Migliorare l'aspetto dei font: differenze tra le versioni

update generale (da aggiornare Infinality, Xft, inst. font)
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(update generale (da aggiornare Infinality, Xft, inst. font))
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== Introduzione ==
== Introduzione ==
Generalmente Debian ha attivo un [http://en.wikipedia.org/wiki/Font_rasterization font rendering] che lascia a desiderare e i caratteri spesso sono brutti da vedere.<br>
Molti nuovi utenti di Debian, subito dopo averlo installato, si lamentano del brutto aspetto che hanno i caratteri (ad alcuni invece piacciono, de gustibus). Il problema risiede principalmente nella configurazione predefinita di Debian, che non imposta il [http://en.wikipedia.org/wiki/Font_rasterization rendering dei caratteri] adeguatamente.
Un primo miglioramento si può ottenere con il comando da root <code>dpkg-reconfigure fontconfig-config</code> e rispondendo alle tre domande poste.
Però per un risultato migliore e più adattabile ai propri gusti è meglio seguire un'altra strada.<br>
Tuttavia con le ultime modifiche alla [https://it.wikipedia.org/wiki/Cairo_%28grafica%29 Libreria Grafica Cairo] esiste una procedura ancora più semplice; infatti è possibile attivare il '''Subpixel-hinting''' e il '''Font-smoothing''' dei caratteri, con un miglioramento sensibile, creando un semplice ''file'' di configurazione da collocare all'interno della nostra '''/HOME'''.


== Procedura semplificata ==
Ci sono vari modi e tanti parametri per migliorare il rendering, di seguito si farà una carrellata quanto più esplicativa possibile (spero). Ulteriori approfondimenti sull'argomento si possono leggere nell'ultimo capitolo "[[Migliorare l'aspetto dei font#Riferimenti |Riferimenti]]". <u>Se invece non vi interessano i particolari dettagliati e volete prendere la strada più breve allora leggete [[Migliorare l'aspetto dei caratteri |questa guida]]</u>.
Apriamo il nostro editor di testi preferito e incolliamo il listato che segue:
 
<pre><?xml version='1.0'?>
Prima di cominciare bisognerebbe controllare che siano installati i pacchetti responsabili della gestione dei font, e cioè <code>fontconfig</code>, <code>libfreetype6</code>, <code>libcairo2</code> e <code>libxft2</code>, ma è un controllo superfluo, dato che questi pacchetti sono dipendenze di tutti i principali ambienti desktop (senza un desktop grafico ci sarebbero solo [http://en.wikipedia.org/wiki/Computer_font#Bitmap_fonts caratteri bitmap], e di questa guida si potrebbe usare solo il paragrafo che riguarda la [[Migliorare l'aspetto dei font#Console Linux |console Linux]] in tal caso).
<!DOCTYPE fontconfig SYSTEM 'fonts.dtd'>
 
<fontconfig>
In parole povere, [http://www.freetype.org/ FreeType] è come la "mano" che disegna i caratteri sullo schermo, mentre [http://cairographics.org/ Cairo] è sarebbe la "matita" usata da FreeType per disegnare. [http://www.freedesktop.org/wiki/Software/fontconfig/ Fontconfig] gestisce, configura e personalizza i caratteri, e infine [http://www.freedesktop.org/wiki/Software/Xft/ Xft] è un componente del server grafico X che usa e "coordina" FreeType e Fontconfig (in quanto questi ultimi sono pensati per essere universali e non dipendenti da X).
<match target="font">
  <edit mode="assign" name="rgba">
  <const>rgb</const>
  </edit>
</match>
<match target="font">
  <edit mode="assign" name="hinting">
  <bool>true</bool>
  </edit>
</match>
<match target="font">
  <edit mode="assign" name="hintstyle">
  <const>hintslight</const>
  </edit>
</match>
<match target="font">
  <edit mode="assign" name="antialias">
  <bool>true</bool>
  </edit>
</match>
  <match target="font">
    <edit mode="assign" name="lcdfilter">
      <const>lcddefault</const>
    </edit>
  </match>
</fontconfig></pre>


Salviamo il file appena creato all'interno della nostra '''/HOME''' con il nome: '''.fonts.conf'''<br>
== Fontconfig ==
Uscite e rientrate nella sessione grafica se usate un ''Login Manager'', altrimenti riavviate il ''Server X''; ora dovreste avere il '''Subpixel-hinting''' e il '''Font-smoothing''' attivato.<br>
Tra le varie funzioni di ''Fontconfig'' c'è anche quella di indicare a ''FreeType'' come disegnare i caratteri. Ad esempio può dirgli di usare l'antialiasing su tutti i font tranne che su quelli di lingua orientale, o di disabilitare l'hinting su un determinato font quando questo è di dimensioni inferiori a 8 punti.
Se il risultato è di vostro gradimento potete fermarvi qui.<br>
<br>


{{Box|Informazioni per Jessie|Si prevede che per la prossima ''Debian Stable'', Jessie, la nuova posizione per il ''file'' di configurazione sarà: '''~/.config/fontconfig/fonts.conf'''}}
La configurazione di ''Fontconfig'' si trova in <code>/etc/fonts/conf.d</code> ed è composta da tanti file, ognuno con una sua funzione specifica, intuibile dal nome stesso del file. In realtà tutti i file di configurazione si trovano in <code>/etc/fonts/conf.avail/</code> <sup>[[Migliorare l'aspetto dei font#Jessie |nota]]</sup> e vengono creati (o rimossi) dei link simbolici in <code>/etc/fonts/conf.d</code> in base alla caratteristica che si vuole abilitare (o disabilitare).<br/>
Ad esempio se si digita
<pre># dpkg-reconfigure fontconfig-config</pre>
in base alle risposte date nella procedura guidata verranno creati dei link in <code>conf.d</code><br/>
Però si sconsiglia di cambiare la configurazione con <code>conf.d</code> perché in <code>conf.avail</code> non sono presenti tutte le opzioni che è possibile usare per migliorare l'aspetto del font (per esempio, grossa mancanza, non c'è l'antialiasing). Invece di creare i file mancanti in <code>conf.avail</code> per poi linkarli in <code>conf.d</code> diventa molto più pratico ricorrere ad un altro metodo.


