Bash tips: differenze tra le versioni

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{{Versioni compatibili}}
{{Versioni compatibili}}
==Intro==
==Intro==
'''GNU Bash''' è la shell *nix probabilmente più ricca di funzionalità sia per l'uso interattivo che per lo scripting. Spesso però molte funzioni sono poco note.
'''GNU Bash''' è la shell *nix probabilmente più ricca di funzionalità sia per l'uso interattivo che per lo scripting. Spesso però molte funzioni sono poco note.<br>
Questa pagina ha lo scopo di raccogliere il più ampio numero di "trucchi" più o meno noti riguardanti Bash, senza avere peraltro la pretesa di coprire tutte le funzionalità.


Questa pagina ha lo scopo di raccogliere il più ampio numero di "trucchi" più o meno noti riguardanti Bash, senza avere peraltro la pretesa di coprire tutte le funzionalità.
Si noti che per gli script di sistema è consigliabile limitarsi alle sole istruzioni della shell '''sh''' secondo lo standard ''POSIX'', supportate per esempio da <code>'''dash'''</code>, più leggera ma anche meno potente e poco indicata come shell interattiva.




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* È possibile salvare un percorso con <code>'''pushd'''</code> e richiamarlo con <code>'''popd'''</code>. In realtà questi comandi (come il nome può fare intuire) implementano una coda FIFO (First In First Out) nella quale è possibile memorizzare un numero illimitato di percorsi per poi richiamarli dall'ultimo inserito in poi. Usare questi comandi è semplicissimo: basta usare <code>[[Navigazione_veloce_tra_directory:_pushd,_popd_e_dirs#Pushd|pushd]]</code> al posto di <code>'''cd'''</code> (in tal modo si memorizzano i percorsi via via visitati) e poi digitare <code>[[Navigazione_veloce_tra_directory:_pushd,_popd_e_dirs#Popd|popd]]</code> una o più volte per tornare indietro.
* È possibile salvare un percorso con <code>'''pushd'''</code> e richiamarlo con <code>'''popd'''</code>. In realtà questi comandi (come il nome può fare intuire) implementano una coda FIFO (First In First Out) nella quale è possibile memorizzare un numero illimitato di percorsi per poi richiamarli dall'ultimo inserito in poi. Usare questi comandi è semplicissimo: basta usare <code>[[Navigazione_veloce_tra_directory:_pushd,_popd_e_dirs#Pushd|pushd]]</code> al posto di <code>'''cd'''</code> (in tal modo si memorizzano i percorsi via via visitati) e poi digitare <code>[[Navigazione_veloce_tra_directory:_pushd,_popd_e_dirs#Popd|popd]]</code> una o più volte per tornare indietro.
:A tal proposito vedere anche: [[Navigazione veloce tra directory: pushd, popd e dirs]]
:A tal proposito vedere anche: [[Navigazione veloce tra directory: pushd, popd e dirs]]
===Riutilizzo degli argomenti===
Bash memorizza l'ultimo argomento del comando precedente in una speciale variabile chiamata <code>$_</code>. È possibile fare riferimento all'ultimo argomento dell'ultimo comando usando direttamente <code>$_</code> ma la via di gran lunga più veloce è comoda è usare <code>ESC</code> .
Ecco un esempio stupido, creare una directory ed entrarvi:
$ mkdir /usr/local/nuovo-programma
$ cd ESC.
Altro esempio forse un po' più utile, creare velocemente uno script:
$ :> /usr/local/bin/nomescript
$ chmod +x ESC.
$ gvim ESC.


