Samba e OpenLDAP: creare un controller di dominio con Debian Squeeze: differenze tra le versioni

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{{Versioni compatibili|Debian Squeeze 6.0|}}
{{Versioni compatibili|Ubuntu Server 10.04 LTS|}}


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== Versioni compatibili ==
== Versioni compatibili ==
* Debian Squeeze 6.0
* Per Debian Sarge 3.0 vedi: [[Samba  e OpenLDAP: creare un controller di dominio]]
* Per Debian Etch 4.0 vedi: [[Samba e OpenLDAP: creare un controller di dominio con Debian Etch]]
* Per Debian Lenny 5.0 vedi: [[Samba e OpenLDAP: creare un controller di dominio con Debian Lenny]]
* Per Ubuntu Server 10.04 LTS
* Per Ubuntu Server 10.04 LTS


== Introduzione ==
== Introduzione ==
Questo articolo è un aggiornamento della guida [[Samba e OpenLDAP: creare un controller di dominio con Debian Lenny]], basata su '''Debian Lenny'''.<br/>
Questo articolo è un aggiornamento della guida [[Samba e OpenLDAP: creare un controller di dominio con Debian Lenny]], basata su '''Debian Lenny'''.<br/>
Vedremo questa volta come installare un server basato su '''Debian Squeeze''' e Samba 3 con backend di un database LDAP, affinché funga da Primary Domain Controller di una rete Windows. Lo stesso server LDAP verrà utilizzato anche per la gestione in contemporanea degli utenti Unix, in modo da avere un controllo unico e centralizzato sia sugli utenti Windows sia sugli utenti Linux.<br/>
Vedremo questa volta come installare un server basato su '''Ubuntu Server 10.04 LTS''' e Samba 3 con backend di un database LDAP, affinché funga da Primary Domain Controller di una rete Windows. Lo stesso server LDAP verrà utilizzato anche per la gestione in contemporanea degli utenti Unix, in modo da avere un controllo unico e centralizzato sia sugli utenti Windows sia sugli utenti Linux.<br/>
Verranno illustrati due metodi di gestione del database LDAP, uno basato sui tools smbldap-tools e uno basato su interfaccia grafica in PHP.<br/>
Verranno illustrati due metodi di gestione del database LDAP, uno basato sui tools smbldap-tools e uno basato su interfaccia grafica in PHP.<br/>
Consiglio vivamente di prepararsi una buona tazza di caffé e di armarsi di pazienza e di molta attenzione, dato che un errore di battitura in qualche file di configurazione può mandare in rovina l'intero lavoro: poichè che i files da modificare saranno molti, di certo risulterebbe molto difficile e molto lungo andare a caccia di eventuali errori.<br/>
Consiglio vivamente di prepararsi una buona tazza di caffé e di armarsi di pazienza e di molta attenzione, dato che un errore di battitura in qualche file di configurazione può mandare in rovina l'intero lavoro: poichè che i files da modificare saranno molti, di certo risulterebbe molto difficile e molto lungo andare a caccia di eventuali errori.<br/>
== Sistema installato e prerequisiti ==
== Sistema installato e prerequisiti ==
Il presente HOWTO è stato realizzato utilizzando un sistema Debian Squeeze 6.0 con tutti gli aggiornamenti di sicurezza ufficiali.  
Il presente HOWTO è stato testato utilizzando un sistema Ubuntu Server 10.04 LTS con tutti gli aggiornamenti di sicurezza ufficiali. La versioni di Samba utilizzata è 3.4.7 e la versione di OpenLdap utilizzata è la 2.4.21. 
La configurazione iniziale del sistema prevede un'installazione base Debian net install con in più un '''server web Apache''' e con '''PHP5''' funzionanti.<br/>
La configurazione iniziale del sistema prevede un'installazione base Debian net install con in più un '''server web Apache''' e con '''PHP5''' funzionanti.<br/>
Durante tutto il processo si presuppone di agire come utente root.
Durante tutto il processo si presuppone di agire come utente root.
=== Parametri di rete utilizzati ===
=== Parametri di rete utilizzati ===
In tutta la guida saranno utilizzati i seguenti parametri per la configurazione della rete:
In tutta la guida saranno utilizzati i seguenti parametri per la configurazione della rete:
<pre>
* Nome del server: server
* Nome del server: server
* Nome del dominio: dominio.local
* Nome del dominio: dominio.local
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* Classe IP: 192.168.0.0 / 255.255.255.0
* Classe IP: 192.168.0.0 / 255.255.255.0
* IP Server: 192.168.0.10
* IP Server: 192.168.0.10
* Password di root: password
* Password di root: secret
* Password Administrator del dominio: password
* Password Administrator del dominio: secret
* Password admin di LDAP: password
* Password admin di LDAP: secret
</pre>
Questi parametri vanno ovviamente adattati alle vostre esigenze.
Questi parametri vanno ovviamente adattati alle vostre esigenze.
== Installazione del server LDAP ==
== Configurazioni preliminari ==
Al fine di non incappare in errori e al fine di velocizzare la ricerca dei nomi e ip è necessario installare e configurare bind9.
Per poter assegnare gli indirizzi IP ai client di una rete è necessario configurare il DHCP server.
=== Configurazione DHCP ===
Un server DHCP può fornire anche altre proprietà di configurazione come:
<pre>
    *  Nome dell'host
    *  Nome del dominio
    *  Gateway predefinito
    *  Server NTP (Network Time Protocol)
    *  Server di stampa
</pre>
Il vantaggio di utilizzare DHCP è che i cambiamenti apportati alla rete, per esempio una modifica dell'indirizzo del server DNS, devono essere apportati solamente al server DHCP, mentre tutti gli host della rete vengono riconfigurati quando i client DHCP interrogano il server DHCP. Come ulteriore vantaggio, risulta anche molto semplice integrare nuovi computer nella rete, senza la necessità di controllare la disponibilità di un indirizzo IP. I conflitti nell'allocazione degli indirizzi IP sono quindi notevolmente ridotti.
 
Installare il DHCP server:
<pre>
#apt-get install dhcp3-server
</pre>
 
Per abbreviare non spiegherò i parametri configurati, ma andrò direttamente alla configurazione di esempio. La configurazione contempla un DHCP server dinamico.
<pre>
#vim /etc/dhcp3/dhcpd.conf
</pre>
editare come esempio:
<pre>
include "/etc/dhcp3/rndc.key";
 
server-identifier sole;
ddns-updates on;
ddns-update-style interim;
ddns-domainname "milanoaccademia.lan";
ddns-rev-domainname "in-addr.arpa";
ignore client-updates;
 
zone milanoaccademia.lan. {
primary 127.0.0.1;
key "rndc-key";
}
 
option domain-name "milanoaccademia.lan";
option domain-name-servers 192.168.2.1;
option netbios-name-servers 192.168.2.1;
option netbios-node-type 8;
option ntp-servers  192.168.2.1;     
option ip-forwarding off;
 
 
default-lease-time 2592000;
max-lease-time 3092000;
authoritative;
 
 
subnet 192.168.2.0 netmask 255.255.255.0 {
range 192.168.2.10 192.168.2.200;
option routers 192.168.2.1;
option broadcast-address 192.168.2.255;
allow unknown-clients;
zone 2.168.192.in-addr.arpa. {
primary 192.168.2.1;
key "rndc-key";
}
 
zone localdomain. {
primary 192.168.2.1;
key "rndc-key";
}
}
</pre>
 
=== Configurazione DNS ===
== LDAP Server ==
=== Installazione del server LDAP ===
Il server LDAP è essenzialmente un database gerarchico che viene utilizzato per la memorizzazione dei dati degli utenti, dei computer del dominio e di tutto quanto si desideri gestire tramite una base dati condivisibile via rete tra più sistemi.<br/>
Il server LDAP è essenzialmente un database gerarchico che viene utilizzato per la memorizzazione dei dati degli utenti, dei computer del dominio e di tutto quanto si desideri gestire tramite una base dati condivisibile via rete tra più sistemi.<br/>
Si considera che il server in questione venga utilizzato all'interno di una rete aziendale altamente affidabile e non verranno, pertanto, trattati gli aspetti relativi alla crittografia delle comunicazioni. Questa scelta riduce la sicurezza, pertanto si consiglia di approfondire l'argomento. Se si è interessati ad un'implementazione sicura del protocollo LDAP si veda ad esempio la guida [[Samba, OpenLDAP, Kerberos: creare un controller di dominio sicuro con Debian Lenny]], che è basata sulla guida che state leggendo, ma che introduce e analizza una serie di aspetti legati alla trasmissione e all'archiviazione sicura delle informazioni.<br/>
Si considera che il server in questione venga utilizzato all'interno di una rete aziendale altamente affidabile e non verranno, pertanto, trattati gli aspetti relativi alla crittografia delle comunicazioni. Questa scelta riduce la sicurezza, pertanto si consiglia di approfondire l'argomento. Se si è interessati ad un'implementazione sicura del protocollo LDAP si veda ad esempio la guida [[Samba, OpenLDAP, Kerberos: creare un controller di dominio sicuro con Debian Lenny]], che è basata sulla guida che state leggendo, ma che introduce e analizza una serie di aspetti legati alla trasmissione e all'archiviazione sicura delle informazioni.<br/>
Per utilizzare il server LDAP occorre installare il pacchetto slapd che costituisce un'implementazione di server LDAP per Linux e il pacchetto ldap-utils, un insieme di strumenti che ne permettono la gestione.<br/>
Per utilizzare il server LDAP occorre installare il pacchetto slapd che costituisce un'implementazione di server LDAP per Linux e il pacchetto ldap-utils, un insieme di strumenti che ne permettono la gestione.<br/>
<pre>
<pre>
# apt-get install slapd ldap-utils
# apt-get install slapd ldap-utils samba-doc
</pre>
</pre>
Si presume che l'utente operi con l'account root per eseguire le operazioni di seguito descritte.
Durante l'installazione verranno richieste alcune informazioni necessarie a configurare il server LDAP. In particolare verrà richiesto il nome del dominio che può essere un dominio interno completamente inventato (es. miodominio.tld) o un dominio internet valido. La scelta è legata a politiche organizzative aziendali e tecniche che richiederebbero una trattazione approfondita e che esula da questo HOWTO.<br/>
Durante l'installazione verranno richieste alcune informazioni necessarie a configurare il server LDAP. In particolare verrà richiesto il nome del dominio che può essere un dominio interno completamente inventato (es. miodominio.tld) o un dominio internet valido. La scelta è legata a politiche organizzative aziendali e tecniche che richiederebbero una trattazione approfondita e che esula da questo HOWTO.<br/>
Nei file riportati si considera che il dominio specificato è <tt>dominio.local</tt>, un dominio interno non valido per Internet.
Nei file riportati si considera che il dominio specificato è <tt>dominio.local</tt>, un dominio interno non valido per Internet.
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* Nome del dominio: dominio.local
* Nome del dominio: dominio.local
* Nome dell'organizzazione: DOMINIO
* Nome dell'organizzazione: DOMINIO
* Password di admin: password
* Password di admin: secret
* Conferma password: password
* Conferma password: secret
* Motore database da utilizzare: BDB
* Cancellare il database quando si effettua il purge di slapd: no
* Cancellare il database quando si effettua il purge di slapd: no
* Spostare il vecchio database: sì
* Spostare il vecchio database: sì
* Permettere LDAPv2: sì (potete anche mettere no)
* Permettere LDAPv2: no  
Per verificare il corretto funzionamento del servizio, dare il comando:
 
=== Configurazione del server LDAP ===
Passiamo ora alla configurazione del server LDAP.<br/>
 
Innanzitutto effettuiamo un backup di LDAP:
<pre>
<pre>
# ldapsearch -x -b “dc=dominio,dc=local”
# slapcat > ~/slapd.ldif
</pre>
Adesso dobbiamo recuperare gli schemi mancanti, che aggiungeremo poi alla configurazione di LDAP, e copiare in <tt>/etc/ldap/schema</tt> lo schema LDAP necessario per SAMBA.
<pre>
# cp /usr/share/doc/samba-doc/examples/LDAP/samba.schema.gz /etc/ldap/schema/
# gzip -d /etc/ldap/schema/samba.schema.gz
# mkdir /tmp/ldif_output
 
Creiamo il file schema_convert.conf ed editatelo:
 
#touch /tmp/schema_convert.conf
# vim /tmp/schema_convert.conf
 
editate così:
 
''include /etc/ldap/schema/core.schema
include /etc/ldap/schema/collective.schema
include /etc/ldap/schema/corba.schema
include /etc/ldap/schema/cosine.schema
include /etc/ldap/schema/duaconf.schema
include /etc/ldap/schema/dyngroup.schema
include /etc/ldap/schema/inetorgperson.schema
include /etc/ldap/schema/java.schema
include /etc/ldap/schema/misc.schema
include /etc/ldap/schema/nis.schema
include /etc/ldap/schema/openldap.schema
include /etc/ldap/schema/ppolicy.schema
include /etc/ldap/schema/samba.schema''
 
salvate
 
# slapcat -f schema_convert.conf -F /tmp/ldif_output -n0 -s "cn={12}samba,cn=schema,cn=config" > /tmp/samba.ldif
# vim /tmp/samba.ldif
 
modificate il file come segue:
 
''dn: cn=samba,cn=schema,cn=config
...
cn: samba''
 
rimuovere le stringhe a fondo pagina:
 
''structuralObjectClass: olcSchemaConfig
entryUUID: b53b75ca-083f-102d-9fff-2f64fd123c95
creatorsName: cn=config
createTimestamp: 20080827045234Z
entryCSN: 20080827045234.341425Z#000000#000#000000
modifiersName: cn=config
modifyTimestamp: 20080827045234Z''
 
Salvate tutto e copiare in /etc/ldap/schema:
 
#cp /tmp/samba.ldif /etc/ldap/schema
</pre>
</pre>
Se ottenete le informazioni sul dominio significa che tutto è andato per il verso giusto; se ottenete un messaggio del genere "ldap_bind: Can't contact LDAP server (-1)" vi conviene eseguire nuovamente la configurazione di OpenLDAP.


== Installazione di una interfaccia grafica per amministrare OpenLDAP ==
Quindi generate l'hash MD5 della password di root di LDAP:
Sebbene si possa amministrare OpenLDAP in maniera completamente testuale (nel corso della guida vedremo come) è consigliabile installare un'interfaccia grafica, che aiuterà a svolgere i normali compiti di amministrazione una volta terminato di configurare il dominio.<br/>
<pre>
Nei repository Debian sono disponibili diverse interfacce grafiche. In questa guida la scelta è caduta su '''phpldapadmin''', che sembra essere la più diffusa.<br/>
# slappasswd -s secret -h {MD5}
Phpldapadmin, come il nome fa intuire, è un'interfaccia scritta in PHP e per funzionare ha perciò bisogno di un server web e del linguaggio di scripting PHP.
</pre>
=== Installazione dei prerequisiti ===
e prendete nota del risultato della password in md5.
Installiamo per prima cosa alcuni moduli di PHP necessari:
 
La versione utilizzata di OpenLdap ha come file di configurazione la cartella slapd.d ubicata in /etc/ldap/slapd.d ed è stato quindi soppresso il precedente slapd.conf. La differenza è nella configurazione e nella funzionalità degli stessi. Il primo file di configurazione era statico perciò richiedeva sempre lo stop del demone slapd. Il secondo è dinamico perciò va da sè che è molto più flessibile.
 
In questa guida verrà utilizzato slapd.d come di default, ma ricordo che in /etc/default/slapd si può impostare il vecchio database slapd.conf oppure si può convertire un vecchio database slapd.conf in slapd.d con il comando:
#slaptest -f /etc/ldap/slapd.conf -F /etc/ldap/slapd.d
 
Ora occorre aggiungere gli schemi che ci serviranno per la cnfigurazione:
<pre>
ldapadd -Y EXTERNAL -H ldapi:/// -f /etc/ldap/schema/cosine.ldif
ldapadd -Y EXTERNAL -H ldapi:/// -f /etc/ldap/schema/nis.ldif
ldapadd -Y EXTERNAL -H ldapi:/// -f /etc/ldap/schema/inetorgperson.ldif
ldapadd -Y EXTERNAL -H ldapi:/// -f /etc/ldap/schema/samba.ldif
 
Creare il file module.ldif per aggiungere il modulo del backend e crearlo:
 
# touch /tmp/module.ldif
# vim /tmp/module.ldif
 
editarlo così:
 
dn: cn=module,cn=config
objectClass: olcModuleList
cn: module
olcModulepath: /usr/lib/ldap
olcModuleload: back_bdb.la
 
salvare e caricare il file:
 
ldapadd -Y EXTERNAL -H ldapi:/// -f /tmp/module.ldif
 
Creare il file backend.ldif ed editarlo:
 
# touch /tmp/backend.ldif
# vim /tmp/backend.ldif
 
editarlo così:
 
dn: olcDatabase=bdb
objectClass: olcDatabaseConfig
objectClass: olcBdbConfig
olcDatabase: bdb
olcDbDirectory: /var/lib/ldap
olcSuffix: dc=dominio,dc=local
olcAccess: {0}to attrs=userPassword,SambaLMPassword,SambaNTPassword,sambaPwdLastSet,sambaPwdMustChange,sambaPasswordHistory by dn="cn=admin,dc=dominio,dc=local" write by anonymous auth by self write by * none
olcAccess: {1}to attrs=shadowLastChange by self write by * read
olcAccess: {2}to dn.base="" by self write by * read
olcAccess: {3}to * by dn="cn=admin,dc=dominio,dc=local" write by * read
olcLastMod: TRUE
olcRootDN: cn=admin,dc=dominio,dc=local
olcDbCheckpoint: 512 30
olcDbConfig: {0}set_cachesize 0 2097152 0
olcDbConfig: {1}set_lk_max_objects 1500
olcDbConfig: {2}set_lk_max_locks 1500
olcDbConfig: {3}set_lk_max_lockers 1500
olcDbIndex: objectClass eq
olcDbIndex: uidNumber eq
olcDbIndex: cn pres,sub,eq
olcDbIndex: sn pres,sub,eq
olcDbIndex: gidNumber eq
olcDbIndex: uid pres,sub,eq
olcDbIndex: memberUid eq
olcDbIndex: uniqueMember eq
olcDbIndex: displayName pres,sub,eq
olcDbIndex: sambaSID eq
olcDbIndex: sambaPrimaryGroupSID eq
olcDbIndex: sambaDomainName eq
olcDbIndex: sambaSIDList eq
olcDbIndex: sambaGroupType eq
olcDbIndex: default sub
</pre>
 
Infine aggiungere le informazioni per l'autenticazione e la criptazione della password degli utenti:
<pre>
# vim /etc/ldap/slapd.d/cn=config/olcDatabase={1}bdb.ldif
 
e aggiungere:
 
olcRootPW: {MD5}..--..\\..//..::
olcPasswordHash: {MD5}
</pre>
 
Editiamo cn=config.ldif così:
<pre>
olcLogLevel: 1 2 8 64 128 256 512
olcAuthzPolicy: none
olcAuthzRegexp: uid=(.*),cn=.*,cn=auth ldap:///dc=milanoaccademia,dc=lan??sub?(uid=$1)
</pre>
Eliminiamo il contenuto della cartella /var/lib/ldap:
<pre>
## rm -rf /var/lib/ldap/*
</pre>
Riavviamo il demone <tt>slapd</tt>:
<pre>
# /etc/init.d/slapd restart
</pre>
 
=== Installazione dell'autenticazione LDAP ===
 
Per prima cosa installeremo il pacchetto libnss-ldap, con il classico comando:
<pre>
# apt-get install libnss-ldap libpam-ldap
</pre>
 
Rispondere alle domande di autoconfigurazione:
<pre>
* Server LDAP: 127.0.0.1
* Distinguished name (DN): dc=dominio,dc=local
* LDAP version: 3
* Make local root Database admin: sí
* Si richiede utente per database LDAP: no
* LDAP account for root cn=admin,dc=dominio,dc=local
* LDAP root password: secret
* Local crypt to use when changing passwords: md5
</pre>
Se sbagliate a configurare rilanciate la schermata con:
<pre>
# dpkg-reconfigure ldap-auth-config
</pre>
Assicuratevi che il file ldap.secret, dal quale traspare la password in chiaro, sia leggibile e scrivibile solo da root.
Non impostatela criptata perchè altrimenti non vi autentica. Vi assicuro che se vi accertate dei permessi la password non trasparirà fuori. 
Editate il file ''ldap.conf'' (le prime tre voci dovrebbero essere già editate correttamente mentre le altre voci devono essere decommentate ed editate:
<pre>
<pre>
apt-get install libapache2-mod-php5 php5 php5-cli php5-curl php5-gd php5-imap php5-ldap
host 127.0.0.1
php5-mcrypt php5-mhash php5-sqlite php5-tidy php5-xmlrpc php-pear mcrypt libgd-tools
base dc=dominio,dc=local
ldap_version 3
scope sub
bind_policy soft
pam_login_attribute uid
pam_member_attribute gid
pam_password md5
nss_base_passwd dc=dominio,dc=local?sub
nss_base_shadow dc=dominio,dc=local?sub
nss_base_group ou=groups,dc=dominio,dc=local?one
</pre>
</pre>
{{ Warningbox | Il comando precedente va scritto in un'unica riga }}
Lanciate i seguenti comandi di autoconfigurazione:
=== Installazione di PHPLdapAdmin ===
Ora possiamo installare phpldapadmin:
<pre>
<pre>
# apt-get install phpldapadmin
# pam-auth-update (Dal menù pam-auth-update, scegliere LDAP e unix, inoltre qualsiasi altro metodo di autenticazione necessario.)
 
