MongoDB: differenze tra le versioni

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Essendo un servizio di rete, contattabile tramite l'infrastruttura TCP/IP, il primo modo per proteggere la nostra installazione di MongoDB è la configurazione di regole firewall tramite iptables che permettano il traffico sulle porte solo per gli indirizzi che si desidera.<br/>
Essendo un servizio di rete, contattabile tramite l'infrastruttura TCP/IP, il primo modo per proteggere la nostra installazione di MongoDB è la configurazione di regole firewall tramite iptables che permettano il traffico sulle porte solo per gli indirizzi che si desidera.<br/>
Lo stesso parametro bind_ip della configurazione di cui si è parlato rappresenta un primo elemento di sicurizzazione in quanto permette di agganciare il server ad un indirizzo specifico.
Lo stesso parametro bind_ip della configurazione di cui si è parlato rappresenta un primo elemento di sicurizzazione in quanto permette di agganciare il server ad un indirizzo specifico.
=== Autenticazione: il Secure Mode ===
Di default, MongoDB non lavora in secure mode ossia non fa uso dell'autenticazione. Ciò comunque in un ambiente di produzione ciò non può bastare ed abilitare l'autenticazione per gli utenti è doveroso.<br/>
Farlo comunque non è oneroso. Sarà sufficiente aggiungere nel file di configurazione /etc/mongodb.conf la seguente riga:
<pre>
auth=true
</pre>
A questo punto si dovrà abilitare degli utenti. Ciò che si deve specificare per ogni accesso è:
* nome utente e password;
* a quale database è consentito l'accesso;
* se l'accesso è in sola lettura o in lettura/scrittura (default).
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