Bash scripting: differenze tra le versioni

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separata espansione di tilda e percorso, e maggiore chiarezza/uniformità nel resto
(espansione di stringa e modifiche minori)
(separata espansione di tilda e percorso, e maggiore chiarezza/uniformità nel resto)
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{{Versioni_compatibili}}
{{Versioni_compatibili}}
==Introduzione==
==Introduzione==
Questa non può essere una guida completa, ma intende fornire un elenco di costrutti per lo scripting Bash eleganti, curiosi e/o poco noti. Si cercherà anche di far luce sui suoi comportamenti più distintivi, partendo dai più facili da fraintendere.
Questa non può essere una guida completa, per la vastità dell'argomento, ma cercherà di far luce sui comportamenti più distintivi di Bash, partendo dai più facili da fraintendere.


Per l'uso interattivo si rimanda invece a [[Bash tips]].
Per l'uso interattivo si rimanda a [[Bash tips]].


== Variabili ==
== Variabili (stringhe) ==
 
In Bash ogni variabile di default è trattata come una stringa e, benché Bash supporti anche interi e array (indicizzati o associativi), questa sezione si limita al solo tipo base.
In Bash ogni variabile di default è trattata come una stringa. E il suo contenuto si accede con <code>${nome}</code> oppure con la forma abbreviata <code>$nome</code>.


=== Nomi di variabili ===
=== Nomi di variabili ===
 
Un nome di variabile ammette soltanto caratteri alfabetici (maiuscoli e minuscoli), l'underscore ('_') e numeri (non in prima posizione). E il suo contenuto si accede con <code>${nome}</code> oppure con la forma abbreviata <code>$nome</code>.
Un nome di variabile ammette soltanto caratteri alfabetici (maiuscoli e minuscoli), l'underscore ('_') e numeri (non in prima posizione).


La forma abbreviata assume che il nome della variabile sia composto da tutti i caratteri validi incontrati. Per esempio <code>"$nome$cognome"</code> (due variabili concatenate) è equivalente a <code>"${nome}${cognome}"</code>, ma <code>"$nome_$cognome"</code> non lo è a <code>"${nome}_${cognome}"</code> perché <code>nome_</code> (con underscore finale) sarebbe un nome valido. Con la concatenazione di variabili è preferibile accedere alle variabili con le graffe, o in alternativa delimitarle una a una dalle virgolette (<code>"$nome"_"$cognome"</code>).
La forma abbreviata assume che il nome della variabile sia composto da tutti i caratteri validi incontrati. Per esempio <code>"$nome$cognome"</code> (due variabili concatenate) è equivalente a <code>"${nome}${cognome}"</code>, ma <code>"$nome_$cognome"</code> non lo è a <code>"${nome}_${cognome}"</code> perché <code>nome_</code> (con underscore finale) sarebbe un nome valido. Con la concatenazione di variabili è preferibile accedere alle variabili con le graffe, o in alternativa delimitarle una a una dalle virgolette (<code>"$nome"_"$cognome"</code>).


=== Assegnazioni ===
=== Assegnazioni ===
 
Non si deve usare il <code>'''$'''</code> davanti alla variabile a cui assegnare:
Nelle assegnazioni non si deve usare il <code>'''$'''</code> davanti alla variabile, salvo che per accedere al contenuto di altre variabili:
<pre>
<pre>
  var=stringa                        # assegno un valore (una stringa senza spazi e caratteri speciali)
  var=stringa                        # assegno un valore (una stringa senza spazi e caratteri speciali)
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I caratteri speciali (<code>"</code>, <code>`</code>, <code>$</code> e <code>\</code>) nelle stringhe quotate (tra virgolette) devono essere preceduti dal carattere di escape <code>\</code>, mentre quelle tra apici possono contenere tutti i caratteri ma non l'apice, come si vedrà più avanti.
I caratteri speciali (<code>"</code>, <code>`</code>, <code>$</code> e <code>\</code>) nelle stringhe quotate (tra virgolette) devono essere preceduti dal carattere di escape <code>\</code>, mentre quelle tra apici possono contenere tutti i caratteri ma non l'apice, come si vedrà più avanti.


=== Espansione di una variabile ===
=== Espansione ===
 
Con l'unica eccezione dell'assegnazione, quando si accede al contenuto di una variabile senza quotarla, questa può essere trasformata in più di una singola stringa ('''esplosione''') in base agli spazi (e tabulazioni e "a capo") contenuti, e perfino in "niente" se è vuota. "Niente" proprio come se non presente nel codice.
Con l'unica eccezione dell'assegnazione, quando si accede al contenuto di una variabile senza quotarla, questa può essere trasformata in più di una singola stringa ('''esplosione''') in base agli spazi (e tabulazioni e "a capo") contenuti, e perfino in "niente" se è vuota ("niente" proprio come se non presente nel codice).


