Samba e OpenLDAP: creare un controller di dominio con Debian Lenny: differenze tra le versioni

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{{stub}}
{{SAMBA
{{Versioni compatibili|Debian Lenny 5.0|}}
|precedente=Samba e OpenLDAP: creare un controller di dominio con Debian Etch
=Versioni compatibili=
|successivo=Samba e OpenLDAP: creare un controller di dominio con Debian Squeeze}}{{Versioni compatibili|ONLY|Lenny}}
== Versioni compatibili ==
* Debian Lenny 5.0
* Debian Lenny 5.0
* Per Debian Sarge 3.0 vedi: [[Samba  e OpenLDAP: creare un controller di dominio]]
* Per Debian Sarge 3.0 vedi: [[Samba  e OpenLDAP: creare un controller di dominio]]
* Per Debian Etch 4.0 vedi: [[Samba e OpenLDAP: creare un controller di dominio con Debian Etch]]
* Per Debian Etch 4.0 vedi: [[Samba e OpenLDAP: creare un controller di dominio con Debian Etch]]


=Introduzione=
== Introduzione ==
Questo articolo è un aggiornamento della guida [[Samba e OpenLDAP: creare un controller di dominio con Debian Etch]], basata su '''Debian Etch'''.<br/>
Questo articolo è un aggiornamento della guida [[Samba e OpenLDAP: creare un controller di dominio con Debian Etch]], basata su '''Debian Etch'''.<br/>
Vedremo questa volta come installare un server basato su '''Debian Lenny''' e Samba 3 con backend di un database LDAP, affinché funga da Primary Domain Controller di una rete Windows. Lo stesso server LDAP verrà utilizzato anche per la gestione in contemporanea degli utenti Unix, in modo da avere un controllo unico e centralizzato sia sugli utenti Windows sia sugli utenti Linux.<br/>
Vedremo questa volta come installare un server basato su '''Debian Lenny''' e Samba 3 con backend di un database LDAP, affinché funga da Primary Domain Controller di una rete Windows. Lo stesso server LDAP verrà utilizzato anche per la gestione in contemporanea degli utenti Unix, in modo da avere un controllo unico e centralizzato sia sugli utenti Windows sia sugli utenti Linux.<br/>
Verranno illustrati due metodi di gestione del database LDAP, uno basato sui tools smbldap-tools e uno basato su interfaccia grafica in PHP.<br/>
Verranno illustrati due metodi di gestione del database LDAP, uno basato sui tools smbldap-tools e uno basato su interfaccia grafica in PHP.<br/>
Consiglio vivamente di prepararsi una buona tazza di caffé e di armarsi di pazienza e di molta attenzione, dato che un errore di battitura in qualche file di configurazione può mandare in rovina l'intero lavoro: poichè che i files da modificare saranno molti, di certo risulterebbe molto difficile e molto lungo andare a caccia di eventuali errori.
Consiglio vivamente di prepararsi una buona tazza di caffé e di armarsi di pazienza e di molta attenzione, dato che un errore di battitura in qualche file di configurazione può mandare in rovina l'intero lavoro: poichè che i files da modificare saranno molti, di certo risulterebbe molto difficile e molto lungo andare a caccia di eventuali errori.<br/>
==Kerberos==
A differenza dei precedenti How-To basati su Debian Sarge e Debian Etch, in questa guida vedremo inoltre come configurare il nostro server Debian Lenny affinchè funga anche da '''Key Distribution Center (KDC) Kerberos'''. Kerberos è un protocollo di rete per l'autenticazione tramite crittografia che permette a diversi terminali di comunicare su una rete informatica insicura provando la propria identità e cifrando i dati (fonte [[http://it.wikipedia.org/wiki/Protocollo_Kerberos Wikipedia]]. Il motivo della scelta di implementare il protocollo Kerberos nella nostra LAN è dato dal fatto che i client Windows usano una variante di Kerberos come sistema predefinito di autenticazione; questa scelta quindi favorisce il corretto funzionamento delle macchine Windows che aggiungeremo al nostro dominio Samba.


=Sistema installato e prerequisiti=
== Sistema installato e prerequisiti ==
Il presente HOWTO è stato realizzato utilizzando un sistema Debian 5.0 Lenny con tutti gli aggiornamenti di sicurezza ufficiali.  
Il presente HOWTO è stato realizzato utilizzando un sistema Debian 5.0 Lenny con tutti gli aggiornamenti di sicurezza ufficiali.  
La '''configurazione iniziale''' del sistema prevede un'installazione base Debian net install con in più un '''server web Apache''' e con '''PHP5''' funzionanti. Si veda ad esempio [[Installare un ambiente LAMP: Linux, Apache2, SSL, MySQL, PHP5]] per una guida in merito e non si prosegua se tutti i requisiti non sono soddisfatti.<br/>
La configurazione iniziale del sistema prevede un'installazione base Debian net install con in più un '''server web Apache''' e con '''PHP5''' funzionanti.<br/>
Durante tutto il processo si presuppone di agire come utente root.
Durante tutto il processo si presuppone di agire come utente root.
<br/>
<br/>


==Parametri di rete utilizzati==
=== Parametri di rete utilizzati ===
In tutta la guida saranno utilizzati i seguenti parametri per la configurazione della rete:
In tutta la guida saranno utilizzati i seguenti parametri per la configurazione della rete:
* Nome del server: server
* Nome del server: server
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* Password admin di LDAP: password
* Password admin di LDAP: password
Questi parametri vanno ovviamente adattati alle vostre esigenze.
Questi parametri vanno ovviamente adattati alle vostre esigenze.
 
== Installazione del server LDAP ==
=Configurazione iniziale=
Il server LDAP è essenzialmente un database gerarchico che viene utilizzato per la memorizzazione dei dati degli utenti, dei computer del dominio e di tutto quanto si desideri gestire tramite una base dati condivisibile via rete tra più sistemi.<br/>
==Nome host==
Si considera che il server in questione venga utilizzato all'interno di una rete aziendale altamente affidabile e non verranno, pertanto, trattati gli aspetti relativi alla crittografia delle comunicazioni. Questa scelta riduce la sicurezza, pertanto si consiglia di approfondire l'argomento. Se si è interessati ad un'implementazione sicura del protocollo LDAP si veda ad esempio la guida [[Samba, OpenLDAP, Kerberos: creare un controller di dominio sicuro con Debian Lenny]], che è basata sulla guida che state leggendo, ma che introduce e analizza una serie di aspetti legati alla trasmissione e all'archiviazione sicura delle informazioni.<br/>
Innanzitutto è necessario verificare che il nome dell'host (hostname) sia corretto e che sia impostato un dominio per l'host stesso. Verifichiamo quindi le impostazioni nei file <code>/etc/hosts</code> e <code>/etc/hostname</code>:
Per utilizzare il server LDAP occorre installare il pacchetto slapd che costituisce un'implementazione di server LDAP per Linux e il pacchetto ldap-utils, un insieme di strumenti che ne permettono la gestione.<br/>
* '''<code>/etc/hosts</code>'''
<pre>
<pre>
10.0.0.11 server.dominio.local server
# apt-get install slapd ldap-utils
127.0.0.1 localhost.localdomain localhost
</pre>
</pre>
* '''<code>/etc/hostname</code>'''
Durante l'installazione verranno richieste alcune informazioni necessarie a configurare il server LDAP. In particolare verrà richiesto il nome del dominio che può essere un dominio interno completamente inventato (es. miodominio.tld) o un dominio internet valido. La scelta è legata a politiche organizzative aziendali e tecniche che richiederebbero una trattazione approfondita e che esula da questo HOWTO.<br/>
Nei file riportati si considera che il dominio specificato è <code>dominio.local</code>, un dominio interno non valido per Internet.
In seguito verrà richiesta la password per l'utente amministratore. Scegliete una password particolarmente sicura, in quanto tramite essa si potrà avere accesso completo alla gestione degli utenti del vostro dominio e, pertanto, accedere a qualsiasi sistema presente sulla vostra rete. Questa password, inoltre, verrà utilizzata anche in seguito in alcuni file di configurazione, pertanto è bene ricordarsela.<br/>
Come nome dell'organizzazione mettete una descrizione della vostra organizzazione: Rete LAN di Dominio.<br/>
Per tutte le altre opzioni possono essere confermate le impostazioni di default.<br/>
Per andare più in profondità nella configurazione del server LDAP è consigliabile, subito dopo l'installazione, lanciare il comando:
<pre>
<pre>
server
# dpkg-reconfigure slapd
</pre>
</pre>
==Ora del server==
Verrà eseguita la riconfigurazione di OpenLDAP, ma saranno poste più domande. Rispondete così:
Per il corretto funzionamento di Kerberos è necessario che data e ora di server e client siano perfettamente sincronizzate. Per questo utilizzeremo il servizio NTP, come mostrato in questa guida: [[Impostare e modificare data e ora]]. Configurate il servizio seguendo il secondo metodo della guida, poi proseguite.
* Omettere la configurazione di OpenLDAP: no
==Installazione delle librerie Kerberos==
* Nome del dominio: dominio.local
Prima di iniziare è bene installare tutte le librerie kerberos che saranno utilizzate dagli strumenti che configureremo strada facendo:
* Nome dell'organizzazione: DOMINIO
* Password di admin: password
* Conferma password: password
* Motore database da utilizzare: BDB
* Cancellare il database quando si effettua il purge di slapd: no
* Spostare il vecchio database: sì
* Permettere LDAPv2: sì (potete anche mettere no)
Per verificare il corretto funzionamento del servizio, dare il comando:
<pre>
<pre>
# apt-get install libsasl2-2 libsasl2-modules sasl2-bin libsasl2-modules-gssapi-heimdal
# ldapsearch -x -b “dc=dominio,dc=local”
libnss-ldap libpam-krb5 heimdal-kdc heimdal-clients-x heimdal-clients libkrb5-dev heimdal-docs
heimdal-servers-x heimdal-servers libkadm5clnt7-heimdal libkadm5srv8-heimdal libhdb9-heimdal libgssapi2-heimdal
libkrb5-22-heimdal libasn1-8-heimdal krb5-config heimdal-kcm keyutils gzip ipcalc
</pre>
</pre>
{{ Warningbox | Il comando precedente va scritto in un'unica riga }}
Se ottenete le informazioni sul dominio significa che tutto è andato per il verso giusto; se ottenete un messaggio del genere "ldap_bind: Can't contact LDAP server (-1)" vi conviene eseguire nuovamente la configurazione di OpenLDAP.


=Configurazione del servizio DNS=
== Installazione di una interfaccia grafica per amministrare OpenLDAP ==
Il servizio DNS è fondamentale per il funzionamento di Kerberos. Si installi un server DNS seguendo questa guida: [[Un server DNS e DHCP su Debian Etch]]. Quindi si introducano le seguendi modifiche nei files di configurazione di <code>bind</code>:
Sebbene si possa amministrare OpenLDAP in maniera completamente testuale (nel corso della guida vedremo come) è consigliabile installare un'interfaccia grafica, che aiuterà a svolgere i normali compiti di amministrazione una volta terminato di configurare il dominio.<br/>
* '''<code>/etc/bind/named.conf.options</code>'''
Nei repository Debian sono disponibili diverse interfacce grafiche. In questa guida la scelta è caduta su '''phpldapadmin''', che sembra essere la più diffusa.<br/>
<pre>
Phpldapadmin, come il nome fa intuire, è un'interfaccia scritta in PHP e per funzionare ha perciò bisogno di un server web e del linguaggio di scripting PHP.
        auth-nxdomain no;    # conform to RFC1035
=== Installazione dei prerequisiti ===
        listen-on-v6 { any; };
Installiamo per prima cosa alcuni moduli di PHP necessari:
 
        version "Version X";
</pre>
* '''<code>/etc/bind/dominio.local</code>'''
<pre>
<pre>
$ORIGIN dominio.local.
apt-get install libapache2-mod-php5 php5 php5-cli php5-curl php5-gd php5-imap php5-ldap
dominio.local.            IN A              10.0.0.11
php5-mcrypt php5-mhash php5-sqlite php5-tidy php5-xmlrpc php-pear mcrypt libgd-tools
 
; server PDC
server                  IN A              10.0.0.11
s-server                IN CNAME          server.dominio.local.
ns1                    IN CNAME          server.dominio.local.
kerberos                IN CNAME          server.dominio.local.
ldap                   IN CNAME          server.dominio.local.
 
; The Kerberos realm
_kerberos              IN TXT            "dominio.local"
_kerberos.it            IN TXT            "dominio.local"
_kerberos.srv          IN TXT            "dominio.local"
_kerberos._tcp          IN SRV 10 1 88    server.dominio.local.
_kerberos._udp          IN SRV 10 1 88    server.dominio.local.
_kerberos-adm._tcp      IN SRV 10 1 749  server.dominio.local.
_kerberos-master._udp  IN SRV 0  0 88    server.dominio.local.
_kpasswd._udp          IN SRV 10 1 464  server.dominio.local.
_ldap._tcp              IN SRV 10 1 389  server.dominio.local.
 
; Information Search
_ldap_dc                IN TXT            "dc=dominio,dc=local"
_samba_pdc_domain      IN TXT            "DOMINIO"
_samba_pdc_ip_address  IN TXT            "10.0.0.11"
</pre>
</pre>
Infine riavviamo bind
{{ Warningbox | Il comando precedente va scritto in un'unica riga }}
=== Installazione di PHPLdapAdmin ===
Ora possiamo installare phpldapadmin:
<pre>
<pre>
# /etc/init.d/bind9 restart
# apt-get install phpldapadmin
</pre>
</pre>
e testiamo la configurazione
Per verificare la corretta installazione del pacchetto, aprite il browser su:
<pre>
<pre>
# nslookup
https://10.0.0.11/phpldapadmin
> server 10.0.0.11
Default server: 10.0.0.11
Address: 10.0.0.11#53
> set q=ns
> dominio.local
Server:        10.0.0.11
Address:       10.0.0.11#53
 
dominio.local    nameserver = server.dominio.local.
> exit
</pre>
</pre>
 
Dovreste essere accolti dalla schermata iniziale di Phpldapadmin.<br/>
=Installazione del server LDAP=
Phpldapadmin richiede per funzionare la presenza di un tool chiamato mkntpwd, sviluppato dal team di Samba e utilizzato per creare gli hash delle password in Samba. Inspiegabilmente questo tool non è presente negli archivi di Debian. Va pertanto scaricato dal seguente indirizzo:
Il server LDAP è essenzialmente un database gerarchico che viene utilizzato per la memorizzazione dei dati degli utenti, dei computer del dominio e di tutto quanto si desideri gestire tramite una base dati condivisibile via rete tra più sistemi.<br/>
Il server verrà installato con la sua estensione OpenSSL (ldaps) in modo da garantire sicurezza nel processo di autenticazione.
==Struttura dell'albero LDAP==
Verrà utilizzata una struttura dell'albero LDAP come la seguente:
<pre>
<pre>
DC=dominio,DC=local
# wget http://www.nomis52.net/data/mkntpwd.tar.gz
+-- OU=Groups (gruppi posix/samba)
+-- OU=Computers (computer samba = utenti posix)
+-- OU=Users (utenti posix/samba)
    +--OU=KerberosPrincipals (principal Kerberos)
</pre>
</pre>
==Generazione dei certificati SSL==
Una volta scaricato il file, bisogna scompattarlo, compilarlo e configurarlo:
Iniziamo generando i certificati SSL per OpenLDAP. Per prima cosa creiamo la nostra certification authority:
<pre>
<pre>
# mkdir -p /etc/ldap/ssl
# apt-get install build-essential
# cd /etc/ldap/ssl
# tar -zxf mkntpwd.tar.gz
# mkdir certs
# cd mkntpwd
# mkdir private
# make
# chmod 700 private
# cp mkntpwd /usr/local/bin
# echo '01' > serial
# mkntpwd
# touch index.txt
</pre>
Poi modifichiamo il file <code>/etc/ldap/ssl/CA.conf</code>:
<pre>
[ ca ]
default_ca  = local_ca
 
[ local_ca  ]
dir = /etc/ldap/ssl
certificate = /etc/ldap/ssl/cacert.pem
database = /etc/ldap/ssl/index.txt
new_certs_dir = /etc/ldap/ssl/certs
private_key = /etc/ldap/ssl/private/cakey.pem
serial = /etc/ldap/ssl/serial
default_crl_days = 3650
default_days = 3650
default_md = md5
default_bits = 1024
encrypt_key = yes
policy = local_ca_policy
x509_extensions = local_ca_extensions
unique_subject = no
 
[ local_ca_policy ]
commonName = supplied
stateOrProvinceName = supplied
countryName = supplied
emailAddress = supplied
organizationName = supplied
organizationalUnitName = supplied
 
[ local_ca_extensions ]
subjectAltName = DNS:nome_server.dominio.local
basicConstraints = CA:false
nsCertType = server
 
[ req ]
default_bits = 2048
default_keyfile = /etc/ldap/ssl/private/cakey.pem
default_md = md5
prompt = no
distinguished_name = dominio
x509_extensions = x509_cert
 
[ dominio ]
countryName = IT
stateOrProvinceName = Lodi
localityName = Lodi
emailAddress = admin@dominio.local
organizationName = Dominio
organizationalUnitName = Lab
commonName = nome_server.dominio.local
 
[ x509_cert ]
nsCertType = server
basicConstraints = CA:true
</pre>
</pre>
e il file <code>/etc/ldap/ssl/LocalServer.conf</code>
L'ultimo comando dovrebbe restituirvi l'elenco delle opzioni disponibili in mkntpwd.
<pre>
[ req ]
prompt = no
distinguished_name = dominio


[ dominio ]
== Installazione di Samba ==
countryName = IT
L'installazione di Samba va effettuata in questo momento perchè insieme ai pacchetti stessi di Samba saranno installate anche alcune utility che adopereremo nel paragrafo successivo.
stateOrProvinceName = Lodi
localityName = Lodi
emailAddress = admin@dominio.local
organizationName = Dominio
organizationalUnitName  = Lab
commonName = nome_server.dominio.local
</pre>
Possiamo ora generare i nostri certificati:
<pre>
<pre>
# cd /etc/ldap/ssl/
# apt-get install samba smbclient smbfs samba-doc swat cupsys cupsys-bsd resolvconf
# export OPENSSL_CONF=/etc/ldap/ssl/CA.conf
# openssl req -x509 -newkey rsa:1024 -out cacert.pem -outform PEM -days 3650 -passout pass:PASSWORD_ROBUSTA
# export OPENSSL_CONF=/etc/ldap/ssl/LocalServer.conf
# openssl req -newkey rsa:1024 -keyout tempkey.pem -keyform PEM -out tempreq.pem -outform PEM -passout pass:PASSWORD_ROBUSTA
# openssl rsa < tempkey.pem > serverkey.pem -passin pass:PASSWORD_ROBUSTA
# chmod 400 serverkey.pem
# export OPENSSL_CONF=/etc/ldap/ssl/CA.conf
# openssl ca -in tempreq.pem -out servercrt.pem -passin pass:PASSWORD_ROBUSTA
</pre>
</pre>


==Installazione di OpenLDAP==
La versione di Samba nei repository di Lenny (3.3.5) non supporta il login di client Windows 7 e Windows Server 2008, introdotto in Debian con il ramo 3.4. Se vi fosse la necessità di inserire client Windows 7 o Windows Server 2008 nel dominio Samba che stiamo creando, la soluzione è configurare il repository Backports per Lenny (''si veda: [[Il_repository_Backports]]'') e installare da lì una versione di Samba più aggiornata:
Per utilizzare il server LDAP occorre installare il pacchetto slapd che costituisce un'implementazione di server LDAP per Linux e il pacchetto ldap-utils, un insieme di strumenti che ne permettono la gestione.<br/>
<pre>
<pre>
# apt-get install slapd ldap-utils
# apt-get -t lenny-backports install samba smbclient smbfs samba-doc swat cupsys cupsys-bsd resolvconf
</pre>
</pre>
Durante l'installazione verranno richieste alcune informazioni necessarie a configurare il server LDAP. In particolare verrà richiesto il nome del dominio che può essere un dominio interno completamente inventato (es. miodominio.tld) o un dominio internet valido. La scelta è legata a politiche organizzative aziendali e tecniche che richiederebbero una trattazione approfondita e che esula da questo HOWTO.<br/>
Per il momento come configurazione base rispondente nel seguente modo alle domande che vi verranno poste:<br/>
Nei file riportati si considera che il dominio specificato è <tt>dominio.local</tt>, un dominio interno non valido per Internet.
*Nome del Dominio/Workgroup: DOMINIO
In seguito verrà richiesta la password per l'utente amministratore. Scegliete una password particolarmente sicura, in quanto tramite essa si potrà avere accesso completo alla gestione degli utenti del vostro dominio e, pertanto, accedere a qualsiasi sistema presente sulla vostra rete. Questa password, inoltre, verrà utilizzata anche in seguito in alcuni file di configurazione, pertanto è bene ricordarsela.<br/>
*Utilizzare password cifrate: SI
Come nome dell'organizzazione mettete una descrizione della vostra organizzazione: Rete LAN di Dominio.<br/>
*Utilizzare DHCP per i nomi Netbios: NO
Per tutte le altre opzioni possono essere confermate le impostazioni di default.<br/>
Non preoccupatevi per eventuali errori, perchè tutta la configurazione verrà ripresa in un secondo momento.
Per andare più in profondità nella configurazione del server LDAP è consigliabile, subito dopo l'installazione, lanciare il comando:
<br/>
 
