Etica hacker

Versione del 17 giu 2012 alle 15:59 di S3v (discussione | contributi) (Ha sprotetto Etica hacker)
Info.png hacker ethic: n.
1. The belief that information-sharing is a powerful positive good, and that it is an ethical duty of hackers to share their expertise by writing open-source code and facilitating access to information and to computing resources wherever possible.

1. La convinzione che la condivisione della conoscenza sia un bene prezioso e positivo, e che sia un dovere etico degli hackers mettere a disposizione le proprie competenze scrivendo codice a sorgente aperto e facilitando, quando possibile, l'accesso all'informazione e alle risorse informatiche.

tratto da "the Jargon File 4.4.7"


Etica hacker è una frase ormai sulla bocca di tutti, dal giornalista all'"esperto", passando per sociologi e massaie. Questo ha portato con il tempo ad uno svilimento e ad una massificazione dei concetti che stanno alla base di queste semplici parole.

Il concetto più caro agli hacker è quello della condivisione del sapere: in un mondo sempre più dominato da logiche di business, l'hacker è convinto che i prodotti dell'ingegno umano debbano essere a disposizione di tutti.

Per l'hacker le cose più importanti sono risolvere i problemi divertendosi, stando insieme, sfuggendo a logiche gerarchiche, condividendo onori, oneri e conoscenze, superando in maniera collaborativa i limiti personali. Primo Moroni a questo proposito parlava correttamente e con grande finezza della "socializzazione dei saperi senza fondare potere".