Autorità di certificazione locale: differenze tra le versioni

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==Introduzione==
==Introduzione==
L'utilizzazione di una autorità di certificazione locale (''self signed CA'') trova applicazione in tutti quei casi in cui non sia necessario che una root CA esterna firmi i nostri certificati.
L'utilizzazione di una autorità di certificazione locale (''self signed CA'') trova applicazione in tutti quei casi in cui non sia necessario che una root CA esterna firmi i nostri certificati.


Uno scenario tipico è quello in cui si voglia realizzare un sistema di autenticazione web basato su certificati: per autenticarsi i client devono presentare il certificato richiesto.
Uno scenario tipico è quello in cui si voglia realizzare un sistema di autenticazione web basato su certificati: per autenticarsi i client devono presentare il certificato richiesto.


Illustrerò come generare una CA locale, come usarla per creare certificati
Illustrerò come generare una CA locale, come usarla per creare certificati
lato server e lato client, infine mostrerò come revocare un certificato.
lato server e lato client, infine mostrerò come revocare un certificato.


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<pre>apt-get install openssl</pre>
<pre>apt-get install openssl</pre>


Per minimizzare la quantità di informazioni richieste durante la creazione di chiavi e certificati, pu&ograve;
Per minimizzare la quantità di informazioni richieste durante la creazione di chiavi e certificati, può
essere utile modificare il file '''/etc/ssl/openssl.cnf''' per esempio alla seguente sezione:
essere utile modificare il file '''/etc/ssl/openssl.cnf''' per esempio alla seguente sezione:
<pre>
<pre>
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==Generazione di una CA locale==
==Generazione di una CA locale==
Per mezzo di questa autorit&agrave; di certificazione saranno creati tutti gli altri certificati: quello del server e quelli dei client.
Per mezzo di questa autorità di certificazione saranno creati tutti gli altri certificati: quello del server e quelli dei client.


===Creazione della chiave (root CA)===
===Creazione della chiave (root CA)===
Prima del certificato &egrave; necessario creare una chiave. Il seguente comando genera nella directory '''/etc/openssl/private''' la chiave privata '''ca.key''' di 1024 bit criptata con algoritmo ''triple DES'':
Prima del certificato è necessario creare una chiave. Il seguente comando genera nella directory '''/etc/openssl/private''' la chiave privata '''ca.key''' di 1024 bit criptata con algoritmo ''triple DES'':
<pre># openssl genrsa -des3 -out private/ca.key 1024
<pre># openssl genrsa -des3 -out private/ca.key 1024
Enter pass phrase for private/ca.key:
Enter pass phrase for private/ca.key:
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</pre>
</pre>


La chiave sar&agrave; generata dopo aver immesso la ''pass phrase''.
La chiave sarà generata dopo aver immesso la ''pass phrase''.


{{ warningbox | vista l'importanza della chiave privata a livello sicurezza, dare gli opportuni permessi alla directory '''/etc/openssl/private''' e a '''ca.key'''. }}
{{ warningbox | vista l'importanza della chiave privata a livello sicurezza, dare gli opportuni permessi alla directory '''/etc/openssl/private''' e a '''ca.key'''. }}
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Prima di procedere assicurarsi che '''/etc/ssl/index.txt''' sia vuoto e che '''/etc/ssl/serial''' contenga il valore 01.
Prima di procedere assicurarsi che '''/etc/ssl/index.txt''' sia vuoto e che '''/etc/ssl/serial''' contenga il valore 01.


Utilizziamo la chiave creata nella sezione [[#Creazione della chiave (root CA)|Creazione della chiave (root CA)]], per generare un certificato root CA '''ca.crt''' con validit&agrave; di un anno:
Utilizziamo la chiave creata nella sezione [[#Creazione della chiave (root CA)|Creazione della chiave (root CA)]], per generare un certificato root CA '''ca.crt''' con validità di un anno:
<pre># openssl req -config /etc/ssl/openssl.cnf -new -x509 -key private/ca.key -out ca.crt -days 365
<pre># openssl req -config /etc/ssl/openssl.cnf -new -x509 -key private/ca.key -out ca.crt -days 365
Enter pass phrase for private/ca.key:</pre>
Enter pass phrase for private/ca.key:</pre>


Il certificato appena creato sar&agrave; utilizzato esclusivamente per firmare tutti gli altri certificati generati in seguito.
Il certificato appena creato sarà utilizzato esclusivamente per firmare tutti gli altri certificati generati in seguito.


