


Il resto della configurazione dovrebbe essere gi� a posto, ma controllate per sicurezza.
Se ad esempio compileremo per la seconda volta lo stesso kernel, per fare solo delle modifiche minori, può essere utile usare lo stesso nome per <code>--append-to-version</code> ed usare un numero di revisione maggiore. In questo modo quando installerete il pacchetto del kernel ricompilato questo sostituirà il pacchetto precedente. Al contrario se ricompilate un secondo kernel cambiando la stringa da appendere alla versione, il pacchetto del nuovo kernel conviverà tranquillamente col precedente.
Alla voce <tt>Device Drivers -> Networking support </tt>
<pre>
<M> PPP support
<M>  PPP support for async serial ports
<M>  PPP support for sync tty ports
<M>  PPP deflate compression
<M>  PPP BSD-Compress compression
<M>  PPP over ATM
</pre>


Ala voce <tt>Networking options</tt>
In realtà il comando <code>'''make-kpkg'''</code> accetta molti ulteriori parametri (elencherò solo i più importanti per gli altri leggete l'amichevole pagina di manuale aka read the friendly manual):
<pre>
<M> Asyncronous Transfer Mode
<M>  Classical IP over ATM
[*]    Do NOT send ICMP if no neighbour
</pre>


A questo punto uscite salvando la configurazione attuale e costruite il pacchetto <tt>kernel-source-2.6.x-xx-xxx-Custom.deb</tt> (per approfondimenti vedere [[Debian_Kernel_Howto#Compilazione_del_kernel | Compilazione del kernel]] nel Debian kernel howto):
; <code>--initrd</code> : da usare se state compilando un kernel che utilizza le immagini <code>initrd.img</code> (''vedi [[Debian_Kernel_Howto#Bisogna_usare_l.27initrd_oppure_no.3F|FAQ: Bisogna usare l'initrd_oppure no?]]'');
<pre>
; <code>--added-modules foo</code> : compila dei sorgenti esterni (presenti in <code>/usr/src/modules</code>) insieme al kernel, potete mettere più nomi separati da virgole;
# make-kpkg clean
; <code>--added-patches foo</code> : aggiunge delle patch al kernel, le patch possono essere molteplici separate da virgole;
# make-kpkg --initrd kernel-image
; <code>--config</code> : sceglie quale frontend usare per configurare il kernel (config, menuconfig, xconfig, gconfig);
</pre>
; <code>--zimage</code> : crea una zImage per il kernel;
e installate il pacchetto ottenuto:
; <code>--bzImage</code> : crea una bzImage per il kernel;
<pre>
; <code>--mkimage</code> : qui potete passare dei parametri a <code>mkinitrd</code>, ad esempio se volete creare una immagine rom: <code>genromfs -d %s -f %s</code>;
# dpkg -i ../kernel-image-2.6.x.xx.xxx-Custom.deb
; <code>--rootcmd foo</code> : per passare un comando a make-kpkg ad esempio fakeroot o sudo;
</pre>
; <code>CONCURRENCY_LEVEL</code> : questa variabile è l'omonimo di <code>-j</code> per make, per usarla vi basta mettere il numero intero che desiderate usare (''$ CONCURRENCY_LEVEL=4 make-kpkg --blabla ecc.ecc...'' ).


Ora verificate che il bootloader (lilo o grub) punti alle immagini giuste di kernel e initrd e poi riavviate.
Come ultimo parametro dovremo mettere un'azione da compiere, vediamo le principali:


; <code>clean</code> : pulisce i sorgenti;
; <code>kernel_headers</code> : questo genera un pacchetto con gli header del kernel;
; <code>binary</code> : questo genera un nuovo pacchetto deb con i sorgenti, uno con gli header, uno con la documentazione e uno con l'immagine del kernel;
; <code>buildpackage</code> : pulisce i sorgenti e avvia "binary" (vedere sopra);
; <code>build</code> : compila solo l'immagine del kernel;
; <code>modules</code> : compila tutti moduli esterni sotto <code>/usr/src/modules</code> e genera un file <code>.diff</code> e un pacchetto sorgente;
; <code>modules_config</code> : permette di configurare i moduli esterni residenti in <code>/usr/src/modules</code> prima di compilarli;
; <code>modules_image</code> : crea i pacchetti deb dei moduli esterni residenti in <code>/usr/src/modules</code> senza il file .diff e senza creare un altro pacchetto sorgente;
; <code>modules_clean</code>: pulisce i sorgenti dei moduli esterni presenti in <code>/usr/src/modules</code>;
; <code>debian</code> : questo crea la directory <code>./debian</code> utile per compilare i kernel vanilla e patcharli alla maniera Debian.


'''Aggiornamento''': solo recentemente (23/11/2005) sono riuscito nell'intento di far funzionare correttamente il driver cxacru anche se � compilato all'interno del kernel :-D. Questo permette di costruire un kernel monolitico e di disabilitare il supporto per i moduli, cosa senz'altro desiderabile nelle situazioni in cui � necessario un certo grado di sicurezza (per es. per un PC che fa da firewall-router).  
Nel caso di sistemi multiprocessore è possibile velocizzare la compilazione aggiungendo <code>CONCURRENCY_LEVEL=n</code> dove n corrisponde al numero di processi che il compilatore usa in parallelo (normalmente si usa un processo in più rispetto al numero di processori presenti).
Poich� la cosa non � per niente banale, e comporta la compilazione di un kernel recente (minimo 2.6.12, ma io ho testato il 2.6.14) e la creazione di un initramfs personalizzato (oltre a qualche configurazione minore in udev), consiglio la cosa solo ad utenti particolarmente avventurosi. Chi vuole cimentarsi mi pu� contattare sul forum.
Per esempio se vogliamo compilare kernel su un PC dotato di un processore quadcore su può usare:


==Installazione del firmware==
Qualunque metodo abbiate seguito, dopo il reboot dovreste trovare disponibile il modulo <tt>cxacru</tt>, verificate con
<pre>
<pre>
# modprobe -l |grep cxacru
$ fakeroot CONCURRENCY_LEVEL=5 make-kpkg --append-to-version -nomepersonalizzato --revision=1 kernel_image --initrd kernel_headers
</pre>
</pre>
il comando dovrebbe restituire un output simile a:
{{Box|Nota|Data la deprecazione di make-kpkg ora per fare la stessa cosa si usa -jn dove n è il numero di processori il comando da dare ora è il seguente per una macchina a 4 core:
<pre>
<pre>$ make KDEB_PKGVERSION=1 deb-pkg -j4
/lib/modules/2.6.x/kernel/drivers/usb/atm/cxacru.ko
</pre>
</pre>
se non restituisce nulla significa che c'� stato un errore nei precedenti passaggi.
}}


