Old:Abilitare AIGLX con Compiz on Debian testing: differenze tra le versioni

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L'installazione dei driver proprietari Nvidia su Debian si pu� fare in due modi, e in entrambi i casi abbastanza semplice.  
=Introduzione=
LAMP � l'acronimo di Linux Apache Mysql Php e indica l'ambiente libero (e anche gratuito in questo caso) di programmazione di applicazioni Web che possibile costruire dalla somma delle parti di queste eccezionali applicazioni a sorgente aperto.


Il primo metodo prevede di utilizzare l'installer automatico fornito da Nvidia: si tratta di uno script per la shell che tramite un menu ci guida nell'installazione. Questo metodo, per quanto semplice e funzionale, ha uno svantaggio: aggira il sistema di gestione dei pacchetti (APT nel caso di Debian, ma anche qualunque altro), con il risultato che questo non sapr� mai dell'esistenza del modulo e non potr� aiutarci nella gestione di eventuali dipendenze o conflitti con altri pacchetti.
Questa guida non fornisce alcun elemento per la configurazione ottimale dei server presi in esame (Apache e MySQL). Essa non � intesa ad amministrare tali servizi su macchine in produzione, ma solo a fornire all' utente domestico e allo sviluppatore web un ambiente correttamente configurato senza introdurre sensibili rischi per la sicurezza del computer usato.


Il secondo metodo utilizza un tool specifico di Debian: module-assistant. Module-assistant � un programma che permette di automatizzare la compilazione di molti moduli proprietari, e la creazione di pacchetti .deb contenenti i moduli compilati, per la successiva installazione tramite APT. Lo svantaggio di questo metodo � che non tutte le versioni dei driver sono disponibili (vedi il paragrafo successivo "Versioni del driver") e, per quelle che ci sono, gli aggiornamenti arrivano sempre con qualche giorno di ritardo rispetto all'installer, come � ovvio che sia.  
Per il dettaglio sulla configurazione di quanto preso in esame Vi invitiamo pertanto a visitare in primo luogo i siti [http://httpd.apache.org Httpd Apache], [http://www.php.net PHP.net] e [http://www.mysql.org MySQL.org] e, quando presenti, le guide specifiche messe a disposizione da questa Community.


{{Warningbox|Si raccomanda di usare <b>uno solo</b> dei due metodi proposti.}}
Buona lettura!


== Versioni del driver ==
=Il server http=
==Apache==
[http://httpd.apache.org/ Apache] � il frutto del lavoro della [http://www.apache.org/ Apache Software Foundation]. Tra le caratteristiche che ne fanno il server HTTP pi� diffuso evidenziamo che:
* � software libero;
* gira sulle pi� svariate piattaforme (*nix, Windows, ec...);
* � sviluppato in accordo con le pi� recenti specifiche per i servizi http.
Secondo [http://news.netcraft.com/archives/web_server_survey.html Netcraft] Apache, con una percentuale del 68% (febbraio 2005), � il server http pi� usato in assoluto.


Attualmente esistono tre serie di driver NVIDIA:
Apache deve il suo nome all' omonima trib� di indiani nordamericani, famosa per le straordinarie doti di resistenza e strategia. Visto per� che il software � stato inizialmente sviluppato come una serie di patches ad un altro server http, nell' uso comune Apache significa anche "A Patchy Server".
* 7xxx (legacy): supporta solo le schede video pi� datate.
* 8xxx (stabile): supporta le schede video pi� recenti
* 9xxx (beta): versione di sviluppo (necessaria se si vuole usare compiz).


Il primo metodo di installazione � valido per tutte le versioni del driver, il secondo � limitato dalla disponibilit� del driver nei repository.
La pronuncia corretta di Apache suona grossomodo come "APACI".
Attualmente abbiamo:
* su debian testing solo i driver legacy (serie 7xxx)
* su unstable solo i driver legacy e stabili (serie 7xxx e 8xxx).


Il progetto Apache suddiviso principalmente in due rami distinti (ne esiste un terzo, ma nella fase di sviluppo alpha al momento): la versione 1.3 (la versione "vecchia" molto robusta e testata) e la versione 2.0 (dal design innovativo rispetto alla precedente).
===Apache 1.3===
====Installazione====
L' installazione nuda e cruda di Apache 1.3 in Debian di una semplicit disarmante. Tutto quello che avremo bisogno di fare consiste nel dare il comando:
<pre># apt-get install apache</pre>
al termine del download ci viene chiesto se vogliamo abilitare suExec: a meno di utilizzi professionali, possiamo tranquillamente rispondere "No".
====Verifica====
A questo punto il nostro server web gi attivo, ma possiamo anche verificarlo tramite il comando '''ps''':
<pre>$ ps aux |grep apache
root      7378  0.0  0.4  4592  2228 pts/1    S    12:01  0:00 /usr/sbin/apache
www-data  7379  0.0  0.4  4592  2364 pts/1    S    12:01  0:00 /usr/sbin/apache
www-data  7380  0.0  0.4  4592  2364 pts/1    S    12:01  0:00 /usr/sbin/apache
www-data  7381  0.0  0.4  4592  2204 pts/1    S    12:01  0:00 /usr/sbin/apache
www-data  7382  0.0  0.4  4592  2204 pts/1    S    12:01  0:00 /usr/sbin/apache
www-data  7383  0.0  0.4  4592  2204 pts/1    S    12:01  0:00 /usr/sbin/apache</pre>
Notiamo subito uno dei meccanismi principali di Apache: esistono svariati processi in esecuzione. Per la precisione abbiamo 1 processo propriet dell' utente root e ben 5 processi di propriet dell' utente www-data, come possiamo vedere con il comando '''pstree''':
<pre>$ pstree -uc |grep apache
    ??apache???apache(www-data)
    ?        ??apache(www-data)
    ?        ??apache(www-data)
    ?        ??apache(www-data)
    ?        ??apache(www-data)</pre>
Il primo processo (padre) viene lanciato da root e ed il suo unico compito consiste nel genere e controllare i restanti processi (figli). Sono questi ultimi a rispondere alle richieste http ed a fornire le pagine. In questo modo Apache gira con privilegi minimi (quelli dell' utente www-data) ed in caso di una sua eventuale compromissione gli effetti sul sistema sono in qualche misura limitati.