# auth-client-config -t nss -p lac_ldap (configura nsswitch.conf all'uso di ldap)
 
    * -t: modifica solamente /etc/nsswitch.conf.
   
    * -p: nome del profilo da abilitare, disabilitare, ecc...
 
    * lac_ldap: il profilo auth-client-config parte del pacchetto ldap-auth-config.
</pre>
</pre>
Per verificare la corretta installazione del pacchetto, aprite il browser su:
Verificare il contenuto di /etc/nsswitch.conf e controllare le seguenti voci se corrispondono:
<pre>
<pre>
https://10.0.0.11/phpldapadmin
''passwd: files ldap
group: files ldap
shadow: files ldap''
</pre>
</pre>
Dovreste essere accolti dalla schermata iniziale di Phpldapadmin.<br/>
A causa di un bug documentato (http://bugs.debian.org/cgi-bin/bugreport.cgi?bug=375077) e a cui il team di sviluppo di Debian ha fornito una soluzione parziale (è stato eliminato il problema, ma non i messaggi d'errore generati al boot) è possibile che al reboot compaiano messaggi di errore simili ai seguenti:
Phpldapadmin richiede per funzionare la presenza di un tool chiamato mkntpwd, sviluppato dal team di Samba e utilizzato per creare gli hash delle password in Samba. Inspiegabilmente questo tool non è presente negli archivi di Debian. Va pertanto scaricato dal seguente indirizzo:
<pre>
<pre>
# wget http://www.nomis52.net/data/mkntpwd.tar.gz
...
udevd[1350]: nss_ldap: could not connect to any LDAP server as cn=admin,dc=home,dc=tld - Can't contact LDAP server
udevd[1350]: nss_ldap: failed to bind to LDAP server ldap://127.0.0.1: Can't contact LDAP server
udevd[1350]: nss_ldap: could not search LDAP server - Server is unavailable
udevd[1350]: lookup_user: error resolving user 'tss': Illegal seek
...
</pre>
</pre>
Una volta scaricato il file, bisogna scompattarlo, compilarlo e configurarlo:
Una possibile via per eludere il problema è quella di aggiungere a mano gli utenti di sistema mancanti:
<pre>
<pre>
# apt-get install build-essential
# addgroup --system tss
# tar -zxf mkntpwd.tar.gz
# addgroup --system kvm
# cd mkntpwd
# addgroup --system rdma
# make
# addgroup --system fuse
# cp mkntpwd /usr/local/bin
# addgroup --system scanner
# mkntpwd
# addgroup --system nvram
# adduser --system tss
</pre>
</pre>
L'ultimo comando dovrebbe restituirvi l'elenco delle opzioni disponibili in mkntpwd.
 
== Installazione di Samba ==
== Installazione e Configurazione di Samba ==
L'installazione di Samba va effettuata in questo momento perchè insieme ai pacchetti stessi di Samba saranno installate anche alcune utility che adopereremo nel paragrafo successivo.
L'installazione di Samba va effettuata in questo momento perchè insieme ai pacchetti stessi di Samba saranno installate anche alcune utility che adopereremo nel paragrafo successivo.
<pre>
<pre>
# apt-get install samba smbclient smbfs samba-doc swat cupsys cupsys-bsd resolvconf
# apt-get install samba smbclient smbfs cupsys cupsys-bsd
</pre>
</pre>


La versione di Samba nei repository di Lenny (3.3.5) non supporta il login di client Windows 7 e Windows Server 2008, introdotto in Debian con il ramo 3.4. Se vi fosse la necessità di inserire client Windows 7 o Windows Server 2008 nel dominio Samba che stiamo creando, la soluzione è configurare il repository Backports per Lenny (''si veda: [[Il_repository_Backports]]'') e installare da lì una versione di Samba più aggiornata:
E' necessario creare le cartelle netlogon, profiles e creare lo script logon.bat.<br/>
<pre>
# mkdir -p /home/samba/netlogon
# chown -R root:root /home/samba/netlogon
# chmod -R 775 /home/samba/netlogon
# mkdir -p /home/samba/profiles
# chown root:root /home/samba/profiles
# chmod 775 /home/samba/profiles
</pre>
Creiamo il file logon.bat da mettere in netlogon:
Tale script dovrà esser scritto in modalità dos, per far questo sfrutteremo il tool unix2dos contenuto nel pacchetto tofrodos.
<pre>
<pre>
# apt-get -t lenny-backports install samba smbclient smbfs samba-doc swat cupsys cupsys-bsd resolvconf
# apt-get install tofrodos
</pre>
</pre>
Per il momento come configurazione base rispondente nel seguente modo alle domande che vi verranno poste:<br/>
creiamo lo script con l'editor che preferiamo
*Nome del Dominio/Workgroup: DOMINIO
<pre>
*Utilizzare password cifrate: SI
# vim /dominio/netlogon/logon.bat
*Utilizzare DHCP per i nomi Netbios: NO
</pre>
Non preoccupatevi per eventuali errori, perchè tutta la configurazione verrà ripresa in un secondo momento.
syncronizziamo gli orologi del client windows con il nostro server e mappiamo una condivisione di rete scrivendo nel file
<br/>
<pre>
== Configurare i SMBLDAP TOOLS ==
net time \\SERVER /set /yes
I smbldap-tools sostituiscono i comandi standard di UNIX per la gestione di gruppi, utenti e password in modo da dialogare direttamente con il server LDAP e fornire un metodo per gestire in contemporanea gli account UNIX e SAMBA.<br/>
net use H: /home
Malgrado la documentazione ufficiale di SAMBA asserisca che smbpasswd sia in grado di gestire tali account, utilizzando quello strumento occorre prima creare l'utente UNIX, poi quello Samba, pertanto ne sconsiglio l'utilizzo.
</pre>
=== Installazione ===
infine
Installare il pacchetto smbldap-tools
<pre>
<pre>
# apt-get install smbldap-tools
# unix2dos /dominio/netlogon/logon.bat
</pre>
</pre>
=== Configurazione ===
Allo script si possono aggiungere operazioni come il montaggio di unità di rete o altre condivisioni.
Copiare i file <tt>smbldap.conf</tt> e <tt>smbldap_bind.conf</tt> in <tt>/etc/smbldap-tools</tt>.
Tenete conto che con queste impostazioni viene già creata un'unità di rete collegata alla home dell'utente linux.
 
Per ogni utente deve essere creata una cartella profile:
<pre>
<pre>
# zcat /usr/share/doc/smbldap-tools/examples/smbldap.conf.gz > /etc/smbldap-tools/smbldap.conf
# mkdir -p /home/samba/profiles/utente
# cp /usr/share/doc/smbldap-tools/examples/smbldap_bind.conf /etc/smbldap-tools/smbldap_bind.conf
# chown -R utente:"Domain Users" /home/samba/profiles/utente
# chmod 700 /home/samba/profiles/utente
</pre>
</pre>
Modificare il file <tt>/etc/smbldap-tools/smbldap_bind.conf</tt> inserendo il DN dell'amministratore del server LDAP e la sua password. Il DN dell'amministratore è stato impostato automaticamente durante l'installazione del pacchetto Debian di slapd e corrisponde a <nowiki>"cn=admin,dc=dominio,dc=local"</nowiki>, in cui il dominio dipende dalle configurazioni sopra riportate per il server LDAP. La password è quella richiesta in fase di installazione del server LDAP.<br/>
 
Se non si è sicuri del DN da inserire lanciare il comando:
<pre>
<pre>
# slapcat
'''
Nota per il roaming profile:'''
''Per poter ottenere un valido roaming profile con client windows è necessario copiare la cartella "Default User", che si trova in C:\Documents and Settings, nella cartella /home/samba/netlogon. Prima di copiarla bisogna editare il file NTUSER.dat dal registro regedit. Seguire questo procedimento:
1 . Start>Esegui>regedit>(posizionarsi su)HKEY_LOCAL_MACHINE
2. (andare su)file>carica hive>C:\Documents and Settings\Default User\NTUSER.dat>apri>(digitare nome)Default
3. (entrare in)HKEY_LOCAL_MACHINE>Default>Software>Microsoft>Windows>CurrentVersion>Explorer>User Shell Folder
4. cambiarei Dati dei Nomi: Desktop;Favorites;History;Local AppData; Local Settings;My Pictures;Personal;PrintHood;Recent (a scelta anche Cookies e Cache)
da %USERPROFILE%\Desktop a %LOGONSERVER%\profiles\%USERNAME%\Desktop (così per tutti i nomi)
5. (posizionarsi su) Default
6. (andare su) file>scarica hive
7. copiare su /home/samba/netlogon la cartella "Default User" così modificata.''
</pre>
</pre>
e cercare una riga che inizia con <nowiki>"dn: cn="</nowiki>. Il valore riportato è quello da inserire come DN. Nel file sono presenti le configurazioni sia per il master che per lo slave, in modo da poter gestire un server di backup per il sistema LDAP gestito tramite slurpd.<br/>
Copiare il file smb.conf per avere un backup:
Al momento si presuppone di avere un solo server LDAP, pertanto le configurazioni coincideranno:
<pre>
<pre>
slaveDN="cn=admin,dc=dominio,dc=local"
# cp /etc/samba/smb.conf /etc/samba/smb.conf.original
slavePw="password"
 
masterDN="cn=admin,dc=dominio,dc=local"
Editare il file smb.conf
masterPw="password"
# vim /etc/samba/smb.conf
</pre>
</pre>
Il contenuto del file dovrebbe essere il seguente:<br/>
 
'''/etc/smbldap-tools/smbldap_bind.conf''':
Configurarlo così:
<pre>
<pre>
############################
#======================= Global Settings =======================
# Credential Configuration #
 
############################
[global]
# Notes: you can specify two differents configuration if you use a
 
# master ldap for writing access and a slave ldap server for reading access
## Browsing/Identification ###
# By default, we will use the same DN (so it will work for standard Samba
 
# release)
# Change this to the workgroup/NT-domain name your Samba server will part of
slaveDN="cn=admin,dc=dominio,dc=local"
  workgroup = DOMINIO
slavePw="password"
 
masterDN="cn=admin,dc=dominio,dc=local"
# server string is the equivalent of the NT Description field
masterPw="password"
netbios name = SERVER 
server string = Server dominio
# Windows Internet Name Serving Support Section:
# WINS Support - Tells the NMBD component of Samba to enable its WINS Server
  wins support = yes
 
# WINS Server - Tells the NMBD components of Samba to be a WINS Client
# Note: Samba can be either a WINS Server, or a WINS Client, but NOT both
;  wins server = w.x.y.z
 
# This will prevent nmbd to search for NetBIOS names through DNS.
  dns proxy = no
 
# What naming service and in what order should we use to resolve host names
# to IP addresses
  name resolve order = wins lmhosts host bcast
 
#### Networking ####
 
# The specific set of interfaces / networks to bind to
# This can be either the interface name or an IP address/netmask;
# interface names are normally preferred
interfaces = eth1, lo
;  interfaces = 127.0.0.0/8 eth0
 
# Only bind to the named interfaces and/or networks; you must use the
# 'interfaces' option above to use this.
# It is recommended that you enable this feature if your Samba machine is
# not protected by a firewall or is a firewall itself.  However, this
# option cannot handle dynamic or non-broadcast interfaces correctly.
  bind interfaces only = yes
 
 
 
#### Debugging/Accounting ####
 
# This tells Samba to use a separate log file for each machine
# that connects
  log file = /var/log/samba/%U.%m.log
  log level = 0 passdb:6 auth:10 vfs:5 acls:3 msdfs:3
# Cap the size of the individual log files (in KiB).
  max log size = 5000
 
# If you want Samba to only log through syslog then set the following
# parameter to 'yes'.
#   syslog only = no
 
# We want Samba to log a minimum amount of information to syslog. Everything
# should go to /var/log/samba/log.{smbd,nmbd} instead. If you want to log
# through syslog you should set the following parameter to something higher.
  syslog = 0
 
# Do something sensible when Samba crashes: mail the admin a backtrace
  panic action = /usr/share/samba/panic-action %d
 
 
####### Authentication #######
 
# "security = user" is always a good idea. This will require a Unix account
# in this server for every user accessing the server. See
# /usr/share/doc/samba-doc/htmldocs/Samba3-HOWTO/ServerType.html
# in the samba-doc package for details.
  security = user
  username map = /etc/samba/usermap
  case sensitive = no
# You may wish to use password encryption.  See the section on
# 'encrypt passwords' in the smb.conf(5) manpage before enabling.
  encrypt passwords = true
  enable privileges = yes
# If you are using encrypted passwords, Samba will need to know what
# password database type you are using. 
  passdb backend = ldapsam:ldap://127.0.0.1/
  ldap admin dn = cn=admin,dc=dominio,dc=local
  ldap suffix = dc=dominio,dc=local
  ldap user suffix = ou=users
  ldap group suffix = ou=groups
  ldap machine suffix = ou=computers
  ldap idmap suffix = ou=idmap
  ldap ssl = off
  ldap delete dn = no
  idmap backend = ldap:ldap://127.0.0.1
  obey pam restrictions = yes
 
# This boolean parameter controls whether Samba attempts to sync the Unix
# password with the SMB password when the encrypted SMB password in the
# passdb is changed.
ldap passwd sync = yes 
unix password sync = no
 
# For Unix password sync to work on a Debian GNU/Linux system, the following
# parameters must be set (thanks to Ian Kahan <<kahan@informatik.tu-muenchen.de> for
# sending the correct chat script for the passwd program in Debian Sarge).
  passwd program = /usr/sbin/smbldap-passwd %u
  passwd chat = *Enter\snew\s*\spassword:* %n\n *Retype\snew\s*\spassword:* %n\n *password\supdated\ssuccessfully* .
 
# This boolean controls whether PAM will be used for password changes
# when requested by an SMB client instead of the program listed in
# 'passwd program'. The default is 'no'.
  pam password change = yes
 
# This option controls how unsuccessful authentication attempts are mapped
# to anonymous connections
  map to guest = bad user
 
########## Domains ###########
 
# Is this machine able to authenticate users. Both PDC and BDC
# must have this setting enabled. If you are the BDC you must
# change the 'domain master' setting to no
#
  domain logons = yes
  domain master = yes
  local master = yes
  preferred master = yes
  os level = 255
#
# The following setting only takes effect if 'domain logons' is set
# It specifies the location of the user's profile directory
# from the client point of view)
# The following required a [profiles] share to be setup on the
# samba server (see below)
  logon path = \\%N\profiles\%U
# Another common choice is storing the profile in the user's home directory
# (this is Samba's default)
#  logon path = \\%N\%U\profile
 
# The following setting only takes effect if 'domain logons' is set
# It specifies the location of a user's home directory (from the client
# point of view)
  logon drive = H:
  logon home = \\%N\%U
 
# The following setting only takes effect if 'domain logons' is set
# It specifies the script to run during logon. The script must be stored
# in the [netlogon] share
# NOTE: Must be store in 'DOS' file format convention
  logon script = logon.bat
 
# This allows Unix users to be created on the domain controller via the SAMR
# RPC pipe.  The example command creates a user account with a disabled Unix
# password; please adapt to your needs
add user script = /usr/sbin/smbldap-useradd -a -m %u
delete user script = /usr/sbin/smbldap-userdel %u
add user to group script = /usr/sbin/smbldap-groupmod -m %u %g
delete user from group script = /usr/sbin/smbldap-groupmod -x %u %g
set primary group script = /usr/sbin/smbldap-usermod -g %g %u
 
# This allows machine accounts to be created on the domain controller via the
# SAMR RPC pipe. 
# The following assumes a "machines" group exists on the system
add machine script  = /usr/sbin/smbldap-useradd -t 0 -w %u
 
# This allows Unix groups to be created on the domain controller via the SAMR
# RPC pipe. 
add group script = /usr/sbin/smbldap-groupadd -p %g
delete group script = /usr/sbin/smbldap-groupdel %g
########## Printing ##########
 
# If you want to automatically load your printer list rather
# than setting them up individually then you'll need this
#  load printers = yes
 
# lpr(ng) printing. You may wish to override the location of the
# printcap file
;  printing = bsd
;  printcap name = /etc/printcap
 
# CUPS printing.  See also the cupsaddsmb(8) manpage in the
# cupsys-client package.
  printing = cups
#  printcap name = cups
 
############ Misc ############
 
# Using the following line enables you to customise your configuration
# on a per machine basis. The %m gets replaced with the netbios name
# of the machine that is connecting
;  include = /home/samba/etc/smb.conf.%m
 
# Most people will find that this option gives better performance.
# See smb.conf(5) and /usr/share/doc/samba-doc/htmldocs/Samba3-HOWTO/speed.html
# for details
# You may want to add the following on a Linux system:
#        SO_RCVBUF=8192 SO_SNDBUF=8192
socket options = TCP_NODELAY
 
# The following parameter is useful only if you have the linpopup package
# installed. The samba maintainer and the linpopup maintainer are
# working to ease installation and configuration of linpopup and samba.
;  message command = /bin/sh -c '/usr/bin/linpopup "%f" "%m" %s; rm %s' &
 
# Domain Master specifies Samba to be the Domain Master Browser. If this
# machine will be configured as a BDC (a secondary logon server), you
# must set this to 'no'; otherwise, the default behavior is recommended.
#  domain master = auto
 
# Some defaults for winbind (make sure you're not using the ranges
# for something else.)
  idmap uid = 10000-20000
  idmap gid = 10000-20000
#  template shell = /bin/false
 
# The following was the default behaviour in sarge,
# but samba upstream reverted the default because it might induce
# performance issues in large organizations.
# See Debian bug #368251 for some of the consequences of *not*
# having this setting and smb.conf(5) for details.
#  winbind separator = +
#  winbind enum groups = yes
#  winbind enum users = yes
#  winbind use default domain = yes
  time server = yes
  null passwords = no
# Setup usershare options to enable non-root users to share folders
# with the net usershare command.
 
