SAMBA: configurazione lato client: differenze tra le versioni

m
accedere a samba con nuove credenziali
m (accedere a samba con nuove credenziali)
 
(5 versioni intermedie di 2 utenti non mostrate)
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{{SAMBA}}{{SAMBA1}}
{{SAMBA1}}
= Linux =
= Linux =


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* L'utente ha verificato che nella  macchina su cui vuole montare le risorse remote samba sia presente il  pacchetto <code>'''cifs-utils'''</code> e, qualora non  presente, abbia già provveduto ad installarlo.
* L'utente ha verificato che nella  macchina su cui vuole montare le risorse remote samba sia presente il  pacchetto <code>'''cifs-utils'''</code> e, qualora non  presente, abbia già provveduto ad installarlo.


==== Caricare le risorse remote ====
===== Caricare manualmente le risorse remote =====
Premesso tutto ciò da terminale è sufficiente digitare un comando del tipo:
Premesso tutto ciò da terminale è sufficiente digitare un comando del tipo:
<pre>
<pre>
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''_netdev''  dovrebbe imporre che la risorsa remota venga montata solo dopo aver  configurato attivato correttamente l'interfaccia (le interfacce?) di  rete, poiché se per caso l'operazione di mount avviene prima che questa  sia pronta non verrà montato alcunché (ma sarà poi comunque possibile  montare manualmente la risorsa).<br>
''_netdev''  dovrebbe imporre che la risorsa remota venga montata solo dopo aver  configurato attivato correttamente l'interfaccia (le interfacce?) di  rete, poiché se per caso l'operazione di mount avviene prima che questa  sia pronta non verrà montato alcunché (ma sarà poi comunque possibile  montare manualmente la risorsa).<br>
Per un utenza di tipo guest è sufficiente una riga simile a questa:
Per un utenza di tipo guest è sufficiente una riga simile a questa:
<pre>//192.168.1.10/Condivisa       /mnt/samba      cifs    _netdev,guest,nosetuids,noperm,rw      0      0</pre>
<pre>//mioserver/miacartella       /mnt/samba      cifs    _netdev,guest,nosetuids,noperm,rw      0      0</pre>
{{ Warningbox | '''/etc/fstab'''  mal tollera i nomi e i percorsi non standard, pertanto ove possibile  evitare di scegliere nomi delle condivisioni contenenti spazi o altri  caratteri speciali. }}
{{ Warningbox | '''/etc/fstab'''  mal tollera i nomi e i percorsi non standard, pertanto ove possibile  evitare di scegliere nomi delle condivisioni contenenti spazi o altri  caratteri speciali. }}
Qualora proprio non se ne potesse fare a  meno è possibile indicare i caratteri speciali in forma ottale (se tutti  o solo alcuni non è dato saperlo); ad esempio una cartella di nome  '''<code>prova &del %</code>''' dovrebbe essere indicata  come '''<code>prova\040\046del\040%</code>'''; si noti che  mentre la "e commerciale" e lo spazio devono essere indicati in forma  ottale, il simbolo "percento" può essere indicato normalmente. A  [http://www.asciitable.com/ quest'indirizzo] è disponibile una tabella  di conversione per i primi 256 caratteri ASCII.
Qualora proprio non se ne potesse fare a  meno è possibile indicare i caratteri speciali in forma ottale (se tutti  o solo alcuni non è dato saperlo); ad esempio una cartella di nome  '''<code>prova &del %</code>''' dovrebbe essere indicata  come '''<code>prova\040\046del\040%</code>'''; si noti che  mentre la "e commerciale" e lo spazio devono essere indicati in forma  ottale, il simbolo "percento" può essere indicato normalmente. A  [http://www.asciitable.com/ quest'indirizzo] è disponibile una tabella  di conversione per i primi 256 caratteri ASCII.
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* ''password'': è evidentemente quella definita in precedenza per l'utente; se omessa all'utente verrà richiesto di inserirla.
* ''password'': è evidentemente quella definita in precedenza per l'utente; se omessa all'utente verrà richiesto di inserirla.
* ''nome_utente'': lo username dell'utente da usare, se omesso come primo tentativo verrà usato lo username dell'utente sulla macchina client.
* ''nome_utente'': lo username dell'utente da usare, se omesso come primo tentativo verrà usato lo username dell'utente sulla macchina client.
Qualora  si tentasse di accedere ad una risorsa per la quale lo username usato è  privo dei necessari permessi si riceverà il seguente messaggio  d'errore:
<pre>
Domain=[vostro_dominio] OS=[Unix] Server=[Samba 3.5.11]
tree connect failed: NT_STATUS_ACCESS_DENIED
</pre>
In caso di connessione riuscita la videata dovrebbe apparire simile a quanto segue:
In caso di connessione riuscita la videata dovrebbe apparire simile a quanto segue:
<pre>
<pre>
Riga 165: Riga 160:
smb: \>
smb: \>
</pre>
</pre>
Qualora si ricevesse il seguente messaggio d'errore:
<pre>
Domain=[vostro_dominio] OS=[Unix] Server=[Samba 3.5.11]
tree connect failed: NT_STATUS_ACCESS_DENIED
</pre>
si veda l'ultima pagina di questa guida, ovvero quella dedicata alla risoluzione dei problemi.