Se tutto � andato per il meglio proseguiamo andando a recuperare il CD dei driver per w... ehm, quell'altro S.O.
== Installazione nuovo kernel ==
Cercate nel CD il file <tt>CnxEtU.sys</tt> e copiatelo nella Cartella di lavoro. Ora estraete il firmware e copiatelo nella directory dove hotplug (o udev se usate un sistema pi� recente) si aspetta di trovarlo.
Una volta finito torneremo alla riga di comando e ci sposteremo nella directory precedente (<code>~/sorgenti</code>) dove troveremo il pacchetto .deb del kernel appena compilato:


nota: per sarge, che utilizza ancora hotplug, la directory standard per il firmware <tt>/usr/lib/hotplug/firmware</tt>, mentre da etch in poi hotplug stato sostituito da udev, e la directory per il firmware <tt>/lib/firmware</tt>.
Noi supporremo di essere su sarge:
<pre>
<pre>
# cd ~/work
$ cd ..
# ./utils/cxacru-fw CnxEtU.sys cxacru-fw.bin
$ ls
# cp ~/work/cxacru-fw.bin /usr/lib/hotplug/firmware
...
linux-image-3.19.1_nomepersonalizzato_1_amd64.deb
...
</pre>
</pre>
Se il vostro modem ha il chipset <tt>0xcafe</tt> copiate nella stessa directory anche la ROM di boot, cio il file <tt>cxacru-bp.bin</tt>.


A questo punto togliete il modulo <tt>cxacru</tt>, nel caso sia caricato:
Adesso possiamo installare il pacchetto con il nostro nuovo kernel ricompilato. Diventiamo quindi root con '''su''', e digitiamo:
<pre>
<pre>
# rmmod cxacru
# dpkg -i linux-image-3.19.1_nomepersonalizzato_1_amd64.deb
</pre>
</pre>
staccate il modem dalla porta USB nel caso sia attaccato, e poi riattaccate il modem alla porta USB e ricaricate il driver. Tutto questo perche � sempre meglio togliere il modulo dal kernel prima di staccare il modem, altrimenti a me � capitato che si bloccasse completamente il sistema.
 
Ora controllate che sia stato trovato il firmware:
Se abbiamo LILO dovremo configurare <code>lilo.conf</code> aggiungendo le righe relative al kernel. Ricordatevi che, con LILO, per rendere effettive le modifiche bisogna aggiornare il [[MBR]] (Master Boot Record) con il comando:  
 
<pre>
<pre>
$ dmesg | tail
# lilo -v
</pre>
</pre>
il comando dovrebbe restituire qualcosa di simile a
 
Se abbiamo Grub, invece, non ci resta altro che riavviare :D. Tuttavia per approfondire le personalizzazioni che è possibile fare su Grub, potete leggere l'apposita sezione della [[Guida a Grub]]:
 
* [[Guida_a_Grub#Usare_update-grub|Guida a Grub: Usare update-grub]]
 
== Installare e gestire i moduli ==
 
Per compilare e creare automaticamente pacchetti .deb per moduli non presenti nei sorgenti del kernel, Debian fornisce un comodo strumento: [[Pagina di manuale di module-assistant|module-assistant]]. Per un uso interattivo basterà lanciarlo da root per installare i pacchetti, scaricare i sorgenti del modulo che interessa, compilarlo e creare un pacchetto Debian.
 
Per scegliere invece quali moduli fare partire all'avvio ci sono diverse strade.
 
# Se si usa l'hotplug, questi dovrebbe caricare automaticamente al boot tutti i moduli necessari. Per evitare il caricamento di certi moduli che possono creare conflitti basta inserirli in <code>'''/etc/hotplug/blacklist'''</code>.
# Se non si usa l'hotplug bisogna specificare manualmente quali moduli caricare all'avvio. Per far ciò basterà inserire i nomi dei moduli da caricare in <code>'''/etc/modules'''</code>, uno per riga. Se non vi va di editare un file di testo (o non ricordate esattamente i nomi dei moduli) potrete usare <code>'''modconf'''</code> che permette di scegliere interattivamente quali moduli caricare all'avvio.
 
== FAQ ==
=== Per aggiungere un modulo devo ricompilare tutto il kernel? ===
Dipende.
 
Se il modulo fa parte del kernel Debian (cioè il suo sorgente è contenuto nel pacchetto <code>kernel-source</code> del kernel) allora bisogna ricompilare il kernel. Tenete presente, tuttavia, che i kernel binari Debian includono già la maggior parte dei moduli presenti nei sorgenti del kernel. Per caricarli basta usare:
<pre>
<pre>
usbcore: registered new driver cxacru
  # modprobe ''nomemodulo''
cxacru 1-1:1.0: found firmware cxacru-fw.bin
</pre>
</pre>
Nel caso, una volta caricato il firmware, riceviate, sempre in <tt>dmesg</tt>, il messaggio:
Se il sorgente del modulo è invece pacchettizzato singolarmente (il nome di questi pacchetti comincia per <code>module-source</code>) '''non è necessario''' ricompilare il kernel.
Debian ci fornisce la comoda utility '''module-assistant''' che permette di scaricare, compilare e pacchettizzare un modulo del kernel. Basta lanciare il comando
<pre>
<pre>
cxacru 1-1:1.0: poll status: error -5
  # m-a
</pre>
</pre>
significa che occorre una versione pi� recente del vostro firmware. In effetti non � assolutamente detto che i driver forniti dal produttore del modem siano aggiornati, ma potete senz'altro trovare un firmware aggiornato in rete, per esempio [http://ftp.linux.it/pub/People/md/warez/ qui] (notare che il pacchetto .deb � per sarge, e mette il firmware in <tt>/usr/lib/hotplug/firmware</tt>, quindi per etch � molto meglio non usarlo e scaricare direttamente il firmware) o eventualmente postando nel forum.  
e una interfaccia ''dialog'' ci guiderà passo passo.
 
Si può usare il comando <code>module-assistant list-avaible</code> (o il diminutivo <code>m-a la</code>) per ottenere la lista completa dei moduli installabili con module-assistant. Per le altre innumerevoli opzioni potete leggere la pagina di manuale tradotta in italiano:
 
* [[Pagina di manuale di module-assistant]]
 
===Bisogna usare l'initrd oppure no?===
La risposta breve è: no non usatelo.
 
