LKN: Bibliografia: differenze tra le versioni

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[[Categoria:Sistema]]
''Torna all'indice: [[Linux Kernel in a Nutshell]]''
=SystemV: il boot di Debian=
==Struttura==
Debian ha scelto, come proprio sistema di boot, il SysV, che si distingue per la propria semplicit� e potenza...
Infatti, � basata su degli script sensibili a determinate azioni, che vengono linkati in delle directory predefinite (rappresentanti determinati init (ovvero livelli o stati a cui si trova la macchina).


Esaminiamo nel dettaglio la struttura di questo interessante sistema, cos� da capire meglio cosa avviene esattamente al boot della macchina.
Nonostante la sua grande base di codice (oltre sette milioni di linee di codice), il kernel Linux � il sistema operativo pi� flessibile che sia mai stato creato.
==Gli script di init.d==
Pu� essere messo a punto per una grande variet� di sistemi differenti e funzionare su qualunque cosa, da un modello di elicottero radio-comandato, a un telefono cellulare, alla maggior parte dei pi� grandi supercalcolatori nel mondo.
Nella directory /etc/init.d sono presenti degli script particolari: il loro compito quello di gestire i demoni (o servizi, che dir si voglia), quindi di avviarli, fermarli, far rileggere i file di configurazione, controllare lo stato, ... nel modo pi� semplice e comodo.
Adattando il kernel a un ambiente specifico, possibile creare qualcosa che sia contemporaneamente pi� piccolo e pi� veloce del kernel fornito dalla gran parte delle distribuzioni di Linux. Questo libro entrer� nel come costruire e installare un kernel personalizzato, e fornir� qualche spunto su come abilitare opzioni specifiche che probabilmente vorrete usare per specifiche situazioni.
Di default, infatti, sono sempre presenti 3 opzioni:
; start : che lancia in esecuzione il demone
; stop : che si occupa di fermare correttamente il demone
; restart : che si occupa di riavviare il demone (stop + start)


a questi si aggiungono, poi:
Nessuna distribuzione di Linux fornisce esattamente il kernel che gran parte dei suoi utenti vuole. Le distribuzioni moderne sono diventate molto accomodanti, compilando il supporto per ogni periferica conosciuta, per l'audio, e anche per il risparmio energetico.
Ma probabilmente ognuno di voi ha necessit� differenti dalla maggioranza degli utenti (e ogni distribuzione deve cercare ad andare incontro alle necessit� della maggioranza).
Voi potreste semplicemente avere un hardware differente.
E quando esce un nuovo kernel potreste voler iniziare ad usarlo senza aspettare che una distribuzione venga costruita attorno ad esso.


; reload : permette la rilettura del file di configurazione
Per un certo numero di ragioni, durante il vostro cammino con Linux, qualche volta potreste voler compilare un kernel, o mettere a punto i parametri di quello che state utilizzando.
; force-reload : come sopra, ma in maniera forzata
Questo libro vi fornisce le informazioni necessarie per comprendere il kernel dal punto di vista dell'utente, e per effettuare i cambiamenti pi� comuni.
; status : mostra a video lo stato del demone
; stats : visualizza delle statistiche sul lavoro del demone...


Ci sono anche delle buone ragioni per rimuovere alcune caratteristiche da un kernel, in particolare se lo fate funzionare in un sistema embedded o in uno con uno ''small form factor'' (piccolo fattore di forma, cio dalle risorse limitate, N.d.T.)


Sapere come funziona uno script contenuto in /etc/init.d � utile, in quanto ci permette di utilizzarli anche da shell...
Nel mettere a punto, � utile comprendere le motivazioni intime del comportamento del kernel.
Infatti, se ad esempio volessimo far partire apache, sarebbe necessario lanciare un semplice
Queste sono al di l� dello scopo di questo libro, eccetto brevi sommari che appaiono con certe opzioni.
<pre>
L'appendice B include riferimenti ad altri libri e a materiale che pu� fornirvi maggiori basi.
# /etc/init.d/apache start
</pre>
ed il gioco � fatto!!!
==I vari rcX.d==
Come scrivevo nell'introduzione, gli script sono linkati in alcune directory 'speciali', che ora analizzeremo:
I nomi di queste directory sono sempre nella forma 'rcX.d', dove X rappresenta uno stato tra quelli seguenti:


==="0" Shutdown===
Quando la macchina viene messa in questo stato, vengono arrestati tutti i demoni, smontate le periferiche e la macchina viene preparata per lo spegnimento.