Dopo aver letto la configurazione in <code>conf.d</code>, ''Fontconfig'' cerca altre configurazioni nel file <code>/etc/fonts/local.conf</code> e poi in <code>~/.fonts.conf</code> <sup>[[Migliorare l'aspetto dei font#Jessie |nota]]</sup>. Entrambi i file servono proprio per personalizzare ''Fontconfig'' e non esistono inizialmente, a meno che non vengano creati dall'utente o da qualche software. Le impostazioni contenute nel primo file, <code>local.conf</code>, saranno applicate a tutti gli utenti del sistema mentre quelle del secondo file, <code>.fonts.conf</code> <sup>[[Migliorare l'aspetto dei font#Jessie |nota]]</sup>, risiedendo nella home dell'utente sono applicate solo a quel singolo utente. La sintassi dei due file è identica (come quella dei file in <code>conf.d</code>) e possono convivere insieme.<br/>
In caso di impostazioni discordanti tra i vari file di configurazione, ''Fontconfig'' dovrebbe usare quest'ordine di lettura, dove la priorità spetta all'ultima configurazione letta:
# <code>/etc/fonts/conf.d/</code>
# <code>/etc/fonts/local.conf</code>
# <code>~/.fonts.conf</code> <sup>[[Migliorare l'aspetto dei font#Jessie |nota]]</sup>
# impostazioni font dell'ambiente desktop (''Xft'')
anche se molto dipende da come sono impostati i parametri all'interno delle configurazioni, che potrebbero cambiare le priorità. Per esempio usando <code>mode="assign"</code> per impostare un valore, questo rimarrà tale anche se ne verrà impostato uno diverso successivamente (ma alcune applicazioni potrebbero anche usare l'ultimo valore letto a prescindere[https://bugs.freedesktop.org/show_bug.cgi?id=17722 *]; per informazioni <code>man fonts-conf</code>). Per sicurezza quando si usa <code>.fonts.conf</code> <sup>[[Migliorare l'aspetto dei font#Jessie |nota]]</sup> è meglio sostituire nel modello riportato sotto tutti i <code>mode="append"</code> presenti con <code>mode="assign"</code>


== Configurazione fontconfig ==
Ecco il modello di configurazione da usare nei file <code>.conf</code>:
Se assenti installiamo queste librerie:
<pre># apt-get install libfreetype6 fontconfig libcairo2 libxft2</pre>
ma essendo usate da tutti i principali ambienti desktop è praticamente impossibile non averle (anche perché senza un desktop grafico ci sarebbero solo [http://en.wikipedia.org/wiki/Computer_font#Bitmap_fonts caratteri bitmap] e questa guida non servirebbe a molto).<br>
Fatto il controllo, si può creare il file di configurazione di ''fontconfig''. Ce ne sono due: il file <code>/etc/fonts/local.conf</code> e il file <code>~/.fonts.conf</code> (che a partire da Jessie è invece <code>~/.config/fontconfig/fonts.conf</code>, vedi nota a fine paragrafo). Questi file hanno la stessa struttura, cambia solo che il primo serve ad applicare la configurazione a tutto il sistema, mentre l'altro risiede nella home di un utente e il suo campo di applicazione è limitato solo alle sessioni di quell'utente. Basta averne uno ma possono convivere insieme; in presenza di entrambi i file la configurazione utente dovrebbe avere la priorità ma per esserne sicuri è meglio sostituire in <code>~/.fonts.conf</code> i vari <code>mode="append"</code> presenti nel file con <code>mode="assign"</code>.<br>
Il codice da inserire nel file è il seguente:
<pre>
<pre>
<?xml version='1.0'?>
<?xml version='1.0'?>
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<match target="pattern">
<match target="pattern">


<!-- Font rasterization converts vector font data to bitmap data so that it
<!-- La rasterizzazione dei caratteri converte i dati vettoriali dei font
     can be displayed. The result can appear jagged due to aliasing.
    in immagini bitmap, così da poter essere visualizzati sullo schermo.
     Anti-aliasing increases the apparent resolution of font edges. -->
     Il risultato può apparire frastagliato per via dell'aliasing.
     L'anti-aliasing aumenta il dettaglio visivo dei bordi dei caratteri. -->
<edit mode="append" name="antialias">
<edit mode="append" name="antialias">
<bool>true</bool>
<bool>true</bool>
</edit>
</edit>


<!-- Using normal hinting, TrueType hinting instructions in the font are
<!-- Abilitando l'opzione "hinting", le istruzioni di hinting TrueType
     interpreted by freetype's Byte-Code Interpreter. This works best for
     incorporate nei font vengono interpretate dal Byte-Code Interpreter
     fonts with good hinting instructions. -->
    (BCI) di FreeType. Questa è la scelta migliore in caso di font
     contenenti buone istruzioni di hinting. -->
<edit mode="append" name="hinting">
<edit mode="append" name="hinting">
<bool>true</bool>
<bool>true</bool>
</edit>
</edit>


<!-- Auto-discovery for hinting. This looks worse than normal hinting for
<!-- Abilitando l'autohinter verranno ignorate le istruzioni di hinting
     fonts with good instructions, but better for those with poor or no
    contenute nei font ma verrà usato un algoritmo generico di hinting,
     instructions. The autohinter and subpixel rendering are not designed
     che è quasi sempre peggiore delle istruzioni ma potrebbe migliorare
     to work together and should not be used in combination. -->
     la visualizzazione dei font che non hanno istruzioni incorporate.
    L'autohinter e il subpixel rendering non sono programmati per lavorare
     insieme e non devono essere abilitati contemporaneamente. -->
<edit mode="append" name="autohint">
<edit mode="append" name="autohint">
<bool>false</bool>
<bool>false</bool>
</edit>
</edit>


