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Lo scopo di questa guida è presentare un esempio di procedura per configurare un semplice RAID tra due dischi direttamente durante la fase di partizionamento dell'installazione.<br /> | Lo scopo di questa guida è presentare un esempio di procedura per configurare un semplice RAID tra due dischi direttamente durante la fase di partizionamento dell'installazione.<br /> | ||
Pertanto per quanto riguarda le operazioni precedenti e successive al partizionamento dei dischi il lettore è invitato a seguire una qualsiasi altra guida a sua discrezione. | Pertanto per quanto riguarda le operazioni precedenti e successive al partizionamento dei dischi il lettore è invitato a seguire una qualsiasi altra guida a sua discrezione. | ||
=== EFI === | |||
Questa guida è stata inizialmente scritta quando EFI era ancora una novità assoluta, tuttavia lo strumento di partizionamento dischi disponibile in fase di installazione non è cambiato. | |||
L'unica vera novità è che nei sistemi moderni è stata introdotta una nuova partizione dedicata all'avvio dei diversi sistemi operativi, EFI appunto. In particolare si sottolinea che | |||
{{Warningbox| | |||
La partizione <code>/boot/EFI</code> '''NON''' deve essere messa in raid! | |||
}} | |||
== Ipotesi == | == Ipotesi == | ||
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* Delle precedenti partizioni solo <code>swap</code>, <code>/</code> e <code>/home</code> saranno messe in RAID (la quinta è una partizione con punto di mount personalizzato dell'utente, giusto per mostrare come si può sfruttare lo spazio in eccesso di uno dei dischi). Normalmente si usano dischi di simili capacità poiché la dimensione di un volume raid è determinata dalla partizione più piccola ad esso appartenente, inoltre nel caso di RAID 1 le partizioni non in RAID non beneficiano evidentemente di ridondanza, quindi se si rompe il disco su cui è presente una partizione non in RAID i dati di quest'ultima andranno inevitabilmente persi. In questa guida si è scelto di mostrare un RAID tra dischi di differente capacità per motivazioni puramente didattiche e per rimarcare il fatto che da un punto di vista strettamente tecnico non esiste alcun impedimento alla coesistenza su di uno stesso disco di partizioni RAID e normali. | * Delle precedenti partizioni solo <code>swap</code>, <code>/</code> e <code>/home</code> saranno messe in RAID (la quinta è una partizione con punto di mount personalizzato dell'utente, giusto per mostrare come si può sfruttare lo spazio in eccesso di uno dei dischi). Normalmente si usano dischi di simili capacità poiché la dimensione di un volume raid è determinata dalla partizione più piccola ad esso appartenente, inoltre nel caso di RAID 1 le partizioni non in RAID non beneficiano evidentemente di ridondanza, quindi se si rompe il disco su cui è presente una partizione non in RAID i dati di quest'ultima andranno inevitabilmente persi. In questa guida si è scelto di mostrare un RAID tra dischi di differente capacità per motivazioni puramente didattiche e per rimarcare il fatto che da un punto di vista strettamente tecnico non esiste alcun impedimento alla coesistenza su di uno stesso disco di partizioni RAID e normali. | ||
* Essendo disponibili solo due dischi sarà possibile scegliere solo tra le modalità '''0''' o '''1'''; in questa guida si opterà arbitrariamente per la modalità '''1''', tuttavia la procedura è tale e quale anche per la modalità '''0''' (eccetto evidentemente il passaggio in cui si sceglie tra raid 1 o raid 0). | * Essendo disponibili solo due dischi sarà possibile scegliere solo tra le modalità '''0''' o '''1'''; in questa guida si opterà arbitrariamente per la modalità '''1''', tuttavia la procedura è tale e quale anche per la modalità '''0''' (eccetto evidentemente il passaggio in cui si sceglie tra raid 1 o raid 0). | ||
== Prima parte == | == Prima parte == |
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