== Configurare i SMBLDAP TOOLS ==
I smbldap-tools sostituiscono i comandi standard di UNIX per la gestione di gruppi, utenti e password in modo da dialogare direttamente con il server LDAP e fornire un metodo per gestire in contemporanea gli account UNIX e SAMBA.<br/>
Malgrado la documentazione ufficiale di SAMBA asserisca che smbpasswd sia in grado di gestire tali account, utilizzando quello strumento occorre prima creare l'utente UNIX, poi quello Samba, pertanto ne sconsiglio l'utilizzo.
=== Installazione ===
Installare il pacchetto smbldap-tools
<pre>
<pre>
# dpkg-reconfigure slapd
# apt-get install smbldap-tools
</pre>
</pre>
Verrà eseguita la riconfigurazione di OpenLDAP, ma saranno poste più domande. Rispondete così:
=== Configurazione ===
* Omettere la configurazione di OpenLDAP: no
Copiare i file <code>smbldap.conf</code> e <code>smbldap_bind.conf</code> in <code>/etc/smbldap-tools</code>.
* Nome del dominio: dominio.local
* Nome dell'organizzazione: DOMINIO
* Password di admin: password
* Conferma password: password
* Motore database da utilizzare: BDB
* Cancellare il database quando si effettua il purge di slapd: no
* Spostare il vecchio database: sì
* Permettere LDAPv2: sì (potete anche mettere no)
Per verificare il corretto funzionamento del servizio, dare il comando:
<pre>
<pre>
# ldapsearch -x -b “dc=dominio,dc=local”
# zcat /usr/share/doc/smbldap-tools/examples/smbldap.conf.gz > /etc/smbldap-tools/smbldap.conf
# cp /usr/share/doc/smbldap-tools/examples/smbldap_bind.conf /etc/smbldap-tools/smbldap_bind.conf
</pre>
</pre>
Se ottenete le informazioni sul dominio significa che tutto è andato per il verso giusto; se ottenete un messaggio del genere "ldap_bind: Can't contact LDAP server (-1)" vi conviene eseguire nuovamente la configurazione di OpenLDAP.
Modificare il file <code>/etc/smbldap-tools/smbldap_bind.conf</code> inserendo il DN dell'amministratore del server LDAP e la sua password. Il DN dell'amministratore è stato impostato automaticamente durante l'installazione del pacchetto Debian di slapd e corrisponde a <nowiki>"cn=admin,dc=dominio,dc=local"</nowiki>, in cui il dominio dipende dalle configurazioni sopra riportate per il server LDAP. La password è quella richiesta in fase di installazione del server LDAP.<br/>
 
Se non si è sicuri del DN da inserire lanciare il comando:
=Installazione di una interfaccia grafica per amministrare OpenLDAP=
<pre>
Sebbene si possa amministrare OpenLDAP in maniera completamente testuale (nel corso della guida vedremo come) è consigliabile installare un'interfaccia grafica, che aiuterà a svolgere i normali compiti di amministrazione una volta terminato di configurare il dominio.<br/>
# slapcat
Nei repository Debian sono disponibili diverse interfacce grafiche. In questa guida la scelta è caduta su '''phpldapadmin''', che sembra essere la più diffusa.<br/>
Phpldapadmin, come il nome fa intuire, è un'interfaccia scritta in PHP e per funzionare ha perciò bisogno di un server web e del linguaggio di scripting PHP.
==Installazione dei prerequisiti==
Installiamo per prima cosa alcuni moduli di PHP necessari:
<pre>
apt-get install libapache2-mod-php5 php5 php5-cli php5-curl php5-gd php5-imap php5-ldap
php5-mcrypt php5-mhash php5-sqlite php5-tidy php5-xmlrpc php-pear mcrypt libgd-tools
</pre>
</pre>
{{ Warningbox | Il comando precedente va scritto in un'unica riga }}
e cercare una riga che inizia con <nowiki>"dn: cn="</nowiki>. Il valore riportato è quello da inserire come DN. Nel file sono presenti le configurazioni sia per il master che per lo slave, in modo da poter gestire un server di backup per il sistema LDAP gestito tramite slurpd.<br/>
 
Al momento si presuppone di avere un solo server LDAP, pertanto le configurazioni coincideranno:
==Installazione di PHPLdapAdmin==
Ora possiamo installare phpldapadmin:
<pre>
<pre>
# apt-get install phpldapadmin
slaveDN="cn=admin,dc=dominio,dc=local"
slavePw="password"
masterDN="cn=admin,dc=dominio,dc=local"
masterPw="password"
</pre>
</pre>
Per verificare la corretta installazione del pacchetto, aprite il browser su:
Il contenuto del file dovrebbe essere il seguente:<br/>
'''/etc/smbldap-tools/smbldap_bind.conf''':
<pre>
<pre>
https://10.0.0.11/phpldapadmin
############################
</pre>
# Credential Configuration #
Dovreste essere accolti dalla schermata iniziale di Phpldapadmin.<br/>
############################
Phpldapadmin richiede per funzionare la presenza di un tool chiamato mkntpwd, sviluppato dal team di Samba e utilizzato per creare gli hash delle password in Samba. Inspiegabilmente questo tool non è presente negli archivi di Debian. Va pertanto scaricato dal seguente indirizzo:
# Notes: you can specify two differents configuration if you use a
<pre>
# master ldap for writing access and a slave ldap server for reading access
# wget http://www.pepinet.com/download/samba/mkntpwd.tar.gz
# By default, we will use the same DN (so it will work for standard Samba
# release)
slaveDN="cn=admin,dc=dominio,dc=local"
slavePw="password"
masterDN="cn=admin,dc=dominio,dc=local"
masterPw="password"
</pre>
</pre>
Una volta scaricato il file, bisogna scompattarlo, compilarlo e configurarlo:
Eseguire ora il comando:
<pre>
<pre>
# apt-get install build-essential
# net getlocalsid
# tar -zxf mkntpwd.tar.gz
# cd mkntpwd
# make
# cp mkntpwd /usr/local/bin
# mkntpwd
</pre>
</pre>
L'ultimo comando dovrebbe restituirvi l'elenco delle opzioni disponibili in mkntpwd.
e copiare o prendere nota del codice che viene restituito.
 
<br/>
=Installazione di Samba=
Modificare il file <code>/etc/smbldap-tools/smbldap.conf</code> inserendo il SID appena ottenuto e controllare gli indirizzi dei 2 server LDAP in modo che coincidano con il server locale (127.0.0.1).
L'installazione di Samba va effettuata in questo momento perchè insieme ai pacchetti stessi di Samba saranno installate anche alcune utility che adopereremo nel paragrafo successivo.
<pre>
<pre>
# apt-get install samba smbclient smbfs samba-doc swat cupsys cupsys-bsd resolvconf
SID="S-1-5-21-2318037123-1631426476-2439636316"
slaveLDAP="127.0.0.1"
slavePort="389"
masterLDAP="127.0.0.1"
masterPort="389"
</pre>
</pre>
Per il momento come configurazione base rispondente nel seguente modo alle domande che vi verranno poste:<br/>
Verificare che il TLS sia disabilitato.
*Nome del Dominio/Workgroup: DOMINIO
*Utilizzare password cifrate: SI
*Utilizzare DHCP per i nomi Netbios: NO
Non preoccupatevi per eventuali errori, perchè tutta la configurazione verrà ripresa in un secondo momento.
<br/>
 
=Configurare i SMBLDAP TOOLS=
I smbldap-tools sostituiscono i comandi standard di UNIX per la gestione di gruppi, utenti e password in modo da dialogare direttamente con il server LDAP e fornire un metodo per gestire in contemporanea gli account UNIX e SAMBA.<br/>
Malgrado la documentazione ufficiale di SAMBA asserisca che smbpasswd sia in grado di gestire tali account, utilizzando quello strumento occorre prima creare l'utente UNIX, poi quello Samba, pertanto ne sconsiglio l'utilizzo.
==Installazione==
Installare il pacchetto smbldap-tools
<pre>
<pre>
# apt-get install smbldap-tools
ldapTLS="0"
</pre>
</pre>
==Configurazione==
Configurare il corretto suffisso per il dominio (quello specificato nella configurazione di LDAP) e il nome corretto per il dominio che si vuole configurare (DOMINIO).
Copiare i file <tt>smbldap.conf</tt> e <tt>smbldap_bind.conf</tt> in <tt>/etc/smbldap-tools</tt>.
<pre>
<pre>
# zcat /usr/share/doc/smbldap-tools/examples/smbldap.conf.gz > /etc/smbldap-tools/smbldap.conf
suffix="dc=dominio,dc=local"
# cp /usr/share/doc/smbldap-tools/examples/smbldap_bind.conf /etc/smbldap-tools/smbldap_bind.conf
sambaUnixIdPooldn="sambaDomainName=DOMINIO,${suffix}"
</pre>
</pre>
Modificare il file <tt>/etc/smbldap-tools/smbldap_bind.conf</tt> inserendo il DN dell'amministratore del server LDAP e la sua password. Il DN dell'amministratore è stato impostato automaticamente durante l'installazione del pacchetto Debian di slapd e corrisponde a <nowiki>"cn=admin,dc=dominio,dc=local"</nowiki>, in cui il dominio dipende dalle configurazioni sopra riportate per il server LDAP. La password è quella richiesta in fase di installazione del server LDAP.<br/>
Potrebbe tornare utile anche impostare una differente scadenza per le password, in modo che non ne venga richiesta la sostituzione troppo di frequente:
Se non si è sicuri del DN da inserire lanciare il comando:
<pre>
<pre>
# slapcat
defaultMaxPasswordAge="180"
</pre>
</pre>
e cercare una riga che inizia con <nowiki>"dn: cn="</nowiki>. Il valore riportato è quello da inserire come DN. Nel file sono presenti le configurazioni sia per il master che per lo slave, in modo da poter gestire un server di backup per il sistema LDAP gestito tramite slurpd.<br/>
Questo parametro è poi utilizzato al momento della creazione di un utente e ogni volta che un utente si cambia password.<br/>
Al momento si presuppone di avere un solo server LDAP, pertanto le configurazioni coincideranno:
Configurare infine i percorsi per le home degli utenti e per le cartelle che conterranno i profiles nel caso di roaming profiles.
<pre>
<pre>
slaveDN="cn=admin,dc=dominio,dc=local"
userSmbHome="\\SERVER\homes\%U"
slavePw="password"
userProfile="\\SERVER\profiles\%U"
masterDN="cn=admin,dc=dominio,dc=local"
masterPw="password"
</pre>
</pre>
Il contenuto del file dovrebbe essere il seguente:<br/>
SERVER deve essere sostituito con il nome SAMBA del server che funziona come PDC (il server che stiamo configurando; lo stesso nome che verrà impostato più avanti nel file di configurazione di Samba). In questo esempio, inoltre, si è ritenuto di fornire uno script di logon comune a tutti gli utenti, anziché di uno script personale per ogni utente, pertanto si è impostato il seguente parametro:
'''/etc/smbldap-tools/smbldap_bind.conf''':
<pre>
<pre>
############################
userScript="logon.bat"
# Credential Configuration #
############################
# Notes: you can specify two differents configuration if you use a
# master ldap for writing access and a slave ldap server for reading access
# By default, we will use the same DN (so it will work for standard Samba
# release)
slaveDN="cn=admin,dc=dominio,dc=local"
slavePw="password"
masterDN="cn=admin,dc=dominio,dc=local"
masterPw="password"
</pre>
</pre>
Eseguire ora il comando:
Tale impostazione può essere poi cambiata per determinati utenti con esigenze particolari direttamente agendo sui dati LDAP dell'utente.<br/>
Impostare infine il suffisso per gli indirizzi mail, anche se nel presente HOWTO non vengono configurati.
<pre>
<pre>
# net getlocalsid
mailDomain="dominio.local"
</pre>
</pre>
e copiare o prendere nota del codice che viene restituito.
Il contenuto completo del file dovrebbe essere il seguente:<br/>
<br/>
'''/etc/smbldap-tools/smbldap.conf''':
Modificare il file <tt>/etc/smbldap-tools/smbldap.conf</tt> inserendo il SID appena ottenuto e controllare gli indirizzi dei 2 server LDAP in modo che coincidano con il server locale (127.0.0.1).
<pre>
<pre>
SID="S-1-5-21-2318037123-1631426476-2439636316"
#
slaveLDAP="127.0.0.1"
# Purpose :
slavePort="389"
# . be the configuration file for all smbldap-tools scripts
masterLDAP="127.0.0.1"
##############################################################################
masterPort="389"
##
</pre>
General Configuration
Verificare che il TLS sia disabilitato.
# ##############################################################################
<pre>
# Put your own SID. To obtain this number do: "net getlocalsid".
ldapTLS="0"
# If not defined, parameter is taking from "net getlocalsid" return
</pre>
SID="S-1-5-21-125945932-740595490-3132273231"
Configurare il corretto suffisso per il dominio (quello specificato nella configurazione di LDAP) e il nome corretto per il dominio che si vuole configurare (DOMINIO).
# Domain name the Samba server is in charged.
<pre>
# If not defined, parameter is taking from smb.conf configuration file
suffix="dc=dominio,dc=local"
sambaDomain="DOMINIO"
sambaUnixIdPooldn="sambaDomainName=DOMINIO,${suffix}"
realm="DOMINIO.LOCAL"
</pre>
 
Potrebbe tornare utile anche impostare una differente scadenza per le password, in modo che non ne venga richiesta la sostituzione troppo di frequente:
##############################################################################
<pre>
#
defaultMaxPasswordAge="180"
# LDAP Configuration
</pre>
#
Questo parametro è poi utilizzato al momento della creazione di un utente e ogni volta che un utente si cambia password.<br/>
##############################################################################
Configurare infine i percorsi per le home degli utenti e per le cartelle che conterranno i profiles nel caso di roaming profiles.
# Slave LDAP server
<pre>
# If not defined, parameter is set to "127.0.0.1"
userSmbHome="\\SERVER\homes\%U"
slaveLDAP="127.0.0.1"
userProfile="\\SERVER\profiles\%U"
# Slave LDAP port
</pre>
# If not defined, parameter is set to "389"
SERVER deve essere sostituito con il nome SAMBA del server che funziona come PDC (il server che stiamo configurando; lo stesso nome che verrà impostato più avanti nel file di configurazione di Samba). In questo esempio, inoltre, si è ritenuto di fornire uno script di logon comune a tutti gli utenti, anziché di uno script personale per ogni utente, pertanto si è impostato il seguente parametro:
slavePort="389"
<pre>
# Master LDAP server: needed for write operations
userScript="logon.bat"
# If not defined, parameter is set to "127.0.0.1"
</pre>
masterLDAP="127.0.0.1"
Tale impostazione può essere poi cambiata per determinati utenti con esigenze particolari direttamente agendo sui dati LDAP dell'utente.<br/>
# Master LDAP port
Impostare infine il suffisso per gli indirizzi mail, anche se nel presente HOWTO non vengono configurati.
# If not defined, parameter is set to "389"
<pre>
masterPort="389"
mailDomain="dominio.local"
# Use TLS for LDAP
</pre>
# If set to 1, this option will use start_tls for connection
Il contenuto completo del file dovrebbe essere il seguente:<br/>
# (you should also used the port 389)
'''/etc/smbldap-tools/smbldap.conf''':
# If not defined, parameter is set to "1"
<pre>
ldapTLS="0"
#
# How to verify the server's certificate (none, optional or require)
# Purpose :
verify="require"
# . be the configuration file for all smbldap-tools scripts
# CA certificate
##############################################################################
cafile="/etc/smbldap-tools/ca.pem"
##
# certificate to use to connect to the ldap server
General Configuration
clientcert="/etc/smbldap-tools/smbldap-tools.pem"
# ##############################################################################
# key certificate to use to connect to the ldap server
# Put your own SID. To obtain this number do: "net getlocalsid".
clientkey="/etc/smbldap-tools/smbldap-tools.key"
# If not defined, parameter is taking from "net getlocalsid" return
# LDAP Suffix
SID="S-1-5-21-125945932-740595490-3132273231"
suffix="dc=dominio,dc=local"
# Domain name the Samba server is in charged.
# Where are stored Users
# If not defined, parameter is taking from smb.conf configuration file
# Warning: if 'suffix' is not set here, you must set the full dn for usersdn
sambaDomain="DOMINIO"
usersdn="ou=Users,${suffix}"
# Where are stored Computers
# Warning: if 'suffix' is not set here, you must set the full dn for computersdn
computersdn="ou=Computers,${suffix}"
# Where are stored Groups
# Warning: if 'suffix' is not set here, you must set the full dn for groupsdn
groupsdn="ou=Groups,${suffix}"
# Where are stored Idmap entries (used if samba is a domain member server)
# Warning: if 'suffix' is not set here, you must set the full dn for idmapdn
#idmapdn="ou=Idmap,${suffix}"
# Where to store next uidNumber and gidNumber available for new users and groups
# If not defined, entries are stored in sambaDomainName object.
sambaUnixIdPooldn="sambaDomainName=${sambaDomain},${suffix}"
# Default scope Used
scope="sub"
# Unix password encryption (CRYPT, MD5, SMD5, SSHA, SHA, CLEARTEXT)
hash_encrypt="MD5"
# if hash_encrypt is set to CRYPT, you may set a salt format.
# default is "%s", but many systems will generate MD5 hashed
# passwords if you use "$1$%.8s". This parameter is optional!
crypt_salt_format="%s"
##############################################################################
##############################################################################
#
#
# LDAP Configuration
# Unix Accounts Configuration
#
#
##############################################################################
##############################################################################
# Slave LDAP server
# Login defs
# If not defined, parameter is set to "127.0.0.1"
# Default Login Shell
slaveLDAP="127.0.0.1"
userLoginShell="/bin/false"
# Slave LDAP port
# Home directory
# If not defined, parameter is set to "389"
userHome="/dominio/homes/%U"
slavePort="389"
# Default mode used for user homeDirectory
# Master LDAP server: needed for write operations
userHomeDirectoryMode="700"
# If not defined, parameter is set to "127.0.0.1"
# Gecos
masterLDAP="127.0.0.1"
userGecos="System Computer"
# Master LDAP port
# Default User (POSIX and Samba) GID
# If not defined, parameter is set to "389"
defaultUserGid="513"
masterPort="389"
# Default Computer (Samba) GID
# Use TLS for LDAP
defaultComputerGid="515"
# If set to 1, this option will use start_tls for connection
# Skel dir
# (you should also used the port 389)
skeletonDir="/etc/skel"
# If not defined, parameter is set to "1"
# Default password validation time (time in days) Comment the next line if
ldapTLS="0"
# you don't want password to be enable for defaultMaxPasswordAge days (be
# How to verify the server's certificate (none, optional or require)
# careful to the sambaPwdMustChange attribute's value)
verify="require"
defaultMaxPasswordAge="180"
# CA certificate
##############################################################################
cafile="/etc/smbldap-tools/ca.pem"
##
# certificate to use to connect to the ldap server
SAMBA Configuration
clientcert="/etc/smbldap-tools/smbldap-tools.pem"
# ##############################################################################
# key certificate to use to connect to the ldap server
# The UNC path to home drives location (%U username substitution)
clientkey="/etc/smbldap-tools/smbldap-tools.key"
# Just set it to a null string if you want to use the smb.conf 'logon home'
# LDAP Suffix
# directive and/or disable roaming profiles
suffix="dc=dominio,dc=local"
userSmbHome="\\SERVER\homes\%U"
# Where are stored Users
# The UNC path to profiles locations (%U username substitution)
# Warning: if 'suffix' is not set here, you must set the full dn for usersdn
# Just set it to a null string if you want to use the smb.conf 'logon path'
usersdn="ou=Users,${suffix}"
# directive and/or disable roaming profiles
# Where are stored Computers
userProfile="\\SERVER\profiles\%U"
# Warning: if 'suffix' is not set here, you must set the full dn for computersdn
# The default Home Drive Letter mapping
computersdn="ou=Computers,${suffix}"
# (will be automatically mapped at logon time if home directory exist)
# Where are stored Groups
userHomeDrive="Z:"
# Warning: if 'suffix' is not set here, you must set the full dn for groupsdn
# The default user netlogon script name (%U username substitution)
groupsdn="ou=Groups,${suffix}"
# if not used, will be automatically username.cmd
# Where are stored Idmap entries (used if samba is a domain member server)
# make sure script file is edited under dos
# Warning: if 'suffix' is not set here, you must set the full dn for idmapdn
userScript="logon.bat"
#idmapdn="ou=Idmap,${suffix}"
# Domain appended to the users "mail"-attribute
# Where to store next uidNumber and gidNumber available for new users and groups
# when smbldap-useradd -M is used
# If not defined, entries are stored in sambaDomainName object.
mailDomain="dominio.local"
sambaUnixIdPooldn="sambaDomainName=${sambaDomain},${suffix}"
# Default scope Used
scope="sub"
# Unix password encryption (CRYPT, MD5, SMD5, SSHA, SHA, CLEARTEXT)
hash_encrypt="MD5"
# if hash_encrypt is set to CRYPT, you may set a salt format.
# default is "%s", but many systems will generate MD5 hashed
# passwords if you use "$1$%.8s". This parameter is optional!
crypt_salt_format="%s"
##############################################################################
##############################################################################
#
#
# Unix Accounts Configuration
# SMBLDAP-TOOLS Configuration
#
#
##############################################################################
##############################################################################
# Login defs
# Allows not to use smbpasswd (if with_smbpasswd == 0 in smbldap_conf.pm) but
# Default Login Shell
# prefer Crypt::SmbHash library
userLoginShell="/bin/false"
with_smbpasswd="0"
# Home directory
smbpasswd="/usr/bin/smbpasswd"
userHome="/dominio/homes/%U"
# Allows not to use slappasswd (if with_slappasswd == 0 in smbldap_conf.pm)
# Default mode used for user homeDirectory
# but prefer Crypt:: libraries
userHomeDirectoryMode="700"
with_slappasswd="0"
# Gecos
slappasswd="/usr/sbin/slappasswd"
userGecos="System Computer"
</pre>
# Default User (POSIX and Samba) GID
Può essere interessante notare che nella sezione Unix del file di configurazione precedente è presente la voce:
defaultUserGid="513"
<pre>
# Default Computer (Samba) GID
userLoginShell="/bin/false"
defaultComputerGid="515"
</pre>
# Skel dir
E' stata fatta questa scelta per evitare che gli utenti di dominio possano loggarsi sul server. Se avete utenti che utilizzano client Linux, come vi auguro, dovrete agire sui dati LDAP del singolo utente e modificare la sua shell. Se tutti i vostri utenti utilizzano client Linux, modificate la linea precedente come segue:
skeletonDir="/etc/skel"
<pre>
# Default password validation time (time in days) Comment the next line if
userLoginShell="/bin/bash"
# you don't want password to be enable for defaultMaxPasswordAge days (be
</pre>
# careful to the sambaPwdMustChange attribute's value)
Terminate le modifiche al file, bisogna cambiare i permessi per i file appena modificati al fine di aumentare la sicurezza del sistema ed impedire agli utenti di avere accesso alle password di amministratore di LDAP, scritta in chiaro nel file di configurazione precedentemente modificato.
defaultMaxPasswordAge="180"
<pre>
##############################################################################
# chmod 0644 /etc/smbldap-tools/smbldap.conf
##
# chmod 0600 /etc/smbldap-tools/smbldap_bind.conf
SAMBA Configuration
</pre><br/>
# ##############################################################################
 