Affinch&eacute; i browser possano riconoscere come valida la ''root CA'' appena creata, gli utenti finali dovranno installare il certificato '''ca.crt''' nei loro browser. Riferirsi alla sezione [[#Certificato lato client | Certificazione lato client]] per ottenere maggiorni informazioni.
Affinché i browser possano riconoscere come valida la ''root CA'' appena creata, gli utenti finali dovranno installare il certificato '''ca.crt''' nei loro browser. Riferirsi alla sezione [[#Certificato lato client | Certificazione lato client]] per ottenere maggiori informazioni.


Aggiungendo l'opzione '''-batch''' al precedente comando potremmo automatizzare l'operazione utilizzando i valori predefiniti impostati nel file '''/etc/ssl/openssl.cnf'''. Utile quando il comando &egrave; utilizzato in uno script.
Aggiungendo l'opzione '''-batch''' al precedente comando potremmo automatizzare l'operazione utilizzando i valori predefiniti impostati nel file '''/etc/ssl/openssl.cnf'''. Utile quando il comando è utilizzato in uno script.


==Certificato lato server==
==Certificato lato server==
Questo &egrave; il certificato che il server utilizza per cifrare i dati scambiati con i vari client. Un tipico esempio è un server ''https''.
Questo è il certificato che il server utilizza per cifrare i dati scambiati con i vari client. Un tipico esempio è un server ''https''.


====Creazione della chiave (server)====
====Creazione della chiave (server)====
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Verifying - Enter pass phrase for private/server.key:</pre>
Verifying - Enter pass phrase for private/server.key:</pre>


&Egrave; molto probabile che la chiave generata sia poi utilizzata insieme al relativo certificato nella configurazione di ''apache''; in tal caso ''apache'' attender&agrave; ad ogni avvio che venga inserita la ''pass phrase'' relativa alla chiave utilizzata. Vista la scomodit&agrave; di tale soluzione, si pu&ograve; togliere la ''pass phrase'' dalla chiave:
È molto probabile che la chiave generata sia poi utilizzata insieme al relativo certificato nella configurazione di ''apache''; in tal caso ''apache'' attenderà ad ogni avvio che venga inserita la ''pass phrase'' relativa alla chiave utilizzata. Vista la scomodità di tale soluzione, si può togliere la ''pass phrase'' dalla chiave:
<pre># openssl rsa -in private/server.key -out private/server.key.unsecure
<pre># openssl rsa -in private/server.key -out private/server.key.unsecure
Enter pass phrase for private/server.key:
Enter pass phrase for private/server.key:
writing RSA key</pre>
writing RSA key</pre>


{{ Warningbox | la chiave priva di ''pass phrase'' non &egrave; protetta, quindi assicurarsi che abbia i permessi opportuni.}}
{{ Warningbox | la chiave priva di ''pass phrase'' non è protetta, quindi assicurarsi che abbia i permessi opportuni.}}


===Generazione di una Certificate Signing Request (CSR)===
===Generazione di una Certificate Signing Request (CSR)===
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Enter pass phrase for private/server.key:</pre>
Enter pass phrase for private/server.key:</pre>


Impartito il comando, &egrave; richiesta in input una serie di informazioni tra cui la pi&ugrave; importante &egrave; quella relativa all'opzione ''commonName'' in cui va specificato l'''FQDN'' del server che utilizzer&agrave; il certificato, al fine di evitare problemi di "fiducia" coi client.
Impartito il comando, è richiesta in input una serie di informazioni tra cui la più importante è quella relativa all'opzione ''commonName'' in cui va specificato l'''FQDN'' del server che utilizzerà il certificato, al fine di evitare problemi di "fiducia" coi client.


