LKN: Guida di Riferimento delle Opzioni di Configurazione del Kernel - parte2
Linux Kernel in a Nutshell |
Sommario |
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NETFILTER |
Network packet filtering Netfilter è un framework per filtrare e "sezionare" (in the original context, magling is used) i pacchetti di rete che passano attraverso la vostra Linux box. L'uso più comune del packet filtering è di seguire la Linux box come un firewall che protegge una rete locale da Internet. Il tipo di firewall, dato da questo supporto del kernel, è detto packet filter, che significa che può rigettare pacchetti di rete individuali basati sul tipo, sorgente, destinazione, etc. L'atro tipo di firewall, una basato su proxy, è più sicuro ma più intrusivo, è più seccante da configurare; ispeziona il traffico di rete molto più da vicino, lo modifica, ed è a conoscenza dei protocolli di più alto livello, che mancano a un packet filter. Inoltre, i firewall "proxy-based" spesso richiedono cambi sui programmi in esecuzione sui client locali. "Proxy-based" firewall non hanno bisogno del supporto del kernel, ma sono spesso combinati con un packet filter, che funziona solo se dite sì qui. Dovreste dire sì qui se avete intenzione di usare la vosra Linux box come gateway per Internet per una rete locale di macchine senza un indirizzo IP globale valido. Questo si chiama "masquerading". Se uno dei computer sulla rete locale vuole mandare qualcosa al di fuori, la vostra box si può "masquerade" come quel computer, p.e., rigira il traffico verso la destinazione esterna voluta, ma modifica i pacchetti come se venissero dalla firewall box stessa. Masquerading lavora in entrambi i modi: se l'host esterno risponde, la Linux box rigirerà silenziosamente il traffico correttamente al computer locale. In questo modo, i computer sulla rete locale sono completamente invisibili al mondo esterno, anche se loro possono raggiungere l'esterno e ricevere le risposte. E' anche possibile eseguire server globalmente visibili da una rete locale mascherata usando un meccanismo chiamato port forwarding. Masquerading è anche spesso chiamato NAT (Network Address Translation). Altri sistemi operativi spesso chiamano questo con il termine PAT (Port Address Translation). Un altro uso di Netfilter è nel proxing trasparente: se una macchina nella rete locale prova a connettersi a un host esterno, la vostra Linux box può trasperentemente girare il traffico a un server locale, tipicamente un caching proxy server. Un altro uso di Netfilter è quello di costruire un bridging firewall. Usando un bridge con Network packet filtering attivo fa che iptables "veda" il traffico "bridged". Per filtrare tra i più bassi protocolli di rete e ethernet oltre il bridge, usate ebtables (located under bridge Netfilter configuration). Vari moduli esistono per Netfilter che sostituiscono la precedente masquerading (ipmasqadm), packet-filtering (ipchains), transparent proxying, e port-forwarding mechanisms. Guardate in Documentation/Changes sotto iptables per il posto di questi pacchetti. Le possibilità sono che voi diciate di sì qui se compilate un kernel che girerà come router e non per host regolari. |
NET_SCHED |
QoS and/or fair queueing Quando il kernel ha diversi pacchetti da mandare su un dispositivo di rete, deve decidere quali mandare prima, quali ritardare, e quali scartare. Questo è il compito delle discipline delle code. ALcuni diversi algoritmi per come fare questo "correttamente" sono stati proposti. Se dite no qui, prenderete il packet scheduler standard, che è uno scheduler FIFO (primo che arriva, primo servito). Se dite sì qui, sarete in grado tra alcune diversi algoritmi alternativi che possono essere attaccati a network device differenti. Questo è utile, per esempio, se alcuni dei vostri dispositivi di rete sono dispositivi real-time che necessitano di un rate certo minimo di flusso per il traffico che corrispondono a criteri specificati. Per amministrare questi scheduler, avete bisogno delle user-level utility dal pacchetto iproute2+tc a http://linux-net.osdl.org/index.php/Iproute2. Questo supporto Quality of Service (QoS) vi abiliterà a usare Differentiated Services (diffserv) e Resource Reservation Protocol (RSVP) sul vostro router Linux se dite sì alle opzioni corrispondenti. La documentazione e il software è a http://diffserv.sourceforge.net. |
IRDA |
IrDA (infrared) subsystem support Dite sì qui se volete costruire un supporto per i protocolli IrDA. L' Infrared Data Association specifica gli standards per la comunicazione wireless infrared che è supportata dai maggiori laptop e PDA. Per usare il supporto Linux per i protocolli IrDA, avrete bisogno anche di alcune userspace utility come irattach. Per maggiori informazioni, guardate il file Documentation/networking/irda.txt. Voi vorrete anche leggere l'IR-HOWTO, disponibile a http://www.tldp.org/docs.html#howto. Se volete scambiare bits di dati (p.e., vCal, vCard) con un PDA, avrete bisogno di installare un applicazione OBEX, come OpenObex da http://sourceforge.net/projects/openobex. |
IRLAN |
Protocollo IrLAN Dite sì qui se volete compilare il supporto per il protocollo IrLAN. IrLAN emeula un Ethernet e rende possibile mettere su una LAN wireless usando infrared beams. Il protocollo IrLAN può essere usato per parlare con gli access point a infrarossi come l' HP NetbeamIR o l'ESI JetEye NET. Potete anche connettervi a un'altra macchina Linux che esegue il protocollo IrLAN per un networking ad hoc. |
IRNET |
Protocollo IrNET Dite sì qui se volete compilare il supporto per il protocollo IrNET. IrNET è un driver PPP, così avrete bisogno anche di un sottosistema PPP funzionante (driver, daemon, e configuration). IrNET è un modo alternativo per trasferire il traffico TCP/IP over IrDA. Usa synchronous PPP sopra un set di point to point IrDA sockets. Lo potete usare tra macchine Linux o con Windows. |
IRCOMM |
Protocollo IrCOMM Dite sì qui se volete compilare il supporto per il protocollo IrCOMM. IrCOMM implementa l'emulazione della porta seriale, e rende possibile usare tutte le possibili applicazioni che capiscono le tty con i collegamenti infrared. Così, dovreste essere in grado di usare applicazioni come PPP e minicom. |
IRDA_ULTRA |
Protocollo Ultra (connectionless) Dite sì qui per il supporto al protocollo connectionless Ultra IRDA. Ultra vi permette di scambiare data over IrDA con dispositivi molto semplici (watch, beacon) senza l'overhead del protocollo IrDA (no handshaking, no frame di management, simple fixed header). Ultra è disponibile come socket speciale: socket(AF_IRDA, SOCK_DGRAM, 1). |
BT |
