OpenSSH: Windows: differenze tra le versioni

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'''SSH''' ('''S'''ecure '''SH'''ell, shell sicura) � un protocollo che permette di stabilire una sessione remota cifrata ad interfaccia a linea di comando con un altro host.
==Introduzione==
Ho deciso di fare questa guida poichè ho avuto molta difficoltà a creare una connessione remota sicura fra una macchina Windows ed una Linux in una LAN (o in una WAN) in quanto la maggior parte delle guide, degli How-To e delle FAQ che ho trovato in Internet esamina tale connessione fra due macchine Linux.


La connessione remota sicura, che esaminero`, e` una connessione che usa il protocollo [http://it.wikipedia.org/wiki/Ssh SSH (Secure SHell)] e, perciò, é detta '''connessione SSH''' la quale si basa sulla [http://it.wikipedia.org/wiki/Crittografia_asimmetrica criptografia asimetrica] detta anche '''criptografia a coppia di chiavi''' o, piu` semplicemente, '''a chiave pubblica/privata''' (o, semplicemente, '''a chiave pubblica''') che consiste nella generazione di una coppia di chiavi (chiamate [http://it.wikipedia.org/wiki/Chiave_privata chiave privata] e [http://it.wikipedia.org/wiki/Chiave_pubblica chiave pubblica]). In pratica, la '''chiave pubblica''' codifica la communicazione mentre la '''chiave privata''' decodifica tale comunicazione e vengono generate usando degli algoritmi asimetrici che sono [http://it.wikipedia.org/wiki/RSA RSA] e [http://en.wikipedia.org/wiki/Digital_Signature_Algorithm DSA] e le connessioni che usano tali coppie di chiavi prodotte da questi algoritmi asimetrici sono dette '''connessioni SSH'''. Tali algoritmi, però, servono soltanto per instaurare una connessione criptata fra il client SSH e il server SSH in quanto, per il trasferimento vero e proprio dei dati, si usano degli algoritmi simmetrici, come AES o 3DES, che sono molto più efficenti per questo scopo ovvero per cifrare la comunicazione. Quindi:
Il client SSH ha una interfaccia a linea di comando simile a quella di telnet e rlogin, ma l'intera comunicazione (ovvero sia l'autenticazione che la sessione di lavoro) avviene in maniera cifrata. Per questo motivo, SSH � diventato uno standard di fatto per l'amministrazione remota di sistemi unix e di dispositivi di rete, rendendo obsoleto il protocollo telnet, giudicato troppo pericoloso per la sua mancanza di protezione contro le intercettazioni.


Una '''connessione SSH''' é una connessione cifrata che utilizza gli algoritmi asimetrici RSA o DSA soltanto per verificare se una chiave pubblica, memorizzata sul Server, derivi da una chiave privata salvata sul Client (in modo da garantire la reciproca autenticita` del Server e del Client) in modo da essere utilizzata, per l'intera sessione, per la cifratura simmetrica con algoritmi come AES o 3DES.
Il metodo di cifratura del canale � ibrido, ovvero viene usato un [http://it.wikipedia.org/wiki/Crittografia_asimmetrica algoritmo a chiave pubblica] (tipicamente RSA o DSA) per scambiarsi una chiave di sessione che verr� usata per cifrare con un [http://it.wikipedia.org/wiki/Crittografia_simmetrica algoritmo simmetrico] tutta la successiva comunicazione. Gli algoritmi simmetrici usati usualmente sono AES o 3DES.


==Scelta del software==


Ora, dopo aver fatto questa introduzione per chiarire i termini che userò in seguito, spiegherò, in pratica, come si crea una connessione SSH da Windows a Linux. Per far ciò, occorre scegliere un server-software SSH sulla macchina Linux (che funge dal Server) ed un client-software SSH su una macchina Windows (che funge da Client). Ora, per scegliere un server-software SSH per Linux, non esiste alcun problema in quanto la communità Open Source ha creato un ottimo prodotto che, ormai, tutte le distribuzione lo installano come default. Questo prodotto é il software [http://www.openssh.com/ OpenSSH Server]. Ora, siccome Windows (in tutte le sue edizione per il Desktop) non ha nessun client-software SSH, occorre cercarne uno. Il più semplice client SSH con licenza certificata Open Source é [http://www.chiark.greenend.org.uk/~sgtatham/putty/ PuTTY] ma, chi volesse usare soprattutto la Shell di Linux ed avere qualche comodità in più sullo stile di Windows, dovrà valutare programmi commerciali come [http://www.vandyke.com/products/securecrt/ SecureCRT] o [http://www.ssh.com/products/tectia/client/ SSH Tectia Client] che, per fortuna, si possono prelevare le versioni di valutazione completamente funzionanti prima dell'acquisto.
''Voci correlate sul wiki:''
* [[Sshfs|Sshfs: montare directory remote tramite ssh]]
* [[Come effettuare una connessione remota SSH da Windows a Linux]]