Di seguito la risposta lunga:
 
L'immagine initrd (ramdisk iniziale) serve per caricare dei moduli nel kernel prima che questo abbia l'accesso alla partizione di root. Quindi basta compilare questi moduli staticamente e non avremo mai bisogno di un ramdisk. Ma quali sono questi moduli che servono nelle prime fasi di avvio? Semplicemente i moduli che permettono di leggere la partizione di root, ovvero:
 
* il modulo del controller del proprio harddisk
* il modulo del filesystem della partizione di root
 
Completato questo passaggio si può procedere alla modifica del file: <pre>/etc/default/grub</pre><br/>
{{Warningbox|Si consiglia di eseguire questa modifica prima di installare il kernel privo di initrd per evitare di ritrovarsi con una macchina non avviabile.}}
 
Il suddetto file va modificato poiché, senza l'initrd, il nostro sistema non sarà in grado, in fase di avvio, di riconoscere i dischi attraverso gli UUID, ma solo per mezzo degli indirizzi <pre>/dev/sda</pre>
Con un editor di testo è necessario decommentare l'opzione <pre>#GRUB_DISABLE_LINUX_UUID=true</pre> rimuovendo il simbolo "#". Il passaggio conclusivo consiste nell'eseguire <pre># update-grub</pre> per aggiornare la configurazione di grub.<br/>
 
Per un kernel ricompilato, l'initrd è generalmente inutile e rende l'avvio leggermente più lento. È anche facile sbagliare se non attivate le giuste opzioni nel kernel (vedi [[#Ma se io devo usare l'initrd assolutamente?|FAQ successiva]]), in tal caso otterreste un <code>kernel panic</code> all'avvio. L'initrd serve soprattutto per i kernel ufficiali delle distribuzioni che devono supportare tutti i controller esistenti e una gran varietà di filesystem. Sarebbe assurdo compilare tutti questi supporti staticamente e quindi vengono inseriti come moduli nel ram disk. <--
 
*** ATTENZIONE *** PARTE COMMENTATA *** ATTENZIONE ***
 
L'initrd è necessario anche se si vuole usare un bootsplash, ma questa è un'altra storia:
 
* [[Old:Compilazione Kernel 2.6.11 con Bootsplash]]
* [[Old:Kernel2.6.10 - Framebuffer - Gensplash Patch]]
 
*** FINE PARTE COMMENTATA *** -->
 
La risposta lunga è quindi no, non usate l'initrd quando questo non sia strettamente necessario.
 
=== Ma il kernel non fa il boot senza initrd! ===
Vedi FAQ precedente. L'initrd non è necessario per fare il boot. Se il sistema non parte ciò dipende da una non corretta configurazione del kernel.
 
Questo è quasi sempre vero, ma ci sono delle eccezioni. In alcuni casi, quali ad esempio l'avvio da una memoria USB con filesystem di root nella stessa, può essere necessario fare uso di initrd affinché vengano generati correttamente i device (vedi sda1, sda2 ecc.). Questo pur avendo compilato tutti i moduli staticamente all'interno del kernel.
 
===Ma se io devo usare l'initrd assolutamente?===
Per usare l'intrd '''si deve''' compilare staticamente il supporto per l'initrd impostando le seguenti voci:


Ora il driver del modem dovrebbe gi essere in funzione e il led relativo alla linea ADSL dovrebbe lampeggiare, segno che sta cercando la sincronizzazione con la linea. Mentre il led lampeggia avrete che:
<pre>
<pre>
$ cat /proc/net/atm/cxacru\:0
Device Drivers  --->
ADSL USB MODEM (usb-0000:00:07.2-1)
  Block devices  --->
MAC: xx:yy:zz:bla bla bla
    <*> RAM disk support
AAL5: tx 9363 ( 0 err ), rx 14299 ( 0 err, 0 drop )
    (16) Default number of RAM disks
Line down
    (8192) Default RAM disk size (kbytes)
    [*]  Initial RAM disk (initrd) support
</pre>
</pre>
e anche:
 
A partire dal kernel 2.6.13 si usano di default immagini del filesystem in formato '''cpio''' per cui non è più necessario aggiungere il supporto al '''cramfs'''.
 
Con tale configurazione è possibile compilare il kernel con initrd aggiungendo semplicemente l'opzione <code>--initrd</code> al comando <code>make-kpkg</code>. Il pacchetto risultante conterrà degli script che creeranno l'immagine initrd in fase di installazione del pacchetto.
 
Attualmente (Squeeze) lo strumento in Debian che permette di creare l'immagine initrd è <code>update-initramfs</code> (fornito dal pacchetto <code>initramfs-tools</code>) e utilizzabile con kernel 2.6.13 o più recenti. Questo strumento aggiunge tutti i controller del disco e i supporti che potrebbero servire per il boot che sono stati compilati come moduli;
 
Per ulteriori informazioni sui kernel Debian e le immagini initrd:
 
* [http://kernel-handbook.alioth.debian.org/ch-initramfs.html Debian Linux Kernel Handbook: Managing the initial ramfs (initramfs) archive]
 
=== Posso usare make-kpkg con un kernel vanilla ===
Certamente, <code>make-kpkg</code> può essere usato indifferentemente sia con i sorgenti Debian del kernel di Linux che con i sorgenti del [[kernel vanilla]].
 
I sorgenti Debian sono contenuti nei pacchetti <code>kernel-source-*</code> (o <code>linux-source-*</code> per i kernel dal 2.6.12 in poi) e sono installabili come usuali pacchetti con [[APT]].
 
I sorgenti vanilla devono essere scaricati manualmente da [http://www.kernel.org www.kernel.org]. Devono essere scompattati in <code>/usr/src</code>, e per il resto la procedura di compilazione è assolutamente identica al caso di sorgenti Debian.
 
Nel caso di sorgenti vanilla, può essere interessante vedere l'opzione <code>debian</code> nella sezione [[Debian_Kernel_Howto#Compilazione_del_kernel|Compilazione del kernel]], tuttavia l'uso di tale parametro è del tutto opzionale.
 