Bluetooth subsystem support Bluetooth è un low-cost, low-power, e a raggio-corto tecnologia wireless. E' stato disegnato come una sostituzione per i cavi e altre tecnologie "shortrange" come IrDA. Bluetooth opera in una area range personale che tipicamente si estende fino a 10 metri. Ulteriori informazioni su Bluetooth possono essere trovate a http://www.bluetooth.com. Il "Linux Bluetooth subsystem" consiste di diversi layers: Bluetooth core HCI device and connection manager, scheduler HCI device drivers Interface to the hardware SCO module SCO audio links L2CAP module Logical Link Control and Adaptation Protocol RFCOMM module RFCOMM Protocol BNEP Modulo Bluetooth Network Encapsulation Protocol CMTP Modulo CAPI Message Transport Protocol HIDP Modulo Human Interface Device Protocol Per usare il Linux Bluetooth subsystem, avete bisogno di alcune userspace utility, come hciconfig e hcid. Queste utility e update ai moduli Bluetooth kernel sono forniti nei pacchetti BlueZ a http://www.bluez.org. |
IEEE80211 |
Generic IEEE 802.11 networking stack Questa opzione abilita il networking stack hardware-independent IEEE 802.11 |
MTD |
Supporto Memory Technology Device (MTD) "Memory Technology Devices" sono flash, RAM, e chip simili, spesso usati per i filesystem a stato solido su dispositivi embedded. Questa opzione fornisce il supporto generico per i driver MTD per registrare se stessi con il kernel e per utenti potenziali di dispositivi MTD per enumerare i dispositivi presenti e ottenere un handle per loro. Vi permette anche di selezionare driver individuali per hardware particolari e utilizzatori di dispositivi MTD. |
PARPORT |
Supporto porta parallela Se volete usare dispositivi connessi alla vostra porta parallela (il connettore al computer con 25 buchi), p.e., una stampante, ZIP drive, o Parallel Line Internet Protocol (PLIP) link, dovete dire sì qui. Leggete Documentation/parport.txt e drivers/parport/BUGSparport per maggiori informazioni. Per informazioni estensive sui driver per i molti dispositivi attaccati alla porta parallela, guardate http://www.torque.net/linux-pp.html. E' possibile condividere una singola porta parallela tra diversi dispositivi, ed è sicuro compilare tutti i driver corrispondenti nel kernel. Se avete più di una porta parallela e volete specificare quale porta e IRQ usare per questo driver al "module load time" (in fase di caricamento del modulo), guardate in Documentation/parport.txt. |
PNP |
Supporto Plug and Play Plug and Play (PnP) è uno standard per le periferiche che lo permettono di venir configurate dal software-- per esempio, assegnare gli IRQ o altri parametri. Nessun jumper sulle schede sono necessari; infatti, i valori provvisti alle schede dal BIOS, dal sistema operativo, o usando una userspace utility. Dite sì qui se desiderate che Linux configuri i vostri dispositivi PnP. Voi dovreste dire anche sì a tutti i protocolli richiesti. Alternativamente, potete dire di no qui e configurare i vostri dispositivi PnP usando userspace utility come il pacchetto isapnptools. |
ISAPNP |
Supporto ISA Plug and Play Dite sì qui se desiderate il supporto per i dispositivi ISA PnP. Alcune informazioni sono disponibili in Documentation/isapnp.txt. Se usate dispositivi ISA Plug and Play, usate i tools ISA PnP che trovate a http://www.roestock.demon.co.uk/isapnptools per configuarli appropriatamente. |
PNPBIOS |
Supporto Plug and Play BIOS (sperimentale) Linux usa il PNPBIOS definito in "Plug and Play BIOS Specification Version 1.0A May 5, 1994" per autoriconoscere le risorse built-in mainboard (p.e., risorse della porta parallela). Se desiderate che il kernel riconosca e allochi le risorse dei vostri mainboard dispositivi (su alcuni sistemi sono disabilitati dal BIOS) dite sì qui. Il PNPBIOS può anche aiutare a prevenire conflitti di risorse tra i mainboard dispositivi e altri bus dispositivi. ACPI nel prossimo futuro sostituirà (in originale nel testo: ACPI is expected to supersede) PNPBIOS un giorno. Attualmente, coesistono insieme. Se avete un sistema non-ISA che supporta ACPI, probabilmente non avete bisogno del supporto PNPBIOS. |
IDE |
Supporto ATA/ATAPI/MFM/RLL Se dite sì qui, il kernel sarà in grado di maneggiare le unità low-cost mass storage come ATA/(E)IDE e ATAPI. I maggiori comuni esempi di tali dispositivi sono gli IDE hard drives e ATAPI CD-ROM drives. Se il vostro sistema è puramente SCSI e non usa queste interfacce, potete dire no qui. - Integrated Disk Electronics (IDE, conosciuto anche come ATA-1) è una connessione standard per le unità di mass storage come hard disks. E' stato progettato dalla Western Digital e Compaq Computer nel 1984. E' stato poi rinominato in ST506. Diversi dischi usano l'interfaccia IDE. - AT Attachment (ATA) è il superset delle specifiche IDE. ST506 è anche chiamato ATA-1. - Fast-IDE è ATA-2 (anche chiamato Fast ATA). - Enhanced IDE (EIDE) è ATA-3. Fornisce il supporto per i dischi più larghi (fino a 8.4GB attraverso lo standard LBA), più dischi (quattro invece di due), e per altre unità mass storage, come tapes e CD-ROM. - UDMA/33 (conosciuto anche come UltraDMA/33) è ATA-4. Usa fast DMA controller, fornisce modi di trasferimento più veloci (con meno carico per la CPU) dei precedenti PIO (Programmed processor Input/Output) dai precedenti standard ATA/IDE. - ATA Packet Interface (ATAPI) è un protocollo usato da EIDE tape e drive CD-ROM, simile in molti aspetti al protocollo SCSI. - SMART IDE (self-monitoring, -analysis, and -reporting technology) è stato progettato al fine per prevenire data corruption e disk crashes rilevando pre-hardware "failure conditions" (calore, access time e simili). I dischi costruiti dopo Giugno 1995 possono seguire questo standard. Il kernel stesso non gestisce questo; comunque ci sono abbastanza user programs, come smart, che possono interrogare lo status dei parametri SMART dai disk drive. Per ulteriori informazioni, leggete Documentation/ide.txt. |
BLK_DEV_IDE |
Supporto Enhanced IDE/MFM/RLL disk/CD-ROM/tape/floppy Se dite sì qui, userete il driver IDE full-featured per controllare fino a 10 ATA/IDE interfacce, ognuna capace di servire un dispositivo "master" e "slave",per un totale di fino a 20 ATA/IDE disk/CD-ROM/tape/floppy drive. Informazioni utili sui dischi IDE larghi (540 MB), interfacce multiple, cosa fare se i device ATA/IDE device non sono automaticamente riconosciuti, porte sound card ATA/IDE, supporto al modulo, e altri argomenti sono contenuti in Documentation/ide.txt. Per informazioni dettagliate sui hard drives, consultate il Disk-HOWTO e il Multi-Disk-HOWTO, disponibile a http://www.tldp.org/docs.html#howto. Per il fine-tune ATA/IDE drive/interface parametri per performance avanzate, guardate per il pacchetto hdparm a ftp://ibiblio.org/pub/Linux/system/hardware. Non compilate questo driver come modulo se il vostro root filesystem (quello che contiene la directory /) è situato su un dispositivo IDE. Se avete uno o più drive IDE, abilitate questa opzione. Se il vostro sistema non ha drive IDE o se la memoria richiesta sono veramente piccoli, potete dire di no qui, e selezionare l'opzione per il vecchio driver di hard disk invece per salvare circa 13 KB di memoria nel kernel. |
BLK_DEV_IDEDISK |
Supporto Include IDE/ATA-2 disk Questo include il supporto avanzato per hard disk MFM/RLL/IDE. Se avete un disco MFM/RLL/IDE non c'è una ragione speciale di usare il vecchio driver di hard disk invece, dite sì. Se avete un sistema SCSIonly, potete dire no qui. Non compilate questo driver come modulo se il vostro root filesystem (quello che contiene la directory /) è situato su un disco IDE. |
