Debian Kernel Howto: differenze tra le versioni

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m (→‎Installazione nuovo kernel: modificato il numero di revisione)
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==Introduzione==
==Introduzione==
Su debian il kernel pu� essere ricompilato con il metodo standard (valido con tutte le distribuzioni oppure nella cos� detta ''debian-way''.
Su debian il kernel pu� essere ricompilato con il metodo standard (valido con tutte le distribuzioni) oppure nella cos� detta ''debian-way''.


Questa guida illustrer� il metodo debian di compilare il kernel. Questo metodo consite nel creare un pacchetto debian del kernel compilato per una facile installazione/disinstallazione.
Questa guida illustrer� il metodo debian di compilare il kernel. Questo metodo consite nel creare un pacchetto debian del kernel compilato per una facile installazione/disinstallazione.
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<pre>
<pre>
# apt-get install debhelper modutils kernel-package libncurses5.dev fakeroot
# apt-get install debhelper modutils kernel-package libncurses5-dev fakeroot
</pre>
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}}
}}


==Compilazione del kernel==
==Configurazione del kernel==
Entriamo ora nella directory dei sorgenti del kernel:
Entriamo ora nella directory dei sorgenti del kernel:


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</pre>
</pre>


Non � necessario creare questo link, ma � una usuale convezione farlo anche perch� risulta comodo per entrare nella directory dei sorgenti del kernel.
Non � necessario creare questo link, ma � una usuale convenzione farlo anche perch� risulta comodo per entrare nella directory dei sorgenti del kernel.


Ora spostiamoci della directory e puliamo i sorgenti del kernel:
Ora spostiamoci della directory e puliamo i sorgenti del kernel:
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</pre>
</pre>


Vi apparir� un'interfaccia testuale dalla quale sar� possibile configurare le opzioni del kernel. Questo � il passaggio pi� delicato, nonch� il pi� lungo e difficile. Se dovete configurare un kernel per la prima volta prendetevi almeno un'ora di tempo ed iniziate con calma, leggendo tutte le pagine dell'help in linea. Uno dei vantaggi di un kernel ricompilato � la possibilit� di ottenere un kernel estremamente piccolo e leggero proprio perch� viene compilato il supporto solo per le periferiche e per i filesytem effettivamente usati. In questo modo si ha un kernel piccolo e pochi moduli. Un kernel di questo tipo impiega anche molto meno tempo ad essere compilato, per fare un esempio potrebbe impiegare sui 10 min. su in athlon 1000, quando un kernel debian ufficiale impiegherebbe sicuramente pi� di un'ora sulla stessa macchina. In definitiva compilando un kernel snello sar� possibile anche fare pi� prove ed ottimizzarlo quindi al meglio per i propri bisogni. Per trovare quali moduli sono richiesti dal vostro hardware potete usare il comando '''lspci''' o meglio '''lspci -v'''. In bocca al lupo.
Vi apparir� un'interfaccia testuale dalla quale sar� possibile configurare le opzioni del kernel. Questo � il passaggio pi� delicato, nonch� il pi� lungo e difficile. Se dovete configurare un kernel per la prima volta prendetevi almeno un'ora di tempo ed iniziate con calma, leggendo tutte le pagine dell'help in linea. Uno dei vantaggi di un kernel ricompilato � la possibilit� di ottenere un kernel estremamente piccolo e leggero proprio perch� viene compilato il supporto solo per le periferiche e per i filesytem effettivamente usati. In questo modo si ha un kernel piccolo e pochi moduli. Un kernel di questo tipo impiega anche molto meno tempo ad essere compilato, per fare un esempio potrebbe impiegare sui 10 min. su in athlon 1000, quando un kernel debian ufficiale impiegherebbe sicuramente pi� di un'ora sulla stessa macchina. In definitiva compilando un kernel snello sar� possibile anche fare pi� prove ed ottimizzarlo quindi al meglio per i propri bisogni. Per trovare quali moduli sono richiesti dal vostro hardware potete usare il comando '''lspci''' o meglio '''lspci -v'''. In bocca al lupo.


Una volta finita la configurazione, uscite e salvate i cambiamenti. A questo punto il file <tt>/usr/src/linux/.config</tt> conterr� la nostra configurazione del kernel.
Una volta finita la configurazione, uscite e salvate i cambiamenti. A questo punto il file <tt>/usr/src/linux/.config</tt> conterr� la nostra configurazione del kernel.