Il  prompt <code>smb: \></code> indica che l'utente si trova  nella risorsa condivisa richiesta al server Samba (il cui hostname  d'esempio è SERVER). Sostanzialmente il funzionamento di ''smbclient'' è  analogo a quello di un client ftp, ma con in più degli utilissimi tools  per il down/uploading dei file.
Il  prompt <code>smb: \></code> indica che l'utente si trova  nella risorsa condivisa richiesta al server Samba (il cui hostname  d'esempio è SERVER). Sostanzialmente il funzionamento di ''smbclient'' è  analogo a quello di un client ftp, ma con in più degli utilissimi tools  per il down/uploading dei file.
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Non  c'è nulla da configurare, in Windows è già tutto automatizzato.  L'utente non deve far altro che cliccare sulla voce rete per  visualizzare le risorse disponibili; al più viene richiesto di inserire  manualmente l'indirizzo del server, per esempio digitando nella barra  degli indirizzi <code>\\nome_server</code> o direttamente  l'IP dello stesso.<br />
Non  c'è nulla da configurare, in Windows è già tutto automatizzato.  L'utente non deve far altro che cliccare sulla voce rete per  visualizzare le risorse disponibili; al più viene richiesto di inserire  manualmente l'indirizzo del server, per esempio digitando nella barra  degli indirizzi <code>\\nome_server</code> o direttamente  l'IP dello stesso.<br />
Si ricorda che non è  possibile  accedere durante la stessa sessione utente a cartelle per cui  sono  richieste credenziali differenti, ovvero una volta fatto  l'accesso ad  una certa cartella sarà possibile accedere solo a cartelle  per cui  valgano le stesse credenziali, anche se si conoscono le  credenziali per  accedere ad altre cartelle.
Si ricorda che non è  possibile  accedere durante la stessa sessione utente a cartelle per cui  sono  richieste credenziali differenti, ovvero una volta fatto  l'accesso ad  una certa cartella sarà possibile accedere solo a cartelle  per cui  valgano le stesse credenziali, anche se si conoscono le  credenziali per  accedere ad altre cartelle.
Esiste pero' un trucco per accedere con credenziali differenti senza terminare la sessione utente: riavviando il servizio Workgroup le vecchie credenziali vengono perse ed e' dunque possibile accedere con nuove credenziali.
E' possibile riavviare il servizio Workgroup tramite l'interfaccia grafica di gestione dei servizi di Windows oppure tramite il comando "net stop Workstation" e successivamente "net start Workstation" (NOTA: l'interfaccia grafica gestisce automaticamente le dipendenze tra servizi, per cui arresta prima i servizi dipendenti da Workgroup, come ad es. SessionEnv e Browser, e poi li riavvia dopo aver riavviato il servizio stesso. Nel caso di utilizzo della riga di comando questo va fatto a mano).


=== Da Linux a Windows ===
=== Da Linux a Windows ===
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** ''Name'': AutoShareWks.
** ''Name'': AutoShareWks.
** ''Value'': 0.
** ''Value'': 0.
[[Categoria:Reti con Windows]]
[[Categoria:Samba]]
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