===Firma della CSR===
===Firma della CSR===
Quando disponiamo di una ''CSR'' &egrave; necessario spedirla alla ''CA'' scelta affinch&eacute; la firmi, tuttavia se abbiamo provveduto, come spiegato nella sezione [[#Generazione di una CA locale|Generazione di una CA locale]], alla creazione di una nostra ''CA'' , possiamo firmare noi la ''CSR'' ottenuta alla sezione [[#Generazione di una Certificate Signing Request (CSR)|Generazione di una Certificate Signing Request]]:
Quando disponiamo di una ''CSR'' è necessario spedirla alla ''CA'' scelta affinché la firmi, tuttavia se abbiamo provveduto, come spiegato nella sezione [[#Generazione di una CA locale|Generazione di una CA locale]], alla creazione di una nostra ''CA'' , possiamo firmare noi la ''CSR'' ottenuta alla sezione [[#Generazione di una Certificate Signing Request (CSR)|Generazione di una Certificate Signing Request]]:
<pre>
<pre>
# openssl ca -config /etc/ssl/openssl.cnf -policy policy_anything -keyfile private/ca.key \  
# openssl ca -config /etc/ssl/openssl.cnf -policy policy_anything -keyfile private/ca.key \  
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Enter pass phrase for private/ca.key:</pre>
Enter pass phrase for private/ca.key:</pre>


Il risultato del precedente comando &egrave; il file '''/etc/ssl/certs/server.crt''', l'aggiornamento di '''/etc/ssl/index.txt''' e di '''/etc/ssl/serial'''. A questo punto il file '''server.csr''' non &egrave; pi&ugrave; necessario.
Il risultato del precedente comando è il file '''/etc/ssl/certs/server.crt''', l'aggiornamento di '''/etc/ssl/index.txt''' e di '''/etc/ssl/serial'''. A questo punto il file '''server.csr''' non è più necessario.
Il risultato dell'operazione &egrave; il certificato per mezzo del quale il server https cifrer&agrave; i dati scambiati con i client.
Il risultato dell'operazione è il certificato per mezzo del quale il server https cifrerà i dati scambiati con i client.


==Configurazione Web Server==
==Configurazione Web Server==
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; SSLVerifyDepth: nel nostro caso va impostata a 1 in quanto ci fidiamo solo di certificati firmati dalla nostra CA locale.
; SSLVerifyDepth: nel nostro caso va impostata a 1 in quanto ci fidiamo solo di certificati firmati dalla nostra CA locale.
Esempio: <tt>SSLVerifyDepth 1</tt>
Esempio: <tt>SSLVerifyDepth 1</tt>
;SSLUseCRL: i certificati client sono controllati basandosi sull'appropriata ''CRL''. La ''CRL'' deve essere in formato ''PEM''. &Egrave; necessario un link simbolico alla ''CRL'' posto all'interno del percorso indicato dalla direttiva '''SSLCACerificatePath'''. Non prende argomenti. Il percorso della ''CRL'' e' specificato da '''SSLCACertificatePath.''' I link simbolici alle ''CRL'' hanno la forma <tt><hash>.r<number>, dove <hash></tt> &egrave; l'hash del file contenente la ''CRL''. La sezione [[#Apache e CRL | Apache e CRL]] spiega come creare link simbolici di tale tipo.
;SSLUseCRL: i certificati client sono controllati basandosi sull'appropriata ''CRL''. La ''CRL'' deve essere in formato ''PEM''. è necessario un link simbolico alla ''CRL'' posto all'interno del percorso indicato dalla direttiva '''SSLCACerificatePath'''. Non prende argomenti. Il percorso della ''CRL'' è specificato da '''SSLCACertificatePath.''' I link simbolici alle ''CRL'' hanno la forma <tt><hash>.r<number>, dove <hash></tt> è l'hash del file contenente la ''CRL''. La sezione [[#Apache e CRL | Apache e CRL]] spiega come creare link simbolici di tale tipo.
Esempio: <tt>SSLUseCRL</tt>
Esempio: <tt>SSLUseCRL</tt>
; SSLOnRevocationSetEnv: se il client presenta un certificato revocato, la sessione SSL &egrave; stabilita e la variabile indicata &egrave; impostata. L'idea &egrave; di gestire con uno script questo tipo d'errore. Per la descrizione delle altre direttive del tipo ''SSLOn*SetEnv'' riferisi alla documentazione di ''apache''.
; SSLOnRevocationSetEnv: se il client presenta un certificato revocato, la sessione SSL è stabilita e la variabile indicata è impostata. L'idea è di gestire con uno script questo tipo d'errore. Per la descrizione delle altre direttive del tipo ''SSLOn*SetEnv'' riferirsi alla documentazione di ''apache''.
Esempio: <tt>SSLOnRevocationSetEnv SSL_REVOKED</tt>
Esempio: <tt>SSLOnRevocationSetEnv SSL_REVOKED</tt>


