Guida alla configurazione di Xorg

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Che cos'è

Xorg è il server dell'X Window System, il gestore grafico dei sistemi Unix, sviluppato da X.Org Foundation, rilasciato sotto licenza MIT (software libero). Grazie al diffondersi di applicazioni opensource di un certo livello, come OpenOffice e TheGimp, X viene supportato, in modo secondario anche da altri sistemi operativi non-unix (come Windows e Mac OS X).

Si basa su un'intelligente architettura client/server, in cui il server X comunica con gli altri programmi che fungono da client: quindi le richieste dell'utente (come ad esempio, lo spostamento della finestra, l'ingrandimento, il click del mouse su un certo dato pulsante, l'inserimento di testo in una textbox...) vengono recuperate dal server, il quale a sua volta le invia al client che risponde al dato evento. Inoltre può succedere anche che il client si rivolga al server affinchè questo svolga certe operazioni (ad esempio un'applicazione OpenGL può richiedere al server X servizi per il rendering 3D...).

Questa architettura permette un notevole vantaggio rispetto alle interfacce grafiche che non la adottano (ad esempio quella di Windows): infatti, nel momento in cui vengono a presentarsi certi problemi relativi al server grafico, il sistema non è costretto ad andare in crash poichè bastano pochi comandi per farlo partire nuovamente, senza dover riavviare il computer.

Una caratteristica fondamentale (e anti-intuitiva) è che il server grafico risiede sulla macchina dell'utente mentre le varie applicazioni (client) possono essere anche remote: infatti il tutto viene considerato dal punto di vista dell'applicazione che chiede (tramite l'utente) servizi al server. Da notare che, comunque, l'applicazione remota è eseguita come se risiedessa sulla stessa macchina del server.

Ciò che andremo ad analizzare nella guida sarà il file xorg.conf (di solito è: /etc/X11/xorg.conf, digita man xorg.conf per una lista delle possibili directory del file, oppure sudo find / -iname xorg.conf per vedere la locazione nel tuo computer, Ctrl+C per fermare la ricerca), che permette una configurazione precisa e profonda dell'X Server. Nelle nuove versioni Xorg si autoconfigura rendendo quindi, in un certo senso, "inutile" il file di configurazione. Questo è vero da un lato, cioè se vogliamo una macchina pronta subito dopo l'installazione del sistema. Però, d'altro canto, come ogni cosa fatta personalmente, scrivere il proprio file di configurazione è molto più efficiente: non solo perchè possiamo ovviare ad alcuni "errori" che la configurazione automatica può portare con sè, ma anche perchè avremo un ambiente completamente personalizzato e messo a punto in ogni particolare.

Com'è fatto

Struttura generale

Il file xorg.conf è composto da un certo numero di sezioni (=Section) in un ordine qualsiasi. Ogni sezione ha la forma seguente:

 Section "SectionName"
     SectionEntry
      ...
 EndSection

Come leggiamo nel man, le sezioni possono avere i seguenti nomi (in grassetto quelli più importanti)

  • Files: Percorsi di file particolarmente utili (database RGB, caratteri, moduli da caricare...)
  • ServerFlags: Server flags
  • Module: Indica al server quali moduli deve caricare (es: estensioni come glx, per la gestione del rendering OpenGL all'interno delle finestre, moduli per il font rasterization...)
  • InputDevice: Descrizione dei device di input (mouse, tastiera...)
  • Device: Descrizione della scheda grafica
  • VideoAdaptor: Xv video adaptor description
  • Monitor: Descrizione del monitor
  • Modes: Video modes descriptions
  • Screen: Configurazione dello schermo
  • ServerLayout: Strato principale del file
  • Vendor: Vendor-specific configuration

La sezione ServerLayout è il livello più alto, serve a tenere unite i device di input/output utilizzati in una sessione. I device di input sono descritti nella sezione InputDevice. Mentre i device di output (=monitor, scheda grafica) sono descritti all'interno della sezione Screen. Il monitor è descritto nella sezione Monitor e la scheda grafica nella sezione Device. Una SectionEntry (vedremo dopo quelle particolari di ogni SectionName) è formata da una parola chiave seguita da uno o più argomenti dipendenti da essa. I tipi di questi argomenti sono 3:

  • Integer: interi
  • Real: virgola mobile)
  • String: stringa racchiusa tra (")

Una parola chiave importante è Option che viene utilizzata per settare particolari opzioni di un componente del server (tastiera, mouse, monitor, scheda grafica...). Option è formata da una o due stringhe: la prima è il nome dell'opzione, e la seconda, non obbligatoria, è il valore dell'opzione. Che siano interi, real o stringhe i valori delle option devono essere virgolettati. Molto sinteticamente, per comprederne il funzionamento, si legga questo esempio preso dal man:

Example: Le seguenti opzioni sono equivalenti:

Option "Accel"   "Off"

Option "NoAccel"

Option "NoAccel" "On"

Option "Accel"   "false"

Option "Accel"   "no"

Files Section

Questa sezione (opzionale) viene utilizzata per specificare alcuni directory richiesta dal server. Alcune delle entry di FILES sono:

  • FontPath "path": imposta il percorso (assoluto) per i font utilizzati dal server grafico. Per specificare più cammini è possibile utilizzare una delle seguenti soluzioni:
    FonthPath "path_1","path_2",...,"path_n"
    . E' possibile anche specificare FontPath multipli invece della sintassi che utilizza la virgola. Se non viene specificata questa entry allora il server cercherà in percorsi standard (vedi man per i dettagli).
  • RGBPath "path": imposta il percorso (assoluto) del database RGB. Il database RGB non è nient'altro che una tabella che associa un nome simbolico al colore dato dalla (R,G,B). Se non è specificato viene cercato in /usr/share/X11/rgb (i file puo' essere un .txt se il server è stato compilato per usare un database RGB testuale anzicchè binario, e in questo caso al percorso precedente viene automaticamente inserita l'estensione). La sintassi per le path multiple è identica a quella già discussa
  • ModulePath "path": imposta il percorso (assoluto) per i moduli utilizzati da Xorg. La sintassi per le path multiple è identica a quella già discussa.

Module Section

La sezione Module è utilizzata per specificare quali moduli caricare. Se il server è compilato staticamente (cioè se tutti i moduli (o quelli necessari) vengono compilati nel server) questa sezione viene ignorata. Come abbiamo detto in precedenza in questa sessione possono essere caricate alcune estensioni di Xorg e i moduli per il font rasterization. Per caricare un modulo è sufficiente inserire la parolachiave Load in questo modo:

Load "modulename"

Poichè alcuni moduli sono caricati di default è possibile disabilitarli con

Disable "modulename"

I moduli vengono cercati nei percorsi specificati nel ModulePath della sezione Files, e in alcune sottodirectory specifiche di quei percorsi. Per vedere quali moduli sono presenti (estensioni e font) si vedano queste directory: /usr/lib/modules/fonts e /usr/lib/modules/extensions.

Il modulo per i font bitmap è caricato automaticamente. E' importante che venga caricato il modulo "extmod" perchè contiene alcune estensioni molto utili come la Shape Extension oppure la X Video Extension.

InputDevice Section

Normalmente le sezioni InputDevice sono almeno due: una per la tastiera (primaria) e l'altra per il dispositivo di puntamento primario (di solito mouse). Se viene omessa verrà utilizzata una configurazione di default che non funziona bene su tutte le piattaforme. Quindi è utile seguire i consigli successivi.

La InputDevice Section ha il seguente formato

Section "InputDevice"
   Identifier "name"
   Driver     "inputdriver"
   options
   ...
EndSection

Le voci Identifier e Driver sono obbligatorie, mentre tutto il resto è opzionale. La voce Identifier permette di dare al device un nome univoco che è lo stesso utilizzato, ad esempio, nella sezione ServerLayout). Mentre la voce Driver viene utilizzata per indicare il driver utilizzato per il device di Input.