<!-- Hint style is the amount of influence the hinting mode has. Hinting
<!-- L'hintstyle rappresenta quanto influenza avrà l'hinting sul risultato
     can be set to: "hintfull", "hintmedium", "hintslight" and "hintnone".
     finale. Può essere impostato in "hintfull", "hintmedium", "hintslight"
     With BCI hinting, "hintfull" should work best for most fonts.
    e "hintnone". Con autohint abilitato è consigliato "hintslight", mentre
     With the autohinter, "hintslight" is recommended. -->
     con autohint disabilitato (BCI) è consigliato "hintfull", ma è una
     scelta abbastanza soggettiva. -->
<edit mode="append" name="hintstyle">
<edit mode="append" name="hintstyle">
<const>hintslight</const>
<const>hintslight</const>
</edit>
</edit>


<!-- Subpixel rendering effectively triples the horizontal (or vertical)
<!-- Il subpixel rendering riesce a triplicare efficacemente la risoluzione
    resolution for fonts by making use of subpixels. The autohinter and
     orizzontale o verticale dei font usando i subpixel del monitor.
     subpixel rendering are not designed to work together and should not
     Fontconfig deve sapere che tipo di subpixel usa il vostro monitor per
    be used in combination. Most monitors manufactured today use the
     visualizzare correttamente i caratteri. Le possibili opzioni sono:
     Red, Green, Blue (RGB) specification. Fontconfig will need to know
     "rgb", "bgr", "vrgb", "vbgr", "unknown" e "none". Moltissimi monitor
     your monitor type to be able to display your fonts correctly.
    odierni usano le specifiche "rgb" (Red-Green-Blue).
     Values are "rgb" (most common), "bgr", "vrgb" (vertical), "vbgr",
    Non abilitare contemporaneamente questa opzione e l'autohinter. -->
    "unknown" or "none". -->
<edit mode="append" name="rgba">
<edit mode="append" name="rgba">
<const>rgb</const>
<const>rgb</const>
</edit>
</edit>


<!-- When using subpixel rendering, you should enable the LCD filter,
<!-- Quando si usa il subpixel rendering bisognerebbe abilitare il filtro
     which is designed to reduce colour fringing. The "lcddefault" filter
    LCD, che serve ad ridurre i bordi colorati dei font. Il filtro
    will work for most users. Other filters are available that can be
     "lcddefault" è quello più comune; "lcdlight" è un filtro leggero ideale
    used in special situations: "lcdlight"; a lighter filter ideal for
     per i font che sembrano troppo spessi o tenui; "lcdlegacy" è il filtro
     fonts that look too bold or fuzzy; "lcdlegacy", the original Cairo
     originale di Cairo; "lcdnone" disabilita il filtro. -->
     filter; "lcdnone" to disable it entirely. -->
<edit mode="append" name="lcdfilter">
<edit mode="append" name="lcdfilter">
<const>lcddefault</const>
<const>lcddefault</const>
</edit>
</edit>


<!-- Fontconfig should be able to detect DPI parameters as discovered
<!-- Fontconfig dovrebbe prendere il valore DPI da Xorg. Per controllare
    by the Xorg server. You can check Xorg's automatically discovered
     il valore di Xorg usare il comando 'xdpyinfo | grep resolution'
     DPI with the command 'xdpyinfo | grep resolution'
     Per impostare manualmente il DPI disabilitare i tag-commento sotto -->
     Uncomment the following to activate customized DPI -->
<!--
<!--
<edit mode="append" name="dpi">
<edit mode="append" name="dpi">
Riga 121: Riga 98:
-->
-->


<!-- Some scalable fonts have embedded bitmap versions which are rendered
<!-- Alcuni font includono una versione bitmap che potrebbe essere usata
     instead, mainly at smaller sizes. Force using scalable fonts at all
     al posto della vettoriale, specie alle dimensioni più piccole. Con
     sizes by disabling embedded bitmap. -->
     questa opzione si disattiva l'utilizzo di questi caratteri bitmap. -->
<edit mode="append" name="embeddedbitmap">
<edit mode="append" name="embeddedbitmap">
<bool>false</bool>
<bool>false</bool>
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</match>
</match>


<!-- Use font substitution to set your preferred fonts the default
<!-- Rifiuta l'uso di font bitmap, Fontconfig userà solo font vettoriali
     serif, sans-serif and monospace fonts. You can also substitute
     tipo TrueType, OpenType, Postscript, ecc. -->
    a specific font not installed on the system (e.g. Arial) with
<selectfont><rejectfont><pattern>
     an installed one (e.g. FreeSans) by adding other aliases like
<patelt name="scalable"><bool>false</bool></patelt>
     these. This only works if the original font is not on the system.
</pattern></rejectfont></selectfont>
     Uncomment the following to activate font substitution -->
 
<!-- I font predefiniti "Serif", "Sans-Serif" e "Monospace" sono in realtà
     degli alias, dei link, e possono essere cambiati usando la sostituzione
    font. Con lo stesso metodo si possono anche creare degli alias per altri
    font, l'importante è non dare un nome all'alias che sia uguale al nome di
    un font già presente nel sistema. Per esempio se non è installato Arial
     si può creare un alias con un suo font simile come FreeSans.
     Per personalizzare gli alias togliere i tag-commento sotto -->
<!--
<!--
<alias>
<alias>
<family>serif</family>
<family>serif</family>
<prefer><family>Droid Serif</family></prefer>
<prefer><family>DejaVu Serif</family></prefer>
</alias>
</alias>
<alias>
<alias>
<family>sans-serif</family>
<family>sans-serif</family>
<prefer><family>Droid Sans</family></prefer>
<prefer><family>Ubuntu</family></prefer>
</alias>
</alias>
<alias>
<alias>
<family>monospace</family>
<family>monospace</family>
<prefer><family>Droid Sans Mono</family></prefer>
<prefer><family>Ubuntu Mono</family></prefer>
</alias>
</alias>


