Samba e OpenLDAP: creare un controller di dominio Active Directory con Debian Wheezy: differenze tra le versioni
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=== ATTENZIONE === | === ATTENZIONE === | ||
* Samba4 è case sensitive: l'utente amministratore è ''administrator'', con la "A" minuscola. | * Samba4 è case sensitive: l'utente amministratore è ''administrator'', con la "A" minuscola | ||
* Il dominio va sempre specificato per esteso: DOMINIO.LOCAL | |||
== Creare delle condivisioni di rete == | == Creare delle condivisioni di rete == |
Versione delle 14:07, 6 apr 2014
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Attenzione. Questa guida è da considerarsi abbandonata, per via del tempo trascorso dall'ultima verifica.
Potrà essere resa obsoleta, previa segnalazione sul forum, se nessuno si propone per l'adozione. |
Versioni Compatibili Debian 7 "wheezy" |
Introduzione
Guide simili per precedenti versioni di Debian o altre distribuzioni Linux:
- Debian Sarge
- Debian Etch
- Debian Lenny
- Debian Squeeze
- E' possibile impostare un dominio Active Directory su una distribuzione Debian-based anche installando la versione Community Edition di Zentyal, una distro basata su Ubuntu Server LTS e già ampiamente preconfigurata per lo scopo.
Vedremo questa volta come installare un server basato su Debian Wheezy e Samba 4 affinché funga da Primary Domain Controller di una rete Windows.
Se non siete interessati alle funzionalità di Active Directory introdotte da Samba 4 e intendete solamente installare un Domain Controller che gestisca i profili centralizzati e l'autenticazione degli utenti, consigliamo di utilizzare la versione 3 di Samba, ancora presente nei repository di Wheezy, seguendo ad esempio questa guida:
Active Directory viene rappresentato normalmente come un database integrato nei server Windows, che fungono da domain controller (PDC), e consente di catalogare e gestire in modo centralizzato risorse di vario tipo come utenti, gruppi di lavoro, stampanti e cartelle condivise. In un dominio Active Directory risultano agire diverse componenti. Le informazioni associate alle risorse sono catalogate in un servizio di tipo LDAP integrato, opportunamente personalizzato da Microsoft. Il servizio di risoluzione dei nomi viene effettuato dal servizio DNS interno ai server Active Directory. Alla base del servizio Active Directory vi è il protocollo Kerberos, che permette di gestire le procedure di autenticazione in modo cifrata. Il servizio kerberos si occupa di identificarci, e successivamente di consentirci l’accesso sicuro alle risorse
per le quali possediamo i permessi. Questa funzione è definita Single Sign-On (SSO), ovvero una sola autenticazione per l’accesso a tutte le risorse. Questo tipo di supporto viene offerto anche da Samba 4 con le stesse modalità dei server Windows.
La nuova release di Samba 4 ha infatti apportato moltissime modifiche:
- Samba 4 è in grado di comportarsi come un Domain Controller Active Directory. È quindi possibile utilizzare i tool di gestione presenti nei server Windows 2000/2003, gestire le group policies per i client Windows, aggiungere indifferentemente ulteriori server Windows e/o Debian all'infrastruttura di rete
- non è più necessario utilizzare come backend un database LDAP, poiché Samba 4 integra un proprio database LDAP modificato per avere compatibilità verso i database LDAP di Microsoft Active Directory
- la condivisione delle risorse avviene direttamente modificando le proprietà di condivisione della risorsa
- la gestione del sistema avviene con la logica dell’AD (Active Directory) ed è completamente integrata
- Samba 4 supporta anche la configurazione cluster, ed il nuovo protocollo CIFS SMB2 introdotto con windows 7
- E possibile la piena creazione di OU (Unità Amministrative) e l’impostazione di GPO (Group Policies Objects)
Lo stesso server Samba4 verrà poi utilizzato anche per la gestione in contemporanea degli utenti Unix, in modo da avere un controllo unico e centralizzato sia sugli utenti Windows sia sugli utenti Linux.
Consiglio vivamente di prepararsi una buona tazza di caffè e di armarsi di pazienza e di molta attenzione, dato che un errore di battitura in qualche file di configurazione può mandare in rovina l'intero lavoro: poiché che i file da modificare saranno molti, di certo risulterebbe molto difficile e molto lungo andare a caccia di eventuali errori.
