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Wtf (discussione | contributi) |
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<pre> | <pre> | ||
[global] | [global] | ||
allow hosts = 192.168.1.0/24 | allow hosts = 127.0.0.1 192.168.1.0/24 | ||
workgroup = debianizzati | workgroup = debianizzati | ||
server string = server@debianizzati.org | server string = server@debianizzati.org | ||
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netbios aliases = alias1 ... aliasN | netbios aliases = alias1 ... aliasN | ||
include = /etc/samba/smb.conf.%L | include = /etc/samba/smb.conf.%L | ||
passwd program = /bin/passwd %u | |||
pam password change = yes | |||
obey pam restrictions = yes | |||
passwd chat = *Enter\snew\s*\spassword:* %n\n *Retype\snew\s*\spassword:* %n\n *password\supdated\ssuccessfully* . | |||
unix password sync = Yes | |||
</pre> | </pre> | ||
* <code>'''allow hosts'''</code>: range di IP ai quali è permesso l'accesso a tutte le risorse specificate nel seguito del file di configurazione; in questo caso vengono accettati tutti gli indirizzi compresi tra 192.168.1.1 e 192.168.1.254. Si noti che è possibile specificare più indirizzi e/o gruppi di indirizzi semplicemente separandoli con uno spazio, ad esempio <code>allow hosts = 127.0.0.1 192.168.1.0/24</code>. Qualora l'utente non volesse rendere disponibile tutte le risorse agli stessi range di indirizzi allora il parametro <code>allow hosts</code> non dovrebbe essere definito qui, ma in ciascuna delle sezioni dedicate alle singole risorse condivise. Il parametro è sostanzialmente additivo, ovvero il gruppo di indirizzi ammissibile per ogni risorsa è dato dalla somma di quelli specificati in questa sezione e da quelli definiti per la singola risorsa. Questo parametro è del tutto equivalente a <code>hosts allow</code>. | * <code>'''allow hosts'''</code>: range di IP ai quali è permesso l'accesso a tutte le risorse specificate nel seguito del file di configurazione; in questo caso vengono accettati tutti gli indirizzi compresi tra 192.168.1.1 e 192.168.1.254. Si noti che è possibile specificare più indirizzi e/o gruppi di indirizzi semplicemente separandoli con uno spazio, ad esempio <code>allow hosts = 127.0.0.1 192.168.1.0/24</code>. Qualora l'utente non volesse rendere disponibile tutte le risorse agli stessi range di indirizzi allora il parametro <code>allow hosts</code> non dovrebbe essere definito qui, ma in ciascuna delle sezioni dedicate alle singole risorse condivise. Il parametro è sostanzialmente additivo, ovvero il gruppo di indirizzi ammissibile per ogni risorsa è dato dalla somma di quelli specificati in questa sezione e da quelli definiti per la singola risorsa. Questo parametro è del tutto equivalente a <code>hosts allow</code>. | ||
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* <code>'''netbios aliases'''</code>: permette di identificare un server samba attraverso più nomi. Quest'opzione risulta particolarmente utile in congiunzione con il parametro <code>include</code>. | * <code>'''netbios aliases'''</code>: permette di identificare un server samba attraverso più nomi. Quest'opzione risulta particolarmente utile in congiunzione con il parametro <code>include</code>. | ||
* <code>'''include'''</code>: permette di includere nel file di configurazione <code>smb.conf</code> un altro file di configurazione (e quindi le relative impostazioni). Nell'esempio riportato viene importato il file /etc/samba.smb.conf.alias, dove ''alias'' è uno degli alias definiti attraverso il parametro <code>netbios aliases</code> (il carattere %L serve proprio a leggere l'imput dell'utente). Questo artificio è utile in quei casi dove può essere necessario caricare impostazioni parzialmente differenti a seconda del gruppo di utenti che accede al server, basta cioè che ciascuno di questi gruppi acceda al server sfruttando un diverso alias, ad esempio ''commerciale'', ''amministrazione'', ''tecnico'', ecc. | * <code>'''include'''</code>: permette di includere nel file di configurazione <code>smb.conf</code> un altro file di configurazione (e quindi le relative impostazioni). Nell'esempio riportato viene importato il file /etc/samba.smb.conf.alias, dove ''alias'' è uno degli alias definiti attraverso il parametro <code>netbios aliases</code> (il carattere %L serve proprio a leggere l'imput dell'utente). Questo artificio è utile in quei casi dove può essere necessario caricare impostazioni parzialmente differenti a seconda del gruppo di utenti che accede al server, basta cioè che ciascuno di questi gruppi acceda al server sfruttando un diverso alias, ad esempio ''commerciale'', ''amministrazione'', ''tecnico'', ecc. | ||
* <code>'''passwd program'''</code>: questo parametro ha essenzialmente senso se usato in congiunzione con <code>unix password sync = yes</code> poiché definisce che applicativo usare per modificare automaticamente le password unix. | |||
* <code>'''pam password change'''</code>: se impostato su yes il sistema userà PAM invece dell'applicativo definito in <code>passwd program</code> per cambiare automaticamente le password unix (quindi è inutile definire sia <code>passwd program</code> che <code>pam password change = yes</code>). | |||
* <code>'''obey pam restrictions'''</code>: impostare su yes solo nel caso in cui sia anche <code>pam password change = yes</code>. | |||
* <code>'''passwd chat'''</code>: definisce la stringa che samba passerà a linux per cambiare una password unix. Non cambiare il valore indicato a meno di non sapere quel che si sta facendo. Questo parametro può essere omesso se non si è definito <code>passwd program</code> oppure impostato <code>pam password change = yes</code>. | |||
* <code>'''unix passwd sync'''</code>: impostare questo parametro su yes fa si che quando la password di un utente samba viene cambiata anche la password linux è modificata. | |||
====Parametri generici==== | ====Parametri generici==== |
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