Riga 155: Riga 139:
</alias>
</alias>
-->
-->
<!-- Reject bitmap fonts in favour of Truetype, Postscript, etc. -->
<selectfont><rejectfont><pattern>
<patelt name="scalable"><bool>false</bool></patelt>
</pattern></rejectfont></selectfont>


</fontconfig>
</fontconfig>
</pre>
</pre>
Salviamo il file e facciamo pulizia di altre impostazioni presenti, specie se abbiamo usato il comando presente nell'[[Migliorare l'aspetto dei font#Introduzione |Introduzione]]:
Per creare il file basta usare il proprio editor preferito (es. ''nano''). Per la configurazione di sistema:
<pre># rm /etc/fonts/conf.d/1*
<pre># nano /etc/fonts/local.conf</pre>
# rm /etc/fonts/conf.d/70*
oppure per il singolo utente:
<pre>$ nano ~/.fonts.conf</pre>
poi incollare il modello sopra, eventualmente modificarlo e salvare il file.
Meglio poi eliminare i link in <code>conf.d</code> che riguardano le stesse impostazioni, per evitare strani risultati:
<pre># rm /etc/fonts/conf.d/1*.conf
# rm /etc/fonts/conf.d/70*.conf
# dpkg-reconfigure fontconfig</pre>
# dpkg-reconfigure fontconfig</pre>
(per informazioni su <code>conf.d</code> leggere la sezione [[Migliorare l'aspetto dei font#Ubuntu |Ubuntu]])
dopo rigeneriamo la cache dei font con:
dopo rigeneriamo la cache dei font con:
<pre># fc-cache -fv
<pre># fc-cache -fv
$ fc-cache -fv</pre>
$ fc-cache -fv</pre>
e infine riavviamo X facendo logout e login oppure riavviando il sistema.<br>
e infine riavviamo X facendo logout e login (oppure riavviando tutto il sistema) per abilitare il nuovo aspetto dei caratteri.
La configurazione sopra riportata è una configurazione "standard" che cerca di fornire il miglior risultato possibile sulla maggior parte dei sistemi.
 
Però ci sono tanti fattori da considerare se i font elaborati con questa configurazione non sono ancora soddisfacenti. Potrebbe essere colpa del monitor che ad esempio usa uno schema [http://www.lagom.nl/lcd-test/subpixel.php subpixel BGR], differente dal comune RGB o semplicemente è una questione di gusto personale. Spesso i font hanno istruzioni di hinting codificate al loro interno e mentre alcuni possono dare un buon risultato con l'hinting "Slight", altri appariranno meglio con hinting "None" o "Full". In ogni caso basta modificare i parametri nel file <code>.conf</code> aiutandosi con le descrizioni fornite nelle parti commentate per ottenere il risultato su schermo migliore per i vostri occhi.<br>
La configurazione sopra riportata è una configurazione "standard" che cerca di fornire il miglior risultato possibile sulla maggior parte dei sistemi. Però ci sono tanti fattori da considerare se i font elaborati con questa configurazione non sono ancora soddisfacenti. Potrebbe essere ad esempio per via del monitor che usa uno schema [http://www.lagom.nl/lcd-test/subpixel.php subpixel BGR] (ma sono rari), differente dal comune RGB sul quale si basano le impostazioni predefinite; a volte è invece solo una questione di gusto personale.
C'è da considerare anche che l'ambiente desktop in uso può cambiare questi parametri, modificando direttamente il file <code>~/.fonts.conf</code> (KDE) o più spesso passando a ''Xft'' e/o ''fontconfig'' i propri valori di hinting con una priorità maggiore. Per esempio su Gnome3 le impostazioni predefinite (modificabili tramite ''gnome-tweak-tool'') sono "Hinting: Full" e "Antialiasing: Greyscale". Per evitare discrepanze e conflitti è meglio cambiare questi valori con quelli usati nei file <code>.conf</code>.<br>
 
Ogni desktop environment che si rispetti ha una sezione dove poter impostare i parametri base di fontconfig e spesso sembrano sufficienti per avere un buon risultato, ma per un controllo più accurato il ricorso ai file <code>.conf</code> è necessario. Ad esempio alcuni caratteri risultano più leggibili senza hinting sotto una certa dimensione. Ciò è correggibile aggiungendo una sezione simile a questa nel nostro file <code>.conf</code>:
Spesso i font hanno istruzioni di hinting codificate al loro interno e mentre alcuni possono dare un buon risultato con l'hinting "Slight", altri appariranno meglio con hinting "None", oppure con quello "Full". In ogni caso basta modificare i parametri nei file <code>.conf</code> aiutandosi con i commenti inclusi nel codice o con la documentazione (online e offline) per ottenere il risultato su schermo migliore per i vostri occhi.
 
C'è da considerare anche che l'ambiente desktop in uso può cambiare questi parametri, modificando direttamente il file <code>~/.fonts.conf</code> (caso raro) o più spesso passando direttamente a ''Xft'' i propri valori di hinting con una priorità maggiore. Per esempio su Gnome3 le impostazioni predefinite (modificabili tramite ''gnome-tweak-tool'') sono "Hinting: Full" e "Antialiasing: Greyscale". Per evitare discrepanze e conflitti è meglio cambiare questi valori con quelli usati nei file <code>.conf</code>.
 