Sistema installato e prerequisiti
Il presente HOWTO è stato realizzato utilizzando un sistema Debian 7.0 Wheezy con tutti gli aggiornamenti di sicurezza ufficiali. La configurazione iniziale del sistema prevede un'installazione base Debian net install con in più:
- una scheda di rete collegata alla LAN e configurata con un indirizzamento IP fisso, come descritto ad esempio in questa guida: Come impostare indirizzi IP fissi su Debian
- un sistema LAMP come descritto ad esempio in questa guida: Installare un ambiente LAMP: Linux, Apache2, SSL, MySQL, PHP5
- un server NTP, come descritto ad esempio nel secondo metodo di questa guida: Impostare e modificare data e ora
Non proseguite senza avere questi servizi già attivi e funzionanti.
Si suppone per comodità che tutti i servizi (NTP, LAMP) risiedano sullo stesso server.
Durante tutto il processo si presuppone di agire come utente root.
Parametri di rete utilizzati
In tutta la guida saranno utilizzati i seguenti parametri per la configurazione della rete:
- Nome del server: server01
- Nome del dominio: dominio.local
- Nome NETBIOS del dominio: DOMINIO
- Classe IP: 10.0.0.0 / 255.255.255.0
- IP Server: 10.0.0.254
- Password di root: mia_password
- Password Administrator del dominio: mia_password
- Password admin di LDAP: mia_password
Questi parametri vanno ovviamente adattati alle vostre esigenze.
Prerequisiti
Incominciamo sistemando l'hostname per il nostro server di dominio. Apriamo il file:
# nano /etc/hosts
e inseriamo il FQDN del server:
127.0.0.1 localhost 127.0.1.1 server01 server01.dominio.local 10.0.0.254 server01 server01.dominio.local
Allo stesso modo:
# nano /etc/hostname
server01.dominio.local
Verifichiamo adesso la configurazione di rete del nostro server, che deve avere un indirizzo IP statico:
# nano /etc/network/interfaces
auto eth0 iface eth0 inet static address 10.0.0.254 netmask 255.255.255.0 gateway 10.0.0.1 dns-nameserver 10.0.0.254 dns-search dominio.local
Infine controlliamo che il file:
# nano /etc/resolv.conf
contenga solo le seguenti linee:
search dominio.local nameserver 10.0.0.254
Installiamo infine alcuni pacchetti che ci serviranno in seguito:
# apt-get install apt-transport-https mc zip bzip2 arj
Installazione di Samba 4
L'installazione di Samba 4 va effettuata in questo momento perché insieme ai pacchetti stessi di Samba saranno installate anche alcune utility che adopereremo nei paragrafi successivi.
A causa dei bachi irrisolti contenuti nella versione di Samba presente nei repository Debian, verranno presentati due metodi alternativi per l'installazione:
- Debian Samba: installa la versione di Samba dei repository Debian
- SERNET Samba: installa la versione di Samba pacchettizzata dalla società SERNET, che dal 2003 pacchettizza per diverse distribuzioni una versione aggiornata, testata e completa di Samba
Nel resto della guida, ogni volta che le istruzioni differiranno a seconda del pacchetto installato, sarà specificato a quale versione farà riferimento il comando descritto.
Installazione di Debian Samba
La versione di Samba4 presente nei repository Debian Wheezy soffre di diversi bachi. Prima di installare questi pacchetti si legga il box ATTENZIONE presente all'inizio della guida, che riassume i bug ancora presenti e le probabilità di successo dell'installazione. Per questi motivi installeremo la versione presente nei repository Backports: in questi repository, così come da Jessie in avanti, è stato eliminato da Debian il pacchetto Samba3, per cui il pacchetto che fino a Wheezy si chiamava Samba4 è stato rinominato semplicemente Samba.
# apt-get install -t wheezy-backports samba samba-client samba-common-bin samba-testsuite cifs-utils winbind
Durante l'installazione di Samba vedrete che il Debian Installer provvederà autonomamente a generare e configurare un albero LDAP, utilizzando i parametri di dominio specificati nel file /etc/hostname
che abbiamo modificato in precedenza.