# Maximum number of usershare. 0 (default) means that usershare is disabled.
;  usershare max shares = 100
 
# Allow users who've been granted usershare privileges to create
# public shares, not just authenticated ones
  usershare allow guests = yes
 
#======================= Share Definitions =======================
 
# Un-comment the following (and tweak the other settings below to suit)
# to enable the default home directory shares.  This will share each
# user's home directory as \\server\username
[homes]
  comment = Home Directories
  browseable = no
 
# By default, the home directories are exported read-only. Change the
# next parameter to 'no' if you want to be able to write to them.
  read only = no
 
# File creation mask is set to 0700 for security reasons. If you want to
# create files with group=rw permissions, set next parameter to 0775.
#  create mask = 0775
 
# Directory creation mask is set to 0700 for security reasons. If you want to
# create dirs. with group=rw permissions, set next parameter to 0775.
;  directory mask = 0700
 
# By default, \\server\username shares can be connected to by anyone
# with access to the samba server.  Un-comment the following parameter
# to make sure that only "username" can connect to \\server\username
# This might need tweaking when using external authentication schemes
  valid users = %S
  vfs object = recycle
                recycle:repository = /home/%u/.cestino
                recycle:keeptree = Yes
                recycle:touch = Yes
                recycle:versions = Yes
                recycle:maxsize = 1048576
                recycle:exclude = ?~$*,~$*,*.tmp,index*.pl,index*.htm*,*.temp,*.TMP
                recycle:exclude_dir = /tmp,/temp,/cache
                recycle:noversions = *.docx,*.doc,*.xlsx,*.xls,*.ppt
 
# Un-comment the following and create the netlogon directory for Domain Logons
# (you need to configure Samba to act as a domain controller too.)
[netlogon]
  comment = Network Logon Service
  path = /home/samba/netlogon
  guest ok = yes
  read only = yes
  share modes = no
 
# Un-comment the following and create the profiles directory to store
# users profiles (see the "logon path" option above)
# (you need to configure Samba to act as a domain controller too.)
# The path below should be writable by all users so that their
# profile directory may be created the first time they log on
[profiles]
  comment = Users profiles
  path = /home/samba/profiles
  read only = no
  browseable = no
  profile acls = yes
 
[printers]
  comment = All Printers
  browseable = no
  path = /var/spool/samba
  printable = yes
  guest ok = no
  read only = yes
  create mask = 0700
 
# Windows clients look for this share name as a source of downloadable
# printer drivers
[print$]
  comment = Printer Drivers
  path = /var/lib/samba/printers
  browseable = yes
  read only = yes
  guest ok = no
# Uncomment to allow remote administration of Windows print drivers.
# You may need to replace 'lpadmin' with the name of the group your
# admin users are members of.
# Please note that you also need to set appropriate Unix permissions
# to the drivers directory for these users to have write rights in it
;  write list = root, @lpadmin
 
# A sample share for sharing your CD-ROM with others.
;[cdrom]
;  comment = Samba server's CD-ROM
;  read only = yes
;  locking = no
;  path = /cdrom
;  guest ok = yes
 
# The next two parameters show how to auto-mount a CD-ROM when the
# cdrom share is accesed. For this to work /etc/fstab must contain
# an entry like this:
#
#      /dev/scd0  /cdrom  iso9660 defaults,noauto,ro,user  0 0
#
# The CD-ROM gets unmounted automatically after the connection to the
#
# If you don't want to use auto-mounting/unmounting make sure the CD
# is mounted on /cdrom
#
;  preexec = /bin/mount /cdrom
;  postexec = /bin/umount /cdrom
</pre>
</pre>
Eseguire ora il comando:
 
Una volta che abbiamo il file di configurazione pronto, possiamo verificare che non contenga errori con il comando:
<pre>
<pre>
# net getlocalsid
# testparm
</pre>
</pre>
e copiare o prendere nota del codice che viene restituito.
Creiamo e modifichiamo il file <code>/etc/samba/usermap</code>:
<br/>
Modificare il file <tt>/etc/smbldap-tools/smbldap.conf</tt> inserendo il SID appena ottenuto e controllare gli indirizzi dei 2 server LDAP in modo che coincidano con il server locale (127.0.0.1).
<pre>
<pre>
SID="S-1-5-21-2318037123-1631426476-2439636316"
# touch /etc/samba/usermap
slaveLDAP="127.0.0.1"
 
slavePort="389"
editarecosì:
masterLDAP="127.0.0.1"
''root = root Administrator''
masterPort="389"
</pre>
</pre>
Verificare che il TLS sia disabilitato.
 
Sistemiamo ora le ultime directory necessarie:
<pre>
<pre>
ldapTLS="0"
# rm -rf /etc/samba/*tdb
# rm -rf /var/lib/samba/*tdb
# rm -rf /var/lib/samba/*dat
# rm -f /var/log/samba/*
</pre>
</pre>
Configurare il corretto suffisso per il dominio (quello specificato nella configurazione di LDAP) e il nome corretto per il dominio che si vuole configurare (DOMINIO).
facciamo memorizzare a samba la password dell'utente ldap da usare per la connessione:
<pre>
<pre>
suffix="dc=dominio,dc=local"
# smbpasswd -w password
sambaUnixIdPooldn="sambaDomainName=DOMINIO,${suffix}"
</pre>
</pre>
Potrebbe tornare utile anche impostare una differente scadenza per le password, in modo che non ne venga richiesta la sostituzione troppo di frequente:
e riavviamo il servizio:
<pre>
<pre>
defaultMaxPasswordAge="180"
# service smbd stop
# service nmbd stop
# service smbd start
# service nmbd start
</pre>
</pre>
Questo parametro è poi utilizzato al momento della creazione di un utente e ogni volta che un utente si cambia password.<br/>
 
Configurare infine i percorsi per le home degli utenti e per le cartelle che conterranno i profiles nel caso di roaming profiles.
== Configurare i SMBLDAP TOOLS ==
I smbldap-tools sostituiscono i comandi standard di UNIX per la gestione di gruppi, utenti e password in modo da dialogare direttamente con il server LDAP e fornire un metodo per gestire in contemporanea gli account UNIX e SAMBA.<br/>
 
=== Installazione ===
Installare il pacchetto smbldap-tools
<pre>
<pre>
userSmbHome="\\SERVER\homes\%U"
# apt-get install smbldap-tools
userProfile="\\SERVER\profiles\%U"
</pre>
</pre>
SERVER deve essere sostituito con il nome SAMBA del server che funziona come PDC (il server che stiamo configurando; lo stesso nome che verrà impostato più avanti nel file di configurazione di Samba). In questo esempio, inoltre, si è ritenuto di fornire uno script di logon comune a tutti gli utenti, anziché di uno script personale per ogni utente, pertanto si è impostato il seguente parametro:
=== Configurazione ===
 
Modificare il file <tt>/etc/smbldap-tools/smbldap_bind.conf</tt> inserendo il DN dell'amministratore del server LDAP e la sua password. Il DN dell'amministratore è stato impostato automaticamente durante l'installazione del pacchetto Debian di slapd e corrisponde a <nowiki>"cn=admin,dc=dominio,dc=local"</nowiki>, in cui il dominio dipende dalle configurazioni sopra riportate per il server LDAP. La password è quella richiesta in fase di installazione del server LDAP.<br/>
 
Editate ''/etc/smbldap-tools/smbldap_bind.conf'':
<pre>
<pre>
userScript="logon.bat"
############################
# Credential Configuration #
############################
# Notes: you can specify two differents configuration if you use a
# master ldap for writing access and a slave ldap server for reading access
# By default, we will use the same DN (so it will work for standard Samba
# release)
slaveDN="cn=admin,dc=dominio,dc=local"
slavePw="secret"
masterDN="cn=admin,dc=dominio,dc=local"
masterPw="secret"
</pre>
</pre>
Tale impostazione può essere poi cambiata per determinati utenti con esigenze particolari direttamente agendo sui dati LDAP dell'utente.<br/>
Recuperate il SID di DOMINIO:
Impostare infine il suffisso per gli indirizzi mail, anche se nel presente HOWTO non vengono configurati.
<pre>
<pre>
mailDomain="dominio.local"
# net getlocalsid DOMINIO
DOMINIO
SID=":::::::::::::::::::::::::::::::::::"
</pre>
</pre>
Il contenuto completo del file dovrebbe essere il seguente:<br/>
Il SID va poi trascritto in smbldap.conf
 
Il contenuto del file dovrebbe essere il seguente:<br/>
'''/etc/smbldap-tools/smbldap.conf''':
'''/etc/smbldap-tools/smbldap.conf''':
<pre>
<pre>
##############################################################################
#
# General Configuration
#
#
# Purpose :
# . be the configuration file for all smbldap-tools scripts
##############################################################################
##############################################################################
##
 
General Configuration
# ##############################################################################
# Put your own SID. To obtain this number do: "net getlocalsid".
# Put your own SID. To obtain this number do: "net getlocalsid".
# If not defined, parameter is taking from "net getlocalsid" return
# If not defined, parameter is taking from "net getlocalsid" return
SID="S-1-5-21-125945932-740595490-3132273231"
SID=":::::::::::::::::::::::::::::::::::"
 
# Domain name the Samba server is in charged.
# Domain name the Samba server is in charged.
# If not defined, parameter is taking from smb.conf configuration file
# If not defined, parameter is taking from smb.conf configuration file
# Ex: sambaDomain="IDEALX-NT"
sambaDomain="DOMINIO"
sambaDomain="DOMINIO"
realm="DOMINIO.LOCAL"
 


##############################################################################
##############################################################################
Riga 222: Riga 860:
#
#
##############################################################################
##############################################################################
# Notes: to use to dual ldap servers backend for Samba, you must patch
# Samba with the dual-head patch from IDEALX. If not using this patch
# just use the same server for slaveLDAP and masterLDAP.
# Those two servers declarations can also be used when you have
# . one master LDAP server where all writing operations must be done
# . one slave LDAP server where all reading operations must be done
#  (typically a replication directory)
# Slave LDAP server
# Slave LDAP server
# Ex: slaveLDAP=127.0.0.1
# If not defined, parameter is set to "127.0.0.1"
# If not defined, parameter is set to "127.0.0.1"
slaveLDAP="127.0.0.1"
slaveLDAP="127.0.0.1"
# Slave LDAP port
# Slave LDAP port
# If not defined, parameter is set to "389"
# If not defined, parameter is set to "389"
slavePort="389"
slavePort="389"
# Master LDAP server: needed for write operations
# Master LDAP server: needed for write operations
# Ex: masterLDAP=127.0.0.1
# If not defined, parameter is set to "127.0.0.1"
# If not defined, parameter is set to "127.0.0.1"
masterLDAP="127.0.0.1"
masterLDAP="127.0.0.1"
# Master LDAP port
# Master LDAP port
# If not defined, parameter is set to "389"
# If not defined, parameter is set to "389"
masterPort="389"
masterPort="389"
# Use TLS for LDAP
# Use TLS for LDAP
# If set to 1, this option will use start_tls for connection
# If set to 1, this option will use start_tls for connection
Riga 239: Riga 892:
# If not defined, parameter is set to "1"
# If not defined, parameter is set to "1"
ldapTLS="0"
ldapTLS="0"
# How to verify the server's certificate (none, optional or require)
# How to verify the server's certificate (none, optional or require)
verify="require"
# see "man Net::LDAP" in start_tls section for more details
verify=""
 
# CA certificate
# CA certificate
cafile="/etc/smbldap-tools/ca.pem"
# see "man Net::LDAP" in start_tls section for more details
cafile=""
 
# certificate to use to connect to the ldap server
# certificate to use to connect to the ldap server
clientcert="/etc/smbldap-tools/smbldap-tools.pem"
# see "man Net::LDAP" in start_tls section for more details
clientcert=""
 
# key certificate to use to connect to the ldap server
# key certificate to use to connect to the ldap server
clientkey="/etc/smbldap-tools/smbldap-tools.key"
# see "man Net::LDAP" in start_tls section for more details
clientkey=""
 
# LDAP Suffix
# LDAP Suffix
# Ex: suffix=dc=IDEALX,dc=ORG
suffix="dc=dominio,dc=local"
suffix="dc=dominio,dc=local"
# Where are stored Users
# Where are stored Users
# Ex: usersdn="ou=Users,dc=IDEALX,dc=ORG"
# Warning: if 'suffix' is not set here, you must set the full dn for usersdn
# Warning: if 'suffix' is not set here, you must set the full dn for usersdn
usersdn="ou=Users,${suffix}"
usersdn="ou=users,${suffix}"
 
# Where are stored Computers
# Where are stored Computers
# Ex: computersdn="ou=Computers,dc=IDEALX,dc=ORG"
# Warning: if 'suffix' is not set here, you must set the full dn for computersdn
# Warning: if 'suffix' is not set here, you must set the full dn for computersdn
computersdn="ou=Computers,${suffix}"
computersdn="ou=computers,${suffix}"
 
# Where are stored Groups
# Where are stored Groups
# Ex: groupsdn="ou=Groups,dc=IDEALX,dc=ORG"
# Warning: if 'suffix' is not set here, you must set the full dn for groupsdn
# Warning: if 'suffix' is not set here, you must set the full dn for groupsdn
groupsdn="ou=Groups,${suffix}"
groupsdn="ou=groups,${suffix}"
 
# Where are stored Idmap entries (used if samba is a domain member server)
# Where are stored Idmap entries (used if samba is a domain member server)
# Ex: groupsdn="ou=Idmap,dc=IDEALX,dc=ORG"
# Warning: if 'suffix' is not set here, you must set the full dn for idmapdn
# Warning: if 'suffix' is not set here, you must set the full dn for idmapdn
#idmapdn="ou=Idmap,${suffix}"
idmapdn="ou=idmap,${suffix}"
 
# Where to store next uidNumber and gidNumber available for new users and groups
# Where to store next uidNumber and gidNumber available for new users and groups
# If not defined, entries are stored in sambaDomainName object.
# If not defined, entries are stored in sambaDomainName object.
# Ex: sambaUnixIdPooldn="sambaDomainName=${sambaDomain},${suffix}"
# Ex: sambaUnixIdPooldn="cn=NextFreeUnixId,${suffix}"
sambaUnixIdPooldn="sambaDomainName=${sambaDomain},${suffix}"
sambaUnixIdPooldn="sambaDomainName=${sambaDomain},${suffix}"
# Default scope Used
# Default scope Used
scope="sub"
scope="sub"
# Unix password encryption (CRYPT, MD5, SMD5, SSHA, SHA, CLEARTEXT)
# Unix password encryption (CRYPT, MD5, SMD5, SSHA, SHA, CLEARTEXT)
hash_encrypt="MD5"
hash_encrypt="MD5"
# if hash_encrypt is set to CRYPT, you may set a salt format.
# if hash_encrypt is set to CRYPT, you may set a salt format.
# default is "%s", but many systems will generate MD5 hashed
# default is "%s", but many systems will generate MD5 hashed
# passwords if you use "$1$%.8s". This parameter is optional!
# passwords if you use "$1$%.8s". This parameter is optional!
crypt_salt_format="%s"
crypt_salt_format="%s"
##############################################################################
##############################################################################
#
#  
# Unix Accounts Configuration
# Unix Accounts Configuration
#
#  
##############################################################################
##############################################################################
# Login defs
# Login defs
# Default Login Shell
# Default Login Shell
# Ex: userLoginShell="/bin/bash"
userLoginShell="/bin/false"
userLoginShell="/bin/false"
# Home directory
# Home directory
userHome="/dominio/homes/%U"
# Ex: userHome="/home/%U"
userHome="/home/%U"
 
# Default mode used for user homeDirectory
# Default mode used for user homeDirectory
userHomeDirectoryMode="700"
userHomeDirectoryMode="700"
# Gecos
# Gecos
userGecos="System Computer"
userGecos="System User"
 
# Default User (POSIX and Samba) GID
# Default User (POSIX and Samba) GID
defaultUserGid="513"
defaultUserGid="513"
# Default Computer (Samba) GID
# Default Computer (Samba) GID
defaultComputerGid="515"
defaultComputerGid="515"
# Skel dir
# Skel dir
skeletonDir="/etc/skel"
skeletonDir="/etc/skel"
# Default password validation time (time in days) Comment the next line if
# Default password validation time (time in days) Comment the next line if
# you don't want password to be enable for defaultMaxPasswordAge days (be
# you don't want password to be enable for defaultMaxPasswordAge days (be
# careful to the sambaPwdMustChange attribute's value)
# careful to the sambaPwdMustChange attribute's value)
defaultMaxPasswordAge="180"
#defaultMaxPasswordAge="180"
 
##############################################################################
##############################################################################
##
#
SAMBA Configuration
# SAMBA Configuration
# ##############################################################################
#
##############################################################################
 
# The UNC path to home drives location (%U username substitution)
# The UNC path to home drives location (%U username substitution)
# Just set it to a null string if you want to use the smb.conf 'logon home'
# Just set it to a null string if you want to use the smb.conf 'logon home'
# directive and/or disable roaming profiles
# directive and/or disable roaming profiles
userSmbHome="\\SERVER\homes\%U"
# Ex: userSmbHome="\\PDC-SMB3\%U"
userSmbHome=""
 
# The UNC path to profiles locations (%U username substitution)
# The UNC path to profiles locations (%U username substitution)
# Just set it to a null string if you want to use the smb.conf 'logon path'
# Just set it to a null string if you want to use the smb.conf 'logon path'
# directive and/or disable roaming profiles
# directive and/or disable roaming profiles
userProfile="\\SERVER\profiles\%U"
# Ex: userProfile="\\PDC-SMB3\profiles\%U"
userProfile=""
 
# The default Home Drive Letter mapping
# The default Home Drive Letter mapping
# (will be automatically mapped at logon time if home directory exist)
# (will be automatically mapped at logon time if home directory exist)
userHomeDrive="Z:"
# Ex: userHomeDrive="H:"
userHomeDrive="H:"
 
# The default user netlogon script name (%U username substitution)
# The default user netlogon script name (%U username substitution)
# if not used, will be automatically username.cmd
# if not used, will be automatically username.cmd
# make sure script file is edited under dos
# make sure script file is edited under dos
# Ex: userScript="startup.cmd" # make sure script file is edited under dos
userScript="logon.bat"
userScript="logon.bat"
# Domain appended to the users "mail"-attribute
# Domain appended to the users "mail"-attribute
# when smbldap-useradd -M is used
# when smbldap-useradd -M is used
mailDomain="dominio.local"
# Ex: mailDomain="idealx.com"
mailDomain="milanoaccademia.lan"
 
##############################################################################
##############################################################################
#
#
# SMBLDAP-TOOLS Configuration
# SMBLDAP-TOOLS Configuration (default are ok for a RedHat)
#
#
##############################################################################
##############################################################################
# Allows not to use smbpasswd (if with_smbpasswd == 0 in smbldap_conf.pm) but
# Allows not to use smbpasswd (if with_smbpasswd == 0 in smbldap_conf.pm) but
# prefer Crypt::SmbHash library
# prefer Crypt::SmbHash library
with_smbpasswd="0"
with_smbpasswd="0"
smbpasswd="/usr/bin/smbpasswd"
smbpasswd="/usr/bin/smbpasswd"
# Allows not to use slappasswd (if with_slappasswd == 0 in smbldap_conf.pm)
# Allows not to use slappasswd (if with_slappasswd == 0 in smbldap_conf.pm)
# but prefer Crypt:: libraries
# but prefer Crypt:: libraries
with_slappasswd="0"
with_slappasswd="0"
slappasswd="/usr/sbin/slappasswd"
slappasswd="/usr/sbin/slappasswd"
</pre>
Può essere interessante notare che nella sezione Unix del file di configurazione precedente è presente la voce:
<pre>
userLoginShell="/bin/false"
</pre>
E' stata fatta questa scelta per evitare che gli utenti di dominio possano loggarsi sul server. Se avete utenti che utilizzano client Linux, come vi auguro, dovrete agire sui dati LDAP del singolo utente e modificare la sua shell. Se tutti i vostri utenti utilizzano client Linux, modificate la linea precedente come segue:
<pre>
userLoginShell="/bin/bash"
</pre>
Terminate le modifiche al file, bisogna cambiare i permessi per i file appena modificati al fine di aumentare la sicurezza del sistema ed impedire agli utenti di avere accesso alle password di amministratore di LDAP, scritta in chiaro nel file di configurazione precedentemente modificato.
<pre>
# chmod 0644 /etc/smbldap-tools/smbldap.conf
# chmod 0600 /etc/smbldap-tools/smbldap_bind.conf
</pre><br/>
== Configurazione del server LDAP ==
Passiamo ora alla configurazione del server LDAP.<br/>


Innanzitutto effettuiamo un backup di LDAP:
# comment out the following line to get rid of the default banner
<pre>
# no_banner="1"
# slapcat > ~/slapd.ldif
</pre>
Adesso dobbiamo recuperare gli schemi mancanti, che aggiungeremo poi alla configurazione di LDAP, e copiare in <tt>/etc/ldap/schema</tt> lo schema LDAP necessario per SAMBA.
<pre>
# wget http://www.pepinet.com/download/samba/hdb.schema -P /etc/ldap/schema/
# wget http://www.pepinet.com/download/samba/qmailuser.schema -P /etc/ldap/schema/
# zcat /usr/share/doc/samba-doc/examples/LDAP/samba.schema.gz > /etc/ldap/schema/samba.schema
</pre>
Quindi generate l'hash MD5 della password di root di LDAP:
<pre>
# slappasswd -h {MD5}
</pre>
e prendete nota del risultato.<br/>
Ora occorre modificare il file di configurazione di slapd (<tt>/etc/ldap/slapd.conf</tt>) aggiungendo nella sezione <tt>Schema and objectClass definitions</tt> lo schema per samba:
<pre>
include /etc/ldap/schema/samba.schema
</pre>
Nella sezione <tt>Indexing options</tt> aggiungere una serie di indicizzazioni che ottimizzeranno le interogazioni per l'utilizzo del server SAMBA:
<pre>
index objectClass eq,pres
index uid,uidNumber,gidNumber,memberUid eq,pres
index ou,cn,mail,surname,givenname eq,pres,sub
index loginShell                        eq,pres
index displayName                      pres,sub,eq
index nisMapName,nisMapEntry            eq,pres,sub
index sambaSID eq
index sambaPrimaryGroupSID eq
index sambaDomainName eq
index sambaGroupType eq
index sambaSIDList eq
index uniqueMember eq
index default                          sub
</pre>
Bisogna consentire agli utenti di cambiare non solo la propria password LDAP, ma anche le password di SAMBA e contemporaneamente proteggere tali informazioni da un accesso pubblico sostituendo la riga:
<pre>
access to attribute=userPassword
</pre>
con:
<pre>
access to attrs=userPassword,sambaNTPassword,sambaLMPassword,sambaPwdMustChange,sambaPwdLastSet
</pre>
Infine aggiungere le informazioni per l'autenticazione:
<pre>
rootdn          "cn=admin,dc=dominio,dc=local"
rootpw          {MD5}Qhz9FD5FDD9YFKBJVAngcw==
</pre>
</pre>
Il contenuto del file dovrebbe essere il seguente:<br/>
'''/etc/ldap/sldap.conf''':
<pre>
<pre>
#######################################################################
'''
# Global Directives:
Da notare:'''
#sizelimit 20
timelimit -1
threads 8
 