==="1" Single User===
'''Usare questo libro'''
In questo stato, � consentito l'accesso ad un utente solo, e gran parte dei servizi non vengono avviati; � usato prevalentemente per la manutenzione straordinaria della macchina


==="2-5" Modalit Normali===
In Debian non esistono distinzioni tra gli stati 2, 3, 4 e 5 e viene lasciata all'utente la possibilit di modificarli... Di default viene utilizzato il 2.


==="6" Reboot===
[[Image:Cesoia.png|left]] Non configurate n� compilate il vostro kernel con i permessi da superutente abilitati!
Quando la macchina viene portata in questo stato, viene preparata per un riavvio; avvengono tutte le cose indicate per rc0.d, ma viene inviato un segnale di reboot invece che di shutdown.


==="S" Boot===
Runlevel speciale, che viene eseguito sempre al boot della macchina, prima di passare al runlevel di default (in Debian il 2).


==Configurazione manuale dei runlevel==
Questo avvertimento � la cosa pi� importante da ricordare percorrendo i passaggi di questo libro. Ogni cosa in questo libro - scaricare il codice sorgente del kernel, decomprimerlo, configurare il kernel e compilarlo - dovrebbe essere fatta come utente comune del sistema.
===Configurazione del sistema===
Solo i due o tre comandi necessari per installare un nuovo kernel dovrebbero essere impartiti come superutente (''root'').
Il sistema di gestione dei runlevel � configurabile tramite il file '''/etc/inittab''' (� presente una guida a questo file, accessibile tramite il comando ''man inittab'').


In questo file vengono definiti i comportamenti principali del sistema.
Ci sono stati bug nel processo di costruzione del kernel, nel passato, che causavano la cancellazione di qualche file speciale nella directory ''/dev'' se l'utente aveva i permessi da superutente durante la compilazione del kernel Linux. Ci sono anche problemi che possono facilmente insorgere decomprimendo il kernel Linux con diritti di superutente, poich� qualche file nel pacchetto dei sorgenti del kernel non finir� per avere i permessi adeguati e causer� errori di compilazione pi� avanti.


La struttura delle istruzioni � la seguente:
Il codice sorgente del kernel, inoltre, non dovrebbe essere mai posto nella directory ''/usr/src/linux/'', poich� quella � la posizione del kernel con cui sono state compilate le librerie di sistema, non del vostro kernel personalizzato. Non effettuate neppure alcun tipo di sviluppo del kernel nella directory ''/usr/src/'', ma fatelo solo nella vostra directory da utente locale, dove non pu� accadere nulla di male al sistema.
<pre>
id:runlevel:azione:comando
</pre>
con le seguenti informazioni:
; id : rappresenta una voce specifica dell'inittab. Per quanto riguarda la configurazione delle console, viene solitamente usato il numero della console;
; runlevel : viene usato per indicare in quali runlevel deve essere analizzata l'istruzione. Possono essere specificati uno o pi� runlevel:
::*''123'' indica che l'istruzione verr� considerata nei runlevel 1, 2 e 3;
::*''1'' indica che verr� presa in considerazione solo nel runlevel 1.
; azione : indica l'azione da compiere. Le pi� usate sono:
:; wait : il sistema attende il termine dell'esecuzione del comando;
:; respawn : il comando indicato viene eseguito ciclicamente ogni volta che esso termina;
:; boot : il comando viene eseguito durante il boot (il contenuto di ''runlevel'' viene ignorato);
:; initdefault : usato per indicare il runlevel di default;
:; sysinit : il comando viene eseguito durante il boot del sistema, prima di ogni comando con azione uguale a ''boot'';
;: ctrlaltdel : cosa deve essere fatto quando si riceve il segnale ''SIGINT'';


; comando : il comando da eseguire.