Installazione di SERNET Samba
Se scegliete di utilizzare i pacchetti Samba pacchettizzati da Sernet, è necessario aggiungere il repository al nostro /etc/apt/sources.list
# SerNet Samba 4.1 Packages # (debian-wheezy) # Username e AccessKey vengono forniti dopo la registrazione gratuita deb https://USERNAME:ACCESSKEY@download.sernet.de/packages/samba/4.1/debian wheezy main deb-src https://USERNAME:ACCESSKEY@download.sernet.de/packages/samba/4.1/debian wheezy main
Installiamo la chiave del repository appena aggiunto:
# wget http://ftp.sernet.de/pub/sernet-samba-keyring_1.4_all.deb # dpkg -i sernet-samba-keyring_1.4_all.deb # rm sernet-samba-keyring_1.4_all.deb # apt-get update # apt-get upgrade
Impostiamo un pinning creando un file:
# nano /etc/apt/preferences.d/samba-sernet
di contenuto:
Package: * Pin: origin "download.sernet.de" Pin-Priority: 991
Quindi installiamo Samba:
# apt-get install sernet-samba-ad libwbclient0 sernet-samba-client sernet-samba-winbind sernet-samba sernet-samba-libs sernet-samba-libsmbclient0 # apt-get install acl attr quota fam libnet-ldap-perl krb5-user
Come ultimo, impostiamo la direttiva di avvio corretta nel file di configurazione principale del demone:
# nano /etc/default/sernet-samba
#SAMBA_START_MODE="none" SAMBA_START_MODE="ad" #SAMBA_RESTART_ON_UPDATE="no" SAMBA_RESTART_ON_UPDATE="yes"
Durante l'installazione
Sia che abbiate scelto di installare la versione di Debian sia che abbiate scelto la versione Sernet, durante l'installazione verranno installati anche una serie di pacchetti relativi a Kerberos, poiché Samba4 utilizza di default lo stesso sistema di autenticazione cifrata utilizzato dai server di dominio Windows.
Adesso siamo pronti per installare il nostro dominio Active Directory.
Configurazione di Samba come controller di dominio
Questa fase è essenziale e avvicina Samba a Windows in fase di installazione, infatti serve a definire il REALM ed il dominio in cui andrà a servire il nostro server.
Prima di tutto effettuiamo una copia del file di configurazione originale:
# mv /etc/samba/smb.conf /etc/samba/smb.conf.original
E' importante spostare il file e non semplicemente pensare di sovrascriverlo, altrimenti il seguente comando fallirà restituendo un errore.
Quindi lanciamo il nuovo tool per effettuare il provision di Samba, cioè la configurazione di Samba come Domain Controller in una nuova foresta di domini Active Directory.
Possiamo scegliere se utilizzare il server DNS interno di Samba o se utilizzare Bind configurato alla bisogna. Sebbene sia leggermente più macchinoso, consiglio di utilizzare l'accoppiata Samba + Bind, che permette più configurazioni personalizzate ed è più semplice da amministrare.
- Debian Samba con DNS interno:
# /usr/bin/samba-tool domain provision --realm=dominio.local --domain=DOMINIO --adminpass='mia_password' --server-role=dc --dns-backend=SAMBA_INTERNAL --function-level=2008_R2 --use-xattr=yes --host-ip=10.0.0.10
- Debian Samba con Bind come DNS:
# /usr/bin/samba-tool domain provision --realm=dominio.local --domain=DOMINIO --adminpass='mia_password' --server-role=dc --dns-backend=BIND9_DLZ --function-level=2008_R2 --use-xattr=yes --host-ip=10.0.0.10
- SERNET Samba:
# /usr/bin/samba-tool domain provision --realm=dominio.local --domain=DOMINIO --adminpass='mia_password' --server-role=dc --dns-backend=SAMBA_INTERNAL --function-level=2008_R2 --use-xattr=yes --host-ip=10.0.0.10
Confermando con Invio partirà la configurazione di Samba come controller di dominio; il tool di provisioning si incaricherà di configurare tutto quello che serve: Samba, Kerberos, OpenLDAP.
L'opzione --dns-backend=BIND9_DLZ
indica a Samba che intendiamo utilizzare come server DNS il demone Bind e non il DNS interno presente in Samba 4.
L'opzione --dns-backend=SAMBA_INTERNAL
(alternativa alla precedente) indica a Samba che intendiamo utilizzare come server DNS il DNS interno presente in Samba 4.
