Debian Kernel Howto: differenze tra le versioni

Nessun cambiamento nella dimensione ,  27 mar 2006
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{{Debianized}}
==Introduzione==
==Introduzione==
Su debian il kernel pu essere ricompilato con il metodo standard (valido con tutte le distribuzioni) oppure nella cos detta ''debian-way''.


ACPI ('''Advanced Configuration and Power Interface''') � uno standard industriale aperto che definisce l'interfaccia tra S.O. e BIOS per l'amministrazione e la configurazione delle risorse di un PC. ACPI prevede che le informazioni a basso livello sul sistema (batteria, luminosit� LCD, pulsanti Fn, ecc.) siano contenute nella DSTD ('''Differentiated System Description Table''').  
Questa guida illustrer� il metodo debian di compilare il kernel. Questo metodo consite nel creare un pacchetto debian del kernel compilato per una facile installazione/disinstallazione.


Il problema principale del supporto ad ACPI in linux risiede nella nella presenza di errori (ma anche di controlli espliciti su alcune caratteristiche peculiari del S.O. soprastante) nella tabella DSDT: purtroppo, molti fornitori di hardware non sono in grado, o non vogliono fornire tabelle DSDT completamente funzionali secondo gli standard ACPI.
==Installazione Pacchetti==


Per questo motivo, per utilizzare appieno le possibilit� offerte da alcuni PC, soprattutto laptop, � necessario correggere la DSDT e istruire il kernel affinch� nel processo di boot carichi la tabella fornita da noi invece di quella fornita dal BIOS.
Avremo innanzitutto bisogno di alcuni pacchetti di base per compilare e pacchettizzare un kernel:


==Aggiornamento del BIOS==
<pre>
Per cominciare � indispensabile aggiornare il BIOS con l�ultima versione disponibile, sperando che la nuova versione contenga una tabella DSDT con meno errori della precedente :P.
# apt-get install debhelper modutils kernel-package libncurses5-dev fakeroot
</pre>


==Installazione nel kernel del supporto ACPI==
Adesso installiamo i sorgenti veri e propri del kernel. Useremo i sorgenti debian che hanno tutte le patch specifiche di debian. Nel seguito prenderemo come esempio la versione 2.6.8 del kernel, sostituitela con qualsiasi altra versione vogliate usare.
Per poter utilizzare ACPI � necessario disporre di un kernel in cui sia stato abilitato il supporto ACPI. Praticamente tutte le distribuzioni forniscono kernel precompilati con il supporto ACPI attivato. Nel caso, per�, vi trovaste a dover (o voler) compilare autonomamente un kernel con il supporto ACPI, le voci necessarie sono le seguenti:


<pre>ACPI (Advanced Configuration and Power Interface) Support --->  
<pre>
    ACPI Support --->
# apt-get install kernel-source-2.6.8
        <*> AC Adapter
</pre>
        <*> Battery
        <*> Button
        <*> Processor</pre>


==Strumenti per lavorare con le DSDT==
Per ricompilare il kernel non � necessario essere root, anzi sconsigliato. Baster� aggiungere l'utente dal quale si desidera ricompilare il kernel al gruppo '''src''', con il seguente comando:
Per poter leggere e compilare una DSDT � necessario il compilatore ASL di Intel, che in debian esiste gi� precompilato a partire da etch (attuale testing), altrimenti liberamente disponibile per il download all'indirizzo:
<pre>http://developer.intel.com/technology/iapc/acpi/downloads.htm</pre>


Per utilizzare la DSDT corretta sono disponibili due metodi: il primo prevede l'applicazione di una [ftp://ftp.kernel.org/pub/linux/kernel/people/lenb/acpi/patches/release/ patch per il kernel] e l'inserimento della nuova DSDT direttamente nel kernel, che quindi  sar� da ricompilare ogni volta che si fanno cambiamenti alla DSDT.
<pre>
# adduser nomeutente src
</pre>


Il secondo inserisce la nuova DSDT all'interno dell'initrd, e quindi non necessita la ricompilazione del kernel, a patto che nel vostro kernel sia stata inclusa una [http://gaugusch.at/kernel.shtml patch apposita]. Al momento la patch menzionata � inclusa nei kernel delle maggiori distribuzioni (sicuramente in Debian, Ubuntu, Suse, e Mandriva).
{{Box|Nota|Ricordate di non usare mai l'utente root per ricompilare il kernel altrimenti tutti i file che verranno creati apparterranno a root:root. Se a questo punto si cercher� di compilare dall'utente normale si avranno problemi di permessi e per risolverli dovrete dare un:
# chown -R root:src /usr/src/  
}}


