Guida alla configurazione di Xorg: differenze tra le versioni

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Un punto fondamentale di xorg.conf è quello di "linkare" ad ogni device, non solo determinate proprietà (come ad esempio, frequenza orizzontale dello schermo) ma anche il driver specifico di questo device. Quindi notiamo che le sezioni che descrivono un device sono una sorta di interfaccia al driver utilizzato che, a sua volta, è un'interfaccia per il dispositivo vero e proprio.
Un punto fondamentale di xorg.conf è quello di "linkare" ad ogni device, non solo determinate proprietà (come ad esempio, frequenza orizzontale dello schermo) ma anche il driver specifico di questo device. Quindi notiamo che le sezioni che descrivono un device sono una sorta di interfaccia al driver utilizzato che, a sua volta, è un'interfaccia per il dispositivo vero e proprio.


Nelle nuove versioni Xorg si autoconfigura rendendo quindi, in un certo senso, "inutile" il file di configurazione. Questo è vero da un lato, cioè se vogliamo una macchina pronta subito dopo l'installazione del sistema. Però, d'altro canto, come ogni cosa fatta personalmente, scrivere il proprio file di configurazione è molto più efficiente: non solo perchè possiamo ovviare ad alcuni "errori" che la configurazione automatica può portare con sè, ma anche perchè avremo un ambiente completamente personalizzato e messo a punto in ogni particolare.
Nelle nuove versioni (dalla 7.3) Xorg si autoconfigura rendendo quindi, in un certo senso, "inutile" il file di configurazione. Questo è vero da un lato, cioè se vogliamo una macchina pronta subito dopo l'installazione del sistema. Però, d'altro canto, come ogni cosa fatta personalmente, scrivere il proprio file di configurazione è molto più efficiente: non solo perchè possiamo ovviare ad alcuni "errori" che la configurazione automatica può portare con sè, ma anche perchè avremo un ambiente completamente personalizzato e messo a punto in ogni particolare.


==Avvisi e precauzioni==
==Avvisi e precauzioni==
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