= Metodo 1: l'installer Nvidia =
====Configurazione====
== Occorrente ==
La configurazione di Apache � un compito estremamente delicato e pu� richiedere conoscenze anche notevoli in svariati ambiti quali networking, programmazione e amministrazione di sistema. Dato che questa guida si propone fondamentalmente di illustrare i passi necessari ad installare e configurare un sistema per uso non professionale, ci limiteremo agli aspetti macroscopici della configurazione.
Ecco di cosa abbiamo bisogno per l'installazione:
* Headers del kernel che stiamo utilizzando (occhio alle subversion, per controllare si pu� usare <tt>uname -r</tt>) o, in alternativa, i sorgenti dello stesso kernel (gli headers fanno parte dei sorgenti, ed esistono come pacchetto indipendente solo ed esclusivamente per poter compilare moduli fuori dal kernel senza dover scaricare tutto il kernel)
* Driver corretto per la nostra architettura scaricabile da [http://www.nvidia.com www.nvidia.com]


<b>nota:</b> se avete compilato un kernel personalizzato, il pacchetto degli headers per il vostro kernel non esiste: dovete usare i sorgenti del kernel configurati.
I files di configurazione di Apache risiedono nella directory '''/etc/apache''' al cui interno troviamo svariati files. Quello di cui ci occuperemo qui � il file di controllo principale e cio� '''httpd.conf'''. Apriamo il file con il nostro editor di fiducia (dobbiamo essere root per modificare questo file) e vediamo quali sono le direttive principali su cui agiremo.


== Cosa fare ==
'''server-pool size'''
Prima di tutto occorre chiudere X. Non basta fare logout, bisogna proprio killare il server grafico: se avete installato un desktop manager, per esempio kdm, andate in una console non grafica (per es. con <tt>Ctrl+Alt+F1</tt>), e usate, da root:
Alla riga 130 del file di configurazione originale troviamo il primo blocco da prendere in esame: si tratta della direttiva che dice ad Apache il numero minimo e massimo di processi "figlio" da mantenere in memoria. Ogni processo "figlio" risponde ad un numero prefissato di richieste, dopodich� viene ucciso (mondo crudele) e ne viene generato uno nuovo. Esaminiamo la direttiva:
<pre>MinSpareServers 5
MaxSpareServers 10</pre>
Come default Apache genera 5 processi, ma se il carico aumenta pu� arrivare fino a 10 figli simultanei. Per un sistema domestico � sicuramente eccessivo ed io consiglio di porre queste limitazioni:
<pre>MinSpareServers 1
MaxSpareServers 2</pre>
 
'''Number of servers to start initially'''
Questo blocco (riga 153) dice ad Apache quanti sono i figli da generare al momento dell' avvio del server. Il default �:
<pre>StartServers 5</pre>
che noi cambieremo in:
<pre>StartServers 1</pre>
 
'''Listen'''
Questo blocco (riga 192) indica ad Apache su quale porta TCP restare in attesa di richeste http. E' anche possibile specificare una particolare accoppiata di indirizzo IP + porta TCP. Possiamo tranquillamente lasciare commentata la direttiva ed il nostro server sar� in ascolto sulla porta 80 per tutti gli indirizzi configurati sul sistema.
 
'''BindAddress'''
Alla riga 199 abbiamo la direttiva che specifica a quale specifico indirizzo IP associare Apache. Come per il punto precedente, lasciamo pure il valore di default.
 
'''ServerName'''
Con questa direttiva (alla linea 276) diciamo ad Apache quale � il suo nome. Questo � particolarmente utile nel caso abbiamo a disposizione un [[FQDN]] (a questo proposito puoi consultare la guida [[Server Web Casalingo]]).
 
'''DocumentRoot'''
Con questa direttiva (riga 284) indichiamo ad Apache quale directory del nostro sistema deve corrispondere alla radice del Web Server. Il default va pi� che bene: ricordatevi quindi che tutti i vostri files che volete pubblicare sul server http dovranno risiedere in '''/var/www''' o in una sua sotto-directory.
 