====Runlevel di Default====
----
<pre>
This is an indipendent translation of the book [http://www.kroah.com/lkn/ Linux Kernel in a Nutshell] by [http://www.kroah.com/log/ Greg Kroah-Hartman]. This translation (like the original work) is available under the terms of [http://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.5/ Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.5].
# The default runlevel.
----
id:2:initdefault:
</pre>
In questo esempio (preso da una Debian Box) il runlevel di default � il '''2'''. <br/>
Per modificarlo � sufficiente modificare il numero racchiuso tra i caratteri '':''.


====Script di inizializzazione del sistema====
[[Categoria:Kernel]]
<pre>
# Boot-time system configuration/initialization script.
# This is run first except when booting in emergency (-b) mode.
si::sysinit:/etc/init.d/rcS
</pre>
Specifica cosa fare durante l'avvio del sistema (a meno che non venga avviato in modalit� di emergenza).
; si : sta per ''sistem initialization''.
 
Lo script '''/etc/init.d/rcS''' ha la funzione di invocare tutti gli script '''S*''' contenuti in '''/etc/rcS.d/''' in ordine numerico/alfabetico.
 
====Comportamento in Modalit� Singolo Utente====
<pre>
# What to do in single-user mode.
~~:S:wait:/sbin/sulogin
</pre>
 
 
====Comportamento per ogni Runlevel====
<pre>
# /etc/init.d executes the S and K scripts upon change
# of runlevel.
#
# Runlevel 0 is halt.
# Runlevel 1 is single-user.
# Runlevels 2-5 are multi-user.
# Runlevel 6 is reboot.
 
l0:0:wait:/etc/init.d/rc 0
l1:1:wait:/etc/init.d/rc 1
l2:2:wait:/etc/init.d/rc 2
l3:3:wait:/etc/init.d/rc 3
l4:4:wait:/etc/init.d/rc 4
l5:5:wait:/etc/init.d/rc 5
l6:6:wait:/etc/init.d/rc 6
</pre>
 
In questa parte del file di configurazione vengono specificati gli script da lanciare per ogni runlevel:
'''lX''', con ''X'' un numero rappresentante il runlevel, indica il runlevel (lo stesso numero deve essere indicato anche nel campo ''runlevel'').
 
Lo script '''/etc/init.d/rc''' si occupa di lanciare, in ordine numerico/alfabetico, gli script presenti in '''/etc/rcX.d/''', partendo per quelli '''K*''' per passare a quelli '''S*'''; accetta come parametro il numero del runlevel.
 
====Pressione di CTRL + ALT + CANC====
<pre>
# What to do when CTRL-ALT-DEL is pressed.
ca:12345:ctrlaltdel:/sbin/shutdown -t1 -a -r now
</pre>
 
Il comando da eseguire alla pressione della combinazione di tasti '''CTRL + ALT + CANC''' � facilmente personalizzabile tramite l'istruzione sopra riportata. In questo caso viene chiamato il comando ''/sbin/shutdown'' che con quelle opzioni controlla il contenuto di '''/etc/shutdown.allow''' per gli utenti abilitati all'esecuzione del comando (''-a''), esegue un reboot (''-r''), aspetta un secondo prima di iniziare tutta la procedura di spegnimento (''-t1''), esegue il comando subito (''now''). Per maggiori informazioni riguardo la personalizzazione del comando si rimanda alla pagina di manuale di shutdown (''man shutdown'').
 
� possibile disattivare questa caratteristica commentando la riga.
 
