OpenSSH: file di configurazione: differenze tra le versioni

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La sua struttura è molto intuitiva, però potrebbe valer la pena osservare alcune opzioni:
La sua struttura è molto intuitiva, però potrebbe valer la pena osservare alcune opzioni:
* <code>'''ListenAddress 0.0.0.0'''</code>
Di default è 0.0.0.0 e indica che il [[demone]] SSH è in ascolto su tutte le interfacce di rete configurate e tutti gli indirizzi IP associati. Potrebbe essere utile cambiarlo con l’indirizzo IP specifico sul quale ci si aspettiamo connessioni SSH
* <code>'''HostKey /etc/ssh/ssh_host_key'''</code>
Specifica la posizione che contiene le chiavi private di un host e può essere lasciato il valore di default. Possono essere specificati più file ripetendo HostKey e cambiando il file di destinazione
* <code>'''UsePrivilegeSeparation yes'''</code>
yes è il valore di default, e indica che per ogni login viene creato un processo figlio con i privilegi dell’user che ha effettuato il login per evitare tecniche di “privilege escalation” basati sui privilegi dei processi
* <code>'''ServerKeyBits 1024'''</code>
Dice quanti bit devono essere utilizzati per la creazione della chiave di criptazione della connessione. Si preferisce di solito utilizzare 1024 che è un buon compromesso tra velocità ed efficacia di crittazione.
* <code>'''LoginGraceTime 120'''</code>
Rappresenta il tempo massimo in secondi che intercorre tra il momento in cui viene stabilita la connessione e quello in cui avviene un login con successo.
* <code>'''KeyRegenerationInterval 3600'''</code>
Rappresenta il massimo tempo in secondi che il demone aspetta prima di rigenerare una nuova chiave per la connessione corrente. Non deve essere eccessivamente elevato per evitare il cracking della chiave utilizzata nella sessione corrente
* <code>'''IgnoreRhosts yes'''</code>
Dichiara di ignorare i file <code>rhosts</code> e <code>shosts</code> per l’autenticazione.
* <code>'''IgnoreUserKnownHosts yes'''</code>
Dice al daemon di ignorare la lista degli hosts conosciuti presente in <code>$HOME/.ssh/known_hosts</code> durante la RhostsRSAAuthentication.
* <code>'''StrictModes yes'''</code>
Serve per proteggere i file nelle home degli user che di solito vengono lasciati “world-writable”.
* <code>'''X11Forwarding no'''</code>
Permette di disabilitare o abilitare il forwarding su X11. Se non abbiamo una GUI installata nel server (di solito è così) possiamo settarlo su ''no''.
* <code>'''PrintMotd yes'''</code>
Abilita la visualizzazione di <code>/etc/motd</code> a login avvenuto.
* <code>'''IgnoreUserKnownHost yes'''</code>
Ignora l’utilizzo di <code>~/.ssh/known_host</code> e per il login si basa unicamente su user e password
* <code>'''SyslogFacility AUTH'''</code>
* <code>'''LogLevel INFO'''</code>
Indicano il grado di prolissità dei log. I valori possibili sono QUIET, FATAL, ERROR, INFO, VERBOSE, DEBUG, DEBUG1, DEBUG2, DEBUG3. Utilizzare un flag di DEBUG viola la privacy degli utenti e pertanto non è consigliato
* <code>'''RSAAuthentication yes'''</code>
Indica se sono concessi i login con solo RSA
* <code>'''AllowUsers user1 user2'''</code>
Permette il login via SSH solo agli user specificati. Da notare che gli user sono separati da spazi vuoti, quindi niente virgole o punti o altro
* <code>'''AllowGroups group1 group2'''</code>
Permette il login via SSH solo ai gruppi specificati. Da notare che i gruppi sono separati da spazi vuoti, quindi niente virgole o punti o altro


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|style="width:20em;vertical-align:top;"|''Subsystem subname subcommand''
|style="width:20em;vertical-align:top;"|''Subsystem subname subcommand''
|Il valore di questa keyword permette di configurare un sottosistema esterno, come un server FTP, da avviare insieme al servizio SSH. Di base nessun sistema è indicato, tuttavia se l'utente lo desiderasse potrebbe dichiarare qualcosa di simile a <code>Subsystem sftp /usr/lib/openssh/sftp-server</code>.
|Il valore di questa keyword permette di configurare un sottosistema esterno, come un server FTP, da avviare insieme al servizio SSH. Di base nessun sistema è indicato, tuttavia se l'utente lo desiderasse potrebbe dichiarare qualcosa di simile a <code>Subsystem sftp /usr/lib/openssh/sftp-server</code>.
