Old:Udev e Debian: differenze tra le versioni

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== Il sottosistema hotplug ==
== Il sottosistema hotplug ==


Il sottosistema hotplug (dall'inglese: connessione a caldo, cioè a PC acceso) è un servizio del kernel che provvede a notificare in user space l'avvenuta connessione di un nuovo dispositivo.
Il sottosistema hotplug (dall'inglese: connessione a caldo, cio� a PC acceso) un servizio del kernel che provvede a notificare in user space l'avvenuta connessione di un nuovo dispositivo.
Nell'evoluzione del kernel Linux questo servizio ha subito diverse modificazioni, nel tentativo di migliorare ogni volta in termini di prestazioni e flessibilità.
Nell'evoluzione del kernel Linux questo servizio ha subito diverse modificazioni, nel tentativo di migliorare ogni volta in termini di prestazioni e flessibilit�.


Nei kernel 2.4 l'interfaccia tra i driver e i programmi era fornita assieme a tutte le configurazioni del kernel stesso tramite il filesystem virtuale <tt>/proc</tt>, e i file di dispositivo erano creati staticamente: nella directory <tt>/dev</tt> erano presenti tutti i possibili device file.
Nei kernel 2.4 l'interfaccia tra i driver e i programmi era fornita assieme a tutte le configurazioni del kernel stesso tramite il filesystem virtuale <tt>/proc</tt>, e i file di dispositivo erano creati staticamente: nella directory <tt>/dev</tt> erano presenti tutti i possibili device file.
Nel tentativo di migliorare il sistema venne implementato devfs, un altro filesystem virtuale, che si occupava solo dell'interazione programmi-driver, separando così la gestione di questi da quella del kernel.
Nel tentativo di migliorare il sistema venne implementato devfs, un altro filesystem virtuale, che si occupava solo dell'interazione programmi-driver, separando cos� la gestione di questi da quella del kernel.


A partire dal kernel 2.6 devfs è stato progressivamente abbandonato e sostituito dal sysfs, ancora un filesystem virtuale, che adotta una nuova e unificata interfaccia verso i driver e che risulta migliore di tutte le implementazioni passate.
A partire dal kernel 2.6 devfs stato progressivamente abbandonato e sostituito dal sysfs, ancora un filesystem virtuale, che adotta una nuova e unificata interfaccia verso i driver e che risulta migliore di tutte le implementazioni passate.


Qualsiasi sia l'interfaccia che il kernel mette a disposizione, è necessario in user space un programma che si occupi di ricevere le notifiche di hotplug e compiere le azioni necessarie per l'utilizzo delle periferiche notificate (caricare moduli, eseguire script ed, eventualmente, creare file di dispositivo in <tt>/dev</tt>).
Qualsiasi sia l'interfaccia che il kernel mette a disposizione, necessario in user space un programma che si occupi di ricevere le notifiche di hotplug e compiere le azioni necessarie per l'utilizzo delle periferiche notificate (caricare moduli, eseguire script ed, eventualmente, creare file di dispositivo in <tt>/dev</tt>).


Prima di udev il programma che svolgeva questo compito era stato chiamato, con poca fantasia, hotplug.
Prima di udev il programma che svolgeva questo compito era stato chiamato, con poca fantasia, hotplug.
Hotplug è tutt'ora in grado di svolgere il suo compito, ma ha alcune limitazioni che si sta tentando di superare:
Hotplug tutt'ora in grado di svolgere il suo compito, ma ha alcune limitazioni che si sta tentando di superare:


*è uno script bash, quindi è lento. Notare che la cosa è ininfluente per gli utenti comuni, a meno che non si connettano decine di periferiche al minuto ;-)
*uno script bash, quindi lento. Notare che la cosa ininfluente per gli utenti comuni, a meno che non si connettano decine di periferiche al minuto ;-)
*sempre a causa della sua natura di script, occupa molto più spazio di un programma C, considerato anche che necessita dell'interprete /bin/sh. Anche che questo fattore non tocca direttamente un utente comune, ma è invece fondamentale per chi sta riorganizzando il processo di boot per implementare un sistema di hotplug dentro ad un nuovo tipo di initrd: l'initramfs.
*sempre a causa della sua natura di script, occupa molto pi� spazio di un programma C, considerato anche che necessita dell'interprete /bin/sh. Anche che questo fattore non tocca direttamente un utente comune, ma invece fondamentale per chi sta riorganizzando il processo di boot per implementare un sistema di hotplug dentro ad un nuovo tipo di initrd: l'initramfs.
*deve funzionare anche sui kernel 2.4, quindi non si appoggia al sysfs, perdendo in performance e funzionalità.
*deve funzionare anche sui kernel 2.4, quindi non si appoggia al sysfs, perdendo in performance e funzionalit�.
*necessita di una directory /dev statica (nota che il devfs è ormai in disuso)
*necessita di una directory /dev statica (nota che il devfs ormai in disuso)