===Installare il compilatore ASL===
==Configurazione del kernel==
Uno dei motivi per cui le DSDT sono spesso difettose � che vengono compilate con il compilatore fornito da Microsoft, invece che con quello fornito da Intel. Curiosamente i sistemi Microsoft riescono ad evitare gli errori commessi dal compilatore della stessa societ�, mentre, come si pu� immaginare, la stessa cosa non succede per Linux.
Entriamo ora nella directory dei sorgenti del kernel:


Per installare il compilatore Intel sufficiente avere nel <tt>sources.list</tt> un repository per etch, e impartire, da root, il comando
<pre>
<pre>
# aptitude install iasl
$ cd /usr/src
</pre>
</pre>


Se invece avete scaricato i sorgenti, per avere il compilatore ASL funzionante � necessario compilarlo:
Troveremo in questa directory (avendoli installati precedentemente) i sorgenti del kernel in un archivio tar.bz2:
<pre>$ tar -zxvf acpica-unix-20050624.tar.gz
$ cd acpica-unix-20050624/compiler
$ make</pre>


===Ottenere una DSDT===
<pre>
� possibile ottenere la DSDT attualmente installata per poi correggere gli eventuali errori e problemi, copiandola da un file reso appositamente disponibile dal filesystem virtuale /proc:
$ ls
<pre>$ cat /proc/acpi/dsdt > dsdt.dat</pre>
...
kernel-source-2.8.6.tar.bz2
...
</pre>


Ci� creer� un file '''dsdt.dat''' che contiene la DSDT compilata.
Decomprimiamo il kernel:
Per poterne leggere il contenuto � necessario decompilarla con il compilatore ASL appena installato:
<pre>$ iasl -d dsdt.dat</pre>


Verr� generato un file di testo denominato '''dsdt.dsl''', che contiene la DSDT. Questo file pu� essere modificato con un normale editor di testi e modificato a seconda delle esigenze e dei problemi riscontrati.  
<pre>
$ tar xvjf kernel-source-2.6.8.tar.bz2
</pre>


Per vedere quali sono i problemi spesso � sufficiente ricompilare il file ottenuto: il compilatore ASL fornir� una serie di warning sulle ottimizzazioni che � possibile fare (e le far� automaticamente) ed, eventualmente, segnaler� degli errori, la cui soluzione pu� essere, ad esempio, ricercata su internet.
A fine decompressione avremo una directory kernel-source-2.6.8, creiamo un link simbolico linux che punta ai sorgenti del kernel:
 
<pre>
$ ln -s /usr/src/kernel-source-2.6.8 linux
</pre>


Ad ogni modo una lettura del codice della DSDT pu� essere istruttiva. Il linguaggio � abbastanza simile al C e con qualche minima conoscenza � possibile comprendere i principali costrutti logici.
Non � necessario creare questo link, ma � una usuale convenzione farlo anche perch� risulta comodo per entrare nella directory dei sorgenti del kernel.


Nel codice di alcune DSDT � stato trovato un controllo (if .. then) sulla lunghezza del nome del S.O. soprastante (17 lettere, proprio come "Microsoft Windows") come requisito per l'attivazione di alcune funzioni dell'ACPI.
Ora spostiamoci della directory e puliamo i sorgenti del kernel:


Una volta corretti gli errori ricompilare il file '''dsdt.dsl'''.
<pre>
       
$ cd linux
<pre>$ iasl -tc dsdt.dsl</pre>
$ make-kpkg clean
</pre>


Verranno generati due file dalla compilazione:
Questo passaggio � inutile se � la prima volta che compilate il kernel, ma dalla seconda volta in poi diviene necessario per eliminare i file generati dalle precedenti compilazioni che potrebbero creare conflitti.
*: dsdt.hex


*: DSDT.aml
Ora, se avete installato un kernel precompilato che abbia la stessa versione del kernel che volete ricompilare potreste usare il suo file di configurazione come base di partenza per configurare il vostro kernel. A tal scopo basta copiare il file di configurazione che st� in <tt>/boot</tt> (i file di configurazione dei kernel installati hanno come nome ''config'' seguito dalla versione del kernel) nella directory dei sorgenti:


{{ Warningbox | � possibile scaricare una custom DSDT gi� pronta e corretta da internet per molti portatili in commercio: http://acpi.sourceforge.net/dsdt/tables }}
<pre>
$ cp /boot/config-2.6.8 .config
</pre>


===Un esempio: la mia DSDT===
C'� chi arriva anche a installare un kernel precompilato per usare semplicemente il suo file di configurazione. Se avete banda da sprecare � possibile farlo. Tuttavia si pu� benissimo partire da zero senza copiare nessun file di configurazione.