Entrambi i comportamenti non sono intuitivi e costituiscono una comune sorgente di errori. Se si vuole sempre considerare il contenuto della variabile come una singola stringa, è necessario accederla quotata (tra virgolette), ossia con <code>"$variabile"</code> oppure <code>"${variabile}"</code>.
Entrambi i comportamenti non sono intuitivi e costituiscono una comune sorgente di errori. Se si vuole sempre considerare il contenuto della variabile come una singola stringa, è necessario accederla quotata (tra virgolette), ossia con <code>"$variabile"</code> oppure <code>"${variabile}"</code>.


Si considerino per esempio i seguenti confronti (usati in genere con <code>if</code>, <code>while</code>, ...):
Si considerino per esempio i seguenti confronti (usati spesso con <code>if</code> o <code>while</code>):
<pre>
<pre>
[ $var = $var2 ]    # SBAGLIATO! (se una delle due è vuota)
[ $var = $var2 ]    # SBAGLIATO! (se una delle due è vuota)
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</pre>
</pre>


Ciò è ancora più importante quando si passa la variabile a un comando, specie se questo agisce su un file indicato dalla variabile, il cui contenuto in presenza di spazi (comuni per i nomi di file degli utenti) potrebbe venir trattato come una lista di file.
Ciò è ancora più importante quando si passa la variabile a un comando che agisce su un file indicato dalla variabile, il cui contenuto in presenza di spazi (comuni per i nomi di file degli utenti) potrebbe venir trattato come una lista di file.


Esempio di codice che crea un backup di un file indicato da una variabile, se il suo nome non termina già con estensione .bak. Si notino le virgolette attorno alla variabili, omesse solo nelle assegnazioni (senza spazi), per garantire che ogni variabile venga espansa in un solo argomento:
Esempio di codice che crea un backup di un file indicato da una variabile, se il suo nome non termina già con estensione .bak. Si notino le virgolette attorno alla variabili, omesse solo nelle assegnazioni (senza spazi), per garantire che ogni variabile venga espansa in un solo argomento:
<pre> if [ "$file" = "${file%.bak}" ]; then
<pre>
    oldfile=$file
if [ "$file" = "${file%.bak}" ]; then
    file=${file}.bak
  oldfile=$file
    cp -- "$oldfile" "$file"
  file=${file}.bak
fi
  cp -- "$oldfile" "$file"
fi
</pre>
</pre>


D'altra parte accedere una variabile senza quotarla permette di assegnare tutte le opzioni da passare a un comando, se sono stringhe senza spazi e caratteri speciali, alla variabile per poi accederle in una volta sola:
D'altra parte accedere una variabile senza quotarla permette di assegnare alla variabile tutte le opzioni da passare a un comando, se sono stringhe senza spazi e caratteri speciali, per poi accederle in una volta sola:


<pre>ARGUMENTS="--arg1 --arg2 ..."
<pre>ARGUMENTS="--arg1 --arg2 ..."
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===Variabili speciali===
===Variabili speciali===
 
; <code>$?</code> : contiene il valore di uscita dell'ultimo comando o funzione (0 solo in caso di successo);
; <code>$?</code> : contiene il valore di uscita dell'ultimo comando o funzione. Il comando ha successo se restituisce zero, qualsiasi altro valore indica invece un codice di errore;


; <code>$0</code> : contiene il nome usato per lanciare lo script;
; <code>$0</code> : contiene il nome usato per lanciare lo script;
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  VAR="stringa-di-esempio"
  VAR="stringa-di-esempio"
  echo ${VAR#stringa-}
  echo "${VAR#stringa-}"


ritorna il contenuto della variable VAR senza il prefisso "stringa-". VAR non viene modificata, salvo una nuova assegnazione:
ritorna il contenuto della variable VAR senza il prefisso "stringa-". VAR non viene modificata, salvo una nuova assegnazione:
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; <code>//</code> : sostituisce una sottostringa con un'altra ''(tutte le volte che viene incontrata)''
; <code>//</code> : sostituisce una sottostringa con un'altra ''(tutte le volte che viene incontrata)''


Gli operatori massimali cercano di individuare la sottostringa più grande che corrisponde all'espressione regolare (nel caso del modificatore '''//''' tutte le sottostringhe vengono sostituite). Gli operatori di questo tipo vengono comunemente chiamati anche ''greedy (ingordi)''.
Gli operatori massimali cercano di individuare la sottostringa più grande che corrisponde all'espressione regolare (nel caso del modificatore '''//''' tutte le sottostringhe vengono sostituite).


