Realizzare un server FTP con VSFTPD e DNS dinamico: differenze tra le versioni

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==Premessa==
==Premessa==
Lo scopo principale di questa guida è quello di rendere fruibile a chiunque (e nel caso specifico agli utenti di Debian, nonchè di tutte le sue distro derivate) la possibilità di poter realizzare un server FTP che dia libero accesso ai contenuti condivisi su di esso.<br/>
Lo scopo principale di questa guida è quello di rendere fruibile a chiunque (e nel caso specifico agli utenti di Debian, nonchè di tutte le sue distro derivate) la possibilità di poter realizzare un server FTP che dia libero accesso ai contenuti condivisi su di esso.<br/>
E' inoltre possibile leggere [ftp://kharon.ddns.net/FTP/ qui] la versione più estesa e completa della guida pensata e concepita come un progetto che sia più vicino agli utenti che non hanno alcun tipo di familiarità con ambienti UNIX/Linux e che gli consenta, comunque, di realizzare da zero un server FTP (completamente configurato), partendo dall'installazione e configurazione di Debian, fino ad arrivare alla sua immissione nella Grande Rete, senza tralasciare aspetti e concetti fondamentali, per un utente nuovo al mondo Linux (come, ad esempio, l'utilizzo del terminale e dei suoi comandi più comuni ed importanti), trattati in modo semplice e discorsivo.<br/>
E' inoltre possibile leggere [ftp://kharon.ddns.net/FTP_Project/ qui] la versione più estesa e completa della guida pensata e concepita come un progetto che sia più vicino agli utenti che non hanno alcun tipo di familiarità con ambienti UNIX/Linux e che gli consenta, comunque, di realizzare da zero un server FTP (completamente configurato), partendo dall'installazione e configurazione di Debian, fino ad arrivare alla sua immissione nella Grande Rete, senza tralasciare aspetti e concetti fondamentali, per un utente nuovo al mondo Linux (come, ad esempio, l'utilizzo del terminale e dei suoi comandi più comuni ed importanti), trattati in modo semplice e discorsivo.<br/>
In conclusione, entrambe le guide, portano allo stesso risultato, partendo, però, da due punti di vista differenti: la prima, questa, è pensata per gli utenti già navigati nel mondo di Debian, del terminale e del suo utilizzo, delle reti e così via, la seconda, invece, non da nulla per scontato e segue passo passo l'utente che si è appena avvicinato al mondo di Linux. <br/>
In conclusione, entrambe le guide, portano allo stesso risultato, partendo, però, da due punti di vista differenti: la prima, questa, è pensata per gli utenti già navigati nel mondo di Debian, del terminale e del suo utilizzo, delle reti e così via, la seconda, invece, non da nulla per scontato e segue passo passo l'utente che si è appena avvicinato al mondo di Linux. <br/>


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Se non sono installati sul sistema, bisogna procedere alla loro acquisizione ed installazione tramite i comandi: <pre># apt-get install make  
Se non sono installati sul sistema, bisogna procedere alla loro acquisizione ed installazione tramite i comandi: <pre># apt-get install make  
# apt-get install gcc</pre><br/>  
# apt-get install gcc</pre><br/>  
Tali pacchetti serviranno per installare e configurare il software che si occuperà di aggiornare l'indirizzo IP della macchina qualora questo venga cambiato dal [https://it.wikipedia.org/wiki/Dynamic_Host_Configuration_Protocol DHCP].<br/>
Tali pacchetti serviranno per installare e configurare il software che si occuperà di aggiornare l'indirizzo IP della macchina qualora il nostro ISP ci abbia assegnato un indirizzo IP dinamico.
E' inoltre opportuno sincerarsi che il router a cui si appoggerà il server fornisca la funzione di [https://it.wikipedia.org/wiki/Port_forwarding forwarding] degli indirizzi, senza la quale il server sarà accessibile solamente dalla rete locale.<br/>
E' inoltre opportuno sincerarsi che il router a cui si appoggerà il server fornisca la funzione di [https://it.wikipedia.org/wiki/Port_forwarding forwarding] degli indirizzi, senza la quale il server sarà accessibile solamente dalla rete locale.<br/>