# Features to permit
allow bind_v2
 
# Schema and objectClass definitions
include        /etc/ldap/schema/core.schema
include        /etc/ldap/schema/cosine.schema
include        /etc/ldap/schema/nis.schema
include        /etc/ldap/schema/inetorgperson.schema
include        /etc/ldap/schema/qmailuser.schema
include        /etc/ldap/schema/samba.schema
#include        /etc/ldap/schema/hdb.schema
 
# Where the pid file is put. The init.d script
# will not stop the server if you change this.
pidfile        /var/run/slapd/slapd.pid
 
# List of arguments that were passed to the server
argsfile        /var/run/slapd/slapd.args
 
# Read slapd.conf(5) for possible values
loglevel        none
 
# Where the dynamically loaded modules are stored
modulepath      /usr/lib/ldap
moduleload      back_bdb
 
# The maximum number of entries that is returned for a search operation
sizelimit 500
 
# The tool-threads parameter sets the actual amount of cpu's that is used
# for indexing.
tool-threads 1
 
#######################################################################
# Specific Backend Directives for bdb:
# Backend specific directives apply to this backend until another
# 'backend' directive occurs
backend        bdb
 
#######################################################################
# Specific Backend Directives for 'other':
# Backend specific directives apply to this backend until another
# 'backend' directive occurs
#backend                <other>
 
#######################################################################
# Specific Directives for database #1, of type bdb:
# Database specific directives apply to this databasse until another
# 'database' directive occurs
database        bdb
 
# The base of your directory in database #1
suffix          "dc=dominio,dc=local"
 
# rootdn directive for specifying a superuser on the database. This is needed
# for syncrepl.
rootdn          "cn=admin,dc=dominio,dc=local"
rootpw          {MD5}8Fy5aWO9Ks1d5nFGx3aQ3D==


# Where the database file are physically stored for database #1
* userLoginShell="/bin/false" ( In questo modo gli utenti non possono loggarsi in unix equindi neanche in ssh)
directory      "/var/lib/ldap"


# The dbconfig settings are used to generate a DB_CONFIG file the first
* #defaultMaxPasswordAge="180" (se volete che la password scada decommentatela ed indicata la scadenza)
# time slapd starts.
dbconfig set_cachesize 0 2097152 0
# Number of objects that can be locked at the same time.
dbconfig set_lk_max_objects 1500
# Number of locks (both requested and granted)
dbconfig set_lk_max_locks 1500
# Number of lockers
dbconfig set_lk_max_lockers 1500


# Indexing options for database #1
* userSmbHome="" e userProfile="" (sono vuote perchè se le avete impostate già in samba non serve farlo due volte)
#index          objectClass eq
index mail,mailAlternateAddress,objectClass,deliveryMode,accountStatus,ou pres,eq
index cn                    pres,sub,eq
index sn                    pres,sub,eq
index uid                  pres,sub,eq
index displayName          pres,sub,eq
index uidNumber            eq
index gidNumber            eq
index memberUID            eq
index sambaSID              eq
index sambaPrimaryGroupSID  eq
index sambaDomainName      eq
index mailHost              eq
index givenName            pres,sub,eq
index default              sub
 
# Password Hash Definition
password-hash {MD5}
 
# Overlay Unique
#overlay unique
#unique_uri ldap:///ou=Users,dc=dominio,dc=local?uidNumber,cn?sub
#unique_uri ldap:///ou=Groups,dc=dominio,dc=local?gidNumber,cn?sub
 
# Save the time that the entry gets modified, for database #1
lastmod        on
 
# Checkpoint the BerkeleyDB database periodically in case of system
# failure and to speed slapd shutdown.
checkpoint      512 30
# Where to store the replica logs for database #1
# replogfile    /var/lib/ldap/replog
 
 
##########################################################
# Configurazione dei permessi per i vari utenti
# del'albero LDAP
############################################################
 
# The userPassword by default can be changed
# by the entry owning it if they are authenticated.
# Others should not be able to see it, except the
# admin entry below
# These access lines apply to database #1 only
#access to attrs=userPassword,shadowLastChange
access to attrs=userPassword,sambaNTPassword,sambaLMPassword,sambaPwdLastSet,sambaPwdMustChange,sambaPasswordHistory
        by dn="cn=admin,dc=dominio,dc=local" write
        by anonymous auth
        by self write
        by * none
 
# Everyone must be able to read password expiry attributes,
# if you are not granting rootdn access to workstations.
# Otherwise, the client system won't be able to know if
# user's password has expired, and will prompt him/her to
# change his/her password everytime he/she logs in.
# The owner must also be able to write it when he/she
# changes his/her own password.
access to attrs=shadowLastChange,sambaPwdLastSet,sambaPwdMustChange
        by dn="cn=admin,dc=dominio,dc=local" write
        by self write
        by * read
 
# Ensure read access to the base for things like
# supportedSASLMechanisms.  Without this you may
# have problems with SASL not knowing what
# mechanisms are available and the like.
# Note that this is covered by the 'access to *'
# ACL below too but if you change that as people
# are wont to do you'll still need this if you
# want SASL (and possible other things) to work
# happily.
access to dn.base="" by * read
 
# The admin dn has full write access, everyone else
# can read everything.
access to *
        by dn="cn=admin,dc=dominio,dc=local" write
        by * read
 
# For Netscape Roaming support, each user gets a roaming
# profile for which they have write access to
#access to dn=".*,ou=Roaming,o=morsnet"
#        by dn="cn=admin,dc=dominio,dc=local" write
#        by dnattr=owner write
 
#######################################################################
# Specific Directives for database #2, of type 'other' (can be bdb too):
# Database specific directives apply to this databasse until another
# 'database' directive occurs
#database        <other>
 
# The base of your directory for database #2
#suffix        "dc=debian,dc=org"
</pre>
</pre>
Possiamo far ripartire <tt>slapd</tt> affinché tutte le modifiche apportate siano prese in considerazione.
Assegnare i permessi
<pre>
<pre>
# /etc/init.d/slapd stop
# chmod 0644 /etc/smbldap-tools/smbldap.conf
# rm -rf /var/lib/ldap/*
# chmod 0600 /etc/smbldap-tools/smbldap_bind.conf
# slapadd -l ~/slapd.ldif
# slapindex
# chown -Rf openldap:openldap /var/lib/ldap
# /etc/init.d/slapd start
</pre>
Si può controllare che il server sia correttamente partito eseguendo una query con i comandi:
<pre>
# slapcat
# ldapsearch -x
</pre>
La risposta deve essere un file LDIF. Se invece si ottiene un errore di connessione ricontrollare tutte le impostazioni e i file di log. Per controllare il funzionamento di <tt>slapd</tt> può sempre tornare utile fermare il servizio e farlo partire, anziché con gli script standard debian con il comando:
<pre>
# slapd -d 256
</pre>
In tal modo viene avviato visualizzando varie informazioni di debug a video.
<br/>
== Configurazione dei client per LDAP ==
Ogni volta che un client accede ad un server LDAP deve impostare la base di ricerca e, nel caso si trovi su un server differente, l'URL del server LDAP. Queste informazioni possono essere impostate come default nel file <tt>/etc/ldap/ldap.conf</tt> aggiungendo le righe:
<pre>
BASE dc=dominio,dc=local
URI ldap://127.0.0.1/
</pre>
</pre>
Una volta fatto questo è possibile verificare il corretto funzionamento di LDAP nuovamente con il comando:
<pre>
# ldapsearch -x
</pre>
che dovrebbe fornire tutti i dati presenti nel server LDAP. Sempre pochi, ma in numero maggiore rispetto a quanto elencato la volta precedente.
<br/>
== Configurazione di Samba ==
Prima di iniziare a configurare Samba è necessario creare le directory nelle quali risiederanno le homes degli utenti, gli script di netlogon e i profili centralizzati (o profili roaming). Alcune di queste directory sono già state indicate nel file <tt>/etc/smbldap-tools/smbldap.conf</tt>, quindi è bene stare attenti a non commettere errori.<br/>
<pre>
# mkdir /dominio
# mkdir /dominio/homes
# mkdir /dominio/profiles
# mkdir /dominio/netlogon
# mkdir /dominio/pubblica
</pre>
La configurazione di Samba si riduce a modificare il file <tt>/etc/samba/smb.conf</tt>. State attenti: il file è molto lungo ed è facile tralasciare qualcosa o inserire opzioni in conflitto tra loro. Per iniziare ci si basi sul file di esempio, funzionante e testato, riportato di seguito con gli opportuni commenti:
<pre>
# mv /etc/samba/smb.conf /etc/samba/smb.conf.original
# touch /etc/samba/smb.conf
# nano /etc/samba/smb.conf
</pre>
'''/etc/samba/smb.conf''':
<pre>
[global]
  ### Configurazione di base del server ###
      workgroup = DOMINIO
      netbios name = SERVER
      realm = dominio.local
      server string = server - dominio PDC server - Samba %v
      case sensitive = No
      username map = /etc/samba/usermap
  ### Imposto il server come controller di dominio ###
      os level = 255
      preferred master = yes
      local master = yes
      domain master = yes
      domain logons = yes
      admin users = Administrator root @"Domain Admins"
  ### Opzioni di connessione e sicurezza. Configurazione Wins ###
      security = user
      guest ok = no
      map to guest = Bad User
      encrypt passwords = yes
      null passwords = no
      hosts allow = 127.0.0.1 10.0.0.0/255.255.255.0
      wins support = yes
      idmap uid = 10000-90000
      idmap gid = 10000-90000
      idmap backend = ldap:ldap://127.0.0.1
      name resolve order = wins lmhosts host bcast
      dns proxy = no
      time server = yes
      socket options = TCP_NODELAY IPTOS_LOWDELAY SO_SNDBUF=8192 SO_RCVBUF=8192
      keepalive = 20
      preserve case = yes
      short preserve case = yes
  ### Configuro Winbind
      winbind uid = 10000-90000
      winbind gid = 10000-90000
      winbind enum users = yes
      winbind enum groups = yes
      winbind separator = +
      password server = 10.0.0.11
      winbind use default domain = Yes
      encrypt passwords = yes
  ### Impedisco gli errori getpeername dei client XP
      smb ports = 139
  ### Configurazione dei log ###
      log file = /var/log/samba/log.%m
      log level = 2
      max log size = 50
  ### Impostazione charset corretto ###
        hide unreadable = yes
      hide dot files = yes
      unix charset = ISO8859-1
      dos charset = UTF-8
      display charset = UTF-8
      panic action = /usr/share/samba/panic-action %d
  ### Configurazione del supporto a LDAP ###
      passdb backend = ldapsam:ldap://127.0.0.1
      ldap suffix = dc=dominio,dc=local
      ldap machine suffix = ou=Computers
      ldap user suffix = ou=Users
      ldap group suffix = ou=Groups
      ldap idmap suffix = ou=Idmap
      ldap admin dn = cn=admin,dc=dominio,dc=local
      enable privileges = yes
      ldap delete dn = Yes
        ldap ssl = no
  ### Permetto il cambio password da Windows
  ### Nota: con questa configurazione gli utenti non potranno
  ### effettuare il login sulla shell del server, ma solo
  ### dai client XP
      ldap password sync = yes
      pam password change = Yes
      unix password sync = No
  ### Profili mobili, directory home, script di logon ###
      logon home = \\%L\homes\%U\
      logon drive = H:
      logon path = \\%L\profiles\%U
      logon script = logon.bat
  ### Script LDAP per gestione utenti e gruppi ###
      passwd program = /usr/sbin/smbldap-passwd %u
      passwd chat = *New*password* %n\n *Retype*new*password* %n\n *all*authen$
      add user script = /usr/sbin/smbldap-useradd -m "%u"
      ldap delete dn = Yes
      delete user script = /usr/sbin/smbldap-userdel "%u"
      add machine script = /usr/sbin/smbldap-useradd -w "%u"
      add group script = /usr/sbin/smbldap-groupadd -p "%g"
      delete group script = /usr/sbin/smbldap-groupdel "%g"
      add user to group script = /usr/sbin/smbldap-groupmod -m "%u" "%g"
      delete user from group script = /usr/sbin/smbldap-groupmod -x "%u" "%g"
      set primary group script = /usr/sbin/smbldap-usermod -g "%g" "%u"
  ### Comando per loggare login e logoff (Legge amministratore di sistema)
      root preexec = /etc/samba/log_access_login.bash "%L" "%U" "%G" "%H" "%u"$
      root postexec = /etc/samba/log_access_login.bash "%L" "%U" "%G" "%H" "%u$
  ### Sistema di stampa ###
      load printers = yes
      printcap name = /etc/printcap
      printing = cups
      printcap name = cups
      ; Se desidero che solo il gruppo indicato possa amministrare le stampanti
      ; NOTA: il gruppo deve essere creato nella struttura LDAP
      ;printer admin = @sambaadmins
  ### Condivisioni ###
### Percorso degli script di logon
[netlogon]
      comment = Network Logon Service
      path = /dominio/netlogon
      guest ok = no
      writable = yes
      browseable = no
      share modes = no
      admin users = @"Domain Admins"
### Percorso per i roaming profiles
[profiles]
      comment = Profili degli utenti
      path = /dominio/profiles
      writeable = yes
      browseable = no
      guest ok = no
      hide files = /desktop.ini/ntuser.ini/NTUSER.*/
      create mask = 0600
      directory mask = 0700
      csc policy = disable
      profile acls = Yes
### Condivisione stampanti
[printers]
      comment = Stampanti
      browseable = no
      path = /var/spool/samba
      printable = yes
      public = no
      writable = no
      create mode = 0700
### I client Windows si aspettano questa cartella come fonte per i drivers
[print$]
      comment = Drivers delle stampanti
      path = /var/lib/samba/printers
      browseable = yes
      read only = yes
      guest ok = no


### Home folders degli utenti
[homes]
      path = /dominio/homes/%U
      comment = Home directory
      browseable = no
      writeable = yes
      valid users = %S
      read only = no
      guest ok = no
      inherit permissions = yes
      admin users = %u
      write list = %u
      read list = %u
      create mask = 0700
      directory mask = 0700
### Directory Pubblica
[pubblica]
      path = /dominio/pubblica
      comment = Directory Pubblica
      read only = No
      create mask = 0660
      directory mask = 2770
      hide special files = yes
      hide files = /lost+found/
      acl group control = yes
      inherit acls = yes
      map acl inherit = yes
      inherit permissions = yes
      map archive = no
# Per condividere l'unità CD del server
;[cdrom]
      ; comment = Samba server CD
      ; writable = no
      ; locking = no
      ; path = /media/cdrom0
      ; public = yes
    ; Per il mount - umount automatico del CD
    ; Perchè funzioni il file /etc/fstab deve contenere una
    ; voce: /dev/hdc0 /media/cdrom iso9660 defaults,noauto,ro,user 0 0
    ;preexec = /bin/mount /cdrom
    ; postexec = /bin/umount /cdrom
</pre>
Una volta che abbiamo il file di configurazione pronto, possiamo verificare che non contenga errori con il comando:
<pre>
# testparm
</pre>
Modifichiamo anche il file <code>/etc/samba/usermap</code>:
<pre>
root = DOMINIO.LOCAL\root/admin
Administrator = DOMINIO.LOCAL\Administrator/admin
</pre>
e scarichiamo lo script <code>log_access_login.bash</code> che ci servirà per loggare gli accessi al dominio:
<pre>
# wget http://www.pepinet.com/download/samba/log_access_login.bash -P /etc/samba
# chmod 700 /etc/samba/log_access_login.bash
</pre>
Sistemiamo ora le ultime directory necessarie:
<pre>
# mkdir -p /var/log/samba/login-logoff
# rm -rf /etc/samba/*tdb
# rm -rf /var/lib/samba/*tdb
# rm -rf /var/lib/samba/*dat
# rm -f /var/log/samba/*
</pre>
facciamo memorizzare a samba la password dell'utente ldap da usare per la connessione:
<pre>
# smbpasswd -w password
</pre>
e riavviamo il servizio:
<pre>
# /etc/init.d/samba restart
</pre>
Adesso che abbiamo un PDC funzionante, dobbiamo prendere nota del nuovo SID:
<pre>
# net getlocalsid DOMINIO
</pre>
Quindi andiamo a modificare il file <code>/etc/smbldap-tools/smbldap.conf</code> inserendo il SID appena ottenuto, controllando nel frattempo gli indirizzi dei 2 server LDAP in modo che coincidano con il server locale (127.0.0.1).
<pre>
SID="S-1-5-21-2318037123-1631426476-2439636316"
sambaDomain="DOMINIO"
realm="dominio.local"
slaveLDAP="127.0.0.1"
slavePort="389"
masterLDAP="127.0.0.1"
masterPort="389"
</pre>
Il resto del file va lasciato invariato.
== Popolamento del database LDAP ==
== Popolamento del database LDAP ==
Per un funzionamento corretto SAMBA ha bisogno di diversi gruppi predefiniti e 2 utenti: Administrator e nobody.<br/>
Per un funzionamento corretto SAMBA ha bisogno di diversi gruppi predefiniti e 2 utenti: Administrator e nobody.<br/>
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Questo sarà anche il comando che dovrà essere normalmente utilizzato per la gestione delle password.
Questo sarà anche il comando che dovrà essere normalmente utilizzato per la gestione delle password.


=== 2 - Utilizzo della GUI phpLDAPadmin ===
=== 2 - Installazione e utilizzo della GUI phpLDAPadmin ===
Il secondo metodo prevede l'utilizzo della GUI di phpLDAPadmin. Per operazioni così lunghe e ripetitive come il popolamento iniziale di un database LDAP è un metodo che sconsiglio, ma può essere utile a questo punto osservare il funzionamento di questa GUI.<br/>
== Installazione di una interfaccia grafica per amministrare OpenLDAP ==
Innanzitutto bisogna collegarci con un browser al nostro server:
Sebbene si possa amministrare OpenLDAP in maniera completamente testuale (nel corso della guida vedremo come) è consigliabile installare un'interfaccia grafica, che aiuterà a svolgere i normali compiti di amministrazione una volta terminato di configurare il dominio.<br/>
Nei repository Debian sono disponibili diverse interfacce grafiche. In questa guida la scelta è caduta su '''phpldapadmin''', che sembra essere la più diffusa.<br/>
Phpldapadmin, come il nome fa intuire, è un'interfaccia scritta in PHP e per funzionare ha perciò bisogno di un server web e del linguaggio di scripting PHP.
=== Installazione dei prerequisiti ===
Installiamo per prima cosa alcuni moduli di PHP necessari:
<pre>
apt-get install libapache2-mod-php5 php5 php5-cli php5-curl php5-gd php5-imap php5-ldap
php5-mcrypt php5-mhash php5-sqlite php5-tidy php5-xmlrpc php-pear mcrypt libgd-tools
</pre>
{{ Warningbox | Il comando precedente va scritto in un'unica riga }}
=== Installazione di PHPLdapAdmin ===
Ora possiamo installare phpldapadmin:
<pre>
# apt-get install phpldapadmin
</pre>
Per verificare la corretta installazione del pacchetto, aprite il browser su:
<pre>
https://10.0.0.11/phpldapadmin
</pre>
Dovreste essere accolti dalla schermata iniziale di Phpldapadmin.<br/>
Phpldapadmin richiede per funzionare la presenza di un tool chiamato mkntpwd, sviluppato dal team di Samba e utilizzato per creare gli hash delle password in Samba. Inspiegabilmente questo tool non è presente negli archivi di Debian. Va pertanto scaricato dal seguente indirizzo:
<pre>
# wget http://www.nomis52.net/data/mkntpwd.tar.gz
</pre>
Una volta scaricato il file, bisogna scompattarlo, compilarlo e configurarlo:
<pre>
# apt-get install build-essential
# tar -zxf mkntpwd.tar.gz
# cd mkntpwd
# make
# cp mkntpwd /usr/local/bin
# mkntpwd
</pre>
L'ultimo comando dovrebbe restituirvi l'elenco delle opzioni disponibili in mkntpwd.
 