{{Warningbox|� fondamentale per il funzionamento di Apache che i files che devono essere visibili via Web siano leggibili da parte dell' utente '''www-data''' e che le sotto-directory di /var/www siano raggiunbili dallo stesso utente}}
Questo � il minimo indispensabile che ci occorre sapere per poter utilizzare proficuamente Apache: salviamo il file e procediamo a riavviare Apache. Per fare questo possiamo procedere in due modi distinti:
* metodo standard <pre><nowiki># apachectl graceful
/usr/sbin/apachectl graceful: httpd gracefully restarted</nowiki></pre>
* metodo debian init.d <pre><nowiki># /etc/init.d/apache restart
Restarting apache.</nowiki></pre>
Senza dubbio '''apachectl''' � il metodo da preferire. Oltre a riavviare Apache possiamo controllare altri aspetti del server web. Tra questi quello che inizialmente pu� risultare pi� comodo consiste nel controllo della sintassi del file di configurazione.<br>
Facciamo un esempio:
<pre># apachectl configtest
Syntax error on line 49 of /etc/apache/httpd.conf:
ServerType takes one argument, 'inetd' or 'standalone'</pre>
lo script mi avvisa che alla riga 49 di httpd.conf c'� un errore di sintassi: la direttiva ServerType supporta un solo argomento, mentre nel file ne sono specificati almeno 2. Se controllo la riga incriminata scopro che:
<pre>ServerType is either inetd, or standalone.  Inetd mode is only supported on</pre>
Noto subito che manca il commendo (#) a inizio riga, provvedo a reinserirlo e quindi controllo nuovamente la configurazione:
<pre># apachectl configtest
Syntax OK</pre>
 
Se non abbiamo fatto pasticci, una volta riavviato il server Apache, baster� puntare il nostro browser all' indirizzo '''http://127.0.0.1''' per vedere la pagina di default installata dal manutentore del pacchetto Debian:
[[Immagine:Apache_installazione.png|thumb|center|Pagina di Benvenuto di Apache]]
 
{{box|Nota Bene: Directory home degli utenti|Per default Apache permette anche a ciascun utente del sistema di avere una propria home. Poniamo l' esempio dell' utente '''pippo''': all' interno di /home/pippo l' utente dovr� semplicemente creare la directory '''public_html''' per poter accedere ai files in essa contenuti attraverso l' indirizzo '''http://127.0.0.1/~pippo/'''}}
 
Ora non ci resta che inserire i nostri files in /var/www o nella nostra public_html per poter cominciare ad usare Apache!
 
====Supporto SSL====
Abilitando il supporto a SSL (Secure Socket Layer) � possibile instaurare un canale di comunicazione crittografato tra il nostro server web ed i browser che richiedono le pagine.
 
Tra i vantaggi in termini di sicurezza che l' uso di SSL comporta, segnalo:
* transito di informazioni sensibili (passwords, dati personali, ecc...) in internet attraverso un canale crittografato sicuro;
* accertamento dell' identit� del server e/o del client web tramite certificati digitali.
 
Il supporto SSL per Apache pu� essere abilitato in due modi distinti:
* realizzazione di un nuovo server Apache con supporto SSL (vedi: '''apt-cache show apache-ssl''');
* implementazione di Apache e Apache SSL nel medesimo server grazie a mod_ssl.
 
In questa guida vedremo l' installazione e configurazione di '''mod_ssl'''.
 
Procediamo con l' installazione del pacchetto:
<pre>
<pre>
# /etc/init.d/kdm stop
# apt-get install libapache-mod-ssl
</pre>
</pre>


Ora, controllate (con <tt>ls -l</tt>) che il link <tt>/usr/src/linux</tt> punti agli headers del kernel in funzione o ai sorgenti, che per� <b>devono</b> essere configurati esattamente come il nostro kernel corrente.
===Apache 2.0===
 
====Installazione====
Per fare un esempio supponiamo di aver installato il .deb dei sorgenti, e di doverli quindi configurare:
L'installazione di Apache2 � perfettamente uguale a quella precedentemente illustrata per Apache:
<pre>
<pre>
$ cd /usr/src
# apt-get install apache2-mpm-prefork
$ tar xvfj linux-source-xxx
$ cd linux-source-xxx
$ cp /boot/config-`uname -r` .config
$ make oldconfig
</pre>
</pre>


dopo di che siamo pronti per avviare l'installazione.
Il [[metapacchetto]] ''apache2'' � presente, ma installa '''apache2-mpm-worker''', che risulta non essere compatibile con '''libapache2-mod-php4'''.
 
======I diversi pacchetti======
La pacchettizzazione Debian, per�, � leggermente diversa, per poter gestire le nuove caratteristiche introdotte in Apache2: esistono quattro diversi pacchetti di Apache2, ognuno con delle caratteristiche diverse (relativamente alla gestione dei thread e dei child):
; apache2-mpm-perchild : la soluzione adottata in questo pacchetto fa in modo che vengano avviati un numero definito di processi, i quali possono creare dei thread in base al carico della macchina. Una peculiarit� � la possibilit� di assegnare dei permessi diversi ad ogni processo, vincolarlo ad un singono ''virtual host'', cos� da gestire facilmente la redistribuzione delle risorse e/o personalizzare il servizio offerto;
; apache2-mpm-prefork : I thread sono disabilitati, e la gestione dei '''pool di processi''' viene gestita come per Apache1 (''MinSpareServers'' e ''MaxSpareServers''-vedi /etc/apache2/apache2.conf-);
; apache2-mpm-threadpool : pacchetto di transizione;
; apache2-mpm-worker : la soluzione � intermedia rispetto a perchild e prefork.
 
Quello che a noi interessa � '''apache2-mpm-prefork''', visto che � l'unico ad essere compatibile con le librerie che offrono il supporto per php4.
 