Per una spiegazione dettagliata di tutti i modificatori e anche di altri modi di manipolare le stringhe in Bash (ad esempio <code>expr</code>) vedere:
Per una spiegazione dettagliata di tutti i modificatori e anche di altri modi di manipolare le stringhe in Bash (ad esempio <code>expr</code>) vedere:
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=== Esempi: manipolazione delle stringhe ===
=== Esempi: manipolazione delle stringhe ===
 
<pre>
<pre>VAR="questa.sarebbe.una.stringa.di.esempio"
VAR="questa.sarebbe.una.stringa.di.esempio"
    
    
                      # Risultato:
                    # Risultato:
    
    
  echo ${VAR#*.}     # --> sarebbe.una.stringa.di.esempio
echo "${VAR#*.}"    # --> sarebbe.una.stringa.di.esempio
  echo ${VAR##*.}     # --> esempio
echo "${VAR##*.}"    # --> esempio
    
    
  echo ${VAR%.*}     # --> questa.sarebbe.una.stringa.di
echo "${VAR%.*}"    # --> questa.sarebbe.una.stringa.di
  echo ${VAR%%.*}     # --> questa
echo "${VAR%%.*}"    # --> questa
    
    
  echo ${VAR/st/ST}   # --> queSTa.sarebbe.una.stringa.di.esempio
echo "${VAR/st/ST}# --> queSTa.sarebbe.una.stringa.di.esempio
  echo ${VAR//st/ST} # --> queSTa.sarebbe.una.STringa.di.esempio</pre>
echo "${VAR//st/ST}" # --> queSTa.sarebbe.una.STringa.di.esempio
</pre>


===Esempio: alternativa a basename===
===Esempio: alternativa a basename===
Quando in uno script ci si deve riferire al nome dello script stesso è usuale utilizzare il comando (esterno a bash) <code>'''basename'''</code>. Tuttavia, tramite i modificatori del paragrafo precedente, Bash stessa è in grado di fornire questa funzionalità. Basta usare l'espressione <code>${0##*/}</code>.
Quando in uno script ci si deve riferire al nome dello script stesso, è usuale utilizzare il comando esterno <code>'''basename'''</code>. Tuttavia, tramite i modificatori del paragrafo precedente, Bash stessa è in grado di fornire questa funzionalità con l'espressione <code>${0##*/}</code>:
<pre>
readonly BASENAME=${0##*/} # associa il basename a una costante


<pre>
usage () {
usage () {
        echo "usage: ${0##*/} "
  echo "Usage: ${BASENAME}"
        exit 1
}
}
</pre>
</pre>


==Caratteri di escape, apici e virgolette==
==Caratteri di escape, apici e virgolette==
Alcuni caratteri hanno un valore speciale per la shell, per consentirne le espansioni (di variabile, parametro, comando, percorso, ecc...). Di conseguenza se si intende scrivere un carattere speciale senza espanderlo, è necessario comunicarlo alla shell facendolo precedere da un carattere di escape '<code>\</code>' oppure racchiudendolo tra apici o virgolette (a seconda dell'espansione da disattivare).
Alcuni caratteri hanno un valore speciale per la shell, per consentirne le espansioni (di variabile, parametro, comando, percorso, ecc...). Di conseguenza se si intende scrivere un carattere speciale senza espanderlo, è necessario comunicarlo alla shell facendolo precedere da un carattere di escape '<code>\</code>' oppure racchiudendolo tra apici o virgolette (a seconda dell'espansione da disattivare).


Una stringa non racchiusa tra apici o tra virgolette ha i seguenti caratteri speciali: <code>'</code>, <code>"</code>, <code>`</code>, <code>$</code>, <code>\</code>, <code>{</code>, <code>[</code>, <code>*</code>, <code>?</code>, <code>~</code>. Se non preceduti dal carattere di escape <code>\</code> possono, in base ai caratteri immediatamente successivi, essere espansi. Questa sezione non è esaustiva, ma consiglia qualche semplice accorgimento, in particolare riguardo l'uso di apici e virgolette per ridurre le necessità dell'escape.
Una stringa non racchiusa tra apici o tra virgolette ha i seguenti caratteri speciali: <code>'</code>, <code>"</code>, <code>`</code>, <code>$</code>, <code>\</code>, <code>{</code>, <code>}</code>, <code>[</code>, <code>]</code>, <code>*</code>, <code>?</code>, <code>~</code> e <code>#</code>. Se non preceduti dal carattere di escape <code>\</code> possono in base ai caratteri immediatamente successivi essere espansi, o tralasciati come commenti nel caso di <code>#</code>. Questa sezione non è esaustiva e non considera tutte le eccezioni, ma consiglia degli accorgimenti che si possono sempre seguire per ridurre la necessità dell'escape.


