LKN: Installare ed Avviare con un Kernel: differenze tra le versioni

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Questo capitolo descrive i programmi necessari per configurare un kernel, compilarlo e fare il boot con successo. È utile consultare il file Documentation/Changes per verificare esattamente quale sia la versione richiesta di ogni programma descritto. Qui vengono riportate le versioni dei programmi che funzionano con il kernel 2.6.18, su cui si basa la trattazione. Chi sta usando un kernel diverso, verifichi di avere installate le versioni richieste, come riportato nel file sopra specificato, altrimenti qualcosa potrebbe non funzionare correttamente e sarebbe molto difficile capire cosa.
Ora che avete scaricato i sorgenti della versione del kernel che avete scelto e che li avete installati in una cartella locale, � giunto il momento di compilare il codice. Il primo passo � di configurare il kernel con le opzioni appropriate; in seguito il kernel potr� essere compilato. Entrambe le operazioni sono portate a termine attraverso lo strumento standard ''make''.


'''Strumenti per Compilare il Kernel'''
== '''Creare una Configurazione''' ==


'''Compilatore'''
La configurazione del kernel risiede in un file chiamato ''.config'' nella cartella principale dell'albero dei sorgenti del kernel. Se avete appena estratto il codice sorgente del kernel, non vi sar� alcun file ''.config'', dovr� quindi essere creato. Pu� essere creato dall'inizio, creato sulla "configurazione predefinita", preso da una versione funzionante del kernel, o preso da quello rilasciato da una distribuzione. Copriremo i primi due metodi adesso, gli ultimi due metodi nel Capitolo 7.


Il kernel Linux � scritto in linguaggio C, con alcune piccole sezioni scritte in assembly. Per compilare un kernel � necessario utilizzare il compilatore per C gcc. La maggior parte delle distribuzioni comprendono un pacchetto di nome gcc che dovrebbe essere installato. Se volete scaricare il compilatore e compilarlo da soli, potete trovarlo all'indirizzo http://gcc.gnu.org.
==='''Configurare dall'inizio'''===
La versione pi� vecchia di gcc che pu� essere utilizzata per compilare un kernel 2.6.18 funzionante � la 3.2. Occorre fare attenzione che utilizzare l'ultima versione di gcc non � sempre una buona idea: alcune delle versioni pi� recenti non compilano correttamente il kernel quindi, a meno che non si voglia aiutare nel lavoro di debug del compilatore, � sconsigliato utilizzarle.
Il modo pi� semplice per configurare un kernel � usare il metodo ''make config'':
Per scoprire che versione di gcc avete installata usate il seguente comando:
<pre>$ '''cd linux-2.6.17.10'''
'''$ make config'''
make config
scripts/kconfig/conf arch/i386/Kconfig
*
* Linux Kernel Configuration
*
*
* Code maturity level option
*
Prompt for development and/or incomplete code/drivers (EXPERIMENTAL) [Y/n/?]
'''Y'''


<pre>$ gcc --version</pre>
*
* General setup
*
Local version - append to kernel release (LOCALVERSION) []
Automatically append version information to the version string
(LOCALVERSION_AUTO) [Y/n/?] '''Y'''
...</pre>
Il programma di configurazione del kernel proceder� attraverso ogni opzione di configurazione e vi chieder� se la si vuole abilitare o meno. Tipicamente, le possibilit� per ogni opzione sono presentate nella forma <tt>[Y/m/n/?]</tt>. La lettera maiuscola � la scelta predefinita, e pu� essere selezionata semplicemente premendo il tasto Invio. Le quattro scelte sono:
* <tt>Y</tt>  Compilare direttamente nel kernel.
* <tt>n</tt>  Lasciare completamente al di fuori del kernel.
* <tt>m</tt>  Compilare come modulo, da caricare se necessario.
* <tt>?</tt>  Stampare un breve messaggio descrittivo e ripropone il quesito.
Il kernel contiene quasi duemila opzioni di configurazioni differenti, quindi rispondere a una domanda su ognuna di esse richiede un notevole dispendio di tempo. Fortunatamente, vi � un modo pi� facile di configurare un kernel: basare la configurazione su una configurazione pre-costruita.


'''Linker'''
==='''Opzioni della Configurazione predefinita'''===
Ogni versione del kernel ha una configurazione "predefinita". Questa configurazione � in parte basata sulle scelte che il responsabile di quella architettura crede siano le opzioni migliori da essere usate. In alcuni casi, � la configurazione usata dal responsabile stesso sulle proprie macchine. Questo � vero per l'architettura i386, dove la configurazione predefinita corrisponde strettamente a quella che Linus Torvalds usa per la sua macchina di sviluppo principale.


