Old:NFS: Networking FileSystem tramite nfs-user-server: differenze tra le versioni
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==Creare una directory shared tra macchine Linux (NFS: Network File System)== | ==Creare una directory shared tra macchine Linux (NFS: Network File System)== |
Versione delle 18:07, 12 dic 2012
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Versioni Compatibili Debian 3.1 "sarge" Debian 4 "etch" Debian 5 "lenny" |
Per far comunicare due macchine Linux si possono utilizzare diversi metodi: il più veloce consiste nell'utilizzare NFS per mettere in condivisione una particolare directory del filesystem, rendendola così disponibile ad altri client.
Di seguito è descritta una semplice procedura per configurare ed avviare il daemon di NFS sul server e per istruire il client a raggiungere la directory esportata. Questa non vuole essere una guida esaustiva ad NFS, ma solo una breve descrizione di come risolvere velocemente lo scambio di dati tra macchine Linux.
Impostazione del Server
Dopo aver installato con apt-get i pacchetti nfs-user-server
(un demone Linux che lavora in userspace) e portmap
, bisogna modificare il file /etc/exports
(se non esiste, occorre crearlo) aggiungendo una riga per ognuna delle directory da esportare.
Importante Per accedere a file con dimensione maggiore di 2 Gb, bisogna installare il pacchetto unfs3 (nfs userspace daemon v3) anziché nfs-user-server
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Un esempio di entry per il file export può essere:
/mnt/Data/download 192.168.2.3 (rw)
in cui:
/mnt/Data/download
è la directory da esportare192.168.2.3
è il client che può raggiungere la directory in questione;(rw)
sono le opzioni impostabili (rw:permessi di scrittura/lettura);
Qualora, invece, volessimo esportare la directory a tutte le macchine presenti all'interno di una sottorete:
/mnt/Data/download 192.168.0.1/255.255.255.0(rw)
È possibile inoltre definire gli accessi in modo più fine utilizzando i file /etc/host.access
e /etc/host.denied
, ma per un uso basilare di NFS non è necessario applicare alcuna modifica.
Impostazione del Client
Bisogna innanzitutto installare nfs-common con apt-get, e successivamente modificare il proprio /etc/fstab
, aggiungendo una voce relativa alla directory che si vuole raggiungere via NFS; ad esempio:
192.168.2.2:/mnt/Data/download /mnt/nfs nfs rw,users,noauto 0 0
in cui:
192.168.2.2:/mnt/Data/download
: è la URL completa della directory da raggiungere (sintassi, ip:path);/mnt/nfs
: è la directory dove si vuole montare il device (la directory deve essere stata creata precedentemente);nfs
: indica il tipo di filesystem da usare (in questo caso NFS, filesystem di rete);rw,users,noauto
: sono i flag di mount del device (rw: permessi di scrittura/lettura, users: device montabile e smontabile dai vari user, noauto: device da non avviare automaticamente al boot del sistema);0 0
: sono i flag relativi al check del device da parte dei programmi di controllo della coerenza del filesystem.
A questo punto basta un semplice:
$ mount /mnt/nfs
per poter usare normalmente la share NFS, come una normale directory del sistema.
In caso di malfunzionamenti, inoltre, è possibile controllare lo stato della share NFS sia dal client che dal server, utilizzando le applicazioni rpcinfo e nfsstat in modo da verificare visualmente le risorse condivise attive nella rete.
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