# The UNC path to home drives location (%U username substitution)
== Configurazione del server LDAP ==
# Just set it to a null string if you want to use the smb.conf 'logon home'
Passiamo ora alla configurazione del server LDAP.<br/>
# directive and/or disable roaming profiles
 
userSmbHome="\\SERVER\homes\%U"
Innanzitutto effettuiamo un backup di LDAP:
# The UNC path to profiles locations (%U username substitution)
<pre>
# Just set it to a null string if you want to use the smb.conf 'logon path'
# slapcat > ~/slapd.ldif
# directive and/or disable roaming profiles
</pre>
userProfile="\\SERVER\profiles\%U"
Adesso dobbiamo recuperare gli schemi mancanti, che aggiungeremo poi alla configurazione di LDAP, e copiare in <code>/etc/ldap/schema</code> lo schema LDAP necessario per SAMBA.
# The default Home Drive Letter mapping
<pre>
# (will be automatically mapped at logon time if home directory exist)
# wget http://www.pepinet.com/download/samba/hdb.schema -P /etc/ldap/schema/
userHomeDrive="Z:"
# wget http://www.pepinet.com/download/samba/qmailuser.schema -P /etc/ldap/schema/
# The default user netlogon script name (%U username substitution)
# zcat /usr/share/doc/samba-doc/examples/LDAP/samba.schema.gz > /etc/ldap/schema/samba.schema
# if not used, will be automatically username.cmd
# make sure script file is edited under dos
userScript="logon.bat"
# Domain appended to the users "mail"-attribute
# when smbldap-useradd -M is used
mailDomain="dominio.local"
##############################################################################
#
# SMBLDAP-TOOLS Configuration
#
##############################################################################
# Allows not to use smbpasswd (if with_smbpasswd == 0 in smbldap_conf.pm) but
# prefer Crypt::SmbHash library
with_smbpasswd="0"
smbpasswd="/usr/bin/smbpasswd"
# Allows not to use slappasswd (if with_slappasswd == 0 in smbldap_conf.pm)
# but prefer Crypt:: libraries
with_slappasswd="0"
slappasswd="/usr/sbin/slappasswd"
</pre>
</pre>
Può essere interessante notare che nella sezione Unix del file di configurazione precedente è presente la voce:
Quindi generate l'hash MD5 della password di root di LDAP:
<pre>
<pre>
userLoginShell="/bin/false"
# slappasswd -h {MD5}
</pre>
</pre>
E' stata fatta questa scelta per evitare che gli utenti di dominio possano loggarsi sul server. Se avete utenti che utilizzano client Linux, come vi auguro, dovrete agire sui dati LDAP del singolo utente e modificare la sua shell. Se tutti i vostri utenti utilizzano client Linux, modificate la linea precedente come segue:
e prendete nota del risultato.<br/>
Ora occorre modificare il file di configurazione di slapd (<code>/etc/ldap/slapd.conf</code>) aggiungendo nella sezione <code>Schema and objectClass definitions</code> lo schema per samba:
<pre>
<pre>
userLoginShell="/bin/bash"
include /etc/ldap/schema/samba.schema
</pre>
</pre>
Terminate le modifiche al file, bisogna cambiare i permessi per i file appena modificati al fine di aumentare la sicurezza del sistema ed impedire agli utenti di avere accesso alle password di amministratore di LDAP, scritta in chiaro nel file di configurazione precedentemente modificato.
Nella sezione <code>Indexing options</code> aggiungere una serie di indicizzazioni che ottimizzeranno le interogazioni per l'utilizzo del server SAMBA:
<pre>
<pre>
# chmod 0644 /etc/smbldap-tools/smbldap.conf
index objectClass eq,pres
# chmod 0600 /etc/smbldap-tools/smbldap_bind.conf
index uid,uidNumber,gidNumber,memberUid eq,pres
</pre><br/>
index ou,cn,mail,surname,givenname eq,pres,sub
 
index loginShell                        eq,pres
=Configurazione del server LDAP=
index displayName                      pres,sub,eq
Passiamo ora alla configurazione del server LDAP.<br/>
index nisMapName,nisMapEntry            eq,pres,sub
 
index sambaSID eq
Innanzitutto effettuiamo un backup di LDAP:
index sambaPrimaryGroupSID eq
index sambaDomainName eq
index sambaGroupType eq
index sambaSIDList eq
index uniqueMember eq
index default                          sub
</pre>
Bisogna consentire agli utenti di cambiare non solo la propria password LDAP, ma anche le password di SAMBA e contemporaneamente proteggere tali informazioni da un accesso pubblico sostituendo la riga:
<pre>
<pre>
slapcat > ~/slapd.ldif
access to attribute=userPassword
</pre>
</pre>
Adesso dobbiamo recuperare gli schemi mancanti, che aggiungeremo poi alla configurazione di LDAP, e copiare in <tt>/etc/ldap/schema</tt> lo schema LDAP necessario per SAMBA.
con:
<pre>
<pre>
# wget http://www.pepinet.com/download/samba/hdb.schema -P /etc/ldap/schema/
access to attrs=userPassword,sambaNTPassword,sambaLMPassword,sambaPwdMustChange,sambaPwdLastSet
# wget http://www.pepinet.com/download/samba/qmailuser.schema -P /etc/ldap/schema/
# zcat /usr/share/doc/samba-doc/examples/LDAP/samba.schema.gz > /etc/ldap/schema/samba.schema
</pre>
</pre>
Quindi generate l'hash MD5 della password di root di LDAP:
Infine aggiungere le informazioni per l'autenticazione:
<pre>
<pre>
slappasswd -h {MD5}
rootdn          "cn=admin,dc=dominio,dc=local"
rootpw          {MD5}Qhz9FD5FDD9YFKBJVAngcw==
</pre>
</pre>
e prendete nota del risultato.<br/>
Il contenuto del file dovrebbe essere il seguente:<br/>
Ora occorre modificare pesantemente il file di configurazione di slapd (<tt>/etc/ldap/slapd.conf</tt>) aggiungendo diverse sezioni. Il contenuto del file dovrebbe essere il seguente:<br/>
'''/etc/ldap/sldap.conf''':
'''/etc/ldap/sldap.conf''':
<pre>
<pre>
#######################################################################
#######################################################################
# Global Directives:
# Global Directives:
sizelimit 20
#sizelimit 20
timelimit -1
timelimit -1
threads 8
threads 8
Riga 563: Riga 416:
include        /etc/ldap/schema/qmailuser.schema
include        /etc/ldap/schema/qmailuser.schema
include        /etc/ldap/schema/samba.schema
include        /etc/ldap/schema/samba.schema
include        /etc/ldap/schema/hdb.schema
#include        /etc/ldap/schema/hdb.schema
 
#########################################################
# Configurazione di TLS e SSL
#########################################################
 
TLSCertificateFile      /etc/ldap/ssl/servercrt.pem
TLSCertificateKeyFile  /etc/ldap/ssl/serverkey.pem
TLSCACertificateFile    /etc/ldap/ssl/cacert.pem
 
sasl-host server.dominio.local
sasl-realm DOMINIO.LOCAL
 
# Mapping of SASL authentication identities to LDAP entries
authz-regexp
  uid=(.+),cn=(.+),cn=.+,cn=auth
  ldap:///dc=dominio,dc=local??sub?(|(uid=$1)(cn=$1@$2))
 
authz-regexp
  uidnumber=0\\\+gidnumber=0,cn=peercred,cn=external,cn=auth
  krb5PrincipalName=ldapmaster/admin@DOMINIO.LOCAL,ou=KerberosPrincipals,ou=Users,dc=dominio,dc=local
 
authz-regexp
  gidNumber=0\\\+uidNumber=0,cn=peercred,cn=external,cn=auth
  krb5PrincipalName=ldapmaster/admin@DOMINIO.LOCAL,ou=KerberosPrincipals,ou=Users,dc=dominio,dc=local
 
authz-regexp
  uid=(.+),cn=.+,cn=auth
  ldap:///dc=dominio,dc=local??sub?(|(uid=$1)(krb5PrincipalName=$1@DOMINIO.LOCAL))
 
sasl-secprops  noanonymous
security ssf=0
 
#####################################################
# Fine blocco TLS e SSL
#####################################################


# Where the pid file is put. The init.d script
# Where the pid file is put. The init.d script
Riga 613: Riga 431:
modulepath      /usr/lib/ldap
modulepath      /usr/lib/ldap
moduleload      back_bdb
moduleload      back_bdb
moduleload      unique
moduleload      auditlog


# The maximum number of entries that is returned for a search operation
# The maximum number of entries that is returned for a search operation
#sizelimit 500
sizelimit 500


# The tool-threads parameter sets the actual amount of cpu's that is used
# The tool-threads parameter sets the actual amount of cpu's that is used
Riga 646: Riga 462:
# rootdn directive for specifying a superuser on the database. This is needed
# rootdn directive for specifying a superuser on the database. This is needed
# for syncrepl.
# for syncrepl.
# rootdn          "cn=admin,dc=dominio,dc=local"
rootdn          "cn=admin,dc=dominio,dc=local"
rootdn          "krb5PrincipalName=ldapmaster/admin@DOMINIO.LOCAL,ou=KerberosPrincipals,ou=Users,dc=dominio,dc=local"
rootpw          {MD5}8Fy5aWO9Ks1d5nFGx3aQ3D==
rootpw          {MD5}5S2YxFmBmhF3WTbY37t5KQ==


# Where the database file are physically stored for database #1
# Where the database file are physically stored for database #1
Riga 664: Riga 479:


# Indexing options for database #1
# Indexing options for database #1
#index          objectClass eq
index mail,mailAlternateAddress,objectClass,deliveryMode,accountStatus,ou pres,eq
index mail,mailAlternateAddress,objectClass,deliveryMode,accountStatus,ou pres,eq
index cn                    pres,sub,eq
index cn                    pres,sub,eq
Riga 678: Riga 494:
index givenName            pres,sub,eq
index givenName            pres,sub,eq
index default              sub
index default              sub
index krb5PrincipalName,krb5PrincipalRealm      eq,pres


# Password Hash Definition
# Password Hash Definition
Riga 684: Riga 499:


# Overlay Unique
# Overlay Unique
overlay unique
#overlay unique
unique_uri ldap:///dc=dominio,dc=local?uidNumber,uid,krb5PrincipalName?sub
#unique_uri ldap:///ou=Users,dc=dominio,dc=local?uidNumber,cn?sub
unique_uri ldap:///ou=Groups,dc=dominio,dc=local?gidNumber,cn?sub
#unique_uri ldap:///ou=Groups,dc=dominio,dc=local?gidNumber,cn?sub
 
# Overlay Auditlog
overlay auditlog
auditlog /var/log/ldapchanges.log


# Save the time that the entry gets modified, for database #1
# Save the time that the entry gets modified, for database #1
Riga 698: Riga 509:
# failure and to speed slapd shutdown.
# failure and to speed slapd shutdown.
checkpoint      512 30
checkpoint      512 30
# Where to store the replica logs for database #1
# Where to store the replica logs for database #1
# replogfile    /var/lib/ldap/replog
# replogfile    /var/lib/ldap/replog




####################################################
##########################################################
# Configurazione permessi per i vari utenti
# Configurazione dei permessi per i vari utenti
# dell'albero LDAP
# del'albero LDAP
####################################################
############################################################
 
# Heimdal User mapping
authz-regexp "gidNumber=0\\\+uidNumber=0,cn=peercred,cn=external,cn=auth"
        dn="krb5PrincipalName=ldapmaster/admin@DOMINIO.LOCAL,ou=KerberosPrincipals,ou=Users,dc=dominio,dc=local"
authz-regexp ^uid=([^,]+),cn=[^,]+,cn=auth$ uid=$1,ou=KerberosPrincipals,ou=Users,dc=dominio,dc=local" write


# The userPassword by default can be changed
# The userPassword by default can be changed
Riga 718: Riga 523:
# admin entry below
# admin entry below
# These access lines apply to database #1 only
# These access lines apply to database #1 only
access to attrs=userPassword,sambaNTPassword,sambaLMPassword,sambaPwdLastSet,sambaPwdMustChange,sambaPasswordHistory,krb5Key,krb5KeyVersionNumber
#access to attrs=userPassword,shadowLastChange
         by dn="krb5PrincipalName=ldapmaster/admin@DOMINIO.LOCAL,ou=KerberosPrincipals,ou=Users,dc=dominio,dc=local" write
access to attrs=userPassword,sambaNTPassword,sambaLMPassword,sambaPwdLastSet,sambaPwdMustChange,sambaPasswordHistory
         by dn="cn=admin,dc=dominio,dc=local" write
         by anonymous auth
         by anonymous auth
         by self write
         by self write
Riga 732: Riga 538:
# changes his/her own password.
# changes his/her own password.
access to attrs=shadowLastChange,sambaPwdLastSet,sambaPwdMustChange
access to attrs=shadowLastChange,sambaPwdLastSet,sambaPwdMustChange
         by dn="krb5PrincipalName=ldapmaster/admin@DOMINIO.LOCAL,ou=KerberosPrincipals,ou=Users,dc=dominio,dc=local" write
         by dn="cn=admin,dc=dominio,dc=local" write
         by self write
         by self write
         by * read
         by * read
Riga 750: Riga 556:
# can read everything.
# can read everything.
access to *
access to *
         by dn="krb5PrincipalName=ldapmaster/admin@DOMINIO.LOCAL,ou=KerberosPrincipals,ou=Users,dc=dominio,dc=local" write
         by dn="cn=admin,dc=dominio,dc=local" write
         by * read
         by * read


Riga 767: Riga 573:
# The base of your directory for database #2
# The base of your directory for database #2
#suffix        "dc=debian,dc=org"
#suffix        "dc=debian,dc=org"
</pre>
</pre>
 
Possiamo far ripartire <code>slapd</code> affinché tutte le modifiche apportate siano prese in considerazione.
=Configurazione dei client per LDAP=
Ogni volta che un client accede ad un server LDAP deve impostare la base di ricerca e, nel caso si trovi su un server differente, l'URL del server LDAP. Queste informazioni possono essere impostate come default nel file <tt>/etc/ldap/ldap.conf</tt> aggiungendo le righe:
* '''<tt>/etc/ldap/ldap.conf</tt>'''
<pre>
<pre>
HOST server.dominio.local
# /etc/init.d/slapd stop
BASE dc=dominio,dc=local
# rm -rf /var/lib/ldap/*
URI ldaps://127.0.0.1/
# slapadd -l ~/slapd.ldif
PORT 636
# slapindex
TLS_CACERT /etc/ldap/ssl/cacert.pem
# chown -Rf openldap:openldap /var/lib/ldap
TLS_REQCERT never
# /etc/init.d/slapd start
TIMELIMIT 2
</pre>
</pre>
=Primo avvio di slapd=
Si può controllare che il server sia correttamente partito eseguendo una query con i comandi:
Modifichiamo la configurazione dello script di avvio del server OpenLDAP: '''<code>/etc/default/slapd</code>'''
<pre>
<pre>
SLAPD_CONF=
# slapcat
SLAPD_PIDFILE=
# ldapsearch -x
SLAPD_SENTINEL_FILE=/etc/ldap/noslapd
SLAPD_OPTIONS=""
SLAPD_USER="openldap"
SLAPD_GROUP="openldap"
SLAPD_SERVICES="ldap:/// ldaps:/// ldapi:///"
export KRB5_KTNAME="/etc/ldap/ldap.keytab"
</pre>
</pre>
Stoppiamo il demone ldap e rimuoviamo il database del precedente albero:
La risposta deve essere un file LDIF. Se invece si ottiene un errore di connessione ricontrollare tutte le impostazioni e i file di log. Per controllare il funzionamento di <code>slapd</code> può sempre tornare utile fermare il servizio e farlo partire, anziché con gli script standard debian con il comando:
<pre>
<pre>
# /etc/init.d/slapd stop
# slapd -d 256
# rm -f /var/lib/ldap/*
</pre>
</pre>
Andiamo quindi a creare le impostazioni per il database del nuovo albero: '''<code>/var/lib/ldap/DB_CONFIG</code>'''
In tal modo viene avviato visualizzando varie informazioni di debug a video.
<br/>
 
== Configurazione dei client per LDAP ==
Ogni volta che un client accede ad un server LDAP deve impostare la base di ricerca e, nel caso si trovi su un server differente, l'URL del server LDAP. Queste informazioni possono essere impostate come default nel file <code>/etc/ldap/ldap.conf</code> aggiungendo le righe:
<pre>
<pre>
set_cachesize          0 150000000 1
BASE dc=dominio,dc=local
set_lg_regionmax        262144
URI ldap://127.0.0.1/
set_lg_bsize            2097152
set_lk_max_objects      1500
set_lk_max_locks        1500
set_lk_max_lockers      1500
set_flags              DB_LOG_AUTOREMOVE
</pre>
</pre>
Sistemiamo i permessi:
Una volta fatto questo è possibile verificare il corretto funzionamento di LDAP nuovamente con il comando:
<pre>
<pre>
# chown openldap.openldap /var/lib/ldap -R
# ldapsearch -x
# chown openldap.openldap /etc/ldap -R
# find /var/lib/ldap -type d -exec chmod 700 {} \;
# find /var/lib/ldap -type f -exec chmod 600 {} \;
# find /etc/ldap -type d -exec chmod 700 {} \;
# find /etc/ldap -type f -exec chmod 600 {} \;
# touch /var/log/ldapchanges.log
# chown openldap.openldap /var/log/ldapchanges.log /etc/sasldb2
# chmod 600 /var/log/ldapchanges.log /etc/sasldb2
</pre>
</pre>
e configuriamo logrotate: '''<code>/etc/logrotate.d/ldapchanges</code>'''
che dovrebbe fornire tutti i dati presenti nel server LDAP. Sempre pochi, ma in numero maggiore rispetto a quanto elencato la volta precedente.
<br/>
 