====Verifica====
Per verificare la corretta installazione di Apache2, � sufficiente aprire un browser ed inserire l'indirizzo http://localhost/.
Se Apache � stato installato correttamente, apparir� una schermata simile a questa:
[[Immagine:Apache2_installazione.png|thumb|center|Schermata di benvenuto di Apache2]]
 
====Configurazione====
Le regole di configurazione viste precedentemente per Apache valgono anche per Apache2.<br />
Sono per� presenti delle sostanziali differenze a livello strutturale, per quanto riguarda la struttura della directory '''/etc/apache2''', che riguardano l'organizzazione dei file e la gestione dei ''VirtualHost'' e dei ''moduli''.


{{Warningbox|Potreste aver gi� installato un driver NVIDIA, in questo caso:
=====Organizzazione dei file=====
#Se lo avete installato voi, allora questa guida non vi server perche sapete gi� come fare :)
Durante il passaggio da Apache ad Apache2, sono state apportate delle modifiche ai file di configurazione, ai loro nomi e all'organizzazione delle directory contenenti le configurazione dei ''VirtualHost' e dei ''moduli'', il tutto per disporre di un sistema di gestione flessibile e facilmente gestibile:
#Se ve lo ha installato un'altra persona, allora potete tranquillamente dire all'installer di sovrascriverlo se state installando una versione piu aggiornata.}}


Per avviare l'installazione dobbiamo spostarci nella directory dove abbiamo salvato il driver nvidia e dare il comando:
======File di Configurazione======
Il file di configurazione di Apache2 si chiama '''apache2.conf''', ed adotta la stessa sintassi del vecchio file di configurazione '''httpd.conf''', che � ancora presente nella directory '''/etc/apache2''' e viene richiamato all'interno del file di configurazione generale, per motivi di compatibilit�... consiglio, comunque, di non utilizzarlo, inquanto � un file di transizione, e in futuro potrebbe venir rimosso da apache2.


<pre># sh NVIDIA-*</pre>
======Moduli======
La gestione dei moduli ha subito una profonda modifica rispetto alla versione 1 di Apache: non � pi� legata ad un solo file, ma a due directory: '''/etc/apache2/mods-available''' e '''/etc/apache2/mods-enabled'''.
; mods-available : contiene i file che permettono il caricamento dei moduli. I file presenti all'interno di questa directory sono divisibili, tramite le loro estensioni, in due categorie: i file con estensione ''.load'' contengono le istruzioni necessarie al caricameto dei moduli; i file con estensione ''.config'', invece, contengono le eventuali opzioni di configurazione da passare al modulo.


dove <tt>NVIDIA-*</tt> � il nome del driver che abbiamo scaricato.
; mods-enables : contiene dei link ai file presenti nella directory '''mods-available'''. All'avvio di Apache verranno caricati i moduli i cui file di canfigurazione presentano un link in questa directory.


<b>Aggiornamento:</b> con X.org 7.0 � cambiata la locazione dei driver del server grafico, ed � necessario dire all'installer dove deve mettere i driver, pena il non funzionamento dei driver stessi, e anche il probabile malfunzionamento delle applicazioni che usano OpenGL. Il comando per l'installazione diventa:
======Siti======
In apache2, a differenza di apache1, tutti i siti vengono gestiti tramite ''siti''.
La struttura utilizzata per la gestione di questi � del tutto simile a quella dei moduli: sono presenti due directory: '''/etc/apache2/sites-available''' e '''/etc/apache2/sites-enabled''' che funzionano esattamente come illustrato precedentemente.
Il concetto � semplice: ogni file presente in '''sites-available''' rappresenta un sito, con tutti i sottodomini associati. Per abilitarli � sufficiente un link simbolico in '''sites-enabled'''.
Anche in questo caso, inoltre, apache2 mette a disposizione due comodi comandi per la gestione dei siti: '''a2ensite''' e '''a2dissite''', che hanno la funzione, rispettivamente, di attivare e disattivare un sito.


<pre># sh NVIDIA-* --x-module-path=/usr/lib/xorg/modules/</pre>
L'utilizzo di questi due tool � semplicissimo:
* se si lancia il comando senza parametri, verr� mostrata la lista di tutti i siti disponibili
* se si indica il sito su cui effettuare l'operazione, questa verr� eseguita.


Una volta avviato l'installer comparir� un menu interattivo che ci guider� nell'installazione, dove dovremo rispondere alle domande dicendo che vogliamo installare il driver.
Per rendere effettive le modifiche � necessario riavviare apache2.


Il nuovo installer permette l'aggiornamento automatico di <tt>xorg.conf</tt>. Potete farlo anche a mano, semplicemente editando il file <tt>/etc/X11/xorg.conf</tt> come indicato nella sezione successiva.
=====Supporto SSL=====
Per Apache2, a differenza di Apache1, non esiste un pacchetto '''apache-ssl''' per attivare il supporto [[ssl]]. Per attivare il supporto ssl � necessario modificare la configurazione di apache.


Dopo aver installato il driver per il kernel pu� essere utile installare il tool grafico per configurarlo:
Per abilitare il supporto, e creare i certificati necessari al funzionamento dell'ssl, bisogna installare openssl:
<pre>
<pre>
# aptitude install nvidia-settings
# apt-get install openssl
</pre>
</pre>
ricordate che molte delle impostazioni che potete modificare con <tt>nvidia-settings</tt> necessitano del riavvio della sessione per avere effetto.