===Errore con l'opzione <code>--revision</code> ===
Può capitare che, ricompilando il kernel variando il valore dell'opzione <code>--revision</code> venga rilevato un errore simile al seguente:
<pre>
<pre>
$ tail /var/log/messages
I note that you are using the --revision flag with the value
Oct 5 08:06:00 muretto kernel: ATM dev 0: ADSL line: attempting to activate
  2.
Oct 5 08:06:10 muretto kernel: ATM dev 0: ADSL line: down
However, the ./debian/changelog file exists, and has a different value
Oct 5 08:06:15 muretto kernel: ATM dev 0: ADSL line: attempting to activate
  1.
Oct 5 08:06:35 muretto kernel: ATM dev 0: ADSL line: down
I am confused by this discrepancy, and am halting.</pre>
Oct 5 08:06:40 muretto kernel: ATM dev 0: ADSL line: attempting to activate
 
Oct 5 08:08:00 muretto kernel: ATM dev 0: ADSL line: channel analysis
Questo problema è semplicemente dovuto al fatto che non si è pulito il tree dei sorgenti dopo la prima compilazione. Per ovviare basta dunque:
Oct 5 08:08:05 muretto kernel: ATM dev 0: ADSL line: up (4832 kb/s down | 320 kb/s up)
 
</pre>
<pre>$ make-kpkg clean</pre>  
qui alle 8.08.00 il modem si � sincronizzato con il segnale ADSL .
 
e rilanciare la compilazione.


Una volta agganciato il segnale ADSL si avr�:
===You are attempting to install a kernel image (version ''version-revision'') However, the directory /lib/modules/''version-revision'' still exists.===
Se si aggiorna il kernel ad una [[revisione]] successiva, durante l'installazione del pacchetto verrà fatta la seguente domanda:
<pre>
<pre>
$ cat /proc/net/atm/cxacru\:0
You are attempting to install a kernel image (version 2.6.15.4-swsusp) However, the directory /lib/modules/2.6.15.4-swsusp still exists.  If this directory
appariranno di seguito queste informazioni
belongs to a previous linux-image-2.6.15.4-swsusp package, and if you have deselected some modules, or installed standalone modules packages, this could be
ADSL USB MODEM (usb-0000:00:07.2-1)
bad. However, if this directory exists because you are also installing some stand alone modules right now, and they got unpacked before I did, then this is
MAC: xx:yy:zz:bla bla bla
pretty benign.  Unfortunately, I can not tell the difference.
AAL5: tx 9363 ( 0 err ), rx 14299 ( 0 err, 0 drop )
 
Line up
If /lib/modules/2.6.15.4-swsusp belongs to a old install of linux-image-2.6.15.4-swsusp, then this is your last chance to abort the installation of this
kernel image (nothing has been changed yet).
 
If this directory is because of stand alone modules being installed right now, or if it does belong to an older linux-image-2.6.15.4-swsusp package but you
know what you are doing, and if you feel that this image should be installed despite this anomaly, Please answer n to the question.
 
Otherwise, I suggest you move /lib/modules/2.6.15.4-swsusp out of the way, perhaps to /lib/modules/2.6.15.4-swsusp.old or something, and then try
re-installing this image. 
 
Stop install since the kernel-image is already installed? 
</pre>
</pre>
Ci siamo: il driver del modem perfettamente funzionante.


==Impostazione della connessione==
La risposta da dare è '''<code>No</code>'''! L'avvertimento ci ricorda che i moduli del vecchio kernel (quello con la stessa versione ma numero di revisione diverso) verranno cancellati e sostituiti dai moduli del nuovo kernel.  
Prima di iniziare dovete sapere:
*userid e password forniti dal provider (di solito per Telecom Alice l'userid e la password sono entrambi uguali a <tt>aliceadsl</tt>)
*VPI e VCI del provider (nel caso di Telecom Alice sono 8 e 35).
*IP e DNS del nostro provider nel caso di una connessione con IP statico.


Iniziamo con la configurazione.
Questo è il comportamento normale, infatti, nel caso non si voglia sostituire un vecchio kernel ma semplicemente installarne parallelamente uno nuovo (con la stessa identica versione) si sarebbe dovuta modificare la stringa dopo <code>--append-to-version</code> invece che quella dopo <code>--revision</code> (vedi sez. [[Debian_Kernel_Howto#Compilazione_del_kernel|Compilazione kernel]]).
Create il file <tt>/etc/ppp/peers/adsl</tt> in questo modo:
 
<pre>
Se il kernel che si sta sostituendo è quello in esecuzione ''è necessario riavviare la macchina il prima possibile!''
# echo "noauth
noipdefault
usepeerdns
defaultroute
persist
plugin pppoatm.so 8.35
user \"userid\"
" > /etc/ppp/peers/adsl
</pre>
oppure copiate nella directory <tt>/etc/ppp/peers/</tt> il file <tt>/usr/share/doc/ppp/examples/peers-pppoa</tt>
<pre>
# cp /usr/share/doc/ppp/examples/peers-pppoa /etc/ppp/peers/
</pre>
In entrambi i casi modificate la riga <tt>user "userid"</tt> mettendo il vostro userid ;-), con o senza le virgolette: non ha importanza.


Inserite userid e password nei file <tt>/etc/ppp/pap-secrets</tt> e <tt>/etc/ppp/chap-secrets</tt>:
== Link ==
<pre>
# echo "userid  *  password" >> /etc/ppp/pap-secrets
# echo "userid  *  password" >> /etc/ppp/chap-secrets
</pre>


A questo punto fate partire la connessione con il comando
* [http://www.debian.org/doc/manuals/reference/ch-kernel.it.html Manuale di Riferimento Debian: Capitolo 7 - Il kernel Linux su Debian]
<pre>
* [http://kernel-handbook.alioth.debian.org/index.html Debian Linux Kernel Handbook ]: ottimo documento sulla gestione dei kernel Debian delle relative patch (''in inglese'').
# pon adsl
* [http://a2.pluto.it/a2/a219.htm#almltitle282 Appunti di informatica Libera: Kernel Linux]: Il capitolo dedicato al kernel della monumentale opera di ''Daniele Giacomini'' contiene sia istruzioni generiche che istruzioni per Debian. Inoltre c'è una descrizione dettagliata della configurazione delle varie voci del kernel!
</pre>
* [http://kernel.xc.net/ Linux Kernel Configuration Archive]: database che permette di ricercare tra le voci di configurazione (e le loro descrizioni) per varie versioni di kernel.
ed il gioco � fatto.  