== Configurazione di Samba ==
Prima di iniziare a configurare Samba è necessario creare le directory nelle quali risiederanno le homes degli utenti, gli script di netlogon e i profili centralizzati (o profili roaming). Alcune di queste directory sono già state indicate nel file <code>/etc/smbldap-tools/smbldap.conf</code>, quindi è bene stare attenti a non commettere errori.<br/>
<pre>
<pre>
/var/log/ldapchanges.log {
# mkdir /dominio
        rotate 5
# mkdir /dominio/homes
        weekly 
# mkdir /dominio/profiles
        compress
# mkdir /dominio/netlogon
}
# mkdir /dominio/pubblica
</pre>
</pre>
Possiamo ora avviare slapd:
La configurazione di Samba si riduce a modificare il file <code>/etc/samba/smb.conf</code>. State attenti: il file è molto lungo ed è facile tralasciare qualcosa o inserire opzioni in conflitto tra loro. Per iniziare ci si basi sul file di esempio, funzionante e testato, riportato di seguito con gli opportuni commenti:
<pre>
<pre>
# /etc/init.d/slapd start
# mv /etc/samba/smb.conf /etc/samba/smb.conf.original
# touch /etc/samba/smb.conf
# nano /etc/samba/smb.conf
</pre>
</pre>
==Creazione albero LDAP iniziale==
'''/etc/samba/smb.conf''':
Possiamo ora creare la struttura di base del nostro albero.<br/>
Creiamo il file '''<code>/root/ldap_base.ldif</code>''' con questo contenuto:
<pre>
<pre>
dn: dc=dominio,dc=local
[global]
dc: dominio
  ### Configurazione di base del server ###
objectClass: top
      workgroup = DOMINIO
objectClass: domain
      netbios name = SERVER
      realm = dominio.local
      server string = server - dominio PDC server - Samba %v
      case sensitive = No
      username map = /etc/samba/usermap


dn: ou=Users,dc=dominio,dc=local
  ### Imposto il server come controller di dominio ###
ou: Users
      os level = 255
objectClass: top
      preferred master = yes
objectClass: organizationalUnit
      local master = yes
      domain master = yes
      domain logons = yes
      admin users = Administrator root @"Domain Admins"


dn: ou=KerberosPrincipals,ou=Users,dc=dominio,dc=local
  ### Opzioni di connessione e sicurezza. Configurazione Wins ###
ou: KerberosPrincipals
      security = user
objectClass: top
      guest ok = no
objectClass: organizationalUnit
      map to guest = Bad User
 
      encrypt passwords = yes
dn: ou=Groups,dc=dominio,dc=local
      null passwords = no
ou: Groups
      hosts allow = 127.0.0.1 10.0.0.0/255.255.255.0
objectClass: top
      wins support = yes
objectClass: organizationalUnit
      idmap uid = 10000-90000
 
      idmap gid = 10000-90000
dn: ou=Computers,dc=dominio,dc=local
      idmap backend = ldap:ldap://127.0.0.1
ou: Computers
      name resolve order = wins lmhosts host bcast
objectClass: top
      dns proxy = no
objectClass: organizationalUnit
      time server = yes
 
      socket options = TCP_NODELAY IPTOS_LOWDELAY SO_SNDBUF=8192 SO_RCVBUF=8192
dn: krb5PrincipalName=ldapmaster/admin@DOMINIO.LOCAL,ou=KerberosPrincipals,ou=Users,dc=dominio,dc=local
      keepalive = 20
objectClass: top
      preserve case = yes
objectClass: person
      short preserve case = yes
objectClass: krb5Principal
objectClass: krb5KDCEntry
krb5PrincipalName: ldapmaster/admin@DOMINIO.LOCAL
krb5KeyVersionNumber: 1
krb5MaxLife: 86400
krb5MaxRenew: 604800
krb5KDCFlags: 126
cn: ldapmaster/admin@dominio.local
sn: ldapmaster/admin@dominio.local
userPassword: {MD5}5S2YxFmBmhF3WTbY37t5KQ==
</pre>
Quindi importiamo il file ldif nel nostro albero:
<pre>
# ldapadd -x -D krb5PrincipalName=ldapmaster/admin@DOMINIO.LOCAL,ou=KerberosPrincipals,ou=Users,dc=dominio,dc=local -w password_root_ldap -f /root/ldap_base.ldif
</pre>
che dovrebbe dare come output:
<pre>
adding new entry "dc=dominio,dc=local"


adding new entry "ou=Users,dc=dominio,dc=local"
  ### Configuro Winbind
      winbind uid = 10000-90000
      winbind gid = 10000-90000
      winbind enum users = yes
      winbind enum groups = yes
      winbind separator = +
      password server = 10.0.0.11
      winbind use default domain = Yes
      encrypt passwords = yes


adding new entry "ou=KerberosPrincipals,ou=Users,dc=dominio,dc=local"
  ### Impedisco gli errori getpeername dei client XP
      smb ports = 139


adding new entry "ou=Groups,dc=dominio,dc=local"
  ### Configurazione dei log ###
      log file = /var/log/samba/log.%m
      log level = 2
      max log size = 50


adding new entry "ou=Computers,dc=dominio,dc=local"
  ### Impostazione charset corretto ###
 
        hide unreadable = yes
adding new entry "krb5PrincipalName=ldapmaster/admin@DOMINIO.LOCAL,ou=KerberosPrincipals,ou=Users,dc=dominio,dc=local"
      hide dot files = yes
</pre>
      unix charset = ISO8859-1
Si può controllare che il server sia correttamente partito eseguendo una query con i comandi:
      dos charset = UTF-8
<pre>
      display charset = UTF-8
# slapcat
# ldapsearch -x
</pre>
La risposta deve essere un file LDIF. Se invece si ottiene un errore di connessione ricontrollare tutte le impostazioni e i file di log. Per controllare il funzionamento di <tt>slapd</tt> può sempre tornare utile fermare il servizio e farlo partire, anziché con gli script standard debian con il comando:
<pre>
# slapd -d 256
</pre>
In tal modo viene avviato visualizzando varie informazioni di debug a video.


=Configurazione di Kerberos=
      panic action = /usr/share/samba/panic-action %d
==Rimozione dei servizi inutili==
Iniziamo modificando il file '''<code>/etc/inetd.conf</code>''' e rimuoviamo alcuni servizi kerberizzati attivati di default:
<pre>
....
#ident          stream  tcp    wait    identd  /usr/sbin/identd        identd
....
#krb_prop      stream  tcp    nowait  root    /usr/sbin/tcpd /usr/sbin/hpropd
#kshell stream  tcp    nowait  root    /usr/sbin/tcpd /usr/lib/heimdal-servers/rshd -k
#ftp    stream  tcp    nowait  root    /usr/sbin/tcpd /usr/lib/heimdal-servers/ftpd -a plain
#telnet stream  tcp    nowait  root    /usr/sbin/tcpd /usr/lib/heimdal-servers/telnetd -a none
#pop-3  stream  tcp    nowait  root    /usr/sbin/tcpd /usr/lib/heimdal-servers/popper
#kx    stream  tcp    nowait  root    /usr/sbin/tcpd /usr/lib/heimdal-servers/kxd
</pre>
Riavviamo quindi <code>inetd</code>:
<pre>
# /etc/init.d/openbsd-inetd restart
</pre>
==Kerberos KDC==
Configuriamo il Kerberos KDC modificando il file '''<code>/etc/krb5.conf</code>'''
<pre>
[libdefaults]
        ticket_lifetime = 80000
        renew_lifetime = 80000
        default_realm = DOMINIO.LOCAL
        default_keytab_name = FILE:/etc/krb5.keytab
        default_etypes = des3-hmac-sha1 des-cbc-crc des-cbc-md5 des-cbc-md4 aes256-cts arcfour-hmac-md5
        default_etypes_des = des3-hmac-sha1 des-cbc-crc des-cbc-md5 des-cbc-md4 aes256-cts arcfour-hmac-md5
        default_tkt_enctypes = des3-hmac-sha1 des-cbc-crc des-cbc-md5 des-cbc-md4 aes256-cts arcfour-hmac-md5
        default_tgs_enctypes = des3-hmac-sha1 des-cbc-crc des-cbc-md5 des-cbc-md4 aes256-cts arcfour-hmac-md5
        kdc_timesync = 1
        forwardable = true
        proxiable = true


# The following libdefaults parameters are only for Heimdal Kerberos.
  ### Configurazione del supporto a LDAP ###
        v4_instance_resolve = false
      passdb backend = ldapsam:ldap://127.0.0.1
        v4_name_convert = {
      ldap suffix = dc=dominio,dc=local
                host = {
      ldap machine suffix = ou=Computers
                        rcmd = host
      ldap user suffix = ou=Users
                        ftp = ftp
      ldap group suffix = ou=Groups
                }
      ldap idmap suffix = ou=Idmap
                plain = {
      ldap admin dn = cn=admin,dc=dominio,dc=local
                        something = something-else
      enable privileges = yes
                }
      ldap delete dn = Yes
        }
         ldap ssl = no
 
[realms]
DOMINIO.LOCAL = {
        kdc = server.dominio.local
        admin_server = server.dominio.local
        default_domain = dominio.local
}
 
[domain_realm]
        .dominio.local  = DOMINIO.LOCAL
        dominio.local = DOMINIO.LOCAL
 
[kdc]
    enable-kerberos4 = false
    kdc_warn_pwexpire = 7
    database = {
        realm = DOMINIO.LOCAL
        dbname = ldap:ou=Users,dc=dominio,dc=local
        hdb-ldap-structural-object = inetOrgPerson
        mkey_file = /var/lib/heimdal-kdc/m-key
        acl_file = /etc/kadmind.acl
        log_file = /var/log/kdc-db.log
    }
    hdb-ldap-create-base = ou=KerberosPrincipals,ou=Users,dc=dominio,dc=local
   
[logging]
        kdc = FILE:/var/log/heimdal/kdc.log
        admin_server = FILE:/var/log/heimdal/admin.log
         default = FILE:/var/log/heimdal/default.log


[appdefaults]
   ### Permetto il cambio password da Windows
pam = {
   ### Nota: con questa configurazione gli utenti non potranno
  ticket_lifetime = 1d
   ### effettuare il login sulla shell del server, ma solo
  renew_lifetime = 1d
   ### dai client XP
  forwardable = true
      ldap password sync = yes
  proxiable = true
      pam password change = Yes
}
      unix password sync = No
</pre>
Modifichiamo quindi le ACL del KDC: '''<code>/etc/kadmind.acl</code>'''
<pre>
ldapmaster/admin@DOMINIO.LOCAL  add,delete,get   host/*@DOMINIO.LOCAL
*                              NO cpw            *@DOMINIO.LOCAL
kadmin/admin@DOMINIO.LOCAL      all
root/admin@DOMINIO.LOCAL        all
addmachine/admin@DOMINIO.LOCAL  all
</pre>
Rimuoviamo i vecchi dati del kdc e riavviamo i servizi:
<pre>
# mkdir -p /var/log/heimdal
# rm -rf /etc/krb5.keytab
# /etc/init.d/heimdal-kcm restart
# /etc/init.d/heimdal-kdc restart
</pre>
==Inizializzazione reame Kerberos==
Inizializziamo ora il reame kerberos:
<pre>
# kstash --random-key
# kadmin -l init --realm-max-ticket-life=unlimited --realm-max-renewable-life=unlimited DOMINIO.LOCAL
</pre>
e creiamo le chiavi per il server e i suoi servizi (samba e ldap):
<pre>
# kadmin -l add --random-key --max-ticket-life=unlimited --max-renewable-life=unlimited --expiration-time=never \
   --pw-expiration-time=never --attributes= host/server.dominio.local
# kadmin -l add --random-key --max-ticket-life=unlimited --max-renewable-life=unlimited --expiration-time=never \
  --pw-expiration-time=never --attributes= host/server
# kadmin -l ext_keytab host/server.dominio.local
# kadmin -l ext_keytab host/server
# kadmin -l add --random-key --max-ticket-life=unlimited --max-renewable-life=unlimited --expiration-time=never \
   --pw-expiration-time=never --attributes= ldap/server.dominio.local
# kadmin -l add --random-key --max-ticket-life=unlimited --max-renewable-life=unlimited --expiration-time=never \
  --pw-expiration-time=never --attributes= ldap/server
# kadmin -l ext_keytab -k /etc/ldap/ldap.keytab ldap/server.dominio.local
# kadmin -l ext_keytab -k /etc/ldap/ldap.keytab ldap/server
# kadmin -l add --random-key --max-ticket-life=unlimited --max-renewable-life=unlimited --expiration-time=never \
  --pw-expiration-time=never --attributes= cifs/server.dominio.local
# kadmin -l add --random-key --max-ticket-life=unlimited --max-renewable-life=unlimited --expiration-time=never \
   --pw-expiration-time=never --attributes= cifs/server
# kadmin -l ext_keytab cifs/server.dominio.local
# kadmin -l ext_keytab cifs/server
</pre>
Sistemiamo ora i permessi per il keytab ldap:
<pre>
# chown openldap.openldap /etc/ldap/ldap.keytab
# chmod 400 /etc/ldap/ldap.keytab
</pre>
e impostiamo la password per due principal kerberos:
<pre>
# kadmin -l cpw --password=secret1 ldapmaster/admin
# kadmin -l cpw --password=secret1 kadmin/admin
</pre>
Infine riavviamo ancora il <code>kdc</code>:
<pre>
# /etc/init.d/heimdal-kcm restart
# /etc/init.d/heimdal-kdc restart
</pre>


=Configurazione di SASL=
  ### Profili mobili, directory home, script di logon ###
Configuriamo SASL per utilizzare il reame kerberos e le informazioni salvate su LDAP. Modifichiamo innanzitutto il file '''<code>/etc/default/saslauthd</code>''':
      logon home = \\%L\homes\%U\
<pre>
      logon drive = H:
DESC="SASL Authentication Daemon"
      logon path = \\%L\profiles\%U
NAME="saslauthd"
      logon script = logon.bat
MECH_OPTIONS=""
 
THREADS=5
  ### Script LDAP per gestione utenti e gruppi ###
START=yes
      passwd program = /usr/sbin/smbldap-passwd %u
MECHANISMS="ldap"
      passwd chat = *New*password* %n\n *Retype*new*password* %n\n *all*authen$
OPTIONS="-m /var/run/saslauthd"
      add user script = /usr/sbin/smbldap-useradd -m "%u"
</pre>
      ldap delete dn = Yes
Poi il file '''<code>/usr/lib/sasl2/slapd.conf</code>''':
      delete user script = /usr/sbin/smbldap-userdel "%u"
<pre>
      add machine script = /usr/sbin/smbldap-useradd -w "%u"
pwcheck_method: saslauthd
      add group script = /usr/sbin/smbldap-groupadd -p "%g"
</pre>
      delete group script = /usr/sbin/smbldap-groupdel "%g"
e il file '''<code>/etc/saslauthd.conf</code>''':
      add user to group script = /usr/sbin/smbldap-groupmod -m "%u" "%g"
<pre>
      delete user from group script = /usr/sbin/smbldap-groupmod -x "%u" "%g"
ldap_servers: ldap://127.0.0.1
      set primary group script = /usr/sbin/smbldap-usermod -g "%g" "%u"
ldap_port: 389
 
ldap_version: 3
  ### Comando per loggare login e logoff (Legge amministratore di sistema)
ldap_referrals: no
      root preexec = /etc/samba/log_access_login.bash "%L" "%U" "%G" "%H" "%u"$
ldap_search_base: dc=dominio,dc=local
      root postexec = /etc/samba/log_access_login.bash "%L" "%U" "%G" "%H" "%u$
</pre>
Sistemiamo i permessi e riavviamo il servizio:
<pre>
# chown openldap.openldap /usr/lib/sasl2/slapd.conf
# chmod 400 /usr/lib/sasl2/slapd.conf
# /etc/init.d/saslauthd restart
</pre>
=Configurazione di Samba=
Prima di iniziare a configurare Samba è necessario creare le directory nelle quali risiederanno le homes degli utenti, gli script di netlogon e i profili centralizzati (o profili roaming). Alcune di queste directory sono già state indicate nel file <tt>/etc/smbldap-tools/smbldap.conf</tt>, quindi è bene stare attenti a non commettere errori.<br/>
<pre>
# mkdir /dominio
# mkdir /dominio/homes
# mkdir /dominio/profiles
# mkdir /dominio/netlogon
# mkdir /dominio/pubblica
</pre>
La configurazione di Samba si riduce a modificare il file <tt>/etc/samba/smb.conf</tt>. State attenti: il file è molto lungo ed è facile tralasciare qualcosa o inserire opzioni in conflitto tra loro. Per iniziare ci si basi sul file di esempio, funzionante e testato, riportato di seguito con gli opportuni commenti:
<pre>
# mv /etc/samba/smb.conf /etc/samba/smb.conf.original
# touch /etc/samba/smb.conf
# nano /etc/samba/smb.conf
</pre>
'''/etc/samba/smb.conf''':
<pre>
[global]
  ### Configurazione di base del server ###
      workgroup = DOMINIO
      netbios name = SERVER
      realm = dominio.local
      server string = DOMINOP PDC Server - Samba %v
      case sensitive = No
     
  ### Imposto il server come controller di dominio ###
      os level = 65
      preferred master = yes
      local master = yes
      domain master = yes
      domain logons = yes


   ### Opzioni di connessione e sicurezza. Configurazione Wins ###
   ### Sistema di stampa ###
       security = user
       load printers = yes
      printcap name = /etc/printcap
      printing = cups
      printcap name = cups
      ; Se desidero che solo il gruppo indicato possa amministrare le stampanti
      ; NOTA: il gruppo deve essere creato nella struttura LDAP
      ;printer admin = @sambaadmins
 
 
  ### Condivisioni ###
 
### Percorso degli script di logon
[netlogon]
      comment = Network Logon Service
      path = /dominio/netlogon
       guest ok = no
       guest ok = no
       map to guest = Bad User
       writable = yes
      encrypt passwords = yes
       browseable = no
       null passwords = no
       share modes = no
       hosts allow = 127.0.0.1 10.0.0.0/255.0.0.0
       admin users = @"Domain Admins"
      wins support = yes
      idmap uid = 10000-90000
      idmap gid = 10000-90000
      idmap backend = ldap:ldap://127.0.0.1
      name resolve order = wins lmhosts host bcast
      dns proxy = no
       time server = yes
      socket options = TCP_NODELAY IPTOS_LOWDELAY SO_SNDBUF=8192 SO_RCVBUF=8192


  ### Configuro Winbind
### Percorso per i roaming profiles
       winbind uid = 10000-90000
[profiles]
       winbind gid = 10000-90000
       comment = Profili degli utenti
       winbind enum users = yes
       path = /dominio/profiles
       winbind enum groups = yes
       writeable = yes
       winbind separator = +
       browseable = no
       password server = server_name
      guest ok = no
       winbind use default domain = Yes
      hide files = /desktop.ini/ntuser.ini/NTUSER.*/
       encrypt passwords = yes
       create mask = 0600
       directory mask = 0700
       csc policy = disable
       profile acls = Yes


  ### Impedisco gli errori getpeername dei client XP
### Condivisione stampanti
       smb ports = 139
[printers]
      comment = Stampanti
      browseable = no
      path = /var/spool/samba
      printable = yes
      public = no
      writable = no
       create mode = 0700


  ### Configurazione dei log ###
### I client Windows si aspettano questa cartella come fonte per i drivers
       log file = /var/log/samba/log.%m
[print$]
      log level = 2
      comment = Drivers delle stampanti
      max log size = 50
       path = /var/lib/samba/printers
     
       browseable = yes
  ### Impostazione charset corretto ###
       read only = yes
       hide unreadable = yes
       guest ok = no
       hide dot files = yes
       unix charset = ISO8859-1
      dos charset = UTF-8
      display charset = UTF-8


      panic action = /usr/share/samba/panic-action %d
### Home folders degli utenti
[homes]
      path = /dominio/homes/%U
      comment = Home directory
      browseable = no
      writeable = yes
      valid users = %S
      read only = no
      guest ok = no
      inherit permissions = yes
      admin users = %u
      write list = %u
      read list = %u
      create mask = 0700
      directory mask = 0700


  ### Configurazione del supporto a LDAP ###
### Directory Pubblica
      passdb backend = ldapsam:ldap://127.0.0.1
[pubblica]
      ldap suffix = dc=dominio,dc=local
      path = /dominio/pubblica
      ldap machine suffix = ou=Computers
      comment = Directory Pubblica
      ldap user suffix = ou=Users
      read only = No
      ldap group suffix = ou=Groups
      create mask = 0660
      ldap idmap suffix = ou=Idmap
      directory mask = 2770
      ldap admin dn = cn=admin,dc=dominio,dc=local
      hide special files = yes
      enable privileges = yes
      hide files = /lost+found/
      ldap delete dn = Yes
      acl group control = yes
      ldap ssl = no
      inherit acls = yes
      map acl inherit = yes
      inherit permissions = yes
      map archive = no


  ### Permetto il cambio password da Windows
# Per condividere l'unità CD del server
      ldap password sync = yes
;[cdrom]
      pam password change = Yes
      ; comment = Samba server CD
      unix password sync = Yes
      ; writable = no
      ; locking = no
      ; path = /media/cdrom0
      ; public = yes


  ### Profili mobili, directory home, script di logon ###
    ; Per il mount - umount automatico del CD
      logon home = \\%L\homes\%U\
    ; Perchè funzioni il file /etc/fstab deve contenere una
      logon drive = H:
    ; voce: /dev/hdc0 /media/cdrom iso9660 defaults,noauto,ro,user 0 0
      logon path = \\%L\profiles\%U
    ;preexec = /bin/mount /cdrom
      logon script = %U.bat OR netlogon.bat
    ; postexec = /bin/umount /cdrom
 
</pre>
  ### Script LDAP per gestione utenti e gruppi ###
Una volta che abbiamo il file di configurazione pronto, possiamo verificare che non contenga errori con il comando:
      passwd program = /usr/sbin/smbldap-passwd %u
<pre>
      passwd chat = *New*password* %n\n *Retype*new*password* %n\n *all*authentication*token*updated*
# testparm
      add user script = /usr/sbin/smbldap-useradd -m "%u"
</pre>
      ldap delete dn = Yes
Modifichiamo anche il file <code>/etc/samba/usermap</code>:
      delete user script = /usr/sbin/smbldap-userdel "%u"
<pre>
      add machine script = /usr/sbin/smbldap-useradd -w "%u"
root = DOMINIO.LOCAL\root/admin
      add group script = /usr/sbin/smbldap-groupadd -p "%g"
Administrator = DOMINIO.LOCAL\Administrator/admin
      delete group script = /usr/sbin/smbldap-groupdel "%g"
</pre>
      add user to group script = /usr/sbin/smbldap-groupmod -m "%u" "%g"
e scarichiamo lo script <code>log_access_login.bash</code> che ci servirà per loggare gli accessi al dominio:
      delete user from group script = /usr/sbin/smbldap-groupmod -x "%u" "%g"
<pre>
      set primary group script = /usr/sbin/smbldap-usermod -g "%g" "%u"
# wget http://www.pepinet.com/download/samba/log_access_login.bash -P /etc/samba
 
# chmod 700 /etc/samba/log_access_login.bash
  ### Sistema di stampa ###
</pre>
      load printers = yes
Sistemiamo ora le ultime directory necessarie:
      printcap name = /etc/printcap
<pre>
      printing = cups
# mkdir -p /var/log/samba/login-logoff
      printcap name = cups
# rm -rf /etc/samba/*tdb
      ; Se desidero che solo il gruppo indicato possa amministrare le stampanti
# rm -rf /var/lib/samba/*tdb
      ; NOTA: il gruppo deve essere creato nella struttura LDAP
# rm -rf /var/lib/samba/*dat
      ;printer admin = @sambaadmins
# rm -f /var/log/samba/*
</pre>
facciamo memorizzare a samba la password dell'utente ldap da usare per la connessione:
<pre>
# smbpasswd -w password
</pre>
e riavviamo il servizio:
<pre>
# /etc/init.d/samba restart
</pre>
Adesso che abbiamo un PDC funzionante, dobbiamo prendere nota del nuovo SID:
<pre>
# net getlocalsid DOMINIO
</pre>
Quindi andiamo a modificare il file <code>/etc/smbldap-tools/smbldap.conf</code> inserendo il SID appena ottenuto, controllando nel frattempo gli indirizzi dei 2 server LDAP in modo che coincidano con il server locale (127.0.0.1).
<pre>
SID="S-1-5-21-2318037123-1631426476-2439636316"
sambaDomain="DOMINIO"
realm="dominio.local"
slaveLDAP="127.0.0.1"
slavePort="389"
masterLDAP="127.0.0.1"
masterPort="389"
</pre>
Il resto del file va lasciato invariato.


