Gestire gli HD: stato di salute, badblocks e ripristino dati: differenze tra le versioni

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che attivano il monitoraggio di tutti (<tt>-a</tt>) i parametri, abilitano l'''automatic online data collection'' (<tt>-o on</tt>), inviano una mail a root (<tt>-m root</tt>) in caso di errori e abilitano il salvataggio degli attributi (<tt>-S on</tt>) in modo che le informazioni di log di SMART vengano memorizzare nella FLASH del disco e siano disponibili anche dopo il riavvio.
che attivano il monitoraggio di tutti (<tt>-a</tt>) i parametri, abilitano l'''automatic online data collection'' (<tt>-o on</tt>), inviano una mail a root (<tt>-m root</tt>) in caso di errori e abilitano il salvataggio degli attributi (<tt>-S on</tt>) in modo che le informazioni di log di SMART vengano memorizzare nella FLASH del disco e siano disponibili anche dopo il riavvio.
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Nel caso si stesse usando un server HP Proliant con controller RAID E200i è possibile monitorare lo stato dei dischi inserendo in <tt>/etc/smartd.conf</tt> le seguenti linee:
<pre>
/dev/cciss/c0d0 -f -M daily -m yourmail@somehost.com -d cciss,0 -a -s L/../../7/04
/dev/cciss/c0d0 -f -M daily -m yourmail@somehost.com -d cciss,1 -a -s L/../../7/04
</pre>
dove:
* <tt>/dev/cciss/c0d0</tt> indica l'unità RAID logica creata dal controller
* <tt>-d cciss,0</tt> indica il primo disco fisico del set RAID
* <tt>-d cciss,1</tt> indica il secondo disco fisico del set RAID


== Verifica di settori corrotti ==
== Verifica di settori corrotti ==

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