L'opzione --function-level=2008_R2
imposta il livello di funzionalità di Active Directory a quello di Windows Server 2008 R2 (Per una descrizione dei livelli di funzionalità si veda ad esempio la Technet di Microsoft).
L'opzione --use-xattr=yes
ci consente di interagire con gli attributi di un file (man xattr).
Terminate le operazioni di provisioning occorre aprire il nuovo file di configurazione di Samba:
# nano /etc/samba/smb.conf
e aggiungere le direttive:
# Se uso DNS interno server services = rpc, nbt, wrepl, ldap, cldap, kdc, drepl, winbind, ntp_signd, kcc, dnsupdate, smb server services = -s3fs -dns allow dns updates = secure dns recursive queries = yes dns forwarders = 8.8.8.8 # Se uso DNS Bind server services = rpc, nbt, wrepl, ldap, cldap, kdc, drepl, winbind, ntp_signd, kcc, dnsupdate, smb server services = -s3fs +dns
In mancanza di questa direttiva ogni tentativo di connessione al nostro server terminerebbe con un laconico messaggio di errore:
Connection to localhost failed (Error NT_STATUS_CONNECTION_REFUSED)
Aggiungiamo una direttiva per correggere un baco nell'avvio di Samba:
dcerpc endpoint servers = +winreg +srvsvc interfaces = 10.0.0.254 #bind interfaces only = yes
Possiamo aggiungere anche le direttive:
# Imposto una shell per gli utenti di dominio template shell = /usr/sbin/nologin
e
# Imposto la root dove verranno create le # Home directory degli utenti di dominio template homedir = /home/%ACCOUNTNAME%
In caso vogliate ripetere l'operazione di provisioning, occorrerà prima rimuovere il vecchio file di configurazione di Samba:
mv /etc/samba/smb.conf /etc/samba/smb.conf.original2
In caso avessimo una configurazione di Samba 4 che utilizza il DNS interno e volessimo switchare su Bind è sufficiente dare il comando:
# samba_upgradedns --dns-backend=BIND9_DLZ
e ricordarsi di verificare che in smb.conf
sia presente la direttiva:
server services = ........ -dns
Definizione di REALM
Per poter effettuare questo tipo di configurazione, dobbiamo conoscere almeno a grandi linee alcuni nuovi concetti come il servizio Kerberos e la definizione di Realm. Quindi prima di addentrarsi nella configurazione del Kerberos, è bene affrontare il concetto di REALM (ovvero reame) Kerberos. In pratica il Realm è un dominio di autenticazione formato da utenti e macchine all'interno del quale uno o più server (detti KDC) sono autoritativi. Questa definizione calza perfettamente anche per un dominio AD (Active Directory), che difatti rappresenta anche un REALM kerberos, in cui i KDC sono rappresentati dai Domain Controller. Esattamente come per un AD, anche in Kerberos il REALM ha lostesso nome di un dominio DNS.
In pratica un utente/servizio appartiene ad un realm se e soltanto se condivide un segreto (password/chiave) con il server di autenticazione di quel realm. Il nome di un realm è case sensitive, cioè fa differenza tra minuscole e maiuscole; ma normalmente i realm vengono sempre specificati in maiuscolo.
E’ necessario in un'organizzazione, far coincidere il nome del realm con il dominio DNS (in maiuscolo). E’ importante seguire questi consigli nel momento in cui si deve scegliere il nome del proprio realm, per
semplificare la configurazione dei client Kerberos.
OPZIONALE - Configurazione del DNS Server BIND
Samba4, così come Microsoft Active Directory, dipende fortemente da un servizio DNS correttamente configurato e funzionante all'interno della rete LAN.
Se durante la precedente installazione di Samba abbiamo scelto di affidare la gestione dei DNS a un demone diverso da quello di default, questo è il momento di configurare Bind.