== Cos'è udev ==
== Cos'udev ==


Udev è un programma in user space in grado ricevere le notifiche del sottosistema hotplug dei kernel 2.6. A partire dalla versione 0.070 è in grado di fare tutto quello che faceva hotplug per i kernel 2.4, ma è molto più veloce e leggero (è scritto in C). In più udev è in grado di creare dinamicamente i device file (quelli in <tt>/dev</tt>) per ogni periferica che viene rilevata nel sistema.
Udev un programma in user space in grado ricevere le notifiche del sottosistema hotplug dei kernel 2.6. A partire dalla versione 0.070 in grado di fare tutto quello che faceva hotplug per i kernel 2.4, ma molto pi� veloce e leggero (scritto in C). In pi� udev in grado di creare dinamicamente i device file (quelli in <tt>/dev</tt>) per ogni periferica che viene rilevata nel sistema.


Udev si appoggia unicamente al sysfs. Questo fatto ha il grande vantaggio di poter usufruire appieno della nuova e potente interfaccia di cui è stato dotato il kernel 2.6 (il sysfs, appunto) per la comunicazione tra i programmi in user space e i driver delle periferiche in kernel space, includendo nuove funzionalità e migliore controllo sui driver stessi. L'unico svantaggio consiste nel fatto che non tutti i driver, al momento in cui si scrive, sono stati aggiornati per utilizzare il sysfs.
Udev si appoggia unicamente al sysfs. Questo fatto ha il grande vantaggio di poter usufruire appieno della nuova e potente interfaccia di cui stato dotato il kernel 2.6 (il sysfs, appunto) per la comunicazione tra i programmi in user space e i driver delle periferiche in kernel space, includendo nuove funzionalit� e migliore controllo sui driver stessi. L'unico svantaggio consiste nel fatto che non tutti i driver, al momento in cui si scrive, sono stati aggiornati per utilizzare il sysfs.


Udev è un programma molto potente e flessibile che, occupandosi direttamente della creazione dei file di dispositivo (device file), permette un controllo molto accurato nella gestione degli stessi, dando la possibilità all'amministratore di impostare in modo personalizzato tutti i loro attributi (nome, permessi, proprietario, ecc.)
Udev un programma molto potente e flessibile che, occupandosi direttamente della creazione dei file di dispositivo (device file), permette un controllo molto accurato nella gestione degli stessi, dando la possibilit� all'amministratore di impostare in modo personalizzato tutti i loro attributi (nome, permessi, proprietario, ecc.)
Tramite delle regole (udev rules) si possono assegnare nomi fissi a determinati dispositivi (a prescindere, ad esempio, dalla porta usata per collegare la periferica). Inoltre è possibile richiamare un certo programma/script non appena un dispositivo viene riconosciuto dal sistema.
Tramite delle regole (udev rules) si possono assegnare nomi fissi a determinati dispositivi (a prescindere, ad esempio, dalla porta usata per collegare la periferica). Inoltre possibile richiamare un certo programma/script non appena un dispositivo viene riconosciuto dal sistema.


Udev non si occupa tuttavia di caricare i moduli necessari al funzionamento del dispositivo, infatti questi <b>devono</b> essere già caricati per permettere ad udev di riconoscere la periferica e creare il corrispondente device file.
Udev non si occupa tuttavia di caricare i moduli necessari al funzionamento del dispositivo, infatti questi <b>devono</b> essere gi� caricati per permettere ad udev di riconoscere la periferica e creare il corrispondente device file.


Sulla stable ('''sarge''') udev è presente nella versione 0.056 e viene usato in accoppiata con hotplug, che si occupa di caricare i driver delle periferiche.
Sulla stable ('''sarge''') udev presente nella versione 0.056 e viene usato in accoppiata con hotplug, che si occupa di caricare i driver delle periferiche.


In '''etch''' (attuale testing) e '''sid''' udev ha invece sostituito anche Hotplug.
In '''etch''' (attuale testing) e '''sid''' udev ha invece sostituito anche Hotplug.


Questa guida è dedicata alla versione di udev attualmente in etch.
Questa guida dedicata alla versione di udev attualmente in etch.


== Il nuovo udev ==
== Il nuovo udev ==


Dalla versione 0.070 in poi udev ha sostituito completamente hotplug. I driver delle periferiche rilevate vengono caricati tutti automaticamente durante il boot. Per fare un esempio, se al boot vengono trovate delle porte usb, verrà automaticamente caricato il modulo <tt>usb-storage</tt> che permetterà (tra le altre cose) di usare eventuali chiavette usb.
Dalla versione 0.070 in poi udev ha sostituito completamente hotplug. I driver delle periferiche rilevate vengono caricati tutti automaticamente durante il boot. Per fare un esempio, se al boot vengono trovate delle porte usb, verr� automaticamente caricato il modulo <tt>usb-storage</tt> che permetter� (tra le altre cose) di usare eventuali chiavette usb.


