Integrit: file verification system: differenze tra le versioni

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=Introduzione=
__TOC__
Il Wiimote e' un controller prodotto dalla Nintendo usato come controller per la console Wii.
E' possibile utilizzarlo per controllare numerose applicazioni nell'ambiente Linux, questa guida e una descrizione pratica del suo utilizzo e
di come sfruttare la libreria [http://abstrakraft.org/cwiid/ Cwiid ] per il suo uso all'interno di una applicazione in C o C++.


=Installazione=
Scaricare [da Internet, NdT], compilare, aggiornare e mantenere i sorgenti del kernel Linux comporta diversi passi, come questo libro illustra. Essendo per natura creature pigre, gli sviluppatori hanno creato alcuni programmi a supporto di queste attivit� di routine. Descriviamo alcuni di tali utili strumenti e le nozioni di base sul loro utilizzo.
Ci sono varie librerie a disposizione, il sito di riferimento e' sicuramente http://www.wiili.org/, per questa mini-guida si utilizzera'
la libreria Cwiid che e' la piu' completa e testata.


==Configurazione del sistema==
Lo sviluppo del kernel Linux differisce per molti aspetti dal tradizionale processo di sviluppo software. A uno sviluppatore del kernel sono richieste alcune attivit� peculiari:
Per poter utilizzare il Wiimote sotto Linux e' necessario che sia attivo il modulo del kernel relativo al usbhid, in Ubuntu digitare
modprobe usbhid


altrimenti [[Debian Kernel Howto |Ricompilare il kernel]] e attivarne il modulo.
* Applicare le modifiche ad un "bersaglio mobile" quale � il kernel, a causa della rapida pianificazione delle versioni di sviluppo.
* Risolvere i conflitti derivanti dalla fusione del proprio lavoro con quello dagli altri sviluppatori.
* Esportare i suoi cambiamenti in un formato che permetta agli altri sviluppatori di incorporarli facilmente nel proprio lavoro.


==Pacchetti necessari==
==patch e diff==
Installare i seguenti pacchetti con il nostro amato apt-get:
Questa sezione � basata su un articolo pubblicato originariamento su ''Linux Journal''.
apt-get install autoconf awk bison flex bluez-utils bluez-hcidump
apt-get install hcitool autotools-dev libbluetooth2-dev libgtk2.0-dev flex bison libcwiid1 libcwiid1-dev


Ora lanciamo hcitool scan premendo contemporaneamente i tasti 1 e 2
Una delle modalit� pi� comuni per lavorare con il kernel � quella di usare i programmi ''patch'' e ''diff''. Per usare questi strumenti, sono necessarie due differenti directory: una "pulita" (clean) e una "di lavoro" (indicata con ''dirty'' in seguito). La directory clean contiene la versione originale del kernel, mentre quella dirty contiene le modifiche apportate dal programmatore alla stessa release.
Utilizzando ''patch'' e ''diff'' � possibile estrarre i cambiamenti apportati sul sorgente e portarli nella nuova release del kernel.
 
Per esempio, creiamo due directory contenenti l'ultima versione del kernel come descritto nel Capitolo 3.
 
<pre>
$ tar -zxf linux-2.6.19.tar.gz
$ mv linux-2.6.19 linux-2.6.19-dirty
$ tar -zxf linux-2.6.19.tar.gz
$ ls
linux-2.6.19/
linux-2.6.19-dirty/
</pre>
 
Ora � possibile apportare tutte le modifiche desiderate al sorgente presente nella directory dirty, lasciando inalterata quella clean. Dopo aver apportato le modifiche, si potr� creare una patch da inviare agli altri sviluppatori tramite i seguenti comandi:
 
<pre>
$ diff -Naur -X linux-2.6.19/Documentation/dontdiff linux-2.6.19/ \
linux-2.6.19-dirty/ > my_patch
</pre>
 
Questo comando creer� un file dal nome ''my_patch'' che conterr� tutti i cambiamenti apportati al sorgente del kernel rispetto alla versione pulita presente nella directory clean. Tale file potr� essere distribuito o inviato ad agli altri sviluppatori via email.
 