===Editing della linea di comando===
===Editing della linea di comando===
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Alcuni tasti di scelta rapida per l'editing da linea di comando:
Alcuni tasti di scelta rapida per l'editing da linea di comando:
{| class="wikitable" style="width:75%"
{| class="wikitable" style="width:80%"
| align="center" | '''Descrizione'''
| align="center"; width="30%" | '''Descrizione'''
| align="center" | '''Vim-like(CommandMode)'''
| align="center"; width="30%"| '''Vim-like(CommandMode)'''
| align="center" | '''Emacs-like'''
| align="center"; width="40%" | '''Emacs-like'''
|-
|-
| Vai all'inizio delle linea || 0 (zero) || CTRL+a
| Vai all'inizio delle linea || 0 (zero) || CTRL+a
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{{Box|Nota per la modalità Command Mode|Si entra in Command Mode premendo ESC. Per tornare in modalità inserimento è necessario pigiare il tasto i.}}
{{Box|Nota per la modalità Command Mode|Si entra in Command Mode premendo ESC. Per tornare in modalità inserimento è necessario pigiare il tasto i.}}
{{Box|Nota sul tasto META|Il tasto Meta può essere usato premendo <code>ALT</code> e ''contemporaneamente'' il carattere del comando che interessa, oppure premendo <code>ESC</code> e ''successivamente'' il tasto del comando che interessa. In quest'ultimo modo non è necessario premere due tasti contemporaneamente. Questa è una regola generica per gli shortcut di bash che usano il tasto Meta.}}
{{Box|Nota sul tasto META|Il tasto Meta può essere usato premendo <code>ALT</code> e ''contemporaneamente'' il carattere del comando che interessa, oppure premendo <code>ESC</code> e ''successivamente'' il tasto del comando che interessa. In quest'ultimo modo non è necessario premere due tasti contemporaneamente. Questa è una regola generica per gli shortcut di bash che usano il tasto Meta.}}
===Riutilizzo degli argomenti===
Bash memorizza l'ultimo argomento del comando precedente in una speciale variabile chiamata <code>$_</code>. È possibile fare riferimento all'ultimo argomento dell'ultimo comando usando direttamente <code>$_</code> ma in modalità Emacs la via di gran lunga più veloce e comoda è usare <code>ESC</code> .
Ecco un esempio stupido, creare una directory ed entrarvi:
$ mkdir /usr/local/nuovo-programma
$ cd ESC.
Altro esempio forse un po' più utile, creare velocemente uno script:
$ :> /usr/local/bin/nomescript
$ chmod +x ESC.
$ gvim ESC.
In alternativa si possono usare le espansioni dello storico, presenti solo quando la shell è avviata in modalità interattiva.


===Uso avanzato dello storico===
===Uso avanzato dello storico===
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</pre>
</pre>


=== Cancellare il contenuto di un file ===
==Comandi avanzati==
Per cancellare velocemente il contenuto di un file, basta un semplice:
Alcuni comandi, anche se utilizzati più spesso negli script, hanno una loro utilità anche nella shell interattiva. Per esempio con le concatenazioni per eseguire più comandi in successione, senza attendere la terminazione di ognuno, oppure con le redirezioni per redirigere l'output su un file, per poterlo leggere con un editor di testo o salvarlo.
<pre>
> nome_del_file
</pre>
 
 
==Bash Scripting==
In questa sezione verranno elencati alcuni brevi tip per lo scripting Bash. Questa non vuole essere assolutamente una guida completa, ma piuttosto un elenco di costrutti per lo scripting bash particolarmente eleganti, curiosi e/o poco noti.
 
===Variabili speciali===
 
; <code>$?</code> : contiene il valore di uscita dell'ultimo comando o funzione. Il comando ha successo se restituisce zero, qualsiasi altro valore indica invece un codice di errore;
 
''Esempio:''
$ cd ..
$ echo $?
0
 
$ cd ...
$ echo $?
1
 
; <code>$@</code> : contiene la lista dei parametri passati allo script corrente. Ogni parametro viene opportunamente quotato, questo permette l'utilizzo di questa variabile nei '''cicli for''' per processare (ad esempio) una lista di nomi di file che possono contenere anche spazi. L'uso di questa variabile è quindi in genere consigliato rispetto a <code>'''$*'''</code> che ha la stessa funzione ma non quota i vari parametri;
 
''Esempio:''
<pre>
FILES=$@
 
for file in $FILES; do
    # Fare quello che si vuole con $file
    echo $file 
    # ...
done
</pre>
 
; <code>$$</code> : PID del processo corrente;
 
; <code>$!</code> : PID dell'ultimo job in background.
 