Per usare questa versione di udev è necessario un kernel 2.6.12 o superiore con le opzioni hotplug (CONFIG_HOTPLUG) e tmpfs (CONFIG_TMPFS) attivate. Le opzioni CONFIG_PNP, CONFIG_ISAPNP, CONFIG_PNPBIOS e CONFIG_PNPACPI sono altamente raccomandate per consentire il caricamente automatico di importanti driver.
Per usare questa versione di udev necessario un kernel 2.6.12 o superiore con le opzioni hotplug (CONFIG_HOTPLUG) e tmpfs (CONFIG_TMPFS) attivate. Le opzioni CONFIG_PNP, CONFIG_ISAPNP, CONFIG_PNPBIOS e CONFIG_PNPACPI sono altamente raccomandate per consentire il caricamente automatico di importanti driver.


A partire dal kernel 2.6.15-rc1 è stata introdotta la nuova implementazione del driver model, la quale presenta nuove feature e una migliore organizzazione dei contenuti di sysfs. Per gestire correttamente i vari dispositivi è quindi obbligatorio dotarsi di una versione di udev pari o superiore alla 0.071.
A partire dal kernel 2.6.15-rc1 stata introdotta la nuova implementazione del driver model, la quale presenta nuove feature e una migliore organizzazione dei contenuti di sysfs. Per gestire correttamente i vari dispositivi quindi obbligatorio dotarsi di una versione di udev pari o superiore alla 0.071.


Il pacchetto hotplug deve essere rimosso manualmente, anche se non dovrebbe creare problemi se restasse installato.
Il pacchetto hotplug deve essere rimosso manualmente, anche se non dovrebbe creare problemi se restasse installato.


Si può disabilitare udev aggiungendo al boot il parametro del kernel <tt>UDEV_DISABLED=yes</tt> in grub o lilo. Alternativamente si può configurare in <tt>/etc/udev/udev.conf</tt> una directory diversa da <tt>/dev</tt> per la creazione dei device file.
Si pu� disabilitare udev aggiungendo al boot il parametro del kernel <tt>UDEV_DISABLED=yes</tt> in grub o lilo. Alternativamente si pu� configurare in <tt>/etc/udev/udev.conf</tt> una directory diversa da <tt>/dev</tt> per la creazione dei device file.


== Come funziona udev ==
== Come funziona udev ==
Quando un driver viene caricato, rende disponibili delle informazioni in <tt>/sys</tt> e udev viene eseguito per leggerle e creare il device file appropriato.
Quando un driver viene caricato, rende disponibili delle informazioni in <tt>/sys</tt> e udev viene eseguito per leggerle e creare il device file appropriato.


Quando si collega una nuova periferica viene generato un evento di hotplug che viene intercettato non più da <tt>/sbin/hotplug</tt> bensì da <tt>/sbin/udevsend</tt> (il gestore degli eventi hotplug è indicato in <tt>/proc/sys/kernel/hotplug</tt>).
Quando si collega una nuova periferica viene generato un evento di hotplug che viene intercettato non pi� da <tt>/sbin/hotplug</tt> bens� da <tt>/sbin/udevsend</tt> (il gestore degli eventi hotplug indicato in <tt>/proc/sys/kernel/hotplug</tt>).


Questo significa che:
Questo significa che:
* i moduli non possono essere caricati su richiesta quando un'applicazione cerca di aprire un suo dispositivo, perchè il dispositivo non c'è ancora!
* i moduli non possono essere caricati su richiesta quando un'applicazione cerca di aprire un suo dispositivo, perch� il dispositivo non c'ancora!


* poichè i moduli non vengono caricati su richiesta, se per qualche motivo i driver non possono essere caricati automaticamente durante il boot, bisognerà aggiungerli ad /etc/modules (oppure usare modconf ;-)).
* poich� i moduli non vengono caricati su richiesta, se per qualche motivo i driver non possono essere caricati automaticamente durante il boot, bisogner� aggiungerli ad /etc/modules (oppure usare modconf ;-)).


* alcuni moduli non sono dei driver di un dispositivo e non possono essere caricati automaticamente da udev, devono quindi essere elencati in /etc/modules anch'essi.
* alcuni moduli non sono dei driver di un dispositivo e non possono essere caricati automaticamente da udev, devono quindi essere elencati in /etc/modules anch'essi.


