LVM: introduzione: differenze tra le versioni

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e2fsck LogicalVolumePath                    (valido solo per i filesystem ext2/ext3/ext4)
e2fsck LogicalVolumePath                    (valido solo per i filesystem ext2/ext3/ext4)
reduce2fs LogicalVolumePath -1G              (valido solo per i filesystem ext2/ext3/ext4)</pre>
reduce2fs LogicalVolumePath -1G              (valido solo per i filesystem ext2/ext3/ext4)</pre>




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<pre>df $PATH_disco</pre>
<pre>df $PATH_disco</pre>
Disk Free: ndica la quantità di spazio libero.
Disk Free: ndica la quantità di spazio libero.


=Boot Loader e LVM=
=Boot Loader e LVM=

Versione delle 13:13, 7 apr 2010

Document-page-setup.png Attenzione: questo articolo è ancora incompleto e in fase di scrittura da parte del suo autore.

Sentitevi liberi di contribuire, proponendo modifiche alla guida tramite l'apposita pagina di discussione, in modo da non interferire con il lavoro portato avanti sulla voce. Per altre informazioni si rimanda al template.


Debian-swirl.png Versioni Compatibili

ERRORE: valore non valido ( Debian Etch 4.0 o superiore )! Vedi qui.

Che cos'è LVM

Il Logical Volume Manager è un software a livello kernel Linux che permette una gestione ed allocazione della memoria sui supporti di memoria in modo flessibile e dinamico, ma soprattutto non limitata allo schema rigido delle partizioni.

La brillante idea da cui nasce la potenzialità di questo strumento è di non utilizzare le partizioni in maniera classica ma di utilizzare dei volumi logici virtuali create da LVM sulle partizioni assegnategli. In questa maniera, non essendo più vincolati alle partizioni, ne consegue una gestione molto più fluida dei dispositivi di memorizzazione.

Da Lenny è disponibile la versione LVM2 facilmente installabile con l'omonimo pacchetto.

Potenzialità

Per rendere immediatamente conto del perché questo strumento lo consigli vivamente a tutti e di quali siano i suoi punti di forza, ecco una breve analisi dei suoi punti di forza.

Vantaggi

Tra i principali vantaggi troviamo:

  • Libertà di ampliare/ridurre le partizioni;
  • Possibilità di eseguire snapshot "a caldo" (senza dover spegnere il computer);
  • Possibilità di estendere una partizione su altri supporti di memoria;
  • Possibilità di adottare soluzioni RAID.

Svantaggi

Si ravvisa un rallentamento della velocità I/O dei supporti di archiviazione seppure trascurabile, una maggiore difficoltà in caso di dover recuperare dati dal disco, possibili problemi in fase di boot con alcuni boot loader.

La struttura del LVM

Il LVM basa il proprio funzionamento sulla seguente struttura:

Volume Group (VG)
trattasi del più alto livello di astrazione che raggruppa in sé una collezione di Logical Volume e Physical Volume.
Physical Volume (PV)
i nostri supporti di memorizzazione, possono essere Hard Disk, nastri ma anche ambianti RAID.
Logical Volume (LV)
l'equivalente per il nostro LVM di una partizione su un Hard Disk, con l'unica differenza per l'etichetta/label (ad es. /home invece di /sda1). Può contenere un file system a nostro piacimento.


In modo un po' stilizzato:

  hd1    sda2      (Physical Device)
    \     /
     \   /
    server1        (Volume Group)
     / | \
    /  |  \
   /   |   \
 Home Root  Dati   (Logical Volume)

Questo è quanto basta per iniziare a divertirci...

Lista dei principali comandi

Segue la trattazione dei comandi di shell che ci permettono la gestione del nostro LVM. Per ogni dubbio ricordatevi del forum.

Warning.png ATTENZIONE
È buona cosa di norma avere un backup dei propri dati, questo monito vale specialmente per quando si lavora con i filesystem e le partizioni. A buon intenditore poche parole.


Ricordati che le man page ti sono amiche! Inoltre ricordati di sfruttare l'autocompletamento: per avere ad esempio una lista dei possibili comandi con i Volume Group basta digitare nella shell vg e premere due volte tab, per i Logical Volume basta digitare lv e premere di nuovo tab.