Nel mio sistema (PC desktop, scheda madre Chaintech) ho da qualche tempo un problema con l'inizializzazione delle porte USB, tale che circa nel 40% dei casi (ma mai due volte di seguito) il PC si blocca durante il boot, e devo riavviare forzatamente.
A questo punto configuriamo il nostro kernel con il comando:


Per cercare di risolvere la cosa ho analizzato la mia tabella DSDT.
L'ho estratta, e quando ho provato a ricompilarla ho avuto il seguente output:
<pre>
<pre>
$ iasl -tc dsdt.dsl
$ make menuconfig
</pre>


Intel ACPI Component Architecture
Vi apparir� un'interfaccia testuale dalla quale sar� possibile configurare le opzioni del kernel. Questo � il passaggio pi� delicato, nonch� il pi� lungo e difficile. Se dovete configurare un kernel per la prima volta prendetevi almeno un'ora di tempo ed iniziate con calma, leggendo tutte le pagine dell'help in linea. Uno dei vantaggi di un kernel ricompilato � la possibilit� di ottenere un kernel estremamente piccolo e leggero proprio perch� viene compilato il supporto solo per le periferiche e per i filesytem effettivamente usati. In questo modo si ha un kernel piccolo e pochi moduli. Un kernel di questo tipo impiega anche molto meno tempo ad essere compilato, per fare un esempio potrebbe impiegare sui 10 min. su in athlon 1000, quando un kernel debian ufficiale impiegherebbe sicuramente pi� di un'ora sulla stessa macchina. In definitiva compilando un kernel snello sar� possibile anche fare pi� prove ed ottimizzarlo quindi al meglio per i propri bisogni. Per trovare quali moduli sono richiesti dal vostro hardware potete usare il comando '''lspci''' o meglio '''lspci -v'''. In bocca al lupo.
ASL Optimizing Compiler version 20060113 [Jan 22 2006]
Copyright (C) 2000 - 2006 Intel Corporation
Supports ACPI Specification Revision 3.0a


dsdt.dsl  290:    Method (\_WAK, 1, NotSerialized)
Una volta finita la configurazione, uscite e salvate i cambiamenti. A questo punto il file <tt>/usr/src/linux/.config</tt> conterr� la nostra configurazione del kernel.
Warning  2078 -                ^ Reserved method must return a value (_WAK)


dsdt.dsl  318:            Store (Local0, Local0)
{{Box|Nota|Se avete gi� ricompilato il vostro kernel e volete passare ad una versione pi� aggiornata, ma non troppo diversa (ad esempio: 2.6.8 --> 2.6.10), non conviene rifare tutta la configurazione da capo. D'altro canto non � neanche possibile usare il vecchio file di configurazione dato che nel nuovo kernel ci saranno voci in pi� e o in meno e sarebbe improponibile cercarle ad una ad una.
Error    1048 -                         ^ Method local variable is not initialized (Local0)


dsdt.dsl  323:             Store (Local0, Local0)
Basta allora copiare il vecchio file di configurazione nella directory dei sorgenti del nuovo kernel e lanciare il comando:
Error    1048 -                        ^ Method local variable is not initialized (Local0)


dsdt.dsl 2368:            Store (Local0, Local0)
  $ make oldconfig
Error    1048 -                        ^ Method local variable is not initialized (Local0)


ASL Input:  dsdt.dsl - 4804 lines, 160190 bytes, 1781 keywords
in questo modo verranno fatte delle domande su come configurare ''le sole nuove voci'' presenti nel kernel. Se i due kernel sono troppo diversi questo metodo non conviene pi� dato che bisogna rispondere ad uno ad uno a tutte le domande sulle voci diverse. Sicuramente non conviene usarlo per il passaggio 2.4 --> 2.6.<br>
Compilation complete. 3 Errors, 1 Warnings, 0 Remarks, 465 Optimizations
Un file config del vostro attuale kernel pu� essere trovato in /boot sotto il nome di config-2.x.x.}}
</pre>
 
== Compilazione del kernel ==
Ora � venuto il momento di cominciare la compilazione, a tal scopo useremo make-kpkg. Vediamo come utilizzare velocemente questo tool per compilare il nostro kernel personalizzato:


in sostanza, c' un errore ripetuto identico tre volte (<tt>Error 1048</tt>), oltre ad un warning. Andiamo a vedere le sezioni incriminate. La prima :
<pre>
<pre>
Scope (\_SI)
$ fakeroot make-kpkg --append-to-version -nomepersonalizzato --revision=1 kernel_image
{
    Method (_MSG, 1, NotSerialized)
    {
        Store (Local0, Local0)
    }
    Method (_SST, 1, NotSerialized)
    {
        Store (Local0, Local0)
    }
}
</pre>
</pre>
Come si vede viene utilizzata due volte la variabile <tt>Local0</tt>, ma non viene mai dichiarata.