=== Manipolazione delle stringhe ===
Nelle shell *nix, storicamente, la manipolazione delle stringhe viene fatto attraverso programmi esterni alla shell come sed, awk e perl. Questi programmi vengono ancora usati quando si vuole mantenere la compatibilità con la shell <code>'''sh'''</code>, tuttavia imparare anche il solo sed (il più semplice dei tre) non è cosa immediata.
 
Se si usa Bash, non è necessario usare nessun programma esterno, ma basta imparare i tre operatori fondamentali ed alcuni concetti di base, per poter fare tutte le manipolazioni più comuni.
 
In Bash una stringa non è altro che una variabile, si indica dunque con <code>${nome}</code> oppure con la forma abbreviata <code>$nome</code>. Il nome dentro le graffe può essere seguito da un modificatore che manipola la variabile, ad esempio:
 
VAR="stringa-di-esempio"
echo ${VAR#stringa-}
 
elimina "stringa-" dall'inizio della variabile.
 
I modificatori sono molti, ma possono essere facilmente ricordati se si imparano i tre fondamentali:
 
; <code>#</code> : sottrae dall'inizio della stringa ''(minimale)''
; <code>%</code> : sottrae dalla fine della stringa ''(minimale)''
; <code>/</code> : sostituisce una sottostringa con un'altra ''(solo la prima volta che viene incontrata)''
 
Questi operatori sono minimali, questo vuol dire che se si usano le espressioni regolari per indicare la sottostringa (da eliminare o sostituire) verrà individuata in caso di ambiguità la sottostringa più piccola (o solo la prima nel caso della sostituzione).
 
Per ottenere gli operatori massimali basta raddoppiare il simbolo:
 
; <code>##</code> : sottrae dall'inizio della stringa ''(massimale)''
; <code>%%</code> : sottrae dalla fine della stringa ''(massimale)''
; <code>//</code> : sostituisce una sottostringa con un'altra ''(tutte le volte che viene incontrata)''
 
Gli operatori massimali cercano di individuare la sottostringa più grande che corrisponde all'espressione regolare (nel caso del modificatore '''//''' tutte le sottostringhe vengono sostituite). Gli operatori di questo tipo vengono comunemente chiamati anche ''greedy (ingordi)''.
 
Per una spiegazione dettagliata di tutti i modificatori e anche di altri modi di manipolare le stringhe in Bash (ad esempio <code>expr</code>) vedere:
 
* [http://www.tldp.org/LDP/abs/html/string-manipulation.html Advanced Bash-Scripting Guide: Manipulating Strings]
 
==== Esempi: manipolazione delle stringhe ====
 
<pre>VAR="questa.sarebbe.una.stringa.di.esempio"
 
                      # Risultato:
 
  echo ${VAR#*.}      # --> sarebbe.una.stringa.di.esempio
  echo ${VAR##*.}    # --> esempio
 
  echo ${VAR%.*}      # --> questa.sarebbe.una.stringa.di
  echo ${VAR%%.*}    # --> questa
 
  echo ${VAR/st/ST}  # --> queSTa.sarebbe.una.stringa.di.esempio
  echo ${VAR//st/ST}  # --> queSTa.sarebbe.una.STringa.di.esempio</pre>
 