Gestire i Volume Group

Creare

  • pvcreate /dev/nome_device-nome_partizione
Inizializza il disco/partizione per essere utilizzato come Volume Group (crea una specie di tabella di partizioni). Se si utilizza il device anche con altri OS si sconsiglia l'uso dell'intero supporto consigliando di utilizzare una partizione, ampia anche come tutto il supporto stesso. Altrimenti altri OS potrebbero non riconoscere il LVM e sovrascriverlo.
  • vgcreate nome_Volume_Group /dev/supporto1 /dev/supporto2 ...
Crea un Volume Group con un dato nome utilizzando la lista di supporti fisici. Questi devono essere stati prima opportunamente inizializzati con pvcreate.

Rimuovere

  • vgremove nome_Volume_Group
Rimuovi il Volume Group indicato.

Modificare

  • vgchange -a y nome_Volume_Group
Attiva il Volume Group indicato permettendone l'accesso. Per disattivare il VG usare l'opzione -a n (Avaible No).Con questo comando è possibile anche modificare altre opzioni più specifiche.
  • vgextend nome_Volume_Group percorso_Physical_Device
Aggiunge al VG il desiderato PD. Ricordarsi di inizializzare prima il PD con pvcreate. Si consiglia pvdisplay percorso_Physical_Device per verificare prima che la partizione/PD sia libera.
  • vgreduce nome_Volume_Group percorso_Physical_Device
Toglie il PD dal VG.

Gestire i Logical Volume

Lista dei comandi base.

Creare

lvcreate -L 1500 -n dati server1

Lvcreate permette di creare i LV. Le opzioni disponibili sono numerose, nell'esempio posto è stato creato un LV di 1.500 Mb, di nome dati ed all'interno del VG server1.

Inoltre è possibile specificare anche su quale PD creare il LV. Basta aggiungere il PATH corrispondente alla fine del comando. Questo può risultare utile in una logica di riduzione dei rischi di perdita di dati.

Creato il LV sarà necessario formattarlo in modo opportuno affinché diventi fruibile.

Rimuovere

umount LogicalVolume_da_rimuovere
lvremove LogicalVolume_da_rimuovere

Si noti che, prima di poterlo eliminare, sia necessario smontarlo.

Modificare

lvextend -L +1G LogicalVolumePath

Aumenta di un Giga il LV. In alternativa è possibile indicare con -L 10G per ampliare fino a 10G totali.
Per terminare la procedura si consiglia se si adotta l'ext2 di smontare prima le partizioni, con l'ext3 non dovrebbero esserci problemi per l'aumento online ma pare che i rischi siano elevati. Premesso ciò, dopo aver ampliato il LV, si può procedere ad adattare anche il filesystem tramite

resize2fs LogicalVolumePath 

Ovviamente quest'ultimo comando dipende dal filesystem, ad esempio con xfs si dovrà utilizzare xfs_growfs


lvreduce -L -1G LogicalVolumePath

Riduce di un Giga il LV. Ovviamente, se non si vogliono perdere dati, sarà necessario prima di dare il comando per ridurre il LV:

umount LogicalVolumePath
e2fsck LogicalVolumePath                     (valido solo per i filesystem ext2/ext3/ext4)
reduce2fs LogicalVolumePath -1G              (valido solo per i filesystem ext2/ext3/ext4)




Comandi utili per una completa gestione dei file system

In questa sezione sono elencati i comandi non facenti capo a lvm2 ma che sono necessari ai fini di compiere le operazioni specificate nel presente HOWTO.

Lavorare con ext? (ext2, ext3, ext4)

mkfs.ext3 $PATH_LV

Per creare il file system è sufficiente il comando dato. Per altri file system: mkfs.ext2, mkfs.ext4...

Analisi dei supporti di memoria

df $PATH_disco

Disk Free: ndica la quantità di spazio libero.

Boot Loader e LVM

Al momento Lilo e Grub hanno difficoltà ad accedere al LVM per effettuare il boot. Con Grub2 è possibile risolvere la situazione ed eseguire il boot da LVM. Però considerata l'esiguità della dimensione della cartella /boot consiglio, sia per semplificarsi la vita, sia per una maggiore sicurezza, di posizionare la cartella /boot su una partizione al di fuori del LVM.

Riferimenti web

HOWTO davvero completo: http://tldp.org/HOWTO/LVM-HOWTO/index.html


Autore: risca 21:04, 29 mar 2010 (CEST)