== Popolamento del database LDAP ==
Per un funzionamento corretto SAMBA ha bisogno di diversi gruppi predefiniti e 2 utenti: Administrator e nobody.<br/>
La tabella seguente riepiloga i gruppi e gli utenti di default di un dominio Windows:
{{Box | Nome - UID - Tipo |
Domain Administrator - 500 - Utente<br/>
Domain Guest - 501 - Utente<br/>
Domain KRBTGT - 502 - Utente<br/>
Domain Admins - 512 - Gruppo<br/>
Domain Users - 513 - Gruppo<br/>
Domain Guests - 514 - Gruppo<br/>
Domain Computers - 515 - Gruppo<br/>
Domain Controllers - 516 - Gruppo<br/>
Domain Certificate Admins - 517 - Gruppo<br/>
Domain Schema Admins - 518 - Gruppo<br/>
Domain Enterprise Admins - 519 - Gruppo<br/>
Domain Policy Admins - 520 - Gruppo<br/>
Builtin Admins - 544 - Alias<br/>
Builtin users - 545 - Alias<br/>
Builtin Guests - 546 - Alias<br/>
Builtin Power Users - 547 - Alias<br/>
Builtin Account Operators - 548 - Alias<br/>
Builtin System Operators - 549 - Alias<br/>
Builtin Print Operators - 550 - Alias<br/>
Builtin Backup Operators - 551 - Alias<br/>
Builtin Replicator - 552 - Alias<br/>
Builtin RAS Servers - 553 - Alias<br/>
}}
Inoltre, affinché si riesca ad aggiungere computer al dominio in modo automantico (da macchine Windows), deve esistere un utente con uid = 0 da utilizzare per questa operazione. Tale utente può essere un utente root (da aggiungere a mano) o lo stesso Administrator cambiandogli l'uid. Quest'ultima è la scelta presa in questa configurazione, in modo da avere un utente Administrator che è Administrator per Samba e root per il "dominio" UNIX.
Per creare i gruppi predefiniti e gli utenti utilizzati da Samba è possibile procedere in due modi.
=== 1 - Utilizzo degli script forniti con smbldap-tools ===
La prima via consiste nel fare uso di alcuni script forniti con il pacchetto <code>smbldap-tools</code> che abbiamo già installato:
<pre>
# smbldap-populate -a root -k 0
# smbldap-useradd -a -m -c "Admin" Administrator
# smbldap-usermod -G "Domain Admins" Administrator
</pre>
Il parametro "-k 0" imposta l'UID di Administrator a 0, facendolo di fatto coincidere con l'utente root. Gli altri comandi fanno sì che Administrator sia aggiunto al gruppo dei Domain Admins. Durante l'esecuzione del comando vengono riepilogati i record aggiunti e vi verrà chiesto di cambiare (se volete) la password di Administrator; potete tranquillamente riscrivere la stessa password già impostata precedentemente.<br/>
Per verificare lo stato del database LDAP e i record aggiunti potete usare i comandi:
<pre>
# ldapsearch -x | less
</pre>
e:
<pre>
# ldapsearch -x uid=Administrator
</pre>
Su alcuni howto ho trovato suggerito, a questo punto, di cambiare ancora la password di Administrator con il comando:
<pre>
# smbldap-passwd Administrator
</pre>
Sebbene non mi sia chiaro il motivo, l'ho fatto, reinserendo nuovamente la stessa password utilizzata fino a questo punto della guida.
Questo sarà anche il comando che dovrà essere normalmente utilizzato per la gestione delle password.


  ### Condivisioni ###
=== 2 - Utilizzo della GUI phpLDAPadmin ===
 
Il secondo metodo prevede l'utilizzo della GUI di phpLDAPadmin. Per operazioni così lunghe e ripetitive come il popolamento iniziale di un database LDAP è un metodo che sconsiglio, ma può essere utile a questo punto osservare il funzionamento di questa GUI.<br/>
### Percorso degli script di logon
Innanzitutto bisogna collegarci con un browser al nostro server:
[netlogon]
<pre>
      comment = Network Logon Service
https://10.0.0.11/phpldapadmin
      path = /dominio/netlogon
</pre>
      guest ok = no
Cliccate sul link di login e inserite le seguenti informazioni:
      writable = no
<pre>
      browseable = no
Login DN: cn=admin,dc=dominio,dc=local
      share modes = no
Password: password
 
</pre>
### Percorso per i roaming profiles
[[Immagine:Sambapdc01.jpg|center]]<br/>[[Immagine:Sambapdc02.jpg|center]]<br/>
[profiles]
Quindi, nella sezione di sinistra, espandete la radice LDAP relativa al vostro dominio. Cliccate sull'unità organizzativa che vi interessa (ou=Users oppure ou=Groups) e selezionate la voce '''Create ner entry here".
      comment = Profili degli utenti
[[Immagine:Sambapdc04.jpg|center]]
      path = /dominio/profiles
Selezionate il template corretto ('''Samba3 Account''' se volete creare un nuovo utente e '''Samba3 Group Mapping''' se volete creare un nuovo gruppo) e immettete le voci nei campi di definizione del template stesso.
      writeable = yes
{{ Warningbox | A differenza della procedura di creazione utenti con i smbldap-tools, che essendo interfacciati con gli strumenti linux di gestione utenti coprivano automaticamente ogni aspetto della creazione di nuove entry, utilizzando phpldapadmin dovrete '''creare a mano''' la home directory del nuovo utente, dato che l'interfaccia non lo farà per voi }} Per questo motivo solitamente consiglio di utilizzare i smbldap-tools per la creazione di nuovi gruppi e nuovi utenti e di utilizzare phpldapadmin per modifiche a utenti e gruppi già esistenti, quando navigare da console tra le proprietà di ogni entry può diventare difficoltoso.<br/>
      browseable = no
Ricordatevi, al termine del processo di creazione di gruppi e utenti, di cambiare la password di Administrator come indicato nel paragrafo precedente:
      guest ok = no
<pre>
      hide files = /desktop.ini/ntuser.ini/NTUSER.*/
smbldap-passwd Administrator
      create mask = 0600
</pre>
      directory mask = 0700
      csc policy = disable
      profile acls = Yes
 
### Condivisione stampanti
[printers]
      comment = Stampanti
      browseable = no
      path = /var/spool/samba
      printable = yes
      public = no
      writable = no
      create mode = 0700
 
### I client Windows si aspettano questa cartella come fonte per i drivers
[print$]
      comment = Drivers delle stampanti
      path = /var/lib/samba/printers
      browseable = yes
      read only = yes
      guest ok = no


### Home folders degli utenti
== Configurazione delle autenticazioni Unix ==
[homes]
A questo punto occorre configurare il nostro server affinchè veda gli utenti LDAP come normali utenti unix di sistema.
      path = /dominio/homes/%U
=== Installazione del demone name service caching daemon (nscd) ===
      comment = Home directory
Poichè il nostro server LDAP sarà consultato in maniera continuativa, potrebbe essere una buona idea installare un servizio di cache per alcuni dati degli utenti. In questo modo i dati contenuti in cache saranno forniti senza eseguire un accesso al database LDAP, velocizzando di conseguenza i tempi di risposta del server. Il demone nscd (name service caching daemon) esegue esattamente questa cosa:
      browseable = no
<pre>
      writeable = yes
# apt-get install nscd
      valid users = %S
</pre>
      read only = no
La configurazione di default è più che sufficiente per i nostri scopi.<br/>
      guest ok = no
Questo potrebbe inoltre essere un buon momento per riavviare il demone di Samba:
      inherit permissions = yes
<pre>
# /etc/init.d/samba restart
</pre>


### Directory condivisa
=== Installazione di libnss-ldap ===
[pubblica]
Per prima cosa installeremo il pacchetto libnss-ldap, con il classico comando:
      path = /dominio/pubblica
<pre>
      read only = No
# apt-get install libnss-ldap
      create mask = 0660
      directory mask = 2770
      hide special files = yes
      hide files = /lost+found/
      acl group control = yes
      inherit acls = yes
      map acl inherit = yes
      inherit permissions = yes
      map archive = no
 
# Per condividere l'unità CD del server
;[cdrom]
      ; comment = Samba server CD
      ; writable = no
      ; locking = no
      ; path = /media/cdrom0
      ; public = yes
 
    ; Per il mount - umount automatico del CD
    ; Perchè funzioni il file /etc/fstab deve contenere una
    ; voce: /dev/hdc0 /media/cdrom iso9660 defaults,noauto,ro,user 0 0
    ;preexec = /bin/mount /cdrom
    ; postexec = /bin/umount /cdrom
</pre>
</pre>
Una volta che abbiamo il file di configurazione pronto, possiamo verificare che non contenga errori con il comando:
Non preoccupatevi delle domande che vi vengono poste durante l'installazione. Non appena terminata, infatti, andremo a riconfigurare il pacchetto con il comando:
<pre>
<pre>
# testparm
# dpkg-reconfigure libnss-ldap
</pre>
</pre>
Ora possiamo cambiare la password di amministratore e riavviare il servizio:
Rispondete in questo modo alle domande che vi vengono poste dall'installer:
* Server LDAP: 127.0.0.1
* Distinguished Name (DN): dc=dominio,dc=local
* LDAP Version: 3
* E' richiesto l'utente per il database LDAP: no
* Privilegi speciali LDAP per root: sí
* Configurazione leggibile e scrivibile solo dal propietario: sí
* Account LDAP per root cn=admin,dc=dominio,dc=local
* Password LDAP di root: password
A questo punto bisogna modificare il file <code>/etc/nsswitch.conf</code> cambiando le tre linee
<pre>
<pre>
# smbpasswd -w password
passwd: compat
# /etc/init.d/samba restart
group: compat
shadow: compat
</pre>
</pre>
Adesso che abbiamo un PDC funzionante, dobbiamo prendere nota del nuovo SID:
con
<pre>
<pre>
# net getlocalsid DOMINIO
passwd: files ldap
group: files ldap
shadow: files ldap
hosts: files dns ldap
</pre>
</pre>
Quindi andiamo a modificare il file <code>/etc/smbldap-tools/smbldap.conf</code> inserendo il SID appena ottenuto, controllando nel frattempo gli indirizzi dei 2 server LDAP in modo che coincidano con il server locale (127.0.0.1).
Il contenuto del file dovrebbe essere il seguente:<br/>
'''/etc/nsswitch.conf'''
<pre>
<pre>
SID="S-1-5-21-2318037123-1631426476-2439636316"
# /etc/nsswitch.conf
sambaDomain="DOMINIO"
##
realm="dominio.local"
Example configuration of GNU Name Service Switch functionality.
slaveLDAP="127.0.0.1"
# If you have the `glibc-doc-reference' and `info' packages installed, try:
slavePort="389"
# `info libc "Name Service Switch"' for information about this file.
masterLDAP="127.0.0.1"
passwd: files ldap
masterPort="389"
group: files ldap
shadow: files ldap
hosts: files dns ldap
hosts: files dns
networks: files
protocols: db files
services: db files
ethers: db files
rpc: db files
netgroup: nis
</pre>
</pre>
Il resto del file va lasciato invariato.
Modificate inotre il file '''/etc/libnss-ldap.conf''', decommentando e modificando le righe seguenti e lasciando decommentate quelle di default:
 
<pre>
=Popolamento del database LDAP=
host 127.0.0.1
Per un funzionamento corretto SAMBA ha bisogno di diversi gruppi predefiniti e 2 utenti: Administrator e nobody.<br/>
base dc=dominio,dc=local
La tabella seguente riepiloga i gruppi e gli utenti di default di un dominio Windows:
ldap_version 3
{{Box | Nome - UID - Tipo |
scope one
Domain Administrator - 500 - Utente<br/>
pam_filter objectclass=posixaccount
Domain Guest - 501 - Utente<br/>
pam_login_attribute uid
Domain KRBTGT - 502 - Utente<br/>
pam_member_attribute gid
Domain Admins - 512 - Gruppo<br/>
bind_policy soft
Domain Users - 513 - Gruppo<br/>
pam_password md5
Domain Guests - 514 - Gruppo<br/>
nss_base_passwd ou=Users,dc=dominio,dc=local?sub
Domain Computers - 515 - Gruppo<br/>
nss_base_passwd ou=Computers,dc=dominio,dc=local?sub
Domain Controllers - 516 - Gruppo<br/>
nss_base_shadow ou=Users,dc=dominio,dc=local?sub
Domain Certificate Admins - 517 - Gruppo<br/>
nss_base_group ou=Groups,dc=dominio,dc=local?one
Domain Schema Admins - 518 - Gruppo<br/>
</pre>
Domain Enterprise Admins - 519 - Gruppo<br/>
<br/>
Domain Policy Admins - 520 - Gruppo<br/>
A causa di un bug documentato (http://bugs.debian.org/cgi-bin/bugreport.cgi?bug=375077) e a cui il team di sviluppo di Debian ha fornito una soluzione parziale stato eliminato il problema, ma non i messaggi d'errore generati al boot) è possibile che al reboot compaiano messaggi di errore simili ai seguenti:
Builtin Admins - 544 - Alias<br/>
<pre>
Builtin users - 545 - Alias<br/>
...
Builtin Guests - 546 - Alias<br/>
udevd[1350]: nss_ldap: could not connect to any LDAP server as cn=admin,dc=home,dc=tld - Can't contact LDAP server
Builtin Power Users - 547 - Alias<br/>
udevd[1350]: nss_ldap: failed to bind to LDAP server ldap://127.0.0.1: Can't contact LDAP server
Builtin Account Operators - 548 - Alias<br/>
udevd[1350]: nss_ldap: could not search LDAP server - Server is unavailable
Builtin System Operators - 549 - Alias<br/>
udevd[1350]: lookup_user: error resolving user 'tss': Illegal seek
Builtin Print Operators - 550 - Alias<br/>
...
Builtin Backup Operators - 551 - Alias<br/>
Builtin Replicator - 552 - Alias<br/>
Builtin RAS Servers - 553 - Alias<br/>
}}
Inoltre, affinché si riesca ad aggiungere computer al dominio in modo automantico (da macchine Windows), deve esistere un utente con uid = 0 da utilizzare per questa operazione. Tale utente può essere un utente root (da aggiungere a mano) o lo stesso Administrator cambiandogli l'uid. Quest'ultima è la scelta presa in questa configurazione, in modo da avere un utente Administrator che è Administrator per Samba e root per il "dominio" UNIX.
Per creare i gruppi predefiniti e gli utenti utilizzati da Samba è possibile procedere in due modi.
==1 - Utilizzo degli script forniti con smbldap-tools==
La prima via consiste nel fare uso di alcuni script forniti con il pacchetto <tt>smbldap-tools</tt> che abbiamo già installato:
<pre>
# smbldap-populate -k 0
# smbldap-useradd -a -m -c "Admin" Administrator
# smbldap-usermod -G "Domain Admins" Administrator
# smbldap-usermod -u 0 Administrator
# smbldap-populate -a Administrator -k 0
</pre>
</pre>
Il parametro "-k 0" imposta l'UID di Administrator a 0, facendolo di fatto coincidere con l'utente root. Gli altri comandi fanno sì che Administrator sia aggiunto al gruppo dei Domain Admins. Durante l'esecuzione del comando vengono riepilogati i record aggiunti e vi verrà chiesto di cambiare (se volete) la password di Administrator; potete tranquillamente riscrivere la stessa password già impostata precedentemente.<br/>
Una possibile via per eludere il problema è quella di aggiungere a mano gli utenti di sistema mancanti:
Per verificare lo stato del database LDAP e i record aggiunti potete usare i comandi:
<pre>
<pre>
# ldapsearch -x | less
# addgroup --system tss
# addgroup --system kvm
# addgroup --system rdma
# addgroup --system fuse
# addgroup --system scanner
# addgroup --system nvram
# adduser --system tss
</pre>
</pre>
e:
 
=== Installazione di libpam-ldap ===
L'installazione del pacchetto libpam-ldap viene eseguita allo stesso modo di quella precedente:
<pre>
<pre>
# ldapsearch -x uid=Administrator
# apt-get install libpam-ldap
# dpkg-reconfigure libpam-ldap
</pre>
</pre>
Su alcuni howto ho trovato suggerito, a questo punto, di cambiare ancora la password di Administrator con il comando:
rispondendo in questo modo alle domande poste dall'installer:
* Server LDAP: 127.0.0.1
* Distinguished name (DN): dc=dominio,dc=local
* LDAP version: 3
* Make local root Database admin: sí
* Si richiede utente per database LDAP: no
* LDAP account for root cn=admin,dc=dominio,dc=local
* LDAP root password: password
* Local crypt to use when changing passwords: md5
Modificate come segue il file '''/etc/pam_ldap.conf''':
<pre>
<pre>
# smbldap-passwd Administrator
bind_policy soft
nss_base_passwd dc=dominio,dc=local?sub
nss_base_shadow dc=dominio,dc=local?sub
nss_base_group ou=Groups,dc=dominio,dc=local?one
</pre>
</pre>
Sebbene non mi sia chiaro il motivo, l'ho fatto, reinserendo nuovamente la stessa password utilizzata fino a questo punto della guida.
Ora è necessario andare a modificare i quattro files che gestiscono la configurazione di pam per LDAP in modo che il loro contenuto sia:<br/><br/>
Questo sarà anche il comando che dovrà essere normalmente utilizzato per la gestione delle password.
'''/etc/pam.d/common-account'''<br/>
 