Il compilatore C gcc non compie il lavoro di compilazione interamente da solo, ma ha bisogno di alcuni strumenti, chiamati binutils, per fare il linking e l'assembling dei sorgenti. Il pacchetto binutils contiene anche altre utili applicazioni che permettono di intervenire sui file in molti modi, ad esempio per vedere il contenuto di una libreria.
Per creare questa configurazione predefinita, eseguite:
binutils si trova di solito all'interno di un pacchetto di nome... binutils in ogni distribuzione. Se volete scaricarlo e installarlo da soli, potete trovarlo all'indirizzo http://www.gnu.org/software/binutils.
<pre>$ '''cd linux-2.6.17.10'''
La versione pi� vecchia di binutils che pu� essere utilizzata per il kernel 2.6.18 � la 2.12. Per scoprire quale versione avete installata nel vostro sistema, il comando � il seguente:
$ '''make defconfig'''</pre>
Una grande quantit� di configurazioni scorrer� velocemente sullo schermo, e un file ''.config'' sar� creato e piazzato nella cartella del kernel. Il kernel � ora correttamente configurato, ma dovrebbe essere adattato alla vostra macchina per assicurarsi che funzioni correttamente.


<pre>$ ld -v</pre>
=='''Modificare la configurazione'''==
Ora che abbiamo un file di configurazione di base, dovrebbe essere modificato per supportare l'hardware presente nel vostro sistema. Per ulteriori dettagli su come individuare quali opzioni vi siano necessarie per ottenere ci�, potete leggere il Capitolo 7. Qui mostreremo come selezionare le opzioni che potete voler cambiare.


'''Make'''
Ci sono tre differenti strumenti interattivi per la configurazione del kernel: uno basato su terminale chiamato ''menuconfig'', uno grafico basato sulle GTK+ chiamato ''gconfig'', e un altro grafico basato sulle QT chiamato ''xconfig''.
 
make � uno strumento che cerca nei sorgenti del kernel quali file devono essere compilati e successivamente lancia il compilatore e altri strumenti per creare il kernel. Il kernel necessita della versione GNU di make, che solitamente si trova in ogni distribuzione in un pacchetto chiamato make.
Se volete scaricare e installare make da soli potete trovarlo all'indirizzo:
http://www.gnu.org/software/make.
La release pi� vecchia di make che pu� essere utilizzata con un kernel 2.6.18 � la 3.79. Vi consiglio di installare la versione stabile pi� recente, perch� le versioni pi� nuove lavorano pi� velocemente nel processare i file build.
Per verificare quale versione di make avete installata usate il comando:
 
<pre>$ make  --version</pre>
 
'''Strumenti per Usare il Kernel'''
 
Anche se solitamente la versione del kernel che gira in un sistema non influisce su alcuna applicazione a livello utente, ci sono alcuni programmi per cui invece � importante. Questa sezione descrive alcuni strumenti che probabilmente sono gi� installati nel vostro sistema Linux: se aggiornate il kernel ad una versione diversa da quella inclusa nella vostra distribuzione, potrebbe essere necessario aggiornare anche alcuni di questi pacchetti, per permettere al sistema di funzionare correttamente.
 
'''util-linux'''
 
Il pacchetto util-linux � una raccolta di piccole utilit� che assolvono ad un'ampia gamma di compiti; la maggior parte di queste utilit� si occupa del montaggio e della creazione di partizioni su disco e dell'orologio di sistema.
Se volete scaricare ed installare questo pacchetto da soli lo trovate al seguente indirizzo:
http://www.kernel.org/pub/linux/utils/util-linux.
La versione pi� vecchia di util-linux compatibile con il kernel 2.6.18 � la 2.10. &Egrave; consigliabile installare la versione pi� recente di questo pacchetto, perch� le ultime versioni supportano le nuove caratteristiche implementate nel kernel. Ad esempio bind mounts � un'opzione inclusa nei kernel pi� nuovi che necessita della versione pi� recente di util-linux per poter funzionare correttamente.
Per scoprire che versione di util-linux avete installata nel vostro sistema usate il seguente comando:
 
<pre>$ fdformat --version</pre>
 
'''module-init-tools'''
 