Controllate in <tt>/var/log/messagges</tt> se tutto funziona regolarmente:
Buon divertimento con Debian GNU/Linux!
<pre>
# tail /var/log/messagges
Jun 3 00:07:40 localhost pppd[5101]: Plugin /usr/lib/pppd/2.4.2/pppoatm.so loaded.
Jun 3 00:07:40 localhost kernel: PPP generic driver version 2.4.2
Jun 3 00:07:40 localhost pppd[5101]: PPPoATM plugin_init
Jun 3 00:07:40 localhost pppd[5101]: PPPoATM setdevname_pppoatm - SUCCESS:8.35
Jun 3 00:07:40 localhost pppd[5126]: pppd 2.4.2 started by root, uid 0
Jun 3 00:07:40 localhost pppd[5126]: Using interface ppp0
Jun 3 00:07:40 localhost pppd[5126]: Connect: ppp0 <--> 8.35
Jun 3 00:07:43 localhost pppd[5126]: PAP authentication succeeded
Jun 3 00:07:43 localhost pppd[5126]: local IP address 82.59.0.222
Jun 3 00:07:43 localhost pppd[5126]: remote IP address 192.168.100.1
Jun 3 00:07:43 localhost pppd[5126]: primary DNS address 80.17.212.208
Jun 3 00:07:43 localhost pppd[5126]: secondary DNS address 151.99.125.1
</pre>


Controllate in <tt>/etc/resolv.conf</tt> se i DNS sono corretti altrimenti li dovrete inserire a mano. Per esempio un <tt>/etc/resolv.conf</tt> con i DNS di libero sarebbe:
{{Autori
<pre>
|Autore=[[Utente:Abortigeno|Abortigeno]]
$ cat /etc/resolv.conf
|Verificata_da=
search libero.it
:[[Utente:TheNoise|~ The Noise]]
nameserver 193.70.192.25
: [[Utente:Lorenzoz|Lorenzoz]] 09:57, 11 ott 2014 (CEST)
nameserver 193.70.152.25
:[[Utente:Oscarandrea|Oscarandrea]]  14:50, 8 giu 2015 (CEST)
</pre>
|Estesa_da=
:[[Utente:TheNoise|~ The Noise]]
:[[Utente:fw_crocodile| fw_crocodile]]
:[[Utente:Lorenzoz|Lorenzoz]] 09:57, 11 ott 2014 (CEST)
|Numero_revisori=3
}}


Buona navigazione!
[[Categoria:Linux]]
----
: [[Utente:Tindal|Tindal]]
[[Categoria:Hardware]][[Categoria:Modem ADSL]]

Versione attuale delle 11:40, 15 mag 2016

Edit-clear-history.png Attenzione. Questa guida è da considerarsi abbandonata, per via del tempo trascorso dall'ultima verifica.

Potrà essere resa obsoleta, previa segnalazione sul forum, se nessuno si propone per l'adozione.


Debian-swirl.png Versioni Compatibili

Debian 7 "wheezy"
Debian 8 "jessie"

Introduzione

In Debian, il kernel Linux può essere ricompilato con il metodo standard (valido con tutte le distribuzioni, e quindi anche con Debian) oppure nel cosiddetto Debian-way (traduzione: metodo Debian o alla Debian).

Questa guida illustrerà il metodo Debian di compilare il kernel Linux. Questo metodo consiste nel creare un pacchetto Debian del kernel compilato per una sua facile installazione/disinstallazione.

Tutti i passi descritti in questa guida non richiedono i permessi di root. Le uniche operazioni che richiedono l'intervento dell'amministratore della macchina sono l'installazione dei pacchetti necessari alla compilazione e l'installazione del pacchetto .deb creato alla fine del processo di compilazione.

Installazione dei pacchetti

Avremo innanzitutto bisogno di alcuni pacchetti di base per compilare e pacchettizzare un kernel:

# apt-get install module-init-tools kernel-package libncurses5-dev fakeroot

A questo punto è necessario installare il pacchetto Debian contenente i sorgenti del kernel. Per prima cosa, cerchiamo questo pacchetto:

$ apt-cache search linux-source | grep ^linux-source
linux-source-3.16 - sorgenti del kernel Linux per la versione 3.16 con patch Debian
linux-source - sorgenti del kernel Linux (metapacchetto)
linux-source-3.19 - Linux kernel source for version 3.19 with Debian patches
Info.png Nota
Ogni versione di Debian (unstable, testing, stable) utilizza in genere una certa versione del kernel e specifiche versioni di altri pacchetti ad esso correlati in modo tale che l'insieme sia il più possibile stabile. È quindi altamente consigliato usare la versione dei sorgenti del kernel che troveremo nei repository della nostra versione di Debian, a meno che non si sappia esattamente quello che si sta facendo.


Adesso installiamo il pacchetto dei sorgenti del kernel che intendiamo utilizzare. Notare che i sorgenti del kernel forniti con Debian sono leggermente differenti da quelli del kernel vanilla rilasciato dal team di Linus Torvalds (maggiori informazioni qui). Nel seguito prenderemo come esempio la versione 3.19 del kernel, sostituitela con qualsiasi altra versione vogliate usare.

# apt-get install linux-source-3.19

Alla fine dell'installazione verrà creato un file compresso con estensione .tar.xz nella directory /usr/src .

Info.png Nota
Prima della versione 2.6.12 del kernel Linux, i pacchetti sorgenti e binari Debian si chiamavano rispettivamente kernel-source-x.x.x e kernel-image-x.x.x (invece dell'attuale denominazione linux-source-x.x.x e

linux-image.x.x.x). Questo perché è previsto l'inserimento di nuovi kernel (come GNU HURD e FreeBSD) all'interno di Debian.


Configurazione del kernel

Passi preliminari

Per prima cosa è opportuno creare una directory in cui inserire i file da compilare. In questo caso si chiamerà "sorgenti" all'interno della nostra home directory, cambiatela a vostro piacimento:

$ mkdir ~/sorgenti

Spostiamoci nella directory appena creata e decomprimiamo al suo interno l'archivio compresso contenente i sorgenti del kernel:

$ tar -xvf /usr/src/linux-source-3.19.tar.xz -C .
Info.png Nota
Fino alla versione 3.9 i sorgenti del kernel sono contenuti in un file compresso con estensione .tar.bz2, per cui il comando cambierà così:
$ tar -xjvf /usr/src/linux-source-3.9.tar.bz2 -C .
o equivalente in base al nome del file compresso.

A fine operazione verrà creata una nuova directory:

$ ls
linux-source-3.19

spostiamoci al suo interno e procediamo con i passi successivi.

Puliamo i sorgenti del kernel:

$ make-kpkg clean

Questo passaggio è inutile se è la prima volta che compilate il kernel, ma dalla seconda volta in poi diviene necessario per eliminare i file generati dalle precedenti compilazioni che potrebbero creare conflitti.