==2 - Utilizzo della GUI phpLDAPadmin==
Il secondo metodo prevede l'utilizzo della GUI di phpLDAPadmin. Per operazioni così lunghe e ripetitive come il popolamento iniziale di un database LDAP è un metodo che sconsiglio, ma può essere utile a questo punto osservare il funzionamento di questa GUI.<br/>
Innanzitutto bisogna collegarci con un browser al nostro server:
<pre>
<pre>
https://10.0.0.11/phpldapadmin
#
#/etc/pam.d/common-account - authorization settings common to all services
##
This file is included from other service-specific PAM config files,
# and should contain a list of the authorization modules that define
# the central access policy for use on the system. The default is to
# only deny service to users whose accounts are expired in /etc/shadow.
#
#account required pam_unix.so
account sufficient pam_ldap.so
account required pam_unix.so try_first_pass
</pre>
</pre>
Cliccate sul link di login e inserite le seguenti informazioni:
<br/>
'''/etc/pam.d/common-auth'''<br/>
<pre>
<pre>
Login DN: cn=admin,dc=dominio,dc=local
#
Password: password
# /etc/pam.d/common-auth - authentication settings common to all services
</pre>
#
[[Immagine:Sambapdc01.jpg|center]]<br/>[[Immagine:Sambapdc02.jpg|center]]<br/>
# This file is included from other service-specific PAM config files,
Quindi, nella sezione di sinistra, espandete la radice LDAP relativa al vostro dominio. Cliccate sull'unità organizzativa che vi interessa (ou=Users oppure ou=Groups) e selezionate la voce '''Create ner entry here".
# and should contain a list of the authentication modules that define
[[Immagine:Sambapdc04.jpg|center]]
# the central authentication scheme for use on the system
Selezionate il template corretto ('''Samba3 Account''' se volete creare un nuovo utente e '''Samba3 Group Mapping''' se volete creare un nuovo gruppo) e immettete le voci nei campi di definizione del template stesso.
# (e.g., /etc/shadow, LDAP, Kerberos, etc.). The default is to use the
{{ Warningbox | A differenza della procedura di creazione utenti con i smbldap-tools, che essendo interfacciati con gli strumenti linux di gestione utenti coprivano automaticamente ogni aspetto della creazione di nuove entry, utilizzando phpldapadmin dovrete '''creare a mano''' la home directory del nuovo utente, dato che l'interfaccia non lo farà per voi }} Per questo motivo solitamente consiglio di utilizzare i smbldap-tools per la creazione di nuovi gruppi e nuovi utenti e di utilizzare phpldapadmin per modifiche a utenti e gruppi già esistenti, quando navigare da console tra le proprietà di ogni entry può diventare difficoltoso.<br/>
# traditional Unix authentication mechanisms.
Ricordatevi, al termine del processo di creazione di gruppi e utenti, di cambiare la password di Administrator come indicato nel paragrafo precedente:
#
<pre>
#auth required pam_unix.so nullok_secure
smbldap-passwd Administrator
#auth [success=1 default=ignore] pam_unix.so
#auth required pam_ldap.so use_first_pass
auth sufficient pam_ldap.so
auth required pam_unix.so nullok_secure use_first_pass
</pre>
</pre>
 
<br/>
=Configurazione delle autenticazioni Unix=
'''/etc/pam.d/common-password'''<br/>
A questo punto occorre configurare il nostro server affinchè veda gli utenti LDAP come normali utenti unix di sistema.
==Installazione del demone name service caching daemon (nscd)==
Poichè il nostro server LDAP sarà consultato in maniera continuativa, potrebbe essere una buona idea installare un servizio di cache per alcuni dati degli utenti. In questo modo i dati contenuti in cache saranno forniti senza eseguire un accesso al database LDAP, velocizzando di conseguenza i tempi di risposta del server. Il demone nscd (name service caching daemon) esegue esattamente questa cosa:
<pre>
<pre>
# apt-get install nscd
# /etc/pam.d/common-password - password-related modules common to all services
</pre>
##
La configurazione di default è più che sufficiente per i nostri scopi.<br/>
This file is included from other service-specific PAM config files,
Questo potrebbe inoltre essere un buon momento per riavviare il demone di Samba:
# and should contain a list of modules that define the services to be
#used to change user passwords. The default is pam_unix
# The "nullok" option allows users to change an empty password, else
# empty passwords are treated as locked accounts.
#
# (Add `md5' after the module name to enable MD5 passwords)
#
# The "obscure" option replaces the old `OBSCURE_CHECKS_ENAB' option in
# login.defs. Also the "min" and "max" options enforce the length of the
# new password.
#password required pam_unix.so nullok obscure min=4 max=8 md5
# Alternate strength checking for password. Note that this
# requires the libpam-cracklib package to be installed.
# You will need to comment out the password line above and
# uncomment the next two in order to use this.
# (Replaces the `OBSCURE_CHECKS_ENAB', `CRACKLIB_DICTPATH')
#
# password required pam_cracklib.so retry=3 minlen=6 difok=3
# password required pam_unix.so use_authtok nullok md5
password sufficient pam_ldap.so
password required pam_unix.so nullok obscure md5 use_first_pass
</pre>
<br/>
'''/etc/pam.d/common-session'''<br/>
<pre>
<pre>
# /etc/init.d/samba restart
session    sufficient      pam_ldap.so
session    required        pam_unix.so
</pre>
</pre>


==Installazione di libnss-ldap==
Infine registriamo la password di root di OpenLDAP con i comandi:
Per prima cosa installeremo il pacchetto libnss-ldap, con il classico comando:
<pre>
<pre>
apt-get install libnss-ldap
echo -n "password" > /etc/libnss-ldap.secret
echo -n "password" > /etc/pam_ldap.secret
</pre>
</pre>
Non preoccupatevi delle domande che vi vengono poste durante l'installazione. Non appena terminata, infatti, andremo a riconfigurare il pacchetto con il comando:
=== Test di funzionamento ===
Riavviate il vostro server e controllate eventuali messaggi di errore al boot.
Una volta ripartito, con i comandi:
<pre>
<pre>
# dpkg-reconfigure libnss-ldap
getent passwd
getent group
</pre>
</pre>
Rispondete in questo modo alle domande che vi vengono poste dall'installer:
dovremmo vedere elencati anche gli utenti e i gruppi di dominio OpenLDAP.
* Server LDAP: 127.0.0.1
Il comando:
* Distinguished Name (DN): dc=dominio,dc=local
* LDAP Version: 3
* E' richiesto l'utente per il database LDAP: no
* Privilegi speciali LDAP per root: sí
* Configurazione leggibile e scrivibile solo dal propietario: sí
* Account LDAP per root cn=admin,dc=dominio,dc=local
* Password LDAP di root: password
A questo punto bisogna modificare il file <tt>/etc/nsswitch.conf</tt> cambiando le tre linee
<pre>
<pre>
passwd: compat
smbclient -L localhost -U Administrator
group: compat
shadow: compat
</pre>
</pre>
con
dovrebbe, dopo aver richiesto la password di Administrator, mostrarci le condivisioni samba del nostro server.
 
== Assegnazione dei permessi agli utenti di dominio ==
Affinchè le directory dei profili e altre cosette funzionino senza intoppi è necessario assegnare i giusti permessi agli utenti di dominio:
<pre>
<pre>
passwd: files ldap
net -S DEBIAN -U Administrator rpc rights grant "DOMINIO\Domain Admins"
group: files ldap
SeMachineAccountPrivilege SePrintOperatorPrivilege SeAddUsersPrivilege
shadow: files ldap
SeDiskOperatorPrivilege SeRemoteShutdownPrivilege
hosts: files dns ldap
</pre>
</pre>
Il contenuto del file dovrebbe essere il seguente:<br/>
'''/etc/nsswitch.conf'''
<pre>
<pre>
# /etc/nsswitch.conf
net -S DEBIAN -U Administrator rpc rights grant "DOMINIO\Print Operators" SePrintOperatorPrivilege
</pre>
dove DEBIAN è il nome Samba assegnato al server. i due comandi precedenti vanno scritti su un'unica riga.


passwd:    files ldap [notfound=continue]
== Aggiungere i primi utenti di dominio ==
shadow:    files ldap [notfound=continue]
Il pacchetto smbldap-tools presente in Lenny, a differenza di quelli di Etch e Sarge, effettua un controllo di uid e gid ogni qualvolta si tenta di aggiungere un utente OpenLDAP al dominio, al fine di evitare sovrapposizioni nei valori; pertanto non è più necessario specificare a mano i corretti valori di uid e gid.
group:    files ldap [notfound=continue]
Adesso siamo pronti per la creazione del primo utente con il comando:
 
<pre>
hosts:         files dns wins
# smbldap-useradd -a -m -c "Nome Utente" username
networks:      files
</pre>
 
Dove -a serve per creare anche i dati UNIX, -m crea l'home directory e -c specifica il nome completo.<br/>
protocols:      db files
Infine impostare la password dell'utente con:
services:      db files
<pre>
ethers:         db files
# smbldap-passwd username
rpc:            db files
 
netgroup:      nis
</pre>
</pre>
Modificate inotre il file '''/etc/libnss-ldap.conf''', decommentando e modificando le righe seguenti e lasciando decommentate quelle di default:
Per verificare il tutto usare il comando:
<pre>
<pre>
host 127.0.0.1
# smbldap-usershow username
base dc=dominio,dc=local
ldap_version 3
scope one
pam_filter objectclass=posixaccount
pam_login_attribute uid
pam_member_attribute gid
pam_password crypt
bind_policy soft
pam_password md5
nss_base_passwd ou=Users,dc=dominio,dc=local?sub
nss_base_passwd ou=Computers,dc=dominio,dc=local?sub
nss_base_shadow ou=Users,dc=dominio,dc=local?sub
nss_base_group ou=Groups,dc=dominio,dc=local?one
</pre>
</pre>
e il file '''<code>/etc/ldap.conf</code>''':
Creiamo ora i gruppi per organizzare gli utenti all'interno del nostro dominio:
<pre>
<pre>
base dc=dominio,dc=local
# smbldap-groupadd "NomeGruppo"
uri ldaps://127.0.0.1
rootbinddn krb5PrincipalName=ldapmaster/admin@DOMINIO.LOCAL,ou=KerberosPrincipals,ou=Users,dc=dominio,dc=local
port 636
ldap_version 3
bind_policy soft
bind_timelimit 2
timelimit 2
scope sub
nss_reconnect_maxsleeptime 8
nss_reconnect_sleeptime 1
nss_initgroups_ignoreusers root
nss_srv_domain esempio.lan
pam_password exop
 
pam_filter objectclass=posixAccount
pam_login_attribute uid
pam_member_attribute memberUid
nss_base_passwd ou=Users,dc=dominio,dc=local?one
nss_base_shadow ou=Users,dc=dominio,dc=local?one
nss_base_passwd ou=Computers,dc=dominio,dc=local?one
nss_base_shadow ou=Computers,dc=dominio,dc=local?one
nss_base_group  ou=Groups,dc=dominio,dc=local?one
 
ssl on
</pre>
</pre>
e memorizziamo poi la password dell'amministratore ldap in /etc/ldap.secret e rendiamolo leggibile solo a root:
Aggiungiamo gli utenti ai gruppi desiderati:
<pre>
<pre>
# echo password_root_ldap > /etc/ldap.secret
# smbldap-usermod -G "NomeGruppo" nome.utente
# chown root.root /etc/ldap.secret
# chmod 600 /etc/ldap.secret
</pre>
</pre>
<br/>
<br/>
A causa di un bug documentato (http://bugs.debian.org/cgi-bin/bugreport.cgi?bug=375077) e a cui il team di sviluppo di Debian ha fornito una soluzione parziale (è stato eliminato il problema, ma non i messaggi d'errore generati al boot) è possibile che al reboot compaiano messaggi di errore simili ai seguenti:
Se decidessimo di utilizzare la GUI fornita da phpldapadmin non dimentichiamoci di '''creare a mano''' le homes directory:
<pre>
<pre>
...
# mkdir /home/users/nome.utente
udevd[1350]: nss_ldap: could not connect to any LDAP server as cn=admin,dc=home,dc=tld - Can't contact LDAP server
# cp /etc/skel/.* /home/users/nome.utente/
udevd[1350]: nss_ldap: failed to bind to LDAP server ldap://127.0.0.1: Can't contact LDAP server
# chown -R nome.utente /home/users/nome.utente
udevd[1350]: nss_ldap: could not search LDAP server - Server is unavailable
udevd[1350]: lookup_user: error resolving user 'tss': Illegal seek
...
</pre>
</pre>
Una possibile via per eludere il problema è quella di aggiungere a mano gli utenti di sistema mancanti:
 
== Creazione di un semplice script da eseguire al login di windows ==
E' possibile creare uno script "logon.bat" (come specificato nel file /etc/smbldap-tools/smbldap.conf) da mettere nella cartella indicata per la condivisione netlogon. Questo script conterrà alcuni comandi che saranno eseguiti all'avvio dei client Windows.
Tale script dovrà esser scritto in modalità dos, per far questo sfrutteremo il tool unix2dos contenuto nel pacchetto tofrodos.
<pre>
<pre>
addgroup --system tss
# apt-get install tofrodos
addgroup --system kvm
addgroup --system rdma
addgroup --system fuse
addgroup --system scanner
addgroup --system nvram
adduser --system tss
</pre>
</pre>
 
creiamo lo script con l'editor che preferiamo
==Installazione di libpam-ldap==
L'installazione del pacchetto libpam-ldap viene eseguita allo stesso modo di quella precedente:
<pre>
<pre>
# apt-get install libpam-ldap
# vim /dominio/netlogon/logon.bat
# dpkg-reconfigure libpam-ldap
</pre>
</pre>
rispondendo in questo modo alle domande poste dall'installer:
syncronizziamo gli orologi del client windows con il nostro server e mappiamo una condivisione di rete scrivendo nel file
* Server LDAP: 127.0.0.1
* Distinguished name (DN): dc=dominio,dc=local
* LDAP version: 3
* Make local root Database admin: sí
* Si richiede utente per database LDAP: no
* LDAP account for root cn=admin,dc=dominio,dc=local
* LDAP root password: password
* Local crypt to use when changing passwords: md5
Modificate come segue il file '''/etc/pam_ldap.conf''':
<pre>
<pre>
bind_policy soft
net time %LOGONSERVER% /set /yes
nss_base_passwd dc=dominio,dc=local?sub
net use X: \\SERVER\Nome_Condivisione
nss_base_shadow dc=dominio,dc=local?sub
nss_base_group ou=Groups,dc=dominio,dc=local?one
</pre>
</pre>
Ora è necessario andare a modificare i quattro files che gestiscono la configurazione di pam per LDAP in modo che il loro contenuto sia:<br/><br/>
infine
'''/etc/pam.d/common-account'''<br/>
<pre>
<pre>
#
# unix2dos /dominio/netlogon/logon.bat
#/etc/pam.d/common-account - authorization settings common to all services
</pre>
##
Allo script si possono aggiungere operazioni come il montaggio di unità di rete o altre condivisioni.
This file is included from other service-specific PAM config files,
Tenete conto che con queste impostazioni viene già creata un'unità di rete collegata alla home dell'utente linux.
# and should contain a list of the authorization modules that define
 
# the central access policy for use on the system. The default is to
== Test e connessione al dominio ==
# only deny service to users whose accounts are expired in /etc/shadow.
Il nostro server è ora pronto per essere utilizzato. Per testarne le funzionalità è possibile procedere per gradi, in modo da isolare quelli che sono i problemi di configurazione da quelli che sono i problemi di rete o dei client Windows.<br/>
#
A tal fine il primo accesso può essere fatto dal server stesso con il comando:
#account required pam_unix.so
<pre>
account sufficient pam_ldap.so
# smbclient -L localhost -U Administrator
account required pam_unix.so try_first_pass
</pre>
</pre>
<br/>
Dovrebbe essere richiesta la password impostata precedentemente per l'utente Administrator e, di seguito, dovrebbero venire elencate le condivisioni samba impostate sul server.
'''/etc/pam.d/common-auth'''<br/>
<br/><br/>
<pre>
La procedura di connessione dei client al dominio varia a seconda del sistema operativo utilizzato sulle macchine client:
#
<br/><br/>
# /etc/pam.d/common-auth - authentication settings common to all services
*'''Windows 95/98/ME'''
#
# Verificare che sia installato il "Client per Reti Microsoft" fra le proprietà di rete
# This file is included from other service-specific PAM config files,
# Assicurarsi che il Client per Reti Microsoft sia selezionato come protocollo di rete primario (Pannello di Controllo -> Rete -> Logon di rete primario).
# and should contain a list of the authentication modules that define
# Andare su Pannello di Controllo -> Rete -> Client per reti Microsoft -> Proprietà -> Logon su Dominio NT.
# the central authentication scheme for use on the system
# Se si è configurata su smb.conf l'opzione "add user script", selezionare il checkbox Crea un Computer Account, altrimenti creare a mano sul server Samba un utente con il nome della macchina Windows.
# (e.g., /etc/shadow, LDAP, Kerberos, etc.). The default is to use the
# Inserire il nome del proprio dominio e cliccare OK.
# traditional Unix authentication mechanisms.
*'''Windows NT'''
#
# Andare su Pannello di Controllo -> Rete -> Identificazione Rete -> Proprietà
#auth required pam_unix.so nullok_secure
# Selezionare Dominio e inserire il nome del prorio dominio
#auth [success=1 default=ignore] pam_unix.so
# Selezionare Crea un Computer Account
#auth required pam_ldap.so use_first_pass
# Alla richiesta della password di un amministratore inserire la login e la password di Administrator, ricordarsi che l'utente root deve essere aggiunto a smbpasswd.
auth sufficient pam_ldap.so
# Dovrebbe comparire un messaggio che ci da il benvenuto sul dominio.
auth required pam_unix.so nullok_secure use_first_pass
*'''Windows 2000'''
</pre>
# Le procedure sono uguali a quelle per Windows NT tranne che i settaggi di rete sono trovati sotto Pannello di Controllo -> Sistema -> Identificazione Rete (oppure, sul Desktop, cliccare col tasto destro del mouse sull'icona Risorse del Computer, selezionare Proprietà, cliccare sulla tab Identificazione Rete e sul tasto Proprietà).
<br/>
*'''Windows XP'''
'''/etc/pam.d/common-password'''<br/>
La procedura con Windows XP è più complessa (lamentele a Microsoft che usa cambiare le specifiche e le implementazioni dei suoi protocolli anche per rendere più complicata l'interoperabilità con soluzioni alternative). Notare che solo XP Professional Edition può essere usato per far parte di un dominio, Windows XP Home Edition non può far parte di un dominio (Samba o Windows based).
# Aprire l'editor delle policy di Sicurezza Locale (Start->Pannello di controllo->Strumenti di Aministrazione->Criteri di protezione locali->Criteri locali->opzioni di protezione)
# Disabilitare la voce "Domain member: Digitally encrypt or sign secure channel (always)" (Membro di dominio: aggiunta crittografia of irma digitale ai dati del canale protetto (sempre) )
# Disabilitare la voce "Domain member: Disable machine account password changes" (Controller di dominio: rifiuta cambio password account computer)
# Disabilitare la voce "Domain member: Require strong (Windows 2000 or later) session key" (Membro di dominio: richiesta chiave di sessione avanzata (Windows 2000 o versioni successive) )
# Scaricare la patch per il registro http://www.pepinet.com/download/samba/sambapatch.reg. Per applicarla cliccare due volte sul file .reg e rispondere Si alle domande
# A questo punto ci si può unire al dominio come su Windows NT/2000: Tasto destro su Risorse del Computer, selezionare Proprietà, Nome del Computer e tasto Modifica uppure cliccare su Identificazione di Rete ed eseguire il Wizard fornendo le credenziali di Administrator.
*'''Windows Vista'''
# Non ancora testato.
*'''Windows 7'''
Il supporto a Windows 7 è stato aggiunto a partire dalla versione 3.3 di Samba; bisogna quindi provvedere all'installazione di Samba dal repository backports, come descritto nel relativo capitolo di questa guida.
# Su Windows 7 Professional o Ultimate (gli unici che possono effettuare un join a un dominio) occorre modificare due chiavi di registro:
<pre>
<pre>
# /etc/pam.d/common-password - password-related modules common to all services
HKLM\System\CCS\Services\LanmanWorkstation\Parameters
##
DWORD  DomainCompatibilityMode = 1
This file is included from other service-specific PAM config files,
DWORD  DNSNameResolutionRequired = 0
# and should contain a list of modules that define the services to be
</pre>
#used to change user passwords. The default is pam_unix
Occorre inoltre scaricare dal sito di Microsoft un hotfix che corregge un problema di "Server DNS non trovato". Il link all'hotfix è riportato nel wiki ufficiale di Samba: http://wiki.samba.org/index.php/Windows7
# The "nullok" option allows users to change an empty password, else
<br/>
# empty passwords are treated as locked accounts.
A questo punto la procedura di unione al dominio procede sulla falsariga di quella valida per Windows XP.
#
 
# (Add `md5' after the module name to enable MD5 passwords)
== Unire un server Samba al dominio ==
#
Nel caso si disponga di un secondo server e si voglia utilizzare un unico database degli utenti è possibile seguire 2 strade differenti:
# The "obscure" option replaces the old `OBSCURE_CHECKS_ENAB' option in
# Configurare il secondo server per accedere a LDAP seguendo le indicazioni esposte per il server di dominio, ovviamente senza farlo diventare server di dominio, ma con autenticazione degli utenti
# login.defs. Also the "min" and "max" options enforce the length of the
# Usare il server di dominio per l'autenticazione
# new password.
Il primo caso non verrà trattato, mentre per il secondo occorre eseguire le seguenti operazioni sul server da aggiungere.
#password required pam_unix.so nullok obscure min=4 max=8 md5
# Alternate strength checking for password. Note that this
# requires the libpam-cracklib package to be installed.
# You will need to comment out the password line above and
# uncomment the next two in order to use this.
# (Replaces the `OBSCURE_CHECKS_ENAB', `CRACKLIB_DICTPATH')
#
# password required pam_cracklib.so retry=3 minlen=6 difok=3
# password required pam_unix.so use_authtok nullok md5
password sufficient pam_ldap.so
password required pam_unix.so nullok obscure md5 use_first_pass
</pre>
<br/>
<br/>
'''/etc/pam.d/common-session'''<br/>
Innanzitutto occorre configurare correttamente le ricerche DNS e installare i servizi necessari:<br/>
'''/etc/resolv.conf'''<br/>
<pre>
<pre>
session    sufficient      pam_ldap.so
search dominio.local
session    required        pam_unix.so
nameserver 10.0.0.11
</pre>
</pre>
 