Per poter utilizzare i moduli nel kernel � necessario installare il pacchetto module-init-tools. Un modulo del kernel � un pezzetto di codice caricabile che pu� essere aggiunto o rimosso dal kernel anche mentre questo sta girando. &Egrave; comodo compilare i driver dei device come moduli per poter caricare solo quelli relativi all'hardware presente, invece di essere costretti ad inserire staticamente nel kernel tutti i driver e le opzioni possibili. L'uso dei moduli permette di risparmiare memoria, caricando solo le parti di codice necessarie per far funzionare correttamente il sistema.
Il processo di caricamento dei moduli ha subito una revisione radicale nella versione 2.6 del kernel. Il linker per i moduli (il codice che si occupa di risolvere tutti i simboli e capire come associare i pezzi in memoria) adesso � compilato all'interno del kernel, e questo permette di avere degli strumenti a livello userspace molto leggeri. Le distribuzioni pi� vecchie hanno un pacchetto che si chiama modutils, e che non funziona correttamente con il kernel 2.6. Per lavorare correttamente con i moduli con un kernel 2.6 � necessario il pacchetto module-init-tools.
Chi volesse scaricare e installare da solo questo pacchetto, pu� trovarlo all'indirizzo:
http://www.kernel.org/pub/linux/utils/kernel/module-init-tools.
La versione pi� vecchia di module-init-tools compatibile con il kernel 2.6.18 � la 0.9.10. &Egrave; consigliabile installare l'ultima release, in quanto permette di utilizzare alcune caratteristiche nuove del kernel. Ad esempio, la possibilit� di creare una blacklist dei moduli che non si vuole vengano automaticamente caricati da udev � una di queste opzioni che sono presenti solo nelle versioni pi� recenti di module-init-tools.
Per scoprire quale versione avete installata nel vostro sistema usate il comando:
 
<pre>$ depmod -V</pre>
 
'''Strumenti Relativi ai Filesystem'''
 
Per creare, formattare e riparare le partizioni dei dischi sono necessari molti strumenti specifici per i vari filesystem; il pacchetto utils-linux ne contiene alcuni, ma molti dei pi� diffusi filesystem hanno dei pacchetti a s� stanti che contengono le utilit� necessarie.
 
'''ext2/ext3/ext4'''
 
I filesystem tipo ext3 e quello in fase di sviluppo ext4 sono un'evoluzione dell'ext2 e possono essere gestiti con gli stessi strumenti; le versioni pi� recenti di ogni applicazione basata su ext2 possono essere impiegate anche sugli altri due tipi.
Per utilizzare questi filesystems dovete avere il pacchetto e2fsprogs; l'indirizzo a cui trovarlo per scaricarlo e installarlo da soli �:
http://e2fsprogs.sourceforge.net.
La versione pi� vecchia di e2fsprogs funzionante con il kernel 2.6.18 � la 1.29; � altamente consigliato utilizzare la release pi� recente per sfruttare al meglio le nuove caratteristiche dei filesystems ext3 e ext4. Per scoprire quale versione di e2fsprogs � installata nel vostro sistema il comando �:
 
<pre>$ tune2fs</pre>
 
'''JFS'''
 
Per usare il filesystem JFS di IBM � necessario avere il pacchetto jfsutils; se volete scaricarlo e installarlo da soli lo trovate all'indirizzo:
http://jfs.sourceforge.net.
La versione pi� vecchia di jfsutils utilizzabile correttamente con il kernel 2.6.18 � la 1.1.3; per verificare quale versione avete installata lanciate il comando:
 
<pre>$ fsck.jfs -V</pre>
 
'''ReiserFS'''
 
Per usare il filesystem ReiserFS � necessario il pacchetto reiserfsprogs. Per scaricarlo e installarlo da soli l'indirizzo �:
http://www.nemesys.com/download.html.
La versione pi� vecchia di reiserfsprogs funzionante con il kernel 2.6.18 � la 3.6.3; il comando per controllare quale versione � installata nel sistema �:
 
<pre>$ reiserfsck -V</pre>
 
'''XFS'''
 
Per usare il filesystem XFS di SGI � necessario avere il pacchetto xfsprogs; � possibile scaricare il pacchetto da installare all'indirizzo:
http://oss.sgi.com/project/xfs.
La release pi� vecchia di xfsprogs compatibile con il kernel 2.6.18 � la 2.6.0; per verificare quale versione � installata nel sistema si utilizza:
 
<pre>$ xfs_db -V</pre>
 
'''Quota'''
 