Vediamo di capire almeno un minimo il significato di questo pezzo di codice.
Questo comando compiler� il nostro kernel e lo inserir� in un pacchetto debian in /usr/src. Il comando '''fakeroot''' viene usato semplicemente per simulare un ambiente di root per l'utente normale.
La funzione <tt>Store</tt> � una funzione di assegnazione verso destra: alla variabile a destra viene assegnato il valore (o il valore della variabile) che si trova a sinistra.  
 
Diamo uno sguardo alle opzioni usate:
 
; --append-to-version : serve ad aggiungere un nome personalizzato al pacchetto che verr� aggiunto dopo il numero di versione, che in questo caso diventer� ''2.6.8-nomepersonalizzato''.
 
; --revision : permette di impostare il numero di revisione del pacchetto, normalmente viene indicato con un numero intero.  


In questo caso, per�, � evidente che questa assegnazione � del tutto inutile, perch� viene assegnato alla variabile <tt>Local0</tt> il valore che ha gi�, quindi per correggere l'errore non faccio altro che cancellare l'istruzione commentandola:
; kernel_image : dice a make-kpkg di compilare l'immagine del kernel creare il pacchetto debian.
<pre>
 
Scope (\_SI)
Se ad esempio compileremo per la seconda volta lo stesso kernel, per fare solo delle modifiche minori, pu� essere utile usare lo stesso nome per --append-to-version ed usare un numero di revisione maggiore. In questo modo quando installarete il pacchetto del kernel ricompilato questo sostituir� il pacchetto precedente. Al contrario se ricompilate un secondo kernel cambiando la stringa da appendere alla versione, il pacchetto del nuovo kernel conviver� tranqullamente col precedente.
{
 
    Method (_MSG, 1, NotSerialized)
In realt� il comando '''make-kpkg''' accetta molti ulteriori paramentri (elencher� solo i pi� importanti per gli altri leggete l'amichevole pagina di manuale aka read the friendly manual):
    {
//        Store (Local0, Local0)
    }
    Method (_SST, 1, NotSerialized)
    {
//        Store (Local0, Local0)
    }
}
</pre>
Come si vede i commenti sono marcati come in C.


Facendo questa correzione anche nelle altre posizioni segnalate vengono eliminati tutti gli errori, quindi passiamo al warning. Il codice � questo:
; --added-modules foo : compila dei sorgenti esterni (presenti in /usr/src/modules) insieme al kernel, potete mettere                          pi� nomi separati da virgole
<pre>
; --added-patches foo : aggiunge delle patch al kernel, le path possono essere molteplici separate da virgole
Method (\_WAK, 1, NotSerialized)
; --config : sceglie quale frontend usare per configurare il kernel (config, menuconfig, xconfig, gconfig)
{
; --initrd : da usare se state compilando un kernel che utilizza le immagini initrd.img
    Store (0xFF, DBG1)
; --zimage : crea una zImage per il kernel
    SALD (0x00)
; --bzImage : crea una bzImage per il kernel
    SFAN (0xFF)
; --mkimage : qui potete passare dei parametri a mkinitrd, ad esempio se volete creare una immagine rom "genromfs -d %s -f %s"
    Notify (\_SB.PCI0.PX40.UAR1, 0x00)
; --rootcmd foo : per passare un comando a make-kpkg ad esempio fakeroot o sudo
    If (OSFL)
; CONCURRENCY_LEVEL : questa variabile e' l'omonimo di -j per make, per usarla vi basta mettere il numero intero che desiderate usare (''$ CONCURRENCY_LEVEL=4 make-kpkg --blabla ecc.ecc...'' )
    {
        Notify (\_SB.PWRB, 0x02)
    }
    Else
    {
        If (LEqual (RTCW, 0x00))
        {
            Notify (\_SB.PWRB, 0x02)
        }
    }
    Notify (\_SB.PCI0.USB0, 0x00)
    Notify (\_SB.PCI0.USB1, 0x00)
    Notify (\_SB.PCI0.USB2, 0x00)
    Notify (\_SB.PCI0.USB3, 0x00)
}
</pre>
Le ultime righe mi danno la prova che l'errore ha a che fare con le porte USB, come avevo gi� notato.