 
===Nuove versioni del kernel===
Al rilascio di una nuova versione del kernel, se si desidera portare i cambiamenti su questa nuova versione � necessario applicare la patch ad una versione ''pulita'' del kernel.
Questo pu� essere fatto seguendo questi passi:
* Creare la patch, come illustrato nell'esempio precedente.
* Utilizzare la patch ufficiale dal sito ''kernel.org'' e aggiornare la vecchia versione alla nuova release:
 
<pre>
$ cd linux-2.6.19
$ patch -p1 < ../patch-2.6.20
$ cd ..
$ mv linux-2.6.19 linux-2.6.20
</pre>
 
* Aggiornare la directory di lavoro rimuovendo la propria patch e, in seguito, applicando il nuovo aggiornamento:
<pre>
$ cd linux-2.6.19-dirty
$ patch -p1 -R < ../my_patch
$ patch -p1 < ../patch-2.6.20
$ cd ..
$ mv linux-2.4.19-dirty linux-2.6.20-dirty
</pre>
 
* Provare ad applicare la propria patch al nuovo aggiornamento:
<pre>
$ cd linux-2.6.20-dirty
$ patch -p1 < ../my_patch
</pre>
 
Se l'applicazione della patch provoca dei problemi, � necessario risolvere i conflitti creati (il comando ''patch'' informer� circa questi conflitti creando i file ''.rej'' e ''.orig'' per l'analisi e la correzioni da parte dello sviluppatore).
Questo processo di ''fusione'' (''merge'') pu� rappresentare la parte pi� difficile dell'intero processo se sono stati apportati cambiamenti a porzioni di codice che sono state modificate anche da altri.
 
Per applicare correttamente questo processo di sviluppo, consiglio vivamente di utilizzare l'eccellente insieme di programmi ''patchutils'' (reperibile qui: ''http://cyberelk.net/tim/patchutils''). Questi programmi permettono di manipolare le patch facilmente e hanno risparmiato agli sviluppatori molte ore di tedioso lavoro.
 
 
== Gestire le proprie patch con quilt ==
 
I programmi ''patch'' e ''diff'' risultano essere molto utili e funzionali per lo sviluppo del kernel. Ma dopo un certo periodo di utilizzo, molti si stancano di questo modo si procedere nello sviluppo e cercano altra strade che non coinvolgano le noiose attivit� di pacthing e merging. Fortunatamente, alcuni sviluppatori del kernel hanno realizzato un programma chiamato ''quilt'' che gestisce il processo di manipolazione delle patch in modo molto pi� semplice.
 
L'idea alla base di ''quilt'' discende da un insieme di script di Andrew Morton, realizzati originariamente per gestire il codice del sottosistema di gestione della memoria e, in seguito, utilizzati per l'intero kernel. I suoi script erano legati molto strettamente al processo di sviluppo, ma l'idea sottostante era molto potente.
Andreas Gruenbacher ha quindi ripreso questa idea creando ''quilt''.
 
L'idea principale sottostante ''quilt'' � di lavorare con una versione ''pulita'' del kernel alla quale aggiungere un insieme di patch. E&grave; possibile inserire e togliere diverse patch dal sorgente e mantenere una lista delle patch in modo molto semplice.
 
1. Per iniziare, creiamo una directory contenente il sorgente del kernel:
<pre>
$ tar -zxf linux-2.6.19.tar.gz
$ ls
linux-2.6.19/
</pre>
 
2. Spostiamoci in tale directory:
<pre>
$ cd linux-2.6.19
</pre>
 
3. Creiamo una directory ''patches'' che conterr� tutte le nostre patch:
<pre>
$ mkdir patches
</pre>
 
4. Tramite ''quilt'' creiamo una nuova patch chiamata ''patch1'':
<pre>
$ quilt new patch1
Patch patches/patch1 is now on top
</pre>
 
5. ''quilt'' necessita di sapere quali file saranno modificati da questa patch. Per fare questo, utilizziamo il comando ''add'':
<pre>
$ quilt add Makefile
File Makefile added to patch patches/patch1
</pre>
 
6. Apriamo il file ''Makefile'' e modifichiamo la linea EXTRAVERSION, salvando poi il file. Alla fine, aggiorniamo la patch tramite ''quilt'':
 