Inoltre gli spazi (comprendendo tabulazioni e a capo) non quotati (con apici o virgolette) e non preceduti dal carattere di escape <code>\</code> vengono compressi:
Inoltre gli spazi (comprendendo tabulazioni e a capo) non quotati (con apici o virgolette) e non preceduti dal carattere di escape <code>\</code> vengono compressi:
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</pre>
</pre>


Il carattere di escape <code>\</code> prima di un "a capo", anche se quotato (tra virgolette), ha un significato speciale che consente di scrivere un comando su più righe, trattando ogni riga preceduta da <code>\</code> come la continuazione del comando precedente:
Il carattere di escape <code>\</code> prima di un "a capo", anche se quotato (tra virgolette), ha un significato speciale che consente di scrivere un comando su più righe, trattando ogni riga preceduta da <code>\</code> come una continuazione della precedente:
<pre>
<pre>
# stampa tutto su una riga
# stampa tutto su una riga
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===Espansione dei caratteri di escape===
===Espansione dei caratteri di escape===
Sintassi: <code>$'stringa'</code>
Sintassi: <code>$'stringa'</code>


Se non quotata e la stringa non è una variabile, ne espande i caratteri di escape (utilizzabili anche con ''printf'' ed ''echo -e''):
Se l'espansione non è quotata o preceduta da escape, e la stringa non è una variabile, ne espande i caratteri di escape (utilizzabili anche con ''printf'' ed ''echo -e''):
* '''\n''', nuova riga;
* '''\n''', nuova riga;
* '''\b''', backspace (cancella un carattere);
* '''\b''', backspace (cancella un carattere);
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===Racchiudere tra apici===
===Racchiudere tra apici===
Con gli apici (apostrofi) si riducono i caratteri speciali a uno soltanto, lo stesso apice, rappresentando la stringa per il suo solo valore letterale e impedendo tutte le espansioni:
<pre>echo '$PATH "" \ `ls ..` \$HOME ~ * .[a-z]*'  # stampa la stringa tra apici, così com'è scritta</pre>


Racchiudendo tra apici (apostrofi) una stringa, si riducono i caratteri speciali a uno soltanto, ossia lo stesso apice, rappresentando la stringa per il suo solo valore letterale e impedendo tutte le espansioni. Lo svantaggio è che non esiste un carattere di escape, e che quindi un apice non può essere racchiuso tra apici in alcun modo. Per esempio:
Lo svantaggio è che non esiste un carattere di escape:
:<pre>echo '$PATH "" \ `ls ..` \$HOME ~ * .[a-z]*'  # stampa la stringa tra apici, così com'è scritta</pre>
<pre>echo 'L'\''albero di... ' # stampa "L'albero di..." (l'accento non può essere racchiuso tra apici e va preceduto da \)</pre>
:<pre>echo 'L'\''albero di... ' # stampa "L'albero di..." (l'accento non può essere racchiuso tra apici e va preceduto da \)</pre>


===Quotare (racchiudere tra virgolette)===
===Quotare (tra virgolette)===
Racchiudere tra virgolette ogni stringa è raccomandabile, anche se non sempre necessario, così da ridurre drasticamente il numero di caratteri speciali a cui pensare, permettendo allo stesso tempo l'espansione sicura delle variabili e dei comandi. I soli caratteri speciali rimasti sono <code>$</code>, <code>`</code> (ma non l'apice), <code>"</code> e <code>\</code>, che devono essere preceduti dal carattere di escape <code>\</code>. Le sole espansioni permesse all'interno di una stringa quotata sono di variabile e parametro (attraverso <code>$</code>) e quelle di comando (attraverso <code>$(...)</code> o <code>`...`</code>).


Racchiudere tra virgolette (ossia quotare) ogni stringa è in genere raccomandabile e la scelta consigliata, così da ridurre drasticamente il numero di caratteri speciali, permettendo allo stesso tempo l'espansione delle variabili e dei comandi. I soli caratteri speciali sono <code>$</code>, <code>`</code> (ma non l'apice), <code>"</code> e <code>\</code>, che devono essere preceduti dal carattere di escape <code>\</code>. Le espansioni di percorso e tilda (*, ?, [...], ~, ... ) non sono possibili; mentre lo sono quelle di variabile e parametro (attraverso un <code>$</code> senza <code>\</code>), e quelle di comando (attraverso un <code>`</code> o un <code>$(</code> senza <code>\</code>).
Per esempio:
 