====Gestione delle Console====
<pre>
# /sbin/getty invocations for the runlevels.
#
# The "id" field MUST be the same as the last
# characters of the device (after "tty").
#
# Format:
#  <id>:<runlevels>:<action>:<process>
#
# Note that on most Debian systems tty7 is used by the X Window System,
# so if you want to add more getty's go ahead but skip tty7 if you run X.
#
1:2345:respawn:/sbin/getty 38400 tty1
2:23:respawn:/sbin/getty 38400 tty2
3:23:respawn:/sbin/getty 38400 tty3
4:23:respawn:/sbin/getty 38400 tty4
5:23:respawn:/sbin/getty 38400 tty5
6:23:respawn:/sbin/getty 38400 tty6
 
# Example how to put a getty on a serial line (for a terminal)
#
#T0:23:respawn:/sbin/getty -L ttyS0 9600 vt100
#T1:23:respawn:/sbin/getty -L ttyS1 9600 vt100
</pre>
 
Il numero di console attive in un sistema viene gestito in questa sezione del file di configurazione.
 
Ricordando quanto imparato in precedenza capiamo che abbiamo 6 console virtuali nei runlevel 2, 3, 4 e 5 e una sola nei 4 e 5. Se la nostra macchina non ha molta ram e vogliamo risparmiarne un po', possiamo commentare le console 2-6.
 
Se, invece, volessimo abilitare una console virtuale sulla porta seriale, � sufficiente decommentare la riga che inizia con ''T0'' (per averne una in ascolto sulla prima porta seriale).
 
Per maggiori informazioni sulla personalizzazione delle console virtuali, ''man getty''.
 
===Gestione dei runlevel (update-rc.d)===
La gestione ''manuale'' dei runlevel (per gestione intendo, ovviamente, la modifica degli script assegnati ad ogni runlevel) � estremamente semplice, soprattutto con l'ausilio di '''update-rc.d'''.
 
Il suo utilizzo � estremamente semplice.
 
====Sintassi====
La sintassi del comando � suddivisibile in tre varianti:
 
<pre>
update-rc.d [-n] [-f] name remove
</pre>
consente la rimozione di tutti i link nei runlevel relativi al demone ''name''
 
; -n : non esegue il comando, ma mostra cosa verrebbe svolto;
; -f : forza l'eliminazione dei link anche se � ancora presente lo script in '''/etc/init.d/'''.
 
<pre>
update-rc.d [-n] name defaults [NN | NN-start NN-stop]
</pre>
crea il link di avvio allo script '''/etc/init.d/''name''''' secondo i [[#Valori di default | valori di default]]. � possibile sovrascrivere l'ordine con cui verr� eseguito lo script specificando le due cifre (''NN''), inoltre � possibile fornire valori deversi sia per l'avvio (''NN-start'') che per l'arresto (''NN-stop'').
 
 
<pre>
update-rc.d [-n] name start|stop NN runlevel runlevel ...  .  start|stop NN runlevel runlevel ...  . ...
</pre>
crea il link di avvio|arresto allo script ''name'' specificando l'ordine (''NN'') e il/i runlevel. Il carattere ''.'' separa dichiarazioni multiple.
 
 
Vengono riportati alcuni esempi pratici (script ''xdm''):
 
====Aggiunta di un link====
Link per l'avvio
<pre>
update-rc.d xdm start 99 2 3 4 5
</pre>
Link per l'arresto
<pre>
update-rc.d xdm stop 01 0 1 6
</pre>
 
Concatenati
<pre>
update-rc.d xdm start 99 2 3 4 5 . stop 01 0 1 6
</pre>
 
====Rimozione di un link====
<pre>
update-rc.d -f xdm remove
</pre>
 
====Aggiunta di link secondo i Valori di Default====
Valori di default:
<pre>
update-rc.d xdm defaults
</pre>
 
Valori di Default solo relativamente ai runlevel (impostando l'ordine di avvio a 99 e di arresto a 01)
<pre>
update-rc.d xdm defaults 99-start 01-stop
</pre>
 
====Valori di Default====
I valori di default utilizzati sono i seguenti:
* lo script viene lanciato con l'opzione ''start'' nei runlevel 2, 3, 4 e 5;
* lo script viene lanciato con l'opzione ''stop'' nei runlevel 0, 1 e 6
* l'ordine � impostato a 20
 
==Tool per la configurazione dei runlevel==
===sysv-rc-conf===
sysv-rc-conf � una utility basata sulle librerie [[ncurses]] utile per semplificare la gestione dei [[runlevel]] ed avere una panoramica sullo stato di tutti i runlevel.
 