<pre>
$ quilt refresh
Refreshed patch patches/patch1
</pre>
 
Il file ''patches/patch1'' conterr� una patch con tutti i cambiamenti appena fatti:
<pre>
$ cat patches/patch1
Index: linux-2.6.19/Makefile
===================================================================
--- linux-2.6.19.orig/Makefile
+++ linux-2.6.19/Makefile
@@ -1,7 +1,7 @@
VERSION = 2
PATCHLEVEL = 6
SUBLEVEL = 19
-EXTRAVERSION =
+EXTRAVERSION = -dirty
NAME=Crazed Snow-Weasel
# *DOCUMENTATION*
</pre>
 
Ora � possibile continuare a lavorare su una patch, o crearne una nuova in testa a quella attuale.
Ad esempio, se sono state create tre diverse patch ''patch1'', ''patch2'' e ''patch3'', esse saranno applicate una sopra l'altra.
Per vedere la lista delle patch attualmente applicate:
<pre>
$ quilt series -v
+ patches/patch1
+ patches/patch2
= patches/patch3
</pre>
 
Il risultato del comando mostra che tutte e tre le patch sono state applicate e che quella corrente � la ''patch3''.
Al rilascio di una nuova versione del kernel, se si vuole portare i cambiamenti effettuati sulla versione precedente anche sulla nuova versione, � possibile utilizzare ''quilt'' secondo i seguenti passi:
 
1. Togliere le patch attualmente applicate al sorgente
<pre>
$ quilt pop -a
Removing patch patches/patch3
Restoring drivers/usb/Makefile
Removing patch patches/patch2
Restoring drivers/Makefile
Removing patch patches/patch1
Restoring Makefile
No patches applied
</pre>
 
2. Utilizzando la patch ufficiale da ''kernel.org'' aggiornare la vecchia versione del kernel:
<pre>
$ patch -p1 < ../patch-2.6.20
$ cd ..
$ mv linux-2.6.19 linux-2.6.20
</pre>
   
   
j3no@kropotkin:~$ hcitool  scan
3. A questo punto, tramite ''quitl'' applicare nuovamente le patch sul nuovo sorgente:
Scanning ...
<pre>
        00:19:1D:6B:3D:A3      Nintendo RVL-CNT-01
$ quilt push
Applying patch patches/patch1
patching file Makefile
Hunk #1 FAILED at 1.
1 out of 1 hunk FAILED -- rejects in file Makefile
Patch patches/patch1 does not apply (enforce with -f)
</pre>
 
4. Come risultato, le patch non si applicano immediatamente senza problemi. E&grave; possibile forzare l'applicazione della patch e poi procedere alle correzioni necessarie:
<pre>
$ quilt push -f
Applying patch patches/patch1
patching file Makefile
Hunk #1 FAILED at 1.
1 out of 1 hunk FAILED -- saving rejects to file Makefile.rej
Applied patch patches/patch1 (forced; needs refresh)
$ vim Makefile.rej Makefile
</pre>
 
5. Dopo aver applicato manualmente la patch, aggiornare la patch:
<pre>
$ quilt refresh
Refreshed patch patches/patch1
</pre>
 
6. Procedere all'applicazione delle altre patch:
<pre>
$ quilt push
Applying patch patches/patch2
patching file drivers/Makefile
Now at patch patches/patch2
$ quilt push
Applying patch patches/patch3
patching file drivers/usb/Makefile
Now at patch patches/patch3
</pre>
 
 
''quilt'' ha anche delle opzioni che permettono di inviare automaticamente le nuove patch ad un gruppo di persone o a una mailing list, di eliminare specifiche patch all'interno della serie, di ricercare una specifica patch all'interno della serie e molte altre utili opzioni.
 
''quilt'' � vivamente consigliato per qualsiasi attivit� di sviluppo del kernel, anche per tenere traccia di poche patch, invece di usare i pi� ostici ''diff'' e ''patch''. E&grave; decisamente pi� semplice e consente di risparmiare parecchio tempo e sforzi.
 