Cercando in rete scopro che il metodo <tt>\_WAK</tt>, che � una funzione utilizzata al risveglio da uno stato di risparmio energetico (o di spegnimento), deve restituire un valore, che indichi se l'operazione di risveglio � riuscita o meno.
Come ultimo parametro dovremo mettere un'azione da compiere, vediamo le principali:


Una possibile diagnosi del mio problema, a questo punto, � che in certi casi durante il boot viene richiamato questo metodo, e il sistema si blocca in attesa di un risultato, che per� non viene mai restituito. (N.d.A.: la diagnosi � evidentemente sbagliata, perch� il problema persiste :()
; clean : pulisce i sorgenti
; buildpackage : pulisce i sorgenti e avvia "binary" (vedere sotto)
; binary : questo genera un nuovo pacchetto deb con i sorgenti, uno con gli header, uno con la documentazione e uno con l' immagine del kernel
; kernel_headers : questo genera un pacchetto con gli headers del kernel
; build : compila solo l'immagine del kernel
; modules :compila tutti moduli esterni sotto /usr/src/modules e genera un file .diff e un pacchetto sorgente
; modules_config : permette di configurare i moduli esterni residenti in /usr/src/modules prima di compilarli
; modules_image : crea i pacchetti deb dei moduli esterni residenti in /usr/src/modules senza il file .diff e senza creare un'altro pacchetto sorgente
; modules_clean : pulisce i sorgenti dei moduli esterni presenti in /usr/src/modules
; debian : questo crea la directory ./debian utile per compilare i kernel vanilla e patcharli alla maniera debian


Io non ho idea di come reperire, nel codice, l'informazione sull'esito dell'inizializzazione delle porte USB, quindi non mi � possibile correggere il codice in modo che assolva alla funzione per cui � stato scritto, ma posso usare un workaround, e fare in modo che restituisca comunque un esito positivo.  
==Installazione nuovo kernel==
Una volta finito torneremo alla riga di comando e ci sposteremo nella directory precedente (/usr/src/) dove troveremo il pacchetto .deb del kernel appena compilato:


Per fare questo si trova (in rete), senza entrare nei dettagli, che sufficiente aggiungere alla fine del metodo, subito prima dell'ultima parentesi graffa, la riga
<pre>
<pre>
Return(Package(0x02){0x00, 0x00})
$ cd ..
$ ls
...
kernel-image-2.6.8-nomepersonalizzato-386_1.Custom_i386.deb
...
</pre>
</pre>
Dopo le correzioni il codice viene ricompilato senza errori ne' warning :D


Ora per� mi viene una curiosit�, e mi metto a cercare nel codice la scritta "Microsoft". Questo � quello che ne viene fuori:
Adesso possiamo installare il pacchetto con il nostro nuovo kernel ricompilato. Diventiamo quindi root con '''su''', e digitiamo:
<pre>
<pre>
Method (\_SB.PCI0._INI, 0, NotSerialized)
# dpkg -i kernel-image-2.6.8-nomepersonalizzato-386_1.Custom_i386.deb
{
    If (STRC (\_OS, "Microsoft Windows"))
    {
        Store (0x56, SMIP)
    }
    Else
    {
        If (STRC (\_OS, "Microsoft Windows NT"))
    {
        Store (0x58, SMIP)
        Store (0x00, OSFX)
        Store (0x00, OSFL)
    }
    Else
    {
    Store (0x57, SMIP)
    Store (0x02, OSFX)
    Store (0x02, OSFL)
    }
}
</pre>
</pre>
Anche senza conoscere il linguaggio, il codice facilmente interpretabile: "se il Sistema Operativo si chiama 'Microsoft Windows' assegna il valore (esadecimale) <tt>0x56</tt> alla variabile <tt>SMIP</tt>, se invece si chiama 'Microsoft Windows NT' assegna <tt>0x58</tt> alla variabile <tt>SMIP</tt> e zero alle variabili <tt>OSFX</tt> e <tt>OSFL</tt>; se il S.O. diverso da quelli elencati assegna alle tre variabili, rispettivamente, <tt>0x57</tt>, <tt>0x02</tt> e <tt>0x02</tt>".


Per qualche motivo a me ignoto chi ha impostato questa DSDT ha fatto in modo di cambiare le funzionalit� del sottosistema ACPI a seconda del S.O. che si usa. Poich� questo non mi rende particolarmente felice, ho modificato il codice in questo modo, eliminando di fatto il controllo:
Se abbiamo lilo dovremo configurare lilo.conf aggiungendo le righe relative al kernel. Ricordatevi che, con lilo, per rendere effettive le modifiche bisogna aggiornare il [[MBR]] (Master Boot Record) con il comando:  
 
