File System: differenze tra le versioni

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È importante sottolineare che ciascun elemento del filesystem può fisicamente risiedere su un differente disco rigido, o perfino risorsa remota, in altre parole un utente ha la possibilità di distribuire qualsiasi directory (di sistema comprese) tra i vari supporti fisici come meglio crede.
È importante sottolineare che ciascun elemento del filesystem può fisicamente risiedere su un differente disco rigido, o perfino risorsa remota, in altre parole un utente ha la possibilità di distribuire qualsiasi directory (di sistema comprese) tra i vari supporti fisici come meglio crede.
= Il file /etc/fstab =
Questo utilissimo  file di configurazione permette di definire quali risorse, locali o remote non fa differenza, montare automaticamente all'avvio del  computer.
Si tratta di un file testuale organizzato su sei colonne:
# Per prima cosa si indica il dispositivo da montare, o attraverso il suo percorso (es.: <code>/dev/sdc</code>) oppure attraverso il suo UUID, un codice alfanumerico che lo identifica univocamente. Tale codice può essere determinato attraverso '''blkid''', la cui sintassi è <pre>blkid /dev/miodevice</pre>
L'utilizzo dello UUID è limitato ai soli dispositivi presenti in <code>/dev/</code>, quindi le risorse di rete possono essere identificate solo attraverso il loro percorso di rete.
# La seconda colonna definisce  il punto di montaggio della risorsa precedentemente specificata, come  sempre deve trattarsi di una directory già esistente e VUOTA.
# In terza posizione si specificano i filesystem (in genere uno solo).
# Quarto si indicano tutte le opzioni relative al filesystem, avendo cura di separare ognuna con una virgola. L'elenco di tale opzioni è lungo, pertanto non si può evitare di fare riferimento al manuale di ''mount''.
# In quinta e sesta colonna possono essere indicati dei valori numerici rispettivamente utili per ''dump'' e ''fsck''. Di norma basta specificare un valore zero per entrambi, se necessario fare riferimento al manuale di ''mount''.
Di seguito alcune righe d'esempio per il suddetto file:
<pre>
UUID=XXXXXXXX-XXXX-XXXX-XXXX-XXXXXXXXXXXX    /home            ext4          defaults,acl              0    2
/dev/scd0                                    /media/cdrom1    udf,iso9660    user,noauto              0    0
//mioserver/miacartella                        /mnt/samba      cifs            _netdev,credentials=/percorso_file/credenziali,uid=1000,gid=1000,file_mode=0777,dir_mode=0775    0  0
mioserver:/                                  /mnt/nfs        nfs          _netdev,auto,hard,intr    0    0
</pre>
{{  Warningbox | '''/etc/fstab''' mal tollera i nomi e i percorsi non  standard, pertanto ove possibile evitare di scegliere nomi dei percorsi  delle risorse contenenti spazi o altri caratteri speciali (tipicamente  per le risorse remote). }}
Qualora  proprio non se ne  potesse fare a meno è possibile indicare i caratteri  speciali in forma  ottale (se tutti o solo alcuni non è dato saperlo); ad  esempio una  cartella di nome '''<code>prova &del  %</code>'''  dovrebbe essere indicata come  '''<code>prova\040\046del\040%</code>'''; si noti che mentre  la "e commerciale" e lo spazio devono essere indicati in forma ottale,  il simbolo "percento" può essere indicato normalmente.<br>
'''NB''': NON è detto che fstab accetti qualsiasi carattere speciale.<br>
A  [http://www.asciitable.com/ quest'indirizzo] è disponibile una tabella  di conversione per i primi 256 caratteri ASCII.


= Linux VS Windows =
= Linux VS Windows =
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