===Scaricamento ed installazione di VSFTPD===
===Scaricamento ed installazione di VSFTPD===
Per questa guida è stato scelto l'utilizzo dell'implementazione [https://security.appspot.com/vsftpd.html#about VSFPTD] per il protocollo FTP, che è possibile scaricare ed installare tramite il comando: <pre># apt-get install vsftpd</pre><br/>
Per questa guida è stato scelto l'utilizzo dell'implementazione [https://security.appspot.com/vsftpd.html#about VSFTPD] per il protocollo FTP, che è possibile scaricare ed installare tramite il comando: <pre># apt-get install vsftpd</pre><br/>
Una volta scaricato ed installato il pacchetto, il server sarà già attivo ed impostato con la sua configurazione di default.<br/>
Una volta scaricato ed installato il pacchetto, il server sarà già attivo ed impostato con la sua configurazione di default.<br/>
E' inoltre possibile verificare lo stato del server tramite il comando: <pre># /etc/init.d/vsftpd status</pre><br/>
E' inoltre possibile verificare lo stato del server tramite il comando: <pre># /etc/init.d/vsftpd status</pre><br/>
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Prima di settare le nuove regole, sarebbe opportuno effettuare una copia di backup del file di configurazione originale tramite il comando: <pre># cp /etc/vsftpd.conf /home/vostronomeutente/Documenti</pre> (o in qualsiasi altro percorso che sia di vostro gradimento).<br/>
Prima di settare le nuove regole, sarebbe opportuno effettuare una copia di backup del file di configurazione originale tramite il comando: <pre># cp /etc/vsftpd.conf /home/vostronomeutente/Documenti</pre> (o in qualsiasi altro percorso che sia di vostro gradimento).<br/>
Effettuata la copia di backup, è possibile modificarne il file, contenuto nella directory <code>/etc</code>, che sarà quello effettivamente letto da VSFTPD.<br/>
Effettuata la copia di backup, è possibile modificarne il file, contenuto nella directory <code>/etc</code>, che sarà quello effettivamente letto da VSFTPD.<br/>
Prima di procedere alla modifica, è necessario stoppare il demone vsftpd tramite il comando <pre># /etc/init.d/vsftpd stop</pre> a questo punto bisognerà eliminare il contenuto del file ed incollare al suo interno le seguenti regole:<br/>
Prima di procedere alla modifica, è necessario stoppare il demone vsftpd tramite il comando: <pre># /etc/init.d/vsftpd stop</pre> a questo punto bisognerà eliminare il contenuto del file ed incollare al suo interno le seguenti regole:<br/>
<pre>listen=YES
<pre>listen=YES
anon_root=/var/ftp/TEST
anon_root=/var/ftp/TEST
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==DNS Dinamico==
==DNS Dinamico==
Il DNS dinamico è indispensabile nel caso in cui il router assegni indirizzi IP dinamici tramite il DHCP.  
Il DNS dinamico è indispensabile nel caso in cui il nostro ISP assegni indirizzi IP dinamici ai propri clienti. <br/>
Per motivi pratici è stato considerato questo caso, che dovrebbe corrispondere alla media della casistica; prima di procedere, però, alla sottoscrizione di un abbonamento gratuito presso il provider di DNS dinamico scelto per questa guida (ovvero: [https://www.noip.com/it-IT no-ip]), bisogna effettuare il forward del server al router. <br/>
Per motivi pratici è stato considerato questo caso, che dovrebbe corrispondere alla media della casistica; prima di procedere, però, alla sottoscrizione di un abbonamento gratuito presso il provider di DNS dinamico scelto per questa guida (ovvero: [https://www.noip.com/it-IT no-ip]), bisogna effettuare il forward del server al router. <br/>
===Configurazione del forwarding===
===Configurazione del forwarding===
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Nel caso in cui il server non sia raggiungibile è possibile forzare l'aggiornamento del ''DUC'', trovando il processo di noip2, [https://wiki.debian.org/Kill killandolo] e ri-avviandolo.<br/>
Nel caso in cui il server non sia raggiungibile è possibile forzare l'aggiornamento del ''DUC'', trovando il processo di noip2, [https://wiki.debian.org/Kill killandolo] e ri-avviandolo.<br/>
La sintassi per killare il processo è la seguente: <pre># /usr/local/bin/noip2 -K PID</pre> dove ''PID'' corrisponde all'identificativo del processo da killare, per ri-avviarlo basterà ri-lanciare il comando: <pre># /usr/local/bin/noip2</pre><br/>
La sintassi per killare il processo è la seguente: <pre># /usr/local/bin/noip2 -K PID</pre> dove ''PID'' corrisponde all'identificativo del processo da killare, per ri-avviarlo basterà ri-lanciare il comando: <pre># /usr/local/bin/noip2</pre><br/>
Per avere la lista di tutti i processi attualmente in esecuzione possiamo digitare il comando: <pre>$ ps -A</pre> oppure <pre>$ top</pre> a questo punto, dovrebbe essere possibile raggiungere il server digitandone l'indirizzo in un qualsiasi browser.<br/>
Per avere la lista di tutti i processi attualmente in esecuzione possiamo digitare il comando: <pre># ps -A</pre> oppure <pre># top</pre> oppure ancora <pre># /usr/local/bin/noip2 -S</pre> tramite questo comando, possiamo identificare il ''PID'' del processo di noip2.
A questo punto, dovrebbe essere possibile raggiungere il server digitandone l'indirizzo in un qualsiasi browser.<br/>


{{Autori | Autore= [[Utente:Irmin|Irmin]] }}
{{Autori | Autore= [[Utente:Irmin|Irmin]] }}
[[Categoria: FTP server]]
[[Categoria: FTP server]]
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