BLK_DEV_IDECD |
Includi supporto IDE/ATAPI CD-ROM Se avete un CD-ROM drive che usa un protocollo ATAPI, dite sì qui. ATAPI e un nuovo protocollo usato da IDE CD-ROM e tape drive, simile al protocollo SCSI. Molti nuovi drive CD-ROM usano ATAPI, includono il NEC-260, Mitsumi FX400, Sony 55E, e tutti i non-SCSI drive double o più veloci. Se dite sì qui, il CD-ROM drive verrà identificato a boot-time tra gli altri dispositivi IDE, qualcosa come hdb o hdc (controllate il boot message usando il comando dmesg). Se qusto è il solo vostro CD-ROM drive, potete dire di no a tutte le altre opzioni CD-ROM, ma siate sicuri di abilitare anche l'opzione di supporto per il ISO 9660 CD-ROM filesystem. Notate che le più vecchie versioni di LILO (LInux LOader) non possono trattare appropriatamente con IDE/ATAPI CD-ROM, così installate LILO 16 superiore, disponibile da http://lilo.go.dyndns.org. |
BLK_DEV_IDEFLOPPY |
Includi supporto floppy IDE/ATAPI Se avete un floppy drive IDE che usa il protocollo ATAPI, rispondete sì. ATAPI è il più recente protocollo usato dai drive IDE CD-ROM/tape/floppy, simile al protocollo SCSI. L'LS-120 e il drive IDE/ATAPI Iomega ZIP sono anche supportati da questo driver. Per informazioni sulle impostazioni dei jumper, e domande su quando un drive ZIP usa una tabella di partizione, guardate http://www.win.tue.nl/~aeb/linux/zip/zip-1.html. (I drive ATAPI PD-CD/CDR non sono supportati da questo driver; il supporto per i drive PD-CD/CDR è disponibile se rispondete di sì a "SCSI emulation support"). Se dite sì qui, il drive floppy verrà identificato tra gli altri dispositivi IDE, con un nome quale hdb o hdc (controllate il messaggio di boot usando il comando dmesg). |
SCSI |
Supporto ai dispositivi SCSI Se volete usare un hard disk SCSI, tape drive SCSI, SCSI CDROM, o qualsiasi altro dispositivo SCSI sotto Linux, dite sì e siate sicuri di conoscere il nome del vostro SCSI host adapter (la scheda dentro il vostro computer che "parla" il protocollo SCSI, anche chiamato controller SCSI), dato che vi verrà chiesto. Dovrete dire di sì anche se avete un dispositivo che parla con protocollo SCSI. Esempi di questo includono la versione di porta parallela del drive IOMEGA ZIP, dispositivi storage USB, Fibre Channel, storage FireWire, e il driver per l'emulazione IDE-SCSI. Non compilate come modulo se il vostro root filesystem (quello che contiene la directory /) è posizionato su un dispositivo SCSI. |
BLK_DEV_SD |
SCSI disk support Se volete usare hard disk SCSI, dischi Fibre Channel, USB storage, o la SCSI o porta parallela del drive IOMEGA ZIP, dite sì e leggete il SCSI-HOWTO, il Disk-HOWTO, e il Multi-Disk-HOWTO, disponibile da http://www.tldp.org/docs.html#howto. Questo non è per i CD-ROM SCSI. Non compilate questo driver come modulo se il vostro root filesystem (quello che contiene la directory /) si trova su un disco SCSI. In questo caso, non compilate anche il driver per il vostro SCSI host adapter come modulo. |
CHR_DEV_ST |
Supporto SCSI tape Se volete usare un tape drive SCSI sotto Linux, dite sì e leggete il SCSI-HOWTO, disponibile da http://www.tldp.org/docs.html#howto, e Documentation/scsi/st.txt nel kernel source. Questo non è per i CD-ROM SCSI. |
CHR_DEV_ST |
Supporto CD-ROM Se volete usare un SCSI o FireWire CD-ROM sotto Linux, dite sì e leggete il SCSI-HOWTO e CDROM-HOWTO a http://www.tldp.org/docs.html#howto per più indicazioni. Siate anche sicuri di abilitare l'opzione al supporto a ISO 9660 CD-ROM filesystem. |
CHR_DEV_SG |
Supporto SCSI generico Se volete usare scanners SCSI, sintetizzzatori, o CD writer, o qualsiasi cosa che abbia "SCSI" nel suo nome oltre che gli hard disk, CD-ROM, o tape, dite di sì qui. Questi non verranno supportati dal kernel direttamente, così avrete bisogno di alcuni software addizionali che sanno come parlare a questi dispositivi usando il protocollo SCSI. Per gli scanner, guardate a SANE http://www.sane-project.org. Per il software dei CD writer guardate Cdrtools, http://cdrecord.berlios.de/old/ private/cdrecord.html, e per masterizzare un "disk at once" guardate CDRDAO, http://cdrdao.sourceforge.net. Cdparanoia è un lettore digitale di audio CD di alta qualita' (http://www.xiph.org/paranoia). Per gli altri dispositivi, è possibile che dobbiate scrivere il driver software voi stessi. Perfavore leggete il file Documentation/scsi/scsigeneric.txt per ulteriori informazioni. |
CHR_DEV_SCH |
Supporto SCSI media changer Questo è un driver per i media changer SCSI. I più comuni di tali dispositivi sono i tape libraries e MOD/CD-ROM jukeboxe. Questa opzione è per i veri jukeboxes; non ne avete bisogno per tiny six-slot CDROM changers. Media changer sono listati come "Type Medium Changer" in /proc/scsi/scsi. Controllate Documentation/scsi/scsi-changer.txt per i dettagli. |
SCSI_MULTI_LUN |
Sonda tutti i LUNs su ogni SCSI device Se avete un dispositivo SCSI, come un CD jukebox, che supporta più di un LUN (Logical Unit Number), e solo un LUN viene riconosciuto, voi potete dire di sì qui per forzare il driver SCSI per sondare LUN multipli. Un dispositivo SCSI con LUN multipli si comporta locigamente come un dispositivo SCSI multiplo. La maggior parte dei dispositivi SCSI hanno un solo LUN, e così molte persone possono dire no qui. Il parametro max_lunsboot/module vi permette di sovrascrivere questa impostazione. |
SCSI_SATA |
Supporto Serial ATA (SATA) Questa famiglia di driver supportano il serial ATA host controller e i dispositivi. |
MD |
Supporto driver ai dispositivi multipli Questa opzione supporta multipli fisici "spindles" attraverso un singolo dispositivo logico che è richiesto per il RAID e il logical volume management. |
BLK_DEV_MD |
Supporto RAID Questo driver vi permette di combinare alcune partizioni hard disk in un unico dispositivo a blocco logico. Questo può venir usato per semplificare l'aggiunta di una partizione a un altra o per combinare alcuni hard disk ridondanti in un dispositivo RAID 1, RAID 4, o RAID 5 per fornire protezione contro i failure degli hard disk. Questo viene chiamato RAID software per l'unione delle partizioni che viene fatto dal kernel. Il RAID hardware significa che l'unione è fatta da un controller dedicato. Se avete tale controller, non avete bisogno di dire sì qui. Ulteriori informazioni su software RAID su Linux sono in "Software RAID" mini-HOWTO, disponibile da http://www.tldp.org/docs.html#howto. Li' imparerete dove recuperare il supporto userspace raidtools utilities. |
BLK_DEV_DM |
Supporto Device mapper Device mapper è un low-level volume manager. Funziona permettendo alle persone di specificare mappings per intervalli di settori logici. Vari tipi di mapping sono disponibili, in aggiunta a quelle persone che possono scrivere il proprio modulo contenente mapping personalizzate. Il più alto livello di volume manager come LVM2 usa questo driver. |
IEEE1394 |