Riprendendo l'esempio e considerandolo per parti:
<pre>
<pre>
echo "$PATH"      # espande la variabile PATH e ne stampa il contenuto.
echo "$PATH"      # espande la variabile PATH e ne stampa il contenuto
echo "\$HOME"      # stampa letteralmente $HOME, senza espanderla. È equivalente a '$HOME'.
echo "\$HOME"      # stampa letteralmente $HOME, senza espanderla equivalente a '$HOME')
echo "\"\" \\"    # è equivalente a '"" \', si noti l'uso dei \ con i caratteri speciali.
echo "\"\" \\"    # è equivalente a '"" \'
echo "`ls ..`"     # Esegue il comando "ls .." e ne stampa l'output. È equivalente a "$(ls ..)".
echo "$(ls ..)"   # Esegue il comando "ls .." e ne stampa l'output
echo "~ * .[a-z]*" # non effettua le espansioni di tilda e percorso, ma stampa letteralmente.
echo "~ * .[a-z]*" # non effettua le espansioni di tilda e percorso, ma stampa letteralmente.
echo "{a,b} $'\n'" # stampa letteralmente, senza espansioni
</pre>
</pre>


==Espansione di comando==
==Espansione di comando==
Consiste nel trasformare l'output di un comando qualsiasi (interno della shell, esterno, una funzione e anche forme composte) in argomenti per un altro comando, oppure nel valore da assegnare a una variabile. Si effettua racchiudendo un comando tra <code>$(...)</code>, oppure tra due apici gravi <code>`...`</code> (su tastiera con layout italiano: <code>Alt Gr + '</code>):
Consiste nel trasformare l'output di un comando qualsiasi (interno della shell, esterno, una funzione e anche forme composte) in argomenti per un altro comando, oppure nel valore da assegnare a una variabile. Si effettua racchiudendo un comando tra <code>$(...)</code>, oppure tra due apici gravi <code>`...`</code> (su tastiera con layout italiano: <code>Alt Gr + '</code>):
<pre>$(comando)</pre>
<pre>$(comando)</pre>
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===Output con a capo finali===
===Output con a capo finali===
Si noti che l'espansione di comando, come anche in '''sh''' (''POSIX''), non espande il comando a tutto l'output prodotto, ma omette sempre gli "a capo" finali. Se da una parte è utile nella maggior parte delle situazioni, può talvolta avere effetti collaterali difficili da prevedere. Si consideri per esempio:
Si noti che l'espansione di comando, come anche in '''sh''' (''POSIX''), non espande il comando a tutto l'output prodotto, ma omette sempre gli "a capo" finali. Se da una parte è utile nella maggior parte delle situazioni, può talvolta avere effetti collaterali difficili da prevedere. Si consideri per esempio:
<pre>
<pre>
echo ciao > file_prova  # scrive ciao (più un "a capo") nel file_prova
echo ciao > file_prova  # scrive ciao e un "a capo" nel file_prova
testo=$(cat file_prova) # associa il contenuto (senza "a capo") a $testo
testo=$(cat file_prova) # associa il contenuto (SENZA "a capo") a $testo
echo "Bytes: ${#testo}" # NON è la dimensione esatta del file!
echo "Bytes: ${#testo}" # NON è la dimensione esatta del file!
echo "$testo"          # stampa il contenuto di $testo (più un "a capo")
echo "$testo"          # stampa il contenuto di $testo (PIÙ un "a capo")
echo "$testo" |        # invia la stringa a cmp per un confronto
echo "$testo" |        # invia la stringa a cmp per un confronto
   cmp - file_prova      # nessun errore!
   cmp - file_prova      # nessun errore!!!
echo $?                # stampa exit status 0
echo $?                # infatti stampa 0
</pre>
</pre>


{{Warningbox | Una variabile non può contenere il carattere ASCII numero 0, quindi per i file binari è sempre sbagliato accederli in questo modo. È sconsigliabile anche se non si è certi della loro dimensione, e se si è interessati soltanto alla prima riga si può utilizzare <code>read riga < file_prova</code>}}
{{Warningbox | Una variabile non può contenere il carattere ASCII numero 0, quindi per i file binari è sempre sbagliato accederli in questo modo. È sconsigliabile anche se non si è certi della loro dimensione, e se si è interessati soltanto alla prima riga si può utilizzare:
 
<code>read riga < file_prova</code>}}


Un altro esempio, vogliamo associare il carattere "a capo" a una variabile:
Un altro esempio, vogliamo associare il carattere "a capo" a una variabile:
<pre>
<pre>
nuova_riga="
nr="
"                         # funziona, ma è brutto esteticamente e non permette l'indentazione
"                 # funziona, ma occupa più righe e rompe l'indentazione
nuova_riga=$'\n'          # funziona (con Bash) ed è il modo consigliato
nr=$'\n'          # funziona (con Bash) ed è il modo consigliato