{{Box | Nota |I client SSH permettono soltanto di accedere alla Shell di Linux per poter eseguire comandi su un terminale a caratteri di questo sistema operativo. Per poter accedere anche al suo server grafico [http://it.wikipedia.org/wiki/X_Window_System X Window System] o '''X11''' o soltanto '''X''' (e, quindi, per poter controllare i vari ambienti grafici ed i programmi di X), occorre anche un [http://it.wikipedia.org/wiki/VNC client/server VNC]. Ora, niente paura in quanto, grazie alla funzionalità [http://en.wikipedia.org/wiki/Tunneling_protocol Tunneling] di questi tre client SSH, é possibile controlare anche X sempre in modo sicuro.}}


==Configurazione dell'OpenSSH Server==
''Approfondimenti:''
 
* [http://it.wikipedia.org/wiki/Ssh Ssh su Wikipedia (it)]
Una volta installato l'OpenSSH Server sulla macchina Linux, occorre configurarlo per scegliere il modo di authentificazione che volete che le macchine Client usano per accedere a questa macchina Linux.
* [http://en.wikipedia.org/wiki/Public-key_cryptography Public-key cryptography - Wikipedia (en)]: spiega, molto meglio del corrispondente articolo italiano, in cosa consiste la crittografia a chiave pubblica.
 
[[Categoria:Glossario]]
Le varie autentificazione che OpenSSH Server può offrire sono:
 
#Autentificazione tramite '''password'''
#Autentificazione '''ChallengeResponseAuthentication''' o '''Keyboard-Interactive'''
#Autentificazione '''a chiave pubblica'''
#Autentifiazione '''GSSAPI'''
 
'''L'autentificazione tramite password''' utilizza la Username e la Password dell'utente (le stesse usate per l'autentificazione in locale) per verificare se l'utente é autorizzato ad accedere da remoto alla macchina Linux.
 
'''L'autentificazione ChallengeResponseAuthentication o Keyboard-Interactive''' utilizza una serie di autentificazioni caratterizzate da richieste, fatte dal server SSH, che devono essere confermate dalle risposte mandate dal client SSH. Se le risposte coincidono a quelle memorizzate sul Server, l'utente é autorizzato ad accedere da remoto alla macchina Linux altrimenti questi non può entrare in tale macchina Linux.
 
'''L'autentificazione a chiave pubblica''' verifica se la chiavi pubblica, memorizzata sul Server, '''derivi''' dalla chiave privata memorizzata sul Client dell'utente. Se tale verifica ha esito positivo, l'utente può accedere alla macchina Linux altrimetri no. Siccome la chiave privata é praticamente un file, che autorizza chiunque entra in possesso ad entrare in un Server SSH, é consigliabile protteggerla con una '''passphrase''' che, in sostanza, é una password che occorre inserirla ogni volta (o quasi) che si effettua una connessione verso tale Server SSH.
 
'''L'autentifiazione GSSAPI''', basata su un'API generica, implementata su vari sistemi operativi, utilizza un determinato protocollo, che, normalmente, é Kerberos 5, per trasferire i dati per l'autentificazione.
 
Le auttentificazioni più comode ed usate in una rete LAN (ma non solo) sono l''''autentificazione tramite password''' e l''''autentificazione a chiave pubblica'''. Quindi, la mia attenzione andrà soprattutto su queste due autentificazioni in quanto sono, forse, le più semplici da essere implementate.
 
Il file di configurazione di OpenSSH Server si chiama ''sshd_config'' che, normalmente, si trova nella directory ''/etc/ssh''.
 
Questo file é un file di testo composto da '''direttive''' (dette '''Keywords'''), che sono '''case-insensitive''', e da '''valori''', che sono '''case-sensitive'''. Quindi, per editarlo, basta un semplice editor di testo come '''vi''' o '''Emacs''' che avete già nella vostra distribuzione.
 
Quindi, attiviamo, in forma base, le autentificazioni tramite password e a chiave pubblica e disattiviamo le altre per evitare conflitti ed accessi non desiderati a causa di eventuali bachi.
 
Perciò, verichiamo, da root, che, nel file ''/etc/ssh/sshd_config'', ci siano le seguenti keyword ed i corrispettivi valori; se si dovessero trovare delle keyword mancanti o dei valori che non corrispodessero a quei sotto-ennunciati, modificate semplicemente il testo stando attenti a non fare incominciare le keyword con il simbolo #:
 
 
 
 
 
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--[[Utente:Balubeto|Balubeto]] 05:29, 3 Giu 2006 (EDT)
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