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Questa sezione tratta della configurazione di ''apache-ssl'' per l'uso di ''CRL''. Riferirsi a [[#Revoca di un certificato | Revoca di un certificato]] e in particolare a [[#Creazione e aggiornamento di una CRL | Creazione e aggiornamento di una CRL]].
Questa sezione tratta della configurazione di ''apache-ssl'' per l'uso di ''CRL''. Riferirsi a [[#Revoca di un certificato | Revoca di un certificato]] e in particolare a [[#Creazione e aggiornamento di una CRL | Creazione e aggiornamento di una CRL]].


Affinch&eacute; ''apache-ssl'' sia informato sulla validit&agrave; dei certificati, &egrave; necessario l'utilizzo delle direttive '''SSLCACertificatePath''' e '''SSLUseCRL'''. La prima indica il percorso in cui cercare la ''CRL'', la seconda istruisce il demone a fare uso della ''CRL''.
Affinché ''apache-ssl'' sia informato sulla validità dei certificati, è necessario l'utilizzo delle direttive '''SSLCACertificatePath''' e '''SSLUseCRL'''. La prima indica il percorso in cui cercare la ''CRL'', la seconda istruisce il demone a fare uso della ''CRL''.


La ''CRL'' deve essere puntata da un link simbolico della forma <tt><hash>.r<number></tt> presente all'interno del percorso indicato dalla direttiva '''SSLCACertificatePath''' (p.e. '''/etc/ssl'''):
La ''CRL'' deve essere puntata da un link simbolico della forma <tt><hash>.r<number></tt> presente all'interno del percorso indicato dalla direttiva '''SSLCACertificatePath''' (p.e. '''/etc/ssl'''):
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Tutte le direttive elencate nella sezione [[#Direttive apache-ssl|Direttive apache-ssl]] possono essere utilizzate nei contesti ''server config'' e ''virtual host''.
Tutte le direttive elencate nella sezione [[#Direttive apache-ssl|Direttive apache-ssl]] possono essere utilizzate nei contesti ''server config'' e ''virtual host''.


La prima conseguenza &egrave; che si possono specificare ''CA'', ''CRL'' e certificati distinti per ogni singolo host virtuale.
La prima conseguenza è che si possono specificare ''CA'', ''CRL'' e certificati distinti per ogni singolo host virtuale.
La seconda conseguenza &egrave; che si pu&ograve; creare confusione tra le direttive nei contesti ''server config'' e ''virtual host''. Si consideri una configurazione del tipo seguente:
La seconda conseguenza è che si può creare confusione tra le direttive nei contesti ''server config'' e ''virtual host''. Si consideri una configurazione del tipo seguente:
<pre>
<pre>
[...]
[...]
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</VirtualHost>
</VirtualHost>
</pre>
</pre>
Quando è revocato un certificato client relativo al virtual host <tt>x.y.z.w</tt>, il risultato potrebbe non corrispondere a quanto voluto. Se si visitasse l'URL <tt>https://x.y.z.w</tt> con il browser in cui è installato il certificato revocato , si noterebbe che l'accesso non verrebbe impedito. Questo accade perch&eacute; '''SSLOnRevocationSetEnv SSL_REVOKED''' non nega l'accesso ai certificati revocati, ma imposta la variabile '''SSL_REVOKED''' a "YES" e la direttiva posta nel contesto ''server config'' ha valore anche per gli host virtuali.
Quando è revocato un certificato client relativo al virtual host <tt>x.y.z.w</tt>, il risultato potrebbe non corrispondere a quanto voluto. Se si visitasse l'URL <tt>https://x.y.z.w</tt> con il browser in cui è installato il certificato revocato , si noterebbe che l'accesso non verrebbe impedito. Questo accade perché '''SSLOnRevocationSetEnv SSL_REVOKED''' non nega l'accesso ai certificati revocati, ma imposta la variabile '''SSL_REVOKED''' a "YES" e la direttiva posta nel contesto ''server config'' ha valore anche per gli host virtuali.
La soluzione è quella di commentare la direttiva nel contesto ''server config'' e attivarla, se serve, per ogni singolo host virtuale.
La soluzione è quella di commentare la direttiva nel contesto ''server config'' e attivarla, se serve, per ogni singolo host virtuale.