===Concatenazione e redirezione===


===Concatenazioni===
; <code>&&</code> : operatore logico AND, il secondo comando verrà eseguito solo se il primo avrà esito positivo
; <code>&&</code> : operatore logico AND, il secondo comando verrà eseguito solo se il primo avrà esito positivo
; <code>;</code> : separatore di comandi, il secondo comando verrà eseguito in ogni caso
; <code>;</code> : separatore di comandi, il secondo comando verrà eseguito in ogni caso (in uno script è equivalente a un "a capo" e questa è la concatenazione di default)


  $ cd ... && echo done
  $ cd ... && echo done
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  $ xterm ; xterm -rv
  $ xterm ; xterm -rv
  $ xterm & xterm -rv
  $ xterm & xterm -rv
; <code>|</code> : pipe, passa l'output del comando che la precede come input del comando che la segue
$ ls -A1 | less


; <code>||</code> : operatore logico OR, restituisce esito positivo se almeno una delle condizioni di verifica valutate è vera
; <code>||</code> : operatore logico OR, restituisce esito positivo se almeno una delle condizioni di verifica valutate è vera
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* [http://www.tldp.org/LDP/abs/html/special-chars.html Advanced Bash-Scripting Guide: Special Characters]
* [http://www.tldp.org/LDP/abs/html/special-chars.html Advanced Bash-Scripting Guide: Special Characters]


 
===Redirezioni===
Pipe, che passa l'output del comando che la precede come input del comando che la segue
$ ls -A1 | less
Dirige output di comando su file:
Dirige output di comando su file:
  $ man xterm > xterm.txt
  $ man xterm > xterm.txt
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  $ :> xterm.txt
  $ :> xterm.txt


===Alternativa a basename===
=== Cambiare l'estensione ai file ===
Quando in uno script ci si deve riferire al nome dello script stesso è usuale utilizzare il comando (esterno a bash) <code>'''basename'''</code>. Tuttavia, tramite i modificatori del paragrafo precedente, Bash stessa è in grado di fornire questa funzionalità. Basta usare l'espressione <code>${0##*/}</code>.
Rinomina tutti i file <code>*.txt</code> della directory corrente in <code>*.log</code>:
 
$ for f in ./*.txt; do if [ -e "$f" ]; then mv -- "$f" "${f/%txt/log}"; fi; done


Esempio:
{{Suggerimento | Premettere ./ ad * è sempre consigliabile per impedire che file inizianti con "-" possano essere riconosciuti come opzioni.
Allo stesso scopo l'opzione "--" dopo il comando esterno <code>mv</code> serve per comunicargli che le stringhe che seguono non sono opzioni, nemmeno se iniziassero con il carattere "-". È sempre buona norma utilizzarla come controllo aggiuntivo con comandi che accettano file come argomenti.}}
 
Un modo alternativo consiste nell'utilizzare il comando "rename":
<pre>
<pre>
usage () {
$ rename 's/.txt$/.old/' *.txt
        echo "usage: ${0##*/} "
        exit 1
}
</pre>
</pre>
con cui si cambierà l'estensione di tutti i file ".txt" in ".old" .


=== Cambiare l'estensione ai file ===
=== Espansioni avanzate ===
Rinomina tutti i file <code>*.txt</code> della directory corrente in <code>*.log</code>:
Molte espansioni che non possono essere racchiuse tra virgolette (non quotabili), ossia quelle di percorso, di tilde e di parentesi, sono molto utili in modalità interattiva.
 
A titolo di esempio, la tilde <code>~</code> può essere usata per sostituirsi alla propria home, senza scriverla ogni volta per intero; e <code>~utente</code> per riferirsi alla home di un altro utente. Per scrivere il simbolo grafico della tilde con una tastiera con layout italiano basta digitare <code>Ctrl-ì</code>.


