Hdparm

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Debian 7 "wheezy"
Debian 8 "jessie"

Introduzione

Hdparm consente la modifica avanzata dei parametri funzionali dei disposibivi ATA/IDE (hard disk, lettori cd/dvd), permettendo un fine tuning degli hard disk e lettori, che spesso rappresentano un vero collo di bottiglia per le performance di una macchina.

Installazione

Il pacchetto è presente in Debian, per cui per installarlo con privilegi di amministrazione è sufficiente:

# apt-get install hdparm

Utilizzo

Da riga di comando

La sintassi standard è

# hdparm [opzioni] [dispositivo...]
Warning.png ATTENZIONE
Le impostazioni date da riga di comando vengono "dimenticate" ad ogni riavvio. Per rendere permanenti le modifiche è necessario editare il file /etc/hdparm.conf


Opzioni e Argomenti

Le opzioni disponibili sono tante, alcune delle quali critiche, quindi sconsiglio vivamente l'utilizzo di opzioni che non si conoscono, per evitare danni e/o malfunzionamenti/perdite di dati. Di seguito sono presentate soltanto le più comuni.

-A
Disabilita/Abilita la funzione di read-lookahead del driver IDE (di solito ON di defaul). Utilizzo: -A0 (disabilita) o -A1 (abilita).
-b
Restituisce o imposta lo stato del bus [0,1]
-B
Modifica le impostazioni della gestione avanzata dell'alimentazione (APM), se supportate. Un valore basso implica un comportamento aggressivo per quanto riguarda il risparmio energetico, quindi un consumo minore, un valore alto, invece, permette performance migliori. Il valore 255 disattiva l'apm.
-c
Visualizza lo stato o abilita il supporto per l'I/O a 32 bit per i dispositivi (E)IDE. I seguenti valori numerici possono essere usati per impostare:
0
per disabilitare il supporto a 32-bit
1
per abilitare il trasferimento dei dati a 32-bit
3
per abilitare il trasferimento dei dati a 32-bit con una speciale sequenza di sincronizzazione richiesta da molti chipset.
-C
Controlla lo stato corrente dell'alimentazione del dispositivo; le possibili risposte sono:
unknown
il dispositivo non supporta la funzione
active/idle
stato normale
standby
il dispositivo è in standby, i piatti dell'hard disk non sono in movimento
sleeping
il dispositivo è completamente spento
È possibile modificare le modalità tramite le opzioni -S, -y, -Y, -Z.
-d
Disabilita/abilita l'opzione "using_dma". Questa opzione funziona con la maggior parte delle coppie 'dispositivo interfaccia' supportanti il DMA e supportate dai driver del kernel. E' una buona idea utilizzare l'appropriato valore dell'opzione -X in combinaizone con -d1 per essere sicuri che il dispositivo sia impostato correttamente, anche se molti BIOS dovrebbero impostare questi parametri correttamente all'avvio del sistema. L'utilizzo del DMA consente di avere delle buone performance, aumentando la velocita' di trasferimento e diminuendo il carico del processore. Ci sono, pero', alcune configurazioni per cui l'abilitazione o meno del DMA non provoca cambiamenti, o puo' perfino causare un degradamento delle performance (caso molto raro).
-E
Imposta la velocità del cdrom. Questo NON è necessario normalmente, dato che il drive selezionerà automaticamente la velocità. Ma se vuoi provarci, fornisci un numero dopo l'opzione, di solito un numero come 2 o 4.
-f
Sincronizza ed esegue un flush del buffer del dispositibo. Viene eseguito anche dutante i test -T e -t
-g
Mostra la geometria del drive (cilindri, testine, settori), la dimensione (in settori) del device, e l'offset di partenza (in settori) del device dall'inizio del drive.
-I
Richiede informazioni di identificazione direttamente dal drive, e le mostrerà in un nuovo formato espanso con più dettagli rispetto alla vecchia opzione -i.
-n
Restituisce o imposta il flag ignore write errors per i driver del chipset IDE. Non usarlo senza aver controllato molto bene il codice sorgente del driver dei chipset IDE.
-r
Imposta/leggi modalità sola-lettura sul drive. Quando impostata, Linux impedisce operazioni di scrittura sul device.
-S