{{Box|Nota|Se avete gi ricompilato il vostro kernel e volete passare ad una versione pi aggiornata, ma non troppo diversa (ad esempio: 2.6.8 --> 2.6.10), non conviene rifare tutta la configurazione da capo. D'altro canto non neanche possibile usare il vecchio file di configurazione dato che nel nuovo kernel ci saranno voci in pi e o in meno e sarebbe improponibile cercarle ad una ad una.
Basta allora copiare il vecchio file di configurazione nella directory dei sorgenti del nuovo kernel e lanciare il comando:
$ make oldconfig
in questo modo verranno fatte delle domande su come configurare ''le sole nuove voci'' presenti nel kernel. Se i due kernel sono troppo diversi questo metodo non conviene pi dato che bisogna rispondere ad uno ad uno a tutte le domande sulle voci diverse. Sicuramente non conviene usarlo per il passaggio 2.4 --> 2.6.}}
== Compilazione del kernel ==
Ora � venuto il momento di cominciare la compilazione, a tal scopo useremo make-kpkg. Vediamo come utilizzare velocemente questo tool per compilare il nostro kernel personalizzato:
Ora � venuto il momento di cominciare la compilazione, a tal scopo useremo make-kpkg. Vediamo come utilizzare velocemente questo tool per compilare il nostro kernel personalizzato:


<pre>
<pre>
$ fakeroot make-kpkg --append-to-version -nomepersonalizzato --revision=0.1 kernel_image
$ fakeroot make-kpkg --append-to-version -nomepersonalizzato --revision=1 kernel_image
</pre>
</pre>


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; --appendo-to-version : serve ad aggiungere un nome personalizzato al pacchetto che verr� aggiunto dopo il numero di versione, che in questo caso divernter� ''2.6.8-nomepersonalizzato''.
; --appendo-to-version : serve ad aggiungere un nome personalizzato al pacchetto che verr� aggiunto dopo il numero di versione, che in questo caso divernter� ''2.6.8-nomepersonalizzato''.


; --revision : permette di impostare il numero di revizione del pacchetto.  
; --revision : permette di impostare il numero di revisione del pacchetto, normalmente viene indicato con un numero intero.  


; kernel_image : dice a make-kpkg di compilare l'immagine del kernel creare il pacchetto debian.
; kernel_image : dice a make-kpkg di compilare l'immagine del kernel creare il pacchetto debian.
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Se ad esempio compileremo per la seconda volta lo stesso kernel, per fare solo delle modifiche minori, pu� essere utile usare lo stesso nome per --append-to-version ed usare un numero di revisione maggiore. In questo modo quando installarete il pacchetto del kernel ricompilato questo sostituir� il pacchetto precedente. Al contrario se ricompilate un secondo kernel cambiando la stringa da appendere alla versione, il pacchetto del nuovo kernel conviver� tranqullamente col precedente.
Se ad esempio compileremo per la seconda volta lo stesso kernel, per fare solo delle modifiche minori, pu� essere utile usare lo stesso nome per --append-to-version ed usare un numero di revisione maggiore. In questo modo quando installarete il pacchetto del kernel ricompilato questo sostituir� il pacchetto precedente. Al contrario se ricompilate un secondo kernel cambiando la stringa da appendere alla versione, il pacchetto del nuovo kernel conviver� tranqullamente col precedente.


In realt� il comando '''make-kpkg''' accetta molti ulteriori paramentri (elenchero solo i pi� importanti per gli altri leggete l'amichevole pagina di manuale aka read the friendly manual):
In realt� il comando '''make-kpkg''' accetta molti ulteriori paramentri (elencher� solo i pi� importanti per gli altri leggete l'amichevole pagina di manuale aka read the friendly manual):


; --added-modules foo : compila dei sorgenti esterni (presenti in /usr/src/modules) insieme al kernel, potete mettere                          pi� nomi separati da virgole  
; --added-modules foo : compila dei sorgenti esterni (presenti in /usr/src/modules) insieme al kernel, potete mettere                          pi� nomi separati da virgole  
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; --rootcmd foo : per passare un comando a make-kpkg ad esempio fakeroot o sudo
; --rootcmd foo : per passare un comando a make-kpkg ad esempio fakeroot o sudo
; CONCURRENCY_LEVEL : questa variabile e' l'omonimo di -j per make, per usarla vi basta mettere il numero intero che desiderate usare (''$ CONCURRENCY_LEVEL=4 make-kpkg --blabla ecc.ecc...'' )
; CONCURRENCY_LEVEL : questa variabile e' l'omonimo di -j per make, per usarla vi basta mettere il numero intero che desiderate usare (''$ CONCURRENCY_LEVEL=4 make-kpkg --blabla ecc.ecc...'' )


Come ultimo parametro dovremo mettere un'azione da compiere, vediamo le principali:
Come ultimo parametro dovremo mettere un'azione da compiere, vediamo le principali:


; clean :pulisce i sorgenti
; clean : pulisce i sorgenti
; buildpackage : pulisce i sorgenti e avvia "binary" (vedere sotto)
; buildpackage : pulisce i sorgenti e avvia "binary" (vedere sotto)
; binary : questo genera un nuovo pacchetto deb con i sorgenti, uno con gli header, uno con la documentazione e uno con l' immagine del kernel
; binary : questo genera un nuovo pacchetto deb con i sorgenti, uno con gli header, uno con la documentazione e uno con l' immagine del kernel
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==Installazione nuovo kernel==
==Installazione nuovo kernel==
Una volta finito tornerete alla riga di comando e vi sposterete nella directory precedente dove troverete tutti i vostri bei pacchetti .deb che potrete installare e disinstallare cosi come ogni pacchetto .deb:
Una volta finito torneremo alla riga di comando e ci sposteremo nella directory precedente (/usr/src/) dove troveremo il pacchetto .deb del kernel appena compilato:


<pre>
<pre>
pippo@localhost:/usr/src/linux$ cd ..
$ cd ..
pippo@localhost:/usr/src$ ls
$ ls
kernel-kbuild-2.6-3
...
kernel-source-2.6.8
kernel-image-2.6.8-nomepersonalizzato-386_1.Custom_i386.deb
kernel-source-2.6.8.tar.bz2
...
linux
modules
rpm
kernel-image-2.6.8-nomepersonalizzato-386_10.00.Custom_i386.deb
kernel-headers-2.6.8-nomepersonalizzato-386_10.00.Custom_i386.deb
kernel-doc-2.6.8-nomepersonalizzato-386_10.00.Custom_i386.deb
kernel-source-2.6.8-nomepersonalizzato-386_10.00.Custom_i386.deb
</pre>
</pre>


Adesso possiamo installare il pacchetto con il nostro nuovo kernel ricompilato. Diventiamo quindi root con '''su''', e digitiamo:
Adesso possiamo installare il pacchetto con il nostro nuovo kernel ricompilato. Diventiamo quindi root con '''su''', e digitiamo:
<pre>
<pre>
# dpkg -i kernel-image-2.6.8-nomepersonalizzato-386_10.00.Custom_i386.deb
# dpkg -i kernel-image-2.6.8-nomepersonalizzato-386_1.Custom_i386.deb
Selezionato il pacchetto kernel-image-2.6.8-nomepersonalizzato-386, che non lo era.
(Lettura del database ... 191374 file e directory attualmente installati.)
Spacchetto kernel-image-2.6.8-nomepersonalizzato-386 (da kernel-image-2.6.8-nomepersonalizzato-386_10.00.Custom_i386.deb)
[...cut...]
</pre>
</pre>


Se abbiamo lilo dovremo configurare lilo.conf aggiungendo le righe relative al kernel.
Se abbiamo lilo dovremo configurare lilo.conf aggiungendo le righe relative al kernel. Ricordatevi che, con lilo, per rendere effettive le modifiche bisogna aggiornare il MBR (Master Boot Record) con il comando:
 
<pre>
# lilo -v
</pre>


Se abbiamo grub non ci resta altro che riavviare :D. Tuttavia per approfondire le personalizzazioni che � possibile fare su grub, guardate questa guida:
Se abbiamo grub, invece, non ci resta altro che riavviare :D. Tuttavia per approfondire le personalizzazioni che � possibile fare su grub, potete leggere l'apposita sezione della [[Guida a Grub]]:


* [[Guida_a_Grub#Usare_update-grub|Guida a Grub: Usare update-grub]]
* [[Guida_a_Grub#Usare_update-grub|Guida a Grub: Usare update-grub]]


==Installare e gestire i moduli==
Per compilare e creare automaticamente pacchetti .deb per moduli non presenti nei sorgenti del kernel, Debian fornisce un comodo strumento: '''module-assistant'''. Per un uso interattivo baster lanciarlo da root per installare i pacchetti, scaricare i sorgenti del modulo che interessa, compilarlo e creare un pacchetto debian.
Per scegliere invece quali moduli fare partire all'avvio ci sono diverse strade.
# Se si usa l'hotplug, questi dovrebbe caricare automaticamente al boot tutti i moduli necessari. Per evitare il caricamento di certi moduli che possono creare conflitti basta inserili in '''/etc/hotplug/blacklist'''.
# Se non si usa l'hotplug bisogna specificare manualmente quali moduli caricare all'avvio. Per far ci baster inserire i nomi dei moduli da caricare in '''/etc/modules''', uno per riga. Se non vi va di editare un file di testo (o non ricordate esattamente i nomi dei moduli) potrete usare '''modconf''' che permette di scegliere interattivamente quali moduli caricare all'avvio.
==FAQ==
==FAQ==
===Usare l'initrd oppure no?===
===Per aggiungere un modulo al kernel devo ricompilare tutto il kernel?===
L'immagine initrd (ramdisk initziale) serve per caricare dei moduli nel kernel prima che questo abbia l'accesso alla partizione di root. Quindi basta compilare questi moduli staticamente e non avremo mai bisogno di un ramdisk. Ma quali sono questi module che servono nelle prime fasi di avvio? Semplicemente i moduli che permettono di leggere la partizione di root, ovvero:
Assolutamente no.
 