# a titolo esemplicativo con l'espansione di comando
# a titolo esemplicativo per l'espansione di comando
nuova_riga=$(echo)        # SBAGLIATO, $nuova_riga è vuota
nr=$(echo)        # SBAGLIATO, $nr è vuota
nuova_riga="$(echo)"      # SBAGLIATO, come sopra
nr="$(echo)"      # SBAGLIATO, come sopra
nuova_riga=$(printf "\n")  # SBAGLIATO, $nuova_riga è sempre vuota
nr=$(printf "\n")  # SBAGLIATO, $nr è sempre vuota
# una possibile soluzione...
# una possibile soluzione...
nuova_riga=$(printf "\nX") # $nuova_riga contiene "a capo" seguito da X
nr=$(printf "\nX") # $nr contiene "a capo" seguito da X
nuova_riga=${nuova_riga%X} # $nuova_riga contiene "a capo" (la X è rimossa)
nr=${nr%X}         # $nr contiene "a capo" (la X è rimossa)
# Attenzione che il carattere aggiunto dev'essere nell'output del comando
# Attenzione che il carattere aggiunto dev'essere nell'output del comando
nuova_riga=$(printf "\n")X # SBAGLIATO, $nuova_riga contiene solo X
nr=$(printf "\n")X # SBAGLIATO, $nr contiene solo X
</pre>
</pre>


==Espansione di tilda e percorso==
==Espansione di tilda==
Sintassi:
* <code>~</code> (tilda) si espande alla home;
* <code>~utente</code> si espande alla home di un dato utente, se esiste, ma la stringa non può essere quotata né essere una variabile.
 
Esempi:
<pre>
var=~            # assegno ~ alla variabile
echo "$var"      # stampa letteralmente ~
echo $var        # equivalente a sopra, nessuna espansione
var=$(echo ~)    # assegno a var la home dell'utente
var=$HOME        # equivalente
var=$(echo ~root) # assegno a var la home di root
echo ~            # stampo la home dell'utente
echo "~"          # stampo ~
echo ~root        # stampo la home di root
echo ~fdsfd      # stampo ~fdsfd (l'utente fdsfd non esiste)
</pre>


{{Box | File | Si ricordi per le espansioni che su ambienti UNIX e Unix-like per file si può intendere sia un file regolare, ma anche una directory, un link simbolico, una pipe, un socket, un device, ecc...}}
==Espansione di percorso==
{{Box | File | Su UNIX e Unix-like per file si può intendere sia un file regolare, ma anche una directory, un link simbolico, una pipe, un socket, un device, ecc...}}


Non racchiudere tra virgolette e apici serve a permettere le espansioni di percorso e tilda. È sempre consigliabile racchiudere tutto il resto tra virgolette, per non permettere espansioni accidentali. In particolare si noti che un'espansione di percorso (ma non di tilda) può avvenire anche in base al contenuto di una variabile, se questa non è quotata.
Non racchiudere tra virgolette e apici permette le espansioni di percorso. È sempre consigliabile racchiudere tutto il resto tra virgolette, per non permettere espansioni accidentali.


Per esempio:
Infatti si noti che l'espansione, contrariamente a quella di tilda, può avvenire anche in base al contenuto di una variabile, se non è quotata:
<pre>
<pre>
var=*      # assegno * alla variabile
var=*      # assegno * a $var
var="*"    # è equivalente a sopra
var="*"    # come sopra
echo "$var" # stampa letteralmente *
echo "$var" # stampa letteralmente *
echo $var  # stampa la lista di tutti i file non nascosti
echo $var  # stampa la lista di tutti i file non nascosti
             # nella directory corrente, oppure * se è vuota
             # nella directory corrente, oppure * se è vuota
var=~      # assegno ~ alla variabile
echo "$var" # stampa letteralmente ~
echo $var  # equivalente a sopra, nessuna espansione
</pre>
</pre>


Le espansioni più comuni sono:
Sintassi (prefisso e suffisso possono essere omessi, o essere variabili da espandere):
* <code>~</code> (tilda) espande alla home (equivalente alla variabile $HOME, che però può essere quotata);
* <code>prefisso'''?'''suffisso</code> sostituisce un singolo carattere di un file, con tutti quelli possibili che combaciano con le due stringhe date;
** <code>~utente</code> espande alla home di un dato utente, ma la stringa utente non può essere quotata né essere una variabile da espandere;
* <code>prefisso'''*'''suffisso</code> può sostituire tutti i caratteri di un file (di default tranne quelli nascosti se manca il prefisso, ossia inizianti con '''.''').
* <code>?</code> pattern per un singolo carattere di un file;
 