In fine possiamo far ripartire il server grafico, sempre nell'ipotesi che usiate kdm:
Oltre a questo, deve essere abilitato il modulo ''ssl'', con il comando prima descritto per la gestione dei moduli in Apache2:
<pre>
<pre>
# /etc/init.d/kdm start
# a2enmod ssl
</pre>
</pre>


= Metodo 2: module-assistant =
Per la generazione del certificato, apache2 offre il comando:
== Occorrente ==
<pre>
Per usare questo motodo � sufficiente una connessione ad internet, oltre, ovviamente, a module-assistant: se non l'abbiamo:
# apache2-ssl-certificate
<pre># aptitude install module-assistant</pre>
</pre>
che, tramite una serie di domande, creer� nella direcotry '''/etc/apache2/ssl/''' due file: ''apache.pem'' ed il certificato.
 
Ora aggiungiamo un ''sito'' con supporto ssl: con il nostro editor preferito creiamo un file di testo in '''/etc/apache2/sites-available''' come nel seguente esempio (il nome del file pu� essere, ad esempio, '''default-ssl'''):
<pre>
NameVirtualHost *:443
<VirtualHost *:443>
    SSLEngine on
    SSLCertificateFile    /etc/apache2/ssl/apache.pem
    SSLCertificateKeyFile /etc/apache2/ssl/apache.pem
 
    ServerAdmin admin@dominio.org
    ServerName server.dominio.org
 
    ErrorLog /var/log/apache2/error_ssl.log
    LogLevel warn
    CustomLog /var/log/apache2/access_ssl.log combined
    ServerSignature On
    DocumentRoot /var/www/apache2-default


== Cosa fare ==
    <Directory />
Come per l'altro metodo, bisogna fermare il server grafico, e poi non dobbiamo fare altro che lanciare module-assistant:
        Options FollowSymLinks
<pre># m-a</pre>
        AllowOverride None
    </Directory>
    <Directory /var/www/apache2-default>
        Options Indexes FollowSymLinks MultiViews
        AllowOverride None
        Order allow,deny
        allow from all
    </Directory>


il quale ci mostra un menu grafico tramite il quale dobbiamo, nell'ordine:
    ScriptAlias /cgi-local/ /var/www/apache2-default/cgi-bin/
* aggiornare la lista dei pacchetti disponibili
    ScriptAlias /cgi-bin/ /usr/lib/cgi-bin/
* preparare il sistema per la compilazione
* selezionare il modulo da compilare dalla lista fornita
    <Directory "/var/www/apache2-default/cgi-bin">
* compilare
        AllowOverride None
* installare il pacchetto ottenuto
        Options None
        Order allow,deny
        Allow from all
    </Directory>


il tutto senza uscire da module-assistant.
    <Directory "/usr/lib/cgi-bin">
        AllowOverride None
        Options None
        Order allow,deny
        Allow from all
    </Directory>


nota: module-assistant si occupa automaticamente di installare un compilatore se non l'avete, e anche gli headers del kernel. Se possedete gi� gli headers giusti, o anche l'intero kernel (che, ricordo, deve essere configurato esattamente come il vostro kernel), � sufficiente controllare di avere impostato il link simbolico <tt>/usr/src/linux</tt> in modo che punti agli headers o ai sorgenti:
    Alias /icons/ "/usr/share/apache2/icons/"
<pre>ln -s /usr/src/linux-headers-xxx /usr/src/linux</pre>
    Alias /manual/ "/usr/share/doc/apache2-doc/manual/"
 
    <Directory "/usr/share/apache2/icons">
        Options Indexes MultiViews
        AllowOverride None
        Order allow,deny
        Allow from all
    </Directory>
</VirtualHost>
</pre>


Ora bisogna modificare xorg.conf, nella sezione "Device", in modo che nella riga "Driver" sia scritto <tt>'''nvidia'''</tt> (di solito al posto di <tt>'''nv'''</tt> o <tt>'''vesa'''</tt>), inoltre bisogna sostituire, nella sezione "Module", le righe
Molte delle opzioni contenute nell'esempio sono prese pari pari dal file '''/etc/apache2/sites-available/default'''.
 
Mancano due modifiche, prima di avere il supporto ssl attivo: Apache non � in ascolto sulla porta 443, quella normalmente utilizzata da apache-ssl, e quindi lo dobbiamo istruire modificando il file '''/etc/apache2/ports.conf''' aggiungendo la riga:
<pre>
<pre>
Load    "dri"
Listen 443
Load    "GLcore"
</pre>
</pre>
con la riga
 