Ora, se avete installato un kernel precompilato che abbia la stessa versione del kernel che volete ricompilare potreste usare il suo file di configurazione come base di partenza per configurare il vostro kernel. A tal scopo basta copiare il file di configurazione che si trova in /boot (i file di configurazione dei kernel installati hanno come nome config seguito dalla versione del kernel) nella directory dei sorgenti.
Il nome del file da creare deve essere sempre ".config".

$ cp /boot/config-3.19.1-amd64 .config 

C'è chi arriva anche a scaricare il pacchetto contenente il kernel semplicemente per il suo file di configurazione. Se avete banda da sprecare è possibile farlo. Tuttavia si può benissimo partire da zero senza copiare nessun file di configurazione.

Configurazione: make menuconfig

A questo punto, per configurare il nostro kernel, non ci resta che lanciare il comando:

$ make menuconfig

Vi apparirà un'interfaccia testuale dalla quale sarà possibile configurare le opzioni del kernel. Questo è il passaggio più delicato, nonché il più lungo e difficile.

Se dovete configurare un kernel per la prima volta prendetevi almeno un'ora di tempo ed iniziate con calma, leggendo tutte le pagine dell'help in linea. Uno dei vantaggi di un kernel ricompilato è la possibilità di ottenere un kernel estremamente piccolo e leggero proprio perché viene compilato il supporto per le sole periferiche e i soli filesystem effettivamente usati. In questo modo si ha un kernel piccolo e pochi moduli. Un kernel di questo tipo impiega anche molto meno tempo ad essere compilato. Per fare un esempio potrebbe impiegare sui 10 minuti su in athlon 1000, quando un kernel Debian ufficiale impiegherebbe sicuramente più di un'ora sulla stessa macchina. In definitiva, compilando un kernel snello, sarà possibile anche fare più prove ed ottimizzarlo quindi al meglio.

Per trovare quali moduli sono richiesti dal vostro hardware potete usare il comando lspci o meglio lspci -v. Inoltre risulta utilissimo consultare il database dei driver di Linux a questo indirizzo: inserendo semplicemente l'output di lspci -n, otterrete l'elenco dei moduli da compilare

Per approfondire la configurazione del kernel:

In bocca al lupo con la configurazione ;-).

Una volta finita la configurazione, uscite e salvate i cambiamenti. A questo punto il file ~/sorgenti/linux-source-3.19/.config conterrà la nostra configurazione del kernel.

Info.png Nota
Se avete già ricompilato il vostro kernel e volete passare ad una versione più aggiornata, ma non troppo diversa (ad esempio: 2.6.30 --> 2.6.32), non conviene rifare tutta la configurazione da capo. D'altro canto non è neanche possibile usare il vecchio file di configurazione dato che nel nuovo kernel ci saranno voci in più e o in meno e sarebbe improponibile cercarle ad una ad una.

Basta allora copiare il vecchio file di configurazione nella directory dei sorgenti del nuovo kernel e lanciare il comando:

$ make oldconfig

in questo modo verranno fatte delle domande su come configurare le sole nuove voci presenti nel kernel. Se i due kernel sono troppo diversi questo metodo non conviene più dato che bisogna rispondere ad uno ad uno a tutte le domande sulle voci diverse. Sicuramente non conviene usarlo per il passaggio 2.4 --> 2.6.
Un file "config" del vostro attuale kernel può essere trovato in /boot sotto il nome di config-2.x.x.
Se non sapete bene ciò che state facendo oppure avete dei dubbi, scegliete la risposta di default. Notare che è possibile ricorrere ai comandi:

$ make olddefconfig

per accettare automaticamente le risposte di default, oppure:

$ make oldnoconfig

per rispondere negativamente a tutte le domande (default "n")


Alternative a make menuconfig

Per completezza si segnalano le altre interfacce grafiche che è possibile usare per configurare il kernel al posto di make menuconfig.

make xconfig
per usare una interfaccia grafica QT per la configurazione (serviranno i pacchetti libqt4-dev e pkg-config);
make gconfig
per usare una interfaccia grafica GTK per la configurazione.

Questi frontend non aggiungono niente di nuovo e sono pertanto funzionalmente equivalenti tra di loro. Per usarli sono però necessarie le librerie di sviluppo, rispettivamente, di QT e GTK.

Compilazione del kernel

Ora è venuto il momento di cominciare la compilazione, a tal scopo useremo make-kpkg. Vediamo come utilizzare velocemente questo tool per compilare il nostro kernel personalizzato:

$ fakeroot make-kpkg --append-to-version -nomepersonalizzato --revision=1 kernel_image
Info.png Nota
Dopo la versione 3.0 del kernel make-kpkg è considerato deprecato il supporto è stato mantenuto per retrocompatibilità il comando da dare ora è il seguente:
$ make KDEB_PKGVERSION=1.0 deb-pkg
Per il nomepersonalizzato si deve modificare il valore di CONFIG_LOCALVERSION del file .config (il file di configurazione che si trova nella cartella del sorgente) con il valore -nomepersonalizzato.

Questo comando compilerà il nostro kernel e lo inserirà in un pacchetto Debian nella directory ~/sorgenti. Diamo uno sguardo alle opzioni usate:

--append-to-version
serve ad aggiungere un nome personalizzato al pacchetto che verrà aggiunto dopo il numero di versione, che in questo caso diventerà 2.6.32-nomepersonalizzato;
--revision
permette di impostare il numero di revisione del pacchetto, normalmente viene indicato con un numero intero;
kernel_image
dice a make-kpkg di compilare l'immagine del kernel creare il pacchetto Debian.

Se ad esempio compileremo per la seconda volta lo stesso kernel, per fare solo delle modifiche minori, può essere utile usare lo stesso nome per --append-to-version ed usare un numero di revisione maggiore. In questo modo quando installerete il pacchetto del kernel ricompilato questo sostituirà il pacchetto precedente. Al contrario se ricompilate un secondo kernel cambiando la stringa da appendere alla versione, il pacchetto del nuovo kernel conviverà tranquillamente col precedente.

In realtà il comando make-kpkg accetta molti ulteriori parametri (elencherò solo i più importanti per gli altri leggete l'amichevole pagina di manuale aka read the friendly manual):

--initrd
da usare se state compilando un kernel che utilizza le immagini initrd.img (vedi FAQ: Bisogna usare l'initrd_oppure no?);
--added-modules foo
compila dei sorgenti esterni (presenti in /usr/src/modules) insieme al kernel, potete mettere più nomi separati da virgole;
--added-patches foo
aggiunge delle patch al kernel, le patch possono essere molteplici separate da virgole;
--config
sceglie quale frontend usare per configurare il kernel (config, menuconfig, xconfig, gconfig);
--zimage
crea una zImage per il kernel;
--bzImage
crea una bzImage per il kernel;
--mkimage
qui potete passare dei parametri a mkinitrd, ad esempio se volete creare una immagine rom: genromfs -d %s -f %s;
--rootcmd foo
per passare un comando a make-kpkg ad esempio fakeroot o sudo;
CONCURRENCY_LEVEL
questa variabile è l'omonimo di -j per make, per usarla vi basta mettere il numero intero che desiderate usare ($ CONCURRENCY_LEVEL=4 make-kpkg --blabla ecc.ecc... ).