Ogni desktop environment che si rispetti ha una sezione dove poter impostare i parametri base dell'aspetto dei caratteri e spesso sembrano sufficienti per avere un buon risultato, ma per un controllo più accurato il ricorso ai file <code>.conf</code> è necessario. Ad esempio alcuni caratteri risultano più leggibili senza hinting sotto una certa dimensione. Ciò è correggibile aggiungendo del codice simile a questo nel nostro file <code>.conf</code>:
<pre>
<pre>
<match target="font">
<match target="font">
Riga 189: Riga 176:
</match>
</match>
</pre>
</pre>
Questa ad esempio in caso di carattere "DejaVu Sans Mono" con una dimensione inferiore ai 7.5 punti, deve disabilitare l'hinting. Si possono fare tante altre cose simili con ''fontconfig'', come assegnare dei parametri di hinting diversi da quelli generali per un dato font che non rende bene; per approfondimenti leggete la documentazione di ''fontconfig'' (e visionate anche i file di configurazione del pacchetto [[Migliorare l'aspetto dei font#Infinality|<code>fontconfig-infinality</code>]] come esempio di applicazione pratica).<br>
Questo ad esempio in caso di carattere "DejaVu Sans Mono" con una dimensione inferiore ai 7.5 punti, deve disabilitare l'hinting. Si possono fare tante altre cose simili con ''Fontconfig'', come assegnare dei parametri di hinting diversi da quelli generali per un dato font che non rende bene; per approfondimenti leggete la documentazione di ''Fontconfig'' (e visionate anche i file di configurazione del pacchetto [[Migliorare l'aspetto dei font#Infinality|<code>fontconfig-infinality</code>]] come esempio di applicazione pratica).
 
Alla fine del tuning potrete testare la vostra configurazione corrente [http://www.infinality.net/files/font.html in questa pagina].
Alla fine del tuning potrete testare la vostra configurazione corrente [http://www.infinality.net/files/font.html in questa pagina].
{{Box|Nota importante|A partire dalla [http://cgit.freedesktop.org/fontconfig/commit/?id&#61;8c255fb185d5651b57380b0a9443001e8051b29d versione 2.10] di ''fontconfig'' (da Jessie in poi) il file <code>~/.fonts.conf</code> cambierà percorso, diventando <code>~/.config/fontconfig/fonts.conf</code> ma sarà mantenuta la compatibilità con il vecchio percorso ancora per qualche versione. Cambiano anche la posizione della cache dei caratteri, da <code>~/.fontconfig/</code> a <code>~/.cache/fontconfig/</code> e di <code>/etc/fonts/conf.avail/</code>, che diventa <code>/usr/share/fontconfig/conf.avail/</code>.}}
 
=== Jessie ===
A partire dalla [http://cgit.freedesktop.org/fontconfig/commit/?id&#61;8c255fb185d5651b57380b0a9443001e8051b29d versione 2.10] di ''Fontconfig'' (presente da Debian 8 "Jessie" in poi) il file <code>~/.fonts.conf</code> cambierà percorso, diventando <code>~/.config/fontconfig/fonts.conf</code> ma sarà mantenuta la compatibilità con il vecchio percorso ancora per qualche versione. Cambiano anche la posizione della cache dei caratteri, da <code>~/.fontconfig/</code> a <code>~/.cache/fontconfig/</code> e di <code>/etc/fonts/conf.avail/</code>, che diventa <code>/usr/share/fontconfig/conf.avail/</code>.


=== Ubuntu ===
=== Ubuntu ===
I parametri predefiniti di ''fontconfig'' di Ubuntu sono impostati (come in Debian e molte altre distibuzioni Linux) tramite <code>/etc/fonts/conf.d/</code>. Questa directory contiene tanti pezzi di configurazione che tutti insieme vanno a creare la configurazione globale di ''fontconfig'' per tutto il sistema (in pratica è un <code>local.conf</code> frammentato). Le varie opzioni che è possibile attivare/disattivare in <code>/etc/fonts/conf.d/</code> sono contenute in <code>/etc/fonts/conf.avail/</code> (in Jessie <code>/usr/share/fontconfig/conf.avail/</code>). Basta creare un link simbolico con:
Molti utenti che passano da Ubuntu a Debian o che li usano entrambi si lamentano dell'aspetto dei caratteri "out of the box", nettamente migliore su Ubuntu.
<pre># ln -s /etc/fonts/conf.avail/impostazione.conf /etc/fonts/conf.d/</pre>
 
e l'impostazione sarà attivata o viceversa, se viene cancellato il link, l'impostazione sarà disattivata. Il comando <code>dpkg-reconfigure fontconfig-config</code> suggerito nell'[[Migliorare l'aspetto dei font#Introduzione|Introduzione]] di questa guida apporta i cambiamenti proprio in questo modo, creando dei link in <code>conf.d</code> a seconda delle risposte date. Potete leggere il file <code>/etc/fonts/conf.d/README</code> per qualche informazione in più.<br>
Prima di Debian 7 "Wheezy" la differenza tra i due sistemi era più marcata, perché Ubuntu applicava delle patch al codice di Cairo e FreeType per migliorare la resa su schermo e se si voleva lo stesso risultato bisognava ricompilare i pacchetti interessati su Debian aggiungendo le patch.
La differenza tra Ubuntu e Debian è che quest'ultima appena installata contiene poche impostazioni di hinting dei caratteri in <code>conf.d</code> e mancano anche delle impostazioni in <code>conf.avail</code> per poter rimediare, come quella dell'antialiasing che è essenziale. In Ubuntu queste impostazioni invece ci sono e sono abilitate da subito, perché i pacchetti di ''fontconfig'' sono compilati con apposite patch.<br>
 
Si potrebbero creare i file mancanti in <code>conf.avail</code> per poi linkarli in <code>conf.d</code> ma è poco pratico, mentre un modo equivalente e più rapido è scrivere direttamente le singole impostazioni tutte in un file, come abbiamo fatto sopra con <code>/etc/fonts/local.conf</code> e/o <code>~/.fonts.conf</code> (in Jessie <code>~/.config/fontconfig/fonts.conf</code>). In caso di impostazioni discordanti tra configurazioni diverse, ''fontconfig'' dovrebbe usare quest'ordine di lettura, dove la priorità spetta all'ultima configurazione letta:
A partire da Wheezy queste patch sono presenti anche in Debian (perché assimilate in upstream) e l'unica differenza rimasta tra Debian e Ubuntu adesso è la configurazione iniziale di Fontconfig. Su Ubuntu questa configurazione è ottenuta sempre con delle patch nel codice di Fontconfig, ma per fortuna non è necessario ricompilare nulla in questo caso, basta solo applicare la stessa configurazione di Ubuntu con <code>local.conf</code> per avere risultati identici.
# <code>/etc/fonts/conf.d/</code>
 