<pre>
<pre>
Method (\_SB.PCI0._INI, 0, NotSerialized)
# lilo -v
{
//    If (STRC (\_OS, "Microsoft Windows"))
//    {
//        Store (0x56, SMIP)
//    }
//    Else
//    {
//        If (STRC (\_OS, "Microsoft Windows NT"))
//    {
        Store (0x58, SMIP)
        Store (0x00, OSFX)
        Store (0x00, OSFL)
//    }
//    Else
//    {
//    Store (0x57, SMIP)
//    Store (0x02, OSFX)
//    Store (0x02, OSFL)
//    }
}
</pre>
</pre>


Ora il mio sistema funziona un pochino meglio :-)
Se abbiamo grub, invece, non ci resta altro che riavviare :D. Tuttavia per approfondire le personalizzazioni che � possibile fare su grub, potete leggere l'apposita sezione della [[Guida a Grub]]:
 
* [[Guida_a_Grub#Usare_update-grub|Guida a Grub: Usare update-grub]]
 
==Installare e gestire i moduli==
 
Per compilare e creare automaticamente pacchetti .deb per moduli non presenti nei sorgenti del kernel, Debian fornisce un comodo strumento: [[Pagina di manuale di module-assistant|module-assistant]]. Per un uso interattivo baster� lanciarlo da root per installare i pacchetti, scaricare i sorgenti del modulo che interessa, compilarlo e creare un pacchetto debian.
 
Per scegliere invece quali moduli fare partire all'avvio ci sono diverse strade.
 
# Se si usa l'hotplug, questi dovrebbe caricare automaticamente al boot tutti i moduli necessari. Per evitare il caricamento di certi moduli che possono creare conflitti basta inserili in '''/etc/hotplug/blacklist'''.
# Se non si usa l'hotplug bisogna specificare manualmente quali moduli caricare all'avvio. Per far ci� baster� inserire i nomi dei moduli da caricare in '''/etc/modules''', uno per riga. Se non vi va di editare un file di testo (o non ricordate esattamente i nomi dei moduli) potrete usare '''modconf''' che permette di scegliere interattivamente quali moduli caricare all'avvio.
 
==FAQ==
===Per aggiungere un modulo devo ricompilare tutto il kernel?===
Dipende.
 
Se il modulo fa parte del kernel debian (cio� il suo sorgente � contenuto nel pacchetto <tt>kernel-source</tt> del kernel) allora bisogna ricompilare il kernel. Tenete presente, tuttavia, che i kernel binari debian includono gi� la maggior parte dei moduli presenti nei sorgenti del kernel. Per caricarli basta usare:


Aggiornamento: ricontrollando il codice ho notato che le tre variabili <tt>SMIP</tt>, <tt>OSFX</tt> e <tt>OSFL</tt> vengono inizializzate altrove, e quindi, in sostanza, il presente codice � inutile (se non dannoso ;-)), quindi l'ho semplicemente eliminato.
  # modprobe ''nomemodulo''


Se il sorgente del modulo invece pacchettizzato singolarmente (il nome di questi pacchetti comincia per <tt>module-source</tt>) '''non necessario''' ricompilare il kernel.
Debian ci fornisce la comoda utility '''module-assistant''' che permette di scaricare, compilare e pacchettizzare un modulo del kernel. Basta lanciare il comando


Vorrei far notare che le correzioni che sono state fatte <b>non sono</b> delle <b>vere</b> correzioni, ma dei workaround: non ci si assicura che il codice faccia quel che deve fare, ma solo che non ci siano errori formali.
  # m-a


Purtroppo la correzione <b>vera</b> di questi errori � al di l� delle nostre possibilit�, perch� richiede, oltre alla conoscenza del linguaggio di programmazione, una conoscenza approfondita di come si comporta il nostro hardware, e nella grande maggioranza dei casi queste informazioni sono tenute segrete.
e una interfaccia ''dialog'' ci guider� passo passo.


==Aggiornare il Kernel==
Si pu� usare il comando <tt>module-assistant list-avaible</tt> (o il diminutivo <tt>m-a la</tt>) per ottenere la lista completa dei moduli installabili con module-assistant. Per le altre innumerevoli opzioni potete leggere la pagina di manuale tradotta in italiano:
Come abbiamo gi� detto, � possibile inserire la tabella DSDT generata in modo statico nel kernel, oppure renderla disponibili tramite initrd.


*:Il primo metodo prevede di includere la DSDT nel kernel. Questo comporta la ricompilazione del kernel al termine della procedura. Se usate questo metodo avete bisogno del file '''dsdt.hex'''.
* [[Pagina di manuale di module-assistant]]


*:Il secondo metodo prevede di passare la DSDT al kernel durante il caricamento nella fase di boot tramite initrd. Se usate questo metodo avete bisogno del file '''DSDT.aml'''.
===Bisogna usare l'initrd oppure no?===
La risposta breve �: no non usatelo.