Come ultimo parametro dovremo mettere un'azione da compiere, vediamo le principali:

clean
pulisce i sorgenti;
kernel_headers
questo genera un pacchetto con gli header del kernel;
binary
questo genera un nuovo pacchetto deb con i sorgenti, uno con gli header, uno con la documentazione e uno con l'immagine del kernel;
buildpackage
pulisce i sorgenti e avvia "binary" (vedere sopra);
build
compila solo l'immagine del kernel;
modules
compila tutti moduli esterni sotto /usr/src/modules e genera un file .diff e un pacchetto sorgente;
modules_config
permette di configurare i moduli esterni residenti in /usr/src/modules prima di compilarli;
modules_image
crea i pacchetti deb dei moduli esterni residenti in /usr/src/modules senza il file .diff e senza creare un altro pacchetto sorgente;
modules_clean
pulisce i sorgenti dei moduli esterni presenti in /usr/src/modules;
debian
questo crea la directory ./debian utile per compilare i kernel vanilla e patcharli alla maniera Debian.

Nel caso di sistemi multiprocessore è possibile velocizzare la compilazione aggiungendo CONCURRENCY_LEVEL=n dove n corrisponde al numero di processi che il compilatore usa in parallelo (normalmente si usa un processo in più rispetto al numero di processori presenti). Per esempio se vogliamo compilare kernel su un PC dotato di un processore quadcore su può usare:

$ fakeroot CONCURRENCY_LEVEL=5 make-kpkg --append-to-version -nomepersonalizzato --revision=1 kernel_image --initrd kernel_headers
Info.png Nota
Data la deprecazione di make-kpkg ora per fare la stessa cosa si usa -jn dove n è il numero di processori il comando da dare ora è il seguente per una macchina a 4 core:
$ make KDEB_PKGVERSION=1 deb-pkg -j4


Installazione nuovo kernel

Una volta finito torneremo alla riga di comando e ci sposteremo nella directory precedente (~/sorgenti) dove troveremo il pacchetto .deb del kernel appena compilato:

$ cd ..
$ ls
...
linux-image-3.19.1_nomepersonalizzato_1_amd64.deb
...

Adesso possiamo installare il pacchetto con il nostro nuovo kernel ricompilato. Diventiamo quindi root con su, e digitiamo:

# dpkg -i linux-image-3.19.1_nomepersonalizzato_1_amd64.deb

Se abbiamo LILO dovremo configurare lilo.conf aggiungendo le righe relative al kernel. Ricordatevi che, con LILO, per rendere effettive le modifiche bisogna aggiornare il MBR (Master Boot Record) con il comando:

# lilo -v

Se abbiamo Grub, invece, non ci resta altro che riavviare :D. Tuttavia per approfondire le personalizzazioni che è possibile fare su Grub, potete leggere l'apposita sezione della Guida a Grub:

Installare e gestire i moduli

Per compilare e creare automaticamente pacchetti .deb per moduli non presenti nei sorgenti del kernel, Debian fornisce un comodo strumento: module-assistant. Per un uso interattivo basterà lanciarlo da root per installare i pacchetti, scaricare i sorgenti del modulo che interessa, compilarlo e creare un pacchetto Debian.

Per scegliere invece quali moduli fare partire all'avvio ci sono diverse strade.

  1. Se si usa l'hotplug, questi dovrebbe caricare automaticamente al boot tutti i moduli necessari. Per evitare il caricamento di certi moduli che possono creare conflitti basta inserirli in /etc/hotplug/blacklist.
  2. Se non si usa l'hotplug bisogna specificare manualmente quali moduli caricare all'avvio. Per far ciò basterà inserire i nomi dei moduli da caricare in /etc/modules, uno per riga. Se non vi va di editare un file di testo (o non ricordate esattamente i nomi dei moduli) potrete usare modconf che permette di scegliere interattivamente quali moduli caricare all'avvio.

FAQ

Per aggiungere un modulo devo ricompilare tutto il kernel?

Dipende.

Se il modulo fa parte del kernel Debian (cioè il suo sorgente è contenuto nel pacchetto kernel-source del kernel) allora bisogna ricompilare il kernel. Tenete presente, tuttavia, che i kernel binari Debian includono già la maggior parte dei moduli presenti nei sorgenti del kernel. Per caricarli basta usare:

  # modprobe ''nomemodulo''

Se il sorgente del modulo è invece pacchettizzato singolarmente (il nome di questi pacchetti comincia per module-source) non è necessario ricompilare il kernel. Debian ci fornisce la comoda utility module-assistant che permette di scaricare, compilare e pacchettizzare un modulo del kernel. Basta lanciare il comando

  # m-a

e una interfaccia dialog ci guiderà passo passo.

Si può usare il comando module-assistant list-avaible (o il diminutivo m-a la) per ottenere la lista completa dei moduli installabili con module-assistant. Per le altre innumerevoli opzioni potete leggere la pagina di manuale tradotta in italiano:

Bisogna usare l'initrd oppure no?

La risposta breve è: no non usatelo.

Di seguito la risposta lunga:

L'immagine initrd (ramdisk iniziale) serve per caricare dei moduli nel kernel prima che questo abbia l'accesso alla partizione di root. Quindi basta compilare questi moduli staticamente e non avremo mai bisogno di un ramdisk. Ma quali sono questi moduli che servono nelle prime fasi di avvio? Semplicemente i moduli che permettono di leggere la partizione di root, ovvero:

  • il modulo del controller del proprio harddisk
  • il modulo del filesystem della partizione di root

Completato questo passaggio si può procedere alla modifica del file:

/etc/default/grub


Warning.png ATTENZIONE
Si consiglia di eseguire questa modifica prima di installare il kernel privo di initrd per evitare di ritrovarsi con una macchina non avviabile.