Come ultima cosa, importantissima, bisogna attivare il sito che abbiamo appena creato (sempre utilizzando i comodi comandi che Apache2 ci mette a disposizione). Sar� quindi sufficiente un
<pre>
<pre>
Load    "glx"
# a2ensite default-ssl
</pre>
</pre>
questo se si scelto di creare un file separato per i siti che avranno il supporto ssl... Un'altra pratica molto diffusa quella di gestire ogni singolo sito come un file, quindi le direttive per l'abilitazione del supporto ssl vengono scritte all'interno del file ''generale'' di quel sito (in questo caso il file '''default''').
Per rendere effettive tutte le modifiche, riavviamo apache:
<pre>
# /etc/init.d/apache2 restart
</pre>
=====Far convivere Apache e Apache2=====
Alcune volte pu essere utile far convivere Apache1 e Apache2 sulla stessa macchina (magari durante un periodo di migrazione)...a tale proposito, buona norma modificare il numero della porta su cui uno dei due server in ascolto.
Normalmente si ''sposta'' Apache2 dalla porta '''80''' alla '''8080''' (sempre se su questa non configurato un server proxy).
Per modificare la porta su cui Apache2 in ascolto sufficiente modificare il file '''/etc/apache/ports.conf''' sostituendo al numero '''80''', '''8080'''. Nel file '''ports.conf''' avremo, quindi, una riga come la seguente:
<pre>
Listen 8080
</pre>
=Il processore PHP=
PHP un [[acronimo ricorsivo]] per "PHP: Hypertext Preprocessor" e cio "PHP: preprocessore ipertestuale". Questo significa che i nostri script non vengono elaborati dai client (in questo caso dai browser) come ad esempio nel caso di javascript, ma che vengono eseguiti direttamente sul server il quale fornisce ai clients semplici pagine html. Un linguiaggio di questo tipo viene chiamato anche '''server-side''' (lato server), in contrapposizione ai linguaggi '''client-side''' (lato client).
La cosa pi interessante nell'uso di PHP che si tratta di un linguaggio estremamente semplice per il principiante, ma che, tuttavia, offre molte prestazioni avanzate al programmatore di professione.
Con PHP non siete limitati soltanto ad un output in HTML. Le possibilit di PHP, infatti, includono l'abilit di generare immagini, files PDF e perfino filmati Flash al volo (utilizzando libswf e Ming). Sarete in grado di generare facilmente qualsiasi testo, come XHTML e qualsiasi altro file XML. PHP pu autogenerare questi file, e salvarli nel file system, piuttosto che eseguire un printing esterno, o creare server-side cache per contenuti dinamici.
Una delle caratteristiche pi importanti e significative di PHP la possibilit` di supportare una completa gamma di databases. Scrivere una pagina web collegata ad un database incredibilmente semplice.
PHP fa anche da supporto per dialogare con altri servizi utilizzando i protocolli del tipo LDAP, IMAP, SNMP, NNTP, POP3, HTTP, COM (in Windows) e innumerevoli altri. Potete anche aprire network sockets ed interagire usando qualsiasi altro protocollo. Inoltre supporta l'interscambio di dati complessi WDDX tra, virtualmente, tutti i linguaggi di programmazione web. A proposito di interconessioni, PHP supporta l'installazione dei JavaObjects e l'utilizzo di questi come oggetti PHP in modo trasparente. Si pu anche usare la nostra estensione CORBA per accedere ad oggetti remoti.
{{box|Nota Bene:|Questo elenco delle funzionalit offerte da PHP tratto dal manuale online di PHP e precisamente dal capitolo [http://it2.php.net/manual/it/intro-whatcando.php Che cosa pu fare PHP?]}}
==Installazione==
Anche installare PHP non un compito per nulla complesso.
===PHP e Apache 1.3===
Vediamo subito come procedere a abilitare PHP per il nostro server Apache in maniera minimale:
<pre># apt-get install libapache-mod-php4</pre>
Apt scaricher il modulo per Apache, le eventuali dipendenze e aggiorner anche il file di configurazione dei moduli (/etc/apache/modules.conf).
Tutto quello che dovremo fare manualmente di riavviare Apache, altrimenti non ci fornir gli script Php elaborati, ma ci permetter unicamente di scaricarli. Come abbiamo gi visto nella sezione relativa all' installazione di Apache il comando :
<pre># apachectl graceful
/usr/sbin/apachectl graceful: httpd gracefully restarted</pre>
Ora, anche se a livello minimale, Apache in grado fornire al nostro browser l' output degli script elaborati dal motore PHP. Non ci resta altro da fare che [[#Test|testarne]] il funzionamento.


dopo di che non resta che installare i driver per xfree/xorg (che sono sempre proprietari, ma non sono da compilare, e in Debian sono in un pacchetto a parte) e, volendo, anche il tool grafico per configurarli, e poi si pu� lanciare X:
===PHP e Apache 2.0===
Per abilitare il Php in Apache2 bisogna installare il modulo apposito:
<pre>
<pre>
# aptitude install nvidia-glx nvidia-settings
# apt-get install libapache2-mod-php4
# /etc/init.d/kdm start
</pre>
</pre>


Durante l'installazione verr aggiornata la configurazione di Apache2 per attivare il supporto a php4, inoltre verr automaticamente riavviato il server Web.
==Test==
Il modo pi semplice per testare la nostra installazione di PHP consiste nel preparare uno script e tentare di visualizzarlo nel nostro browser.


= Verifica =
Possiamo procedere in due modi fondamentalmente: creare uno script nella '''DocumentRoot''' del server web, e cio� '''/var/www''' (se non l' avete modificata in ahttpd.conf) oppure nella nostra '''public_html.


Per verificare velocemente se tutto funziona potete usare glxgears, da lanciare in un terminale.
Nel caso vogliate creare o spostare files all' interno della DocumentRoot di Apache � indispensabile tenere sempre a mente che quella directory e le directory in essa contenute sono visibili anche da altri computer (nella eventuale lan o su internet): prestate estrema attenzione ai permessi di scrittura di questi files!