Come nota personale, non raccomander� mai abbastanza l'utilizzo di questo strumento, poich� lo utilizzo tutti i giorni per gestire centinaia di patch in diversi rami di sviluppo.
Esso � anche usato da numerose distribuzioni Linux per gestire il proprio kernel e pu� contare su una comunit� di sviluppo entusiasta e reattiva.
 
== git ==
 
''git'' � uno strumento di controllo del codice sorgente originariamente scritto da Linus Torvalds quando stava cercando un nuovo sistema di gestione del codice per il kernel di Linux.
 
&Egrave; un sistema distribuito che differisce dai sistemi tradizionali di gestione del codice (come ad esempio CVS) nel fatto che non � necessario essere connessi al server per effettuare un commit sul deposito.
 
''git'' � uno dei pi� potenti, flessibili e veloci sistemi di gestione del codice sorgente attualmente disponibili, e ha alle spalle un team di sviluppo molto attivo.
La pagina principale di ''git'' � ''http://git.or.cz/''.
Si consiglia ad ogni nuovo utente di seguire le guide pubblicate al fine di familiarizzare con la modalit� di funzionamento di git, in modo da poterlo utilizzare correttamente.
 
Il kernel di Linux � sviluppato utilizzando ''git'', e le ultime versioni possono essere trovate all'indirizzo ''http://www.kernel.org/git/'' insieme ad una vasta lista di altri depositi git.
 
Non � necessario utilizzare ''git'' per sviluppare il kernel di Linux, ma � molto utile per tenere traccia dei bug rilevati.
Se doveste segnalare un bug agli sviluppatori del kernel, essi potranno richiedevi di utilizzare ''git bisect'' al fine di identificare l'esatta modifica che ha causato il bug. In questo caso, potete seguire le indicazioni sulla documentazione di ''git'' per capire come procedere.
 
== ketchup ==
 
''ketchup'' � uno strumento molto comodo utilizzato per aggiornare una versione del kernel o per passare da una versione all'altra del codice sorgente.
 
Esso offre la possibilit� di:
* Trovare l'ultima versione del kernel, scaricarla e decomprimerla.
* Aggiornare una versione attualmente installata del codice sorgente del kernel, applicando le patch necessarie.
* Gestire i diversi rami di sviluppo del kernel, incluse le versioni -mm e -stable
* Scaricare qualsiasi patch o archivio tar necessario per l'aggiornamento, se non gi� presenti sulla macchina locale.
* Controllare la firma GPG dell'archivio e delle patch per verificarne l'integrit�.
 
''ketchup'' si trova all'indirizzo ''http://www.selenic.com/ketchup/'' insieme a molta documentazione presente nel wiki ''http://www.selenic.com/ketchup/wiki/''.
 
Di seguito un esempio che illustra quanto sia semplice utilizzare ''ketchup'' per fare scaricare una specifica versione del kernel e '''per passare ad un'altra versione''' con un numero minimo di comandi.'''VERIFICARE LA TRADUZIONE DELLA PARTE IN GRASSETTO [...and then have it switch the directory to another kernel version...]'''
 
Per scaricare il sorgente del kernel 2.6.16.24 in una directory, e rinominare la directory perch� abbia lo stesso nome della versione del kernel, utilizzare il seguente comando:
 
<pre>
$ mkdir foo
$ cd foo
$ ketchup -r 2.6.16.24
None -> 2.6.16.24
Unpacking linux-2.6.17.tar.bz2
Applying patch-2.6.17.bz2 -R
Applying patch-2.6.16.24.bz2
Current directory renamed to /home/gregkh/linux/linux-2.6.16.24
</pre>
 