Supporto IEEE 1394 (FireWire) IEEE 1394 descrive un serial bus ad alte performance, che è anche conosciuto come FireWire o i.Link e è usato per connettere ogni tipo di dispositivo (i più notabili, le camere video digitali) ai vostri computer. Se avete dell'hardware firewire e volete usarlo, dite di sì qui. Questo serve solo per il supporto core. Avrete anche bisogno di selezionare un driver per il vostro adattatore IEEE 1394. |
I20 |
Supporto I20 L'intelligente architettura Input/Output (I2O) permette ai driver hardware di venir divisi in due parti: un modulo specifico per il sistema operativo chiamato l'OSM e un modulo specifico per l'hardware chiamato HDM. L'OSM può parlare a un intero range di HDM, e idealmente gli HDMs non sono dipendenti dall'OS. Questo permette per lo stesso driver HDM di venir usato in SO differenti se esiste il relativo OSM. Affiché questo funzioni, avete bisogno di avere un adattatore di interfaccia I20 nel vostro computer. Questa scheda contiene un processore speciale (IOP), che permette alte velocità dato che la CPU non deve avere a che fare con gli I/O. Se dite sì qui, otterete una lista di driver per interfacce di adattatori e OSM e dovrete abilitare quelle corrette. |
NETDEVICES |
Supporto ai dispositivi di rete Potete dire di no qui se non intendete la vostra Linux box a qualsiasi altro computer. Dovete dire di sì se il vostro computer contiene una scheda di rete che volete usare in Linux. Se dovrete usare SLIP o PPP su una linea telefonica o un cavo null modem dovrete allora dire di sì. Connettere due macchine con le porte parallele usando PLIP necessita questo, lo stesso come per AX.25/KISS, per mandare il traffico Internet sui link degli amateur radio. Guardate anche "the Linux Network Administrator's Guide" di Tony Bautts et al. (O'Reilly), disponibile a http://www.tldp.org/guides.html. |
NET_ETHERNET |
Ethernet (10 or 100 Mbit) Ethernet (anche chiamata IEEE 802.3 or ISO 8802-2) è il tipo più comune di Local Area Network (LAN) nelle università e industrie. Le comuni varietà di Ethernet sono 10-base2 o Thinnet (10 Mbps su cavo coassiale, che uniscono i computer in una catena), 10-baseT o coppia incrociata (10 Mbps su cavo a coppia incrociata, che unisce i computer ad un hub centrale), 10-baseF (10 Mbps su collegamenti a fibra ottica, usando hubs), 100-baseT4 (100 Mbps sopra quattro standard cavi a coppia incrociata "voice-grade", usando hubs), e gigabit Ethernet (1 Gbps sopra fibra ottica o collegamenti di rame corti). Le varietà 100-base sono anche conosciute come Fast Ethernet. Se la vostra macchina Linux verrà connessa a un Ethernet e avete una Ethernet network interface card (NIC) installata nel vostro computer, dite sì qui e leggete l'Ethernet-HOWTO, disponibile da http://www.tldp.org/docs.html#howto. Avrete bisogno anche di dire sì al driver della vostra particolare NIC. Notate che la risposta a questa domanda non interesserà direttamente il kernel: dire no causerà solo che il configuartore salterà tutte le domande sulle Ethernet network cards. |
NET_RADIO |
Wireless LAN drivers (non-hamradio) e Wireless Extensions Supporto per le LAN wireless e a ognicosa che ha a che fare con il packet radio, ma non con amateur radio o FM broadcasting. Dire sì qui abilita anche il Wireless Extensions, creando /proc/net/wireless e abilitando iwconfig access. Le Wireless Extensions sono delle API generiche che permettono a un driver di esporre la configurazione e le statistiche per le wireless LAN comuni nello userspace. Le Wireless Extension provvedono un singolo set di tools che possono supportare tutte le variazioni delle LAN wireless, senza pensare al loro tipo (dal momento che il driver supporta le Wireless Extension). Un altro vantaggio è che questi parametri possono venir cambiati al volo senza far ripartire il driver o il sistema operativo. Se desiderate usare le Wireless Extension con le schede wireless PCMCIA (PC cards), dovete dire di sì qui. Potete recuperare i tool da http://www.hpl.hp.com/personal/Jean_Tourrilhes/Linux/Tools.html. |
PPP |
Supporto PPP (Point-to-Point Protocol) PPP manda traffico internet su linee telefoniche (e altre seriali). Chiedete al vostro provider di accesso se lo supportano, perché altrimenti, non potete usarlo. Un protocollo più vecchio con lo stesso scopo è chiamato SLIP. Molti internet access provider di questi giorni supportano PPP invece di SLIP. Per usare PPP, avete bisogno di un programma addizionale chiamato pppd come descritto nel PPP-HOWTO, disponibile a http://www.tldp.org/docs.html#howto. Siate sicuri di avere la versione raccomandata in Documentation/Changes. L'opzione PPP allarga il vostro kernel di circa 16KB. Ci sono attualmente due versioni di PPP: il PPP tradizionale per le linee asincrone, come le le lineee analogiche tradizionali, e il PPP sincrono, che può venir usato sulle linee digitali ISDN, per esempio. Se volete usare PPP sulle linee telefoniche o altre linee seriali asincrone, avete bisogno di abilitare l'opzione al supporto PPP per le porte seriali asincrone. |
PPPOE |
PPP over Ethernet (sperimentale) Supporto per il PPP su Ethernet. Questo driver richiede l'ultima versione di pppd dal repository CVS a cvs.samba.org. Alternativamente, guardate il RoaringPenguin package http://www.roaringpenguin.com/pppoe, che contiene le istruzioni su come usare il driver sotto l' "heading" "Kernel mode PPPoE". |
ISDN |
Supporto ISDN ISDN (Integrated Services Digital Networks, chiamato RNIS in Francia) è un tipo speciale di telefono con servizio completamente digitale; viene maggiormente utilizzato per connetervi al vostro Internet service provider (con SLIP or PPP). Il vantaggio principale dell'ISDN è che la velocità è più alta di quella ordinaria di connessione del modem/telefono e che potete avere la conversazione vocale mentre scaricate dati. Funziona solo se il vostro PC è dotato di una scheda ISDN e sia voi che il vostro fornitore compriate una linea ISDN dalla compagnia telefonica. Per dettagli, leggete http://www.alumni.caltech.edu/~dank/isdn. Scegliete questa opzione se volete che il kernel supporti ISDN. |
PHONE |
Supporto Linux telefonico Dite sì qui se avete una scheda telefonica, che, per esempio, vi permette di usare un normale telefono per applicazione voice over IP. |
INPUT |
Layer di input generico (necessario per keyboard, mouse, ...) Dite sì qui se avete qualsiasi dispositivo di input (mouse, keyboard, tablet, joystick, steering wheel, ecc...) connesso al vostro sistema e volete che sia disponibile alle applicazioni. Questo include una standard keyboard PS/2 e mouse. Dite no qui se avete un sistema headless (no monitor o keyboard). Maggiori informazioni sono disponibili in Documentation/input/input.txt. |
VT |
