Nfs-kernel-server: condividere risorse tra macchine GNU/Linux: differenze tra le versioni

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Nel caso di una piccola rete domestica/aziendale il discorso sicurezza lascia il tempo che trova, dato che di norma in questi casi hanno accesso alle macchine solo persone fidate. Se però così non fosse è bene essere consapevoli che la condivisione NFS non abbinata ad un sistema di autenticazione centralizzato, come kerberos o ldap, è causa di gravi vulnerabilità.
Nel caso di una piccola rete domestica/aziendale il discorso sicurezza lascia il tempo che trova, dato che di norma in questi casi hanno accesso alle macchine solo persone fidate. Se però così non fosse è bene essere consapevoli che la condivisione NFS non abbinata ad un sistema di autenticazione centralizzato, come kerberos o ldap, è causa di gravi vulnerabilità.


Con i vari protocolli di rete come FTP, SFTP, ecc. è infatti necessario effettuare un'autenticazione presso il server ospitante le risorse (che poi queste credenziali siano trasmesse in chiaro o cifrate è un altro paio di maniche), mentre con NFS non viene fatta alcuna autenticazione "diretta". Una volta definite le risorse da esportare l'accesso a queste è regolato solo in base all'[[UID]] dell'utente (V3 e precedenti), oppure in base all'UID per quanto riguarda i permessi tipo unix e in base al nome utente per quanto riguarda regole ACL e determinazione del proprietario (Dal V4, [http://blather.michaelwlucas.com/archives/796 citazione]); poiché gli UID degli utenti di base sono assegnati in modo crescente a partire da uno stesso numero (cioè 1000, almeno per Debian e derivati), a meno che un utente non decida di cambiarli sua sponte, è evidente come l'accesso alle stesse sia tutt'altro che sicuro.<br/>
Con i vari protocolli di rete come FTP, SFTP, ecc. è infatti necessario effettuare un'autenticazione presso il server ospitante le risorse (che poi queste credenziali siano trasmesse in chiaro o cifrate è un altro paio di maniche), mentre con NFS non viene fatta alcuna autenticazione "diretta". Una volta definite le risorse da esportare l'accesso a queste è regolato solo in base all'[[UID]] dell'utente (V3 e precedenti), oppure in base all'UID per quanto riguarda i permessi tipo unix e in base al nome utente per quanto riguarda regole ACL e determinazione del proprietario (da V4, [http://blather.michaelwlucas.com/archives/796 citazione]); poiché gli UID degli utenti di base sono assegnati in modo crescente a partire da uno stesso numero (cioè 1000, almeno per Debian e derivati), a meno che un utente non decida di cambiarli sua sponte, è evidente come l'accesso alle stesse sia tutt'altro che sicuro.<br/>
In realtà è possibile restringere l'accesso alle stesse in base all'indirizzo IP (in Lenny <code>man portmap</code>, <code>man exports</code> per tutti), tuttavia questo accorgimento potrebbe non essere adeguato e/o sufficiente.<br/>
In realtà è possibile restringere l'accesso alle stesse in base all'indirizzo IP (in Lenny <code>man portmap</code>, <code>man exports</code> per tutti), tuttavia questo accorgimento potrebbe non essere adeguato e/o sufficiente.<br/>
Poiché su ogni macchina almeno un utente deve esistere, è chiaro per quanto detto che tutte le macchine hanno almeno un utente con lo stesso UID (a meno di modifiche fatte appositamente), cioè quello creato in fase d'installazione.<br/>
Poiché su ogni macchina almeno un utente deve esistere, è chiaro per quanto detto che tutte le macchine hanno almeno un utente con lo stesso UID (a meno di modifiche fatte appositamente), cioè quello creato in fase d'installazione.<br/>
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