Glxgears un semplicissimo programma che produce in una finestra l'animazione di tre ruote dentate che girano, e nel frattempo conta quanti frame al secondo riesce a generare il vostro sistema. Non � pensato per effettuare un vero benchmark, ma � solo un test indicativo, e i suoi risultati dipendono vistosamente dal carico presente sulla CPU, quindi per ottenere indicazioni attendibili evitate di lanciarlo mentre la CPU sta facendo altre cose.
Un consiglio personale consiste nell' agire sempre come utente '''www-data''' quando operate nella DocumentRoot: vi risparmierete patemi in fatto di permessi e sicurezza. Per loggarci come utente www-data sufficiente operare in questo modo:
<pre>$ whoami
keltik
$ su
Password:
# whoami
root
# su - www-data
$ whoami
www-data</pre>
Siamo cos� passati dal nostro utente normale all' utente root e da questo siamo diventati l' utente www-data (il passaggio tramite l' utente root ci evita di dover fornire la password per www-data). Avendo usato il comando '''su - ''' abbiamo effettuato un login vero e proprio, ereditando tutte le variabili locali per www-data.


= Opzioni utili =
Ora possiamo operare in tranquillit� nella DocumentRoot (che � anche la $HOME dell' utente www-data).


In <tt>xorg.conf</tt> ci sono alcune opzioni specifiche del driver nvidia che si posono inserire nella sezione "Device", per esempio se non vogliamo vedere il logo Nvidia ad ogni avvio possiamo inserire:
Se invece scegliamo di usare la nostra public_html, non dovremo fare altro che creare il file al suo interno usando il nostro utente normale.
 
Usiamo il nostro editor preferito e creiamo il file prova.php che conterr� questo codice:
<pre><?php phpinfo(); ?></pre>
 
{{box|Nota Bene|Aldil� di quale sia il vostro editor preferito, consiglio caldamente di imparare quantomeno i rudimenti di '''vi''': questo editor testuale infatti � presente nella quasi totalit� dei sistemi operativi *nix, � molto pratico anche durante sessioni telnet o ssh e - con un minimo di allenamento - dispone di tutta la potenza necessaria ad un editor di codice}}
 
Se tutto � andato bene, puntando il browser all' indiritto http://127.0.0.1/prova.php (nel caso di aver usato la DocumentRoot) oppure http://127.0.0.1/~utente/prova.php vedremo una pagina html che riporta molte informazioni utili sul nostro nuovo ambiente di sviluppo (versione del software, moduli di apache, moduli di php, variabili di ambiente, ecc...).
 
=Il Database Server=
==MySQL==
Passiamo adesso ad installare il server di database MySQL.
<pre># apt-get install mysql-server</pre>
che, oltre al server MySQL, installer� per noi anche il client, alcuni tools e le librerie indispensabili.
 
A questo punto il server MySQL dovrebbe essere installato ed avviato automaticamente. Possiamo controllare usando il solito comando '''ps''' oppure '''/etc/init.d/mysql status'''.
{{Warningbox|MySQL inizialmente � accessibile unicamente all' utente '''root''' senza alcuna password.}}
{{box|Nota Bene:|Negli esempi seguenti ho digitando i comandi mysql su righe diverse per renderli pi� leggibili, ma nulla vieta di scrivere tutto di seguito sulla medesima linea.}}
La nostra prima preoccupazione dovrebbe essere senz'altro quella di impostare una passowrd per l'utente root. Ecco come fare:
<pre>
<pre>
Option "NoLogo" "1"
$ mysql -u root
mysql> SET PASSWORD
    -> FOR root@localhost
    -> =
    -> PASSWORD('la_tua_password')
    -> ;
Query OK, 0 rows affected (0.08 sec)
 
mysql> exit
Bye
$
</pre>
{{box|Nota Bene:|Se non funziona il comando '''mysql -u root''' provare con '''mysql -u root -p''' e se richiede la password lasciarla vuota e premere invio.}}
Se ora proviamo a loggarci nuovamente, dovremmo vederci negato l' accesso in questo modo:
<pre>
$ mysql -u root
ERROR 1045: Access denied for user: 'root@localhost' (Using password: NO)
</pre>
Riproviamo usando la password che abbiamo scelto in precedenza:
<pre>
$ mysql -u root -pla_tua_password
Welcome to the MySQL monitor.  Commands end with ; or \g.
</pre>
{{box|Nota Bene:|Lo switch "-p" usato nel comando ''mysql'' prevede che la password venga digitata '''senza spazi tra il -p e la password effettiva'''. Non si tratta di un mio errore di battitura!<br> Se invece usiamo lo switch "-p" senza specificare alcuna password, questa ci verr� richiesta interattivamente.}}
Usare utenti con privilegi alti non � mai una buona idea, per cui provvediamo a creare un utente a cui concederemo i privilegi minimi (ma al quale potremo dare privilegi pi� alti per database specifici):
<pre>
mysql> GRANT USAGE ON *.*
    -> TO 'utente'@'localhost'
    -> IDENTIFIED BY 'la_tua_password'
    -> ;
Query OK, 0 rows affected (0.02 sec)
 
mysql> FLUSH PRIVILEGES;
Query OK, 0 rows affected (0.04 sec)
</pre>
</pre>
invece per usare il codice AGP del driver proprietario invece di quello libero possiamo inserire:
Se ora proviamo a loggarci con il nuovo utente, dovremmo riuscire ad autenticarci usando le credenziali specificate con il comando GRANT.
 