Per operazioni così lunghe e ripetitive come il popolamento iniziale di un database LDAP è un metodo che sconsiglio, ma può essere utile a questo punto osservare il funzionamento di questa GUI.<br/>
 
Colleghiamoci con un browser al nostro server:
<pre>
<pre>
https://10.0.0.11/phpldapadmin
https://10.0.0.11/phpldapadmin
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smbldap-passwd Administrator
smbldap-passwd Administrator
</pre>
</pre>
== Configurazione delle autenticazioni Unix ==
 
A questo punto occorre configurare il nostro server affinchè veda gli utenti LDAP come normali utenti unix di sistema.
=== Installazione del demone name service caching daemon (nscd) ===
=== Installazione del demone name service caching daemon (nscd) ===
Poichè il nostro server LDAP sarà consultato in maniera continuativa, potrebbe essere una buona idea installare un servizio di cache per alcuni dati degli utenti. In questo modo i dati contenuti in cache saranno forniti senza eseguire un accesso al database LDAP, velocizzando di conseguenza i tempi di risposta del server. Il demone nscd (name service caching daemon) esegue esattamente questa cosa:
Poichè il nostro server LDAP sarà consultato in maniera continuativa, potrebbe essere una buona idea installare un servizio di cache per alcuni dati degli utenti. In questo modo i dati contenuti in cache saranno forniti senza eseguire un accesso al database LDAP, velocizzando di conseguenza i tempi di risposta del server. Il demone nscd (name service caching daemon) esegue esattamente questa cosa:
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</pre>
</pre>


=== Installazione di libnss-ldap ===
Per prima cosa installeremo il pacchetto libnss-ldap, con il classico comando:
<pre>
# apt-get install libnss-ldap
</pre>
Non preoccupatevi delle domande che vi vengono poste durante l'installazione. Non appena terminata, infatti, andremo a riconfigurare il pacchetto con il comando:
<pre>
# dpkg-reconfigure libnss-ldap
</pre>
Rispondete in questo modo alle domande che vi vengono poste dall'installer:
* Server LDAP: 127.0.0.1
* Distinguished Name (DN): dc=dominio,dc=local
* LDAP Version: 3
* E' richiesto l'utente per il database LDAP: no
* Privilegi speciali LDAP per root: sí
* Configurazione leggibile e scrivibile solo dal propietario: sí
* Account LDAP per root cn=admin,dc=dominio,dc=local
* Password LDAP di root: password
A questo punto bisogna modificare il file <tt>/etc/nsswitch.conf</tt> cambiando le tre linee
<pre>
passwd: compat
group: compat
shadow: compat
</pre>
con
<pre>
passwd: files ldap
group: files ldap
shadow: files ldap
hosts: files dns ldap
</pre>
Il contenuto del file dovrebbe essere il seguente:<br/>
'''/etc/nsswitch.conf'''
<pre>
# /etc/nsswitch.conf
##
Example configuration of GNU Name Service Switch functionality.
# If you have the `glibc-doc-reference' and `info' packages installed, try:
# `info libc "Name Service Switch"' for information about this file.
passwd: files ldap
group: files ldap
shadow: files ldap
hosts: files dns ldap
hosts: files dns
networks: files
protocols: db files
services: db files
ethers: db files
rpc: db files
netgroup: nis
</pre>
Modificate inotre il file '''/etc/libnss-ldap.conf''', decommentando e modificando le righe seguenti e lasciando decommentate quelle di default:
<pre>
host 127.0.0.1
base dc=dominio,dc=local
ldap_version 3
scope one
pam_filter objectclass=posixaccount
pam_login_attribute uid
pam_member_attribute gid
bind_policy soft
pam_password md5
nss_base_passwd ou=Users,dc=dominio,dc=local?sub
nss_base_passwd ou=Computers,dc=dominio,dc=local?sub
nss_base_shadow ou=Users,dc=dominio,dc=local?sub
nss_base_group ou=Groups,dc=dominio,dc=local?one
</pre>
<br/>
A causa di un bug documentato (http://bugs.debian.org/cgi-bin/bugreport.cgi?bug=375077) e a cui il team di sviluppo di Debian ha fornito una soluzione parziale (è stato eliminato il problema, ma non i messaggi d'errore generati al boot) è possibile che al reboot compaiano messaggi di errore simili ai seguenti:
<pre>
...
udevd[1350]: nss_ldap: could not connect to any LDAP server as cn=admin,dc=home,dc=tld - Can't contact LDAP server
udevd[1350]: nss_ldap: failed to bind to LDAP server ldap://127.0.0.1: Can't contact LDAP server
udevd[1350]: nss_ldap: could not search LDAP server - Server is unavailable
udevd[1350]: lookup_user: error resolving user 'tss': Illegal seek
...
</pre>
Una possibile via per eludere il problema è quella di aggiungere a mano gli utenti di sistema mancanti:
<pre>
# addgroup --system tss
# addgroup --system kvm
# addgroup --system rdma
# addgroup --system fuse
# addgroup --system scanner
# addgroup --system nvram
# adduser --system tss
</pre>
=== Installazione di libpam-ldap ===
L'installazione del pacchetto libpam-ldap viene eseguita allo stesso modo di quella precedente:
<pre>
# apt-get install libpam-ldap
# dpkg-reconfigure libpam-ldap
</pre>
rispondendo in questo modo alle domande poste dall'installer:
* Server LDAP: 127.0.0.1
* Distinguished name (DN): dc=dominio,dc=local
* LDAP version: 3
* Make local root Database admin: sí
* Si richiede utente per database LDAP: no
* LDAP account for root cn=admin,dc=dominio,dc=local
* LDAP root password: password
* Local crypt to use when changing passwords: md5
Modificate come segue il file '''/etc/pam_ldap.conf''':
<pre>
bind_policy soft
nss_base_passwd dc=dominio,dc=local?sub
nss_base_shadow dc=dominio,dc=local?sub
nss_base_group ou=Groups,dc=dominio,dc=local?one
</pre>
Ora è necessario andare a modificare i quattro files che gestiscono la configurazione di pam per LDAP in modo che il loro contenuto sia:<br/><br/>
'''/etc/pam.d/common-account'''<br/>
<pre>
#
#/etc/pam.d/common-account - authorization settings common to all services
##
This file is included from other service-specific PAM config files,
# and should contain a list of the authorization modules that define
# the central access policy for use on the system. The default is to
# only deny service to users whose accounts are expired in /etc/shadow.
#
#account required pam_unix.so
account sufficient pam_ldap.so
account required pam_unix.so try_first_pass
</pre>
<br/>
'''/etc/pam.d/common-auth'''<br/>
<pre>
#
# /etc/pam.d/common-auth - authentication settings common to all services
#
# This file is included from other service-specific PAM config files,
# and should contain a list of the authentication modules that define
# the central authentication scheme for use on the system
# (e.g., /etc/shadow, LDAP, Kerberos, etc.). The default is to use the
# traditional Unix authentication mechanisms.
#
#auth required pam_unix.so nullok_secure
#auth [success=1 default=ignore] pam_unix.so
#auth required pam_ldap.so use_first_pass
auth sufficient pam_ldap.so
auth required pam_unix.so nullok_secure use_first_pass
</pre>
<br/>
'''/etc/pam.d/common-password'''<br/>
<pre>
# /etc/pam.d/common-password - password-related modules common to all services
##
This file is included from other service-specific PAM config files,
# and should contain a list of modules that define the services to be
#used to change user passwords. The default is pam_unix
# The "nullok" option allows users to change an empty password, else
# empty passwords are treated as locked accounts.
#
# (Add `md5' after the module name to enable MD5 passwords)
#
# The "obscure" option replaces the old `OBSCURE_CHECKS_ENAB' option in
# login.defs. Also the "min" and "max" options enforce the length of the
# new password.
#password required pam_unix.so nullok obscure min=4 max=8 md5
# Alternate strength checking for password. Note that this
# requires the libpam-cracklib package to be installed.
# You will need to comment out the password line above and
# uncomment the next two in order to use this.
# (Replaces the `OBSCURE_CHECKS_ENAB', `CRACKLIB_DICTPATH')
#
# password required pam_cracklib.so retry=3 minlen=6 difok=3
# password required pam_unix.so use_authtok nullok md5
password sufficient pam_ldap.so
password required pam_unix.so nullok obscure md5 use_first_pass
</pre>
<br/>
'''/etc/pam.d/common-session'''<br/>
<pre>
session    sufficient      pam_ldap.so
session    required        pam_unix.so
</pre>
Infine registriamo la password di root di OpenLDAP con i comandi:
<pre>
echo -n "password" > /etc/libnss-ldap.secret
echo -n "password" > /etc/pam_ldap.secret
</pre>
=== Test di funzionamento ===
=== Test di funzionamento ===
Riavviate il vostro server e controllate eventuali messaggi di errore al boot.
Riavviate il vostro server e controllate eventuali messaggi di errore al boot.
Riga 1 195: Riga 1 230:
# chown -R nome.utente /home/users/nome.utente
# chown -R nome.utente /home/users/nome.utente
</pre>
</pre>
== Creazione di un semplice script da eseguire al login di windows ==
E' possibile creare uno script "logon.bat" (come specificato nel file /etc/smbldap-tools/smbldap.conf) da mettere nella cartella indicata per la condivisione netlogon. Questo script conterrà alcuni comandi che saranno eseguiti all'avvio dei client Windows.
Tale script dovrà esser scritto in modalità dos, per far questo sfrutteremo il tool unix2dos contenuto nel pacchetto tofrodos.
<pre>
# apt-get install tofrodos
</pre>
creiamo lo script con l'editor che preferiamo
<pre>
# vim /dominio/netlogon/logon.bat
</pre>
syncronizziamo gli orologi del client windows con il nostro server e mappiamo una condivisione di rete scrivendo nel file
<pre>
net time %LOGONSERVER% /set /yes
net use X: \\SERVER\Nome_Condivisione
</pre>
infine
<pre>
# unix2dos /dominio/netlogon/logon.bat
</pre>
Allo script si possono aggiungere operazioni come il montaggio di unità di rete o altre condivisioni.
Tenete conto che con queste impostazioni viene già creata un'unità di rete collegata alla home dell'utente linux.
== Test e connessione al dominio ==
== Test e connessione al dominio ==
Il nostro server è ora pronto per essere utilizzato. Per testarne le funzionalità è possibile procedere per gradi, in modo da isolare quelli che sono i problemi di configurazione da quelli che sono i problemi di rete o dei client Windows.<br/>
Il nostro server è ora pronto per essere utilizzato. Per testarne le funzionalità è possibile procedere per gradi, in modo da isolare quelli che sono i problemi di configurazione da quelli che sono i problemi di rete o dei client Windows.<br/>
Riga 1 259: Riga 1 272:
</pre>
</pre>
A questo punto la procedura di unione al dominio procede sulla falsariga di quella valida per Windows XP.
A questo punto la procedura di unione al dominio procede sulla falsariga di quella valida per Windows XP.
== Unire un server Samba al dominio ==
Nel caso si disponga di un secondo server e si voglia utilizzare un unico database degli utenti è possibile seguire 2 strade differenti:
# Configurare il secondo server per accedere a LDAP seguendo le indicazioni esposte per il server di dominio, ovviamente senza farlo diventare server di dominio, ma con autenticazione degli utenti
# Usare il server di dominio per l'autenticazione
Il primo caso non verrà trattato, mentre per il secondo occorre eseguire le seguenti operazioni sul server da aggiungere.
<br/>
Innanzitutto occorre configurare correttamente le ricerche DNS e installare i servizi necessari:<br/>
'''/etc/resolv.conf'''<br/>
<pre>
search dominio.local
nameserver 10.0.0.11
</pre>
Per testare il corretto funzionamento del DNS potete provare il comando:
<pre>
# host 10.0.0.11
</pre>
che deve restituire:
<pre>
> 11.0.0.10.in-addr.arpa domain name pointer
> server.dominio.local.
</pre>
Installiamo ora samba e winbind:
<pre>
# apt-get install samba winbind
</pre>
Winbind è un software che permette agli utenti di accedere alla macchina Linux (e a quei servizi che prevedono l'autenticazione PAM) usando le informazioni di account già presenti in un Domain Controller Windows. Più in dettaglio winbindd fornisce informazioni su utenti e gruppi NT a nsswitch, che è un servizio presente ormai in tutte le moderne librerie C e che permette di ottenere i dati relativi ad utenti, gruppi ed host da vari tipi di fonti diverse (NIS, DNS e adesso anche Winbind); il servizio di autenticazione viene invece garantito dalla presenza di un apposito modulo PAM.<br/>
Quindi stoppiamo i demoni appena installati:
<pre>
# /etc/init.d/samba stop
# /etc/init.d/winbind stop
</pre>
e modifichiamo il file <tt>/etc/samba/smb.conf</tt> con le seguenti direttive:
<pre>
[global]
  # Impostazioni per il dominio
    security = domain
    workgroup = DOMINIO
    realm = DOMINIO.LOCAL
    server string = Server Samba
    netbios name = FILESERVER
    # os level deve essere inferiore a quello del PDC
    os level = 20
    preferred master = False
    domain master = False
  # Impostazioni Wins e DNS
    wins server = 10.0.0.11
    dns proxy = no
    name resolve order = wins hosts bcast
  # Impostazioni LDAP e utenti
    ldap suffix = dc=dominio,dc=local
    ldap machine suffix = ou=Computers
    ldap group suffix = ou=Groups
    ldap user suffix = ou=Users
    ldap idmap suffix = ou=Idmap
    ldap admin dn=cn=admin,dc=dominio,dc=local
    idmap backend = ldap:"ldap://10.0.0.11"
  # Rimappo gli utenti remoti con uid e gid diversi
    winbind uid = 10000-90000
    winbind gid = 10000-90000
    winbind enum users = yes
    winbind enum groups = yes
    winbind separator = +
    password server = server
    winbind use default domain = Yes
    encrypt passwords = yes
 
  # Samba LOG
    syslog = 0
    log level = 3 passdb:1 auth:1 winbind:1
    panic action = /usr/share/samba/panic-action %d
    max log size = 1000
    log file = /var/log/samba/log.%m
    ;template primary group = "Domain Users"
  # Files/Directories
    map acl inherit = yes
    case sensitive = no
    directory mask = 0770
[condivisione]
    comment = Dati Condivisi
    path = /dominio/dati
    read only = No
    create mask = 0660
    directory mask = 2770
    hide special files = yes
    hide files = /lost+found/
    acl group control = yes
    inherit acls = yes
    map acl inherit = yes
    inherit permissions = yes
    map archive = no
</pre>
Fare ripartire Samba con:
<pre>
/etc/init.d/samba start
</pre>
Affinché un utente sia riconosciuto correttamente da Samba deve essere anche un utente di sistema, pertanto occorre configurare il sistema affinché peschi la lista degli utenti dal server di dominio via LDAP, esattamente come era avvenuto per il server di dominio.<br/>
Installare il pacchetto '''libnss-ldap''' e configurarlo in modo da puntare al server LDAP installato sul PDC (<tt>ldap://10.0.0.11</tt>) e fornendo la base LDAP corretta (dc=dominio,dc=local) e la corretta password dell'amministratore del database ldap.
<pre>
# apt-get install libnss-ldap
</pre>
Registriamo la password di root di OpenLDAP con il comando:
<pre>
echo -n "password" > /etc/libnss-ldap.secret
</pre>
Modificate i seguenti files:<br/>
'''/etc/nsswitch.conf''':
<pre>
passwd: compat ldap winbind
group: compat ldap winbind
shadow: compat ldap
</pre>
'''/etc/ldap/ldap.conf''':
<pre>
BASE    dc=domimio,dc=local
URI    ldap://10.0.0.11:389
</pre>
'''/etc/libnss-ldap.conf''':
<pre>
base dc=dominio,dc=local
uri ldap://10.0.0.11/
ldap_version 3
# The ldap-admin account. The appropriate password is in /etc/libnss-ldap.secret. Keep the permissions right.
rootbinddn cn=admin,dc=dominio,dc=local
</pre>
L'installazione del pacchetto libpam-ldap viene eseguita allo stesso modo di quella precedente:
<pre>
# apt-get install libpam-ldap
# dpkg-reconfigure libpam-ldap
</pre>
rispondendo in questo modo alle domande poste dall'installer:
* Server LDAP: 127.0.0.1
* Distinguished name (DN): dc=dominio,dc=local
* LDAP version: 3
* Make local root Database admin: sí
* Si richiede utente per database LDAP: no
* LDAP account for root cn=admin,dc=dominio,dc=local
* LDAP root password: password
* Local crypt to use when changing passwords: md5
Ora è necessario andare a modificare i quattro files che gestiscono la configurazione di pam per LDAP in modo che il loro contenuto sia:<br/><br/>
'''/etc/pam.d/common-account'''<br/>
<pre>
#
#/etc/pam.d/common-account - authorization settings common to all services
##
This file is included from other service-specific PAM config files,
# and should contain a list of the authorization modules that define
# the central access policy for use on the system. The default is to
# only deny service to users whose accounts are expired in /etc/shadow.
#
#account required pam_unix.so
account sufficient pam_ldap.so
account required pam_unix.so try_first_pass
</pre>
<br/>
'''/etc/pam.d/common-auth'''<br/>
<pre>
#
# /etc/pam.d/common-auth - authentication settings common to all services
#
# This file is included from other service-specific PAM config files,
# and should contain a list of the authentication modules that define
# the central authentication scheme for use on the system
# (e.g., /etc/shadow, LDAP, Kerberos, etc.). The default is to use the
# traditional Unix authentication mechanisms.
#
#auth required pam_unix.so nullok_secure
auth sufficient pam_ldap.so
auth required pam_unix.so nullok_secure use_first_pass
</pre>
<br/>
'''/etc/pam.d/common-password'''<br/>
<pre>
# /etc/pam.d/common-password - password-related modules common to all services
#
#This file is included from other service-specific PAM config files,
# and should contain a list of modules that define the services to be
#used to change user passwords. The default is pam_unix
# The "nullok" option allows users to change an empty password, else
# empty passwords are treated as locked accounts.
#
# (Add `md5' after the module name to enable MD5 passwords)
#
# The "obscure" option replaces the old `OBSCURE_CHECKS_ENAB' option in
# login.defs. Also the "min" and "max" options enforce the length of the
# new password.
#password required pam_unix.so nullok obscure min=4 max=8 md5
# Alternate strength checking for password. Note that this
# requires the libpam-cracklib package to be installed.
# You will need to comment out the password line above and
# uncomment the next two in order to use this.
# (Replaces the `OBSCURE_CHECKS_ENAB', `CRACKLIB_DICTPATH')
#
# password required pam_cracklib.so retry=3 minlen=6 difok=3
# password required pam_unix.so use_authtok nullok md5
password sufficient pam_ldap.so
password required pam_unix.so nullok obscure min=4 max=8 md5 use_first_pass
</pre>
<br/>
'''/etc/pam.d/common-session'''<br/>
<pre>
session    sufficient      pam_ldap.so
session    required        pam_unix.so
</pre>
Non dimenticate di aggiungre gli utenti di sistema, per evitare l'errore udev visto in precedenza:
<pre>
addgroup --system tss
addgroup --system kvm
addgroup --system rdma
addgroup --system fuse
addgroup --system scanner
addgroup --system nvram
adduser --system tss
</pre>
Ora facciamo ripartire i demoni:
<pre>
# /etc/init.d/samba restart
# /etc/init.d/winbind restart
</pre>
Per unire il server al dominio e creare l'utente relativo al pc è necessario dare il seguente comando:
<pre>
net rpc join -D dominio.local -U Administrator%password
</pre>
Per controllare che tutto sia andato a buon fine si può riavviare il PC e eseguire il comando:
<pre>
getent passwd
</pre>
che dovrebbe restituire sia le utenze locali sia quelle definite nel database LDAP.
A questo punto è possibile creare share e assegnare permessi in base a utenti e gruppi definiti nel dominio.
== Backup e restore del database LDAP ==
Vengono suggeriti di seguito alcuni metodi per effettuare dei backup del database LDAP. Consiglio di prendere seriamente in considerazione l'idea di impostare dei backup regolari magari tramite cron e suggerisco altresì di effettuare '''sempre''' un backup dei dati LDAP prima di ogni modifica o riconfigurazione del server.
=== Offline Physical Backup ===
Un offline physical backup deve essere effettuato sul server stesso. Lo svantaggio di questo tipo di backup è che il server LDAP non sarà disponibile per l'intera durata del processo.
# Stopare il server LDAP: <tt>/usr/sbin/rcldap stop</tt>
# Copiare tutti i files in /var/lib/ldap/ dentro una directory di backup
# Riavviare il server LDAP: <tt>/usr/sbin/rcldap start</tt>
=== Offline Logical Backup ===
Questo tipo di backup, noto anche come '''database dump''' richiede sempre l'arresto del servizio LDAP:
# <tt>/usr/sbin/rcldap stop</tt>
# <tt>slapcat >ldap.\$(date +'\%Y\%m\%d-\%T')</tt> Questo comando genera nella directory corrente un file LDIF che può successivamente essere archiviato
# <tt>/usr/sbin/rcldap start</tt>
=== Online Backup ===
Questo tipo di backup, a differenza dei precedenti, utilizza LDAP stesso per effettuare il dump dei dati del database e quindi, pur appensantendo il server, non richiede l'arresto del servizio.
# <tt>ldapsearch -h LDAPServer -x -b baseDN > ldap.\$(date +'\%Y\%m\%d-\%T')</tt><br/>
dove <tt>LDAPServer</tt> è il nome del server e <tt>baseDN</tt> è il distinguished name (DN) della struttura LDAP, nel nostro caso <tt>dc=dominio,dc=local</tt>
=== Database Restore ===
# Per ripristinare un offline backup:
## <tt>/usr/sbin/rcldap stop</tt>
## copiare i files salvati in /var/lib/ldap (Se Offline Physical Backup)
## <tt>slapadd -l nome_del_backupfile</tt> (Se Offline Logical Backup)
## <tt>/usr/sbin/rcldap start</tt>
# Per ripristinare un online backup:
## <tt>ldapadd -D adminDN -x -w adminPassword -h LDAPServer -x -f nome_del_backupfile</tt><br/>
dove <tt>adminDN</tt> è nel nostro caso dn=admin,dc=dominio,dc=local


