Debian Kernel Howto: differenze tra le versioni

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→‎FAQ: aggiunta vanilla kernel
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==Introduzione==
==Introduzione==
Su debian il kernel pu� essere ricompilato con il metodo standard (valido con tutte le distribuzioni) oppure nella cos� detta ''debian-way''.
Su debian il kernel può essere ricompilato con il metodo standard (valido con tutte le distribuzioni) oppure nella così detta ''debian-way''.


Questa guida illustrer� il metodo debian di compilare il kernel. Questo metodo consite nel creare un pacchetto debian del kernel compilato per una facile installazione/disinstallazione.
Questa guida illustrerà il metodo debian di compilare il kernel. Questo metodo consite nel creare un pacchetto debian del kernel compilato per una facile installazione/disinstallazione.


==Installazione Pacchetti==
==Installazione Pacchetti==
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Per ricompilare il kernel non assolutamente necessario essere root, anzi sconsigliato. Baster� aggiungere l'utente dal quale si desidera ricompilare il kernel al gruppo '''src''', con il seguente comando:
Per ricompilare il kernel non è assolutamente necessario essere root, anzi è sconsigliato. Basterà aggiungere l'utente dal quale si desidera ricompilare il kernel al gruppo '''src''', con il seguente comando:


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{{Box|Nota|Ricordate di non usare mai l'utente root per ricompilare il kernel altrimenti tutti i file che verranno creati apparterranno a root:root. Se a questo punto si cercher� di compilare dall'utente normale si avranno problemi di permessi e per risolverli dovrete dare un:
{{Box|Nota|Ricordate di non usare mai l'utente root per ricompilare il kernel altrimenti tutti i file che verranno creati apparterranno a root:root. Se a questo punto si cercherà di compilare dall'utente normale si avranno problemi di permessi e per risolverli dovrete dare un:
  # chown -R root:src /usr/src/  
  # chown -R root:src /usr/src/  
}}
}}
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Non necessario creare questo link, ma una usuale convenzione farlo anche perch� risulta comodo per entrare nella directory dei sorgenti del kernel.
Non è necessario creare questo link, ma è una usuale convenzione farlo anche perché risulta comodo per entrare nella directory dei sorgenti del kernel.


Ora spostiamoci della directory e puliamo i sorgenti del kernel:
Ora spostiamoci della directory e puliamo i sorgenti del kernel:
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Questo passaggio inutile se la prima volta che compilate il kernel, ma dalla seconda volta in poi diviene necessario per eliminare i file generati dalle precedenti compilazioni che potrebbero creare conflitti.
Questo passaggio è inutile se è la prima volta che compilate il kernel, ma dalla seconda volta in poi diviene necessario per eliminare i file generati dalle precedenti compilazioni che potrebbero creare conflitti.


Ora, se avete installato un kernel precompilato che abbia la stessa versione del kernel che volete ricompilare potreste usare il suo file di configurazione come base di partenza per configurare il vostro kernel. A tal scopo basta copiare il file di configurazione che st� in boot (i file di configurazione dei kernel installati hanno come nome ''config'' seguito dalla versione del kernel) nella directory dei sorgenti:
Ora, se avete installato un kernel precompilato che abbia la stessa versione del kernel che volete ricompilare potreste usare il suo file di configurazione come base di partenza per configurare il vostro kernel. A tal scopo basta copiare il file di configurazione che stà in boot (i file di configurazione dei kernel installati hanno come nome ''config'' seguito dalla versione del kernel) nella directory dei sorgenti:


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C'chi arriva anche a installare un kernel precompilato per usare semplicemente il suo file di configurazione. Se avete banda da sprecare possibile farlo. Tuttavia si pu� benissimo partire da zero senza copiare nessun file di configurazione.  
C'è chi arriva anche a installare un kernel precompilato per usare semplicemente il suo file di configurazione. Se avete banda da sprecare è possibile farlo. Tuttavia si può benissimo partire da zero senza copiare nessun file di configurazione.  


