Nfs-kernel-server: configurazione lato client: differenze tra le versioni

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(5 versioni intermedie di 2 utenti non mostrate)
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<pre>apt-get install autofs5</pre>
<pre>apt-get install autofs5</pre>


Se  l'utente desidera cambiare le impostazioni di base, come il tempo  trascorso il quale il sistema smonta automaticamente le risorse, può  farlo editando il file  
Se  l'utente desidera cambiare le impostazioni di base, come il tempo  trascorso il quale il sistema smonta automaticamente le risorse, può  farlo editando il file <code>/etc/default/autofs</code>.
<code>/etc/default/autofs</code>.


A questo punto è necessario modificare con un editor il file <code>auto.master</code>
A questo punto è necessario modificare con un editor il file <code>auto.master</code>


<pre># gedit /etc/auto.master</pre>
<pre># nano /etc/auto.master</pre>


aggiungendo  in coda una riga del tipo <code>/home/nfs  /etc/auto.nfs</code>. Questa riga dice che le risorse remote  specificate nel file <code>/etc/auto.nfs</code>  (naturalmente l'utente è liberissimo di scegliere un altro nome al posto  di ''auto.nfs'', basta essere coerenti nel seguito) andranno montante  all'interno della cartella <code>/home/nfs</code> (che deve  esistere! Autofs non crea il punto di mount). Come già scritto nel caso  statico si sconsiglia di montare le risorse direttamente in cartelle già  esistenti che contengono già altri file/cartelle, come  <code>/home</code> o peggio <code>/</code>. È  possibile definire più tipi di risorse remote inserendo più righe, il  punto è che per ognuna è necessario indicare il punto di mount e il file  contenente le relative istruzioni.
aggiungendo  in coda una riga del tipo <code>/home/nfs  /etc/auto.nfs</code>. Questa riga dice che le risorse remote  specificate nel file <code>/etc/auto.nfs</code>  (naturalmente l'utente è liberissimo di scegliere un altro nome al posto  di ''auto.nfs'', basta essere coerenti nel seguito) andranno montante  all'interno della cartella <code>/home/nfs</code> (che deve  esistere! Autofs non crea il punto di mount). Come già scritto nel caso  statico si sconsiglia di montare le risorse direttamente in cartelle già  esistenti che contengono già altri file/cartelle, come  <code>/home</code> o peggio <code>/</code>. È  possibile definire più tipi di risorse remote inserendo più righe, il  punto è che per ognuna è necessario indicare il punto di mount e il file  contenente le relative istruzioni.<br/>
A questo punto per quanto  detto l'utente deve creare il suo file <code>auto.nfs</code>  (o come è stato chiamato) usando il suo editor di testo preferito, ad  esempio:
A questo punto per quanto  detto l'utente deve creare il suo file <code>auto.nfs</code>  (o come è stato chiamato) usando il suo editor di testo preferito, ad  esempio:


<pre># gedit /etc/auto.nfs</pre>
<pre># nano /etc/auto.nfs</pre>


che ovviamente apparirà vuoto essendo appena stato creato dall'utente.
che ovviamente apparirà vuoto essendo appena stato creato dall'utente.
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<pre>
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nome_arbitrario1 -fstype=nfs4,hard,intr indirizzo_server:/cartella1<br/>
nome_arbitrario1 -fstype=nfs4,hard,intr indirizzo_server:/cartella1
nome_arbitrario2 -fstype=nfs4,hard,intr indirizzo_server:/cartella2<br/>
nome_arbitrario2 -fstype=nfs4,hard,intr indirizzo_server:/cartella2
nome_arbitrario3 -fstype=nfs4,hard,intr indirizzo_server:/cartella3<br/>
nome_arbitrario3 -fstype=nfs4,hard,intr indirizzo_server:/cartella3
ecc.
ecc.
</pre>
</pre>
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# ''Key'': in questo esempio è <code>nome_arbitrario</code>, a sottolineare che trattasi di una parola qualsiasi a scelta dell'utente. È il nome della sottocartella di <code>/home/nfs/</code> in cui compariranno le risorse remote. Si badi bene che diversamente da quanto fatto in precedenza, la suddetta cartella viene creata al momento da autofs, quindi l'utente '''NON''' deve creare tale sottocartella in anticipo.
# ''Key'': in questo esempio è <code>nome_arbitrario</code>, a sottolineare che trattasi di una parola qualsiasi a scelta dell'utente. È il nome della sottocartella di <code>/home/nfs/</code> in cui compariranno le risorse remote. Si badi bene che diversamente da quanto fatto in precedenza, la suddetta cartella viene creata al momento da autofs, quindi l'utente '''NON''' deve creare tale sottocartella in anticipo.
# ''Options'': banalmente la sezione delle opzioni, in  questo caso sono tre cioè <code>-fstype=nfs4</code>,  <code>hard</code> e <code>intr</code>. È  naturalmente possibile specificare ulteriori opzioni (si veda il manuale  di  [http://manpages.debian.net/cgi-bin/man.cgi?query=mount&sektion=8&apropos=0&manpath=Debian+6.0+squeeze&locale=  mount]), basta separarle con una virgola.
# ''Options'': banalmente la sezione delle opzioni, in  questo caso sono tre cioè <code>-fstype=nfs4</code>,  <code>hard</code> e <code>intr</code>. È  naturalmente possibile specificare ulteriori opzioni (si veda il manuale  di  [http://manpages.debian.net/cgi-bin/man.cgi?query=mount&sektion=8&apropos=0&manpath=Debian+6.0+squeeze&locale=  mount]), basta separarle con una virgola.
# ''Location'':  definisce il percorso per caricare le risorse remote. In quest'esempio è  <code>indirizzo_server:/</code> (si ricordi che  <code>/</code> non indica la radice del filesystem del server, ma la cartella definita come radice in  <code>/etc/exports</code> sul server, cioè <code>/home</code> restando all'esempio), che come già ripetuto può essere sia un IP che un alias.
# ''Location'':  definisce il percorso per caricare le risorse remote. In quest'esempio è  <code>indirizzo_server:/</code> (si ricordi che  <code>/</code> non indica la radice del filesystem del server, ma la cartella definita come radice in  <code>/etc/exports</code> sul server, cioè <code>/home</code> o <code>/export</code> restando all'esempio), che come già ripetuto può essere sia un IP che un alias.


Prima di  rendere operativo automount assicurarsi di aver smontato eventuali  risorse statiche relative al server per cui abbiamo configurato  ''auto.nfs''. Fatto ciò digitare:
Prima di  rendere operativo automount assicurarsi di aver smontato eventuali  risorse statiche relative al server per cui abbiamo configurato  ''auto.nfs''. Fatto ciò digitare:


<pre># /etc/init.d/autofs reload</pre>
<pre># service autofs restart</pre>


Un modo per testare se le risorse remote vengono montate correttamente è digitare da terminale:
Un modo per testare se le risorse remote vengono montate correttamente è digitare da terminale:
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nautilus /home/nfs/nome_arbitrario
nautilus /home/nfs/nome_arbitrario
</pre>
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[[Categoria:Condivisione_risorse]]
[[Categoria:NFS]]
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