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== Introduzione == | == Introduzione == | ||
Un bridge, o ponte, con schede di rete può avere svariate finalità e motivazioni. | Un bridge, o ponte, con schede di rete può avere svariate finalità e motivazioni. Alcuni esempi: | ||
* '''condividere la connessione''' di una macchina con una o più macchine virtuali in esecuzione su di essa, in modo che ciascuna macchina virtuale possa usare indirizzi IP appartenenti alla stessa subnet della propria LAN (ad esempio 192.168.1.0/24); | |||
* '''emulare uno switch''', per cui un computer dotato di due o più schede di rete fa da nodo di giunzione tra due o più parti della stessa LAN (stessa subnet, ad esempio 192.168.1.0/24); | |||
* '''emulare un access point''', caso simile al precedente, ma in cui è coinvolta almeno un interfaccia wireless. | |||
{{Box|CONVENZIONI sugli indirizzi IP| | {{Box|CONVENZIONI sugli indirizzi IP| | ||
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{{ Warningbox | in linea generale si sconsiglia di configurare un bridge di rete da remoto, poiché è possibile perdere la connessione col computer prima di aver eseguito tutti i comandi. Non è possibile configurare più di un bridge direte per computer.}} | {{ Warningbox | in linea generale si sconsiglia di configurare un bridge di rete da remoto, poiché è possibile perdere la connessione col computer prima di aver eseguito tutti i comandi. Non è possibile configurare più di un bridge direte per computer.}} | ||
== Creazione di un ponte temporaneo == | == Emulazione di uno switch == | ||
Perché emulare uno switch invece che utilizzarne uno vero e proprio complicandosi così la vita? Perché per esempio si ha a disposizione un computer sempre acceso ed un paio di schede di rete.<br/> | |||
Nel mio caso specifico si tratta di un piccolo server collocato in un locale usato poco di frequente ed in cui arriva un singolo cavo di rete; al fine di rendere disponibile il collegamento ad internet anche per PC portatili eventualmente presenti nel medesimo locale la soluzione bridge di rete mi ha permesso di evitare l'acquisto di uno switch. In sintesi in una scheda di rete ho collegato il cavo della mia LAN e nell'altro un cavo connesso ad un access point wireless; quest'ultimo viene collegato solo quando necessario.<br/> | |||
=== Creazione di un ponte temporaneo === | |||
Posto di avere due schede di rete ''eth0'' e ''eth1'' digitare da terminale i seguenti comandi: | Posto di avere due schede di rete ''eth0'' e ''eth1'' digitare da terminale i seguenti comandi: | ||
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</pre> | </pre> | ||
== Creazione di un ponte permanente == | === Creazione di un ponte permanente === | ||
Editare il file <code>/etc/network/interfaces</code> digitando per esempio: | Editare il file <code>/etc/network/interfaces</code> digitando per esempio: | ||
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o eventualmente riavviare il computer. | o eventualmente riavviare il computer. | ||
== Emulazione di un access point == | |||
< | Dal punto di vista della configurazione del bridge di rete non cambia praticamente nulla rispetto al caso dello switch, si tratta solo di aggiungere la propria interfaccia wireless al bridge di rete. Prendendo infatti ad esempio le configurazioni indicate nella precedente sezione si tratterebbe di modificare la riga <code>bridge_ports eth0 eth1</code> in <code>bridge_ports eth0 wlan0</code>, oppure <code>bridge_ports eth0 eth1 wlan0</code> se la macchina è dotata di due interfacce di rete a filo e di una senza fili. | ||
Il punto critico è invece la configurazione dell'interfaccia wireless stessa, che per funzionare come access point deve essere impostata su master invece che managed (la modalità predefinita). | |||
=== ''iwconfig'' === | |||
Per i dispositivi wireless molto vecchi, ovvero che possono essere configurati tramite <code>iwconfig</code>, e nel caso di comunicazioni in chiaro, dovrebbe essere sufficiente, oltre alla modifica già indicata, aggiungere in coda alle configurazioni d'esempio la seguente riga (opzione da me non testata): | |||
<pre>pre-up iwconfig wlan0 mode master essid myESSID</pre> | |||
dove ''wlan0'' andrebbe sostituito col nome del proprio dispositivo di rete e ''myESSID'' con l'SSID della propria rete wireless. | dove ''wlan0'' andrebbe sostituito col nome del proprio dispositivo di rete e ''myESSID'' con l'SSID della propria rete wireless. | ||
In sintesi nel caso statico si avrebbe: | |||
<pre> | |||
auto ponte | |||
iface ponte inet static | |||
address 192.168.X.Y | |||
netmask 255.255.255.0 | |||
network 192.168.X.0 | |||
broadcast 192.168.0.255 | |||
gateway 192.168.X.Z | |||
bridge_ports eth0 wlan0 | |||
bridge_fd 9 | |||
bridge_hello 2 | |||
bridge_maxage 12 | |||
bridge_stp on | |||
bridge_maxwait 0 | |||
pre-up iwconfig wlan0 mode master essid myESSID | |||
</pre> | |||
=== ''iw'' e ''hostapd'' === | |||
Nel caso invece si abbia necessità di criptare le comunicazioni wireless e/o si utilizzi un dispositivo recente, oltre ad aggiungere la propria interfaccia wireless al bridge di rete (come indicato nel primo paragrafo di questa sezione) è necessario anche installare e configurare <code>hostapd</code>, descritto nella guida [[Wireless Access Point (WAP) con Debian]]. | |||
== Approfondimenti == | == Approfondimenti == | ||
=== Manpages === | === Manpages === | ||
* <code>man bridge-utils-interfaces</code> | * <code>man bridge-utils-interfaces</code> |
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