Virtual terminal Dite sì qui per avere il supporto ai dispositivi terminali con dispositivi display e keyboard. Questi sono chiamati virtuali perché potete eseguire diversi terminali virtuali (anche chiamati console virtuali) su un terminale fisico. Avete bisogno almeno di un dispositivo terminale virtuale affinché possiate usare la vostra keyboard e monitor. Quindi, solo le persone che che configurano un sistema embedded vorranno dire di no qui per salvare della memoria. Il solo modo per "loggarsi" in tale sistema è quindi via seriale o connessione network. I terminali virtuali sono utili dato che, per esempio, un terminale virtuale può mostrare i messaggi di sistema e i warnings, un altro può venir usato per una sessione di utente testuale, e un terzo potrebbe eseguire una sessione X, tutto in parallelo. Cambiare tra le sessioni di terminali virtuali viene fatto con una combinazione di tasti, solitamente Alt-function key. Se siete insicuri, dite sì, o altrimenti non sarete di fare molto con il vostro sistema Linux. |
VT_CONSOLE |
Supporto per la console su terminale virtuale La console di sistema è il dispositivo che riceve tutti i messaggi del kernel e warning e permette i login in single user mode. Se rispondete sì qui, un terminale virtuale (il dispositivo usato per interfacciarsi con un terminale fisico) può venir usato come console di sistema. Questo è il modo più comune di operare, così dovrete dire di sì a meno che vogliate che i messaggi del kernel vengano stampati solo si una porta seriale (nel qual caso dovreste abilitare anche la console su 8250/16550 e l'opzione "compatible serial port"). Se dite sì qui, il terminale corrente visibile (/dev/tty0) sarà usato come console di sistema come default. Potete cambiarlo con una opzione kernel da linea di comando come console=tty3, che specifica il terzo terminale virtuale come system console. (Guardate il capitolo 9 per i dettagli su come passare le opzioni al kernel a boot time, e quali opzioni sono disponibili). |
SERIAL_8250 |
8250/16550 e supporto seriale compatibile Questo seleziona se volete includere il driver per la porta seriale standard. La risposta standard è sì. Le persone che potrebbero dir di no sono quelle che stanno preparando dei server Ethernet WWW/FTP, o un utente che ha una dei vari bus mice invece di un mouse seriale per qualsiasi cosa. In aggiunta, il Cyclades and Stallion multiserial port driver non hanno bisogno di questo driver. Non compilate quetso driver come modulo se state usando delle porte seriali nonstandard, perché le informazioni di configurazione verranno perse quando il driver viene scaricato. Questa limitazione potrà venir risolta nel futuro. Molte persone diranno sì qui, così che potranno usare i mouse seriali, modem, e dispositivi simili connessi alle porte seriali satndard. |
AGP |
/dev/agpgart (Supporto AGP) AGP (Accelerated Graphics Port) è un bus system usato principalmente per connettere le schede grafiche al resto del sistema. Se avete un sistema AGP e dite sì qui, sarà possibile usare le caratteristiche AGP 3D rendering della vostra scheda video. Questo codice si comporta come una sorta di "AGP driver" per il motherboard's chipset. Se avete bisogno di più texture memory di quella che potete avere con l'AGP GART (teoricamente fino a 256 MB, ma in pratica di solito 64 o 128 MB dovuti ai problemi di allocazione del kernel), potete usare un accesso PCI e avere fino a un paio di gigabytes di texture space. Notate che questo è il solo modo per avere l'uso di X e GLX in scrittura combinata con il supporto MTRR su bus AGP. Senza questa opzione, OpenGL direct rendering sarà un sacco più lento, ma sempre più veloce che PIO. Dovreste dire sì qui se volte usare GLX o DRI. |
DRM |
Direct Rendering Manager (XFree86 4.1.0 e supporto DRI maggiore) Il supporto Kernel-level per il Direct Rendering Infrastructure (DRI) è stato introdotto in XFree86 4.0. Se dite sì qui, dovrete selezionare il modulo corretto per la vostra scheda grafica dalla lista. Questi moduli forniscono il supporto per la sincronizzazione, sicurezza, e trasferimenti DMA. Guardate http://dri.sourceforge.net per i dettagli. Dovrete anche selezionare e configurare il supporto AGP. |
I2C |
Supporto I2C I2C pronunciato "I-square-C" è un protocollo di bus seriale lento sviluppato da Philips e usato in molte applicazioni micro controller. SMBus, o System Management Bus, è un subset del protocollo I2C. Maggiori informazioni sono contenute nella directory Documentation/i2c, specialmente nel file chiamato summary. Sia I2C che SMBus sono supportati da questa opzione. Ne avrete bisogno per il supporto di sensori hardware e per il supporto Video For Linux. Se volete il supporto I2C, oltre a dire sì, dovete anche selzionare il driver specifico per i vostri adattatori bus. |
SPI |
Supporto SPI Il Serial Peripheral Interface (SPI) è un protocollo sincrono di basso livello. I chip che supportano SPI possono avere un rate di trasferimento fino ad alcuni decine di Mbps. I chip sono indirizzati con un controller e chipselect. Molti SPI slave non supportano il "dynamic device discovery"; alcuni sono persino o write-only o read-only. SPI è largamento utilizzato dai microcontroller per parlare con i sensori, EEPROM e flash memory, codec e vari altri chip controller, convertitori "analog-to-digital" e "digital-to-analog", e inoltre, schede MMC e SD che possono essere accedute usando il protocollo SPI, e per le schede DataFlash usate nei socket MMC, SPI deve sempre venir utilizzato. SPI è uno dei protocolli di una famiglia o simili che usano una interfaccia four-wire (select, clock, data in, e data out), incluso Microwire (half duplex), SSP, SSI, e PSP. Questo driver framework dovrebbe funzionare con la maggior parte di tali dispositivi e controller. |
HWMON |
Supporto Hardware-monitoring I dispositivi Hardware-monitoring vi permettono di monitorare lo stato di salute di un sistema. Molte delle moderne motherboard includono questo dispositivo. Può includere i sensori della temperatura, i sensori di tensione, i sensori di velocità delle ventole, e varie altre caratteristiche come la possibilità di controllare la velocità delle ventole. Se volete questo supporto dovrete dire sì qui e anche al driver specifico per il chip dei vostri sensori. |
VIDEO_DEV |
Video for Linux Questa opzione abilita il supporto per la registrazione audio/video, per i dispositivi di overlay e per le schede radio FM. L'esatta capacità di ogni dispositivo e' variabile. Il kernel include il supporto per le nuove API Video for Linux Two, (V4L2) a enche per il sistema originale. I driver e le applicazioni devono venir riscritte per poter usare V4L2, ma i driver per le schede più popolari e applicazioni per molte funzioni di video capture esistono di già. Ulteriori informazioni e doc sono disponibili a http://linuxtv.org. Documentazione per V4L2 è anche disponibile a http://bytesex.org/v4l. |
DVB |
DVB per Linux Questa opzione abilita il supporto per l'hardware Digital Video Broadcasting. Abilitate questo se possedete un DVB adapter e volete usarlo o se se state compilando un Linux per un digital set-top box. API spec e user tools sono diponibili da http://www.linuxtv.org. |
FB |
