Nfs-kernel-server: condividere risorse tra macchine GNU/Linux: differenze tra le versioni

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{{Template:File_System}}{{Versioni compatibili|Lenny|Squeeze|Wheezy}}{{Template:NFS}}
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= Introduzione =
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{{Box|NOTE|
{{Box|NOTE|
* L'utilizzo di NFS è consigliato solo all'interno di una LAN, in caso contrario è preferibile ricorrere ad altre soluzioni come [[Sshfs | SSHFS]].
* L'utilizzo di NFS è consigliato solo all'interno di una LAN, in caso contrario è preferibile ricorrere ad altre soluzioni come [[SSHFS: montare una risorsa remota sfruttando FUSE ed SSH | SSHFS]].
* Sebbene NFS sia privilegiato in ambienti UNIX puri è comunque possibile sfruttarlo anche in ambienti misti con client Windows.
* Sebbene NFS sia privilegiato in ambienti UNIX puri è comunque possibile sfruttarlo anche in ambienti misti con client Windows.
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* Dal punto di vista della configurazione non esistono differenze tra le  versioni 2 e 3, mentre la versione 4 introduce alcune piccole differenze  di sintassi.
* Dal punto di vista della configurazione non esistono differenze tra le  versioni 2 e 3, mentre la versione 4 introduce alcune piccole differenze  di sintassi.
* La scelta del protocollo da utilizzare avviene lato client e non lato server, ovvero attraverso ''mount'' e quindi tutti gli strumenti che da esso dipendono (<code>/etc/fstab</code>, <code>autofs</code>, ecc.). A meno che l'utente non specifichi esplicitamente il protocollo da usare tramite l'opzioni ''nfsvers'' (o l'equivalente ''vers'') avverrà una negoziazione per tentativi tra client e server partendo dalla versione 4; in caso di fallimento verrà provata la versione 3, dopo di che, se anche questa fallisce, procede automaticamente con un ultimo tentativo usando la versione 2 del protocollo.
* La scelta del protocollo da utilizzare avviene lato client e non lato server, ovvero attraverso ''mount'' e quindi tutti gli strumenti che da esso dipendono (<code>/etc/fstab</code>, <code>autofs</code>, ecc.). A meno che l'utente non specifichi esplicitamente il protocollo da usare tramite l'opzione ''nfsvers'' (o l'equivalente ''vers'') avverrà una negoziazione per tentativi tra client e server partendo dalla versione 4; in caso di fallimento verrà provata la versione 3, dopo di che, se anche questa fallisce, procede automaticamente con un ultimo tentativo usando la versione 2 del protocollo.
* È possibile restringere lato server le versioni utilizzabili del protocollo editando opportunamente il parametro <code>RPCMOUNTDOPTS</code> del file <code>/etc/default/nfs-kernel-server</code>. Richieste di utilizzo di versioni bloccate del protocollo da parte dei client vengono negate.


= Sicurezza =
= Sicurezza =
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Nel caso di una piccola rete domestica/aziendale il discorso sicurezza lascia il tempo che trova, dato che di norma in questi casi hanno accesso alle macchine solo persone fidate. Se però così non fosse è bene essere consapevoli che la condivisione NFS non abbinata ad un sistema di autenticazione centralizzato, come kerberos o ldap, è causa di gravi vulnerabilità.
Nel caso di una piccola rete domestica/aziendale il discorso sicurezza lascia il tempo che trova, dato che di norma in questi casi hanno accesso alle macchine solo persone fidate. Se però così non fosse è bene essere consapevoli che la condivisione NFS non abbinata ad un sistema di autenticazione centralizzato, come kerberos o ldap, è causa di gravi vulnerabilità.


Con i vari protocolli di rete come FTP, SFTP, ecc. è infatti necessario effettuare un'autenticazione presso il server ospitante le risorse (che poi queste credenziali siano trasmesse in chiaro o cifrate è un altro paio di maniche), mentre con NFS non viene fatta alcuna autenticazione "diretta". Una volta definite le risorse da esportare l'accesso a queste è regolato in base all'[[UID]] dell'utente; poiché gli UID degli utenti di base sono assegnati in modo crescente a partire da uno stesso numero (cioè 1000, almeno per Debian e derivati), a meno che un utente non decida di cambiarli sua sponte, è evidente come l'accesso alle stesse sia tutt'altro che sicuro.<br/>
Con i vari protocolli di rete come FTP, SFTP, ecc. è infatti necessario effettuare un'autenticazione presso il server ospitante le risorse (che poi queste credenziali siano trasmesse in chiaro o cifrate è un altro paio di maniche), mentre con NFS non viene fatta alcuna autenticazione "diretta". Una volta definite le risorse da esportare l'accesso a queste è regolato solo in base all'[[UID]] dell'utente (V3 e precedenti), oppure in base all'UID per quanto riguarda i permessi tipo unix e in base al nome utente per quanto riguarda regole ACL e determinazione del proprietario (da V4, [http://blather.michaelwlucas.com/archives/796 citazione]); poiché gli UID degli utenti di base sono assegnati in modo crescente a partire da uno stesso numero (cioè 1000, almeno per Debian e derivati), a meno che un utente non decida di cambiarli sua sponte, è evidente come l'accesso alle stesse sia tutt'altro che sicuro.<br/>
In realtà è possibile restringere l'accesso alle stesse in base all'indirizzo IP (in Lenny <code>man portmap</code>, <code>man exports</code> per tutti), tuttavia questo accorgimento potrebbe non essere adeguato e/o sufficiente.<br/>
In realtà è possibile restringere l'accesso alle stesse in base all'indirizzo IP (in Lenny <code>man portmap</code>, <code>man exports</code> per tutti), tuttavia questo accorgimento potrebbe non essere adeguato e/o sufficiente.<br/>
Poiché su ogni macchina almeno un utente deve esistere, è chiaro per quanto detto che tutte le macchine hanno almeno un utente con lo stesso UID (a meno di modifiche fatte appositamente), cioè quello creato in fase d'installazione.<br/>
Poiché su ogni macchina almeno un utente deve esistere, è chiaro per quanto detto che tutte le macchine hanno almeno un utente con lo stesso UID (a meno di modifiche fatte appositamente), cioè quello creato in fase d'installazione.<br/>
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Similmente se si decidesse di usare la versione 3 del protocollo non sarebbe strettamente necessario leggersi le pagine relative alla 4, tuttavia si tenga presente che la sezione relativa al troubleshooting di quest'ultima è probabilmente valida in molti punti anche per la versione 3.
Similmente se si decidesse di usare la versione 3 del protocollo non sarebbe strettamente necessario leggersi le pagine relative alla 4, tuttavia si tenga presente che la sezione relativa al troubleshooting di quest'ultima è probabilmente valida in molti punti anche per la versione 3.


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