A questo punto configuriamo il nostro kernel con il comando:
A questo punto configuriamo il nostro kernel con il comando:
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Vi apparir� un'interfaccia testuale dalla quale sar� possibile configurare le opzioni del kernel. Questo il passaggio pi� delicato, nonch� il pi� lungo e difficile. Se dovete configurare un kernel per la prima volta prendetevi almeno un'ora di tempo ed iniziate con calma, leggendo tutte le pagine dell'help in linea. Uno dei vantaggi di un kernel ricompilato la possibilit� di ottenere un kernel estremamente piccolo e leggero proprio perch� viene compilato il supporto solo per le periferiche e per i filesytem effettivamente usati. In questo modo si ha un kernel piccolo e pochi moduli. Un kernel di questo tipo impiega anche molto meno tempo ad essere compilato, per fare un esempio potrebbe impiegare sui 10 min. su in athlon 1000, quando un kernel debian ufficiale impiegherebbe sicuramente pi� di un'ora sulla stessa macchina. In definitiva compilando un kernel snello sar� possibile anche fare pi� prove ed ottimizzarlo quindi al meglio per i propri bisogni. Per trovare quali moduli sono richiesti dal vostro hardware potete usare il comando '''lspci''' o meglio '''lspci -v'''. In bocca al lupo.
Vi apparirà un'interfaccia testuale dalla quale sarà possibile configurare le opzioni del kernel. Questo è il passaggio più delicato, nonchè il più lungo e difficile. Se dovete configurare un kernel per la prima volta prendetevi almeno un'ora di tempo ed iniziate con calma, leggendo tutte le pagine dell'help in linea. Uno dei vantaggi di un kernel ricompilato è la possibilità di ottenere un kernel estremamente piccolo e leggero proprio perché viene compilato il supporto solo per le periferiche e per i filesytem effettivamente usati. In questo modo si ha un kernel piccolo e pochi moduli. Un kernel di questo tipo impiega anche molto meno tempo ad essere compilato, per fare un esempio potrebbe impiegare sui 10 min. su in athlon 1000, quando un kernel debian ufficiale impiegherebbe sicuramente più di un'ora sulla stessa macchina. In definitiva compilando un kernel snello sarà possibile anche fare più prove ed ottimizzarlo quindi al meglio per i propri bisogni. Per trovare quali moduli sono richiesti dal vostro hardware potete usare il comando '''lspci''' o meglio '''lspci -v'''. In bocca al lupo.


Una volta finita la configurazione, uscite e salvate i cambiamenti. A questo punto il file <tt>/usr/src/linux/.config</tt> conterr� la nostra configurazione del kernel.
Una volta finita la configurazione, uscite e salvate i cambiamenti. A questo punto il file <tt>/usr/src/linux/.config</tt> conterrà la nostra configurazione del kernel.


{{Box|Nota|Se avete gi� ricompilato il vostro kernel e volete passare ad una versione pi� aggiornata, ma non troppo diversa (ad esempio: 2.6.8 --> 2.6.10), non conviene rifare tutta la configurazione da capo. D'altro canto non neanche possibile usare il vecchio file di configurazione dato che nel nuovo kernel ci saranno voci in pi� e o in meno e sarebbe improponibile cercarle ad una ad una.
{{Box|Nota|Se avete già ricompilato il vostro kernel e volete passare ad una versione più aggiornata, ma non troppo diversa (ad esempio: 2.6.8 --> 2.6.10), non conviene rifare tutta la configurazione da capo. D'altro canto non è neanche possibile usare il vecchio file di configurazione dato che nel nuovo kernel ci saranno voci in più e o in meno e sarebbe improponibile cercarle ad una ad una.


Basta allora copiare il vecchio file di configurazione nella directory dei sorgenti del nuovo kernel e lanciare il comando:
Basta allora copiare il vecchio file di configurazione nella directory dei sorgenti del nuovo kernel e lanciare il comando:
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  $ make oldconfig
  $ make oldconfig


in questo modo verranno fatte delle domande su come configurare ''le sole nuove voci'' presenti nel kernel. Se i due kernel sono troppo diversi questo metodo non conviene pi� dato che bisogna rispondere ad uno ad uno a tutte le domande sulle voci diverse. Sicuramente non conviene usarlo per il passaggio 2.4 --> 2.6.}}
in questo modo verranno fatte delle domande su come configurare ''le sole nuove voci'' presenti nel kernel. Se i due kernel sono troppo diversi questo metodo non conviene più dato che bisogna rispondere ad uno ad uno a tutte le domande sulle voci diverse. Sicuramente non conviene usarlo per il passaggio 2.4 --> 2.6.}}


== Compilazione del kernel ==
== Compilazione del kernel ==
Ora venuto il momento di cominciare la compilazione, a tal scopo useremo make-kpkg. Vediamo come utilizzare velocemente questo tool per compilare il nostro kernel personalizzato:
Ora è venuto il momento di cominciare la compilazione, a tal scopo useremo make-kpkg. Vediamo come utilizzare velocemente questo tool per compilare il nostro kernel personalizzato:


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Questo comando compiler� il nostro kernel e lo inserir� in un pacchetto debian in /usr/src. Il comando '''fakeroot''' viene usato semplicemente per simulare un ambiente di root per l'utente normale.
Questo comando compilerà il nostro kernel e lo inserirà in un pacchetto debian in /usr/src. Il comando '''fakeroot''' viene usato semplicemente per simulare un ambiente di root per l'utente normale.