Di seguito la risposta lunga:


Il metodo initrd � probabilmente preferibile, particolarmente se dovete fare diversi cambiamenti alla vostra DSDT, perch� non richiede la ricompilazione del kernel per ogni nuova DSDT generata.
L'immagine initrd (ramdisk iniziale) serve per caricare dei moduli nel kernel prima che questo abbia l'accesso alla partizione di root. Quindi basta compilare questi moduli staticamente e non avremo mai bisogno di un ramdisk. Ma quali sono questi moduli che servono nelle prime fasi di avvio? Semplicemente i moduli che permettono di leggere la partizione di root, ovvero:


===Installazione Metodo statico===
* il modulo del controller del proprio harddisk
� necessario applicare una patch al kernel per far s� che sia in grado di leggere la nuova DSDT.  
* il modulo del filesystem della partizione di root
Per fare questo ci spostiamo nella directory dove sono presenti i sorgenti:
 
<pre>
Per un kernel casalingo ricompilato, l'uso dell'initrd non solo � inutile (e leggermente pi� lento) ma � anche facile da sbagliare (se vi scordate ad esempio il supporto cramfs nel kernel o non aggiungete i giusti moduli all'immagine del ram disk il sistema andr� in kernel panic e dovrete ricompilare nuovamente). L'initrd serve soprattutto per i kernel ufficiali delle distribuzioni che devono supportare tutti i controller esistenti e una gran variet� di filesystem. Sarebbe assurdo compilare tutti questi supporti staticamente e quindi vengono inseriti come moduli nel ram disk. L'initrd � necessario anche se si vuole usare un bootsplash, ma questa � un'altra storia:
$ cd /usr/src/linux-2.6.8
$ patch -p1 < /percorso_dove_avete_salvato_la_patch
</pre>


Se non appaiono errori, significa che la patch � stata applicata correttamente.
* [[Compilazione Kernel 2.6.11 con Bootsplash]]
* [[Kernel2.6.10 - Framebuffer - Gensplash Patch]]


Copiamo il file dsdt.hex, rinominandolo in dsdt_table.h, nella directory dei sorgenti del kernel:
La risposta lunga � quindi no, non usate il'initrd quando questo non sia strettamente necessario.
<pre>
$ cp dsdt.hex /usr/src/linux-2.6.8/include/acpi/dsdt_table.h
</pre>


Infine ricompiliamo il kernel. Se non ci sono errori al prossimo avvio del PC il supporto ACPI � caricato correttamente senza alcun problema.
===Ma se io devo usare l'initrd assolutamente?===
Per usare l'intrd si deve quanto meno compilare staticamente il supporto per l'initrd impostando le seguenti voci:


===Installazione Metodo initrd===
Se usate un kernel standard Debian non necessario ricompilare il kernel: sufficiente posizionare la tabella DSDT nel posto giusto e ricreare l'initrd o l'initramfs.
Per fare questo dovete prima verificare se il vostro kernel usa l'initrd o l'initramfs.
I kernel Debian standard usano l'initramfs a partire dalla versione 2.6.14 compresa, ma per essere sicuri sufficiente usare il comando <tt>file</tt>.
Per esempio nel mio sistema ho:
<pre>
$ file /boot/initrd.img-2.6.12-1-686-smp
/boot/initrd.img-2.6.12-1-686-smp: Linux Compressed ROM File System data, little endian \
size 5046272 version #2 sorted_dirs CRC 0x5c015a8f, edition 0, 2920 blocks, 338 files
</pre>
che un tipico initrd Debian e usa il cramfs, e anche
<pre>
<pre>
$ file /boot/initrd.img-2.6.15-1-686-smp
Device Drivers  --->
/boot/initrd.img-2.6.15-1-686-smp: gzip compressed data, from Unix, max compression
  Block devices  --->
    <*> RAM disk support
    (16)  Default number of RAM disks
    (8192) Default RAM disk size (kbytes)
    [*]  Initial RAM disk (initrd) support
</pre>
</pre>
che invece un initramfs.