Supporto per i dispositivi frame buffer Il dispositivo frame buffer provvede una astrazione per l'hardware grafico. Rappresenta il frame buffer di qualche hardware video e permette al software applicativo di accedere all'hardware grafico attraverso una ben definita interfaccia, così che il software non ha bisogno di sapere nulla su tutto il low level (i registri hardware) della scheda. I dispositivi di frame buffer lavorano identicamente lungo le differenti architetture supportate da Linux e rendono l'implementazione di programmi applicativi più facili e più portabili. A questo punto, un server X che usa il dispositivo di frame buffer esclusivamente esiste. Su alcune architetture non-X86, il dispositivo di frame buffer è l'unico modo di usare l'hardware grafico. Avrete bisogno di un programma chiamato fbset per avre un pieno uso dei dispositivi framebuffer. Leggete la documentazione Documentation/fb/framebuffer.txt e il Framebuffer-HOWTO, disponibile a http://www.tldp.org/HOWTO/Framebuffer-HOWTO.html per maggiori informazioni. Dite sì qui e al driver della vostra scheda grafica se state compilando un kernel per una architettura non-x86. Se state compilando per una architettura x86, potete dire sì qui se volete usare il frame buffer ma non è essenziale. Notate che eseguire applicazioni grafiche che toccano direttamente l'hardware (p.e., X server accelerato) e che non sono accordati al dispositivo frame buffer possono causare risultati inaspettati. |
VGA_CONSOLE |
VGA text console Dicendo sì qui vi permetterà di usare Linux in modalità testuale attraverso un display che si conforma allo standard generic VGA. Virtualmente ognuno vuole questo. Il programma SVGATextMode può venir usato per utilizzare le schede video SVGA al loro pieno potenziale in modalità testuale. Scaricatelo da ftp://ibiblio.org/pub/Linux/utils/console. |
LOGO |
Bootup logo Questa opzione abilita il logo del simpatico pinguino a boot time. Verrà mostrato sul frame buffer mentre il kernel è in booting. Il numero dei pinguini mostra il numero dei processori che il kernel ha trovato. |
SOUND |
Supporto per la scheda sonora Se avete una scheda sonora nel vostro computer--"i.e.e.", se può creare più di un isolato beep--dite sì. Siate certi di avere tutte le informazioni della vostra scheda sonora e la sua configurazione (porta I/O, interrupt e canale DMA), dato che vi verrà chiesto. Leggeete il Sound-HOWTO, disponibile da http://www.tldp.org/docs.html#howto. Della informazione generale su il modular sound system è contenuta nel file Documentation/sound/oss/Introduction. Il file Documentation/sound/oss/README.OSS alcune informazioni leggermente datate ma ancora utili certamente. Nuova documentazione sui sound driver può esser trovata nella directory Documentation/sound/alsa. Se avete una scheda sonora PnP e volete configurarla a boot time usando i tool ISA PnP (leggete http://www.roestock.demon.co.uk/isapnptools), avete bisogno di caricare il driver della scheda sonora come modulo e caricarlo dopo che la configurazione PnP è terminata. Per fare ciò correttamente, leggete Documentation/sound/oss/README.modules. Mi è stato detto che anche senza una scheda sonora, potete creare più di un occasionale beep programmando il PC speaker. Le patch del kernel e le utility di supporto per fare ciò sono nel package pcsp, disponibile a ftp://ftp.infradead.org/pub/pcsp. |
SND |
Advanced Linux Sound Architecture Dite sì per abilitare ALSA (Advanced Linux Sound Architecture), il sistema standard per il suono in Linux. Per maggiori informazioni, guardate http://www.alsa-project.org. |
SND_USB_AUDIO |
USB Audio/MIDI driver Dite sì qui per includere il supporto ai dispositivi USB audio e USB MIDI |
USB |
Supporto per USB host-side Universal Serial Bus (USB) è una specifica per il serial bus subsystem che offre velocità maggiori e ulteriori caratteristiche rispetto alla porta seriale del PC tradizionale. Il bus provvede l'alimentazione alle periferiche e consente l'hot swapping. Fino a 127 periferiche possono essere attaccate a un singolo host USB in una struttura ad albero. L'host USB è la radice dell'albero, le periferiche sono le foglie, e i nodi più interni sono speciali dispositivi USB chiamati hubs. Molti PC hanno ora le porte host USB, usate per connettere periferiche quali scanner, tastiere, mice, modem, macchine fotografiche, dischi, flash memory, network link, e stampanti al PC. Dite sì qui se il vostro computer ha una porta host-side USB e volete usare dispositivi USB. Avrete poi bisogno di dire sì almeno a uno delle seguenti opzioni Host Controller Driver (HCD), come il supporto UHCI HCD o OHCI HCD, e al supporto EHCI HCD (USB 2.0) fatta eccezione per i sistemi vecchi che non hanno il supporto USB 2.0. Non c'è nessun pericolo se li selezionate tutti in caso siate incerti. Sel vostro sistema ha una porta "device-side USB", usato dal lato periferico del protocollo USB, guardate invece l'opzione USB Gadget. Dopo aver scelto il vostro HCD, selezionate il driver della periferica USB che userete. Forse vorrete controllare le informazioni fornite in Documentation/usb e specialmente il link dato in Documentation/usb/usb-help.txt. |
USB_EHCI_HCD |
Supporto EHCI HCD (USB 2.0) L'Enhanced Host Controller Interface (EHCI) è uno standard per l'host controller hardware di USB 2.0 "high-speed" (480 Mbit/sec, 60 Mbyte/sec). Se il vostro USB host controller supporta USB 2.0, vorrete certamente configurare questo HCD. Nel momento in cui scrivo, la principale implementazione di EHCI è un chip NEC, largamente disponibile in aggiunta sulle schede PCI, ma implementazioni sono in fase di sviluppo da parte di altri vendor, incluso Intel e Philips. Il supporto alla Motherboard sta emergendo. I controller EHCI sono impacchettati con gli host controller "companion" (OHCI o UHCI) per gestire i dispositivi USB 1.1 connessi alle porte root hub. Le porte saranno connesse all'EHCI se il dispositivo è high-speed; altrimenti, si connettono a un controller companion. Se configurate EHCI, vorrete probabilmente configurare l'OHCI (per NEC e altri vendors) USB HCD o UHCI (per le motherboard VIA) e anche HCD. Se volete leggete Documentation/usb/ehci.txt per maggiori informazioni su questo driver. |
USB_OHCI_HCD |
Supporto OHCI HCD L'Open Host Controller Interface (OHCI) è uno standard per accedere agli host controller hardware USB 1.1. Lavora più in hardware rispetto alle specifiche Intel UHCI. Se il vostro host controller USB segue le specifiche OHCI, dite sì. Su molti sistemi non-x86, e su hardware x86 che non usa USB controller da Intel e VIA, questo è appropriato. Se il vostro host controller non usa PCI, questo è probabilmente appropriato. Su un sistema PCI-based dove non siete sicuri, il comando lspci -v elencherà il corretto prog-if per il/i vostro/i USB controller: EHCI, OHCI, or UHCI. |
USB_UHCI_HCD |
Supporto UHCI HCD (maggiormente Intel and VIA) L'Universal Host Controller Interface è uno standard creato da intel per accedere all'USB hardware nel PC (che è anche chiamato USB host controller). Se il vostro USB host controller è conforme a questo standard, potreste voler dire sì qui. Tutte le schede recenti con Intel PCI chipsets (come Intel 430TX, 440FX, 440LX, 440BX, i810, i820) si conformano a questo standard. Tutti i VIA PCI chipsets (come VIA VP2, VP3, MVP3, Apollo Pro, Apollo Pro II, o Apollo Pro 133) usano anch'essi questo standard. |