Ora creiamo un database nuovo:
<pre>
<pre>
Option "NvAGP" "On"
mysql> CREATE DATABASE prova;
Query OK, 1 row affected (0.00 sec)
 
mysql> show databases;
+----------+
| Database |
+----------+
| mysql    |
| prova    |
| test    |
+----------+
3 rows in set (0.02 sec)
</pre>
</pre>
personalmente con questa opzione attivata riscontro con glxgears un aumento di prestazioni pari al 50%.
ed assegnamo all' utente che abbiamo creato in precedenza piena diritti di amministrazione al database:
<pre>
mysql> GRANT ALL PRIVILEGES
    -> ON prova.*
    -> TO 'utente'@'localhost'
    -> ;
Query OK, 0 rows affected (0.02 sec)


In certi casi ci possono essere dei problemi nell'uso di un monitor esterno su di un laptop: per ovviare all'inconveniente si pu� provare ad aggiungere
mysql> FLUSH PRIVILEGES;
Query OK, 0 rows affected (0.04 sec)
</pre>
Se ora ci logghiamo con il nostro utente e chiediamo una lista dei database, vedremo unicamente quelli su cui abbiamo privilegi:
<pre>
mysql> show databases;
+----------+
| Database |
+----------+
| prova    |
+----------+
1 row in set (0.00 sec)
</pre>
Selezioniamo il database su cui operare col comando:
<pre>
<pre>
Option "UseEDID" "0"
mysql> USE prova;
</pre>
</pre>
Ora creiamo una tabella all' interno del database ''prova'', giusto per verificare che sia tutto a posto:
<pre>
mysql> CREATE TABLE tabella (colonna1 VARCHAR(20), colonna2 VARCHAR(20));
Query OK, 0 rows affected (0.42 sec)


Per abilitare l'uso dell'uscita TV come monitor addizionale (ove disponibile)
mysql> DESCRIBE tabella;
+----------+-------------+------+-----+---------+-------+
| Field    | Type        | Null | Key | Default | Extra |
+----------+-------------+------+-----+---------+-------+
| colonna1 | varchar(20) | YES  |    | NULL    |      |
| colonna2 | varchar(20) | YES  |    | NULL    |      |
+----------+-------------+------+-----+---------+-------+
2 rows in set (0.08 sec)
</pre>
 
Se non abbiamo ottenuto errori passiamo al punto successivo, altrimenti verifichiamo tutti i passaggi precedenti.
 
==MySQL e PHP==
Per poter usare MySQL attraverso pagine PHP dobbiamo installare il modulo '''php4-mysql''' e riavviare Apache:
<pre>
<pre>
Option "TwinView"
# apt-get install php4-mysql
# apachectl graceful
/usr/sbin/apachectl graceful: httpd gracefully restarted
</pre>
</pre>


Se l'immagine sulla TV risulta essere in bianco e nero o con i colori falsati occorre impostare lo standard video utilizzato.
Ora possiamo verificare se siamo effettivamente in grado di accedere a MySQL.<br>
La procedura � simile a quella vista in precedenza per testare la corretta installazione di PHP:
* logghiamoci come utente root oppure spostiamoci nella nostra directory '''public_html''';
* creaimo il file mysql.php che conterr� questo codice:
<pre><nowiki>
<?php
 
// si collega al database, altrimenti esce e ritorna un errore
 
mysql_connect('localhost','utente','la_tua_password') or die(mysql_error());
 
?></nowiki>
</pre>
* apriamo un browser e puntiamolo alla pagina appena creata ( http://localhost/mysql.php oppure http://localhost/~utente/mysql.php);
** se quello che vediamo � una pagina bianca, significa che PHP � in grado di dialogare con MySQL;
** se otteniamo l' errore '''Fatal error: call to undefined function - mysql_connect()''' significa che il modulo php4-mysql non � stato installato correttamente o che non abbiamo riavviato Apache;
** se otteniamo l' errore '''Warning: mysql_connect(): Access denied for user: xxxxxxxx''' significa che abbiamo scritto male le credenziali da utilizzare.
 
==PhpMyAdmin==
Questo software � un validissimo alleato nel lavoro quotidiano di manutenere un server MySQL, anche se in locale e/o domestico: tra i suoi pregi segnalo l' ottima usabilit� e l' interfaccia web.
 
Questo pacchetto si installa con il comando:
<pre>
<pre>
Option "TVStandard" "PAL-B"
# apt-get install phpmyadmin php4 php4-gd
</pre>
</pre>
Ci verr quindi chiesto quale server http dovr essere riconfigurato automaticamente. In base alla versione di Apache che abbiamo installato in precedenza possiamo scegliere '''apache''' oppure '''apache2'''.
Al termine della configurazione scegliamo di riavviare Apache e cominciamo subito ad utilizzare PhpMyAdmin puntando il browser all'indirizzo http://localhost/phpmyadmin/


Ci sono molte altre opzioni possibili, che trovate elencate, su Debian, in <tt>/usr/share/doc/nvidia-glx/README.txt.gz</tt>.
[[Immagine:Phpmyadmin_table.png|thumb|center|Schermata di esempio di PhpMyAdmin]]


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=Conclusioni=
Autore: [[Utente:Bedo|Bedo]]
Ora si ha a disposizione un sistema completo per l'utilizzo di script in php (ed anche per il loro sviluppo).
[[Categoria:Desktop]][[Categoria:Hardware]]


Correzioni, metodo 2, verifica e opzioni utili aggiunti da [[Utente:tindal|tindal]]


Opzioni TV e altre correzioni minori [[Utente:test|test]]
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Autore: [[Utente:Keltik|Keltik]] 07:20, Giu 20, 2005 (EDT)<br/>
[[Utente:MaXeR|MaXeR]] 07:59, Lug 18, 2005 (EDT)
[[Categoria:Server]][[Categoria:Networking]]
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