Diamo uno sguardo alle opzioni usate:
Diamo uno sguardo alle opzioni usate:


; --appendo-to-version : serve ad aggiungere un nome personalizzato al pacchetto che verr� aggiunto dopo il numero di versione, che in questo caso divernter� ''2.6.8-nomepersonalizzato''.
; --appendo-to-version : serve ad aggiungere un nome personalizzato al pacchetto che verrà aggiunto dopo il numero di versione, che in questo caso divernterà ''2.6.8-nomepersonalizzato''.


; --revision : permette di impostare il numero di revisione del pacchetto, normalmente viene indicato con un numero intero.  
; --revision : permette di impostare il numero di revisione del pacchetto, normalmente viene indicato con un numero intero.  
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; kernel_image : dice a make-kpkg di compilare l'immagine del kernel creare il pacchetto debian.
; kernel_image : dice a make-kpkg di compilare l'immagine del kernel creare il pacchetto debian.


Se ad esempio compileremo per la seconda volta lo stesso kernel, per fare solo delle modifiche minori, pu� essere utile usare lo stesso nome per --append-to-version ed usare un numero di revisione maggiore. In questo modo quando installarete il pacchetto del kernel ricompilato questo sostituir� il pacchetto precedente. Al contrario se ricompilate un secondo kernel cambiando la stringa da appendere alla versione, il pacchetto del nuovo kernel conviver� tranqullamente col precedente.
Se ad esempio compileremo per la seconda volta lo stesso kernel, per fare solo delle modifiche minori, può essere utile usare lo stesso nome per --append-to-version ed usare un numero di revisione maggiore. In questo modo quando installarete il pacchetto del kernel ricompilato questo sostituirà il pacchetto precedente. Al contrario se ricompilate un secondo kernel cambiando la stringa da appendere alla versione, il pacchetto del nuovo kernel conviverà tranqullamente col precedente.


In realt� il comando '''make-kpkg''' accetta molti ulteriori paramentri (elencher� solo i pi� importanti per gli altri leggete l'amichevole pagina di manuale aka read the friendly manual):
In realtà il comando '''make-kpkg''' accetta molti ulteriori paramentri (elencherò solo i più importanti per gli altri leggete l'amichevole pagina di manuale aka read the friendly manual):


; --added-modules foo : compila dei sorgenti esterni (presenti in /usr/src/modules) insieme al kernel, potete mettere                          pi� nomi separati da virgole  
; --added-modules foo : compila dei sorgenti esterni (presenti in /usr/src/modules) insieme al kernel, potete mettere                          più nomi separati da virgole  
; --added-patches foo : aggiunge delle patch al kernel, le path possono essere molteplici separate da virgole
; --added-patches foo : aggiunge delle patch al kernel, le path possono essere molteplici separate da virgole
; --config : sceglie quale frontend usare per configurare il kernel (config, menuconfig, xconfig, gconfig)
; --config : sceglie quale frontend usare per configurare il kernel (config, menuconfig, xconfig, gconfig)
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Se abbiamo grub, invece, non ci resta altro che riavviare :D. Tuttavia per approfondire le personalizzazioni che possibile fare su grub, potete leggere l'apposita sezione della [[Guida a Grub]]:
Se abbiamo grub, invece, non ci resta altro che riavviare :D. Tuttavia per approfondire le personalizzazioni che è possibile fare su grub, potete leggere l'apposita sezione della [[Guida a Grub]]:


* [[Guida_a_Grub#Usare_update-grub|Guida a Grub: Usare update-grub]]
* [[Guida_a_Grub#Usare_update-grub|Guida a Grub: Usare update-grub]]
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==Installare e gestire i moduli==
==Installare e gestire i moduli==


Per compilare e creare automaticamente pacchetti .deb per moduli non presenti nei sorgenti del kernel, Debian fornisce un comodo strumento: '''module-assistant'''. Per un uso interattivo baster� lanciarlo da root per installare i pacchetti, scaricare i sorgenti del modulo che interessa, compilarlo e creare un pacchetto debian.
Per compilare e creare automaticamente pacchetti .deb per moduli non presenti nei sorgenti del kernel, Debian fornisce un comodo strumento: '''module-assistant'''. Per un uso interattivo basterà lanciarlo da root per installare i pacchetti, scaricare i sorgenti del modulo che interessa, compilarlo e creare un pacchetto debian.


Per scegliere invece quali moduli fare partire all'avvio ci sono diverse strade.
Per scegliere invece quali moduli fare partire all'avvio ci sono diverse strade.