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===Creazione chiave (client)===
===Creazione chiave (client)===
Prima di tutto generiamo la chiave. La ''pass phrase'' utilizzata servir&agrave; all'utente finale per autenticarsi nelle zone protette del server web.
Prima di tutto generiamo la chiave. La ''pass phrase'' utilizzata servirà all'utente finale per autenticarsi nelle zone protette del server web.
<pre>
<pre>
# openssl genrsa -des3 -out private/client1.key 1024
# openssl genrsa -des3 -out private/client1.key 1024
Riga 168: Riga 168:
</pre>
</pre>


a questo punto il file '''client1.csr''' non e' più necessario. Infine '''client1.crt''' e '''client1.key''' vanno messi in un unico file:
a questo punto il file '''client1.csr''' non è più necessario. Infine '''client1.crt''' e '''client1.key''' vanno messi in un unico file:
<pre>
<pre>
# cat private/client1.key > private/client1.pem
# cat private/client1.key > private/client1.pem
Riga 182: Riga 182:
</pre>
</pre>


Ovviamente la pass phrase per '''/etc/ssl/private/client1.pem''' &egrave; la stessa di '''/etc/ssl/private/client1.key'''. La ''Export Password'' viene richiesta al momento dell'importazione del file ''PKCS'' nel client browser.
Ovviamente la pass phrase per '''/etc/ssl/private/client1.pem''' è la stessa di '''/etc/ssl/private/client1.key'''. La ''Export Password'' viene richiesta al momento dell'importazione del file ''PKCS'' nel client browser.


===Importazione dei certificati===
===Importazione dei certificati===
I certificati da importare nel browser secondo quanto fin qui descritto sono:
I certificati da importare nel browser secondo quanto fin qui descritto sono:
# '''ca.crt''' - certificato della ''CA'' locale, da importare nella sezione "Autorit&agrave;". Serve per dare "fiducia" al sito web della LAN.
# '''ca.crt''' - certificato della ''CA'' locale, da importare nella sezione "Autorità". Serve per dare "fiducia" al sito web della LAN.
# '''client1.p12''' - certificato dell'utente finale da importare nel browser.
# '''client1.p12''' - certificato dell'utente finale da importare nel browser.


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===Creazione e aggiornamento di una CRL===
===Creazione e aggiornamento di una CRL===
Per conoscere quali certificati sono stati revocati, &egrave; necessario generare una ''CRL'' (''Certificate Revocation List''). Una ''CRL'' &egrave; una lista che dichiara quali certificati sono stati revocati e la motivazione della revoca.
Per conoscere quali certificati sono stati revocati, è necessario generare una ''CRL'' (''Certificate Revocation List''). Una ''CRL'' è una lista che dichiara quali certificati sono stati revocati e la motivazione della revoca.
<pre># openssl ca -config openssl.cnf -gencrl -out crl/crl.pem</pre>
<pre># openssl ca -config openssl.cnf -gencrl -out crl/crl.pem</pre>
Il comando precedente crea una ''CRL'' in base alle informazioni contenute in '''/etc/ssl/index.txt''' e deve essere impartito ogni volta che uno o pi&ugrave; certificati sono revocati.
Il comando precedente crea una ''CRL'' in base alle informazioni contenute in '''/etc/ssl/index.txt''' e deve essere impartito ogni volta che uno o più certificati sono revocati.


Dopo aver aggiornato una ''CRL'', &egrave; sempre necessario riavviare ''apache-ssl'' per rendere effettivi i cambiamenti.
Dopo aver aggiornato una ''CRL'', è sempre necessario riavviare ''apache-ssl'' per rendere effettivi i cambiamenti.


Per la configurazione di ''apache-ssl'' relativa all'uso delle ''CRL'' vedere la sezione [[#Configurazione Web Server|Configurazione Web Server]].
Per la configurazione di ''apache-ssl'' relativa all'uso delle ''CRL'' vedere la sezione [[#Configurazione Web Server|Configurazione Web Server]].
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