Il DNS Server Bind lo possiamo installare e configurare utilizzando la guida seguente: Un server DNS e DHCP su Debian e creando le eventuali ulteriori zone che ci interessano (ATTENZIONE: non va creata la zona relativa al dominio Samba4!), ma la sua configurazione va modificata secondo le indicazioni del file /var/lib/samba/private/named.txt
. Quindi apriamo il file di configurazione:
# nano /etc/bind/named.conf.local
e aggiungiamo alla fine del file la seguente sezione:
include "/var/lib/samba/private/named.conf";
Poi aggiungiamo le seguenti righe al file /etc/bind/named.conf.options
appena sotto alla definizione dei forwarders:
# nano /etc/bind/named.conf.options
// Abilito l'autenticazione Samba tkey-gssapi-keytab "/var/lib/samba/private/dns.keytab";
e, sempre nello stesso file, modifichiamo la voce:
#change auth-nxdomain no change auth-nxdomain yes
e la sezione
# allow-query { 127.0.0.1; 10.0.0.0/24; } ; # allow-transfer { none; } ; # allow-recursion { 127.0.0.1; 10.0.0.0/24; } ; allow-query { 127.0.0.1; 10.0.0.0/24; } ; allow-transfer { none; } ; notify no; empty-zones-enable no; allow-recursion { 127.0.0.1; 10.0.0.0/24; } ;
Quindi impostiamo i permessi corretti per la chiave di autenticazione Samba:
# chown -R root:bind /var/lib/samba/private/ # chmod -R 774 /var/lib/samba/private/ # chmod -R 700 /var/lib/samba/private/smbd.tmp/msg
Di default, Bind registra i suoi log tramite Syslog, e quindi nel file /var/log/syslog
. Potrebbe però essere conveniente spostare i log del nostro DNS in un file separato.
Per raggiungere lo scopo, è sufficiente modificare il file:
# nano /etc/bind/named.conf.options
aggiungendo la sezione:
logging { channel simple_log { file "/var/log/bind.log" versions 3 size 5m; severity warning; print-time yes; print-severity yes; print-category yes; }; category default{ simple_log; }; };
Creiamo il file di log e impostiamo i permessi corretti:
# touch /var/log/bind.log # chown bind:adm /var/log/bind.log
Per consentire all’accoppiata Samba/Kerberos di effettuare gli aggiornamenti automatici del nostro DNS, occorre aggiungere le seguenti direttive al file di default:
# nano /etc/default/bind9
KEYTAB_FILE="/var/lib/samba/private/dns.keytab" KRB5_KTNAME="/var/lib/samba/private/dns.keytab" export KEYTAB_FILE export KRB5_KTNAME
Infine riavviamo Bind:
# /etc/init.d/bind9 restart
Per effettuare una verifica del funzionamento dell’update dinamico possiamo utilizzare il comando:
# samba_dnsupdate –verbose
SELinux
Se per caso abbiamo configurato anche SELinux, occorre informarlo dei cambiamenti:
# chcon -t named_conf_t /var/lib/samba/private/dns.keytab
AppArmour
Se per caso abbiamo configurato AppArmour, occorre informarlo dei cambiamenti:
# nano /etc/apparmor.d/usr.sbin.named
aggiungendo le direttive:
/var/lib/samba/private/** rkw, /var/lib/samba/private/dns/** rkw, /usr/lib/x86_64-linux-gnu/samba/bind9/** rm, /usr/lib/x86_64-linux-gnu/samba/gensec/** rm, /usr/lib/x86_64-linux-gnu/ldb/modules/ldb/** rm, /usr/lib/x86_64-linux-gnu/samba/ldb/** rm,
Quindi riavviamo AppArmour:
/etc/init.d/apparmor reload
Riavvio
Infine riavviamo Samba4 con:
- Debian Samba:
/etc/init.d/samba restart
- SERNET Samba:
# /etc/init.d/sernet-samba-ad restart
Test della configurazione DNS
Prima di procedere effettuiamo un veloce test della nostra configurazione DNS:
# host -t SRV _ldap._tcp.dominio.local. _ldap._tcp.dominio.local has SRV record 0 100 389 server01.dominio.local. # host -t SRV _kerberos._tcp.dominio.local. _kerberos._tcp.dominio.local has SRV record 0 100 88 server01.dominio.local. # host -t A server01.dominio.local. server01.dominio.local has address 10.0.0.10
Kerberos
L'installazione di un client Kerberos è di per se semplice:
# aptitude install krb5-user
Quando ci viene richiesto, inseriamo il nostro REALM e il nome HOST.