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|style="width:20em;vertical-align:top;"|''ListenAddress 0.0.0.0''
|Di default è 0.0.0.0 e indica che il [[demone]] SSH è in ascolto su tutte le interfacce di rete configurate e tutti gli indirizzi IP associati. Potrebbe essere utile cambiarlo con l’indirizzo IP specifico sul quale ci si aspettiamo connessioni SSH
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|style="width:20em;vertical-align:top;"|''HostKey /etc/ssh/ssh_host_key''
|Specifica la posizione che contiene le chiavi private di un host e può essere lasciato il valore di default. Possono essere specificati più file ripetendo HostKey e cambiando il file di destinazione
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|style="width:20em;vertical-align:top;"|''UsePrivilegeSeparation yes''
|yes è il valore di default, e indica che per ogni login viene creato un processo figlio con i privilegi dell’user che ha effettuato il login per evitare tecniche di “privilege escalation” basati sui privilegi dei processi
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|style="width:20em;vertical-align:top;"|''ServerKeyBits 1024''
|Dice quanti bit devono essere utilizzati per la creazione della chiave di criptazione della connessione. Si preferisce di solito utilizzare 1024 che è un buon compromesso tra velocità ed efficacia di crittazione.
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|style="width:20em;vertical-align:top;"|''LoginGraceTime 120''
|Rappresenta il tempo massimo in secondi che intercorre tra il momento in cui viene stabilita la connessione e quello in cui avviene un login con successo.
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|style="width:20em;vertical-align:top;"|''KeyRegenerationInterval 3600''
|Rappresenta il massimo tempo in secondi che il demone aspetta prima di rigenerare una nuova chiave per la connessione corrente. Non deve essere eccessivamente elevato per evitare il cracking della chiave utilizzata nella sessione corrente
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|style="width:20em;vertical-align:top;"|''IgnoreRhosts yes''
|Dichiara di ignorare i file <code>rhosts</code> e <code>shosts</code> per l’autenticazione.
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|style="width:20em;vertical-align:top;"|''IgnoreUserKnownHosts yes''
|Dice al daemon di ignorare la lista degli hosts conosciuti presente in <code>$HOME/.ssh/known_hosts</code> durante la RhostsRSAAuthentication.
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|style="width:20em;vertical-align:top;"|''StrictModes yes''
|Serve per proteggere i file nelle home degli user che di solito vengono lasciati “world-writable”.
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|style="width:20em;vertical-align:top;"|''X11Forwarding no''
|Permette di disabilitare o abilitare il forwarding su X11. Se non abbiamo una GUI installata nel server (di solito è così) possiamo settarlo su ''no''.
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|style="width:20em;vertical-align:top;"|''PrintMotd yes''
|Abilita la visualizzazione di <code>/etc/motd</code> a login avvenuto.
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|style="width:20em;vertical-align:top;"|''IgnoreUserKnownHost yes''
|Ignora l’utilizzo di <code>~/.ssh/known_host</code> e per il login si basa unicamente su user e password
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|style="width:20em;vertical-align:top;"|''SyslogFacility AUTH''<br/>''LogLevel INFO''
|Indicano il grado di prolissità dei log. I valori possibili sono QUIET, FATAL, ERROR, INFO, VERBOSE, DEBUG, DEBUG1, DEBUG2, DEBUG3. Utilizzare un flag di DEBUG viola la privacy degli utenti e pertanto non è consigliato
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|style="width:20em;vertical-align:top;"|''RSAAuthentication yes''
|Indica se sono concessi i login con solo RSA
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|style="width:20em;vertical-align:top;"|''AllowUsers user1 user2''
|Permette il login via SSH solo agli user specificati. Da notare che gli user sono separati da spazi vuoti, quindi niente virgole o punti o altro
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|style="width:20em;vertical-align:top;"|''AllowGroups group1 group2''
|Permette il login via SSH solo ai gruppi specificati. Da notare che i gruppi sono separati da spazi vuoti, quindi niente virgole o punti o altro
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