# <code>/etc/fonts/local.conf</code>
La configurazione esposta nel paragrafo precedente è già uguale a quella di Ubuntu, quindi basta usarla senza modifiche se si vuole lo stesso risultato. Se si riscontrano delle piccole differenze nel rendering tra le due distribuzioni, ciò sarà dovuto alle differenti versioni delle librerie Fontconfig, FreeType e Cairo.
# <code>~/.fonts.conf</code>
 
# impostazioni font dell'ambiente desktop
Per completare l'opera di "Ubuntizzazione" si può installare il font predefinito di Ubuntu, che è possibile scaricare dai [http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/pool/main/u/ubuntu-font-family-sources/ttf-ubuntu-font-family_0.80-0ubuntu6_all.deb repository di Ubuntu] e per installarlo basta un:
anche se molto dipende da come sono impostati i parametri all'interno delle configurazioni, che potrebbero cambiare le priorità. Per esempio usando <code>mode="assign"</code> per impostare un valore, questo rimarrà tale anche se ne verrà impostato uno diverso successivamente (ma alcune applicazioni potrebbero anche usare l'ultimo valore impostato a prescindere[https://bugs.freedesktop.org/show_bug.cgi?id=17722 *]). Per informazioni <code>man fonts-conf</code>.<br>
La configurazione predefinita del font rendering di Ubuntu è praticamente uguale a quella illustrata nel paragrafo precedente, ma se trovate delle differenze di resa su schermo è perché Ubuntu usa generalmente delle versioni più recenti delle librerie che si occupano del rendering e della gestione dei caratteri, ovvero ''freetype'' e ''fontconfig''.<br>
Ma può anche essere merito del font predefinito di Ubuntu, che è possibile scaricare dai [http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/pool/main/u/ubuntu-font-family-sources/ttf-ubuntu-font-family_0.80-0ubuntu6_all.deb repository ufficiali di Ubuntu] e per installarlo basta un:
<pre># dpkg -i ttf-ubuntu-font-family_0.80-0ubuntu6_all.deb</pre>
<pre># dpkg -i ttf-ubuntu-font-family_0.80-0ubuntu6_all.deb</pre>
 
Il font è presente in vari formati tra i quali Light, Regular, Medium e Bold. Alcuni programmi però non sembrano gestire bene tutte le varianti del font: per esempio l'interfaccia di VLC usa il font Medium invece del Regular. La soluzione più veloce è quella di cancellare le varianti Light e Medium, così che rimangano solo i font canonici.
Se volete avere lo stesso hinting di Ubuntu potete aggiornare i pacchetti con le versioni compilate per Debian direttamente dai sorgenti di Ubuntu che trovate [https://drive.google.com/folderview?id=0B7AdLMiZn4FzZS0tb1RROE4xcFU qui].<br>
Per eliminarli, da terminale:
Altre versioni più aggiornate compilate per Debian direttamente dai sorgenti originali sono presenti [https://drive.google.com/folderview?id=0B7AdLMiZn4FzdGZNV2FpLWhPTkk qui].<br>
<pre>
Prima di installare è consigliabile fare un backup delle modifiche personali apportate (file <code>.conf</code>, contenuto di <code>/etc/fonts/conf.d</code>, ecc.) e poi, non obbligatoriamente, rimuovere completamente i pacchetti vecchi con:
# rm /usr/share/fonts/truetype/ubuntu-font-family/Ubuntu-L.ttf
<pre># dpkg --purge --force-depends libfreetype6 libfontconfig1 fontconfig fontconfig-config</pre>
# rm /usr/share/fonts/truetype/ubuntu-font-family/Ubuntu-LI.ttf
ma fate attenzione che così verranno rimossi tutti i link e i file contenuti in <code>/etc/fonts/conf.d</code> e anche <code>local.conf</code>.
# rm /usr/share/fonts/truetype/ubuntu-font-family/Ubuntu-M.ttf
Se avete attivato multiarch dovrete "appendere" <code>:i386</code> e/o <code>:amd64</code> ad ogni pacchetto, e il comando diventerà quindi
# rm /usr/share/fonts/truetype/ubuntu-font-family/Ubuntu-MI.ttf
<pre># dpkg --purge --force-depends libfreetype6:i386 libfontconfig1:i386 fontconfig:i386 libfreetype6:amd64 libfontconfig1:amd64 fontconfig:amd64 fontconfig-config</pre>
# fc-cache -fv
Questi comandi sono pericolosi, perché rimuovono forzosamente quei pacchetti ignorando le dipendenze (sono pacchetti essenziali e non si potrebbero rimuovere così facilmente altrimenti). Se avete scelto di rimuovere i pacchetti è meglio installare le nuove versioni subito dopo (il sistema è instabile senza quei pacchetti).<br>
$ fc-cache -fv
Create una nuova cartella e metteteci dentro '''solo''' i pacchetti .deb scaricati necessari (solo quelli per la vostra architettura, o se è abilitato multiarch fate riferimento a quelli già presenti nel sistema), poi aprite il terminale ed installare tutti i pacchetti con <pre># dpkg -i /percorso/nuovacartella/*.deb</pre>
</pre>
Se usate Wheezy, cancellate la directory della cache <code>~/.fontconfig</code> (che con i nuovi pacchetti cambierà in <code>~/.cache/fontconfig</code>, come conseguenza di ciò di cui si parla nella nota del paragrafo precedente), riavviare e poi aggiornare la cache con
<pre># fc-cache -fv
$ fc-cache -fv</pre>
Adesso se necessario si possono modificare le impostazioni di ''fontconfig'', oppure ripristinare quelle precedenti.<br>
Per ritornare ai pacchetti Debian ripetere la procedura di rimozione dei pacchetti (valgono le stesse considerazioni e gli stessi avvisi) per poi subito dopo installare con <code>apt-get</code> i pacchetti appena rimossi, che verranno prelevati però dai repository ufficiali.