** <code>nomefile.???</code> combacia con tutti i file con nome "nomefile" e terminanti con tre caratteri qualsiasi per estensione;
Esempi (nella directory corrente):
* <code>*</code> pattern per tutti i possibili caratteri di un file (di default tranne quelli inizianti con .):
* <code>file.???</code> si espande a tutti i file con nome "file" e con una qualsiasi estensione di tre caratteri;
** <code>*</code> da solo espande a tutti i file non nascosti nella directory corrente. È sempre buona norma far precedere l'asterisco da un ./, che indica la cartella corrente, se è il primo carattere del pattern, per impedire espansioni di file inizianti con "-", che potrebbero essere visti come opzioni da alcuni comandi;
* <code>*</code> da solo espande a tutti i file non nascosti nella directory corrente. È sempre buona norma far precedere l'asterisco da un ./, che indica la cartella corrente, se non c'è un prefisso, per impedire espansioni di file inizianti con "-", che potrebbero essere visti come opzioni da alcuni comandi;
** <code>./*</code> equivalente a <code>*</code> ma più sicuro; di seguito si aggiunge il prefisso della directory corrente a tutte le espansioni inizianti con <code>*</code>;
* <code>./*</code> equivalente a <code>*</code> ma più sicuro; di seguito si userà per tutte le espansioni inizianti con <code>*</code>;
** <code>./*.txt</code> espande a tutti i file con estensione .txt;
* <code>"$nome"*</code>espande a tutti i file inizianti con $nome (può essere anche un percorso);
** <code>./*/</code> espande a tutte le directory non nascoste;
* <code>./*.txt</code> espande a tutti i file con estensione .txt;
** <code>prefisso*suffisso</code>espande a tutti i file con un dato prefisso e suffisso;
* <code>./*."${estensione}"</code> espande dopo aver espanso la variabile (contrariamente a ~), che può anche essere quotata;
** <code>./*."${estensione}"</code> espande dopo aver espanso la variabile (contrariamente a ~), che può anche essere quotata.
* <code>./*/</code> espande a tutte le directory non nascoste;
* <code>./.*</code> espande a tutti i file nascosti ('''ma anche a . e ..''').


È importante sapere che, se nessun file combacia con un dato pattern, allora l'espansione '''non''' viene effettuata e i caratteri mantengono il loro valore letterale. Inoltre <code>*</code> e <code>?</code> sono caratteri validi per un nome di file, e un confronto sull'espansione ottenuta non sarebbe sempre risolutivo.
È importante sapere che, se nessun file combacia con un dato pattern, allora l'espansione '''non''' viene effettuata e i caratteri mantengono il loro valore letterale. Inoltre <code>*</code> e <code>?</code> sono caratteri validi per un nome di file, e un confronto sull'espansione ottenuta non sarebbe sempre risolutivo.
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Rinomina tutti i file <code>*.txt</code> della directory corrente in <code>*.log</code>:
Rinomina tutti i file <code>*.txt</code> della directory corrente in <code>*.log</code>:


$ for f in ./*.txt; do if [ -e "$f" ]; then mv -- "$f" "${f/%txt/log}"; fi; done
<pre>
for f in ./*.txt; do
  if [ -e "$f" ]; then
      mv -- "$f" "${f%txt}log"
  fi
done
</pre>


{{Suggerimento | L'opzione "--" dopo il comando esterno <code>mv</code> serve per comunicargli che le stringhe che seguono non sono opzioni, nemmeno se iniziassero con il carattere "-". È sempre buona norma utilizzarla come controllo aggiuntivo con comandi che accettano file come argomenti, il cui nome non è noto a priori, in particolare per comandi che manipolano i file come: <code>rm</code>, <code>cp</code>, <code>mv</code>, ecc... <br/>
{{Suggerimento | L'opzione "--" dopo il comando esterno <code>mv</code> serve per comunicargli che le stringhe che seguono non sono opzioni, nemmeno se iniziassero con il carattere "-". È sempre buona norma utilizzarla come controllo aggiuntivo con comandi che accettano file come argomenti, il cui nome non è noto a priori, in particolare per comandi che manipolano i file come: <code>rm</code>, <code>cp</code>, <code>mv</code>, ecc... <br/>
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==Espansione di parentesi (graffa)==
==Espansione di parentesi (graffa)==
Se i caratteri <code>{</code> e <code>}</code> non sono quotati, e non sono preceduti dal carattere di escape <code>\</code>, possono essere espansi con due diverse sintassi.
Se i caratteri <code>{</code> e <code>}</code> non sono quotati, e non sono preceduti dal carattere di escape <code>\</code>, possono essere espansi con due diverse sintassi.