# Se si usa l'hotplug, questi dovrebbe caricare automaticamente al boot tutti i moduli necessari. Per evitare il caricamento di certi moduli che possono creare conflitti basta inserili in '''/etc/hotplug/blacklist'''.
# Se si usa l'hotplug, questi dovrebbe caricare automaticamente al boot tutti i moduli necessari. Per evitare il caricamento di certi moduli che possono creare conflitti basta inserili in '''/etc/hotplug/blacklist'''.
# Se non si usa l'hotplug bisogna specificare manualmente quali moduli caricare all'avvio. Per far ci� baster� inserire i nomi dei moduli da caricare in '''/etc/modules''', uno per riga. Se non vi va di editare un file di testo (o non ricordate esattamente i nomi dei moduli) potrete usare '''modconf''' che permette di scegliere interattivamente quali moduli caricare all'avvio.
# Se non si usa l'hotplug bisogna specificare manualmente quali moduli caricare all'avvio. Per far ciò basterà inserire i nomi dei moduli da caricare in '''/etc/modules''', uno per riga. Se non vi va di editare un file di testo (o non ricordate esattamente i nomi dei moduli) potrete usare '''modconf''' che permette di scegliere interattivamente quali moduli caricare all'avvio.
   
   
==FAQ==
==FAQ==
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Assolutamente no.
Assolutamente no.


Basta usare la comoda utility '''module-assistant''' fornita da Debian per selezionare il modulo che si vuole aggiugere. Il modulo verr� automaticamente scaricato, compilato e messo in un pacchetto debian che potra essere installato o rimosso a piacimento.
Basta usare la comoda utility '''module-assistant''' fornita da Debian per selezionare il modulo che si vuole aggiugere. Il modulo verrà automaticamente scaricato, compilato e messo in un pacchetto debian che potra essere installato o rimosso a piacimento.


===Bisogna usare l'initrd oppure no?===
===Bisogna usare l'initrd oppure no?===
La risposta breve : no non usatelo.
La risposta breve è: no non usatelo.


Di seguito la risposta lunga:
Di seguito la risposta lunga:
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* il modulo del filesystem della partizione di root
* il modulo del filesystem della partizione di root


Per un kernel casalingo ricompilato, l'uso dell'initrd non solo inutile (e leggermente pi� lento) ma anche facile da sbagliare (se vi scordate ad esempio il supporto cramfs nel kernel o non aggiungete i giusti moduli all'immagine del ram disk il sistema andr� in kernel panic e dovrete ricompilare nuovamente). L'initrd serve soprattutto per i kernel ufficiali delle distribuzioni che devono supportare tutti i controller esistenti e una gran variet� di filesystem. Sarebbe assurdo compilare tutti questi supporti staticamente e quindi vengono inseriti come moduli nel ram disk. L'initrd necessario anche se si vuole usare un bootsplash, ma questa un'altra storia:
Per un kernel casalingo ricompilato, l'uso dell'initrd non solo è inutile (e leggermente più lento) ma è anche facile da sbagliare (se vi scordate ad esempio il supporto cramfs nel kernel o non aggiungete i giusti moduli all'immagine del ram disk il sistema andrà in kernel panic e dovrete ricompilare nuovamente). L'initrd serve soprattutto per i kernel ufficiali delle distribuzioni che devono supportare tutti i controller esistenti e una gran varietà di filesystem. Sarebbe assurdo compilare tutti questi supporti staticamente e quindi vengono inseriti come moduli nel ram disk. L'initrd è necessario anche se si vuole usare un bootsplash, ma questa è un'altra storia:


* [[Compilazione Kernel 2.6.11 con Bootsplash]]
* [[Compilazione Kernel 2.6.11 con Bootsplash]]
* [[Kernel2.6.10 - Framebuffer - Gensplash Patch]]
* [[Kernel2.6.10 - Framebuffer - Gensplash Patch]]


La risposta lunga quindi no, non usate il'initrd quando questo non sia strettamente necessario.
La risposta lunga è quindi no, non usate il'initrd quando questo non sia strettamente necessario.


===Ma se io devo usare l'initrd assolutamente?===
===Ma se io devo usare l'initrd assolutamente?===
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===Posso usare make-kpkg con un kernel vanilla===
===Posso usare make-kpkg con un kernel vanilla===
No, '''make-kpkg''' non pu� essere usato con i sorgenti del [[kernel vanilla]] ma solo con i sorgenti Debian del kernel di linux.
No, '''make-kpkg''' non può essere usato con i sorgenti del [[kernel vanilla]] ma solo con i sorgenti Debian del kernel di linux.


Questi sorgenti sono contenuti nei pacchetti <tt>kernel-source-*</tt> e sono installabili come usuali pacchetti con [[APT]].
Questi sorgenti sono contenuti nei pacchetti <tt>kernel-source-*</tt> e sono installabili come usuali pacchetti con [[APT]].
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