=== Infinality ===
=== Infinality ===
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poi ripristinare eventuali backup pre-Infinality e riavviare.
poi ripristinare eventuali backup pre-Infinality e riavviare.


 
== Xft ==
== Configurazione Xft ==
"X FreeType interface library" come dice il nome stesso, è una libreria che serve ad interfacciare il rasterizzatore FreeType con X (precisamente con [http://en.wikipedia.org/wiki/X_Rendering_Extension XRender]).
"X FreeType interface library" come dice il nome stesso, è una libreria che serve ad interfacciare il rasterizzatore FreeType con X (precisamente con [http://en.wikipedia.org/wiki/X_Rendering_Extension XRender]).
Le applicazioni che si basano su X potrebbero ignorare le impostazioni di fontconfig e usare quelle di Xft.<br>
Le applicazioni che si basano su X potrebbero ignorare le impostazioni di fontconfig e usare quelle di Xft.<br>
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== DPI ==
== DPI ==
Se i caratteri a schermo sono troppo piccoli (o troppo grandi) perché il monitor ha risoluzioni elevate (o basse), si può cambiare il [http://en.wikipedia.org/wiki/Dots_per_inch DPI] specificando il valore DPI effettivo dello schermo (che sarebbe più corretto chiamare [http://en.wikipedia.org/wiki/Pixels_per_inch PPI]).<br>
Se i caratteri a schermo sono troppo piccoli (o troppo grandi) perché il monitor ha risoluzioni elevate (o basse), si può cambiare il valore del [http://en.wikipedia.org/wiki/Dots_per_inch DPI] specificando quello reale dello schermo (che sarebbe più corretto chiamare [http://en.wikipedia.org/wiki/Pixels_per_inch PPI]).<br>
Impostare il corretto DPI è necessario quando è richiesta una grande cura dei dettagli, come nel font rendering, ma anche in altri casi (software di grafica, di impaginazione, ecc.).<br>
Impostare il corretto DPI è necessario quando è richiesta una grande cura dei dettagli, come nel font rendering, ma anche in altri casi (software di grafica, di impaginazione, ecc.).<br>
In Debian e in tutte le distribuzioni Linux, sono presenti due DPI: quello usato da Xorg e quello usato da Xft (e fontconfig).
In Debian e in tutte le distribuzioni Linux, sono presenti due DPI: quello usato da Xorg e quello usato da Xft (e Fontconfig).


=== DPI di Xorg ===
=== DPI di Xorg ===
Xorg ricava il suo valore dall'[http://en.wikipedia.org/wiki/Extended_display_identification_data EDID] del monitor ma se non si discosta molto dallo standard (non ufficiale) dei 96 DPI, lascia tale valore. Potete controllare il valore attualmente impostato con il comando:
Xorg ricava il suo valore dall'[http://en.wikipedia.org/wiki/Extended_display_identification_data EDID] del monitor ma se non si discosta molto dallo standard (non ufficiale) dei 96 DPI, usa tale valore. Potete controllare il valore attualmente impostato con il comando:
<pre>$ xdpyinfo | grep -B2 resolution</pre>
<pre>$ xdpyinfo | grep -B2 resolution</pre>
Impostare il giusto valore DPI su Xorg è importante per avere una corrispondenza più realistica possibile delle dimensioni su schermo con quelle reali.<br>
Impostare il giusto valore DPI su Xorg è importante per avere una corrispondenza più realistica possibile delle dimensioni su schermo con quelle reali.<br>
Il valore del DPI reale di uno schermo è ottenibile dal rapporto della sua diagonale in pixel con quella in pollici. La diagonale in pollici è il classico valore che identifica la grandezza dello schermo (ad es. un monitor da 22", una tv da 42", ecc.), mentre per calcolare la diagonale in pixel bisogna applicare il teorema di Pitagora sulla risoluzione nativa dello schermo (ad es. 1366x768, 1920x1080, ecc.). Per facilitare il calcolo esistono delle calcolatrici online come [http://pxcalc.com/ questa] e [http://members.ping.de/~sven/dpi.html questa]. A volte la misura in pollici dello schermo è minore (raramente maggiore) di quella dichiarata, generalmente di circa mezzo pollice: tenetene conto quando fate il calcolo (per sicurezza potete misurare le dimensioni effettive e convertirle in pollici).<br>
Il valore del DPI reale di uno schermo è ottenibile dal rapporto della sua diagonale in pixel con quella in pollici. La diagonale in pollici è il classico valore che identifica la grandezza dello schermo (ad es. un monitor da 22", una tv da 42", ecc.), mentre per calcolare la diagonale in pixel bisogna applicare il teorema di Pitagora sulla risoluzione nativa dello schermo (ad es. 1366x768, 1920x1080, ecc.). Per facilitare il calcolo esistono delle calcolatrici online come [http://pxcalc.com/ questa] e [http://members.ping.de/~sven/dpi.html questa]. A volte la misura in pollici dello schermo è minore (raramente maggiore) di quella dichiarata: tenetene conto quando fate il calcolo (per sicurezza potete misurare le dimensioni effettive e convertirle in pollici).<br>
Ottenuto un valore DPI (ad es. ''102.46''), bisogna impostarlo su Xorg con il comando
Ottenuto un valore DPI (ad es. ''102.46''), bisogna impostarlo su Xorg con il comando
<pre>$ xrandr --dpi 102.46</pre>
<pre>$ xrandr --dpi 102.46</pre>
ma questo sarà resettato al vecchio valore dopo un riavvio di X. Per fare eseguire quel comando automaticamente ad ogni avvio di X, create un file con
ma questo sarà resettato al vecchio valore dopo un riavvio di X. Per fare eseguire quel comando automaticamente ad ogni avvio di X:
<pre># nano /etc/X11/Xsession.d/96setdpi</pre>
<pre>
e scriveteci dentro quel comando (ovviamente con il vostro DPI invece del 102.46). Questo è il metodo più veloce ma se volete approfondire ci sono altri modi per impostare il DPI su Xorg, leggete ad esempio [http://wiki.archlinux.org/index.php/Xorg#Display_Size_and_DPI qui].
# cat > /etc/X11/Xsession.d/96setdpi <<EOF
xrandr --dpi 102.46
EOF
</pre>
ovviamente cambiate il 102.46 con il vostro DPI. Questo è il metodo più veloce ma se volete approfondire ci sono altri modi per impostare il DPI su Xorg, leggete ad esempio [http://wiki.archlinux.org/index.php/Xorg#Display_Size_and_DPI qui].
Una volta impostato il DPI, potete verificare se è tutto ok aprendo un qualsiasi file pdf in formato A4 ([http://www.mediafire.com/download/kl37crw0n5k3ydy/A4.pdf come questo]), mettendo lo zoom al 100% e sovrapponendo sul foglio a schermo un foglio di carta A4: se le dimensioni sono uguali o quasi il calcolo e la configurazione sono andati a buon fine.
Una volta impostato il DPI, potete verificare se è tutto ok aprendo un qualsiasi file pdf in formato A4 ([http://www.mediafire.com/download/kl37crw0n5k3ydy/A4.pdf come questo]), mettendo lo zoom al 100% e sovrapponendo sul foglio a schermo un foglio di carta A4: se le dimensioni sono uguali o quasi il calcolo e la configurazione sono andati a buon fine.