[[Immagine:Sysv-rc-conf.png|thumb|center|Screenshot di sysv-rc-conf]]
 
Il suo utilizzo � semplice quanto immediato: nella schermata di gestione appare una matrice dove sulle righe sono presenti i servizi (� possibile spostarsi coi tasti cursore oppure scorrere la lista con CTRL + n e CTRL + p), la presenza di una '''X''' (modificabile tramite la barra spaziatrice) indica che il servizio verr� avviato per il runlevel indicato nella colonna. Come si nota subito, l'interfaccia non permette di specificare l'ordine con cui verranno lanciati i servizi, inoltre non � possibile specificare eventuali servizi da terminare all'ingresso in un determinato runlevel.
 
Un'altra funzione degna di nota � la possibilit� di avviare e terminare direttamente da questa schermata i servizi. � possibile, infatti, farlo tramite i tasti '''+''' (start, avvio) e '''-''' (stop, arresto) dopo essersi posizionati sulla riga relativa al servizio.
 
===sysvconfig===
Sysvconfig � un tool molto comodo e funzionale, che permette di moficare i vari runlevel visualizzandoli in una comodagriglia. Una volta posizionati sulla casella da modificare � sufficiente cancellarne il contenuto con il tasto [canc] e inserire l'indicazione (Sxx o Kxx (dove il numero ''xx'' rappresenta l'ordine con il quale deve essere eseguito lo script)).
 
[[Immagine:Sysvconfig.png|thumb|center|Screenshot di sysvconfig]]
 
===rcconf===
Rcconf � forse il pi� semplice programma per la gestione dei demoni che vengono lanciati all'avvio del sistema...
 
� in grado, infatti, di generare automaticamente una lista degli script che verranno lanciati all'avvio del sistema, lasciando all'utente solo la possibilit� di attivarli o disattivarli.
 
[[Immagine:rcconf.png|thumb|center|Screenshot di rcconf]]
 
===ksysv===
Un programma di gestione dei runlevel basato sulle librerie qt ed integrato in Kde.
 
Al primo avvio viene chiesto di specificare il sistema sul quale viene eseguito (Linux -> Debian GNU/Linux).
 
La schermata che ci viene proposta � comoda e ben organizzata: a sinistra abbiamo la lista dei servizi disponibili. A seguire la lista dei runlevel (colonne) suddivisi in due celle: in alto i servizi da avviare, in basso quelli da arrestare. Clickando su un servizio in un runlevel si possono modificare le impostazioni. Per inserire un servizio � sufficiente trascinarlo nel runlevel designato, come per cancellarlo da un runlevel � sufficiente spostarlo nel cestino ;) .
 
[[Immagine:Ksysv.png|thumb|center|Screenshot di KsysV]]
 
==rc.local e rc.local_shutdown==
 
Alcuni distribuzioni (Slackware per esempio) utilizzano i file /etc/rc.local e /etc/rc.local_shutdown per dare all'amministratore la possibilit� di eseguire dei comandi specifici per un certo sistema all'avio e allo spegnimento della macchina.
 
In Debian lo stesso effetto pu� essere ottenuto con un singolo script, (lo chiameremo ''/etc/init.d/local'' in questo esempio). Lo schema generico dello script �:
 
<pre>
#! /bin/sh
 
set -e
 
if [ -f /etc/default/local ] ; then
    . /etc/default/local
fi
 
case "$1" in
    start|restart|force-reload)
        #comandi da eseguire all'avvio della macchina
        ;;
 
    stop)
        #comandi da eseguire allo spegnimento del sistema
    ;;
 
    *)
        echo $"Usage: $0 {start|stop|restart|force-reload|status}"
        exit 2
        ;;
esac
exit 0
</pre>
 
Per fare si che questo venga eseguito ad ogni avvio aggiungetelo all'elenco dei servizi con il vostro tool preferito o con il comando:
 
<pre>
update-rc.d local start 98 S 1 2 3 4 5 .
</pre>
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