Per usufruire della funzione quota del kernel � necessario avere installato il pacchetto quota-tools;* <pre>nota a pi� di pagina: scoprire come si fa</pre> questo pacchetto contiene delle applicazioni che permettono di fissare le quote a disposizione di ogni utente, forniscono statistiche sull'uso delle quote dei vari utenti e dirama degli avvertimenti quando questi stanno per esaurire la loro parte di filesystem.
Per scaricare e installare questo pacchetto da soli l'indirizzo �:
http://sourceforge.net/projects/quota.
La versione pi� vecchia utilizzabile con il kernel 2.6.18 � la 3.0.9; � possibile visualizzare la versione installata con il comando:
 
<pre>$ quota -V</pre>
 
'''NFS'''
 
Per utilizzare correttamente il filesystem NFS � necessario il pacchetto nfs-utils. ** <pre>nota a pi� di pagina: scoprire come si fa</pre> Questo pacchetto contiene dei programmi con cui � possibile montare delle partizioni NFS come client e far girare un server NFS.
L'indirizzo da cui prelevare questo pacchetto per installarlo da soli �:
http://nfs.sf.net.
La versione pi� vecchia funzionante con il kernel 2.6.18 � la 1.0.5; il comando per determinare la versione installata �:
 
<pre>$ showmount --version</pre>
 
'''Altri Strumenti'''
 
Ci sono alcuni altri programmi che sono strettamente legati alla versione del kernel. Di solito questi programmi non sono necessari per far funzionare il kernel, ma rendono possibile l'accesso a diversi tipi di funzioni dell'hardware.
 
'''udev'''
 
udev � un programma che permette a Linux di fornire un sistema di attribuzione dei nomi dei device nella directory /dev. Inoltre fornisce una gestione dinamica di /dev, molto simile a quella fornita dal pi� vecchio (ed ora non pi� utilizzato) filesystem devfs. Quasi tutte le distribuzioni Linux usano udev per gestire la directory /dev, per cui risulta necessario per eseguire correttamente il boot del sistema.
Sfortunatamente udev si appoggia alla struttura di /sys, che � nota per cambiare continuamente con le release del kernel. Alcuni di questi cambiamenti in passato sono stati responsabili del malfunzionamento di udev, cosicch� il sistema non era pi� in grado di fare il boot. Se udev non funziona correttamente nonostante abbiate l'ultima versione raccomandata per il vostro kernel, contattate gli sviluppatori tramite la mailing list [mailto:linux-hotplug-devel@list.sourceforge.net].
E' fortemente consigliato utilizzare l'ultima release di udev fornita con la vostra distribuzione, dato che � profondamente legata al processo di boot specifico della distribuzione stessa. In ogni caso, chi volesse aggiornare udev per conto proprio pu� trovarlo all'indirizzo:
http:www.kernel.org/pub/linux/utils/kernel/hotplug/udev.html.
La versione pi� vecchia di udev funzionante con il kernel 2.6.18 � la 0.81; � consigliabile usare la versione pi� recente, in quanto funziona meglio con i nuovi kernel, a causa di come udev e il kernel comunicano tra di loro.
Per conoscere quale versione di udev � installata nel sistema il comando �:
 
<pre>$ udevinfo -V</pre>
 
'''Strumenti di analisi dei processi'''
 
Il pacchetto procps contiene i programmi di uso comune ps e top e molti altri strumenti per gestire e tenere sotto controllo i processi che girano nel sistema.
Il pacchetto da installare � scaricabile all'indirizzo:
http://procps.sourceforge.net.
La versione 3.2.0 � la pi� vecchia compatibile con il kernel 2.6.18; per determinare quale versione � installata si usa il comando:
 
<pre>$ ps --version</pre>
 
'''Strumenti per periferiche PCMCIA'''
 
Per poter utilizzare correttamente le periferiche PCMCIA � necessario un programma a livello userspace che permetta di configurarle. Per i kernel pi� vecchi questo programma si chiamava pcmcia-cs, ma � stato sostituito con un sistema pi� semplice chiamato pcmciautils; Se volete far funzionare periferiche PCMCIA dovete avere installato questo pacchetto, che � possibile trovare all'indirizzo:
ftp://ftp.kernel.org/pub/utils/kernel/pcmcia.
La versione pi� vecchia di pcmciautils funzionante con il kernel 2.6.18 � la 004, ma � consigliabile installare la versione pi� recente, per poter sfruttare tutte le nuove funzioni del sottosistema PCMCIA, come ad esempio la possibili� di caricare automaticamente i driver quando viene rilevata una nuova periferica.
Il comando per scoprire quale versione di pcmciautils � installata �:
 
<pre>$ pccardctl -V</pre>
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