=== DPI di Xft / fontconfig ===
=== DPI di Xft / Fontconfig ===
Questo DPI, rappresentato dalla variabile ''Xft.dpi'', serve praticamente solo per impostare la grandezza dei caratteri e di altri elementi grafici su schermo. Fontconfig usa il valore di Xft.dpi il quale, se non è stato impostato manualmente o dall'ambiente desktop, è uguale al DPI di Xorg.<br>
Questo DPI, rappresentato dalla variabile ''Xft.dpi'', serve praticamente solo per impostare la grandezza dei caratteri e di altri elementi grafici su schermo. Fontconfig usa il valore di ''Xft.dpi'' il quale, se non è stato impostato manualmente o dall'ambiente desktop, è uguale al DPI di Xorg.<br>
Per controllare l'attuale valore di Xft.dpi (e di altre variabili Xft impostate) usate il comando
Per controllare l'attuale valore di Xft.dpi (e di altre variabili Xft impostate) usate il comando
<pre>$ xrdb -query</pre>
<pre>$ xrdb -query</pre>
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* Non so se '''KDE4''' sovrascrive come Gnome3, ma in ogni caso si può cambiare il valore predefinito da "KDE menu" > "Personal Settings" > "Application Appearance" > "Fonts" > "Force fonts DPI".<br>
* Non so se '''KDE4''' sovrascrive come Gnome3, ma in ogni caso si può cambiare il valore predefinito da "KDE menu" > "Personal Settings" > "Application Appearance" > "Fonts" > "Force fonts DPI".<br>
* '''LXDE''' non manomette il valore di Xft.dpi, lasciando quello impostato nei file di configurazione di fontconfig/Xft/Infinality.
* '''LXDE''' non manomette il valore di Xft.dpi, lasciando quello impostato nei file di configurazione di fontconfig/Xft/Infinality.


== Installazione nuovi caratteri ==
== Installazione nuovi caratteri ==
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Da notare che, come per i vari software, anche i caratteri hanno un numero di versione, perché possono essere revisionati per svariati motivi (come per l'aggiunta del supporto ad una lingua non latina, per migliorare le istruzioni di hinting, per perfezionare il design, ecc.).
Da notare che, come per i vari software, anche i caratteri hanno un numero di versione, perché possono essere revisionati per svariati motivi (come per l'aggiunta del supporto ad una lingua non latina, per migliorare le istruzioni di hinting, per perfezionare il design, ecc.).


== Console Linux ==
== Console Linux ==
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<pre>FONTFACE="Terminus"
<pre>FONTFACE="Terminus"
FONTSIZE="10x20"</pre>
FONTSIZE="10x20"</pre>
Dopo aver salvato il file si può riavviare il sistema oppure se si è già nella console si può usare il comando <code>/etc/init.d/console-setup restart</code><br>
Dopo aver salvato il file si può riavviare il sistema oppure se si è già nella console si può usare il comando <code>/etc/init.d/console-setup restart</code>


In alternativa è possibile usare una procedura guidata con:
In alternativa è possibile usare una procedura guidata con:
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Per maggiori dettagli: <code>man console-setup</code>
Per maggiori dettagli: <code>man console-setup</code>


== Riferimenti ==
== Riferimenti ==
Per approfondimenti consiglio la lettura di [https://www.grc.com/cleartype.htm questo magnifico articolo], oltre che dei seguenti link:
Per approfondimenti sulla rasterizzazione consiglio la lettura di [https://www.grc.com/cleartype.htm questo articolo] dettagliato ma comprensibile. Invece [http://www.rastertragedy.com/ questa pagina] è più simile ad una tesi di laurea, con un approccio più scientifico.


Altre fonti di informazione:
http://wiki.debian.org/Fonts<br>
http://wiki.debian.org/Fonts<br>
https://wiki.archlinux.org/index.php/Font_Configuration<br>
https://wiki.archlinux.org/index.php/Font_Configuration<br>
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|Estesa_da =  
|Estesa_da =  
:[[Utente:BubuXP|BubuXP]] 02:46, 21 mag 2013 (CEST) (riscrittura totale)
:[[Utente:BubuXP|BubuXP]] 02:46, 21 mag 2013 (CEST) (riscrittura totale)
: [[Utente:Danielsan|Danielsan]] (aggiunto paragrafo "Procedura semplificata")
: [[Utente:Danielsan|Danielsan]]
}}
}}


[[Categoria:Browser]]
[[Categoria:Browser]]
[[Categoria:Ottimizzazione del sistema]]
[[Categoria:Ottimizzazione del sistema]]
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