  $ for f in *.txt; do mv "$f" "${f/%txt/log}"; done
Salva alcuni file di configurazione di bash (~/.bashrc, ~/.bash_profile) nell'archivio bash_backup.tgz:
  $ tar cvzf bash_backup.tgz ~/.bash{rc,_profile}
Salva tutti i file inizianti con ~/.bash nell'archivio bash_backup.tgz:
$ tar cvzf bash_backup.tgz ~/.bash*


L'espansione di percorso è stata vista in breve, limitatamente al carattere jolly *, ma assieme all'uso di tilde e le espansioni di parentesi, è trattata più nel dettaglio nel capitolo sullo scripting in Bash sulle [[Bash scripting - espansioni non quotabili | espansioni non quotabili]].


==Il file .bashrc==
==Il file .bashrc==
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# seleziona, apri file, incolla, salva: noioso
# seleziona, apri file, incolla, salva: noioso
# quota il tutto e appendi ad un file con echo: già meglio
# quota il tutto e appendi ad un file con echo: già meglio
# <code>'''CTRL-x'''</code> <code>'''CTRL-e'''</code>, si apre il nostro editor di fiducia e salviamo: superbo
# in modalità ''Emacs'' (il default) <code>'''CTRL-x'''</code> <code>'''CTRL-e'''</code>, si apre il nostro editor di fiducia e salviamo: superbo; mentre se si utilizza la modalità ''vi'' è sufficiente premere il tasto '''v''' in modalità comando


===Processo in background===
===Processo in background===
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  $ bind -x '"\C-x\C-r":ls ~'
  $ bind -x '"\C-x\C-r":ls ~'


ora con la sequenza  <code>'''CTRL-x'''</code> <code>'''CTRL-r'''</code> verrà eseguito il nostro comando.
ora con la sequenza  <code>'''CTRL-x'''</code> <code>'''CTRL-r'''</code> verrà eseguito il nostro comando. È possibile anche definire scorciatoie da tastiera a funzioni già supportate da bash ma non ancora assegnate (si veda <code>bind -P</code> per un elenco), e la sintassi è la stessa ma senza l'opzione -x.


Per cancellarla:
Per cancellarla:
  $ bind -r "\C-x\C-r"
  $ bind -r "\C-x\C-r"


Funziona solo nella shell in cui si crea, a meno che non si inserisca nel file <code>~/.inputrc</code>. <br> Per i dettagli consultare <code>man readline</code> e <code>help bind</code>.
Funziona solo nella shell in cui si crea, a meno che non si inserisca nel file <code>~/.inputrc</code>. Per i dettagli consultare <code>man readline</code>.
 
===Aiuto veloce===
 
La pagina di manuale di bash (si veda <code>man bash</code>) è certamente utilissima ed esaustiva, ma non sempre adatta a un aiuto veloce per rinfrescarsi solo la sintassi di qualche comando. Fortunatamente '''bash''' dispone anche di uno strumento di aiuto integrato tramite la funzione <code>help</code>.
 
Per la lista di tutti i comandi interni della shell:
$ help
 
Per informazioni su un comando interno (''shell builtin''), per esempio bind:
$ help bind


Un altro comando utile, per sapere se esiste qualcosa da eseguire con un dato nome, e in caso che cosa verrà eseguito: un alias, una funzione, un comando interno della shell, oppure un eseguibile esterno (e in che percorso). La sintassi:
$ type comando-da-cercare


==Link==
==Link==
Link ad altre risorse su '''GNU Bash''':
Link ad altre risorse su '''GNU Bash''':


* [http://www.gnu.org/software/bash/manual/bash.html Bash Referece Manual]: manuale ufficiale
* [http://www.gnu.org/software/bash/manual/bash.html Bash Referece Manual]: manuale ufficiale;
* [http://www.tldp.org/LDP/abs/html/ Advanced Bash-Scripting Guide]: la '''Bibbia''' dello bash scripting.
* [[Bash scripting | Bash scripting]]: guida base (a cura di debianizzati) sullo scripting con Bash;
* [http://www.tldp.org/LDP/abs/html/ Advanced Bash-Scripting Guide]: guida avanzata dello scripting in Bash.


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:[[Utente:S3v|S3v]]
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[[Categoria:Bash]]
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