Per testare il corretto funzionamento del DNS potete provare il comando:
==Test di funzionamento==
Riavviate il vostro server e controllate eventuali messaggi di errore al boot.
Una volta ripartito, con i comandi:
<pre>
<pre>
getent passwd
# host 10.0.0.11
getent group
</pre>
</pre>
dovremmo vedere elencati anche gli utenti e i gruppi di dominio OpenLDAP.
che deve restituire:
Il comando:
<pre>
<pre>
smbclient -L localhost -U Administrator
> 11.0.0.10.in-addr.arpa domain name pointer
> server.dominio.local.
</pre>
</pre>
dovrebbe, dopo aver richiesto la password di Administrator, mostrarci le condivisioni samba del nostro server.
Installiamo ora samba e winbind:
=Assegnazione dei permessi agli utenti di dominio=
Affinchè le directory dei profili e altre cosette funzionino senza intoppi è necessario assegnare i giusti permessi agli utenti di dominio:
<pre>
<pre>
net -S DEBIAN -U Administrator rpc rights grant "DOMINIO\Domain Admins"
# apt-get install samba winbind
\SeMachineAccountPrivilege SePrintOperatorPrivilege SeAddUsersPrivilege
\SeDiskOperatorPrivilege SeRemoteShutdownPrivilege
</pre>
</pre>
Winbind è un software che permette agli utenti di accedere alla macchina Linux (e a quei servizi che prevedono l'autenticazione PAM) usando le informazioni di account già presenti in un Domain Controller Windows. Più in dettaglio winbindd fornisce informazioni su utenti e gruppi NT a nsswitch, che è un servizio presente ormai in tutte le moderne librerie C e che permette di ottenere i dati relativi ad utenti, gruppi ed host da vari tipi di fonti diverse (NIS, DNS e adesso anche Winbind); il servizio di autenticazione viene invece garantito dalla presenza di un apposito modulo PAM.<br/>
Quindi stoppiamo i demoni appena installati:
<pre>
<pre>
net -S DEBIAN -U Administrator rpc rights grant "DOMINIO\Print Operators" \SePrintOperatorPrivilege
# /etc/init.d/samba stop
# /etc/init.d/winbind stop
</pre>
</pre>
dove DEBIAN è il nome Samba assegnato al server.
e modifichiamo il file <code>/etc/samba/smb.conf</code> con le seguenti direttive:
<pre>
[global]
  # Impostazioni per il dominio
    security = domain
    workgroup = DOMINIO
    realm = DOMINIO.LOCAL
    server string = Server Samba
    netbios name = FILESERVER
    # os level deve essere inferiore a quello del PDC
    os level = 20
    preferred master = False
    domain master = False
 
  # Impostazioni Wins e DNS
    wins server = 10.0.0.11
    dns proxy = no
    name resolve order = wins hosts bcast


=Aggiungere i primi utenti di dominio=
  # Impostazioni LDAP e utenti
Il pacchetto smbldap-tools presente in Lenny, a differenza di quelli di Etch e Sarge, effettua un controllo di uid e gid ogni qualvolta si tenta di aggiungere un utente OpenLDAP al dominio, al fine di evitare sovrapposizioni nei valori; pertanto non è più necessario specificare a mano i corretti valori di uid e gid.
    ldap suffix = dc=dominio,dc=local
Adesso siamo pronti per la creazione del primo utente con il comando:
    ldap machine suffix = ou=Computers
<pre>
    ldap group suffix = ou=Groups
# smbldap-useradd -a -m -c "Nome Utente" username
    ldap user suffix = ou=Users
</pre>
    ldap idmap suffix = ou=Idmap
Dove -a serve per creare anche i dati UNIX, -m crea l'home directory e -c specifica il nome completo.<br/>
    ldap admin dn=cn=admin,dc=dominio,dc=local
Infine impostare la password dell'utente con:
    idmap backend = ldap:"ldap://10.0.0.11"
<pre>
 
# smbldap-passwd username
  # Rimappo gli utenti remoti con uid e gid diversi
</pre>
    winbind uid = 10000-90000
Per verificare il tutto usare il comando:
    winbind gid = 10000-90000
<pre>
    winbind enum users = yes
# smbldap-usershow username
    winbind enum groups = yes
</pre>
    winbind separator = +
Creiamo ora i gruppi per organizzare gli utenti all'interno del nostro dominio:
    password server = server
<pre>
    winbind use default domain = Yes
# smbldap-groupadd "NomeGruppo"
    encrypt passwords = yes
</pre>
 
Aggiungiamo gli utenti ai gruppi desiderati:
  # Samba LOG
<pre>
    syslog = 0
# smbldap-usermod -G "NomeGruppo" nome.utente
    log level = 3 passdb:1 auth:1 winbind:1
</pre>
    panic action = /usr/share/samba/panic-action %d
Con queste impostazioni avremo, quindi:
    max log size = 1000
<br/><br/>
    log file = /var/log/samba/log.%m
Se decidessimo di utilizzare la GUI fornita da phpldapadmin non dimentichiamoci di '''creare a mano''' le homes directory:
    ;template primary group = "Domain Users"
<pre>
# mkdir /home/users/nome.utente
# cp /etc/skel/.* /home/users/nome.utente/
# chown -R nome.utente /home/users/nome.utente
</pre>


=Creazione di un semplice script da eseguire al login di windows=
  # Files/Directories
E' possibile creare uno script "logon.bat" (come specificato nel file /etc/smbldap-tools/smbldap.conf) da mettere nella cartella indicata per la condivisione netlogon. Questo script conterrà alcuni comandi che saranno eseguiti all'avvio dei client Windows.
    map acl inherit = yes
Tale script dovrà esser scritto in modalità dos, per far questo sfrutteremo il tool unix2dos contenuto nel pacchetto tofrodos.
    case sensitive = no
<pre>
    directory mask = 0770
# apt-get install tofrodos
[condivisione]
    comment = Dati Condivisi
    path = /dominio/dati
    read only = No
    create mask = 0660
    directory mask = 2770
    hide special files = yes
    hide files = /lost+found/
    acl group control = yes
    inherit acls = yes
    map acl inherit = yes
    inherit permissions = yes
    map archive = no
</pre>
</pre>
creiamo lo script con l'editor che preferiamo
Fare ripartire Samba con:
<pre>
<pre>
# vim /dominio/netlogon/logon.bat
/etc/init.d/samba start
</pre>
</pre>
syncronizziamo gli orologi del client windows con il nostro server e mappiamo una condivisione di rete scrivendo nel file
Affinché un utente sia riconosciuto correttamente da Samba deve essere anche un utente di sistema, pertanto occorre configurare il sistema affinché peschi la lista degli utenti dal server di dominio via LDAP, esattamente come era avvenuto per il server di dominio.<br/>
Installare il pacchetto '''libnss-ldap''' e configurarlo in modo da puntare al server LDAP installato sul PDC (<code>ldap://10.0.0.11</code>) e fornendo la base LDAP corretta (dc=dominio,dc=local) e la corretta password dell'amministratore del database ldap.
<pre>
<pre>
net time %LOGONSERVER% /set /yes
# apt-get install libnss-ldap
net use X: \\SERVER\Nome_Condivisione
</pre>
</pre>
infine
Registriamo la password di root di OpenLDAP con il comando:
<pre>
<pre>
# unix2dos /dominio/netlogon/logon.bat
echo -n "password" > /etc/libnss-ldap.secret
</pre>
Modificate i seguenti files:<br/>
'''/etc/nsswitch.conf''':
<pre>
passwd: compat ldap winbind
group: compat ldap winbind
shadow: compat ldap
</pre>
</pre>
Allo script si possono aggiungere operazioni come il montaggio di unità di rete o altre condivisioni.
'''/etc/ldap/ldap.conf''':
Tenete conto che con queste impostazioni viene già creata un'unità di rete collegata alla home dell'utente linux.
 
=Test e connessione al dominio=
Il nostro server è ora pronto per essere utilizzato. Per testarne le funzionalità è possibile procedere per gradi, in modo da isolare quelli che sono i problemi di configurazione da quelli che sono i problemi di rete o dei client Windows.<br/>
A tal fine il primo accesso può essere fatto dal server stesso con il comando:
<pre>
<pre>
# smbclient -L localhost -U Administrator
BASE    dc=domimio,dc=local
URI    ldap://10.0.0.11:389
</pre>
</pre>
Dovrebbe essere richiesta la password impostata precedentemente per l'utente Administrator e, di seguito, dovrebbero venire elencate le condivisioni samba impostate sul server.
'''/etc/libnss-ldap.conf''':
<br/><br/>
<pre>
La procedura di connessione dei client al dominio varia a seconda del sistema operativo utilizzato sulle macchine client:
base dc=dominio,dc=local
<br/><br/>
uri ldap://10.0.0.11/
*'''Windows 95/98/ME'''
ldap_version 3
# Verificare che sia installato il "Client per Reti Microsoft" fra le proprietà di rete
# The ldap-admin account. The appropriate password is in /etc/libnss-ldap.secret. Keep the permissions right.
# Assicurarsi che il Client per Reti Microsoft sia selezionato come protocollo di rete primario (Pannello di Controllo -> Rete -> Logon di rete primario).
rootbinddn cn=admin,dc=dominio,dc=local
# Andare su Pannello di Controllo -> Rete -> Client per reti Microsoft -> Proprietà -> Logon su Dominio NT.
</pre>
# Se si è configurata su smb.conf l'opzione "add user script", selezionare il checkbox Crea un Computer Account, altrimenti creare a mano sul server Samba un utente con il nome della macchina Windows.
L'installazione del pacchetto libpam-ldap viene eseguita allo stesso modo di quella precedente:
# Inserire il nome del proprio dominio e cliccare OK.
<pre>
*'''Windows NT'''
# apt-get install libpam-ldap
# Andare su Pannello di Controllo -> Rete -> Identificazione Rete -> Proprietà
# dpkg-reconfigure libpam-ldap
# Selezionare Dominio e inserire il nome del prorio dominio
</pre>
# Selezionare Crea un Computer Account
rispondendo in questo modo alle domande poste dall'installer:
# Alla richiesta della password di un amministratore inserire la login e la password di Administrator, ricordarsi che l'utente root deve essere aggiunto a smbpasswd.
* Server LDAP: 127.0.0.1
# Dovrebbe comparire un messaggio che ci da il benvenuto sul dominio.
* Distinguished name (DN): dc=dominio,dc=local
*'''Windows 2000'''
* LDAP version: 3
# Le procedure sono uguali a quelle per Windows NT tranne che i settaggi di rete sono trovati sotto Pannello di Controllo -> Sistema -> Identificazione Rete (oppure, sul Desktop, cliccare col tasto destro del mouse sull'icona Risorse del Computer, selezionare Proprietà, cliccare sulla tab Identificazione Rete e sul tasto Proprietà).
* Make local root Database admin:
*'''Windows XP'''
* Si richiede utente per database LDAP: no
La procedura con Windows XP è più complessa (lamentele a Microsoft che usa cambiare le specifiche e le implementazioni dei suoi protocolli anche per rendere più complicata l'interoperabilità con soluzioni alternative). Notare che solo XP Professional Edition può essere usato per far parte di un dominio, Windows XP Home Edition non può far parte di un dominio (Samba o Windows based).
* LDAP account for root cn=admin,dc=dominio,dc=local
# Aprire l'editor delle policy di Sicurezza Locale (Start->Pannello di controllo->Strumenti di Aministrazione->Criteri di protezione locali->Criteri locali->opzioni di protezione)
* LDAP root password: password
# Disabilitare la voce "Domain member: Digitally encrypt or sign secure channel (always)" (Membro di dominio: aggiunta crittografia of irma digitale ai dati del canale protetto (sempre) )
* Local crypt to use when changing passwords: md5
# Disabilitare la voce "Domain member: Disable machine account password changes" (Controller di dominio: rifiuta cambio password account computer)
Ora è necessario andare a modificare i quattro files che gestiscono la configurazione di pam per LDAP in modo che il loro contenuto sia:<br/><br/>
# Disabilitare la voce "Domain member: Require strong (Windows 2000 or later) session key" (Membro di dominio: richiesta chiave di sessione avanzata (Windows 2000 o versioni successive) )
'''/etc/pam.d/common-account'''<br/>
# Scaricare da Samba.org la patch per il registro WinXP_SignOrSeal. Per applicarla cliccare due volte sul file .reg e rispondere Si alle domande
# A questo punto ci si può unire al dominio come su Windows NT/2000: Tasto destro su Risorse del Computer, selezionare Proprietà, Nome del Computer e tasto Modifica uppure cliccare su Identificazione di Rete ed eseguire il Wizard fornendo le credenziali di Administrator.
*'''Windows Vista'''
# Non ancora testato.
*'''Windows 7'''
# Su Windows 7 Professional o Ultimate (gli unici che possono effettuare un join a un dominio) occorre modificare due chiavi di registro:
<pre>
<pre>
HKLM\System\CCS\Services\LanmanWorkstation\Parameters
#
DWORD  DomainCompatibilityMode = 1
#/etc/pam.d/common-account - authorization settings common to all services
DWORD  DNSNameResolutionRequired = 0
##
This file is included from other service-specific PAM config files,
# and should contain a list of the authorization modules that define
# the central access policy for use on the system. The default is to
# only deny service to users whose accounts are expired in /etc/shadow.
#
#account required pam_unix.so
account sufficient pam_ldap.so
account required pam_unix.so try_first_pass
</pre>
</pre>
A questo punto la procedura di unione al dominio procede sulla falsariga di quella valida per Windows XP.
=Unire un server Samba al dominio=
Nel caso si disponga di un secondo server e si voglia utilizzare un unico database degli utenti è possibile seguire 2 strade differenti:
# Configurare il secondo server per accedere a LDAP seguendo le indicazioni esposte per il server di dominio, ovviamente senza farlo diventare server di dominio, ma con autenticazione degli utenti
# Usare il server di dominio per l'autenticazione
Il primo caso non verrà trattato, mentre per il secondo occorre eseguire le seguenti operazioni sul server da aggiungere.
<br/>
<br/>
Innanzitutto occorre configurare correttamente le ricerche DNS e installare i servizi necessari:<br/>
'''/etc/pam.d/common-auth'''<br/>
'''/etc/resolv.conf'''<br/>
<pre>
<pre>
search dominio.local
#
nameserver 10.0.0.11
# /etc/pam.d/common-auth - authentication settings common to all services
</pre>
#
Per testare il corretto funzionamento del DNS potete provare il comando:
# This file is included from other service-specific PAM config files,
<pre>
# and should contain a list of the authentication modules that define
# host 10.0.0.11
# the central authentication scheme for use on the system
# (e.g., /etc/shadow, LDAP, Kerberos, etc.). The default is to use the
# traditional Unix authentication mechanisms.
#
#auth required pam_unix.so nullok_secure
auth sufficient pam_ldap.so
auth required pam_unix.so nullok_secure use_first_pass
</pre>
</pre>
che deve restituire:
<br/>
'''/etc/pam.d/common-password'''<br/>
<pre>
<pre>
> 11.0.0.10.in-addr.arpa domain name pointer
# /etc/pam.d/common-password - password-related modules common to all services
> server.dominio.local.
#
</pre>
#This file is included from other service-specific PAM config files,
Installiamo ora samba e winbind:
# and should contain a list of modules that define the services to be
<pre>
#used to change user passwords. The default is pam_unix
# apt-get install samba winbind
# The "nullok" option allows users to change an empty password, else
</pre>
# empty passwords are treated as locked accounts.
Winbind è un software che permette agli utenti di accedere alla macchina Linux (e a quei servizi che prevedono l'autenticazione PAM) usando le informazioni di account già presenti in un Domain Controller Windows. Più in dettaglio winbindd fornisce informazioni su utenti e gruppi NT a nsswitch, che è un servizio presente ormai in tutte le moderne librerie C e che permette di ottenere i dati relativi ad utenti, gruppi ed host da vari tipi di fonti diverse (NIS, DNS e adesso anche Winbind); il servizio di autenticazione viene invece garantito dalla presenza di un apposito modulo PAM.<br/>
#
Quindi stoppiamo i demoni appena installati:
# (Add `md5' after the module name to enable MD5 passwords)
#
# The "obscure" option replaces the old `OBSCURE_CHECKS_ENAB' option in
# login.defs. Also the "min" and "max" options enforce the length of the
# new password.
#password required pam_unix.so nullok obscure min=4 max=8 md5
# Alternate strength checking for password. Note that this
# requires the libpam-cracklib package to be installed.
# You will need to comment out the password line above and
# uncomment the next two in order to use this.
# (Replaces the `OBSCURE_CHECKS_ENAB', `CRACKLIB_DICTPATH')
#
# password required pam_cracklib.so retry=3 minlen=6 difok=3
# password required pam_unix.so use_authtok nullok md5
password sufficient pam_ldap.so
password required pam_unix.so nullok obscure min=4 max=8 md5 use_first_pass
</pre>
<br/>
'''/etc/pam.d/common-session'''<br/>
<pre>
<pre>
# /etc/init.d/samba stop
session    sufficient      pam_ldap.so
# /etc/init.d/winbind stop
session    required        pam_unix.so
</pre>
</pre>
e modifichiamo il file <tt>/etc/samba/smb.conf</tt> con le seguenti direttive:
Non dimenticate di aggiungre gli utenti di sistema, per evitare l'errore udev visto in precedenza:
<pre>
<pre>
[global]
addgroup --system tss
  # Impostazioni per il dominio
addgroup --system kvm
    security = domain
addgroup --system rdma
    workgroup = DOMINIO
addgroup --system fuse
    realm = DOMINIO.LOCAL
addgroup --system scanner
    server string = Server Samba
addgroup --system nvram
    netbios name = FILESERVER
adduser --system tss
    # os level deve essere inferiore a quello del PDC
</pre>
    os level = 20
Ora facciamo ripartire i demoni:
    preferred master = False
<pre>
    domain master = False
# /etc/init.d/samba restart
 
# /etc/init.d/winbind restart
  # Impostazioni Wins e DNS
</pre>
    wins server = 10.0.0.11
Per unire il server al dominio e creare l'utente relativo al pc è necessario dare il seguente comando:
    dns proxy = no
<pre>
    name resolve order = wins hosts bcast
net rpc join -D dominio.local -U Administrator%password
</pre>
Per controllare che tutto sia andato a buon fine si può riavviare il PC e eseguire il comando:
<pre>
getent passwd
</pre>
che dovrebbe restituire sia le utenze locali sia quelle definite nel database LDAP.
A questo punto è possibile creare share e assegnare permessi in base a utenti e gruppi definiti nel dominio.


