Sudo: differenze tra le versioni

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Il comando ''sudo'' ('''S'''ubstitute '''U'''ser '''DO''') permette di eseguire comandi con i privilegi di qualunque altro utente, tipicamente [[root]], ed è presente nei [[repository]] all'interno del [[pacchetto]] omonimo.
Il comando ''sudo'' ('''S'''ubstitute '''U'''ser '''DO''') permette di eseguire comandi con [[privilegi di amministratore]] e in generale con i permessi di qualsiasi utente, ed è presente nei [[repository]] all'interno del [[pacchetto]] omonimo.


Debian, di default, a partire da Squeeze abilita una configurazione standard per <code>sudo</code>; tuttavia, è necessario iscrivere gli utenti al gruppo '''sudo''' se se si vuole permetter loro di utilizzarlo per ogni comando, come amministratori.
Debian di default abilita una configurazione standard per <code>sudo</code>, ma non la rende effettiva, perché è uno strumento opzionale del sistema ed esiste già l'utente [[root]] per svolgere le attività di amministrazione. In fase di installazione si può però disabilitare l'account di ''root'', il che assicura l'installazione di <code>sudo</code> e fa sì che l'utente creato possa utilizzarlo per eseguire ogni comando con [[privilegi di amministratore]], previa richiesta della propria password.
 
Può essere uno strumento di sicurezza molto importante, ma anche soltanto una comodità, a seconda dello scenario in cui è utilizzato e della sua configurazione.
 
Per maggiori informazioni leggere [[Configurare SUDO per gestire le attività degli amministratori|questa guida]].


Vedere anche: [[Configurare SUDO per gestire le attività degli amministratori]]
[[Categoria:Glossario]]
[[Categoria:Glossario]]

Versione delle 20:36, 2 set 2014

Il comando sudo (Substitute User DO) permette di eseguire comandi con privilegi di amministratore e in generale con i permessi di qualsiasi utente, ed è presente nei repository all'interno del pacchetto omonimo.

Debian di default abilita una configurazione standard per sudo, ma non la rende effettiva, perché è uno strumento opzionale del sistema ed esiste già l'utente root per svolgere le attività di amministrazione. In fase di installazione si può però disabilitare l'account di root, il che assicura l'installazione di sudo e fa sì che l'utente creato possa utilizzarlo per eseguire ogni comando con privilegi di amministratore, previa richiesta della propria password.

Può essere uno strumento di sicurezza molto importante, ma anche soltanto una comodità, a seconda dello scenario in cui è utilizzato e della sua configurazione.

Per maggiori informazioni leggere questa guida.