Ora, per aggiornare il sorgente affinch� contenga l'ultimo rilascio stabile, digitare:
<pre>
$ ketchup -r 2.6
2.6.16.24 -> 2.6.17.11
Applying patch-2.6.16.24.bz2 -R
Applying patch-2.6.17.bz2
Downloading patch-2.6.17.11.bz2
--22:21:14-- http://www.kernel.org/pub/linux/kernel/v2.6/patch-2.6.17.11.bz2
=> `/home/greg/.ketchup/patch-2.6.17.11.bz2.partial'
Resolving www.kernel.org... 204.152.191.37, 204.152.191.5
Connecting to www.kernel.org|204.152.191.37|:80... connected.
HTTP request sent, awaiting response... 200 OK
Length: 36,809 (36K) [application/x-bzip2]
100%[====================================>] 36,809 93.32K/s
22:21:14 (92.87 KB/s) - `/home/greg/.ketchup/patch-2.6.17.11.bz2.partial'saved [36809/36809]
Downloading patch-2.6.17.11.bz2.sign
--22:21:14-- http://www.kernel.org/pub/linux/kernel/v2.6/patch-2.6.17.11.bz2.sign
=> `/home/greg/.ketchup/patch-2.6.17.11.bz2.sign.partial'
Resolving www.kernel.org... 204.152.191.37, 204.152.191.5
Connecting to www.kernel.org|204.152.191.37|:80... connected.
HTTP request sent, awaiting response... 200 OK
Length: 248 [application/pgp-signature]
100%[====================================>] 248 --.--K/s
22:21:14 (21.50 MB/s) - `/home/greg/.ketchup/patch-2.6.17.11.bz2.sign.
partial' saved [248/248]
Verifying signature...
gpg: Signature made Wed Aug 23 15:01:04 2006 PDT using DSA key ID 517D0F0E
gpg: Good signature from "Linux Kernel Archives Verification Key >
ftpadmin@kernel.org<"
gpg: WARNING: This key is not certified with a trusted signature!
gpg: There is no indication that the signature belongs to the owner.
Primary key fingerprint: C75D C40A 11D7 AF88 9981 ED5B C86B A06A 517D 0F0E
Applying patch-2.6.17.11.bz2
Current directory renamed to /home/greg/linux/tmp/x/linux-2.6.17.11
</pre>
 


Se l'operazione riesce il sistema e' pronto per essere utilizzato
Questo esempio mostra come ''ketchup'' determini in modo automatico che la nuova versione stabile del kernel � la 2.6.17.11 e scarichi le patch necessarie per aggiornare il sorgente.


=Utilizzo della libreria Cwiid=
L'uso di ''ketchup'' � vivamente consigliato per scaricare qualsiasi sorgente del kernel di Linux. Esso si occupa di reperire le patch necessarie sul server e applicarle automaticamente nel modo corretto, dopo averne controllato l'autenticit� tramite la firma digitale.
A disposizione avrete dei comandi che vi permetteranno di utilizzare il vostro controller:
*wminput: permette di utilizzare il wiimote come un mouse
*wmgui: e' un'interfaccia grafica per testare tutti gli eventi del controller


==Esempio di implementazione in un programma C ==
L'uso combinato di ''ketchup'' e ''quilt'' permette di avere tutto ci� che serve per gestire il kernel di Linux e per soddisfare le esigenze degli sviluppatori.
Un [http://abstrakraft.org/cwiid/browser/trunk/wmdemo/wmdemo.c?rev=179 esempio ] lo si trova sul sito di cwiid  oppure all'interno della directory con i
[http://abstrakraft.org/cwiid/downloads/cwiid-0.6.00.tgz  sorgenti] del programma nella directory wmdemo.


In linea generale c'e' una struttura dati messa a disposizione dall'API (cwiid_state) che viene passata ad una chiamata (cwiid_get_state) la quale aggiorna la descrizione dello stato dei sensori presenti sul wiimote in quel momento.
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Prima di far questo ci sara' una fase di connessione (cwiid_open) che chiedera' il BBSID, un codice identificativo che abbiamo precedentemente visto
This is an indipendent translation of the book [http://www.kroah.com/lkn/ Linux Kernel in a Nutshell] by [http://www.kroah.com/log/ Greg Kroah-Hartman]. This translation (like the original work) is available under the terms of [http://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.5/ Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.5].
durante la chiamata del comando "hcitool scan"
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--[[Utente:J3no|J3no]] 10:00, 3 giu 2008 (CDT)
[http://www.kernel.org/pub/linux/kernel/people/gregkh/lkn/lkn_pdf/appa.pdf ''Capitolo originale'']
[[Categoria:Linux Kernel in a Nutshell]]
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