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Sintassi: <code>prefisso{x..y[..z]}suffisso</code>
Sintassi: <code>prefisso{x..y[..z]}suffisso</code>


L'espansione avviene per tutte le stringhe nell'intervallo compreso da "prefisso'''x'''suffisso" fino a "prefisso'''y'''suffisso", con incrementi di 1 (o '''z''' se specificato). Le stringhe prefisso e suffisso possono essere omesse, o essere variabili (anche quotate, purché le graffe non lo siano), mentre x e y (e z, se presente) devono essere determinati valori:
L'espansione avviene per tutte le stringhe nell'intervallo compreso da "prefisso'''x'''suffisso" fino a "prefisso'''y'''suffisso", con incrementi di 1 (o '''z''' se specificato). Le stringhe prefisso e suffisso possono essere omesse, o essere variabili (anche quotate, purché le graffe non lo siano), mentre x e y (e z, se presente) devono essere determinati valori e non possono essere variabili:
* <code>{x..y}</code> dove x e y sono due interi (non possono essere variabili);
* <code>{x..y}</code> dove x e y sono due interi;
* <code>{x..y..z}</code> dove x, y e z sono tre interi (non possono essere variabili);
* <code>{x..y..z}</code> dove x, y e z sono tre interi;
* <code>{a..b}</code> dove a e b sono due caratteri (non possono essere variabili);
* <code>{a..b}</code> dove a e b sono due caratteri;
* <code>{a..b..z}</code> dove a e b sono due caratteri, e z è un intero (non possono essere variabili).
* <code>{a..b..z}</code> dove a e b sono due caratteri, e z è un intero.


Per esempio:
Per esempio:
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==Concatenazione e redirezione==
==Concatenazione e redirezione==
; <code>&&</code> : operatore logico AND, il secondo comando verrà eseguito solo se il primo avrà esito positivo
; <code>&&</code> : operatore logico AND, il secondo comando verrà eseguito solo se il primo avrà esito positivo
; <code>;</code> : separatore di comandi, il secondo comando verrà eseguito in ogni caso (in uno script è equivalente a un "a capo" e questa è la concatenazione di default)
; <code>;</code> : separatore di comandi, il secondo comando verrà eseguito in ogni caso (in uno script è equivalente a un "a capo" e questa è la concatenazione di default)
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===Catturare l'exit status===
===Catturare l'exit status===
Per catturare lo stato d'uscita di un comando appena eseguito è sufficiente espandere la variabile speciale <code>$?</code>, come già visto. Tuttavia in caso di fallimento del comando, il controllo effettuato via <code>$?</code> avverrebbe soltanto '''dopo''' un blocco con errore (si veda la parte sul debug).
Per catturare lo stato d'uscita di un comando appena eseguito è sufficiente espandere la variabile speciale <code>$?</code>, come già visto. Tuttavia in caso di fallimento del comando, il controllo effettuato via <code>$?</code> avverrebbe soltanto '''dopo''' un blocco con errore (si veda la parte sul debug).


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===Output dei comandi e carattere ASCII n. 0===
===Output dei comandi e carattere ASCII n. 0===
Una variabile non può contenere il carattere ASCII n. 0, che è usato per indicare la fine della stringa. Non potendo gestire direttamente il carattere ASCII n. 0, questo non può essere presente nell'espansione di un comando, ma dev'essere lasciato a comandi esterni mediante l'uso di una o più pipe.
Una variabile non può contenere il carattere ASCII n. 0, che è usato per indicare la fine della stringa. Non potendo gestire direttamente il carattere ASCII n. 0, questo non può essere presente nell'espansione di un comando, ma dev'essere lasciato a comandi esterni mediante l'uso di una o più pipe.


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== Debug integrato ==
== Debug integrato ==
'''Bash''', proprio come '''dash''', ha delle opzioni che ne consentono il debug.
'''Bash''', proprio come '''dash''', ha delle opzioni che ne consentono il debug.


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|Verificata_da=
|Verificata_da=
:[[Utente:S3v|S3v]] (versione in Bash tips)
:[[Utente:S3v|S3v]] (versione in Bash tips)
:[[Utente:HAL 9000|HAL 9000]] 20:25, 5 lug 2014 (CEST)
:[[Utente:HAL 9000|HAL 9000]] 16:24, 6 lug 2014 (CEST)
|Estesa_da=
|Estesa_da=
:[[Utente:S3v|S3v]] (versione in Bash tips)
:[[Utente:S3v|S3v]] (versione in Bash tips)
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