== Replica del database LDAP su un altro server ==
== Replica del database LDAP su un altro server ==
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Questo pacchetto contiene l'utility db4.2_recover che viene lanciata automaticamente ad ogni restart di ldap, risolvendo eventuali problemi di incongruenza del Barkley DB.
Questo pacchetto contiene l'utility db4.2_recover che viene lanciata automaticamente ad ogni restart di ldap, risolvendo eventuali problemi di incongruenza del Barkley DB.
<br/>
<br/>
== Interfacce web alternative per OpenLDAP ==
Altre due interfacce grafiche comode, da utilizzare congiuntamente o in alternativa a phpldapadmin, sono gosa e ldap-account-manager.
* '''LDAP-Account-Manager'''
<pre>
apt-get install ldap-account-manager libkadm55 php5-snmp php5-mhash
</pre>
Una volta installato, collegatevi col vostro browser all'indirizzo:
<pre>
http://ip_vostro_server/lam
</pre>
Prima di effettuare il login, cliccate sulla voce '''LAM configuration''', scegliete Edit Server Profiles e inserite la password di default (lam). Una volta entrati sostituite:
* la voce '''Tree Suffix''' con il DN del vostro dominio: dc=dominio,dc=local
* la voce '''List of valid users''' con l DN dell'amministratore del dominio: cn=admin,dc=dominio,dc=local
* la voce Password con la password di Administrator del dominio
Quindi cliccate su '''Edit Account Types''' e modificate le voci come segue:
* al posto di People sostituite Users
* al posto di group sostituite Groups
* al posto di machines sostituite Computers
* eliminate l'indicazione ou=domains nella voce Samba Domains
Date infine OK a questa schermata e OK alla successiva.<br/>
Come ultima cosa cliccate sulla voce '''LAM configuration''', scegliete Edit General Settings e inserite la password di default (lam). Una volta entrati sostituite la password di default con quella di Administrator del dominio.<br/>
Ora siete pronti per effettuare il login in LDAP Account Manager.<br/>
* '''GOsa'''
''To do''
* '''Luma'''
Non è un'interfaccia web, ma un'applicazione scritta in python. E' molto utile se il server che state installando è provvisto di interfaccia grafica (Gnome, Xfce o KDE). Per installarlo basta semplicemente il comando:
<pre>
apt-get install luma
</pre>


== Comandi utili e consigli finali ==
== Comandi utili e consigli finali ==
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<br/>
<br/>
<br/>
<br/>
: [[Utente:Ferdybassi|Ferdybassi]]
: [[Utente:Gigipin|Gigipin]]
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Versione delle 18:24, 23 set 2010

Document-page-setup.png Attenzione: questo articolo è ancora incompleto e in fase di scrittura da parte del suo autore.

Sentitevi liberi di contribuire, proponendo modifiche alla guida tramite l'apposita pagina di discussione, in modo da non interferire con il lavoro portato avanti sulla voce. Per altre informazioni si rimanda al template.



Debian-swirl.png Versioni Compatibili

ERRORE: valore non valido ( Ubuntu Server 10.04 LTS )! Vedi qui.


Warning.png ATTENZIONE
Questa guida per ora è solo una bozza per facilitare il lavoro dei redattori. Quella che segue non è ancora una configurazione adatta ad ambienti di produzione e c'è la forte probabilità che conduca ad un sistema mal configurato e instabile



Versioni compatibili

  • Per Ubuntu Server 10.04 LTS

Introduzione

Questo articolo è un aggiornamento della guida Samba e OpenLDAP: creare un controller di dominio con Debian Lenny, basata su Debian Lenny.
Vedremo questa volta come installare un server basato su Ubuntu Server 10.04 LTS e Samba 3 con backend di un database LDAP, affinché funga da Primary Domain Controller di una rete Windows. Lo stesso server LDAP verrà utilizzato anche per la gestione in contemporanea degli utenti Unix, in modo da avere un controllo unico e centralizzato sia sugli utenti Windows sia sugli utenti Linux.
Verranno illustrati due metodi di gestione del database LDAP, uno basato sui tools smbldap-tools e uno basato su interfaccia grafica in PHP.
Consiglio vivamente di prepararsi una buona tazza di caffé e di armarsi di pazienza e di molta attenzione, dato che un errore di battitura in qualche file di configurazione può mandare in rovina l'intero lavoro: poichè che i files da modificare saranno molti, di certo risulterebbe molto difficile e molto lungo andare a caccia di eventuali errori.

Sistema installato e prerequisiti

Il presente HOWTO è stato testato utilizzando un sistema Ubuntu Server 10.04 LTS con tutti gli aggiornamenti di sicurezza ufficiali. La versioni di Samba utilizzata è 3.4.7 e la versione di OpenLdap utilizzata è la 2.4.21. La configurazione iniziale del sistema prevede un'installazione base Debian net install con in più un server web Apache e con PHP5 funzionanti.
Durante tutto il processo si presuppone di agire come utente root.

Parametri di rete utilizzati

In tutta la guida saranno utilizzati i seguenti parametri per la configurazione della rete:

* Nome del server: server
* Nome del dominio: dominio.local
* Nome NETBIOS del dominio: DOMINIO
* Classe IP: 192.168.0.0 / 255.255.255.0
* IP Server: 192.168.0.10
* Password di root: secret
* Password Administrator del dominio: secret
* Password admin di LDAP: secret

Questi parametri vanno ovviamente adattati alle vostre esigenze.

Configurazioni preliminari

Al fine di non incappare in errori e al fine di velocizzare la ricerca dei nomi e ip è necessario installare e configurare bind9. Per poter assegnare gli indirizzi IP ai client di una rete è necessario configurare il DHCP server.

Configurazione DHCP

Un server DHCP può fornire anche altre proprietà di configurazione come:

    *  Nome dell'host
    *  Nome del dominio
    *  Gateway predefinito
    *  Server NTP (Network Time Protocol)
    *  Server di stampa

Il vantaggio di utilizzare DHCP è che i cambiamenti apportati alla rete, per esempio una modifica dell'indirizzo del server DNS, devono essere apportati solamente al server DHCP, mentre tutti gli host della rete vengono riconfigurati quando i client DHCP interrogano il server DHCP. Come ulteriore vantaggio, risulta anche molto semplice integrare nuovi computer nella rete, senza la necessità di controllare la disponibilità di un indirizzo IP. I conflitti nell'allocazione degli indirizzi IP sono quindi notevolmente ridotti.

Installare il DHCP server:

#apt-get install dhcp3-server 

Per abbreviare non spiegherò i parametri configurati, ma andrò direttamente alla configurazione di esempio. La configurazione contempla un DHCP server dinamico.

#vim /etc/dhcp3/dhcpd.conf

editare come esempio:

include "/etc/dhcp3/rndc.key";

server-identifier	sole;
ddns-updates		on;
ddns-update-style	interim;
ddns-domainname		"milanoaccademia.lan";
ddns-rev-domainname	"in-addr.arpa";
ignore			client-updates;

zone milanoaccademia.lan. {
	primary 127.0.0.1;
	key "rndc-key";
}

option domain-name "milanoaccademia.lan";
option domain-name-servers 192.168.2.1;
option netbios-name-servers 192.168.2.1;
option netbios-node-type 8;
option ntp-servers  192.168.2.1;      
option ip-forwarding off;


default-lease-time	2592000;
max-lease-time		3092000;
authoritative;


subnet 192.168.2.0 netmask 255.255.255.0 {
	range 192.168.2.10 192.168.2.200;
	option routers 192.168.2.1;
	option broadcast-address 192.168.2.255;
	allow unknown-clients;
	
	zone 2.168.192.in-addr.arpa. {
	primary 192.168.2.1;
	key "rndc-key";
	}

	zone localdomain. {
	primary 192.168.2.1;
	key "rndc-key";
	}
}

Configurazione DNS

LDAP Server

Installazione del server LDAP

Il server LDAP è essenzialmente un database gerarchico che viene utilizzato per la memorizzazione dei dati degli utenti, dei computer del dominio e di tutto quanto si desideri gestire tramite una base dati condivisibile via rete tra più sistemi.
Si considera che il server in questione venga utilizzato all'interno di una rete aziendale altamente affidabile e non verranno, pertanto, trattati gli aspetti relativi alla crittografia delle comunicazioni. Questa scelta riduce la sicurezza, pertanto si consiglia di approfondire l'argomento. Se si è interessati ad un'implementazione sicura del protocollo LDAP si veda ad esempio la guida Samba, OpenLDAP, Kerberos: creare un controller di dominio sicuro con Debian Lenny, che è basata sulla guida che state leggendo, ma che introduce e analizza una serie di aspetti legati alla trasmissione e all'archiviazione sicura delle informazioni.
Per utilizzare il server LDAP occorre installare il pacchetto slapd che costituisce un'implementazione di server LDAP per Linux e il pacchetto ldap-utils, un insieme di strumenti che ne permettono la gestione.

# apt-get install slapd ldap-utils samba-doc

Si presume che l'utente operi con l'account root per eseguire le operazioni di seguito descritte. Durante l'installazione verranno richieste alcune informazioni necessarie a configurare il server LDAP. In particolare verrà richiesto il nome del dominio che può essere un dominio interno completamente inventato (es. miodominio.tld) o un dominio internet valido. La scelta è legata a politiche organizzative aziendali e tecniche che richiederebbero una trattazione approfondita e che esula da questo HOWTO.
Nei file riportati si considera che il dominio specificato è dominio.local, un dominio interno non valido per Internet. In seguito verrà richiesta la password per l'utente amministratore. Scegliete una password particolarmente sicura, in quanto tramite essa si potrà avere accesso completo alla gestione degli utenti del vostro dominio e, pertanto, accedere a qualsiasi sistema presente sulla vostra rete. Questa password, inoltre, verrà utilizzata anche in seguito in alcuni file di configurazione, pertanto è bene ricordarsela.
Come nome dell'organizzazione mettete una descrizione della vostra organizzazione: Rete LAN di Dominio.
Per tutte le altre opzioni possono essere confermate le impostazioni di default.
Per andare più in profondità nella configurazione del server LDAP è consigliabile, subito dopo l'installazione, lanciare il comando:

# dpkg-reconfigure slapd

Verrà eseguita la riconfigurazione di OpenLDAP, ma saranno poste più domande. Rispondete così:

  • Omettere la configurazione di OpenLDAP: no
  • Nome del dominio: dominio.local
  • Nome dell'organizzazione: DOMINIO
  • Password di admin: secret
  • Conferma password: secret
  • Cancellare il database quando si effettua il purge di slapd: no
  • Spostare il vecchio database: sì
  • Permettere LDAPv2: no

Configurazione del server LDAP

Passiamo ora alla configurazione del server LDAP.

Innanzitutto effettuiamo un backup di LDAP:

# slapcat > ~/slapd.ldif

Adesso dobbiamo recuperare gli schemi mancanti, che aggiungeremo poi alla configurazione di LDAP, e copiare in /etc/ldap/schema lo schema LDAP necessario per SAMBA.

# cp /usr/share/doc/samba-doc/examples/LDAP/samba.schema.gz /etc/ldap/schema/
# gzip -d /etc/ldap/schema/samba.schema.gz
# mkdir /tmp/ldif_output

Creiamo il file schema_convert.conf ed editatelo:

#touch /tmp/schema_convert.conf
# vim /tmp/schema_convert.conf

editate così:

''include /etc/ldap/schema/core.schema
include /etc/ldap/schema/collective.schema
include /etc/ldap/schema/corba.schema
include /etc/ldap/schema/cosine.schema
include /etc/ldap/schema/duaconf.schema
include /etc/ldap/schema/dyngroup.schema
include /etc/ldap/schema/inetorgperson.schema
include /etc/ldap/schema/java.schema
include /etc/ldap/schema/misc.schema
include /etc/ldap/schema/nis.schema
include /etc/ldap/schema/openldap.schema
include /etc/ldap/schema/ppolicy.schema
include /etc/ldap/schema/samba.schema''

salvate

# slapcat -f schema_convert.conf -F /tmp/ldif_output -n0 -s "cn={12}samba,cn=schema,cn=config" > /tmp/samba.ldif
# vim /tmp/samba.ldif

modificate il file come segue:

''dn: cn=samba,cn=schema,cn=config
...
cn: samba''

rimuovere le stringhe a fondo pagina:

''structuralObjectClass: olcSchemaConfig
entryUUID: b53b75ca-083f-102d-9fff-2f64fd123c95
creatorsName: cn=config
createTimestamp: 20080827045234Z
entryCSN: 20080827045234.341425Z#000000#000#000000
modifiersName: cn=config
modifyTimestamp: 20080827045234Z''

Salvate tutto e copiare in /etc/ldap/schema:

#cp /tmp/samba.ldif /etc/ldap/schema

Quindi generate l'hash MD5 della password di root di LDAP:

# slappasswd -s secret -h {MD5}

e prendete nota del risultato della password in md5.

La versione utilizzata di OpenLdap ha come file di configurazione la cartella slapd.d ubicata in /etc/ldap/slapd.d ed è stato quindi soppresso il precedente slapd.conf. La differenza è nella configurazione e nella funzionalità degli stessi. Il primo file di configurazione era statico perciò richiedeva sempre lo stop del demone slapd. Il secondo è dinamico perciò va da sè che è molto più flessibile.

In questa guida verrà utilizzato slapd.d come di default, ma ricordo che in /etc/default/slapd si può impostare il vecchio database slapd.conf oppure si può convertire un vecchio database slapd.conf in slapd.d con il comando:

  1. slaptest -f /etc/ldap/slapd.conf -F /etc/ldap/slapd.d

Ora occorre aggiungere gli schemi che ci serviranno per la cnfigurazione:

ldapadd -Y EXTERNAL -H ldapi:/// -f /etc/ldap/schema/cosine.ldif
ldapadd -Y EXTERNAL -H ldapi:/// -f /etc/ldap/schema/nis.ldif
ldapadd -Y EXTERNAL -H ldapi:/// -f /etc/ldap/schema/inetorgperson.ldif
ldapadd -Y EXTERNAL -H ldapi:/// -f /etc/ldap/schema/samba.ldif 

Creare il file module.ldif per aggiungere il modulo del backend e crearlo:

# touch /tmp/module.ldif
# vim /tmp/module.ldif

editarlo così:

dn: cn=module,cn=config
objectClass: olcModuleList
cn: module
olcModulepath: /usr/lib/ldap
olcModuleload: back_bdb.la

salvare e caricare il file:

ldapadd -Y EXTERNAL -H ldapi:/// -f /tmp/module.ldif

Creare il file backend.ldif ed editarlo:

# touch /tmp/backend.ldif
# vim /tmp/backend.ldif

editarlo così:

dn: olcDatabase=bdb
objectClass: olcDatabaseConfig
objectClass: olcBdbConfig
olcDatabase: bdb
olcDbDirectory: /var/lib/ldap
olcSuffix: dc=dominio,dc=local
olcAccess: {0}to attrs=userPassword,SambaLMPassword,SambaNTPassword,sambaPwdLastSet,sambaPwdMustChange,sambaPasswordHistory by dn="cn=admin,dc=dominio,dc=local" write by anonymous auth by self write by * none
olcAccess: {1}to attrs=shadowLastChange by self write by * read
olcAccess: {2}to dn.base="" by self write by * read
olcAccess: {3}to * by dn="cn=admin,dc=dominio,dc=local" write by * read
olcLastMod: TRUE
olcRootDN: cn=admin,dc=dominio,dc=local
olcDbCheckpoint: 512 30
olcDbConfig: {0}set_cachesize 0 2097152 0
olcDbConfig: {1}set_lk_max_objects 1500
olcDbConfig: {2}set_lk_max_locks 1500
olcDbConfig: {3}set_lk_max_lockers 1500
olcDbIndex: objectClass eq
olcDbIndex: uidNumber eq
olcDbIndex: cn pres,sub,eq
olcDbIndex: sn pres,sub,eq
olcDbIndex: gidNumber eq
olcDbIndex: uid pres,sub,eq
olcDbIndex: memberUid eq
olcDbIndex: uniqueMember eq
olcDbIndex: displayName pres,sub,eq
olcDbIndex: sambaSID eq
olcDbIndex: sambaPrimaryGroupSID eq
olcDbIndex: sambaDomainName eq
olcDbIndex: sambaSIDList eq
olcDbIndex: sambaGroupType eq
olcDbIndex: default sub

Infine aggiungere le informazioni per l'autenticazione e la criptazione della password degli utenti:

# vim /etc/ldap/slapd.d/cn=config/olcDatabase={1}bdb.ldif

e aggiungere:

olcRootPW: {MD5}..--..\\..//..::
olcPasswordHash: {MD5}

Editiamo cn=config.ldif così:

olcLogLevel: 1 2 8 64 128 256 512
olcAuthzPolicy: none
olcAuthzRegexp: uid=(.*),cn=.*,cn=auth ldap:///dc=milanoaccademia,dc=lan??sub?(uid=$1)

Eliminiamo il contenuto della cartella /var/lib/ldap:

## rm -rf /var/lib/ldap/*

Riavviamo il demone slapd:

# /etc/init.d/slapd restart

Installazione dell'autenticazione LDAP

Per prima cosa installeremo il pacchetto libnss-ldap, con il classico comando:

# apt-get install libnss-ldap libpam-ldap

Rispondere alle domande di autoconfigurazione:

* Server LDAP: 127.0.0.1
* Distinguished name (DN): dc=dominio,dc=local
* LDAP version: 3
* Make local root Database admin: sí 
* Si richiede utente per database LDAP: no
* LDAP account for root cn=admin,dc=dominio,dc=local 
* LDAP root password: secret
* Local crypt to use when changing passwords: md5

Se sbagliate a configurare rilanciate la schermata con:

# dpkg-reconfigure ldap-auth-config

Assicuratevi che il file ldap.secret, dal quale traspare la password in chiaro, sia leggibile e scrivibile solo da root. Non impostatela criptata perchè altrimenti non vi autentica. Vi assicuro che se vi accertate dei permessi la password non trasparirà fuori.

Editate il file ldap.conf (le prime tre voci dovrebbero essere già editate correttamente mentre le altre voci devono essere decommentate ed editate:

host 127.0.0.1
base dc=dominio,dc=local
ldap_version 3
scope sub
bind_policy soft
pam_login_attribute uid
pam_member_attribute gid
pam_password md5
nss_base_passwd dc=dominio,dc=local?sub
nss_base_shadow dc=dominio,dc=local?sub
nss_base_group ou=groups,dc=dominio,dc=local?one

Lanciate i seguenti comandi di autoconfigurazione:

# pam-auth-update (Dal menù pam-auth-update, scegliere LDAP e unix, inoltre qualsiasi altro metodo di autenticazione necessario.)

# auth-client-config -t nss -p lac_ldap (configura nsswitch.conf all'uso di ldap)

     * -t: modifica solamente /etc/nsswitch.conf.
     
     * -p: nome del profilo da abilitare, disabilitare, ecc...

     * lac_ldap: il profilo auth-client-config parte del pacchetto ldap-auth-config.