Il suddetto file va modificato poiché, senza l'initrd, il nostro sistema non sarà in grado, in fase di avvio, di riconoscere i dischi attraverso gli UUID, ma solo per mezzo degli indirizzi

/dev/sda

Con un editor di testo è necessario decommentare l'opzione

#GRUB_DISABLE_LINUX_UUID=true

rimuovendo il simbolo "#". Il passaggio conclusivo consiste nell'eseguire

# update-grub

per aggiornare la configurazione di grub.

Per un kernel ricompilato, l'initrd è generalmente inutile e rende l'avvio leggermente più lento. È anche facile sbagliare se non attivate le giuste opzioni nel kernel (vedi FAQ successiva), in tal caso otterreste un kernel panic all'avvio. L'initrd serve soprattutto per i kernel ufficiali delle distribuzioni che devono supportare tutti i controller esistenti e una gran varietà di filesystem. Sarebbe assurdo compilare tutti questi supporti staticamente e quindi vengono inseriti come moduli nel ram disk. <--

      • ATTENZIONE *** PARTE COMMENTATA *** ATTENZIONE ***

L'initrd è necessario anche se si vuole usare un bootsplash, ma questa è un'altra storia:

      • FINE PARTE COMMENTATA *** -->

La risposta lunga è quindi no, non usate l'initrd quando questo non sia strettamente necessario.

Ma il kernel non fa il boot senza initrd!

Vedi FAQ precedente. L'initrd non è necessario per fare il boot. Se il sistema non parte ciò dipende da una non corretta configurazione del kernel.

Questo è quasi sempre vero, ma ci sono delle eccezioni. In alcuni casi, quali ad esempio l'avvio da una memoria USB con filesystem di root nella stessa, può essere necessario fare uso di initrd affinché vengano generati correttamente i device (vedi sda1, sda2 ecc.). Questo pur avendo compilato tutti i moduli staticamente all'interno del kernel.

Ma se io devo usare l'initrd assolutamente?

Per usare l'intrd si deve compilare staticamente il supporto per l'initrd impostando le seguenti voci:

Device Drivers  --->
  Block devices  --->
    <*> RAM disk support
    (16)  Default number of RAM disks
    (8192) Default RAM disk size (kbytes)
    [*]   Initial RAM disk (initrd) support 

A partire dal kernel 2.6.13 si usano di default immagini del filesystem in formato cpio per cui non è più necessario aggiungere il supporto al cramfs.

Con tale configurazione è possibile compilare il kernel con initrd aggiungendo semplicemente l'opzione --initrd al comando make-kpkg. Il pacchetto risultante conterrà degli script che creeranno l'immagine initrd in fase di installazione del pacchetto.

Attualmente (Squeeze) lo strumento in Debian che permette di creare l'immagine initrd è update-initramfs (fornito dal pacchetto initramfs-tools) e utilizzabile con kernel 2.6.13 o più recenti. Questo strumento aggiunge tutti i controller del disco e i supporti che potrebbero servire per il boot che sono stati compilati come moduli;

Per ulteriori informazioni sui kernel Debian e le immagini initrd:

Posso usare make-kpkg con un kernel vanilla

Certamente, make-kpkg può essere usato indifferentemente sia con i sorgenti Debian del kernel di Linux che con i sorgenti del kernel vanilla.

I sorgenti Debian sono contenuti nei pacchetti kernel-source-* (o linux-source-* per i kernel dal 2.6.12 in poi) e sono installabili come usuali pacchetti con APT.

I sorgenti vanilla devono essere scaricati manualmente da www.kernel.org. Devono essere scompattati in /usr/src, e per il resto la procedura di compilazione è assolutamente identica al caso di sorgenti Debian.

Nel caso di sorgenti vanilla, può essere interessante vedere l'opzione debian nella sezione Compilazione del kernel, tuttavia l'uso di tale parametro è del tutto opzionale.

Errore con l'opzione --revision

Può capitare che, ricompilando il kernel variando il valore dell'opzione --revision venga rilevato un errore simile al seguente:

I note that you are using the --revision flag with the value
   2.
However, the ./debian/changelog file exists, and has a different value
   1.
I am confused by this discrepancy, and am halting.

Questo problema è semplicemente dovuto al fatto che non si è pulito il tree dei sorgenti dopo la prima compilazione. Per ovviare basta dunque:

$ make-kpkg clean

e rilanciare la compilazione.

You are attempting to install a kernel image (version version-revision) However, the directory /lib/modules/version-revision still exists.

Se si aggiorna il kernel ad una revisione successiva, durante l'installazione del pacchetto verrà fatta la seguente domanda:

You are attempting to install a kernel image (version 2.6.15.4-swsusp) However, the directory /lib/modules/2.6.15.4-swsusp still exists.  If this directory
belongs to a previous linux-image-2.6.15.4-swsusp package, and if you have deselected some modules, or installed standalone modules packages, this could be
bad. However, if this directory exists because you are also installing some stand alone modules right now, and they got unpacked before I did, then this is
pretty benign.  Unfortunately, I can not tell the difference.

If /lib/modules/2.6.15.4-swsusp belongs to a old install of linux-image-2.6.15.4-swsusp, then this is your last chance to abort the installation of this
kernel image (nothing has been changed yet). 

If this directory is because of stand alone modules being installed right now, or if it does belong to an older linux-image-2.6.15.4-swsusp package but you
know what you are doing, and if you feel that this image should be installed despite this anomaly, Please answer n to the question.

Otherwise, I suggest you move /lib/modules/2.6.15.4-swsusp out of the way, perhaps to /lib/modules/2.6.15.4-swsusp.old or something, and then try
re-installing this image.  

Stop install since the kernel-image is already installed?   

La risposta da dare è No! L'avvertimento ci ricorda che i moduli del vecchio kernel (quello con la stessa versione ma numero di revisione diverso) verranno cancellati e sostituiti dai moduli del nuovo kernel.

Questo è il comportamento normale, infatti, nel caso non si voglia sostituire un vecchio kernel ma semplicemente installarne parallelamente uno nuovo (con la stessa identica versione) si sarebbe dovuta modificare la stringa dopo --append-to-version invece che quella dopo --revision (vedi sez. Compilazione kernel).

Se il kernel che si sta sostituendo è quello in esecuzione è necessario riavviare la macchina il prima possibile!

Link

Buon divertimento con Debian GNU/Linux!




Guida scritta da: Abortigeno Swirl-auth80.png Debianized 80%
Estesa da:
~ The Noise
fw_crocodile
Lorenzoz 09:57, 11 ott 2014 (CEST)
Verificata da:
~ The Noise
Lorenzoz 09:57, 11 ott 2014 (CEST)
Oscarandrea 14:50, 8 giu 2015 (CEST)

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