Basta usare la comoda utility '''module-assistant''' fornita da Debian per selezionare il modulo che si vuole aggiugere. Il modulo verr� automaticamente scaricato, compilato e messo in un pacchetto debian che potra essere installato o rimosso a piacimento.
 
===Bisogna usare l'initrd oppure no?===
La risposta breve �: no non usatelo.
 
Di seguito la risposta lunga:
 
L'immagine initrd (ramdisk iniziale) serve per caricare dei moduli nel kernel prima che questo abbia l'accesso alla partizione di root. Quindi basta compilare questi moduli staticamente e non avremo mai bisogno di un ramdisk. Ma quali sono questi moduli che servono nelle prime fasi di avvio? Semplicemente i moduli che permettono di leggere la partizione di root, ovvero:


* il modulo del controller del proprio harddisk
* il modulo del controller del proprio harddisk
* il modulo del filesystem della partizione di root
* il modulo del filesystem della partizione di root


Per un kernel casalingo ricompilato, l'uso dell'initrd non solo � inutile (leggermente pi� lento) ma anche facile da sbagliare (se vi scordate ad esempio il supporto cramfs nel kernel o non aggiungete i giusti moduli all'immagine del ram disck il sistema andr� in kernel panic e dovrete ricompilare nuovamente). L'initrd serve soprattutto per i kernel ufficiali delle distribuzioni che devono supportare tutti i controller esistenti e una gran variet� di filesystem. Sarebbe assurdo compilare tutti questi supporti staticamente e quindi vengono inseriti come moduli nel ram disk.
Per un kernel casalingo ricompilato, l'uso dell'initrd non solo � inutile (e leggermente pi� lento) ma anche facile da sbagliare (se vi scordate ad esempio il supporto cramfs nel kernel o non aggiungete i giusti moduli all'immagine del ram disk il sistema andr� in kernel panic e dovrete ricompilare nuovamente). L'initrd serve soprattutto per i kernel ufficiali delle distribuzioni che devono supportare tutti i controller esistenti e una gran variet� di filesystem. Sarebbe assurdo compilare tutti questi supporti staticamente e quindi vengono inseriti come moduli nel ram disk. L'initrd � necessario anche se si vuole usare un bootsplash, ma questa � un'altra storia:
 
* [[Compilazione Kernel 2.6.11 con Bootsplash]]
* [[Kernel2.6.10 - Framebuffer - Gensplash Patch]]
 
La risposta lunga � quindi no, non usate il'initrd quando questo non sia strettamente necessario.
 
===Ma se io devo usare l'initrd assolutamente?===
Per usare l'intrd con i sorgenti debian del kernel si deve aggiungere staticamente nella configurazione del kernel il supporto per il filesystem usato nell'immagine del ram disk. In debian si usa di default il '''cramfs''', attivabile alla voce:
 
<pre>
File systems  --->
    Miscellaneous filesystems  --->
        <*> Compressed ROM file system support
</pre>


La risposta � quindi no, non usate il'initrd.
Se si vuole usare un'altro filesystem basta impostarlo in '''/etc/mkinitrd/mkinitrd.conf'''.


===Se sono masochista e voglio usare l'initrd assolutamente?===
Si dovranno inoltre aggiungere al file '''/etc/mkinitrd/modules''' il nome dei moduli da inserire nell'immagine di initrd.
Dovremo aggiungere nel file /etc/mkinitrd/modules il nome dei moduli da inserire nell'immagine di initrd.


Per ora e' tutto, vedr� di aggiungere una mini guida a module-assistant, per quel che riguarda modconf:
Per usare l'initrd con i sorgenti vanilla del kernel bisogna aggiungere una patch chiamata <tt>initrd</tt>. Per maggiori informazioni vedere [http://bugs.debian.org/149236 BTS #149236]
diventate root (con su) e digitate modconf.


==Riferimenti==
==Riferimenti==
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Autore iniziale: Abortigeno
Autore iniziale: Abortigeno


Rivisto ed esteso: [[Utente:TheNoise|~ The_Noise]]
Rivisto ed esteso: [[Utente:TheNoise|~ The Noise]]