Verificare il contenuto di /etc/nsswitch.conf e controllare le seguenti voci se corrispondono:

''passwd: files ldap
group: files ldap
shadow: files ldap''

A causa di un bug documentato (http://bugs.debian.org/cgi-bin/bugreport.cgi?bug=375077) e a cui il team di sviluppo di Debian ha fornito una soluzione parziale (è stato eliminato il problema, ma non i messaggi d'errore generati al boot) è possibile che al reboot compaiano messaggi di errore simili ai seguenti:

...
udevd[1350]: nss_ldap: could not connect to any LDAP server as cn=admin,dc=home,dc=tld - Can't contact LDAP server
udevd[1350]: nss_ldap: failed to bind to LDAP server ldap://127.0.0.1: Can't contact LDAP server
udevd[1350]: nss_ldap: could not search LDAP server - Server is unavailable
udevd[1350]: lookup_user: error resolving user 'tss': Illegal seek 
...

Una possibile via per eludere il problema è quella di aggiungere a mano gli utenti di sistema mancanti:

# addgroup --system tss
# addgroup --system kvm
# addgroup --system rdma
# addgroup --system fuse
# addgroup --system scanner
# addgroup --system nvram
# adduser --system tss

Installazione e Configurazione di Samba

L'installazione di Samba va effettuata in questo momento perchè insieme ai pacchetti stessi di Samba saranno installate anche alcune utility che adopereremo nel paragrafo successivo.

# apt-get install samba smbclient smbfs cupsys cupsys-bsd

E' necessario creare le cartelle netlogon, profiles e creare lo script logon.bat.

# mkdir -p /home/samba/netlogon
# chown -R root:root /home/samba/netlogon
# chmod -R 775 /home/samba/netlogon
# mkdir -p /home/samba/profiles
# chown root:root /home/samba/profiles
# chmod 775 /home/samba/profiles 

Creiamo il file logon.bat da mettere in netlogon: Tale script dovrà esser scritto in modalità dos, per far questo sfrutteremo il tool unix2dos contenuto nel pacchetto tofrodos.

# apt-get install tofrodos

creiamo lo script con l'editor che preferiamo

# vim /dominio/netlogon/logon.bat

syncronizziamo gli orologi del client windows con il nostro server e mappiamo una condivisione di rete scrivendo nel file

net time \\SERVER /set /yes
net use H: /home 

infine

# unix2dos /dominio/netlogon/logon.bat

Allo script si possono aggiungere operazioni come il montaggio di unità di rete o altre condivisioni. Tenete conto che con queste impostazioni viene già creata un'unità di rete collegata alla home dell'utente linux.

Per ogni utente deve essere creata una cartella profile:

# mkdir -p /home/samba/profiles/utente
# chown -R utente:"Domain Users" /home/samba/profiles/utente
# chmod 700 /home/samba/profiles/utente
'''
Nota per il roaming profile:'''
''Per poter ottenere un valido roaming profile con client windows è necessario copiare la cartella "Default User", che si trova in C:\Documents and Settings, nella cartella /home/samba/netlogon. Prima di copiarla bisogna editare il file NTUSER.dat dal registro regedit. Seguire questo procedimento:
1 . Start>Esegui>regedit>(posizionarsi su)HKEY_LOCAL_MACHINE
2. (andare su)file>carica hive>C:\Documents and Settings\Default User\NTUSER.dat>apri>(digitare nome)Default
3. (entrare in)HKEY_LOCAL_MACHINE>Default>Software>Microsoft>Windows>CurrentVersion>Explorer>User Shell Folder
4. cambiarei Dati dei Nomi: Desktop;Favorites;History;Local AppData; Local Settings;My Pictures;Personal;PrintHood;Recent (a scelta anche Cookies e Cache)
da %USERPROFILE%\Desktop a %LOGONSERVER%\profiles\%USERNAME%\Desktop (così per tutti i nomi)
5. (posizionarsi su) Default
6. (andare su) file>scarica hive
7. copiare su /home/samba/netlogon la cartella "Default User" così modificata.''

Copiare il file smb.conf per avere un backup:

# cp /etc/samba/smb.conf /etc/samba/smb.conf.original

Editare il file smb.conf
# vim /etc/samba/smb.conf

Configurarlo così:

#======================= Global Settings =======================

[global]

## Browsing/Identification ###

# Change this to the workgroup/NT-domain name your Samba server will part of
   workgroup = DOMINIO

# server string is the equivalent of the NT Description field
 netbios name = SERVER   
 server string = Server dominio 
# Windows Internet Name Serving Support Section:
# WINS Support - Tells the NMBD component of Samba to enable its WINS Server
   wins support = yes

# WINS Server - Tells the NMBD components of Samba to be a WINS Client
# Note: Samba can be either a WINS Server, or a WINS Client, but NOT both
;   wins server = w.x.y.z

# This will prevent nmbd to search for NetBIOS names through DNS.
   dns proxy = no

# What naming service and in what order should we use to resolve host names
# to IP addresses
   name resolve order = wins lmhosts host bcast

#### Networking ####

# The specific set of interfaces / networks to bind to
# This can be either the interface name or an IP address/netmask;
# interface names are normally preferred
interfaces = eth1, lo
;   interfaces = 127.0.0.0/8 eth0

# Only bind to the named interfaces and/or networks; you must use the
# 'interfaces' option above to use this.
# It is recommended that you enable this feature if your Samba machine is
# not protected by a firewall or is a firewall itself.  However, this
# option cannot handle dynamic or non-broadcast interfaces correctly.
   bind interfaces only = yes



#### Debugging/Accounting ####

# This tells Samba to use a separate log file for each machine
# that connects
   log file = /var/log/samba/%U.%m.log
   log level = 0 passdb:6 auth:10 vfs:5 acls:3 msdfs:3 
# Cap the size of the individual log files (in KiB).
   max log size = 5000

# If you want Samba to only log through syslog then set the following
# parameter to 'yes'.
#   syslog only = no

# We want Samba to log a minimum amount of information to syslog. Everything
# should go to /var/log/samba/log.{smbd,nmbd} instead. If you want to log
# through syslog you should set the following parameter to something higher.
   syslog = 0

# Do something sensible when Samba crashes: mail the admin a backtrace
   panic action = /usr/share/samba/panic-action %d


####### Authentication #######

# "security = user" is always a good idea. This will require a Unix account
# in this server for every user accessing the server. See
# /usr/share/doc/samba-doc/htmldocs/Samba3-HOWTO/ServerType.html
# in the samba-doc package for details.
   security = user
   username map = /etc/samba/usermap
   case sensitive = no
# You may wish to use password encryption.  See the section on
# 'encrypt passwords' in the smb.conf(5) manpage before enabling.
   encrypt passwords = true
   enable privileges = yes
# If you are using encrypted passwords, Samba will need to know what
# password database type you are using.  
   passdb backend = ldapsam:ldap://127.0.0.1/
   ldap admin dn = cn=admin,dc=dominio,dc=local
   ldap suffix = dc=dominio,dc=local
   ldap user suffix = ou=users
   ldap group suffix = ou=groups
   ldap machine suffix = ou=computers
   ldap idmap suffix = ou=idmap
   ldap ssl = off
   ldap delete dn = no
   idmap backend = ldap:ldap://127.0.0.1
   obey pam restrictions = yes

# This boolean parameter controls whether Samba attempts to sync the Unix
# password with the SMB password when the encrypted SMB password in the
# passdb is changed.
ldap passwd sync = yes   
unix password sync = no

# For Unix password sync to work on a Debian GNU/Linux system, the following
# parameters must be set (thanks to Ian Kahan <<kahan@informatik.tu-muenchen.de> for
# sending the correct chat script for the passwd program in Debian Sarge).
   passwd program = /usr/sbin/smbldap-passwd %u
   passwd chat = *Enter\snew\s*\spassword:* %n\n *Retype\snew\s*\spassword:* %n\n *password\supdated\ssuccessfully* .

# This boolean controls whether PAM will be used for password changes
# when requested by an SMB client instead of the program listed in
# 'passwd program'. The default is 'no'.
   pam password change = yes

# This option controls how unsuccessful authentication attempts are mapped 
# to anonymous connections
   map to guest = bad user

########## Domains ###########

# Is this machine able to authenticate users. Both PDC and BDC
# must have this setting enabled. If you are the BDC you must
# change the 'domain master' setting to no
#
   domain logons = yes
   domain master = yes
   local master = yes 	
   preferred master = yes
   os level = 255
#
# The following setting only takes effect if 'domain logons' is set
# It specifies the location of the user's profile directory
# from the client point of view)
# The following required a [profiles] share to be setup on the
# samba server (see below)
   logon path = \\%N\profiles\%U
# Another common choice is storing the profile in the user's home directory
# (this is Samba's default)
#   logon path = \\%N\%U\profile

# The following setting only takes effect if 'domain logons' is set
# It specifies the location of a user's home directory (from the client
# point of view)
   logon drive = H:
   logon home = \\%N\%U

# The following setting only takes effect if 'domain logons' is set
# It specifies the script to run during logon. The script must be stored
# in the [netlogon] share
# NOTE: Must be store in 'DOS' file format convention
   logon script = logon.bat

# This allows Unix users to be created on the domain controller via the SAMR
# RPC pipe.  The example command creates a user account with a disabled Unix
# password; please adapt to your needs
 add user script = /usr/sbin/smbldap-useradd -a -m %u
 delete user script = /usr/sbin/smbldap-userdel %u
 add user to group script = /usr/sbin/smbldap-groupmod -m %u %g
 delete user from group script = /usr/sbin/smbldap-groupmod -x %u %g
 set primary group script = /usr/sbin/smbldap-usermod -g %g %u

# This allows machine accounts to be created on the domain controller via the 
# SAMR RPC pipe.  
# The following assumes a "machines" group exists on the system
 add machine script  = /usr/sbin/smbldap-useradd -t 0 -w %u

# This allows Unix groups to be created on the domain controller via the SAMR
# RPC pipe.  
 add group script = /usr/sbin/smbldap-groupadd -p %g
 delete group script = /usr/sbin/smbldap-groupdel %g
 ########## Printing ##########

# If you want to automatically load your printer list rather
# than setting them up individually then you'll need this
#   load printers = yes

# lpr(ng) printing. You may wish to override the location of the
# printcap file
;   printing = bsd
;   printcap name = /etc/printcap

# CUPS printing.  See also the cupsaddsmb(8) manpage in the
# cupsys-client package.
   printing = cups
 #  printcap name = cups

############ Misc ############

# Using the following line enables you to customise your configuration
# on a per machine basis. The %m gets replaced with the netbios name
# of the machine that is connecting
;   include = /home/samba/etc/smb.conf.%m

# Most people will find that this option gives better performance.
# See smb.conf(5) and /usr/share/doc/samba-doc/htmldocs/Samba3-HOWTO/speed.html
# for details
# You may want to add the following on a Linux system:
#         SO_RCVBUF=8192 SO_SNDBUF=8192
 socket options = TCP_NODELAY

# The following parameter is useful only if you have the linpopup package
# installed. The samba maintainer and the linpopup maintainer are
# working to ease installation and configuration of linpopup and samba.
;   message command = /bin/sh -c '/usr/bin/linpopup "%f" "%m" %s; rm %s' &

# Domain Master specifies Samba to be the Domain Master Browser. If this
# machine will be configured as a BDC (a secondary logon server), you
# must set this to 'no'; otherwise, the default behavior is recommended.
#   domain master = auto

# Some defaults for winbind (make sure you're not using the ranges
# for something else.)
   idmap uid = 10000-20000
   idmap gid = 10000-20000
#   template shell = /bin/false
  
# The following was the default behaviour in sarge,
# but samba upstream reverted the default because it might induce
# performance issues in large organizations.
# See Debian bug #368251 for some of the consequences of *not*
# having this setting and smb.conf(5) for details.
#   winbind separator = + 
#   winbind enum groups = yes
#   winbind enum users = yes
#   winbind use default domain = yes
   time server = yes
   null passwords = no
# Setup usershare options to enable non-root users to share folders
# with the net usershare command.

# Maximum number of usershare. 0 (default) means that usershare is disabled.
;   usershare max shares = 100

# Allow users who've been granted usershare privileges to create
# public shares, not just authenticated ones
   usershare allow guests = yes

#======================= Share Definitions =======================

# Un-comment the following (and tweak the other settings below to suit)
# to enable the default home directory shares.  This will share each
# user's home directory as \\server\username
[homes]
   comment = Home Directories
   browseable = no

# By default, the home directories are exported read-only. Change the
# next parameter to 'no' if you want to be able to write to them.
   read only = no

# File creation mask is set to 0700 for security reasons. If you want to
# create files with group=rw permissions, set next parameter to 0775.
 #  create mask = 0775

# Directory creation mask is set to 0700 for security reasons. If you want to
# create dirs. with group=rw permissions, set next parameter to 0775.
;   directory mask = 0700

# By default, \\server\username shares can be connected to by anyone
# with access to the samba server.  Un-comment the following parameter
# to make sure that only "username" can connect to \\server\username
# This might need tweaking when using external authentication schemes
   valid users = %S
   vfs object = recycle
                recycle:repository = /home/%u/.cestino
                recycle:keeptree = Yes
                recycle:touch = Yes
                recycle:versions = Yes
                recycle:maxsize = 1048576
                recycle:exclude = ?~$*,~$*,*.tmp,index*.pl,index*.htm*,*.temp,*.TMP
                recycle:exclude_dir = /tmp,/temp,/cache
                recycle:noversions = *.docx,*.doc,*.xlsx,*.xls,*.ppt

# Un-comment the following and create the netlogon directory for Domain Logons
# (you need to configure Samba to act as a domain controller too.)
[netlogon]
   comment = Network Logon Service
   path = /home/samba/netlogon
   guest ok = yes
   read only = yes
   share modes = no

# Un-comment the following and create the profiles directory to store
# users profiles (see the "logon path" option above)
# (you need to configure Samba to act as a domain controller too.)
# The path below should be writable by all users so that their
# profile directory may be created the first time they log on
[profiles]
   comment = Users profiles
   path = /home/samba/profiles
   read only = no
   browseable = no
   profile acls = yes

[printers]
   comment = All Printers
   browseable = no
   path = /var/spool/samba
   printable = yes
   guest ok = no
   read only = yes
   create mask = 0700

# Windows clients look for this share name as a source of downloadable
# printer drivers
[print$]
   comment = Printer Drivers
   path = /var/lib/samba/printers
   browseable = yes
   read only = yes
   guest ok = no
# Uncomment to allow remote administration of Windows print drivers.
# You may need to replace 'lpadmin' with the name of the group your
# admin users are members of.
# Please note that you also need to set appropriate Unix permissions
# to the drivers directory for these users to have write rights in it
;   write list = root, @lpadmin

# A sample share for sharing your CD-ROM with others.
;[cdrom]
;   comment = Samba server's CD-ROM
;   read only = yes
;   locking = no
;   path = /cdrom
;   guest ok = yes

# The next two parameters show how to auto-mount a CD-ROM when the
#	cdrom share is accesed. For this to work /etc/fstab must contain
#	an entry like this:
#
#       /dev/scd0   /cdrom  iso9660 defaults,noauto,ro,user   0 0
#
# The CD-ROM gets unmounted automatically after the connection to the
#
# If you don't want to use auto-mounting/unmounting make sure the CD
#	is mounted on /cdrom
#
;   preexec = /bin/mount /cdrom
;   postexec = /bin/umount /cdrom

Una volta che abbiamo il file di configurazione pronto, possiamo verificare che non contenga errori con il comando:

# testparm

Creiamo e modifichiamo il file /etc/samba/usermap:

# touch /etc/samba/usermap

editarecosì:
''root = root Administrator''

Sistemiamo ora le ultime directory necessarie:

# rm -rf /etc/samba/*tdb
# rm -rf /var/lib/samba/*tdb
# rm -rf /var/lib/samba/*dat
# rm -f /var/log/samba/*

facciamo memorizzare a samba la password dell'utente ldap da usare per la connessione:

# smbpasswd -w password

e riavviamo il servizio:

# service smbd stop
# service nmbd stop
# service smbd start
# service nmbd start

Configurare i SMBLDAP TOOLS

I smbldap-tools sostituiscono i comandi standard di UNIX per la gestione di gruppi, utenti e password in modo da dialogare direttamente con il server LDAP e fornire un metodo per gestire in contemporanea gli account UNIX e SAMBA.

Installazione

Installare il pacchetto smbldap-tools

# apt-get install smbldap-tools

Configurazione

Modificare il file /etc/smbldap-tools/smbldap_bind.conf inserendo il DN dell'amministratore del server LDAP e la sua password. Il DN dell'amministratore è stato impostato automaticamente durante l'installazione del pacchetto Debian di slapd e corrisponde a "cn=admin,dc=dominio,dc=local", in cui il dominio dipende dalle configurazioni sopra riportate per il server LDAP. La password è quella richiesta in fase di installazione del server LDAP.

Editate /etc/smbldap-tools/smbldap_bind.conf:

############################
# Credential Configuration #
############################
# Notes: you can specify two differents configuration if you use a
# master ldap for writing access and a slave ldap server for reading access
# By default, we will use the same DN (so it will work for standard Samba
# release)
slaveDN="cn=admin,dc=dominio,dc=local"
slavePw="secret"
masterDN="cn=admin,dc=dominio,dc=local"
masterPw="secret"

Recuperate il SID di DOMINIO:

# net getlocalsid DOMINIO
DOMINIO
SID=":::::::::::::::::::::::::::::::::::"

Il SID va poi trascritto in smbldap.conf

Il contenuto del file dovrebbe essere il seguente:
/etc/smbldap-tools/smbldap.conf:


##############################################################################
#
# General Configuration
#
##############################################################################

# Put your own SID. To obtain this number do: "net getlocalsid".
# If not defined, parameter is taking from "net getlocalsid" return
SID=":::::::::::::::::::::::::::::::::::"

# Domain name the Samba server is in charged.
# If not defined, parameter is taking from smb.conf configuration file
# Ex: sambaDomain="IDEALX-NT"
sambaDomain="DOMINIO"


##############################################################################
#
# LDAP Configuration
#
##############################################################################

# Notes: to use to dual ldap servers backend for Samba, you must patch
# Samba with the dual-head patch from IDEALX. If not using this patch
# just use the same server for slaveLDAP and masterLDAP.
# Those two servers declarations can also be used when you have 
# . one master LDAP server where all writing operations must be done
# . one slave LDAP server where all reading operations must be done
#   (typically a replication directory)

# Slave LDAP server
# Ex: slaveLDAP=127.0.0.1
# If not defined, parameter is set to "127.0.0.1"
slaveLDAP="127.0.0.1"

# Slave LDAP port
# If not defined, parameter is set to "389"
slavePort="389"

# Master LDAP server: needed for write operations
# Ex: masterLDAP=127.0.0.1
# If not defined, parameter is set to "127.0.0.1"
masterLDAP="127.0.0.1"

# Master LDAP port
# If not defined, parameter is set to "389"
masterPort="389"

# Use TLS for LDAP
# If set to 1, this option will use start_tls for connection
# (you should also used the port 389)
# If not defined, parameter is set to "1"
ldapTLS="0"

# How to verify the server's certificate (none, optional or require)
# see "man Net::LDAP" in start_tls section for more details
verify=""

# CA certificate
# see "man Net::LDAP" in start_tls section for more details
cafile=""

# certificate to use to connect to the ldap server
# see "man Net::LDAP" in start_tls section for more details
clientcert=""

# key certificate to use to connect to the ldap server
# see "man Net::LDAP" in start_tls section for more details
clientkey=""

# LDAP Suffix
# Ex: suffix=dc=IDEALX,dc=ORG
suffix="dc=dominio,dc=local"

# Where are stored Users
# Ex: usersdn="ou=Users,dc=IDEALX,dc=ORG"
# Warning: if 'suffix' is not set here, you must set the full dn for usersdn
usersdn="ou=users,${suffix}"

# Where are stored Computers
# Ex: computersdn="ou=Computers,dc=IDEALX,dc=ORG"
# Warning: if 'suffix' is not set here, you must set the full dn for computersdn
computersdn="ou=computers,${suffix}"

# Where are stored Groups
# Ex: groupsdn="ou=Groups,dc=IDEALX,dc=ORG"
# Warning: if 'suffix' is not set here, you must set the full dn for groupsdn
groupsdn="ou=groups,${suffix}"

# Where are stored Idmap entries (used if samba is a domain member server)
# Ex: groupsdn="ou=Idmap,dc=IDEALX,dc=ORG"
# Warning: if 'suffix' is not set here, you must set the full dn for idmapdn
idmapdn="ou=idmap,${suffix}"

# Where to store next uidNumber and gidNumber available for new users and groups
# If not defined, entries are stored in sambaDomainName object.
# Ex: sambaUnixIdPooldn="sambaDomainName=${sambaDomain},${suffix}"
# Ex: sambaUnixIdPooldn="cn=NextFreeUnixId,${suffix}"
sambaUnixIdPooldn="sambaDomainName=${sambaDomain},${suffix}"

