Nfs-kernel-server: configurazione lato client: differenze tra le versioni

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A questo punto è necessario modificare con un editor il file <code>auto.master</code>
A questo punto è necessario modificare con un editor il file <code>auto.master</code>


<pre># gedit /etc/auto.master</pre>
<pre># nano /etc/auto.master</pre>


aggiungendo  in coda una riga del tipo <code>/home/nfs  /etc/auto.nfs</code>. Questa riga dice che le risorse remote  specificate nel file <code>/etc/auto.nfs</code>  (naturalmente l'utente è liberissimo di scegliere un altro nome al posto  di ''auto.nfs'', basta essere coerenti nel seguito) andranno montante  all'interno della cartella <code>/home/nfs</code> (che deve  esistere! Autofs non crea il punto di mount). Come già scritto nel caso  statico si sconsiglia di montare le risorse direttamente in cartelle già  esistenti che contengono già altri file/cartelle, come  <code>/home</code> o peggio <code>/</code>. È  possibile definire più tipi di risorse remote inserendo più righe, il  punto è che per ognuna è necessario indicare il punto di mount e il file  contenente le relative istruzioni.
aggiungendo  in coda una riga del tipo <code>/home/nfs  /etc/auto.nfs</code>. Questa riga dice che le risorse remote  specificate nel file <code>/etc/auto.nfs</code>  (naturalmente l'utente è liberissimo di scegliere un altro nome al posto  di ''auto.nfs'', basta essere coerenti nel seguito) andranno montante  all'interno della cartella <code>/home/nfs</code> (che deve  esistere! Autofs non crea il punto di mount). Come già scritto nel caso  statico si sconsiglia di montare le risorse direttamente in cartelle già  esistenti che contengono già altri file/cartelle, come  <code>/home</code> o peggio <code>/</code>. È  possibile definire più tipi di risorse remote inserendo più righe, il  punto è che per ognuna è necessario indicare il punto di mount e il file  contenente le relative istruzioni.
A questo punto per quanto  detto l'utente deve creare il suo file <code>auto.nfs</code>  (o come è stato chiamato) usando il suo editor di testo preferito, ad  esempio:
A questo punto per quanto  detto l'utente deve creare il suo file <code>auto.nfs</code>  (o come è stato chiamato) usando il suo editor di testo preferito, ad  esempio:


<pre># gedit /etc/auto.nfs</pre>
<pre># nano /etc/auto.nfs</pre>


che ovviamente apparirà vuoto essendo appena stato creato dall'utente.
che ovviamente apparirà vuoto essendo appena stato creato dall'utente.
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