* alcuni driver non sono stati ancora portati su sysfs, e udev non sarà in grado di creare i loro device. Se si usa uno di questi driver è necessario creare il device dopo ogni boot.
* alcuni driver non sono stati ancora portati su sysfs, e udev non sar� in grado di creare i loro device. Se si usa uno di questi driver necessario creare il device dopo ogni boot.


In altre parole, su un tipico sistema si potrebbero dover caricare manualmente (usando /etc/modules) dei moduli come ppdev e tun.
In altre parole, su un tipico sistema si potrebbero dover caricare manualmente (usando /etc/modules) dei moduli come ppdev e tun.
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Nel passaggio da hotplug a udev i seguenti file di configurazione sono diventati obsoleti:
Nel passaggio da hotplug a udev i seguenti file di configurazione sono diventati obsoleti:


; <tt>/etc/hotplug/*.rc</tt> e <tt>*.agent</tt>: i vecchi file di hotplug non vengono più usati. Le regole di udev in <tt>/etc/udev/rules.d/</tt> possono essere usate per disabilitare selettivamente il coldplugging.
; <tt>/etc/hotplug/*.rc</tt> e <tt>*.agent</tt>: i vecchi file di hotplug non vengono pi� usati. Le regole di udev in <tt>/etc/udev/rules.d/</tt> possono essere usate per disabilitare selettivamente il coldplugging.


; <tt>/etc/hotplug/usb/*.usermap</tt>: devono essere sostituiti da regole udev.
; <tt>/etc/hotplug/usb/*.usermap</tt>: devono essere sostituiti da regole udev.


; <tt>/etc/hotplug/blacklist*</tt>: dovrebbero essere sostituite da direttive di configurazione di modprobe (ma per adesso modprobe processerà <tt>/etc/hotplug/blacklist.d/</tt>).
; <tt>/etc/hotplug/blacklist*</tt>: dovrebbero essere sostituite da direttive di configurazione di modprobe (ma per adesso modprobe processer� <tt>/etc/hotplug/blacklist.d/</tt>).


Inoltre dalla versione 0.072:
Inoltre dalla versione 0.072:
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I file vengono letti e processati in ordine alfabetico, e le direttive contenute nelle regole vengono applicate in ordine. Le uniche eccezioni sono gli attributi NAME, di cui viene considerato solo il primo.
I file vengono letti e processati in ordine alfabetico, e le direttive contenute nelle regole vengono applicate in ordine. Le uniche eccezioni sono gli attributi NAME, di cui viene considerato solo il primo.


Poiché l'ordine è importante, alcuni di questi file hanno un nome particolare, per far che vengano letti prima o dopo di altri, e devono essere opportunamente considerati quando si aggiungono regole personalizzate.  
Poich� l'ordine importante, alcuni di questi file hanno un nome particolare, per far s� che vengano letti prima o dopo di altri, e devono essere opportunamente considerati quando si aggiungono regole personalizzate.  


Fino ad ora sono stati definiti:
Fino ad ora sono stati definiti:
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; <tt>z70_hotplugd.rules</tt>: le opzioni di <tt>last_rule</tt> finiscono di processare gli eventi hotplug riguardanti "drivers" e "module" e vengono eseguiti i vecchi script in <tt>hotplug.d/</tt> e <tt>dev.d/</tt>.
; <tt>z70_hotplugd.rules</tt>: le opzioni di <tt>last_rule</tt> finiscono di processare gli eventi hotplug riguardanti "drivers" e "module" e vengono eseguiti i vecchi script in <tt>hotplug.d/</tt> e <tt>dev.d/</tt>.


E' fortemente sconsigliato di modificare i file nella directory <tt>/etc/udev/rules.d/</tt>, perchè il sistema di gestione dei pacchetti ([[Introduzione_all%27_Apt_System | APT]]) per default non aggiorna i file che vengono modificati dopo l'installazione.
E' fortemente sconsigliato di modificare i file nella directory <tt>/etc/udev/rules.d/</tt>, perch� il sistema di gestione dei pacchetti ([[Introduzione_all%27_Apt_System | APT]]) per default non aggiorna i file che vengono modificati dopo l'installazione.


Per aggiungere delle regole personalizzate per un device è sufficiente inserirle in un file <tt>/etc/udev/rules.d/00_local.rules</tt> creato da voi. Il nome del file assicura che esso venga letto per primo, e questo ci permette di inserire delle regole che varranno eseguite <b>al posto</b> di quelle di default per lo stesso device.
Per aggiungere delle regole personalizzate per un device sufficiente inserirle in un file <tt>/etc/udev/rules.d/00_local.rules</tt> creato da voi. Il nome del file assicura che esso venga letto per primo, e questo ci permette di inserire delle regole che varranno eseguite <b>al posto</b> di quelle di default per lo stesso device.


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