USB_STORAGE |
Supporto USB mass storage Dite sì qui se volete connettere un dispositivo USB mass storage alla vostra porta USB del computer. Questo è il driver di cui avete bisogno per i floppy drive USB, USB hard disk, USB tape drive, USB CD-ROM, USB flash device, e memory stick, e tutti gli altri dispositivi simili. Questo driver può anche essere usato per alcune camera e card reader. Questa opzione abilita l'opzione SCSI, ma voi probabilmente avrete bisogno anche del supporto ai dispositivi SCSI: Supporto SCSI disk per la maggior parte dei dispositivi USB storage per farli funzionare correttamente. |
USB_SERIAL |
Supporto USB serial converter Dite sì qui se avete un dispositivo USB che fornisce porte seriali normali, o si comporta come un dispositivo seriale, e volete conneterlo al vostro bus USB. Leggete Documentation/usb/usb-serial.txt per maggiori informazioni sulle specifiche dei differenti device che vengono supportati e come usarli. |
USB_GADGET |
Supporto per i gadget USB USB è un protocollo master/slave, organizzato con un master host (come un PC) che controlla fino a 127 dispositivi periferici. L'hardware USB è asimmetrico, che significa più facile da impostare: non potete connettere un connettore "to-the-host" a una periferica. Linux può girare nell'host o nella periferica. In entrambi i casi avete bisogno di un di un driver per il controller a basso livello e alcuni software che parlano con esso. I controller periferici possono essere sia discrete silicon o integrati con la CPU in un microcontroller. Il controller hostside più familiare hanno nomi come EHCI, OHCI, o UHCI, e sono solitamente integrati nei southbridge delle motherboards dei PC. Abilitate questa opzione di configurazione se volete far giarre Linux dentro un dispositivo USB periferico. Configurate un driver hardware per il vostro controller peripheral/device side bus, e un "gadget driver" per il vostro prtocollo periferico. (Se usate gadget driver modulari, potete configurarne più di uno). Nel dubbio, dite no e non abilitate questi driver; la maggior parte delle persone non hanno questo tipo di hardware (fatta eccezione forse dentro i PDA Linux). Per maggiori informazioni, guardate http://www.linux-usb.org/gadget e il kernel DocBook documentation for this API. |
MMC |
Supporto MMC MMC è il protocollo MultiMediaCard bus. Se volete il supporto MMC, dovreste dire sì qui e anche al driver specifico per la vostra interfaccia MMC. |
EDAC |
EDAC core system error reporting (sperimentale) EDAC è progettato per riportare errori nel core system. Sono errori low-level che vengono riportati dalla CPU o dai chipset supportati: errori di memoria, errori cache, errori PCI, thermal throttling, ecc... . Se questo codice riporta dei problemi sul vostro sistema, guardate la pagina web del progetto EDAC, per maggiori informazioni: http://bluesmoke.sourceforge.net e http://buttersideup.com/edacwiki. |
EXT2_FS |
Supporto a Second extended filesystem ext2 è un filesystem standard di Linux per hard disk. Molti sistemi invece usano l'upgrade, ext3. |
EXT3_FS |
Supporto a Third extended filesystem Questa è la versione journaling (chiamata ext3) del second extended filesystem, lo standard de facto per i filesystem Linux su hard disk. Il codice journaling è incluso in questo driver, significa che voi non dovete eseguire fsck (filesystem checker) sui vostri filesystem dopo un crash. Il journal tiene traccia di ogni cambiamento che èstato fatto al momento del crash del sistema, e può assicurare che il vostro filesystem è consistente senza il bisogno di un lungo check. Oltre all'aggiunta del journal al filesystem, il formato on-disk di ext3 è identico a ext2. E' possibile scambiare liberamente tra il driver ext3 e il driver ext2, fin tanto che il filesystem è stato "smontato" pulitamente, o fsck viene eseguito sul filesystem prima dello switch. Per aggiungere un journal a un filesystem ext2 esistente o cambiare il comportamento del filesystem ext3, potete usare l'utility tune2fs. Per modificare gli attributi dei file e directory sui filesystem ext3, usate chattr. Avrete bisogno della versione 1.20 o superiore di e2fsprogs per creare un journal ext3 (disponibili a http://sourceforge.net/projects/e2fsprogs). |
REISER_FS |
Supporto a ReiserFS Questo è un filesystem "journaled" che salva non solo i nomi dei file ma i file stessi in un albero bilanciato. Gli alberi bilanciati possono essere più efficienti delle "foundation" architetture di filesystem tradizionali. In generale, ReiserFS è veloce quanto ext2, ma è piu' efficiente con larghe directory e file piccoli. |
JFS_FS |
Supporto a JFS filesystem Questo è un port del Journaled Filesystem (JFS) di IBM. Maggiori informazioni sono disponibili nel file Documentation/filesystems/jfs.txt. |
XFS_FS |
Supporto a XFS filesystem XFS è un journaling filesystem ad alte performance che ha origini da una piattaforma SGI IRIX. E' completamente multithreaded; supporta larghi file e larghi filesystem, attributi estesi, e misure di blocchi variabili; è extent-based; fa un uso estensivo di B-tree; e usa directory, extent, e spazio libero per aiutare le performance e la scalability. Fate riferimento alla documentazione a http://oss.sgi.com/projects/xfs per dettagli completi. L'implementazione è compatibile on-disk con la versione IRIX di XFS. |
OCFS2_FS |
Supporto a OCFS2 filesystem OCFS2 è un filesystem con scopo generico, extent-based, cluster a dischi condivisi con molte similarità a ext3. Supporta gli inode a 64-bit e ha automaticamente gruppi "extending metadata", che lo possono anche rendere attraente per usi non cluster. Vorrete installare il pacchetto ocfs2-tools almeno per avere il programma mount.ocfs2. La pagina web del progetto è http://oss.oracle.com/projects/ocfs2 e la pagina web dei tool è http://oss.oracle.com/projects/ocfs2-tools. La mailing list di OCFS2 può essere trovata a http://oss.oracle.com/projects/ocfs2/mailman. |
INOTIFY |
Supporto a inotify file change notification Dite sì qui per abilitare il supporto a inotify e al sistema di chiamate associato. inotify è un sistema di notifica di file change e un sostituto di dnotify. inotify risolve numerosi mancanze di dnotify e introduce nuove caratteristiche. Permette il monitoring sia di file che di directory via un singolo oggetto fd aperto. Altre caratteristiche includono il multiple file events, il supporto one-shot, e la notifica di unmount. Per maggiori informazioni, guardate Documentation/filesystems/inotify.txt. |
QUOTA |
Supporto quota Se dite sì qui, sarete in grado di impostare i limiti di uso del disco per-user (anche detto "disk quota"). Attualmente, funziona per ext2, ext3, e ReiserFS filesystem. ext3 suporta anche il "journaled quota", per il quale non avete bisogno di eseguire quotacheck dopo uno shutdown sporco. Per maggiori dettagli, leggete il "Quota" mini-HOWTO, disponibile da http://www.tldp.org/docs.html#howto o la documentazione fornita con i quota tool. Il supporto quota è probabilmente utile solo per i sistemi multiuser. |