  # Impostazioni LDAP e utenti
== Backup e restore del database LDAP ==
    ldap suffix = dc=dominio,dc=local
Vengono suggeriti di seguito alcuni metodi per effettuare dei backup del database LDAP. Consiglio di prendere seriamente in considerazione l'idea di impostare dei backup regolari magari tramite cron e suggerisco altresì di effettuare '''sempre''' un backup dei dati LDAP prima di ogni modifica o riconfigurazione del server.
    ldap machine suffix = ou=Computers
=== Offline Physical Backup ===
    ldap group suffix = ou=Groups
Un offline physical backup deve essere effettuato sul server stesso. Lo svantaggio di questo tipo di backup è che il server LDAP non sarà disponibile per l'intera durata del processo.
    ldap user suffix = ou=Users
# Stopare il server LDAP: <code>/usr/sbin/rcldap stop</code>
    ldap idmap suffix = ou=Idmap
# Copiare tutti i files in /var/lib/ldap/ dentro una directory di backup
    ldap admin dn=cn=admin,dc=dominio,dc=local
# Riavviare il server LDAP: <code>/usr/sbin/rcldap start</code>
    idmap backend = ldap:"ldap://10.0.0.11"


  # Rimappo gli utenti remoti con uid e gid diversi
=== Offline Logical Backup ===
    winbind uid = 10000-90000
Questo tipo di backup, noto anche come '''database dump''' richiede sempre l'arresto del servizio LDAP:
    winbind gid = 10000-90000
# <code>/usr/sbin/rcldap stop</code>
    winbind enum users = yes
# <code>slapcat >ldap.\$(date +'\%Y\%m\%d-\%T')</code> Questo comando genera nella directory corrente un file LDIF che può successivamente essere archiviato
    winbind enum groups = yes
# <code>/usr/sbin/rcldap start</code>
    winbind separator = +
 
    password server = server
=== Online Backup ===
    winbind use default domain = Yes
Questo tipo di backup, a differenza dei precedenti, utilizza LDAP stesso per effettuare il dump dei dati del database e quindi, pur appensantendo il server, non richiede l'arresto del servizio.
    encrypt passwords = yes
# <code>ldapsearch -h LDAPServer -x -b baseDN > ldap.\$(date +'\%Y\%m\%d-\%T')</code><br/>
 
dove <code>LDAPServer</code> è il nome del server e <code>baseDN</code> è il distinguished name (DN) della struttura LDAP, nel nostro caso <code>dc=dominio,dc=local</code>
  # Samba LOG
=== Database Restore ===
    syslog = 0
# Per ripristinare un offline backup:
    log level = 3 passdb:1 auth:1 winbind:1
## <code>/usr/sbin/rcldap stop</code>
    panic action = /usr/share/samba/panic-action %d
## copiare i files salvati in /var/lib/ldap (Se Offline Physical Backup)
    max log size = 1000
## <code>slapadd -l nome_del_backupfile</code> (Se Offline Logical Backup)
    log file = /var/log/samba/log.%m
## <code>/usr/sbin/rcldap start</code>
    ;template primary group = "Domain Users"
# Per ripristinare un online backup:
## <code>ldapadd -D adminDN -x -w adminPassword -h LDAPServer -x -f nome_del_backupfile</code><br/>
dove <code>adminDN</code> è nel nostro caso dn=admin,dc=dominio,dc=local


  # Files/Directories
== Replica del database LDAP su un altro server ==
    map acl inherit = yes
Se siete interessati a fornire ridondanza alla vostra rete, potete prendere in considerazione l'idea di inserire un secondo server OpenLDAP sincronizzato con il server principale che abbiamo appena configurato.<br/>
    case sensitive = no
In tal caso suggerisco di seguire [[Implementare un'architettura ridondante master/slave OpenLDAP | questa guida]], nella quale viene utilizzato lo stesso database LDAP che abbiamo appena configurato per costruire un server di replica.
    directory mask = 0770
 
== db4 ==
[condivisione]
OpenLDAP ha la brutta abitudine di non risistemarsi per bene quando la donna delle pulizie inciampa nell'interruttore generale della corrente. Perciò conviene installare:
    comment = Dati Condivisi
<pre>
    path = /dominio/dati
# apt-get install db4.2-util
    read only = No
    create mask = 0660
    directory mask = 2770
    hide special files = yes
    hide files = /lost+found/
    acl group control = yes
    inherit acls = yes
    map acl inherit = yes
    inherit permissions = yes
    map archive = no
</pre>
</pre>
Fare ripartire Samba con:
Questo pacchetto contiene l'utility db4.2_recover che viene lanciata automaticamente ad ogni restart di ldap, risolvendo eventuali problemi di incongruenza del Barkley DB.
<br/>
== Interfacce web alternative per OpenLDAP ==
Altre due interfacce grafiche comode, da utilizzare congiuntamente o in alternativa a phpldapadmin, sono gosa e ldap-account-manager.
* '''LDAP-Account-Manager'''
<pre>
<pre>
/etc/init.d/samba start
apt-get install ldap-account-manager libkadm55 php5-snmp php5-mhash
</pre>
</pre>
Affinché un utente sia riconosciuto correttamente da Samba deve essere anche un utente di sistema, pertanto occorre configurare il sistema affinché peschi la lista degli utenti dal server di dominio via LDAP, esattamente come era avvenuto per il server di dominio.<br/>
Una volta installato, collegatevi col vostro browser all'indirizzo:
Installare il pacchetto '''libnss-ldap''' e configurarlo in modo da puntare al server LDAP installato sul PDC (<tt>ldap://10.0.0.11</tt>) e fornendo la base LDAP corretta (dc=dominio,dc=local) e la corretta password dell'amministratore del database ldap.
<pre>
<pre>
# apt-get install libnss-ldap
http://ip_vostro_server/lam
</pre>
</pre>
Registriamo la password di root di OpenLDAP con il comando:
Prima di effettuare il login, cliccate sulla voce '''LAM configuration''', scegliete Edit Server Profiles e inserite la password di default (lam). Una volta entrati sostituite:
* la voce '''Tree Suffix''' con il DN del vostro dominio: dc=dominio,dc=local
* la voce '''List of valid users''' con l DN dell'amministratore del dominio: cn=admin,dc=dominio,dc=local
* la voce Password con la password di Administrator del dominio
Quindi cliccate su '''Edit Account Types''' e modificate le voci come segue:
* al posto di People sostituite Users
* al posto di group sostituite Groups
* al posto di machines sostituite Computers
* eliminate l'indicazione ou=domains nella voce Samba Domains
Date infine OK a questa schermata e OK alla successiva.<br/>
Come ultima cosa cliccate sulla voce '''LAM configuration''', scegliete Edit General Settings e inserite la password di default (lam). Una volta entrati sostituite la password di default con quella di Administrator del dominio.<br/>
Ora siete pronti per effettuare il login in LDAP Account Manager.<br/>
* '''GOsa'''
''To do''
* '''Luma'''
Non è un'interfaccia web, ma un'applicazione scritta in python. E' molto utile se il server che state installando è provvisto di interfaccia grafica (Gnome, Xfce o KDE). Per installarlo basta semplicemente il comando:
<pre>
<pre>
echo -n "password" > /etc/libnss-ldap.secret
apt-get install luma
</pre>
</pre>
Modificate i seguenti files:<br/>
 
'''/etc/nsswitch.conf''':
== Comandi utili e consigli finali ==
=== Creazione di utenti ===
<pre>
<pre>
passwd: compat ldap winbind
# smbldap-useradd -a -m -c "Descrizione Utente" nome.utente
group: compat ldap winbind
# smbldap-passwd nome.utente
shadow: compat ldap
</pre>
</pre>
'''/etc/ldap/ldap.conf''':
Per verificare il tutto usare il comando
<pre>
<pre>
BASE    dc=domimio,dc=local
# smbldap-usershow nome.utente
URI    ldap://10.0.0.11:389
</pre>
</pre>
'''/etc/libnss-ldap.conf''':
 
=== Creazione di un gruppo ===
<pre>
<pre>
base dc=dominio,dc=local
# smbldap-groupadd "NomeGruppo"
uri ldap://10.0.0.11/
ldap_version 3
# The ldap-admin account. The appropriate password is in /etc/libnss-ldap.secret. Keep the permissions right.
rootbinddn cn=admin,dc=dominio,dc=local
</pre>
</pre>
L'installazione del pacchetto libpam-ldap viene eseguita allo stesso modo di quella precedente:
 
=== Aggiunta di un utente a un gruppo ===
Per impostare il gruppo primario dell'utente:
<pre>
<pre>
# apt-get install libpam-ldap
# smbldap-usermod -g "NomeGruppo" nome.utente
# dpkg-reconfigure libpam-ldap
</pre>
</pre>
rispondendo in questo modo alle domande poste dall'installer:
Per aggiungere l'utente a ulteriori gruppi:
* Server LDAP: 127.0.0.1
<pre>
* Distinguished name (DN): dc=dominio,dc=local
# smbldap-usermod -G gruppo1,gruppo2,gruppo3 nome.utente
* LDAP version: 3
</pre>
* Make local root Database admin: sí
 
* Si richiede utente per database LDAP: no
=== Elencare i gruppi memorizzati in LDAP ===
* LDAP account for root cn=admin,dc=dominio,dc=local
* LDAP root password: password
* Local crypt to use when changing passwords: md5
Ora è necessario andare a modificare i quattro files che gestiscono la configurazione di pam per LDAP in modo che il loro contenuto sia:<br/><br/>
'''/etc/pam.d/common-account'''<br/>
<pre>
<pre>
#
# ldapsearch -x objectClass=posixGroup
#/etc/pam.d/common-account - authorization settings common to all services
##
This file is included from other service-specific PAM config files,
# and should contain a list of the authorization modules that define
# the central access policy for use on the system. The default is to
# only deny service to users whose accounts are expired in /etc/shadow.
#
#account required pam_unix.so
account sufficient pam_ldap.so
account required pam_unix.so try_first_pass
</pre>
</pre>
<br/>
=== Elencare gli utenti di un gruppo ===
'''/etc/pam.d/common-auth'''<br/>
<pre>
# smbldap-groupshow "gruppo"
</pre>
=== Backuppare una directory condivisa dal server usando le credenziali di un utente specifico ===
<pre>
<pre>
#
smbclient //nomeserver/nomecartella -U nome.utente%password.utente -N -Tc backup.tar /percorso/locale/del/backup
# /etc/pam.d/common-auth - authentication settings common to all services
#
# This file is included from other service-specific PAM config files,
# and should contain a list of the authentication modules that define
# the central authentication scheme for use on the system
# (e.g., /etc/shadow, LDAP, Kerberos, etc.). The default is to use the
# traditional Unix authentication mechanisms.
#
#auth required pam_unix.so nullok_secure
auth sufficient pam_ldap.so
auth required pam_unix.so nullok_secure use_first_pass
</pre>
</pre>
<br/>
=== Elencare le risorse condivise di una macchina ===
'''/etc/pam.d/common-password'''<br/>
<pre>
<pre>
# /etc/pam.d/common-password - password-related modules common to all services
smbclient -L nomeserver
#
</pre>
#This file is included from other service-specific PAM config files,
=== Per fare delle modifiche nel DB in maniera semplice ===
# and should contain a list of modules that define the services to be
#used to change user passwords. The default is pam_unix
# The "nullok" option allows users to change an empty password, else
# empty passwords are treated as locked accounts.
#
# (Add `md5' after the module name to enable MD5 passwords)
#
# The "obscure" option replaces the old `OBSCURE_CHECKS_ENAB' option in
# login.defs. Also the "min" and "max" options enforce the length of the
# new password.
#password required pam_unix.so nullok obscure min=4 max=8 md5
# Alternate strength checking for password. Note that this
# requires the libpam-cracklib package to be installed.
# You will need to comment out the password line above and
# uncomment the next two in order to use this.
# (Replaces the `OBSCURE_CHECKS_ENAB', `CRACKLIB_DICTPATH')
#
# password required pam_cracklib.so retry=3 minlen=6 difok=3
# password required pam_unix.so use_authtok nullok md5
password sufficient pam_ldap.so
password required pam_unix.so nullok obscure min=4 max=8 md5 use_first_pass
</pre>
<br/>
'''/etc/pam.d/common-session'''<br/>
<pre>
<pre>
session   sufficient      pam_ldap.so
  slapcat -l /tmp/backup.ldif    
session    required        pam_unix.so
 
  # stoppare il servizio
 
  /etc/init.d/slapd stop
 
  # una copia del vecchio db
 
  cp -r /var/lib/ldap  /var/lib/ldap.old
  mkdir /var/lib/ldap
 
  Modificare il file backup.ldif e quindi reimportarlo
 
  slapadd -c -l /tmp/backup.ldif
</pre>
</pre>
Non dimenticate di aggiungre gli utenti di sistema, per evitare l'errore udev visto in precedenza:
=== Comandi utili LDAP ===
<pre>
<pre>
addgroup --system tss
ldapsearch -b "dc=miodominio,dc=local" -x
addgroup --system kvm
 
addgroup --system rdma
ldapsearch -b "dc=miodominio,dc=local" -LLL "cn=nomedellutente*" -x
addgroup --system fuse
 
addgroup --system scanner
ldapadd -x -W -D "cn=admin,dc=miodominio,dc=local" -f entry.ldif  # per importare un ldif
addgroup --system nvram
 
adduser --system tss
ldapdelete  --D "cn=admin,dc=miodominio,dc=local" -W "cn= nomeutente,dc=logic"
</pre>
</pre>
Ora facciamo ripartire i demoni:
Nel caso si reinstalli slapd controllare non ci sia un backup in /var/backups con lo stesso numero di versione, altrimenti un dpkg.reconfigure non ricrea il file di configurazione corretto.
<pre>
== Approfondimenti ==
# /etc/init.d/samba restart
=== Debianizzati ===
# /etc/init.d/winbind restart
[[Samba e OpenLDAP: creare un controller di dominio]]<br/>
</pre>
[[Samba e OpenLDAP: creare un controller di dominio con Debian Etch]]<br/>
Per unire il server al dominio e creare l'utente relativo al pc è necessario dare il seguente comando:
[[Samba e OpenLDAP: creare un controller di dominio con Debian Lenny]]<br/>
<pre>
[[Samba, OpenLDAP, Kerberos: creare un controller di dominio sicuro con Debian Lenny]]<br/>
net rpc join -D dominio.local -U Administrator%password
[[Implementare un'architettura ridondante master/slave OpenLDAP]]<br/>
</pre>
[[Samba: guida estesa]]<br/>
Per controllare che tutto sia andato a buon fine si può riavviare il PC e eseguire il comando:
[[Samba: creare un cestino di rete per le condivisioni]]<br/>
<pre>
[[ClamAV: scansione antivirus delle condivisioni Samba]]<br />
getent passwd
</pre>
che dovrebbe restituire sia le utenze locali sia quelle definite nel database LDAP.
A questo punto è possibile creare share e assegnare permessi in base a utenti e gruppi definiti nel dominio.


=Backup e restore del database LDAP=
Vengono suggeriti di seguito alcuni metodi per effettuare dei backup del database LDAP. Consiglio di prendere seriamente in considerazione l'idea di impostare dei backup regolari magari tramite cron e suggerisco altresì di effettuare '''sempre''' un backup dei dati LDAP prima di ogni modifica o riconfigurazione del server.
==Offline Physical Backup==
Un offline physical backup deve essere effettuato sul server stesso. Lo svantaggio di questo tipo di backup è che il server LDAP non sarà disponibile per l'intera durata del processo.
# Stopare il server LDAP: <tt>/usr/sbin/rcldap stop</tt>
# Copiare tutti i files in /var/lib/ldap/ dentro una directory di backup
# Riavviare il server LDAP: <tt>/usr/sbin/rcldap start</tt>


==Offline Logical Backup==
{{Autori
Questo tipo di backup, noto anche come '''database dump''' richiede sempre l'arresto del servizio LDAP:
|Autore = [[Utente:Ferdybassi|Ferdybassi]]
# <tt>/usr/sbin/rcldap stop</tt>
|Verificata_da=
# <tt>slapcat >ldap.\$(date +'\%Y\%m\%d-\%T')</tt> Questo comando genera nella directory corrente un file LDIF che può successivamente essere archiviato
:[[Utente:porkyhttp|porkyhttp]] 17:06, 06 mag 2012 (CEST)
# <tt>/usr/sbin/rcldap start</tt>
|Numero_revisori=1
 
}}
==Online Backup==
Questo tipo di backup, a differenza dei precedenti, utilizza LDAP stesso per effettuare il dump dei dati del database e quindi, pur appensantendo il server, non richiede l'arresto del servizio.
# <tt>ldapsearch -h LDAPServer -x -b baseDN > ldap.\$(date +'\%Y\%m\%d-\%T')</tt><br/>
dove <tt>LDAPServer</tt> è il nome del server e <tt>baseDN</tt> è il distinguished name (DN) della struttura LDAP, nel nostro caso <tt>dc=dominio,dc=local</tt>
==Database Restore==
# Per ripristinare un offline backup:
## <tt>/usr/sbin/rcldap stop</tt>
## copiare i files salvati in /var/lib/ldap (Se Offline Physical Backup)
## <tt>slapadd -l nome_del_backupfile</tt> (Se Offline Logical Backup)
## <tt>/usr/sbin/rcldap start</tt>
# Per ripristinare un online backup:
## <tt>ldapadd -D adminDN -x -w adminPassword -h LDAPServer -x -f nome_del_backupfile</tt><br/>
dove <tt>adminDN</tt> è nel nostro caso dn=admin,dc=dominio,dc=local
 
=Replica del database LDAP su un altro server=
Se siete interessati a fornire ridondanza alla vostra rete, potete prendere in considerazione l'idea di inserire un secondo server OpenLDAP sincronizzato con il server principale che abbiamo appena configurato.<br/>
In tal caso suggerisco di seguire [[Implementare un'architettura ridondante master/slave OpenLDAP | questa guida]], nella quale viene utilizzato lo stesso database LDAP che abbiamo appena configurato per costruire un server di replica.
 
=db4=
OpenLDAP ha la brutta abitudine di non risistemarsi per bene quando la donna delle pulizie inciampa nell'interruttore generale della corrente. Perciò conviene installare:
<pre>
# apt-get install db4.2-util
</pre>
Questo pacchetto contiene l'utility db4.2_recover che viene lanciata automaticamente ad ogni restart di ldap, risolvendo eventuali problemi di incongruenza del Barkley DB.
<br/>
=Interfacce web alternative per OpenLDAP=
Altre due interfacce grafiche comode, da utilizzare congiuntamente o in alternativa a phpldapadmin, sono gosa e ldap-account-manager.
* '''LDAP-Account-Manager'''
<pre>
apt-get install ldap-account-manager libkadm55 php5-snmp php5-mhash
</pre>
Una volta installato, collegatevi col vostro browser all'indirizzo:
<pre>
http://ip_vostro_server/
</pre>
Prima di effettuare il login, cliccate sulla voce '''LAM configuration''', scegliete Edit Server Profiles e inserite la password di default (lam). Una volta entrati sostituite:
* la voce '''Tree Suffix''' con il DN del vostro dominio: dc=dominio,dc=local
* la voce '''List of valid users''' con l DN dell'amministratore del dominio: cn=admin,dc=dominio,dc=local
* la voce Password con la password di Administrator del dominio
Quindi cliccate su '''Edit Account Types''' e modificate le voci come segue:
* al posto di People sostituite Users
* al posto di group sostituite Groups
* al posto di machines sostituite Computers
* eliminate l'indicazione ou=domains nella voce Samba Domains
Date infine OK a questa schermata e OK alla successiva.<br/>
Come ultima cosa cliccate sulla voce '''LAM configuration''', scegliete Edit General Settings e inserite la password di default (lam). Una volta entrati sostituite la password di default con quella di Administrator del dominio.<br/>
Ora siete pronti per effettuare il login in LDAP Account Manager.<br/>
* '''GOsa'''
''To do''
* '''Luma'''
Non è un'interfaccia web, ma un'applicazione scritta in python. E' molto utile se il server che state installando è provvisto di interfaccia grafica (Gnome, Xfce o KDE). Per installarlo basta semplicemente il comando:
<pre>
apt-get install luma
</pre>
 
=Comandi utili e consigli finali=
==Creazione di utenti==
<pre>
# smbldap-useradd -a -m -c "Descrizione Utente" nome.utente
# smbldap-passwd nome.utente
</pre>
Per verificare il tutto usare il comando
<pre>
# smbldap-usershow nome.utente
</pre>
 
==Creazione di un gruppo==
<pre>
# smbldap-groupadd "NomeGruppo"
</pre>
 
==Aggiunta di un utente a un gruppo==
Per impostare il gruppo primario dell'utente:
<pre>
# smbldap-usermod -g "NomeGruppo" nome.utente
</pre>
Per aggiungere l'utente a ulteriori gruppi:
<pre>
# smbldap-usermod -G gruppo1,gruppo2,gruppo3 nome.utente
</pre>
 
==Elencare i gruppi memorizzati in LDAP==
<pre>
# ldapsearch -x objectClass=posixGroup
</pre>
==Elencare gli utenti di un gruppo==
<pre>
# smbldap-groupshow "gruppo"
</pre>
==Backuppare una directory condivisa dal server usando le credenziali di un utente specifico==
<pre>
smbclient //nomeserver/nomecartella -U nome.utente%password.utente -N -Tc backup.tar /percorso/locale/del/backup
</pre>
==Elencare le risorse condivise di una macchina==
<pre>
smbclient -L nomeserver
</pre>
==Per fare delle modifiche nel DB in maniera semplice==
<pre>
  slapcat -l /tmp/backup.ldif   
 
  # stoppare il servizio
 
  /etc/init.d/slapd stop
 
  # una copia del vecchio db
 
  cp -r /var/lib/ldap  /var/lib/ldap.old
  mkdir /var/lib/ldap
 
  Modificare il file backup.ldif e quindi reimportarlo
 
  slapadd -c -l /tmp/backup.ldif
</pre>
==Comandi utili LDAP==
<pre>
ldapsearch -b "dc=miodominio,dc=local" -x
 
ldapsearch -b "dc=miodominio,dc=local" -LLL "cn=nomedellutente*" -x
 
ldapadd -x -W -D "cn=admin,dc=miodominio,dc=local" -f entry.ldif  # per importare un ldif


ldapdelete  -x  -D "cn=admin,dc=miodominio,dc=local" -W "cn= nomeutente,dc=logic"
[[Categoria:Reti con Windows]][[Categoria:Samba]]
</pre>
Nel caso si reinstalli slapd controllare non ci sia un backup in /var/backups con lo stesso numero di versione, altrimenti un dpkg.reconfigure non ricrea il file di configurazione corretto.
=Per approfondimenti=
[[Samba e OpenLDAP: creare un controller di dominio]]<br/>
[[Samba e OpenLDAP: creare un controller di dominio con Debian Etch]]<br/>
[[Samba e OpenLDAP: creare un controller di dominio con Debian Lenny]]<br/>
[[Implementare un'architettura ridondante master/slave OpenLDAP]]<br/>
[[Scansione antivirus con ClamAV su condivisioni Samba]]<br/>
[[Accedere alle condivisioni Samba dal browser]]<br/>
[[Creare un Cestino di rete per le condivisioni Samba]]<br/>
<br/>
<br/>
: [[Utente:Ferdybassi|Ferdybassi]]
----
[[Categoria:Server]]
[[Categoria:Networking]]
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