# Default scope Used
scope="sub"

# Unix password encryption (CRYPT, MD5, SMD5, SSHA, SHA, CLEARTEXT)
hash_encrypt="MD5"

# if hash_encrypt is set to CRYPT, you may set a salt format.
# default is "%s", but many systems will generate MD5 hashed
# passwords if you use "$1$%.8s". This parameter is optional!
crypt_salt_format="%s"

##############################################################################
# 
# Unix Accounts Configuration
# 
##############################################################################

# Login defs
# Default Login Shell
# Ex: userLoginShell="/bin/bash"
userLoginShell="/bin/false"

# Home directory
# Ex: userHome="/home/%U"
userHome="/home/%U"

# Default mode used for user homeDirectory
userHomeDirectoryMode="700"

# Gecos
userGecos="System User"

# Default User (POSIX and Samba) GID
defaultUserGid="513"

# Default Computer (Samba) GID
defaultComputerGid="515"

# Skel dir
skeletonDir="/etc/skel"

# Default password validation time (time in days) Comment the next line if
# you don't want password to be enable for defaultMaxPasswordAge days (be
# careful to the sambaPwdMustChange attribute's value)
#defaultMaxPasswordAge="180"

##############################################################################
#
# SAMBA Configuration
#
##############################################################################

# The UNC path to home drives location (%U username substitution)
# Just set it to a null string if you want to use the smb.conf 'logon home'
# directive and/or disable roaming profiles
# Ex: userSmbHome="\\PDC-SMB3\%U"
userSmbHome=""

# The UNC path to profiles locations (%U username substitution)
# Just set it to a null string if you want to use the smb.conf 'logon path'
# directive and/or disable roaming profiles
# Ex: userProfile="\\PDC-SMB3\profiles\%U"
userProfile=""

# The default Home Drive Letter mapping
# (will be automatically mapped at logon time if home directory exist)
# Ex: userHomeDrive="H:"
userHomeDrive="H:"

# The default user netlogon script name (%U username substitution)
# if not used, will be automatically username.cmd
# make sure script file is edited under dos
# Ex: userScript="startup.cmd" # make sure script file is edited under dos
userScript="logon.bat"

# Domain appended to the users "mail"-attribute
# when smbldap-useradd -M is used
# Ex: mailDomain="idealx.com"
mailDomain="milanoaccademia.lan"

##############################################################################
#
# SMBLDAP-TOOLS Configuration (default are ok for a RedHat)
#
##############################################################################

# Allows not to use smbpasswd (if with_smbpasswd == 0 in smbldap_conf.pm) but
# prefer Crypt::SmbHash library
with_smbpasswd="0"
smbpasswd="/usr/bin/smbpasswd"

# Allows not to use slappasswd (if with_slappasswd == 0 in smbldap_conf.pm)
# but prefer Crypt:: libraries
with_slappasswd="0"
slappasswd="/usr/sbin/slappasswd"

# comment out the following line to get rid of the default banner
# no_banner="1"
'''
Da notare:'''

* userLoginShell="/bin/false" ( In questo modo gli utenti non possono loggarsi in unix equindi neanche in ssh)

* #defaultMaxPasswordAge="180" (se volete che la password scada decommentatela ed indicata la scadenza)

* userSmbHome="" e userProfile="" (sono vuote perchè se le avete impostate già in samba non serve farlo due volte)

Assegnare i permessi

# chmod 0644 /etc/smbldap-tools/smbldap.conf
# chmod 0600 /etc/smbldap-tools/smbldap_bind.conf

Popolamento del database LDAP

Per un funzionamento corretto SAMBA ha bisogno di diversi gruppi predefiniti e 2 utenti: Administrator e nobody.
La tabella seguente riepiloga i gruppi e gli utenti di default di un dominio Windows:

Info.png Nome - UID - Tipo

Domain Administrator - 500 - Utente
Domain Guest - 501 - Utente
Domain KRBTGT - 502 - Utente
Domain Admins - 512 - Gruppo
Domain Users - 513 - Gruppo
Domain Guests - 514 - Gruppo
Domain Computers - 515 - Gruppo
Domain Controllers - 516 - Gruppo
Domain Certificate Admins - 517 - Gruppo
Domain Schema Admins - 518 - Gruppo
Domain Enterprise Admins - 519 - Gruppo
Domain Policy Admins - 520 - Gruppo
Builtin Admins - 544 - Alias
Builtin users - 545 - Alias
Builtin Guests - 546 - Alias
Builtin Power Users - 547 - Alias
Builtin Account Operators - 548 - Alias
Builtin System Operators - 549 - Alias
Builtin Print Operators - 550 - Alias
Builtin Backup Operators - 551 - Alias
Builtin Replicator - 552 - Alias
Builtin RAS Servers - 553 - Alias

Inoltre, affinché si riesca ad aggiungere computer al dominio in modo automantico (da macchine Windows), deve esistere un utente con uid = 0 da utilizzare per questa operazione. Tale utente può essere un utente root (da aggiungere a mano) o lo stesso Administrator cambiandogli l'uid. Quest'ultima è la scelta presa in questa configurazione, in modo da avere un utente Administrator che è Administrator per Samba e root per il "dominio" UNIX. Per creare i gruppi predefiniti e gli utenti utilizzati da Samba è possibile procedere in due modi.

1 - Utilizzo degli script forniti con smbldap-tools

La prima via consiste nel fare uso di alcuni script forniti con il pacchetto smbldap-tools che abbiamo già installato:

# smbldap-populate -a root -k 0
# smbldap-useradd -a -m -c "Admin" Administrator
# smbldap-usermod -G "Domain Admins" Administrator

Il parametro "-k 0" imposta l'UID di Administrator a 0, facendolo di fatto coincidere con l'utente root. Gli altri comandi fanno sì che Administrator sia aggiunto al gruppo dei Domain Admins. Durante l'esecuzione del comando vengono riepilogati i record aggiunti e vi verrà chiesto di cambiare (se volete) la password di Administrator; potete tranquillamente riscrivere la stessa password già impostata precedentemente.
Per verificare lo stato del database LDAP e i record aggiunti potete usare i comandi:

# ldapsearch -x | less

e:

# ldapsearch -x uid=Administrator

Su alcuni howto ho trovato suggerito, a questo punto, di cambiare ancora la password di Administrator con il comando:

# smbldap-passwd Administrator

Sebbene non mi sia chiaro il motivo, l'ho fatto, reinserendo nuovamente la stessa password utilizzata fino a questo punto della guida. Questo sarà anche il comando che dovrà essere normalmente utilizzato per la gestione delle password.

2 - Installazione e utilizzo della GUI phpLDAPadmin

Installazione di una interfaccia grafica per amministrare OpenLDAP

Sebbene si possa amministrare OpenLDAP in maniera completamente testuale (nel corso della guida vedremo come) è consigliabile installare un'interfaccia grafica, che aiuterà a svolgere i normali compiti di amministrazione una volta terminato di configurare il dominio.
Nei repository Debian sono disponibili diverse interfacce grafiche. In questa guida la scelta è caduta su phpldapadmin, che sembra essere la più diffusa.
Phpldapadmin, come il nome fa intuire, è un'interfaccia scritta in PHP e per funzionare ha perciò bisogno di un server web e del linguaggio di scripting PHP.

Installazione dei prerequisiti

Installiamo per prima cosa alcuni moduli di PHP necessari:

apt-get install libapache2-mod-php5 php5 php5-cli php5-curl php5-gd php5-imap php5-ldap
php5-mcrypt php5-mhash php5-sqlite php5-tidy php5-xmlrpc php-pear mcrypt libgd-tools
Warning.png ATTENZIONE
Il comando precedente va scritto in un'unica riga


Installazione di PHPLdapAdmin

Ora possiamo installare phpldapadmin:

# apt-get install phpldapadmin

Per verificare la corretta installazione del pacchetto, aprite il browser su:

https://10.0.0.11/phpldapadmin

Dovreste essere accolti dalla schermata iniziale di Phpldapadmin.
Phpldapadmin richiede per funzionare la presenza di un tool chiamato mkntpwd, sviluppato dal team di Samba e utilizzato per creare gli hash delle password in Samba. Inspiegabilmente questo tool non è presente negli archivi di Debian. Va pertanto scaricato dal seguente indirizzo:

# wget http://www.nomis52.net/data/mkntpwd.tar.gz

Una volta scaricato il file, bisogna scompattarlo, compilarlo e configurarlo:

# apt-get install build-essential
# tar -zxf mkntpwd.tar.gz
# cd mkntpwd
# make
# cp mkntpwd /usr/local/bin
# mkntpwd

L'ultimo comando dovrebbe restituirvi l'elenco delle opzioni disponibili in mkntpwd.

Per operazioni così lunghe e ripetitive come il popolamento iniziale di un database LDAP è un metodo che sconsiglio, ma può essere utile a questo punto osservare il funzionamento di questa GUI.

Colleghiamoci con un browser al nostro server:

https://10.0.0.11/phpldapadmin

Cliccate sul link di login e inserite le seguenti informazioni:

Login DN: cn=admin,dc=dominio,dc=local
Password: password
Sambapdc01.jpg


Sambapdc02.jpg


Quindi, nella sezione di sinistra, espandete la radice LDAP relativa al vostro dominio. Cliccate sull'unità organizzativa che vi interessa (ou=Users oppure ou=Groups) e selezionate la voce Create ner entry here".

Sambapdc04.jpg

Selezionate il template corretto (Samba3 Account se volete creare un nuovo utente e Samba3 Group Mapping se volete creare un nuovo gruppo) e immettete le voci nei campi di definizione del template stesso.

Warning.png ATTENZIONE
A differenza della procedura di creazione utenti con i smbldap-tools, che essendo interfacciati con gli strumenti linux di gestione utenti coprivano automaticamente ogni aspetto della creazione di nuove entry, utilizzando phpldapadmin dovrete creare a mano la home directory del nuovo utente, dato che l'interfaccia non lo farà per voi
Per questo motivo solitamente consiglio di utilizzare i smbldap-tools per la creazione di nuovi gruppi e nuovi utenti e di utilizzare phpldapadmin per modifiche a utenti e gruppi già esistenti, quando navigare da console tra le proprietà di ogni entry può diventare difficoltoso.

Ricordatevi, al termine del processo di creazione di gruppi e utenti, di cambiare la password di Administrator come indicato nel paragrafo precedente:

smbldap-passwd Administrator

Installazione del demone name service caching daemon (nscd)

Poichè il nostro server LDAP sarà consultato in maniera continuativa, potrebbe essere una buona idea installare un servizio di cache per alcuni dati degli utenti. In questo modo i dati contenuti in cache saranno forniti senza eseguire un accesso al database LDAP, velocizzando di conseguenza i tempi di risposta del server. Il demone nscd (name service caching daemon) esegue esattamente questa cosa:

# apt-get install nscd

La configurazione di default è più che sufficiente per i nostri scopi.
Questo potrebbe inoltre essere un buon momento per riavviare il demone di Samba:

# /etc/init.d/samba restart

Test di funzionamento

Riavviate il vostro server e controllate eventuali messaggi di errore al boot. Una volta ripartito, con i comandi:

getent passwd
getent group

dovremmo vedere elencati anche gli utenti e i gruppi di dominio OpenLDAP. Il comando:

smbclient -L localhost -U Administrator

dovrebbe, dopo aver richiesto la password di Administrator, mostrarci le condivisioni samba del nostro server.

Assegnazione dei permessi agli utenti di dominio

Affinchè le directory dei profili e altre cosette funzionino senza intoppi è necessario assegnare i giusti permessi agli utenti di dominio:

net -S DEBIAN -U Administrator rpc rights grant "DOMINIO\Domain Admins" 
\SeMachineAccountPrivilege SePrintOperatorPrivilege SeAddUsersPrivilege 
\SeDiskOperatorPrivilege SeRemoteShutdownPrivilege
net -S DEBIAN -U Administrator rpc rights grant "DOMINIO\Print Operators" \SePrintOperatorPrivilege

dove DEBIAN è il nome Samba assegnato al server.

Aggiungere i primi utenti di dominio

Il pacchetto smbldap-tools presente in Lenny, a differenza di quelli di Etch e Sarge, effettua un controllo di uid e gid ogni qualvolta si tenta di aggiungere un utente OpenLDAP al dominio, al fine di evitare sovrapposizioni nei valori; pertanto non è più necessario specificare a mano i corretti valori di uid e gid. Adesso siamo pronti per la creazione del primo utente con il comando:

# smbldap-useradd -a -m -c "Nome Utente" username

Dove -a serve per creare anche i dati UNIX, -m crea l'home directory e -c specifica il nome completo.
Infine impostare la password dell'utente con:

# smbldap-passwd username

Per verificare il tutto usare il comando:

# smbldap-usershow username

Creiamo ora i gruppi per organizzare gli utenti all'interno del nostro dominio:

# smbldap-groupadd "NomeGruppo"

Aggiungiamo gli utenti ai gruppi desiderati:

# smbldap-usermod -G "NomeGruppo" nome.utente


Se decidessimo di utilizzare la GUI fornita da phpldapadmin non dimentichiamoci di creare a mano le homes directory:

# mkdir /home/users/nome.utente
# cp /etc/skel/.* /home/users/nome.utente/
# chown -R nome.utente /home/users/nome.utente

Test e connessione al dominio

Il nostro server è ora pronto per essere utilizzato. Per testarne le funzionalità è possibile procedere per gradi, in modo da isolare quelli che sono i problemi di configurazione da quelli che sono i problemi di rete o dei client Windows.
A tal fine il primo accesso può essere fatto dal server stesso con il comando:

# smbclient -L localhost -U Administrator

Dovrebbe essere richiesta la password impostata precedentemente per l'utente Administrator e, di seguito, dovrebbero venire elencate le condivisioni samba impostate sul server.

La procedura di connessione dei client al dominio varia a seconda del sistema operativo utilizzato sulle macchine client:

  • Windows 95/98/ME
  1. Verificare che sia installato il "Client per Reti Microsoft" fra le proprietà di rete
  2. Assicurarsi che il Client per Reti Microsoft sia selezionato come protocollo di rete primario (Pannello di Controllo -> Rete -> Logon di rete primario).
  3. Andare su Pannello di Controllo -> Rete -> Client per reti Microsoft -> Proprietà -> Logon su Dominio NT.
  4. Se si è configurata su smb.conf l'opzione "add user script", selezionare il checkbox Crea un Computer Account, altrimenti creare a mano sul server Samba un utente con il nome della macchina Windows.
  5. Inserire il nome del proprio dominio e cliccare OK.
  • Windows NT
  1. Andare su Pannello di Controllo -> Rete -> Identificazione Rete -> Proprietà
  2. Selezionare Dominio e inserire il nome del prorio dominio
  3. Selezionare Crea un Computer Account
  4. Alla richiesta della password di un amministratore inserire la login e la password di Administrator, ricordarsi che l'utente root deve essere aggiunto a smbpasswd.
  5. Dovrebbe comparire un messaggio che ci da il benvenuto sul dominio.
  • Windows 2000
  1. Le procedure sono uguali a quelle per Windows NT tranne che i settaggi di rete sono trovati sotto Pannello di Controllo -> Sistema -> Identificazione Rete (oppure, sul Desktop, cliccare col tasto destro del mouse sull'icona Risorse del Computer, selezionare Proprietà, cliccare sulla tab Identificazione Rete e sul tasto Proprietà).
  • Windows XP

La procedura con Windows XP è più complessa (lamentele a Microsoft che usa cambiare le specifiche e le implementazioni dei suoi protocolli anche per rendere più complicata l'interoperabilità con soluzioni alternative). Notare che solo XP Professional Edition può essere usato per far parte di un dominio, Windows XP Home Edition non può far parte di un dominio (Samba o Windows based).

  1. Aprire l'editor delle policy di Sicurezza Locale (Start->Pannello di controllo->Strumenti di Aministrazione->Criteri di protezione locali->Criteri locali->opzioni di protezione)
  2. Disabilitare la voce "Domain member: Digitally encrypt or sign secure channel (always)" (Membro di dominio: aggiunta crittografia of irma digitale ai dati del canale protetto (sempre) )
  3. Disabilitare la voce "Domain member: Disable machine account password changes" (Controller di dominio: rifiuta cambio password account computer)
  4. Disabilitare la voce "Domain member: Require strong (Windows 2000 or later) session key" (Membro di dominio: richiesta chiave di sessione avanzata (Windows 2000 o versioni successive) )
  5. Scaricare da Samba.org la patch per il registro WinXP_SignOrSeal. Per applicarla cliccare due volte sul file .reg e rispondere Si alle domande
  6. A questo punto ci si può unire al dominio come su Windows NT/2000: Tasto destro su Risorse del Computer, selezionare Proprietà, Nome del Computer e tasto Modifica uppure cliccare su Identificazione di Rete ed eseguire il Wizard fornendo le credenziali di Administrator.
  • Windows Vista
  1. Non ancora testato.
  • Windows 7
  1. Su Windows 7 Professional o Ultimate (gli unici che possono effettuare un join a un dominio) occorre modificare due chiavi di registro:
HKLM\System\CCS\Services\LanmanWorkstation\Parameters
DWORD  DomainCompatibilityMode = 1
DWORD  DNSNameResolutionRequired = 0

A questo punto la procedura di unione al dominio procede sulla falsariga di quella valida per Windows XP.

Replica del database LDAP su un altro server

Se siete interessati a fornire ridondanza alla vostra rete, potete prendere in considerazione l'idea di inserire un secondo server OpenLDAP sincronizzato con il server principale che abbiamo appena configurato.
In tal caso suggerisco di seguire questa guida, nella quale viene utilizzato lo stesso database LDAP che abbiamo appena configurato per costruire un server di replica.

db4

OpenLDAP ha la brutta abitudine di non risistemarsi per bene quando la donna delle pulizie inciampa nell'interruttore generale della corrente. Perciò conviene installare:

# apt-get install db4.2-util

Questo pacchetto contiene l'utility db4.2_recover che viene lanciata automaticamente ad ogni restart di ldap, risolvendo eventuali problemi di incongruenza del Barkley DB.

Comandi utili e consigli finali

Creazione di utenti

# smbldap-useradd -a -m -c "Descrizione Utente" nome.utente
# smbldap-passwd nome.utente

Per verificare il tutto usare il comando

# smbldap-usershow nome.utente

Creazione di un gruppo

# smbldap-groupadd "NomeGruppo"

Aggiunta di un utente a un gruppo

Per impostare il gruppo primario dell'utente:

# smbldap-usermod -g "NomeGruppo" nome.utente

Per aggiungere l'utente a ulteriori gruppi:

# smbldap-usermod -G gruppo1,gruppo2,gruppo3 nome.utente

Elencare i gruppi memorizzati in LDAP

# ldapsearch -x objectClass=posixGroup

Elencare gli utenti di un gruppo

# smbldap-groupshow "gruppo"

Backuppare una directory condivisa dal server usando le credenziali di un utente specifico

smbclient //nomeserver/nomecartella -U nome.utente%password.utente -N -Tc backup.tar /percorso/locale/del/backup

Elencare le risorse condivise di una macchina

smbclient -L nomeserver

Per fare delle modifiche nel DB in maniera semplice

  slapcat -l /tmp/backup.ldif    

  # stoppare il servizio

  /etc/init.d/slapd stop

  # una copia del vecchio db

  cp -r /var/lib/ldap  /var/lib/ldap.old
  mkdir /var/lib/ldap

  Modificare il file backup.ldif e quindi reimportarlo

  slapadd -c -l /tmp/backup.ldif

Comandi utili LDAP

ldapsearch -b "dc=miodominio,dc=local" -x

ldapsearch -b "dc=miodominio,dc=local" -LLL "cn=nomedellutente*" -x

ldapadd -x -W -D "cn=admin,dc=miodominio,dc=local" -f entry.ldif  # per importare un ldif

ldapdelete  -x  -D "cn=admin,dc=miodominio,dc=local" -W "cn= nomeutente,dc=logic"

Nel caso si reinstalli slapd controllare non ci sia un backup in /var/backups con lo stesso numero di versione, altrimenti un dpkg.reconfigure non ricrea il file di configurazione corretto.

Per approfondimenti

Samba e OpenLDAP: creare un controller di dominio
Samba e OpenLDAP: creare un controller di dominio con Debian Etch
Samba e OpenLDAP: creare un controller di dominio con Debian Lenny
Samba, OpenLDAP, Kerberos: creare un controller di dominio sicuro con Debian Lenny
Implementare un'architettura ridondante master/slave OpenLDAP
Scansione antivirus con ClamAV su condivisioni Samba
Accedere alle condivisioni Samba dal browser
Creare un Cestino di rete per le condivisioni Samba


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