Distro diverse da Debian non usano il cramfs, e pu� darsi che a questa prima analisi si trovi comunque un file compresso con <tt>gzip</tt>: per indagare oltre � sufficiente decomprimere una copia del file (notate l'aggiunta del suffisso .gz, senza il quale <tt>gunzip</tt> rifiuta di decomprimere il file): l'initramfs � un archivio <tt>cpio</tt>.
Inoltre bisogna anche aggiungere il supporto per il filesystem usato nell'immagine del ram disk. In debian si usa di default il '''cramfs''', attivabile alla voce:


<pre>
<pre>
$ cp /boot/initrd.img-2.6.15-1-686-smp initramfs.gz
File systems  --->
$ gunzip initramfs.gz
    Miscellaneous filesystems  --->
$ file initramfs
        <*> Compressed ROM file system support
initramfs: ASCII cpio archive (SVR4 with no CRC)
</pre>
</pre>


Se usate l'initrd (da root):
Se si vuole usare un'altro filesystem basta impostarlo in '''/etc/mkinitrd/mkinitrd.conf'''.
<pre>
# cp DSDT.aml /etc/mkinitrd/DSDT
# mkinitrd -o initrd-<versione>  <versione>
</pre>
in cui <tt><versione></tt> � il nome della directory che contiene i moduli, e che trovate in <tt>/lib/modules/</tt>.


Se usate l'initramfs (sempre da root):
Si dovranno inoltre aggiungere al file '''/etc/mkinitrd/modules''' il nome dei moduli da inserire nell'immagine di initrd.
<pre>
# cp DSDT.aml /etc/mkinitrd/DSDT.aml
# mkinitrd -o initrd-<versione>  <versione>
</pre>
con le stesse avvertenze di prima.


Se il vostro kernel non comprende la patch che gli permette di leggere la DSDT nell'initrd, dovete ricompilarlo. Prima per� applicate la patch, spostandovi nella directory dove sono presenti i sorgenti:
Per usare l'initrd con i sorgenti vanilla del kernel bisogna aggiungere una patch chiamata <tt>initrd</tt>. Per maggiori informazioni vedere [http://bugs.debian.org/149236 BTS #149236]
<pre>$ cd /usr/src/linux-2.6.8
$ patch -p1 < / percorso_dove_avete_salvato_la_patch</pre>


Al momento in cui si scrive, se usate l'initramfs vi serve anche una seconda patch che trovate allo stesso indirizzo della prima (in futuro verranno probabilmente unificate).
===Posso usare make-kpkg con un kernel vanilla===
Si, <tt>make-kpkg</tt> pu� essere usato sia con i sorgenti Debian del kernel di linux (preferibile) che con i sorgenti del [[kernel vanilla]]. In proposito vedere l'opzione <tt>debian</tt> nella sezione [[Debian_Kernel_howto_%28aka_make-kpkg%29#Compilazione_del_kernel|Compilazione del kernel]].


Prima di compilare � necessario assicurarsi che i seguenti moduli (ramdisk e initrd) siano compilati staticamente nel kernel:
I sorgenti Debian sono contenuti nei pacchetti <tt>kernel-source-*</tt> e sono installabili come usuali pacchetti con [[APT]].
<pre>
Device Drivers --->
    Block Devices --->
        <*> RAM disk support
        [*] Initial RAM disk (initrd) support
</pre>


Inoltre � necessario controllare che l�opzione '''Read DSDT from initrd''' sia selezionata nel menu delle opzioni ACPI:
I sorgenti vanilla devono essere scaricati manualmente da [http://www.kernel.org www.kernel.org].
<pre>
Power management options (ACPI, APM) --->
    ACPI (Advanced Configuration and Power Interface) Support --->
        [*] Read DSDT from initrd
</pre>


Se queste opzioni non sono abilitate, abilitarle e ricompilare il kernel. Se sono gi� abilitate non � necessario ricompilare il kernel ;-).
==Riferimenti==


Ora il kernel � pronto ad accettare la DSDT con initrd.
* [http://www.debian.org/doc/manuals/reference/ch-kernel.it.html Manuale di Riferimento Debian: Capitolo 7 - Il kernel Linux su Debian]
Se non avete a disposizione i tool mkinitrd e/o mkinitramfs che Debian mette a disposizione � necessario modificare l'initrd che avete, ma prima di farlo � fortemente consigliato di farne una copia di backup:
<pre>
# cp /boot/initrd-kernel-2.6.8.img /boot/initrd-kernel-2.6.8.img.bak
# echo -n "INITRDDSDT123DSDT123" >> /boot/initrd-kernel-2.6.8.img
# cat DSDT.aml >> /boot/initrd-kernel-2.6.8.img
</pre>


Riavviare e controllare se il supporto ACPI funziona. Ricordarsi di aggiornare i bootloader!


==Siti ufficiali dei progetti==
Buon divertimento con Debian GNU/Linux
* http://acpi.sourceforge.net
* http://www.acpi.info/


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Autore: [[Utente:Net deity|Net deity]]


Rivisto e corretto: [[Utente:Tindal|Tindal]] 17:37, Gen 27, 2006 (EST)
Autore iniziale: Abortigeno
 
Rivisto ed esteso: [[Utente:TheNoise|~ The Noise]]
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