Installare una istanza Nextcloud su server Debian: differenze tra le versioni

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Tutto questo si può avere in casa propria grazie a un '''NAS con Nextcloud'''.
Tutto questo si può avere in casa propria grazie a un '''NAS con Nextcloud'''.


Come potete aver intuito, questo articolo è solo un’introduzione: '''usciranno altri articoli''' per una '''piccola serie''' in cui sarete guidati a '''costruire anche voi il vostro dispositivo''' '''cloud'''.
In questa guida andremo a '''costruire insieme il vostro dispositivo''' '''cloud'''.


Attualmente non mi risulta esistano in commercio dispositivi pre-configurati per realizzare le funzionalità descritte in precedenza. La cosa che più si avvicinava a ciò che volevo costruire era Helios64, ma ho riscontrato alcune controindicazioni:
Attualmente non esistano in commercio dispositivi pre-configurati per realizzare le funzionalità descritte in precedenza. Per questo andremo a realizzare una '''configurazione personalizzata''' di NAS che altro non è che un HomeServer.
* è quasi sempre sold-out sia per motivi logistici dovute alle criticità targate 2020, sia per problemi di progettazione che ne hanno causato una scarsa resa di processo produttivo;
* non è venduto con garanzia Europea, pertanto offrono solamente 90 giorni di garanzia;
* non è poi così economico per essere un dispositivo single board, quindi non espandibile e difficilmente riparabile.
Allora ho pensato bene di realizzare la '''mia configurazione''' di NAS che altro non è che un HomeServer.


La lista di componenti che troverete qui sotto vuol essere '''solo un esempio''' da cui prendere ispirazione. Si tratta della configurazione che io ho scelto e che è pensata per essere '''modulare''' (alcune parti saranno facoltative). La guida sarà valida indipendentemente dai componenti che sceglierete (potrete anche '''riciclare''' componenti che già possedete). Sconsiglio però di utilizzare dischi vetusti perché da questi dipenderà l’affidabilità dei vostri preziosi dati. Inoltre, Nextcloud richiede comunque una certa potenza di calcolo, pertanto è '''necessario un minimo di investimento''' hardware per non ottenere un risultato deludente, ma quello che offre è davvero molto!
La scelta dei componenti è libera, l'ideale sarebbe fare una scelta '''modulare.''' È sconsigliato però utilizzare dischi vetusti perché da questi dipenderà l’affidabilità dei vostri preziosi dati. Inoltre, Nextcloud richiede comunque una certa potenza di calcolo, pertanto è '''necessario un minimo di investimento''' hardware per non ottenere un risultato deludente, ma quello che offre è davvero molto!


Di seguito trovate le '''motivazioni della scelta dei componenti''' che potrà esservi utile nel momento in cui progetterete la vostra configurazione. Per l’assemblaggio e l’installazione rimandiamo al prossimo articolo 😉
Procediamo


La '''scheda madre''' AsRock J4105-ITX presenta ben '''6 porte Sata''', pertanto è ottima per il collegamento diretto di 6 dischi senza ulteriori adattatori. Integra il processore '''Intel Celeron J4105''', sicuramente non all’ultimo grido (non è un ARM), ma costituisce un ottimo compromesso tra prestazioni e consumi. Dispone di un '''dissipatore passivo''' che permette di mantenere minima la rumorosità.
<nowiki>__TOC__</nowiki>
 
Il case è stato scelto soprattutto per motivi estetici (nel mio caso il NAS ha trovato spazio nel salotto dove era presente il modem di casa). Si presenta '''molto spazioso all’interno''', è facile distribuire i dischi, l’'''areazione è eccellente''' ed è molto semplice smontare i pannelli se è necessario metterci le mani. Inoltre ha i filtri dell’aria inclusi che riescono a tenere bassa la polvere all’interno.
 
L’'''alimentare''' è probabilmente un po’ sovradimensionato. Però da una rapida ricerca non sono riuscito a trovare altri alimentatori di qualità. Non è un full modular, ma comunque i cavi in eccesso si ripiegano facilmente ai lati del case, pertanto non intralciano la circolazione dell’aria.
 
La '''RAM''' massima supportata dalla scheda madre ha un valore di '''8GB''', quindi si possono acquistare o 2 blocchi da 4GB (e sfruttare il dual channel), oppure uno solo se non si desidera utilizzare il NAS anche per altri scopi rispetto diversi dalla condivisione dei file (macchine virtuali, riconoscimento facciale nelle fotografie).
 
Ho scelto di installare l’'''SSD''' per avere una maggior velocità nella risposta delle pagine. Inoltre è stata configurata come '''cache sui dati''' archiviati negli hard disk per rendere il NAS più reattivo.
 
Ho scelto 2 hard disk da 6TB '''WD-Red''' perché più indicati per l’utilizzo. Ritengo che non abbia senso scegliere dischi con più di 5000rpm perché ho usato l’SSD come cache e quindi una velocità di accesso rapido ai files non è indispensabile. Uno dei dischi verrà utilizzato per l’'''archiviazione e l’altro per il backup''' automatico.
 
Per evitare ogni inconveniente nel caso di mancanza di elettricità, ho scelto di installare anche un '''UPS''' . Il modello scelto prevede la possibilità di '''collegamento USB''' verso il server per effettuare un '''auto-shutdown''' in caso in cui la corrente non torni e la batteria si stia scaricando. Inoltre questo collegamento permette di '''inviare notifiche''' in tempo reale sulla mancanza di tensione. Ho scelto un modello della APC in quanto affidabile e perché facilmente interfacciabile con Debian.
 
I prossimo articoli saranno relativi
* all’installazione di Debian sul NAS;
* all’installazione di un ambiente LAMP e Nextcloud;
* alla configurazione del dominio dinamico;
* alla configurazione del server di posta per le notifiche automatiche e dell’UPS;
* alla configurazione del sistema di backup automatico.
Alla prossima!
 
P.S. Se avete bisogno di supporto rivolgetevi al forum 🙂
== Premesse ==
== Premesse ==
Questo è il '''secondo articolo''' sulla serie “Il NAS definitivo con Debian e Nextcloud”, se vi siete persi il primo vi consiglio di andare a fare un salto prima al precedente articolo e poi tornare qui.
Questo è il '''secondo articolo''' sulla serie “Il NAS definitivo con Debian e Nextcloud”, se vi siete persi il primo vi consiglio di andare a fare un salto prima al precedente articolo e poi tornare qui.