AUTOFS_FS |
Supporto a Kernel automounter L'automounter è un tool che monta automaticamente i filesystem remoti on demand. Questa implementazione è parzialmente kernel-based per ridurre l'overhead quando un sistema è già montato. Questo è differente dell'automounter BSD (amd), che è un demone completamente in userspace. Per usare l'automounter, avete bisogno dei userspace tool dal pacchetto autofs; potete trovare la locazione in Documentation/Changes. Vorrete anche rispondere di sì all'opzione per il supporto di NFS filesystem. Se volete usare la più recente versione di automounter con maggiori caratteristiche, dite no qui e dite sì all'opzione di supporto del Kernel automounter. Se non fate parte di un "fairly large", network distribuito, probabilmente non avete bisogno di un automounter, e potete dire di no qui. |
FUSE_FS |
Supporto a Filesystem in userspace Con FUSE è possibile implementare un filesystem pienamente funzionante in un programma userspace. C'è anche una "companion" library chiamata libfuse. Questa libreria, insieme alle utility, è dipsonibile dalla homepage di FUSE: http://fuse.sourceforge.net. Guradate Documentation/filesystems/fuse.txt per maggiori informazioni. Guardate Documentation/Changes per la versione di library/utility di cui avete bisogno. Se volete sviluppare un filesystem in userspace, o se volete usare un filesystem basato su FUSE, rispondete sì qui. |
SMB_FS |
Supporto a SMB filesystem (per montare Windows share ecc.) SMB (Server Message Block) è il protocollo Windows per Workgroups (WfW), Windows 95/98, Windows NT e varianti successive, e OS/2 LAN Manager usano condividere file e stampanti nella rete locale. Dicendo di sì qui vi permette di montare i loro filesystem (spesso chiamate "shares" in questo contesto) e accedeci come ogni altro Unix directory. Attualmente, questo funziona solo se la macchina Windows usa TCP/IP come il protocollo underlying di trasporto, no NetBEUI. Per dettagli, leggete Documentation/filesystems/smbfs.txt e il SMB-HOWTO, disponibile da http://www.tldp.org/docs.html#howto.Se volete che la vostra box si comporti come un SMB server e siano disponibili i servizi file e printing ai client Window (che hanno biosgno di avere uno satck TCP/IP), non avete bisogno di dire si' qui; poetet usare il Samba set di daemon e programmi (disponibili da ftp://ftp.samba.org/pub/samba). |
CIFS |
Supporto a CIFS (advanced network filesystem per Samba, Window, e altri CIFS server compatibili) Questo è il clent VFS module per il protocollo Common Internet File System (CIFS), che è il successore al protocollo Server Message Block (SMB), il meccanismo nativo di file-sharing per la maggior parte dei sistemi operativi dei PC. Il protocollo CIFS è pienamente suppotato da file server come Windows 2000 (incluso Windows 2003, NT 4, e Windows XP) come da Samba (che provvede un eccellente supporto a CIFS per Linux e molti altri sistemi operativi). Supporto limitato per Windows ME e server similari è anche fornito. Dovete usare il smbfs client filesystem per accedere ai più vecchi SMB server come OS/2 e DOS. L'intento del modulo cifs è di fornire un advanced network filesystem client per montare filesystem locali a server CIFS-compliant, includendo il supporto per DFS (hierarchical namespace), secure per-user session establishment, safe distributed caching (oplock), optional packet signing, Unicode e altri improvement internazionali, e integrazione opzionale Winbind (nsswitch). Non avete bisogno di abilitare cifs se state eseguendo solo un server (Samba). E' possibile abiliater sia smbfs che cifs (p.e., se state usando CIFS per acceder a Windows 2003 e Samba 3 server, e smbfs per accedere ai vecchi server). Se avete bisogno di monatre Samba o Window da queste macchine, dite sì a questa opzione. |
PROFILING |
Supporto al Profiling (sperimentale) Dite sì qui per abilitare il meccanismo di supporto a extended profiling usato dai profilers come OProfile. |
OPROFILE |
OProfilesystem profiling (sperimentale) OProfile è un profiling system capace di profiling il sistema intero, incluso il kernel, i moduli del kernel librerie, e applicazioni. Per maggiori informazioni e link ai tool in userspace necessari per usare OProfile propriamente, guardate la pagina del progetto principale a http://oprofile.sourceforge.net/news. |
KPROBES |
Kprobes (sperimentale) Kprobes vi permette di "trappare" la CPU a quasi ogni indirizzo kernel e eseguire una funzione di callback. register_kprobe( ) stabilisce un probepoint e specificare il callback. Kprobes è utile per il kernel debugging, strumento non intrusivo, e testing. |
PRINTK_TIME |
Mostra le informazioni del timing con printk La selezione di questa opzione causa le informazioni di timing di venir incluse in printk (kernel message) output. Questo permette di misurare l'intervallo tra le operazioni del kernel, incluso le operazioni di bootup. Questo è utile per identificare lunghi ritardi nel kernel startup. |
MAGIC_SYSRQ |
Magic SysRq key Se dite sì qui, avrete qualche controllo sul sistema anche se il sistema va in "crash" per esempio durante kernel debugging (p.e., sarete in grado di svuotare il buffer cache nel disco, fare il reboot del sistema immediatamente, o fare il dump di alcune informazioni di stato). Questo viene compiuto dalla pressione di vari tasti mentre si tiene premuto il tasto SysRq (Alt+PrintScreen). Funzioona anche su una console seriale (su un PC hardware almeno), se inviate un BREAK e poi entro 5 secondi un command keypress. I tasti sono documentati in Documentation/sysrq.txt. Non dite sì a meno che veramnet sapete ciò che questo "hack" fa. |
DEBUG_KERNEL |
Kernel debugging Dite sì qui se state sviluppando driver o per fare debug e identificare problemi nel kernel. Di suo, questa opzione non fa niente eccetto che di darvi una possibilità di selezionare altre opzioni. |
DEBUG_FS |
Debug filesystem debugfs è un filesystem virtuale dove gli sviluppatori del kernel mettono dei file di debugging. Abilitare questa opzione per essere in grado di leggere e scrivere in questi file. |
SECURITY |
Abilita differenti modelli di sicurezza Questo vi permette di configurare differenti modelli di sicurezza nel vostro kernel. Se questa opzione non è selezionata, il "Linux security model" di default sarà usato. |
SECURITY_ SELINUX |
Supporto a NSA SELinux Questa seleziona l'NSA Security-Enhanced Linux (SELinux). Avrete bisogno anche di un policy configuration e di un labeled filesystem. Potete trovare il policy compiler (checkpolicy), le utility per il labeling filesystem (setfiles), ed esempi di policy configuration da http://www.nsa.gov/selinux. |
This is an indipendent translation of the book Linux Kernel in a Nutshell by Greg Kroah-Hartman. This translation (like the original work) is available under the terms of Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.5.