modalità di standby, imposta il timeout per l'arresto del disco (spindown). Questo valore viene usato per determinare quanto aspettare (in caso di assenza di attività) prima di arrestare la rotazione dei dischi. In alcuni casi, il disco può impiegare anche 30 secondi prima di rispondere ad una richiesta di lettura, quando i piatti sono fermi. I valori usabili sono i seguenti:
0
disattivato: il dispositivo non entrerà automaticamente in standby
1-240
specifica i multipli di 5 secondi, gestendo un timeout variabile tra i 5 secondi e i 20 minuti
241-251
specifica le unità di da 30 minuti fino a 5 or e mezza (ad intervalli di 30 minuti)
252
21 minutes
253
imposta un timeout preimpostato dal produttore, variabile tra le 8 e le 12 ore
254
valore riservato
255
21 minuti e 15 secondi
alcuni vecchi dispositivi possono interpretare diversamente questi valori.
-T
Effettua misurazioni dei tempi impiegati per la lettura dalla cache, a scopo di benchmark e confronti. Per risultati significativi, questa operazione dovrebbe essere ripetuta 2-3 volte su un sistema altrimenti inattivo (nessun altro processo attivo) con almeno un paio di MB di memoria libera. Ciò visualizza la velocità di lettura direttamente dalla cache del buffer di Linux senza accesso al disco. Questa misura è essenzialmente un'indicazione della capacità di processore, cache e memoria del sistema sotto test. Se anche l'opzione -t è specificata, allora un fattore di correzione basato sul risultato di -T sarà incorporato nei risultati riportati per l'operazione con -t.
-t
Effettua misurazioni dei tempi impiegati per la lettura dal dispositivo, a scopo di benchmark e confronti. Per risultati significativi, questa operazione dovrebbe essere ripetuta 2-3 volte su un sistema altrimenti inattivo (nessun altro processo attivo) con almeno un paio di MB di memoria libera. Ciò visualizza la velocità di lettura attraverso la cache del buffer dal disco senza nessuna precedente memorizzazione nella cache dei dati. Questa misura è un'indicazione della velocità con cui il disco può sostenere letture sequenziali di data con Linux, senza il sovraccarico del file system. Per assicurare misure accurate, la cache del buffer è scartata durante l'esecuzione di -t usando il segnale ioctl BLKFLSBUF. Se anche l'opzione -T è specificata, allora un fattore di correzione basato sul risultato di -T sarà incorporato nei risultati riportati per l'operazione con -t.
-y
Forza un dispositivo IDE ad entrare nello stato di basso consumo (Low power consumption standby mode), normalmente causando la fermata dei piatti. Lo stato corrente può essere verificato tramite l'opzione -C;
-Y
Forza un dispositivo IDE ad entrare immediatamente nel più basso livello di consumo energetico, causandone lo spegnimento completo (sleep mode). È necessario un hard o soft reset prima che il dispositivo sia nuovamente accessibile (i driver IDE di linux eseguiranno il reset automaticamente, se necessariod). Lo stato corrente può essere controllato con l'opzione -C.
-z
Forza la rilettura della tabella delle partizioni, utile nel caso di modifiche con fdisk o simili, senza rendere necessario un riavvio della macchina. È necessario assicurarsi che tutte le partizioni del dispositivo siano smontate. Di seguito è riportato un esempio dell'uso di questa opzione:
# hdparm -z /dev/hda

File di configurazione

Per rendere permanenti le modifiche apportate ai dispositivi è necessario inserire le varie direttive nel file /etc/hdparm.conf. La sintassi generale è:

/dev/vostro_dispositivo {
       direttiva1 = valore
       direttiva2 = valore
       ecc.
}

Si noti che è teoricamente possibile utilizzare la stessa sintassi della riga di comando anche all'interno di questo file di configurazione (si vedano le note inserite nel file stesso).

Test delle Performance

Alcuni esempi di Tuning

Standby (Spindown time)

Impostare il disco sdb affinché si metta in standby dopo 15 minuti:

# hdparm -S 180 /dev/sdb

Per rendere permanente la modifica inserire nel file di configurazione la direttiva spindown_time = 180, ad esempio:

/dev/sdb {
       spindown_time = 180
}

Posto naturalmente che questa sia l'unica modifica che si vuole apportare.