Quindi backuppiamo il file di configurazione:
# cp /etc/krb5.conf /etc/krb5.conf.original
e utilizziamo quello già creato automaticamente da Samba:
# cp /var/lib/samba/private/krb5.conf /etc/krb5.conf
modificandolo così:
# nano /etc/krb5.conf
[libdefaults] default_realm = DOMINIO.LOCAL dns_lookup_realm = true dns_lookup_kdc = true
Testiamo il funzionamento di Kerberos:
# kinit administrator@DOMINIO.LOCAL
Se il comando precedente ha avuto esito positivo, con il comando:
# klist -e
possiamo vedere il ticket Kerberos che ci è stato assegnato.
Riavvio
Infine riavviamo Samba4 con:
- Debian Samba:
/etc/init.d/samba restart
- SERNET Samba:
# /etc/init.d/sernet-samba-ad restart
Test di configurazione
Testiamo la configurazione:
# smbclient --version # smbclient -L localhost -U%
Il risultato dovrebbe essere:
Domain=[DOMINIO] OS=[Unix] Server=[Samba 4.0.0beta2] Sharename Type Comment --------- ---- ------- netlogon Disk sysvol Disk IPC$ IPC IPC Service
# smbclient //localhost/netlogon -UAdministrator%"your_password" -c 'ls'
Il risultato dovrebbe essere:
Domain=[DOMINIO] OS=[Unix] Server=[Samba 4.0.5] . D 0 Fri May 17 21:40:08 2013 .. D 0 Fri May 17 21:42:36 2013
Samba 4 e xattr
Per utilizzare le funzioni avanzate di Samba4 è necessario che il filesystem supporti le estensioni di xattr. Queste estensioni permettono la gestione delle funzioni e delle opzioni avanzate del nostro filesystem. La direttiva va caricata nel file fstab come opzione della partizione che vogliamo gestire con samba o per tutto il filesystem a seconda della nostra configurazione:
# nano /etc/fstab
# / was on /dev/sda1 during installation UUID=a416ec5c-baff-48fb-9ab7-e6ddfd06f520 / ext4 user_xattr,errors=remount-ro 0 1
Per verificare l’effettivo supporto del nostro sistema e del nostro filesystem possiamo utilizzare il pacchetto attr ed i seguenti comandi:
# apt-get install attr
# touch test.txt # setfattr -n user.test -v test test.txt # setfattr -n security.test -v test2 test.txt
Per verificare la corretta risposta del filesystem:
# getfattr -d test.txt # file: test.txt user.test="test" # getfattr -n security.test -d test.txt # file: test.txt security.test="test2"
Amministrazione di Samba
Strumenti di amministrazione di Windows
Per amministrare Samba e i suoi servizi possiamo utilizzare gli strumenti di amministrazione che Microsoft ci mette a disposizione.
Scarichiamo la versione adatta al nostro sistema operativo client:
Dopo l'installazione ricordiamoci di abilitare la funzionalità da: Pannello di Controllo - Installazione Programmi - Abilità funzionalità. Infine amministriamo Samba come un normalissimo Controller di Dominio Windows, dai tool che troveremo in "Start - Programmi - Strumenti di amministrazione".
Strumenti di Samba da shell
- Aggiunta di un utente:
# /usr/bin/samba-tool user add USERNAME
- Per verificare la corretta creazione:
# wbinfo --name-to-sid USERNAME
ATTENZIONE
- Samba4 è case sensitive: l'utente amministratore è administrator, con la "A" minuscola
- Il dominio va sempre specificato per esteso: DOMINIO.LOCAL
Creare delle condivisioni di rete
Per creare delle condivisioni di rete basta semplicemente aggiungere al file /code>/etc/samba/smb.conf delle sezioni come la seguente:
# mkdir /dati/condivisione # chmod 770 /dati/condivisione
[condivisione] comment = Condivisione cani e porci path = /dati/condivisione read only = No directory mask = 0770 create mask = 0770
I permessi potranno poi essere gestiti dalle proprietà della condivisione da Windows.
Ulteriori configurazioni
Arrivati a questo possiamo:
- Aggiungere una scansione antivirus alle nostre condivisioni Samba: ClamAV: scansione antivirus delle condivisioni Samba
- Creare un cestino di rete per evitare di cancellare per sbaglio file importanti: Samba: creare un cestino di rete per le condivisioni
Bibliografia
Guida scritta da: Ferdybassi | Debianized 20% |
Estesa da: | |
Verificata da: | |
Verificare ed estendere la guida | Cos'è una guida Debianized |